Author - Marina

Malga Rodeza: accoglienza super!

Vi abbiamo più volte parlato di Lino Rizzardi e della sua famiglia che con passione e professionalità gestiscono il Solarium della Predaia e Malga Coredo. Ebbene da qualche anno potete trovare l’ospitalità di casa Rizzardi anche in un altro bellissimo alpeggio della Val di Non, stiamo parlando di Malga Rodeza (o malga di Tres come la chiamano alcuni)!

Malga Rodeza è aperta sia d’estate (da metà giugno a metà settembre) che nei fine settimana d’inverno (qui il nostro racconto con la neve) ed è facilmente raggiungibile. Potete posteggiare l’auto nei pressi del Rifugio Predaia Ai Todes-ci. Da qui ci si incammina sulla strada forestale 503 e in circa 50 minuti di cammino arriverete ai pascoli verdi della malga, posta a quota 1580 metri! Il percorso è fattibile anche in bici o in passeggino da trekking sebbene, fate attenzione, si tratta pur sempre di una forestale su fondo sterrato (dislivello: circa 200 metri)!
Malga Rodeza è il paradiso di Igor (figlio di Lino) e di Adele che d’estate si trasferiscono qui per vivere le loro giornate a contatto con la natura e con gli animali. E mentre Igor si occupa delle mucche sia qui che nella vicina Malga Coredo , Adele si dedica alla cucina sfornando piatti squisiti e naturalmente a km0! Noi abbiamo assaggiato gli gnocchi di ricotta, i canederli di rapa e gli spatzle alla tirolese, ma troverete anche polenta e stinco, formaggio alla piastra e gli irresistibili dolci di casa! Un consiglio: se passate per la malga acquistate una forma della loro ricotta vaccina, al palato sprigiona tutto il gusto delle erbe di montagna, davvero divina!

Mentre i grandi si rilassano, magari sulle sdraio esterne, i piccoli possono correre liberamente tra i pascoli verdi dei dintorni. Che volere di più? Da Malga Rodeza partono anche alcune bellissime escursioni. La classica è quella al Corno di Tres: una salita di una quarantina di minuti vi porterà a quota 1812 metri, con splendido punto panoramico. Potete altrimenti scegliere di recarvi all’altra malga di casa Rizzardi: stiamo parlando di Malga Coredo che noi vi abbiamo raccontato qui.

Per tutte le informazioni visitate il sito www.malgarodeza.it o chiamate il numero 📞 328 35 60 334.

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Tana dell’Ermellino: che relax!

Questa semplice passeggiata che parte da Andalo piacerà proprio a tutti. Innanzitutto perchè si tratta di un sentiero adatto anche ai passeggini (anche se lo sfondo è sterrato), in secondo luogo perchè è ben ombreggiata (e d’estate è quello che ci vuole nelle ore più calde) e terzo per la destinazione: la famosa Tana dell’Ermellino (nel Comune di Cavedago – aperta tutto l’anno) un rifugio nel bosco circondato da ampi spazi verdi con parco giochi, campo da calcio e bocciodromo.

L’escursione è consigliabile anche per i bambini più grandicelli che vogliono camminare un po’. Tutto il tragitto (2 Km circa la sola andata) è pianeggiante con bei panorami sulle Dolomiti che fanno da sfondo. Si parte dal maneggio di Andalo, a due passi dall’Andalo Life Park e si seguono le indicazioni per la “Tana dell’Ermellino“. La prima parte del percorso costeggia il sentiero lastricato del giro del lago di Andalo (un’altra semplice passeggiata, anch’essa adatta ai passeggini), poi ci si immette un po’ più a fondo nella pineta. Qui i bambini possono correre veloci e divertirsi in mezzo al bosco. Il sentiero è molto frequentato anche dai ciclisti, quindi se avete bici con seggiolino potete percorrerlo anche con le due ruote.

In meno di 45 minuti di cammino siamo arrivati alla “Tana dell’Ermellino” il posto ideale per una merenda o anche per il pranzo (qui le recensioni di Tripadvisor). Ci dicono di non perdere la tagliata di cervo, per gli amanti del genere!

Mentre i grandi pranzano i bambini possono divertirsi nell’ampio e ombreggiato parco giochi esterno, oppure anche giocare a calcio nel grande campo che sorge proprio a lato del ristorante. L’area è davvero super! Troverete tanto spazio verde e ombreggiato per fare il pic-nic e molte attrazioni per i bambini: altalene, dondoli, un grande scivolo e anche il salta salta!

