Nuove scoperte al Rifugio Negritella

Ok, lo ammetto. Sono di parte. Per lavoro e per piacere vedo spesso nuovi posti, ma così bene come a Vigo di Fassa è difficile stare. O meglio: Vigo di Fassa per noi significa spesso andare al Rifugio Negritella, quota poco meno di duemila metri, le Torri del Vajolet di fronte alla finestra. Un posto fuori dal mondo, che in questi giorni si presenta avvolto da un paesaggio invernale da fiaba.  Uno spettacolo. I bambini, appena scendono dalla funivia, che in pochi minuti porta in quota, rimangono a bocca aperta. Sì, è vero: anche per il Kinderpark Ciampedie (gonfiabili, giostre, scivoli, una pista per la discesa dei gommoni, tutti i giorni dalle 9 e 30 alle 16 e 30, servizio di assistenza su richiesta, e nel pomeriggio l’emozione di un giro in motoslitta), ma è proprio il posto che conquista (ho scritto già un post a settembre, versione estiva, se volete rileggerlo lo trovate QUI).

Noi lo amiamo in particolar modo:

  • le piste, facili e perfette per le famiglie
  • la vista ineguagliabile, dominata dal gruppo del Catinaccio, con la Roda di Vael, le Cigolade, le Torri del Vajolet e i frastagliati dirupi del Larsec…e in lontananza il Sella e il Pordoi, la maestosa Marmolada, il Lagorai e il Latemar
  • i piatti di Sandro, fatti rigorosamente a mano e sulla stufa a legna che utilizzava una volta la nonna
  • le notti ovattate e piene di stelle, che se esci a fare due passi con le ciaspole non trovi più le parole e la mente si placa da qualsiasi pensiero

Questa volta abbiamo fatto una nuova, bellissima scoperta: la passeggiata che porta fino al Gardeccia…normalmente battuta e senza la necessità delle racchette da neve, in questo periodo comunque ben segnata, ma le ciaspole ci volevano eccome! Per chi non le avesse mai provate con i bambini le consiglio caldamente, chissà perché ma i più piccoli ne vanno matti e si lamentano meno che durante le classiche passeggiate. Dal rifugio Ciampedie si scende con la seggiovia (normalmente c’è il sentiero, ora inagibile per la troppa neve): il percorso, prevalentemente pianeggiante, dura circa due ore. Soste comprese. Sì perché in parte coincide con il bel Sentiero delle Leggende, con Re Laurino che vi racconterà tutte le storie più famose della zona. All’arrivo troverete il rifugio Gardeccia e la baita Enrosadira (ottime le torte fatte in casa, e oggi c’erano anche dei gnocchetti di zucca con ricotta affumicata davvero invitanti) per bere o mangiare qualcosa. Se serve in bagno c’è anche un comodo fasciatoio. In un’oretta poi sarete di ritorno..oppure, se avrete portato con voi la slitta, dal Gardeccia potrete scendere fino a Pera per la strada forestale. Bellissimo.

Info: Rifugio Negritella