Author - Annalisa

Il Lago dei giochi a Watles

Un meraviglioso parco giochi in montagna ed un panorama da togliere il fiato: stiamo parlando di Watles, area escursionistica in Alta Val Venosta. Seguite le indicazioni per Malles in direzione passo Resia, fino a Burgosio. Da qui seguite le indicazioni per Pramajur/Watles. Il pacheggio è quello degli impianti, infatti c’è la possibilità di prendere la seggiovia (orari e prezzi QUI) che porta fino al ristorante Plantapatsch e al Lago dei giochi. Noi siamo saliti a piedi in un’ora e mezza su comodo sentiero nel bosco. Segnaliamo solo una breve salita iniziale, non consigliato per i passeggini. Il tragitto è arricchito da diversi pannelli informativi che descrivono le caratteristiche della flora e fauna del posto.

All’arrivo troverete questo parco chiamato Lago dei Giochi e appena arriverete capirete subito il motivo: un vero paradiso! Un laghetto con una profondità di 40 centimetri, che ospita giochi e percorsi di equilibrio con zattere, ponti sospesi, percorsi Kneipp e cascate d’acqua.

Divertentissimo anche il grande cilindro galleggiante, che richiede un grande equilibrio per riuscir a spostarsi da una riva all’altra.

lago dei giochi a Watles

lago dei giochi – Watles

Ci si immedesima in piccoli esploratori e ricercatori nella Grotta dei Diamanti e nei ruscelli allestiti per la “caccia all’oro e pietre preziose“. Non manca un lungo scivolo con gommoni dove l’adrenalina la giocherà da padrona. Anche i grandi potranno provare tutti i giochi per poi rilassarsi sulle comode sdraio ombreggiate e godersi il panorama.

Watles: dove mangiare

Sopra il parco giochi trovate il ristorante Plantapatsch, dove abbiamo visto passare piatti invitanti.

E per rientrare a valle non vi resta che farlo in modo alternativo, con i mountain carts, dei grandi tricicli che permettono di sfrecciare in discesa. È possibile noleggiarli alla stazione a monte dalle 10 alle 16, non servono prenotazioni (costo 2023 di 12 euro, i bambini sotto i 10 anni possono salire con un genitore). Un consiglio: prima di partire indossate occhiali da sole perché chi sta davanti alza molta polvere. Pronti? Viaaaaa!

Watles: informazioni utili

  • LUOGO: monte Watles – Il Lago dei Giochi
  • PARTENZA: stazione sella seggiovia Watles (1800 metri);
  • ARRIVO: Lago dei Giochi e rifugio Plantapatsch
  • ALTITUDINE: metri 2100
  • DISTANZA:  8 chilometri
  • DURATA:  1 ora e mezza solo andata
  • DISLIVELLO: 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • IMPIANTI: (opzionale) seggiovia Watles
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Plantapatsch tel. 3383971543
  • SOSTA PER LA NOTTE: a Slingia, poco distante dagli impianti di Watles, troverete un ampio parcheggio perfetto anche per i camper, leggi qui.

Cosa fare nei dintorni:

Altre attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni. La nostra guida della Val Venosta.

Sul Pradel, sopra Molveno

 APERTURA FUNIVIA PRADEL: dal 20 aprile 2024

Sull’altopiano del Pradel, proprio sopra il lago di Molveno, ci si può arrivare con gli impianti direttamente dal paese (QUI orari e tariffe): la Panoramica ci sembra un nome perfetto per la telecabina che, una volta presa quota, lascia senza fiato per lo spettacolo del lago dall’alto. Prima la telecabina e poi la seggiovia fino al punto panoramico del Rifugio La Montanara. Read More

Malga Resia in estate: wow!

Se cercate una passeggiata semplice, in un posto di grande bellezza, quella che porta a Rescher alm o Malga Resia fa sicuramente per voi. Circa un’ora di camminata e poco più di 200 metri di dislivello. All’arrivo vi aspetta un vista idilliaca direttamente sopra al lago! Ci siamo stati anche in inverno e il panorama ricoperto del manto nevoso è altrettanto spettacolare, Malga Resia è super con la neve. D’estate questa zona riserva delle sorprese incredibili. Vi raccontiamo tutti i luoghi che abbiamo visitato nel nostro articolo: il Lago di Resia e dintorni con i bambini.