Al ritorno ad Andalo non perdete l’occasione di godervi una delle tante attrazioni che sorgono nel polo sportivo. C’è davvero l’imbarazzo della scelta tra il centro acquatico “AcquaIn”, il parco divertimento “Bimbolandia e Winter Park”, il maneggio, “Maso Effo” con la sua animazione e tante altre proposte ancora (leggete qui).

Quest’escursione è adatta in tutti i periodi dell’anno (in inverno con le ciaspole se c’è molta neve), meravigliosa in autunno con i colori del bosco che cambia.

Al Lago Coe anche in passeggino!

Uno splendido laghetto posto a 1600 metri di quota, ideale per rinfrescare i piedini nelle calde giornate estive, per una rilassante passeggiata in passeggino (15 minuti in tutto) e per una sosta corroborante. Eccoci a Lago Coe,  sull’Alpe di Folgaria, raggiungibile in circa 45 minuti di macchina da Trento o Rovereto.

Questo piccolo ma delizioso bacino artificiale è stato realizzato nel 2011 per garantire l’innevamento artificiale del comprensorio sciistico di Folgaria. Se venite da queste parti considerate che qui c’è sempre abbastanza vento, quindi vi consigliamo un abbigliamento adeguato. Se dopo la passeggiata, decidete per una sosta con vista lago, il Bar Hangar Lago Coe propone sempre degli ottimi e abbondanti panini con affettati e formaggi locali.

A 300 metri dal lago troverete l’interessantissima Base Tuono (qui maggiori info). Attiva dal 1966 al 1977, è stata uno dei luoghi preparati per la difesa durante la Guerra Fredda. Aperta da aprile a tutto ottobre è un museo a cielo aperto molto interessante soprattutto per i bambini e i ragazzini un po’ più grandicelli.

Per maggiori informazioni: APT Alpe Cimbra Tel. 0464 724100 info@alpecimbra.it

Malga Vallorsara a caccia di fragoline

Breve passeggiata, percorribile con passeggino, ombra e soprattutto pranzo in malga. Ecco qui in poche parole cosa vi aspetta se scegliete di raggiungere con una bella gita Malga Vallorsara in Folgaria.
Potete posteggiare la macchina nell’ampio parcheggio dell’hotel Ortesino, dopo un breve tratto sulla strada principale ci si ritrova davanti alla strada sterrata che porta in malga. La passeggiata, lunga un paio di chilometri, è piacevole, anche se in costante salita  (percorribile con un passeggino da trekking). Un’idea su come coinvolgere i bambini nel cammino senza che sentano la fatica? Invitateli a partecipare alla caccia al tesoro delle fragoline di bosco: qui nella giusta stagione lungo il sentiero ne troverete moltissime! Unica accortezza: visto che è possibile raggiungere la malga in macchina bisogna fare attenzione alle rare auto che si possono incontrare.

Arrivati in prossimità della malga, ad accoglierci abbiamo trovato il recinto con i cavalli, le mucche e gli asinelli: portare via i bambini è stato davvero impegnativo, decisamente più della passeggiata stessa.

Unica pecca: non si può mangiare fuori, così non abbiamo potuto assaporare la brezza esterna, ma questa mancanza si è fatta perdonare da un menù assolutamente divino.

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I piatti sono semplici ed economici, una menzione d’onore la meritano i canederli, decisamente tra i migliori che mi sia mai capitato di mangiare.

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Anche gli amici a 4 zampe sono i benvenuti in questa splendida malga completamente restaurata, un piccolo gioiello tra le montagne che merita sicuramente una visita. A malga Vallorsara vengono prodotti dell’ottimo formaggio e genuini yogurt che potete acquistare nel piccolo spaccio presso il maso di famiglia (Maso Engher) a Costa di Folgaria.

Dalla malga è possibile fare alcune passeggiate oppure trascorrer il pomeriggio al Parco Palù, i bimbi lo adorano!

Malga Vallorsara è aperta dal 1 giugno.

