Author - Andrea

Passeggiando al Lago di Cei

Raggiungibile da Trento o Rovereto in circa mezz’ora di macchina, il Lago di Cei è un piccolo lago alpino situato nell’area protetta di Prà dell’Albi. Ricco di vegetazione acquatica come le bellissime ninfee colorate, è circondato da faggi secolari e offre ai visitatori l’opportunità di una semplice e tranquilla passeggiata attorno alle sue rive.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitarlo, oltre all’estate, è sicuramente l’autunno, quando i mille colori del foliage regalano una vista da cartolina. Non a caso il Lago di Cei è uno dei laghi più fotografati del Trentino nel periodo che va da fine ottobre a fine novembre. Guardate qui sotto che meraviglia, nulla da invidiare ai paesaggi canadesi o dell’America del Nord.

LA PASSEGGIATA

Lungo la passeggiata si incontra anche un piccolo chiosco proprio con vista lago, AperiCei (aperto fino al 30 ottobre, QUI info e orari. ): il luogo ideale per una bibita rinfrescante o un aperitivo in estate oppure per gustare una buona cioccolata calda o riscaldarsi con un vin brulé.

ESPLORANDO I DINTORNI

Una volta completato il giro del lago, potete approfittare di alcune belle escursioni nei paraggi: tra queste vi consigliamo in primis quella che porta a Malga Cimana (Trovate QUI, il racconto della nostra escursione).

INFO UTILI

La malga Cimana è raggiungibile anche in auto ed è aperta tutti i giorni fino al 16 ottobre e poi dal giovedì alla domenica fino a fine ottobre e nei weekend di novembre (travate gli orari sempre aggiornati QUI!). Indispensabile la prenotazione per mangiare all’interno (📞 346 3128623). Dalla malga si può raggiungere in pochi minuti uno splendido punto panoramico che dà sulla Vallagarina, e luogo ideale per un bel pranzo tipico.

NEI DINTORNI

Altre belle passeggiate nei dintorni? Eccole qui:

Trekking del Cristo Pensante

Approfittando di queste belle giornate abbiamo quindi deciso di provare una delle escursioni più panoramiche che potete fare partendo da Passo Rolle. Stiamo parlando del trekking del Cristo Pensante, che insieme alla Val Venegia sono forse le passeggiate più belle e a misura di famiglia per ammirare in tutta la loro bellezza le Pale di San Martino. Un’escursione ad anello di circa tre/quattro ore.

Lasciate la macchina nel parcheggio alla vostra destra subito dopo Passo Rolle, se arrivate dalla Val di Fiemme, e una volta attraversata la strada seguite per pochi metri il sentiero che sale a lato del tapis roulant utilizzato durante la stagione invernale. Una volta in cima alla salitella avete la possibilità di scegliere di proseguire sul sentiero alla vostra destra o continuare sull’ampia strada forestale (adatta anche ai passeggini da trekking se decidete di fermarvi a Baita Segantini, che avevamo già visitato, QUI).

Con i bambini consigliamo la forestale che in circa 25 minuti, vi porta alla baita. Già da qui troverete le indicazioni per il sentiero R01 direzione Monte Castellazzo e trekking del Cristo Pensante. Man mano che si sale le pale di San Martino e in particolare il Cimon della Pala vi appariranno sempre più imponenti e splendide davanti ai vostri occhi fino all’arrivo a Baita Segantini per la classica foto da cartolina.

Dalla baita si prosegue seguendo le indicazioni per il trekking e dopo un paio di splendidi scorci sulla natura autunnale della Val Venegia vi troverete proprio di fronte al Monte Castellazzo.

Il percorso sempre ben segnalato vi permette di aggirare la montagna e proseguire lungo il sentiero R01 che lambisce le pendici est e poi nord della montagna. Durante la risalita, mai troppo impegnativa e adatta anche ai bambini piccoli con un po’ di allenamento.

Ogni scorcio è l’ideale per immortalare il paesaggio che si presenta sempre più sconfinato e maestoso ai nostri occhi, prima la Val di Fassa alla nostra destra, la Catena del Lagorai sulla sinistra poi, una volta raggiunta la vetta la Val di Fiemme e dietro le nostre spalle sempre le maestose Pale.