Malga Resia: come arrivare

Siamo in Val Venosta, ad una decina di minuti dal paese di Resia. Prendete le indicazioni che dagli impianti di Belpiano (Curon Venosta) portano in macchina in Val Roia: dopo una decina di minuti si trova il parcheggio ben segnalato per la malga. Una passeggiata molto piacevole, perfetta anche per i meno allenati, adatto anche ai il passeggino da trekking.

La strada sempre sterrata, sale continua in leggera salita: 200 metri di dislivello ben distribuiti, prima nel bosco per poi lasciar spazio a prati alpini, alte cime e l’azzurro del lago. La malga si raggiunge dopo circa un’ora, con un piccolo parco giochi con scivolo, altalene e una sabbiera. Molto simpatico l’asinello che allieta la giornata con il suo rumoroso ragliare. Le mucche durante il giorno sono a spasso per i prati e le vedrete rientrare solo a tarda serata.

Malga Resia: il menù

Il pranzo qui è qualcosa che non si dimentica, i piatti che vedrete uscire dalla cucina saranno uno più invitante dell’altro, peccato dover scegliere, per noi oggi canederli, polenta con formaggi, patate uova e speck, chili con carne, è sì, avete capito bene nei piatti del giorno ci sono anche delle chicche alternative, ogni volta qualcosa di diverso! I prodotti usati in malga privilegia le materie prime del luogo e molti prodotti homemade. Non male questa scelta!

Il panorama da quassù lascia senza parole, se guardate bene magari con l’aiuto di un cannocchiale vedrete anche il famoso campanile di Resia in parte sommerso dall’acqua.

vista panoramica sul lago di Resia

Malga Resia

Si rientra dalla stessa strada dell’andata, noi abbiamo scelto di riprendere la macchina e andare a vedere il famoso campanile.

lago con campanile che emerge dall'acqua

Lago di Resia

INFO UTILI

  • LUOGO: Malga Resia o Rescher Alm
  • PARTENZA: parcheggio di val di Roia
  • ARRIVO: Malga Resia
  • ALTITUDINE: metri 2020
  • DISTANZA:  3 chilometri, solo andata
  • DURATA:  1 ora, solo andata
  • DISLIVELLO: 200 metri
  • PASSEGGINO: si, da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Rescher, tel. 3516494644
  • SOSTA PER LA NOTTE: impianti Belpiano, ampia area sosta camper, leggi qui

Cosa fare nei dintorni di Resia:

 

Altre attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni.

La nostra guida estiva della Val Venosta.

I 100 scalini del Monte Celva

“Bambini, preparate le torce, che andiamo ad esplorare le trincee e i 100 scalini del Molte Celva!” Come resistere ad un invito del genere? Gita avventurosa che permette in un’ora di arrivare in cima, dove vi aspetta una vista a 360 gradi su Trento fino al lago di Caldonazzo. La salita, di circa 250 metri, è molto suggestiva tra rocce, lunghe scalinate e un ex osservatorio militare. Escursione ideale anche nelle mezze stagioni per la sua altitudine, di nemmeno 1000 metri. Tante altre attività e passeggiate nei dintorni di Trento.20150820_160417

Monte Celva: come arrivare

Da Povo si segue per il Passo del Cimirlo (730 metri di altitudine) che si raggiunge in una ventina di minuti partendo dalla città di Trento. Arrivati al passo, si prosegue in macchina seguendo le indicazioni per Forte di Roncogno dove si può parcheggiare.

Inizia l’avventura! Si sale seguendo il cartello Sentiero 100 scalini, numero 419 in direzione del monte Celva e delle sue trincee.

Il sentiero dei 100 scalini

La passeggiata è adatta a partire dai 4-5 anni, non accessibile con il passeggino. Per arrivare sulla cima ci si impiega poco meno di un’ora. Ma calcolate un’escursione di mezza giornata perché lungo il sentiero ci si fermerà per esplorare le trincee e ammirare il paesaggio dai vari punti panoramici.

