Archive - Luglio 2014

Come invogliare i bimbi a mangiare? Quante idee in “Pappe da favola”!

Chi di noi non si è trovata almeno una volta a fare l’aeroplanino con il cucchiaio della pappa o a canticchiare qualche filastrocca improbabile per accompagnare l’impresa di far mangiare il pupo? Mangiare dovrebbe essere un momento di grande piacere, ma di questi tempi dovrebbe diventare anche un momento educativo e sappiamo bene che se mentre si impara ci si diverte le cose filano via più lisce.  Carmela Cipriani,  autrice veneziana, ha avuto l’idea molto carina di unire in “Pappe da favola” un ricettario e un libro di favole e filastrocche: due piccioni con una fava. Le mamme possono trovare spunti interessanti per cucinare “allegro” e i bimbi ascoltano e imparano. Ecco allora i “Gnoccheti di Alice” la bambina felice, il “Ballo della schiacciatina” o, se parliamo dello spinoso argomento verdure e vegetali, la storia “Lacrime della nuvoletta” che anticipa la ricetta della zuppa cremosa di spinaci. Braccio di ferro ha fatto il suo tempo, gli spinaci ora hanno la storia di una nuvola che piangendo innaffia i loro semi, che crescendo “saranno la gioia di grandi e piccini che ne faranno dei golosi spuntini”. Diviso per ricette (salse, minestre, pasta, riso, gnocchi, pesce, carni, verdure e dolci),  è comodo da consultare e mentre si gira il mestolo un occhio può ben scappare sulla storia abbinata, per scherzare con il cibo e fare in modo che in nostri bimbi possano diventarne amici. Io e Sophie, golose per natura, ci buttiamo nella “Strasuper storia” di pg 226 per preparare occhi e pancia alla “Torta super al cioccolato”: “con la mia dolce mammina faccio anche una tortina e la metto su un carrello, con un pizzo molto bello, poi gli amici a casa invito, e col tè a lor servito, mangio queste mie delizie, come fossero primizie”. Bene, bene, orecchie aperte e maniche rimboccate: buon impasto a tutti!

Manuela

“Pappe da favola” è edito da Sperling & Kupfer e della stessa autrice potrete leggere il più recente “Pappe magiche” o anche “Mangia che ti racconto” e “Cosa c’è di buono?”.

Piccole conte…non c’è solo Ambarabacicicocò!

Da piccola ne facevo un uso smodato, me ne inventavo di nuove, me le facevo insegnare dagli amichetti delle vacanze estive che venivano da altre città e ne facevo un vanto a scuola. Si usavano per tutto, per decidere chi saltava prima all’elastico, per chi andava a prendere i fogli dalla bidella, per scegliere  chi prendeva o chi scappava, insomma la mia era una generazione “conta – dipendente”. “Ambarabacicicocò” “Pum passa paperino” e via dicendo hanno costellato la mia (e probabilmente anche la vostra) infanzia e l’hanno resa un po’ più frivola in quello che poi, quando si è adulti, è uno dei momenti più difficili della vita: il decidere. Certo, ora l’ho capita che una conta non basta, ma ai miei figli vorrei che servissero ancora a lungo e così, oltre alla tradizione, mi piace esplorare le nuove idee. “Piccole conte” di Sabrina Giarratana mi è venuto in soccorso. Edito da Fatatrac con illustrazioni di Francesca Assirelli, riporta dodici piccole conte scritte da un lato del libro e illustrate dall’altro, perché il libro, fatto a fisarmonica si apre per farsi leggere ma anche per giocarci. Rime e ritmi che coinvolgono, in pieno stile di “conta”. Servono per assegnare le parti nei giochi all’interno dei gruppi dei bambini; 1, 80 cm di divertimento che possono diventare anche un cerchio o una stella per giocare a rifugiarsi. Con questo caldo  vi trascrivo qualche riga della “Conta dei gelati” : “Crema, fragola e caffè, il limone piace a me, mandarino piace a lei, che ne ha già mangiati sei…” vi lascio giocare a inventare la fine, magari con l’aiuto dei vostri bimbi che di solito hanno fantasia da vendere! Sotto a chi tocca!