Lungo il sentiero potrete vedere alcuni resti di gallerie e costruzioni militari risalenti alla Grande Guerra, ben segnalate dalla cartellonistica che ne spiega le caratteristiche e l’utilizzo durante il grande conflitto bellico.

Raggiunta la cima la nostra attenzione viene subito cattura dall’imponente statua del Cristo Pensante, che domina la vetta con la sua maestosità.

QUALCHE CONSIGLIO.

Non dimenticate di portare con voi un abbigliamento adeguato perché siamo a quota 2300 metri e il vento si fa sentire. Il ritorno si effettua sull’altro versante del Monte Castellazzo, la discesa è più rapida e si chiude ad anello collegandosi alla strada forestale dell’andata.

L’escursione si può effettuare in mezza giornata e con i bambini mettete in preventivo dall’ora e mezza alle due ore di passeggiata per raggiungere la cima più un’altra oretta per tornare alla macchina. Vi consigliamo di portare con voi il pranzo al sacco e gustarlo ammirando lo spettacolo naturale che vi circonda.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Primiero
  • PARTENZA: Passo Rolle
  • ARRIVO: statua del Cristo Pensante
  • ALTITUDINE: 2300 metri
  • DURATA: 3/4 ore
  • DISLIVELLO: circa 350 metri
  • DIFFICOLTÀ: media
  • PASSEGGINO: sconsigliato
NEI DINTORNI
  • Da passo Rolle partono anche la splendida escursione per baita Segantini e la bella passeggiata verso Malga Juribello (ideale per un bel pranzetto in famiglia). Abbiamo raccolto le escursione che partono da Passo Rolle QUI.
  • Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!
  • Escursioni con le ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

Velturno: castagne, sole e pascoli

Amiamo l’Alto Adige e lo amiamo particolarmente in autunno, quando in Trentino quasi tutte le malghe e i rifugi sono chiusi e invece lì è tutto aperto, per quella meraviglia che sono i “törggelen”, cioè l’usanza di passeggiare tra i castagni vestiti con mille sfumature colorate e fermarsi nei masi ad assaggiare il vino novello accompagnato dai piatti tipici autunnali. Così oggi siamo stati in un luogo dove è d’obbligo andare se vi piace questa proposta: a Velturno, in Val d’Isarco.

Proveniendo da Trento si oltrepassa Bolzano e si esce a Chiusa. Ancora sei chilometri ed eccoci arrivati. Potete lasciare la macchina al primo parcheggio oppure accanto a Castel Velturno (consiglio di entrare almeno nel cortile per ammirarne lo splendore).

SENTIERO DEL CASTAGNO.

Incamminatevi a sud, verso Chiusa per intenderci, e seguite le indicazioni del Sentiero del Castagno (a volte indicato in tedesco come “Keschtnweg”, ma con il frutto sempre visibile). Abbiamo subito incontrato un chiosco dove vendevano tra le altre cose le castagne e frittelle di mele.

DSC_1377Poco più avanti ecco Maso Radoar, che offre la stessa proposta tutti i weekend fino alla fine di novembre. Molto grazioso con le sue panche all’esterno, soprattutto in una bella giornata come questa. Proseguendo la strada si inerpica brevemente tra i prati, per poi proseguire con un dolce saliscendi. Abbiamo visto anche alcuni passeggini, ma la strada non è propriamente agevole, con radici e a tratti il fondo un po’ sconnesso. Quindi adatta a chi già cammina, oppure per genitori provvisti di zainetto porta-bimbi.

La prima parte attraversa il bosco, poi invece ecco spuntare come per magia lunghe distese di prati con mucche al pascolo. E dalla parte opposta della valle fanno capolino la magnifica catena montuosa delle Odle, che possono essere ammirate anche a graziosi binocoli in legno attaccati ad un grande castagno.

Dopo trequarti d’ora di passeggiata abbiamo visto splendidi cavalli in libertà ed una deliziosa chiesetta sulla sinistra con un bel prato e una panchina con vista meravigliosa dove poter fare una breve sosta o un picnic.