Il primo tratto è molto semplice, poi il terreno diventa più ripido, ma del tutto sicuro. Ai bambini l’idea di poter visitare le trincee con le torce piace così tanto che non sarà un problema farli camminare lentamente. Si incontra subito un posto di vedetta da cui si dominano tutti i dintorni. Le scritte lasciate dai soldati ci hanno permesso di fantasticare un po’ sulla loro storia e sulla loro vita: cosa pensavano? Cosa facevano per ingannare l’attesa?scritta

Dopo circa un quarto d’ora si arriva all’inizio del sentiero.

Si entra nella roccia e si trovano due scale che salgono: quella di sinistra sono i famosi 100 scalini, un sentiero cieco che arriva ad un “camino” verticale che mette in comunicazione con l’esterno. Controllate sulle pareti, potreste incappare nei messaggi lasciati da chi ha attraversato queste gallerie oltre un secolo fa.

L’altra scala invece porta ad un punto panoramico, che consigliamo di non perdere.

Verso l’ex osservatorio militare

Si ritorna sui propri passi, al sentiero principale. Si continua a salire per circa 20 minuti e si arriva all’ex osservatorio a 885 metri, il posto ideale per fermarsi a fare una merenda ed esplorare un po’ la zona, tra cunicoli e antichi sentieri.

Dopo questo momento di riposo potete decidere di finire la passeggiata e arrivare in 20 minuti (il sentiero qui in alcuni punti è particolarmente ripido, ma sicuro e di certo avventuroso per i bambini ) fino alla cima del monte Celva dove vi aspetta una vista a 360 gradi, sulla città capoluogo, la catena del Brenta, su Pergine, sui monti del Lagorai, sul lago di Caldonazzo.

Si rientra dallo stesso sentiero dell’andata. Per le calde giornate estive, lungo la strada del rientro in macchina, passerete dal parco del Cimirlo dove potrete concludere la passeggiata con un giro in altalena e sullo scivolo.

Info utili

  • LUOGO: Valle dell’Adige
  • PARTENZA: Passo del Cimirlo
  • ARRIVO: cima del Monte Celva
  • ALTITUDINE: quasi 1000 metri
  • DURATA: un’ora abbondante (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 250 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Ricordatevi di portare con voi una bottiglietta d’acqua perché lungo la passeggiata non ci sono fontanelle e sono indispensabili le torce per entrare nelle gallerie!

Cosa fare nei dintorni di Trento:

Parco Burglehen a Tirolo

Situato poco distante da Merano, il Parco Burglehen a Tirolo, è una vera chicca a misura di famiglia. Circondato dai frutteti e dai vigneti, è stato inaugurato nel 2002. Il suo segno distintivo è Jakob, la grande scultura in ferro raffigurante un cavallo realizzata da Franz Messner e divenuta nei fatti quasi il simbolo del paese stesso.

Noi siamo stati qui dopo aver visitato Castel Fontana e Castel Tirolo, due tra i più bei castelli dell’Alto Adige. Se passate da queste parti consigliamo anche a voi di fare un salto qui. Rimarrete piacevolmente stupiti e i vostri bambini si divertiranno davvero tanto.

COME ARRIVARE

Il modo più veloce per arrivare al Parco Burglehen è attraverso la ME-BO, la superstrada che collega Bolzano con Merano. Si esce a Merano Sud/Sinigo – Tirolo – Qui si percorre la Via Principale fino a trovare un parcheggio sulla destra. Il parco Burglehen si trova di fronte al parcheggio, al di sotto del Minigolf.

Un’alternativa originale e davvero carina è quella di salire dal centro di Merano con la seggiovia d’epoca: vi abbiamo raccontato la nostra esperienza in Seggiovia da Merano a Tirolo: clicca per leggere.

IL PARCO BURGLEHEN

Il parco è veramente bello e curato e sorge in mezzo a meli e vigneti. Non manca proprio nulla: vicino all’ingresso troverete anche uno stagno con le tartarughe: noi ne abbiamo contate almeno 16!

