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Piste da sci a misura di famiglia a Lavarone!

Il comprensorio sciistico di Lavarone, da sempre attento alle esigenze delle famiglie, vi aspetta con i vostri bambini per sfrecciare sulle piste di questa family ski area. 30 km di piste perfettamente innevate si estendono dalla frazione Bertoldi di Lavarone fino all’incantevole natura di Passo Vezzena.
Il paesaggio è caratterizzato da boschi fitti di abeti e radure in cui rilassarsi e rifocillarsi nei tipici rifugi di legno gustando la tipica cucina cimbra.

Spettacolari viste sulle catene montuose circostanti, in particolare Becco di Filadonna e le Dolomiti di Brenta a fare da splendido sfondo per tramonti indimenticabili, come quello che si può ammirare dalla Baita del Neff.

Crediti Fotografici © Alessio Marzari

Grazie a piste azzurre che collegano tutte le aree del comprensorio, Lavarone è ideale anche per principianti e bambini mentre agli sciatori esperti consigliamo di non farsi sfuggire l’impegnativa discesa Avez del Prinzez, pista nere di 2 km. Gli appassionati di snowboard prediligeranno il Prinze Park in località Bertoldi.
In prossimità degli accessi al carosello non mancano gli apres ski, i servizi di noleggio sci con attrezzature per tutte le esigenze e i campi scuola coni maestri della Scuola Italiana Sci di Lavarone pronti a insegnarvi tutti i trucchi per scheggiare in sicurezza sulle piste.

Non solo sci ma anche tanto divertimento per i più piccoli a bordo pista grazie a Neveland, baby park sulla neve attrezzato con vari giochi e strutture gonfiabili a cui è abbinata una pista per gommoni, una slittinovia ed un tappeto primi passi.

Entrata libera al parco giochi dove è possibile slittare gratuitamente grazie alle cunette di neve appositamente create con mezzi propri slitta, bob, padellino (possibilità anche di noleggio). La slittinovia e il tubing per scivolare con i gommoni sono invece a pagamento.

Qui è anche attiva “Ski Family in Trentino“, l’iniziativa promossa dall’Agenzia per la famiglia della Provincia di Trento: al costo dello skipass giornaliero di papà e/o mamma, tutti insieme a sciare (fino al compimento dei 18 anni)! E poi prezzi convenzionati per ristoranti e noleggio attrezzatura. Per maggiori info QUI.

Grotta di ghiaccio dello Stubai

Siete pronti per questa esperienza unica? Una meraviglia poco oltre il confine del nostro amato Trentino Alto Adige che vi permetterà di fare un viaggio nelle profondità del ghiaccio glaciale. La grotta di ghiaccio vicino all’ Eisgrat sul Ghiacciaio dello Stubai vi regalerà una visione affascinante di un mondo fatto di neve e di ghiaccio. Con una lunghezza di circa 200 metri, una larghezza di due metri e un’altezza di 2,5 metri la grotta di ghiaccio promette un’esperienza davvero avventurosa.
grotta di ghiaccio-stubai-iltrentinodeibambiniViste spettacolari, giochi di luce e colori magici vi porteranno a vivere in prima persona i vari fenomeni del ghiacciaio e siamo sicuri rimarrete incantati dal fascino del ghiaccio eterno. Nella grotta si possono ammirare diversi fenomeni del ghiacciaio, come morene e sfaccettature, i singoli strati di ghiaccio o le inclusioni. Il bianco scintillante del ghiaccio glaciale si trasforma qui in un blu mistico. Partendo da Trento arriverete a destinazione in circa 2 ore e 20 di viaggio, non poco ma, lo splendido territorio che andrete a visitare e la grotta di ghiaccio vi ripagheranno con un’esperienza indimenticabile. 🙂

Altre info dettagliate QUI.
grotta di ghiaccio dello Stubai-1

Come arrivare:

In inverno si arriva alla grotta di ghiaccio a piedi su un sentiero per escursioni invernali segnalato partendo dalla stazione a monte Eisgrat. Sono consigliate calzature robuste (scarponi). Si seguono le frecce blu all’uscita principale della stazione a monte Eisgrat lungo la pista n°2 fino alla grotta di ghiaccio. Con gli sci o lo snowboard si parte invece dalla stazione a monte Eisgrat sulla pista n°2 e si gira a sinistra dopo 200 m circa sotto la stazione a monte Eisgrat.
Per chi pensa all’estate invece,  il tragitto fino alla grotta di ghiaccio a piedi è di 10 minuti circa su un sentiero escursionistico dalla stazione a monte Eisgrat. Il sentiero purtroppo non è adatto alle sedie a rotelle.