Manuela

Nido di Nago – Coop La Tartaruga

Il nido Conciliazione famiglia – lavoro di Nago si configura come un servizio educativo e sociale per la prima infanzia (0-36 mesi) ed è interpretato come servizio teso a aumentare il benessere delle famiglie, le aiuta a svolgere in modo più responsabile e sereno le proprie funzioni educative e a produrre maggiore capitale relazionale all’interno della propria comunità. È un aiuto per sostenere i genitori a collaborare affinché le famiglie sempre più, possano conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura-crescita. Il tutto in un’ottica di corresponsabilità.
Aperto tutto l’anno, ad esclusione di un periodo di chiusura per questioni igieniche, il servizio offre attività giornaliere che scandiscono la giornata educativa, ma offre anche attività che si connotano come formative per i bambini nei diversi ambiti di sviluppo. Le educatrici, accostate della pedagogista, che supervisiona le attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini, sono costantemente richiamate al una autoanalisi delle proposte e delle modalità di comunicazione bambino-educatore.
La struttura utilizza per lo svolgimento delle attività, le due stanze appositamente adibite o il balcone. I bambini sono invitati a giocare con cestino dei tesori, travasi, attività motoria, attività di manipolazione, lettura libretti, gioco simbolico, gioco euristico, giochi musicali, attività grafico-pittoriche e molto altro. Tutte le attività proposte rientrano in un progetto educativo che viene presentato alle famiglie durante la riunione di inizio anno e dato per mezzo di un cartaceo. Dentro un clima di condivisione la giornata trascorre nel rispetto di tutti, si aiutano i bambini a gestire i primi confronti, le prime scaramucce, si affrontano le prime regole del riordino, della condivisione del gioco che può essere un libro o una palla, del rispetto dell’altro. Il nostro credo, ciò che guida il fare educativo è che “il bambino possiede le capacità cognitive ed emotive per affrontare la vita fin da tenera età”. Il nostro nido si trova a Nago.

Lo staff educativo, inteso come l’insieme degli operatori che agiscono, pur con compiti diversi, all’interno del Nido, è composto essenzialmente da educatori (tagesmutter-babylife-educatori all’infanzia), coordinatrice interna e da tutte le figure professionali specialistiche che collaborano a mantenere una buona qualità del servizio (psicologo e pedagogista). Si parte dal presupposto che sia l’unione dialettica di molteplici competenze sia le diverse esperienze, costituiscono un eccezionale strumento d’arricchimento per singolo ma anche per il gruppo. Riteniamo fondamentale promuovere la dimensione collegiale del lavoro educativo e un buon funzionamento del nostro staff. Unione e confronto sono i requisiti fondamentali, per predisporre un ambiente educativo e un progetto psicopedagogico che tenga effettivamente conto dei bisogni/diritti dei bambini, unitamente a quelli dei genitori e del contesto territoriale. Altro termine di garanzia per il nostro personale è la partecipazione alle iniziative di formazione in servizio e di aggiornamento professionale, organizzate sia dalla cooperativa stessa, sia della Provincia Autonoma di Trento.

COSA OFFRE IL SERVIZIO
• un luogo fisico ed emotivo che si caratterizza come competente e professionale con caratteristiche che ricordano l’ambiente casa-famiglia permettendo accoglienza e cura dei bambini;
• l’inserimento del bambino in un piccolo gruppo permettendo la creazione di un piccolo contesto di socializzazione più rispettoso sia dei tempi del bambino sia delle possibilità di espressione del sè;
• una figura di riferimento stabile per il bambino e per la famiglia;
• la personalizzazione del servizio nel rispetto delle scelte educative della famiglia;
• la flessibilità d’orario del servizio, concordato secondo le esigenze della famiglia e dei bimbi accolti;
• un attivo coinvolgimento della famiglia per poter con maggiore esattezza definire i bisogni che in quel preciso momento la famiglia esprime e personalizzarne la risposta;
• la creazione di una rete a sostegno delle famiglie, delle ragazze madri, dei padri single dei lavoratori a tempo pieno o part time che è in grado di supportarli in tutti gli aspetti pedagogici e organizzativi della relazione.
• Un luogo dove la si possa trovare, grazie alla condivisione educativa con le educatrici, ma anche con altre mamme frequentanti il servizio, un modo più adeguato di aiutare la crescita dei bambini

Il servizio è pensato in termini di flessibilità, adattabilità e elasticità. La scelta di non avere orari predeterminati ma di poterli concordare all’avvio del servizio, permette si di dare risposta alle esigenze della famiglia, molto spesso lavorative, ma al contempo ogni orario pattuito rispetta sempre il bisogno dei bambini di essere presenti per un tempo sufficientemente adeguato al fine di creare un legame con l’educatrice. Gli accordi vengono in seguito formalizzati in un contratto di servizio che garantisce entrambe le parti, definendo impegni e responsabilità.

Per tutte le informazioni relative alle iscrizioni, rette e orari la famiglia è invitata a rivolgersi agli uffici amministrativi della Cooperativa sociale La Tartaruga Via Grazioli, 71 –a Trento: 3662553025 (presidente) – 3933300883 (amministrazione) latartarugacoop@gmail.com www.latartarugacoop.it

La Cooperativa sociale “La Tartaruga” si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo ed in rapporto ad essi opera ed agisce fondando i suoi principi sulla mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, la responsabilità, l’eguaglianza, la trasparenza, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e la sua valorizzazione, favorendo un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. L’intento comune dei soci è di unire le diverse professionalità presenti in cooperativa per poter realizzare servizi di qualità, che possano far fronte alle richieste delle famiglie, del singolo e del territorio. Nostra convinzione è che la multidisciplinarietà sia un ottimo punto di partenza per osservare le innumerevoli sfaccettature che costituiscono un bisogno, ottenendo cosi, una visione di insieme quanto più globale e unitaria oltre che l’idea che sia fondamentale una visione unitaria dell’essere umano avendo così attenzione sia al suo aspetto fisico, emotivo, psichico che spirituale.