Al Parco Burglehen c'è anche un piccolo stagno con le tartarughe

Parco Burglehen – tartarughe

Oltre allo stagno c’è anche un vero laghetto naturale, attorno al quale si trovano diverse panchine, e una terrazza panoramica dove godere il paesaggio sulla valle. In mezzo al verde non mancano certo i giochi per i bambini: a loro disposizione un ampio spazio con altalene, scivoli, corde per arrampicare e tappeti elastici. Questo è un parco perfetto per stendere una coperta e godersi un picnic all’ombra dei grandi alberi, che nel periodo della fioritura regalano uno spettacolo di colori.Ma come avevamo detto, il protagonista del parco è l’enorme cavallo di ferro Jakob, opera di Franz Messner, artista altoatesino originario dell’Altipiano del Renon. I bambini ne rimarranno incantati!

L'enorme cavallo Jakob, nel parco Burglehen a TIrolo, è divenuto ormai il simbolo del paese

Jakob, realizzato da Franz Messner

NEI DINTORNI DEL PARCO BURGLEHEN

Se vi è piaciuto il Parco Burglehen a Tirolo potrebbero anche interessarvi:

Sentiero avventura Talai

stazione gioco- indovinello

Se vi trovate in Val Venosta e siete amanti delle cacce al tesoro dovete assolutamente provare il sentiero avventura Talai, a poca distanza dal Lago di Resia. Il tesoro c’è davvero, ma prima scatenatevi tra indovinelli e prove di abilità! La passeggiata ad anello di circa 3 chilometri è pianeggiante. Il tempo di percorrenza dipende dalla durata delle soste, calcolate tranquillamente un paio d’ore. Se vi piacciono questo tipo di percorsi non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Prima di iniziare l’avventura vi suggeriamo di recarvi all’ufficio turistico nell’abitato di San Valentino di Muta o a Resia, vi verrà consegnato il materiale necessario! Chiedete di poter ritirare il premio senza dover per forza ritornarci alla fine della giornata, ma fate in modo che i bambini lo ricevano a gioco ultimato, sarà più divertente!

Il bosco di San Valentino di Muta

Dall’abitato di San Valentino di Muta seguire le indicazioni per il “Sentiero avventura Talai“, all’altezza dell’unico semaforo sulla strada principale. Il parcheggio si trova nei pressi della centrale di teleriscaldamento, il bosco ricreativo Talai ospita:

  • un sentiero avventura che abbiamo percorso noi
  • il nuovo sentiero “Passo Resia 3D” per chi vuole cimentarsi nel tiro con l’arco, si trovano sparse nel bosco suggestive riproduzioni di animali dall’aspetto realistico che svolgono il ruolo di bersagli (28 le postazioni per principianti e avanzati). L’attrezzatura può essere noleggiata presso l’ufficio turistico San Valentino alla Muta. Info qui
sculture in legno a forma di pigne con viso

Sentiero avventura Talai

Sentiero avventura Talai

La partenza del sentiero è facilmente riconoscibile dalla presenza di due simpatiche pigne giganti, Zipf e Zapf che accompagneranno grandi e piccini alla scoperta della natura; vi racconteranno dei segreti del bosco, sottoporranno ad indovinelli, prove di abilità ed equilibrio. Pronti? Foglietto e penna alla mano e via, seguite sempre i segnavia rosa di Zipf e Zapf!

Il percorso si snoda su 3 chilometri senza dislivello con una durata di circa due ore e mezza, dipende molto dalle soste, si entra ed esce dal bosco rendendolo avventuroso e misura di veri esploratori, percorribile anche con passeggino da trekking. Strada facendo vi troverete davanti ad un vero e proprio “hotel per insetti”, vi cimenterete a fare i falegnami usando una vera sega gigante, capirete il trucco per conoscere l’altezza e gli anni di un albero, dovrete aguzzare la vista per trovare gli animali appesi qua e là tra i rami e tanto altro…

Quasi a fine percorso ecco un’altalena a forma di letto vista lago così da potersi rilassare prima di affrontare gli ultimi indovinelli, potrete pranzare qui oppure dopo una decina di minuti al bellissimo parco giochi. I parchi dell’Alto Adige fanno sempre la differenza e questo, seppur piccolino, è speciale! Non sono presenti punti di ristoro lungo il tracciato.