Informazioni utili:

L’apertura invernale è ancora da definire, per rimanere aggiornati clicca QUI.

I costi del biglietto d’ingresso partono da 3,00 euro. Per tutte le tariffe clicca QUI.

I cani non sono ammessi all’interno della grotta.

Crediti fotografici @www.stubaier-gletscher.com

Scopri QUI altre esperienze wow da fare in inverno in Trentino Alto Adige.

Dal Passo Redebus al Dosso di Costalta

Complici le belle giornate di sole in arrivo, ci è venuta voglia di fare una facile escursione, lungo un sentiero semplice e ben segnalato, adatta davvero a tutti con solo gli scarponi. Dall’Altopiano di Pinè abbiamo preso la strada per il Passo Redebùs (dopo Baselga si va verso Bedollo e poi si continua, 35 minuti circa in totale da Trento) dove abbiamo lasciato l’automobile. Dall’ampio piazzale seguendo la segnaletica ci siamo avviati su strada forestale ben battuta, in direzione Malga Cambroncoi e Dosso di Costalta.

Il bosco attorno è bellissimo, tra i pini che delimitano il nostro sentiero scopriamo scorci bellissimi che ci regalano immagini da cartolina, come il paese di Palù del Fersina con l’imponenti montagne innevate alle sue spalle e il cielo azzurro a fare da cornice a questo splendido paesaggio incontaminato. Unico inconveniente, fate attenzione al primo tratto che risulta un po’ di ghiaccio sul sentiero.

In circa venti minuti si raggiunge malga Pèc (chiusa) a quota 1580 metri e proseguendo ancora per circa 40 minuti si arriva a Malga Cambroncoi ( 1705 m ), situata in una bellissima posizione con panorama stupendo sulla catena del Lagorai. Intorno solo prati innevati dove le orme dei camosci ci raccontano di incontri notturni sotto la luna…

Davanti alla malga, aperta il sabato e la domenica in questo periodo*, i bambini possono giocare senza pericolo alcuno in attesa dell’ora di pranzo quando i gestori dell’agritur propongono piatti tipici trentini (noi abbiamo optato per un aperitivo e tagliere).

A fianco della malga fa bella mostra un grande crocifisso di legno, opera dello scultore Bruno Lunz, che è diventato nel tempo il simbolo del luogo. Da qui se volete proseguire la vostra escursione e meritarvi un panorama a 360° veramente emozionante vi consigliamo di raggiungere il Dosso di Costalta, un’oretta di camminata con i bambini e circa 300 metri di dislivello.

Dalla cima soprattutto nelle giornate con il cielo sereno vi aspetta lo spettacolo delle Dolomiti di Brenta innevate. Da qui si vede anche il lago di Serraia e Caldonazzo e alle vostre spalle la Catena del Lagorai. Noi nonostante la giornata soleggiata abbiamo trovato un bel pò di vento, quindi portate con voi una bella giacca, berretto e guanti.

Il ritorno si fa sulla stessa strada, potete tornare alla malga per il pranzo o scendere fino a Passo Redebus e approfittare delle buonissime torte fatte in casa da Lorenza o le ottime omellette dolci e salate che vi aspettano al Bar Passo Redebus.

Aperture e info utili: Malga Cambroncoi è aperta nel weekend a pranzo durante il periodo invernale. Orario. 9.30-16.00 – tel. 329 8016326. Sempre importante contattare la struttura per sapere le condizioni del percorso e se è necessario l’utilizzo di ramponcini o ciaspole!