Info:
tel. 329 0512463 – 0464 350454
malgavallorsara@gmail.com www.malgavallorsara.it

Il Sentiero dei Reti a Fai della Paganella

Fai della Paganella è un vero gioiellino per quanto riguarda le passeggiate a bassa quota. Sono infatti almeno cinque i sentieri tematici che partono dal centro del paese. Vi abbiamo già raccontato del Percorso dell’Otto e di quello “Acqua e Faggi“, oggi vogliamo presentarvi il Sentiero dei Reti, un tuffo nella storia e nella natura dell’Altopiano della Paganella. Il percorso è dedicato ai Reti appunto, la popolazione che viveva qui in epoca antica; lungo il percorso troverete anche le rovine di un villaggio retico originale! Adatto proprio a tutti (150 metri di dislivello in tutto) può essere percorso anche con passeggino da trekking (esclusi alcuni brevi tratti dove si deve alzare); anche se noi consigliamo di preferire il marsupio o lo zainetto da montagna. Il punto di partenza è situato in località “Capannina” dove sorge anche un bel parco giochi e un’area verde ideali per un pic-nic o una grigliata al rientro dalla camminata.

Da Trento impiegherete una mezz’oretta appena per arrivarci. Subito ci si immerge in un fitto bosco ben ombreggiato, fattore che rende questa passeggiata ideale in estate se cercate riparo dalla calura. Inizialmente il sentiero ricalca le orme dell’altro sentiero tematico che parte da qui, il “Percorso Natura“, ma in breve se ne distacca per continuare nella foresta tra meravigliose vedute panoramiche sulla Valle dell’Adige, cartelli esplicativi riguardanti la storia dei Reti, panchine per rilassarsi e leggende suggestive come quella delle Anguane.

Proprio a queste mitiche creature femminili, protettrici delle acque è dedicata l’ombrosa “busa” detta delle Anguane appunto che è decorata da simpatici cartelli esplicativi, preparati dai bambini frequentanti le scuole di Fai, che raccontano i segreti dei boschi e della loro flora e fauna.

Verso la fine del percorso, quando il sentiero sta per uscire dal bosco per immergersi nelle campagne verdi di Fai, ecco le installazioni più interessanti: l’alfabeto retico (una sorta di antico google translate per decodificare la lingua dei Reti), i draghi ed il belvedere zen. Da qui con una piccolissima deviazione si raggiunge il villaggio retico: quattro ruderi benvisibili nei quali i vostri bimbi si sentiranno sicuramente come moderni Indiana Jones!

A questo punto avete tre opzioni: o continuare fino alla “Calcara” (la “fucina” dove venivano cotte le pietre per costruire le abitazioni) e da qui intraprendere il Percorso Acqua e Faggi (non fattibile in passeggino), o tornare indietro sullo stesso cammino dell’andata (scelta consigliata nelle caldissime giornate estive) oppure proseguire nelle verdi e soleggiate campagne di Fai fino ad agganciarsi al Percorso dell’Otto che su strada asfaltata vi porterà in breve in centro a Fai (da qui lungo via Belvedere potete far ritorno alla “Capannina”).

Per maggiori informazioni: Consorzio Fai Vacanze Cell. +39 331 4173245 info@faivacanze.it  www.visitfaidellapaganella.it

 

Alla cascata di Brandis!

Per fare questa gita ci siamo diretti verso Lana (un’ora circa da Trento) e abbiamo intrapreso la “BrandisWaalWeg“, il sentiero della roggia Brandis.

Quest’escursione fa parte dei “Sentieri delle acque meranesi” il circuito di itinerari che ricalcano gli antichi canali irrigui e formano una rete piuttosto fitta di passeggiate davvero piacevoli per tutta la famiglia (noi abbiamo già provato il “Sentiero nella roccia di Marlengo” e il “Sentiero d’acqua di Scena“.

Questa volta abbiamo scelto la passeggiata di Lana perché dato che in questo caso il canale irriguo è sotterrato il sentiero risulta molto più largo ed è quindi praticamente l’unico itinerario nella roggia a poter essere percorso agevolmente anche con il passeggino! Certo, l’assenza dell’acqua a vista che accompagna lungo il cammino fa perdere un po’ di fascino a quest’escursione, ma i panorami sulla cittadina di Lana, i passaggi nella roccia e soprattutto la sorpresa finale ripagano senza dubbio questo piccolo neo!