Il parco giochi si trova a pochi metri dal parcheggio, quindi non vi resta che chiudere l’anello e tonare al punto di partenza.

INFO UTILI

  • LUOGO: San Valentino di Muta
  • PARTENZA: presso la centrale di teleriscaldamento
  • ALTITUDINE: metri 1470
  • DISTANZA:  3 chilometri, giro ad anello
  • DURATA:  2.30 ore, dipende dalle soste
  • DISLIVELLO: nullo
  • PASSEGGINO: si, da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: no
  • SOSTA PER LA NOTTE: impianti Belpiano, ampia area sosta camper, leggi qui

Cosa fare in Alta Val Venosta:

Tutto quello che c’è da fare in Val Venosta (passeggiate, escursioni e soluzioni per dormire). Altre attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni.

Lago di Nembia: oasi naturalistica

Gli specchi d’acqua del Trentino: che spettacolo! Il lago di Nembia è una vera e propria oasi naturalistica con rive e pontili a misura di bambino e adatte al relax. Un suggestivo laghetto dalle acque cristalline a poca distanza dal lago di Molveno. E noi abbiamo scoperto che esiste un percorso che li collega: un giro ad anello di circa un’ora e mezza adatto anche ai passeggini da trekking. Vi consigliamo di non perdervi questo posto anche in autunno, quando tutto si colora di giallo, rosso e arancione…una meraviglia!

Lago di Nembia: come arrivare

Da Trento si seguono le indicazioni per Riva del Garda/Madonna di Campiglio. Arrivati a Sarche, proseguite in direzione Ponte Arche (Terme di Comano) e San Lorenzo in Banale. Parcheggiate vicino al lago (4 euro al giorno) e iniziate la passeggiata proprio da lì, leggendo le 14 colonnine-guida. Oppure potete raggiungere il lago anche dal versante opposto salendo da Andalo. Proseguendo fino a Molveno e avanti fino alla meta.

Il lago di Nembia

Il lago ha un colore spettacolare e cristallino: facile individuare subito trote grandissime, in questa che è anche una nota riserva di pesca. La riva e i pontili consentono di rilassarsi o di fare una semplice passeggiata.

lago con acque cristalline e pontili in legno

Lago di Nembia

In estate è controllato da un bagnino, dal momento che si tratta di un lago balneabile. E a guardarlo fa proprio venire voglia di un bagnetto… se non fosse per la temperatura glaciale delle acque! L’acqua arriva ad essere profonda al massimo 1 metro e 80. Per questo motivo le famiglie con i bambini possono bagnarsi senza grossi pericoli.

Lo specchio d’acqua è sovrastato dalle impervie rocce del monte Ghez. Il prato invita a divertenti corse e ci sono anche ben due parchi gioco.

Lago di Nembia: passeggiata

Imboccate la strada che porta all’interno dell’oasi: il sentiero parte tra i muretti a secco e si può percorrere anche con il passeggino da trekking! Da qui si arriva presto in un punto molto suggestivo con numerose baite (dette baite da mont), per la maggior parte addossate alla roccia. Anticamente erano costruite in questo modo per proteggersi dal vento e per risparmiare sulle spese di costruzione della casa stessa.

Lasciando le baite alle spalle attraversate la strada sterrata e prendete subito il sentierino di fronte che scende leggermente. In alternativa si può proseguire a sinistra sulla strada sterrata e prendere a destra la strada nel bosco un po’ più ampia. È facilmente intuibile. Lungo il primo sentiero troverete opere d’arte costruite da qualche “artista del posto”, curiose e divertenti.

Ad un bivio lasciate il sentiero e proseguite a sinistra sempre nel bosco fino ad arrivare al lago di Molveno (costa sud). Bellissimo il panorama anche da qui, con tanto spazio per rilassarsi sulla riva.