 

Consigliata la prenotazione, visti i posti limitati della malga (telefonare prima di raggiungere Passo Redebus, dove sfortunatamente non c’è rete). Info: 329 8016326 (anche whatsapp)

Eravamo stati in questi luoghi anche d’estate, ecco il nostro racconto.

Baita Messnerjoch al Catinaccio

Una lunga escursione che piacerà tantissimo alle famiglie più avventurose e abituate ad andare in montagna. L’itinerario che vi suggeriamo oggi è una bellissima idea durante tutta l’estate e non solo. In Val d’Ega infatti, come in altre zone dell’Alto Adige, molte malghe e baite rimangono aperte tutti i giorni fino all’inizio di novembre.

Il nostro punto di partenza è Passo Nigra, e più precisamente l’ottavo tornante che troverete prima di raggiungere il passo. Qui si trova un piccolo parcheggio gratuito ai bordi della strada e il punto di partenza dell’escursione.

Come raggiungerlo?

Se partite da Trento vi consigliamo di prendere l’autostrada A22 in direzione Brennero, proseguite fino all’uscita Bolzano Nord e da qui continuate in direzione Tires. Una volta superato il paese ,proseguite seguendo le indicazioni per San Cipriano e Passo Nigra. Noi abbiamo impiegato circa 1 ora e 20 da Trento.

Cominciamo già col dirvi che il tratto più impegnativo è sicuramente quello iniziale che vi porterà a raggiungere Malga Haniger, che si trova in una posizione incantevole proprio dietro le Torri del Vajolet. Il primo tratto del sentiero 7 A si sviluppa su strada forestale nel bosco. Noi siamo stati fortunatissimi e abbiamo visto uno scoiattolo che saltava da un ramo all’altro e una mamma capriolo con i suoi due piccoli. Ad un certo punto potrete decidere se proseguire fino alla malga su strada forestale o, come abbiamo fatto noi, optare per il sentiero 7 un po’ più impegnativo ma sicuramente più affascinante e avventuroso.

Entrambi vi portano alla malga in circa 1 ora e un quarto di passeggiata. Malga Haniger (dove eravamo già stati partendo da Passo Nigra, qui il racconto) è stata l’ideale per la nostra tappa golosa -seconda colazione della giornata!-, abbiamo infatti assaggiato un ottimo strudel (malga aperta da giugno).

La malga offre inoltre diversi piatti tipici, tra cui spiccano i canederli, consigliatissimi da Silvia che ha avuto l’occasione di assaggiarli. Noi abbiamo invece deciso di proseguire verso Passo Nigra e, mentre le nuvole mattutine cominciavano lentamente a diradarsi, abbiamo potuto ammirare in tutto il suo splendore il gruppo del Catinaccio. Guardate che spettacolo!!

Incantati dalla natura circostante, con le Dolomiti alle nostre spalle e l’alpe di Tires e Bolzano di fronte, abbiamo proseguito il nostro itinerario (sempre il sentiero 7) fino al bivio dove trovate segnalata la Baita Messner Joch (sentiero 15).

Da qui raggiungerete la baita in circa mezz’ora di camminata, fatta di qualche saliscendi ma senza tratti impegnativi. La Baita, situata in una bella posizione, è curata in ogni minimo dettaglio e dispone di un bel parco giochi per i bambini.

Noi abbiamo deciso di assaggiare un tris di primi con canederli al formaggio, spinaci e ravioloni ripieni e delle ottime patate saltate con manzo lessato. Avremmo voluto assaggiare anche il dolce, ma eravamo veramente sazi.

Per il ritorno seguendo la strada dell’andata, mettete in preventivo circa 2 ore e mezza di passeggiata.

Sicuramente un’escursione abbastanza impegnativa, ma se sfruttate tutta la giornata si può fare senza problemi. Se invece optate per qualcosa di più semplice potete decidere di fermarvi a Malga Haniger o raggiungere la Baita Messner Joch partendo da Passo Nigra (circa un’ora di escursione), percorso che abbiamo già fatto lo scorso inverno (qui il nostro racconto).