Ma andiamo con ordine. Abbiamo posteggiato l’auto a Lana di Sopra e risalendo per un breve tratto la strada che porta verso il Passo Palade e la Val di Non sulla sinistra abbiamo trovato in fretta le indicazioni per la “BrandisWaalWeg“. Da qui parte il sentiero che attraverso latifoglie, meleti e vigneti conduce pianeggiante in direzione Lana di Sotto. I panorami che si godono su Lana (con la sua chiesetta romanica di Santa Margherita) e sul fondovalle dell’Adige sono davvero incantevoli. Dopo un primo tratto più soleggiato la passeggiata si trasforma in un itinerario nella roccia con qualche ponticello in legno che sicuramente divertirà i vostri bambini.

Dopo circa 45 minuti o  un’ora di cammino (dipende dal vostro passo) arriverete alla trattoria «Waalrast». Non fermatevi subito qui! Se proseguite ancora per una decina di minuti al massimo (costeggiando il golf di Lana) vi immergerete nella fresca gola del rio Brandis dove vi attende la sorpresa finale di questo percorso. Stiamo parlando della bellissima cascata di Brandis.
Qui i vostri bimbi impazziranno di certo cercando di arrivare a toccare la base della cascata tra rocce e zampilli d’acqua. Vi avvertiamo che rispetto al resto dell’itinerario, le temperature nella gola scendono di qualche grado. Provvedete dunque a prendere con voi una maglia in più o una giacchetta impermeabile! Si dice che l’umidità che si respira in questo luogo sia un toccasana per asma e disturbi respiratori in generale. Ai vostri figli interesserà di più sapere che in questa zona vivono moltissime salamandre e potrebbe essere facile avvistarne qualcuna.

Dopo aver trascorso qualche minuto alla cascata noi siamo tornati sui nostri passi per fare pausa alla trattoria «Waalrast». Ci siamo fermati per merenda, ma se siete qui al mattino potete decidere anche di pranzare (ottima la torta alla ricotta!).
Per il rientro potete prendere l’autobus locale scendendo a Lana di Sotto. Noi invece lo abbiamo ripercorso a piedi a ritroso, non ci è sembrato per nulla troppo lungo!

Siete in zona per tutta la giornata e siete alla ricerca di un altro consiglio? Ad una decina di minuti da Lana in direzione Passo Palade non perdete la fattoria di Maso Raingut a Tesimo, un vero paradiso per i bambini!

Come arrivare a Lana: Autostrada del Brennero, uscita Bolzano SUD. Da qui prendere la superstrada MeBo (Merano-Bolzano) in direzione Merano ed uscire a Lana. Proseguire verso Lana di Sopra.

Adventure Park Piciocaa a Pera

Aperto da metà giugno a fine settembre 

L’Adventure Park Piciocaa si trova in Val di Fiemme tra boschi e torrenti, circondato dalle magnifiche Dolomiti. Situtato nei pressi dell’abitato di Pera di Fassa, sulla ciclabile è accessibile anche dalla strada statale 48 nei pressi della falegnameria Rasom Holz & Co, con comodo ed ampio parcheggio.

Tante le attrazioni che si possono trovare qui, in particolare, alcuni punti di forza:

  • una teleferica lunga 160 metri che attraversa il fiume Avisio.
  • un parco tra boschi e torrenti, con un laghetto al centro e molti animali in libertà
  • un salto nel vuoto di 13 metri con un vericello che vi farà rallentare fino a terra
  • le vie ferrate: aree pensate per i più piccini o per chi vi avvicina alla disciplina per la prima volta
  • Scivoli, altalene, piramidi di corsa, castelli, tutto ciò che serve a far divertire i più piccini
  • tre percorsi sugli alberi
  • campo da calcetto e tennis

Orari di apertura: da metà giugno a fine settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 19.

Per i prezzi e maggiori informazioni:
Stefano (guida alpina) tel. 339 16 90 671
Michele tel. 331 37 29 254

www.adventurepark-piciocaa.com

Castel Valer a misura di famiglia!

Se siete appassionati di castelli leggete qui! Accanto al bellissimo Castel Thun, di cui vi abbiamo parlato altre volte (qui il nostro racconto), da aprile 2017 ha aperto i battenti anche il magnifico Castel Valer che sorge a Tassullo (Comune di Ville d’Anaunia, solo una quarantina di minuti in auto da Trento). Il maniero è da secoli proprietà della famiglia dei Conti Spaur, ma è aperto al pubblico. Attenzione però!  A Castel Valer si accede solo con visita guidata e in determinati orari (qui il calendario completo).