Il giro dura circa un’ora e mezzo senza contare le soste e noi l’abbiamo trovato piacevole e davvero adatto a tutti, senza difficoltà. L’escursione si può fare in tutte le stagioni ed è proprio bella.

  • LUOGO: Comano
  • PARTENZA: Lago di Nembia
  • ARRIVO: Lago di Molveno
  • ALTITUDINE: 850 metri
  • DURATA: un’ora e mezza (giro completo)
  • DISLIVELLO: qualche lieve sali scendi
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: nei pressi dei laghi

Cosa fare nei dintorni:

Alpe Lusia: sentiero degli animali

stazione didattica nel bosco

Anche i vostri bambini sono incuriositi dagli animali del bosco? Allora vi consiglio di organizzare una giornata in Val di Fassa e di percorrere il curioso “sentiero degli animali”. Un percorso tematico, adatto a tutti, anche ai passeggini, con simpatici giochi, indovinelli e pannelli informativi. Scoprirete così tutte le abitudini e i segreti di volpi, aquile, camosci, caprioli, gufi, lepri e tanti altri! Vi svelo una cosa molto interessante: questo sentiero è tutto in discesa quindi non ci si può proprio lamentare della stanchezza!! Se vi piacciono questo tipo di sentieri non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Alpe Lusia: come arrivare

Si lascia la macchina agli impianti del Lusia in località Ronchi, a 3 chilometri dal centro di Moena sulla statale per San Pellegrino, nell’ampio parcheggio gratuito. Si sale per due tronchi con la cabinovia, che permette di arrivare fino alla cima in località Le Cune (2200 metri), il nostro punto di partenza. Gli impianti sono aperti indicativamente dalla metà di giugno alla metà di settembre. Tariffe e orari di apertura sempre aggiornati.

Il sentiero degli animali si conclude allo chalet Valbona (primo tronco) quindi tornerete al parcheggio con la cabinovia.

Prendetevi il tempo di ammirare il paesaggio dal punto panoramico perché è davvero splendido.

Sentiero degli animali Val di Fassa

Siete pronti per iniziare il vostro viaggio in mezzo alle tane degli animali? Aguzzate la vista perché non è così immediato avvistarle. Si scende per qualche centinaio di metri lungo la pista da sci. Come avevamo anticipato il sentiero è tutto il discesa e si percorre in un’ora e mezza circa, anche con il passeggino da trekking meglio se dotato di freno.

Un’opportunità per conoscere gli animali che vivono queste montagne e le loro abitudini. Potrete vedere e avvicinarvi alle loro tane per capire meglio il loro stile di vita. Ad accompagnarvi delle tabelle, che vi suggeriamo di prendervi il tempo di leggere ai bambini: darà loro il modo di farsi un ricco bagaglio di conoscenze.

Ogni postazione regala un indovinello per scoprire chi vive in quella tana. La sfida tra i nostri bambini e i loro amichetti era quella di indovinare per primo l’animale e poi via di corsa alla successiva.

A metà percorso si esce dal bosco e in lontananza potete vedere lo Chalet Valbona con lo splendido parco giochi. Il sentiero non è ancora finito, rientrerete per ancora un 1 chilometro nel bosco, non vorrete mica perdervi a quale volatile corrisponde la vostra apertura alare?! La mia è quella di un gufo!

Info utili sentiero animali:

  • LUOGO: Val di Fassa
  • PARTENZA: località le Cune
  • ARRIVO: Chalet Valbona
  • ALTITUDINE: 2200 metri
  • DURATA: un’ora e mezza
  • DISLIVELLO: 300 metri in discesa
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: Chalet Valbona | 0462.565219

Alpe Lusia con i bambini

Finito il sentiero degli animali, troverete davanti a voi lo Chalet Valbona! Le possibilità sono molteplici: un grande parco giochi dotato di slackline, ponti tibetani, teleferica e il divertentissimo salto nel fieno. Una piccola fattoria, un sentiero natura ideale per conoscere la vegetazione tipica della zona. Si svolgono anche diverse attività settimanali. Una montagna a misura di bambini! Scoprite il nostro racconto dell’Alpe Lusia.