Qualsiasi escursione decidete di fare non ve ne pentirete, perché il paesaggio e i panorami che vi aspettano vi ripagheranno sicuramente! 😉

Info utili:

  • Baita Messnerjoch aperta da metà maggio al 1 novembre. In inverno da fine dicembre a fine marzo.
  • Malga Haniger aperta tutti i giorni da metà maggio a metà novembre. In inverno dal 26 dicembre al 10 gennaio: tutti i giorni. Dall’11 gennaio: sabato, domenica e festivi.

A Malga Masi, bella escursione per famiglie

Malga Masi riaprirà con una nuova gestione a partire dal 15 maggio 2022.
Info 334 1872368 (Marco)

Semplice ma bella escursione quella che vi raccontiamo oggi. Ideale se volete trascorrere qualche ora in montagna con la vostra famiglia e cercate un itinerario alla portata di tutti per poi gustarvi un buon pranzetto in malga. La passeggiata che abbiamo fatto lo scorso weekend parte da Vetriolo (quaranta minuti in macchina da Trento), dove si trova un grande parcheggio proprio di fronte ad un’ampia terrazza panoramica che dà sulla Valsugana. Basterà attraversare la strada e troverete ben segnalate le indicazioni per Malga Masi. La strada forestale che conduce alla malga è prevalentemente nel bosco e adatta anche ai passeggini sportivi, anche se noi suggeriamo lo zainetto portabimbi.
Il dislivello per raggiungere la malga, che si trova a circa 1700 metri di altitudine, è di 200 metri e con i bambini mettete in preventivo un’oretta di camminata.

Noi siamo arrivati  troppo presto per mangiare e abbiamo deciso di proseguire la nostra passeggiata per circa 20 minuti e raggiungere La Bassa, un bel punto panoramico che dista 1 chilometro dalla malga (e 100 metri di dislivello). Vi consigliamo di fare questo sforzo in più perché il panorama che dà sulle Dolomiti di Brenta è davvero bello.

Nonostante la giornata un po’ nuvolosa nel fondovalle, siamo riusciti ad immortalare le Dolomiti che sembravano sbucare proprio dalle nuvole: davvero affascinante!


Da qui potete decidere di ritornare subito alla malga o, se avete voglia di completare l’escursione e i vostri bimbi non sono troppo stanchi, potete raggiungere la cima della Panarotta (altri 200 metri di dislivello) dove vi aspetta uno splendido panorama a 360°. Nel nostro caso la fame si è fatta sentire e abbiamo deciso di tornare a Malga Masi per gustarci un buon pranzetto.

Vista la bella giornata abbiamo deciso di mangiare all’aperto e abbiamo scelto un tagliere con affettati misti e formaggi prodotti in malga: veramente ottimi soprattutto quello stagionato. Come primo abbiamo invece scelto tra le proposte del menù del giorno dove hanno avuto la meglio i gnocchetti alla zucca con scaglie di ricotta affumicata, niente male!

Per finire in bellezza non poteva mancare la classica treccia mochena fatta in casa.
Finito il pranzo e grazie alla giornata mite, abbiamo deciso di approfittare delle comode sdraio messe a disposizione da Claudio, il gestore della malga, per rilassarci al sole prima del ritorno.

NUOVA GESTIONE CHE PROVEREMO A BREVE! 

Cucina tipica trentina (panini caldi e freddi, hamburger, pasta di lucanica alla piastra, polenta e spezzatino) grigliate di carne la domenica.

Malga aperta tutti i giorni dal martedì alla domenica con la cucina, e inizialmente i week-end per i pernottamenti»,. Per informazioni e prenotazioni 📞 334 1872368 (Marco)

Maggiori info: www.malgamasi.it

Bonus Idrico: in Trentino non è ancora disponibile

Sono stati pubblicati recentemente alcuni interessanti aggiornamenti per ciò che riguarda le nuove agevolazioni introdotte con l’ISEE 2018. Da metà 2018 si è aggiunta infatti una nuova opportunità di risparmio: ai bonus gas ed elettrico si è unito anche il bonus idrico, rivolto alle famiglie con un Isee inferiore a 8.107,50 euro, che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico.