L’appuntamento domenicale, “Caccia all’indizio a Castel Valer“, è rivolto ai bambini dai 5 ai 12 anni (accompagnati).

Foto Archivio Fam. Conti Spaur

Noi ci siamo stati con la tv, ecco qui il servizio:

COME SI SVOLGE LA “CACCIA ALL’INIDIZIO A CASTEL VALER”?

Appena entrati a castello tutti i partecipanti riceveranno in sorte uno stemma di famiglia. Da allora in poi saranno i rappresentanti di quella stirpe nobiliare e dovranno portarne alto il valore! Durante la visita a Valer i piccoli Sherlock Holmes dovranno agguzzare bene gli occhi e cercare in tutto il maniero gli oggetti strani, preziosi e particolari disegnati sulla mappa che verrà loro consegnata all’ingresso. Chi sarà il più veloce?! La visita si conclude al bellissimo Salone degli Stemmi dove tutti i bambini dovranno individuare il proprio emblema ed i propri avi raffigurati sulle pareti riccamente addobbate. Tutti i partecipanti riceveranno infine un bel premio per il loro impegno! La torre ottogonale di Castel Valer in miniatura da costruire e portare a casa con sè! La durata della visita è di un’ora e trenta circa.

Quando: ogni domenica fino al 3 novembre ore 11.30

Prezzo: intero € 10, ridotto € 8 (minori di 18 anni, adulti possessori di Trentino Guest Card, gruppi superiori a 15 persone). € 6 minori di 18 anni possessori di Trentino Guest Card. Gratuito: minori di anni 4 in nucleo famigliare e soggetti diversamente abili con loro accompagnatore.
TARIFFA FAMIGLIA: è prevista una tariffa famiglia: € 25 per 1/2 adulti e n. bambini (tariffa massima che un nucleo familiare può spendere).

Come fare per partecipare?
Presentarsi almeno una mezz’ora prima alla biglietteria del castello in piazza a Tassullo. NON è necessaria la prenotazione!

Ti serve un posto dove dormire?!

Abbiamo anche questo! 😉 A due passi di numero da Castel Valer (e cioè nel centro di Tassullo) c’è l’agritur Renetta che fa parte delle strutture amiche del “Trentino dei Bambini”. Tra l’altro da qui si gode un’ottima vista sul maniero e l’accoglienza della famiglia Menapace è squisita (lo ha provato per noi Ilaria, QUI il suo racconto).

Per maggiori info: www.visitcastelvaler.it 0463 830133 info@visitvaldinon.it

Il percorso internazionale del Feltro artistico

Gnomi, folletti, streghe, animali reali e fantastici: sono questi gli abitanti del bosco incantato di Tesimo (in Alto Adige a metà strada tra Merano e Bolzano, circa un’ora di auto da Trento). Nessuna paura! Non stiamo parlando di un luogo stregato ma del Percorso Internazionale del Feltro Artistico, un sentiero tematico unico nel suo genere in Europa. Tutte le opere raccolte in questo parco sono infatti costruite in lana infeltrita rigorosamente di pecora altoatesina (qui sono tutti molto patriottici!). La passeggiata si svolge ad anello a valle del paese su sentiero boschivo (attenzione: non adatto ai passeggini). Noi l’abbiamo percorsa con Bianca (che come al solito per più di metà tragitto ha ronfato beatamente!) nello zainetto e ci abbiamo messo un’ora e mezza; con bambini più grandicelli potreste metterci anche un paio d’ore considerando tutte le soste!

Dal centro di Tesimo, lasciate l’auto nei pressi della chiesa parrocchiale e dirigetevi a destra scendendo verso la parte bassa del paese seguendo l’indicazione per Frankenberg. Da qui troverete le indicazioni per il Percorso Internazionale del Feltro Artistico ( “Filzkunstwanderweg” in tedesco). Continuate fino a raggiungere un bel Camping con piscina, proseguite dritti ancora qualche metro e troverete l’inizio dell’itinerario al limitare del bosco. In linea di massima il tragitto è ben segnalato, attenzione solo in alcuni punti dove i cartelli sono meno visibili (fate come noi, fotografate la mappa che trovate all’inizio dell’itinerario per aiutarvi nell’orientamento).