Dopodiché è iniziata la discesa da cui si può ammirare l’imponente Monastero di Sabiona, che domina la cittadina di Chiusa.

DOVE MANGIARE.

In dieci minuti siamo arrivati quindi alla nostra meta: il Gasthof Huber, un maso con diversi tavoli all’esterno, l’ideale per godere di queste ultime giornate di sole caldo,  dove i bambini possono giocare liberamente e…

... “volare” sulle sempre amate altalene, queste poi sono davvero panoramiche 🙂 DSC_1318

Ottima la cucina a prezzi molto buoni, canederli (in brodo, di spinaci e di formaggio oppure di rapa rossa con salsa di gorgonzola), gulasch di manzo, salsiccia con crauti, omelette dolci  e salate, piatti di affettati e così via. E come contorno un canederlo o riso, o patate lesse. Niente male, eh? E per chi arriva per merenda diversi piatti disponibili, taglieri di affettati e ottime torte alte almeno quattro centimetri (alle castagne, al grano saraceno e mirtilli rossi o frittelle di mele).

Consiglio: se andate per pranzo arrivate presto, verso le 11.30, per accaparrarvi i migliori tavoli al sole. Si torna indietro dalla stessa strada, oppure potete scendere in un’ora fino a Chiusa (ma poi la salita al ritorno sarà impegnativa, da mettere in conto). Meglio andare in questa deliziosa cittadina con la macchina, una volta recuperata.

Altre passeggiate nei dintorni QUI.

Famiglie al museo: giornata da non perdere

Torna anche quest’anno la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo che offre la possibilità di visitare i musei del territorio nazionale e partecipare a curiose e interessanti attività, laboratori creativi, visite guidate, …

In occasione di questa speciale giornata,  intitolata quest’anno “Nulla accade prima di un sogno”,  il Castello del Buonconsiglio propone un KIT operativo per esplorare in autonomia la mostra ”Fede Galizia. Mirabile pittoressa” e una speciale visita narrata che, prendendo spunto da alcune opere esposte, si conclude con un laboratorio creativo sospeso tra sogno e realtà.

  • ore 10.00 – 17.00 Il sogno di Fede. Storia di una pittoressa straordinaria
    Kit autogestito che, tappa dopo tappa, invita a scoprire la mostra attraverso le parole della sua protagonista, Fede, e del padre Nunzio Galizia. Un percorso che mette in gioco le abilità di grandi e piccini nella ricerca di dettagli e nella risoluzione di semplici enigmi per approfondire alcuni aspetti della mostra.
  • ore 15.00 Tra le nuvole. Chi non ha mai sognato di guidare il carro del sole?!
    Breve visita narrata alla mostra e laboratorio creativo: dopo aver ascoltato le parole del mito di Fetonte, i bambini potranno divertirsi a creare dei personaggi di carta per mettere in scena la sua incredibile avventura, prendendo spunto dai costumi creati proprio da Nunzio Galizia per lo spettacolo ‘La caduta di Fetonte’.

Tariffa: 8,00 € a nucleo familiare (KIT autogestito incluso)

Info e prenotazioni: Servizi educativi del museo tel. 0461 492811 lun>ven 9>13 – 14>16
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA solo per la visita narrata- posti limitati a 15 partecipanti
Anche il Museo degli usi e costumi di San Michele propone una giornata ricca di appuntamenti dedicati alle famiglie e ai più piccoli, qui trovate maggiori informazioni.

Sapori e colori autunnali al Museo

 

Val d’Ultimo: cosa fare in estate

La Val d’Ultimo, in Alto Adige e a cavallo con la Val di Non, è un territorio ideale per chi cerca pace, natura incontaminata e un mondo contadino che racconta ancora di tempi passati. Un luogo ricco di masi e malghe: un vero e proprio paradiso naturale dove vi aspettano tante belle escursioni adatte alle famiglie. Abbiamo raggruppato in questo articolo tutti gli itinerari che abbiamo provato e i consigli per vivere al meglio questi luoghi speciali.

ESCURSIONE ALLA MALGA KÜHBERG

Bellissimo giro delle malghe proprio sopra il paese di Santa Valburga. Ad anello, dura circa tre ore e prevede un dislivello di 300 metri. Tappa da non perdere malga Kühberg, dove potrete godervi un gustoso pranzetto o merenda (torte davvero ottime!). Per il racconto della nostra escursione CLICCA QUI!