Secondo quanto comunicato recentemente dal Consorzio dei Comuni Trentini, però, attualmente i residenti in provincia di Trento non hanno ancora la possibilità di richiedere tale agevolazione, che quindi non può essere erogata. In nostri amici del CAF Cisl Trentino ci aiutano a fare un po’ di chiarezza sulla situazione attuale. Vediamo perché la nostra provincia attualmente non avrebbe diritto al bonus idrico e quando sarà possibile ottenerlo.

Bonus idrico: cos’è e come funziona

Dal 2018 gli utenti del settore idrico in condizioni di disagio economico possono usufruire di uno sconto in bolletta attraverso il Bonus sociale idrico. I requisiti economici previsti per accedere al bonus idrico sono gli stessi per accedere al bonus gas/elettrico: all’agevolazione possono accedere tutti i nuclei familiari con Indicatore di situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 8.107,50 euro, limite che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico. Il bonus garantisce una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante al giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica. Tale quantità è stata individuata come quella necessaria per soddisfare i bisogni fondamentali. Hanno diritto al bonus anche gli utenti che non hanno un contratto di fornitura diretto perché l’utenza è intestata al condominio. Tutte le domande presentate nel 2018 hanno diritto al beneficio a partire dal 1 gennaio 2018. Questo, a livello nazionale. Vediamo ora come funziona in Provincia di Trento.

Bonus idrico in Trentino

Nel contesto della Provincia di Trento la tariffa che viene applicata al servizio pubblico di acquedotto è definita autonomamente a livello locale. Per questo motivo, risulta già differente rispetto a quella valida sul resto del territorio nazionale. Il Servizio autonomie locali della Provincia sta svolgendo tutti gli approfondimenti necessari relativi all’applicabilità del bonus acqua anche nell’ambito territoriale trentino. In sostanza quindi, le nostre tariffe per l’acqua sono già differenti rispetto al resto d’Italia e occorrono degli accertamenti prima di poter applicare il bonus idrico.

Per il momento quindi i residenti in Trentino non possono chiedere l’agevolazione.

Là dove crescono i pini bonsai!

Che il territorio dell’Ecomuseo dell’Argentario ci piacesse un bel po’ si poteva già intuire dalle nostre precedenti escursioni al Sentiero delle Canope e al Pian del Giacc lungo il Sentiero degli Gnomi, ma le sorprese non finiscono qui. Approfittando della vicinanza da Trento, circa 20 minuti in macchina, abbiamo deciso di scoprire una riserva naturale che si trova poco distante dal Lago di Santa Colomba. Potete arrivare nei pressi del lago e parcheggiare la macchina proprio di fronte all’omonimo albergo, qui si trova un bel parco “I giochi del bosco”: un ambiente immerso in una radura con altalene, casette in legno e teleferica.
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Da qui troverete facilmente le indicazioni che vi condurranno all’inizio del percorso Biotopo Le Grave: un luogo la cui importanza geologica risale addirittura a 290 milioni di anni fa e si estende su una vasta zona di rocce magmatiche e rocce sedimentarie. Biotopo-Le-Grave-iltrentinodeibambini-1

Noto per i suoi giacimenti minerari questo territorio venne sfruttato nel Medioevo dai Principi Vescovi di Trento, che grazie al lavoro di abili minatori tedeschi (Knappen), ricavarono grandi fortune soprattutto dovute all’estrazione dell’argento. L’itinerario ad anello non presenta dislivelli impegnativi (ad eccezione del breve tratto che porta al Dos le Grave), ed è percorribile in circa 2 ore lungo un percorso dove troverete dei piccoli totem con delle brevi frase illustrative. Il luogo più affascinante dell’escursione è sicuramente il Dos le Grave (termine dialettale per indicare una distesa di sassi). Qui sono ancora visibili i segni del periodo estrattivo e la vegetazione che li ricopre è ancora condizionata da questa “discarica mineraria”. Vi capiterà così di accedere ad uno spazio caratterizzato da veri e propri pini “bonsai” naturali, in un percorso che vi condurrà fino ad un affascinante punto panoramico.
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Non perdete l’occasione di visitare questo territorio e le sue aree protette, noi l’abbiamo fatto con una guida naturalistica ed è stato molto interessante e piacevole per i bambini (Qui il nostro racconto).