Fateci sapere se anche a voi è piaciuto tanto!

Cosa fare in Val di Fassa:

Museo di Teodone: a cielo aperto

Il Museo di Teodone è un museo etnografico con la M maiuscola, dove è possibile toccar con mano le tradizioni alto atesine di nobili e contadini. Davvero particolare nella sua impostazione, offre diversi spunti di riflessione, ed è adatto a tutta la famiglia.

Museo Etnografico di Teodone

Il museo etnografico di Teodone si trova a Brunico. Ci potrete passare un’intera giornata senza stufarvi perché c’è tantissimo da esplorare, scoprire e conoscere. E’ diviso in due zone. La prima, al chiuso, è dedicata ai nobili, mentre quella all’aperto racconta della vita più umile di contadini e lavoratori. Entrambe le zone sono davvero ricche di storia.

Museo di Teodone: la residenza signorile

La prima parte da visitare è  la residenza signorile ‘Mair am Hof‘, edificata tra il 1690 e il 1700 dal barone Anton Wenzl zu Sternbach. Camminando per le grandi sale padronali si percepisce lo sfarzo, ma anche la religiosità e l’interesse per l’arte.

Gli arredamenti sono in stile barocco, mentre le immagini appese alle pareti mostrano scene di vita quotidiana.

I bambini si divertiranno a curiosare in tutte le stanze, dove sono appesi anche i vestiti da adulti e bambini di un tempo: abiti inusuali per i nostri tempi che suscitano stupore e curiosità in chi li osserva.

Ai piani inferiori si incontrano gli spazi dedicati al panettiere, al falegname, al fabbro, al  sarto ed a tutti gli artigiani fondamentali per la vita rurale del tempo. Tantissimi gli attrezzi e gli strumenti da lavoro in mostra.

Al Museo di Teodone gli spazi chiusi sono dedicati alla nobiltà, mentre all'esterno il focus è sulle attività e sulla vita contadina

Museo di Teodone – carrozza

Meraviglioso il grande fienile con diverse proiezioni che mostrano come uomini e donne lavoravano i campi con grande fatica: le attrezzature meccaniche di oggi, sembrano un miraggio… Una volta era davvero tutto diverso e molto più faticoso!

Museo di Teodone: mangiare e giocare

Dopo questa prima parte di visita decidiamo di fermarci per il pranzo. Fino a qualche anno si poteva approfittare della locanda tipica che si trovava proprio nel giardino del museo, ma al momento risulta chiusa. Vi consigliamo quindi di portarvi il pranzo al sacco: l’area picnic è molto ampia e lungo tutto il cortile i bambini potranno divertirsi con i giochi di una volta. Ce ne sono di dislocati lungo tutto il percorso del museo e si riconoscono dalla targhetta blu…buon divertimento!

Museo di Teodone: la vita dei contadini

Il Museo Etnografico a questo punto prosegue con circa 3 ettari di orti e antiche abitazioni che raccontano la vita contadina: decisamente molto diversa rispetto alla ricchezza vista finora, ma pur sempre affascinante. Non vi resta che visitare quelle che sono vere abitazioni smontate e trasferite qui a Teodone: masi, fienili, capanne, magazzini, granai, abitazioni in legno, mulini, una segheria e molto altro.

Siamo certi che anche i vostri bambini si divertiranno a scorrazzare dentro e fuori le casette per scoprirne ogni piccola caratteristica. Dallo scorso anno è stato aperto un piccolo museo del miele interattivo, proprio a misura di bambino: non perdetevelo!

All'interno del museo di Teodone è stato aggiunto anche un piccolo museo interattivo dedicato al miele.

Museo di Teodone – museo del miele

Info e contatti

Il museo è aperto dal 16 aprile 2024 a fine ottobre. Giorno di chiusura: lunedì.

Adulti 9 euro, ridotto 6,70 euro. Famiglie con figli sotto i 16 anni: pagano solo gli adulti.

Nei dintorni

Avete trovato interessante il Museo di Teodone? Ci sono tantissime altre cose belle da fare in zona, ecco i nostri suggerimenti:

Latemarium: splendido in inverno!