ESCURSIONE ALLA MALGA MARSCHNELL

Questo è un posto speciale, molto amato dagli abitanti del posto… ci siamo stati con l’obbiettivo di gustarci degli ottimi formaggi e per fare merenda con il buonissimo kaiserschmarren. Per chi vuol rendere quest’escursione indimenticabile ad un’ora dalla Malga Marschnell, la più alta della Val d’Ultimo, vi aspetta un panorama con vista incredibile sulla vallata. Trovate tutte le informazioni utili QUI!

LE MALGHE IN QUOTA

Prendendo la cabinovia Schwemmalm si sale rapidamente ad oltre 2000 metri e da qui ci sono diverse possibilità di passeggiate in quota. Noi ve ne consigliamo una a misura di famiglia con pranzetto alla piccola e molto carina Malga Steinbergl. QUI il racconto!

MALGA KUPPELWIESER

Salendo in quota con la telecabina da Pracupola, in Val d’Ultimo vi aspettano diverse malghe per una bella escursione in famiglia. Tra queste vi consigliamo l’itinerario che vi porterà fino a Malga Kuppelwieser. Ve lo raccontiamo QUI!

I LARICI MILLENARI

Passeggiata semplice e molto carina (perfetta anche per i passeggini) quella che dal paese di Santa Gertrude, in fondo alla Val d’Ultimo, porta ai famosi larici millenari. QUI tutte le informazioni!

IL LAGO DI ZOCCOLO

Molto carina la passeggiata del Lago di Zoccolo, costellata da tanti racconti incisi sui totem illustrativi. Si tratta di fiabe e leggende scritte dai bambini della valle per i bambini che vengono a trovarli e raccontano un po’ del loro territorio. Il sentiero (che è una strada forestale) è completamente pianeggiante e può essere percorso anche in passeggino. In meno di un’ora di cammino arriverete alla fine del lago, calcolando anche qualche sosta panoramica sulle belle panchine che costeggiano la via. Maggiori info QUI!

ESCURSIONE ALLA MALGA RIEMERBERGL

Non si è certi al 100%, ma questo gioiellino posto a 2000 metri di quota potrebbe proprio essere la più vecchia malga della Val d’Ultimo, in Alto Adige. Anche se così non fosse, di certo è una delle più caratteristiche con i suoi gerani rossi alle finestre, la sua dimensione, piccola e intima ed il suo panorama d’incanto sullo Schwemmalm, la chiesa di San Maurizio, la diga del lago di Quaira, la cima del Gran Ladro, la cima della Vedetta Alta verso sud. Vi raccontiamo come raggiungerla, QUI!

IL GIRO DEI MASI

Percorso perfetto da fare in primavera, oppure in autunno, visto che è a bassa quota, e che permette di vedere la parte finale della Val d’Ultimo in tutta la sua bellezza. Stiamo parlando del giro dei masi, le tipiche case contadine altoatesine dai caratteristici tetti. QUI tutte le informazioni utili!

AL RIFUGIO CANZIANI E GIRO DEI LAGHI

Bellissima escursione da fare in giornata, un itinerario ad anello che vi farà scoprire ed ammirare dei paesaggi unici nel cuore della Val d’Ultimo e vi porterà fino al Rifugio Canziani e Lago Verde. Percorso che richiede sicuramente un po’ di allenamento ma fattibile con bambini dagli 8 anni in su. Itinerario indimenticabile che vi resterà nel cuore. QUI tutte le informazioni utili e un piccolo assaggio dello spettacolo che vi aspetta!

DOVE DORMIRE IN VAL D’ULTIMO

Noi siamo stati all’Häuselerhof, un bel maso che fa parte di un piccolo nucleo di strutture contadine dove il tempo sembra essersi in parte fermato. Si trova sul versante soleggiato della Val d’Ultimo ed è una struttura che fa parte delle splendide realtà del Gallo Rosso. Se volete leggere il racconto della nostra esperienza all’Häuselerhof, lo trovate QUI!