El sinter per le cave: bella scoperta!

“El sinter per le cave” è un bell’ itinerario ad anello che si snoda nei dintorni del paese di Albiano. Un semplice percorso adatto ai bambini, utilizzato per secoli da cavatori e contadini per raggiungere i luoghi di lavoro. Grazie a degli interessanti pannelli potrete scoprire il paesaggio circostante ed i suoi maggiori punti d’interesse.
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Punto di partenza della nostra escursione è la Casa Porfido Albiano, da qui imboccate Via del Lago e dopo 100 metri troverete sulla vostra destra il primo pannello illustrativo della nostra escursione. Da qui parte un sentiero caratterizzato da una breve salita delimitata nella seconda parte da alcune lastre di porfido (un antico metodo per segnare i confini) che ci conduce ad una collinetta dove si trova un prato con il castagneto, una risorsa importante per Albiano, soprattutto prima dello sviluppo delle cave. Molto belle le statue in porfido che troverete in questo luogo e che rappresentano le varie fasi della raccolta delle castagne.
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Proseguendo  l’escursione vi troverete, una volta attraversata una strada asfaltata, su di un percorso sterrato nel bosco che vi porterà ad un recinto che delimita un parco faunistico, dove potreste avere la fortuna d’incontrare qualche animale, in particolare caprioli. Da qui, tenendo la recinzione sulla vostra sinistra, si raggiungerà il campo sportivo ed un ampio parcheggio e la mensa dei cavatori che danno sulle cave di porfido.
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Una volta passata la mensa troverete sulla vostra sinistra una stradina che vi porterà alla “Baita dei cacciatori” in località Spiazi e ad un bellissimo parco giochi immerso nel verde, dove i bambini si potranno divertire con carrucola, altalene, scivolo e altri giochi.
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Seguite quindi il sentiero che costeggia il parco e, dopo aver attraversato la strada asfaltata, si raggiunge un piccolo dosso dove si trovano due massi di porfido. Qui i cavatori si fermavano per una sosta prima di raggiungere il luogo di lavoro. Da qui si ritorna sulla strada asfaltata e percorrendo alcuni tornanti si arriva al paese. L’escursione ha una lunghezza di circa 2,5 km e si può percorrere in un’ora. Sicuramente un itinerario da tenere in considerazione che presenta molti spunti per conoscere questo territorio e per fare una bella passeggiata.

Vacanze in Baita: luoghi da fiaba in Trentino!

Immerse tra prati e boschi, vi aspettano dei veri scrigni di antiche tradizioni: sono baite in legno o masi in sasso, ristrutturati ed impreziositi con tutti i  confort necessari, per farvi trascorrere qualche giorno indimenticabile immersi negli splendidi paesaggi del Trentino.

Sono strutture perfettamente integrate nell’ambiente che le circonda e vi daranno l’occasione di vivere una vacanza autentica, circondati da luoghi incantati regno di animali selvatici e natura incontaminata. Un’occasione per resettare la freneticità della quotidianità e scoprire assieme ai vostri bimbi il bello di un’esperienza davvero unica e indimenticabile.
Qui potete trovare un’ampia scelta di baite o masi divisi per territori, date un’occhiata perché ci sono dei posticini splendidi:

Luoghi ideali per le molte attività che si possono praticare in montagna: dalle semplici passeggiate, alle escursioni più impegnative, i percorsi in mountain bike o e-bike, i trekking con cavallo o un pomeriggio di relax in riva ad uno dei bellissimi laghi del Trentino. Ogni baita o maso, offre tantissime possibilità nei dintorni per vivere al meglio la vostra vacanza green.

Per maggiori informazioni:
www.vacanzeinbaita.com

Il Sentiero Natura Zannes

Boschi intatti, prati fioriti, un grande recinto con una numerosa famigliola di cervi ai piedi dell’imponente e meravigliosa catena delle Odle.