Il Latemar ci sorprende anche d’inverno! Questa passeggiata in quota è consigliata per le famiglie: ha un dislivello di quasi 300 metri ed è quindi davvero adatta a tutti, anche a chi ha bimbi piccoli e vuole tirarli con il bob o la slitta. Due le possibilità di accesso: con gli impianti che salgono da Pampeago oppure da Obereggen. Da un punto all’altro calcolate circa un’ora e mezza di camminata, strada sempre battuta con il gatto delle nevi. Lungo il percorso incontrerete 3 simpatiche installazioni per i più piccoli.

Da Pampeago:

Si prende la seggiovia Latemar, aperta indicativamente dalla fine di novembre, (prezzi e orari) per arrivare, in pochi minuti, in quota. Lì accanto trovate anche il Bip Club, divertente parco giochi sulla neve e kindergarten, dotato di spazi esterni ed interni: qui potrete anche lasciare i più piccoli in compagnia di personale specializzato. Consigliatissimo!

La passeggiata comincia proprio sotto Malga Ganischger (2020 metri di altitudine)buon punto di ristoro con piatti tipici altoatesini, aperto da fine novembre a metà aprile (consigliamo di prenotare, è possibile farlo direttamente sul sito QUI).

Seguite la strada pianeggiante, sempre battuta dal gatto delle nevi, che si inoltra tra le caratteristiche baite di legno. Qui siete in pratica nel cuore di Latemar.Alp, progettato e realizzato nella zona più soleggiata, il Latemarium regala lungo il percorso alcune interessanti installazioni.

La prima stazione che troviamo sono i bidoni di latte in legno, dove ci si diverte a stare da uno all’altro senza perdere l’equilibrio.

Un po’ più avanti trovate fantastici campanacci da suonare (intitolata “Musica delle Alpi“), addirittura con uno spartito da seguire per intonare canzoncine famose come “Fra Martino”!

Tante installazioni sono dedicate alle Dolomiti Unesco e all’alpeggio. La più sensazionale è senza dubbio l’enorme “Eye to the Dolomites”, un enorme bulbo oculare che proietta la sua vista sull’incantevole panorama del massiccio del Latemar.

MALGA MAYRL

A questo punto si comincia a scendere per trovare, poco dopo, la deviazione a destra per la malga Mayrl: un posto incantevole raggiungibile con un quarto d’ora di leggera salita. La struttura ad elle, soleggiata e nota per l’ottimo cibo, è davvero degna di una sosta (aperta solitamente dai primi di dicembre fino alla domenica dopo Pasqua, cucina dalle ore 10.00 alle 16.00, nessun giorno di riposo). Prenotazione tavoli nel ristorante al numero 333 6234245.

Chi invece volesse proseguire, può continuare sulla strada in leggera discesa fino alla malga Epircher Laner, all’arrivo dell’ovovia che sale da Obereggen. Anche qui buona cucina e la partenza di ben due piste da slittino! Si ritorna indietro, quindi, fino al punto di partenza, da dove si prende la seggiovia per Pampeago.

Da Obereggen

Si sale in quota con l’ovovia da Obereggen: si ha così subito la possibilità di utilizzare le due piste da slittino, oppure (attraversando la pista) di intraprendere la passeggiata in leggera salita (e poi pianeggiante) verso Malga Ganischger, seguendo il percorso opposto rispetto a quello descritto sopra. Il ritorno avviene per la stessa strada

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Fiemme
  • PARTENZA: Pampeago
  • ARRIVO: malga Epircher Laner
  • ALTITUDINE: 2050 metri
  • DURATA: un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Ganischger, tel. 328 2259537 | Epircher Laner, tel. 348 4587337 | Mayrl, tel. 333 623 4245
SULL’ALPE DI PAMPEAGO

Una volta arrivati in quota, oltre alla passeggiata descritta sopra, sono svariale le possibilità: per gli amanti dello sci e dello snowboard diversi chilometri di piste, rifugi dove gustare prelibatezze locali e tanto divertimento al parco giochi sulla neve Bip Club. Lo raccontiamo QUI.