Val d’Ultimo: il giro dei masi

Percorso perfetto da fare in primavera, oppure in autunno, visto che è a bassa quota, e che permette di vedere la parte finale della Val d’Ultimo in tutta la sua bellezza. Stiamo parlando del giro dei masi, le tipiche case contadine altoatesine dai caratteristici tetti: è un’escursione che occupa un’intera giornata (almeno 5 ore), con continui leggeri saliscendi, che dagli impianti di Pracupola tocca i paesi di San Nicolò e Santa Gertrude.

Il giro completo sarebbe di circa 18 chilometri (noi ne consigliamo solo la metà), rimanendo in quota appena sopra la valle a circa 1400 metri di altitudine. Facile seguire le indicazioni, contrassegnate con il simbolo bianco e rosso. Attenzione che a volte sono presento delle deviazioni, soprattutto in primavera a causa degli eventi naturali accaduti in inverno che rendono impraticabile il sentiero se non con interventi di ripristino.

Si parte dagli impianti di Pracupola e in un’ora circa do sentiero ben esposto al sole si arriva al paese di San Nicolò. Qui si trova un minimarket e posti in cui mangiare. Sul percorso anche un piccolo caseificio con formaggi di capra.

Ancora un’ora e mezza per arrivare a Santa Gertrude, il paese in cima alla valle. Accanto alla fermata dell’autobus (che si può anche prendere per tornare al punto di partenza, se ne avete abbastanza) una deliziosa trattoria. In alternativa, potere risalire fino alla chiesa, su un colle, e andare al ristorante lì accanto.

Da Santa Gertrude si torna sul lato opposto della valle, più ombreggiato. In 20 minuti sarete ai caratteristici larici millenari e in un’altro paio d’ore al punto di partenza.

Andateci, perché è una di quelle camminate lunghe ma molto belle, per grandi e piccoli.

Se cercate altre passeggiate belle da fare in Val d’Ultimo in estate, le trovate QUI nella nostra mini-guida!😉

Häuselerhof, bel maso in Val d’Ultimo

Un maso a quota 1400 metri, sul versante soleggiato della Val D’Ultimo, che fa parte di un piccolo nucleo di strutture contadine dove il tempo sembra essersi in parte fermato.

Benvenuti con noi all’Häuselerhof, splendido maso del Gallo Rosso (l’associazione che raccoglie ben 1600 agritur in Alto Adige) che ci ha ospitati a metà settembre. Abbiamo così avuto l’occasione di assistere al secondo sfalcio dell’erba, lavoro impegnativo ma necessario per avere il fieno in inverno e assicurare quindi il cibo alle mucche ritornate dai pascoli. Una delle prime immagini apparse ai nostri occhi è stato Peter, posizionato su un pendio davvero scosceso, con la falce in mano e l’orgoglio tipico di vive in queste realtà.

E’ lui che da qualche anno gestisce il maso assieme alla moglie Gabriella (Gabi) e sulla buona strada è anche loro figlio Emil, appassionato di animali e di artigianato (dovreste vedere che piatti meravigliosi in legno è capace di fare!).

Sempre fondamentali nella gestione della struttura i genitori di Peter: Josef e Margareth, che aiutano ancora nei lavori in stalla e nella preparazione delle prelibatezze che troverete al vostro arrivo. Come in tanti altri masi è possibile con un supplemento avere al mattino la colazione, che viene servita nella caratteristica stube in legno.

Vi aspettano un sacco di bontà, per la maggior parte fatte in casa: pane con le noci (e altri tipi presi freschi al mattino nel panificio del paese, così come i cornetti al burro); burro, miele e marmellate di vario genere; speck, formaggi di malga, ricottine e formaggio di yogurt; yogurt bianco da mescolare con semi vari; torte (qui di carote, con le carote dell’orto). E poi le uova sode, all’occhio di bue o strapazzate. Completano il quadro i succhi (menta, sambuco,…) e le tisane, caffè e latte caldo delle mucche della stalla, ovviamente!

Questa struttura, aperta tutto l’anno, è perfetta per le famiglie: i bambini possono andare con Peter dagli animali in stalla e assistere alla mungitura, oppure possono giocare in giardino, tra sabbiera, altalene e scivolo.