Stiamo parlando del Sentiero Natura Zannes, un percorso accessibile anche a disabili in sedia a rotelle. Si tratta di un bellissimo percorso ad anello, comodo ed agevole, lungo circa 2,5 chilometri, con una lieve pendenza in alcuni tratti, ma adatto tranquillamente a camminatori poco esperti. Il sentiero parte dal parcheggio Zannes, a pagamento (8 euro tutta la giornata) e si snoda tra ampi prati e in parte nel bosco.

Già dopo pochi metri di camminata, dopo aver percorso una lunga passerella in legno si viene subito catapultati in una splendida atmosfera, immersi nella natura, con il profumo del bosco e il rumore di un ruscello che ci fanno compagnia.

Lungo tutto il percorso ci sono diversi punti di sosta con panche e tavoli e, installazioni in legno con delle curiose informazioni sulle origini e sulle particolarità naturalistiche della zona. Tabelle che hanno subito incuriosito i bambini, ma anche noi adulti… animali, anfibi, piante e fiori, tutto quello che c’è da sapere sulla natura di quel luogo.

Auditorio della natura: questa è una della postazioni più amate dai bambini, ideale per riposarsi un po’ e per saltare da una panca all’altra, mentre noi adulti abbiamo assaporato la quiete e la meraviglia del paesaggio circostante.

Lungo il percorso, animali in legno da toccare e ammirare, ma ancora più belli, dei bellissimi cavalli che pascolavano liberamente nei prati sottostanti. 

Proseguendo abbiamo oltrepassato un alto ponte in legno che passava sopra ad un fragoroso torrente. E poi tante altre installazioni girevoli che spiegavano l’importanza di alcuni animali e del loro lavoro, svelando alcune simpatiche curiosità sulla loro vita e le loro abitudini.

Siamo poi arrivati ad una vecchia fornace dove veniva spiegato il procedimento di cottura e poi l’utilizzo della calce. A dir la verità la cosa non ha colpito molto i bambini…. Come mai? Proprio sul retro della calcara, sono spuntati dal bosco uno, due, tre, anzi quattro, cinque…tantissimi cervi, che mangiavano tranquillamente e riposavano all’ombra degli alberi. Inutile dire che i bambini sono rimasti incollati al recinto con la speranza che questi docili animali si avvicinassero.

Il recinto è stato realizzato dall’Azienda provinciale foreste e demanio come recinto didattico per il pubblico e funge anche da ricovero per animali feriti o piccoli ungulati orfani. Al suo interno troviamo caprioli, cervi e daini.

Dopo una lunga pausa, tra una corsa e l’altra su un verde prato, immersi in questo paesaggio quasi da fiaba, con la costante presenza delle Odle, siamo ripartiti, lungo questo comodo sentiero battuto, molto curato, con svariati posti dove potersi fermare e innumerevoli scorci panoramici.

Eccoci arrivati alle ultime stazioni che spiegavano soprattutto ai bambini, ma anche a noi adulti,  l’ importanza e l’effetto benefico del bosco e della natura. Dobbiamo guardarci in giro e ammirare i luoghi meravigliosi che ci circondano sempre con un pizzico di fantasia, proprio come fanno i bambini… aprite la “finestra” in legno e capirete perché 😉

Il sentiero natura di Zannes è ideale per famiglie con bambini piccoli, per anziani e disabili, il dislivello è minimo, circa 70 metri, noi abbiamo impiegato circa un paio d’ore per percorrerlo, ma con svariate pause.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Funes
  • PARTENZA: parcheggio malga Zannes, giro ad anello
  • ALTITUDINE: 1700 metri circa
  • DURATA: due ore con soste
  • DISLIVELLO:  70 metri
  • PASSEGGINO: si
  • PUNTI DI RISTORO: no
Altre escursioni nei dintorni:

Per chi invece ha voglia di fare una passeggiata un po’ più lunga, sempre partendo dal parcheggio malga Zannes si può raggiungere la Geisleralm (Rifugio delle Odle) a 1996 metri con il suo meraviglioso parco giochi, meta bellissima sia in estate che in inverno.(QUI il nostro racconto).

Trovate la nostra mini guida sulla val di Funes QUI.