Il percorso nel suo complesso è molto carino: ben 58 installazioni in lana infeltrita (realizzate da artisti provenienti da 11 paesi diversi) si nascondono sugli alberi, tra le radure, in mezzo alla vegetazione… Anche voi, come noi e altri visitatori (stando ai giudizi letti su Tripadvisor) potreste rimanere perplessi nel constatare lo stato di abbandono di alcune opere. Qualche manufatto appare molto scolorito, a brandelli e con grossi buchi. Accipicchia, abbiamo pensato, un po’ di manutenzione in più non guasterebbe! Ma poi andando a leggere la storia del parco abbiamo capito il perchè.  Il Percorso Internazionale del Feltro Artistico è nato nel 2003 seguendo un concetto fondamentale: “Venne dalla natura. Torna nella natura“. L’intento degli ideatori dunque è proprio quello di lasciar andare le opere al proprio destino, senza intervenire, facendo sì che la natura faccia il suo corso. Potete provare a spiegare questo concetto (che noi troviamo anche commovente) ai vostri figli, oppure se sono più piccoli potete semplicemente aggiungere un po’ di fantasia al racconto narrando di streghe e folletti che la notte si aggirano nel bosco per fare dispetti all’uomo (con un briciolo di immaginazione tutto diventa più fiabesco! 😉 )

Il tragitto si svolge quasi interamente nel bosco, quindi è ben ombreggiato. Lungo la strada troverete anche qualche panchina e qualche radura per fermarvi a fare un pic-nic, se lo volete. In totale camminerete per poco più di 2 chilometri e con un dislivello quasi nullo (74 metri). Circa a tre quarti del percorso (all’altezza dell’opera intitolata “Che colpa ne ho io”, una grossa mela rossa) deviate per qualche metro verso i frutteti: troverete la bella chiesetta di San Cristoforo in posizione panoramica sulla valle dell’Adige!

Tornati al punto di partenza noi ci siamo fermati per un gelato al “Natur Caravanpark di Tesimo” (proprio all’imbocco della passeggiata) che tra l’altro è dotato di due bellissime piscine (una per bambini) e un grande prato verde aperti al pubblico (tariffe: 7,50 euro adulti – 3,50 euro bambini).

Il Percorso Internazionale del Feltro Artistico sorge praticamente accanto ad un altro bellissimo itinerario per bambini: il sentiero naturalistico “Vorbichl”. Se siete in zona e avete ancora del tempo a disposizione non perdete l’occasione di visitare Maso Raingut, la più bella fattoria con animali che abbiamo mai visto! Si trova a Caprile (una decina di minuti da qui, in direzione Passo Palade).

Per maggiori informazioni sul Percorso Internazionale del Feltro Artistico:
Associazione Turistica Tesimo – Prissiano 📞 0473 920822.

Parco giochi ai “Due Laghi” di Coredo e Tavon

Il parco giochi di cui vi parliamo oggi è molto più che una semplice area attrezzata, possiamo definirla quasi come “una porta” che conduce in un luogo ricchissimo di attività per noi e i nostri bambini. Questo ampio parco si trova infatti all’ingresso dell’area ricreativa dei “Due Laghi” di Coredo e Tavon in Val di Non (solo una quarantina di minuti in auto da Trento), un posto che ci trasmette sempre un gran senso di relax. Gli ingredienti per stare bene ci sono tutti: i due piccoli specchi d’acqua con le rive verdi dove fare pic-nic, una bellissima passeggiata adatta anche ai passeggini, una buona pasticceria/gelateria e anche un soleggiato maneggio a due passi da qui, nell’abitato di Tavon (qui trovate il nostro articolo sui “Due Laghi” di Coredo e Tavon).

 

Il parco giochi sorge proprio all’ingresso dei laghetti, si estende su una grande zona verde con ampi spazi dove poter correre, giocare a palla ma anche fermarsi per organizzare una bella bracciolata. I giochi a disposizione dei bambini sono moltissimi: vari dondoli, una giostra, una teleferica, svariate altalene, un gioco di corde e ben due castelli con lo scivolo, uno più grande e uno più piccolo. A pochi metri di distanza anche un’area attrezzata per ospitare camper e roulotte (qui maggiori info).

 

Per maggiori info: 📞 0463 536499

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!