Ma è proprio l’immersione nell’esperienza del maso che vale la pena, per grandi e piccoli, che rimarranno estasiati ad ammirare i lavori contadini e il ritorno (o l’andata) delle mucche al pascolo.

Ci è piaciuto stare qui per tanti motivi:


Tre gli appartamenti disponibili (meglio prenotare per tempo, soprattutto nei periodi di alta stagione), due da 2/4 persone e uno da 2/6 persone. Ristrutturati nel 2020, hanno il calore del legno e l’accuratezza dei dettagli tipica di chi ama il posto in cui vive. Noi siamo stati nel Sunnenseit, con camera matrimoniale e una con i letti a castello, una deliziosa veranda (oltre che al balconcino) e un ampio soggiorno con divano e cucina.

Maggiori informazioni sul maso, prezzi e indirizzo esatto QUI.

Se cercate altri masi del Gallo Rosso, ecco QUI l’articolo con la descrizione di tutti quelli che abbiamo visitato.

Val d’Ultimo, alla Malga Kühberg

Bellissimo giro delle malghe questo, proprio sopra il paese di Santa Valburga. Ad anello, dura circa tre ore e prevede quasi 300 metri di dislivello. Sì, la Val d’Ultimo offre infiniti giri da una malga all’altra, una più caratteristica dell’altra. Quindi vale la pena di percorrerli tutti!

Superato il paese di Santa Valburga, si svolta a destra seguendo le indicazioni per il Monte Larice e si parcheggia quasi alla fine della strada che sale imperterrita per circa 20 minuti. Da qui si seguono le indicazioni per il sentiero numero 4, che in un’ora e mezza porta a Malga Riemerbergl: quella che si dice essere la più vecchia della Val d’Ultimo, a poco più di 2000 metri di altitudine.
La prima parte del sentiero è piuttosto in salita, anche se volendo si può salire lungo la strada forestale sterrata che sale più dolcemente, anche se è un po’ più lunga.

Ancora una mezz’ora, prima in discesa e poi pianeggiante ed eccoci a malga Kühberg (2012 metri), aperta da inizio giugno fino a fine ottobre.

Tavoli molto carini all’esterno, stube graziosa all’interno. Piatti della tradizione: noi abbiamo preso i canederli in brodo, ma c’erano anche i canederli al formaggio con insalata, pasta alla pastora; uova, speck e patate e così via.

Spaziali i dolci e soprattutto le torte, guardate questa ai mirtilli con la crema! Prezzi davvero modici per la qualità dei piatti, come spesso succede da queste parti.
Per tornare si chiude il percorso ad anello scendendo per la strada forestale (chiedete ai gestori) e poi girando a sinistra quando incontrate il primo gruppo di case. In un’ora circa arriverete poco sotto al parcheggio dove avete lasciato la macchina.

Info: 📞 347 7498433

Se cercate altre passeggiate belle da fare in Val d’Ultimo in estate, le trovate QUI nella nostra mini-guida!😉

Alla malga più alta della Val d’Ultimo

Questa è la malga più in quota di tutta la Val d’Ultimo: Malga Marschnell infatti si trova a 2213 metri di altitudine, in un posto di grande bellezza. Aperta da metà giugno (o quando va via la neve) fino a metà settembre (anche oltre, se il tempo lo consente), propone piatti semplici e genuini… spesso realizzati con prodotti propri. Sono infatti un centinaio le mucche che pascolano lassù in estate, appartenenti a diversi contadini della zona: qui è possibile acquistare formaggi di malga dal sapore prelibato.

Noi ci siamo stati in settembre, quando l’alpeggio era quasi finito, ma gli abitanti della val d’Ultimo raccontano di prati pieni di fiori e di erba a partire da luglio in poi. Tante le piante di rododendro, che sicuro regalano macchie di colore di grande effetto.
Con l’auto si arriva fino a metà valle: poco dopo Santa Valburga, quando si arriva alla diga del lago di Zoccolo, si svolta a destra verso il Monte Larice e si sale in auto per circa 7 chilometri, fini a dove non si può proseguire. A quota 1700 metri, alla frazione di Riem, si prende la strada sterrata che in un paio d’ore e 500 metri di dislivello porta alla malga. C’è anche un sentiero più veloce, sempre indicato.


Chi vuole si può fermare a mangiare qualcosa di buono: noi abbiamo preso un tagliere molto gustoso e un kaiserschmarren, ma ci sono anche canederli conditi in diversi modi, brodo con pane e salsiccia fatta in casa e altri dolci come lo strudel. Se il tempo lo consente è bello mangiare all’aria aperta con il suono dei campanacci, altrimenti vi aspetta una piccola stube in legno.

Per chi ha voglia di camminare ancora un po’ consigliato raggiungere il Sasso (2530 metri), la montagna che domina Santa Valburga e dove è posizionata una grande croce.

Salendo, in circa un’ora, troverete pecore e capre al pascolo, ma soprattutto potrete godere di una vista incredibile sulla valle, nonché in lontananza fino alla Dolomiti, il Dente dello Sciliar, il Brenta e il gruppo del Cevedale.

Fermatevi ad ammirare la pace di questo luogo, tanto caro agli abitanti della valle, sulla panchina in legno costruita con un pezzo della vecchia croce – sostituita recentemente – e non dimenticate di lasciare una frase sul libro contenuto nella nicchia del palo della croce.

Info malga 📞 348 918 3459

Se cercate altre passeggiate belle da fare in Val d’Ultimo in estate, le trovate QUI nella nostra mini-guida!😉

Malga Pletzn: nel cuore della Val dei Mòcheni

Una bella passeggiata, fattibile anche in passeggino, che permette ai bambini di vedere gli animali in alpeggio: ecco Malga Pletzn, a quota 1600 metri, nella meravigliosa Valle dei Mòcheni.

Questo è un un angolo poco conosciuto di Trentino, con uno splendido paesaggio, caratteristiche baite e l’inconfondibile suono dei campanacci delle mucche come sottofondo.

Come arrivare?

Da Pergine si sale fino in fondo alla valle fino al viadotto tra Palù del Fersina e Fierozzo e poi svoltate a sinistra seguendo le indicazioni. Potete parcheggiare lungo la strada (raggiungendo così la malga in un’ora circa) o proseguire e lasciare la macchina presso il parcheggio Meus, che dista circa 1 km e mezzo dalla malga. Si arriva anche in meno di un’ora strada (circa 4 km, percorribili con passeggino sportivo) dal Kaserbisn Hitt, che può essere anche una bella meta dopo pranzo se salite invece da Palù.

MALGA PLETZN

I bambini qui potranno vedere cavalli, capre, pecore e mucche al pascolo. E poi la struttura è aperta per pranzo, cena, ma anche merende genuine e di qualità.

La nuova gestione di Tiziana e Giorgio, infatti, vede l’utilizzo di molte materie prime locali o addirittura proprie. Subito sotto l’agriturismo si trova infatti la malga vera e propria, che vede in estate giornalmente la caseificazione e quindi la produzione di formaggi freschi e stagionati, burro, yogurt e ricotta. Anche le verdure, i succhi, il miele e tanti altri prodotti sono a chilometri zero.

Cosa potrete assaggiare di buono? Tagliatelle di malga, primi di vario genere, polenta e coniglio, costine e verdure al forno… tutto buono e preparato con amore. Vari anche i dolci, dalla Sacher allo strudel, dallo yogurt ad altre torte.Chi ha persone con difficoltà motorie o bambini piccoli può arrivare fino alla struttura per mangiare.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val dei Mocheni
  • PARTENZA: parcheggio Meus
  • ARRIVO: malga Pletzn
  • ALTITUDINE: 1600 metri
  • DURATA: mezz’oretta (solo andata)
  • LUNGHEZZA: 1,5 chilometri
  • DISLIVELLO: poco impegnativo
  • PASSEGGINO: da trekking percorrendo la variante
  • PUNTI DI RISTORO: malga Pletzn 📞327 5573886 aperta solitamente da metà giugno a fine settembre e poi nei weekend.  

Ci siamo stati anche in inverno, QUI il nostro racconto!

Cosa fare nei dintorni: