Author - Annalisa

Sul Ciampedie in inverno

Cosa fare in inverno una volta arrivati con la funivia nella bellissima conca del Ciampedie, in Val di Fassa? Oltre a sciare e al kinderpark per il divertimento dei più piccoli, da non perdere la passeggiata che porta fino al Gardeccia seguendo il “Sentiero delle Leggende”. Ma se avete ancora voglia di camminare e i vostri bambini sono allenati c’è la possibilità di continuare e arrivare fino al rifugio Vaiolet (chiuso in inverno), proprio di fronte alle famose torri.

FUNIVIA CATINACCIO

Ma procediamo con ordine: potete lasciare la macchina al parcheggio gratuito della funivia Catinaccio (i prezzi aggiornati per le risalite li trovate qui) che si trova proprio nel centro di Vigo di Fassa. Le corse si effettuano dalle 8.30 alle 16.30 ogni giorno. Arrivati al Ciampedie  a quota 2000 metri vi aspetta fin da subito un panorama di grande fascino: il Catinaccio con le sue maestose guglie è davvero qualcosa di unico.

VERSO IL GARDECCIA

Per cominciare la passeggiata per il Gardeccia si scende con la seggiovia a Pian Pecei (la corsa in seggiovia è compresa nel biglietto della funivia). Da qui si seguono le chiare indicazioni per il rifugio Gardeccia. Ecco che la  passeggiata ha davvero inizio: il primo tratto di strada è in salita e permette di lasciarsi alle spalle gli impianti, poi tutto il resto del percorso è quasi totalmente pianeggiante su comoda strada alla portata di tutti. Si entra nel bosco seguendo il “Sentiero delle Leggende” e si cammina per circa un’ora.

Sicuramente una cosa che piacerà ai vostri bambini sarà andare alla ricerca delle gigantografie di re Laurino che lungo la strada regaleranno loro delle curiose e simpatiche storie…

Voi lo sapete perché il lago di Antermoia si chiama così? Perché il Catinaccio viene chiamato Rosengarten?! E perché queste montagne sono caratterizzata da molte punte rocciose?! Per scoprirlo non vi resta che immergervi tra queste montagne! Il percorso è in parte nel bosco, ma con degli scorci meravigliosi sulle imponenti cime del Catinaccio.

Arrivati alla conca di Gardeccia, ci si sono varie strutture dove potervi fermare a pranzo o gustarvi una buona merenda: in inverno trovate aperti il rifugio Gardeccia, la Baita Enrosadira e il rifugio Stella Alpina (l’unico che offre anche la possibilità di pernottamento).

VERSO LE TORRI DEL VAJOLET

Se volete allungare la vostra escursione potete continuare in direzione rifugio Vajolet e Preuss. Per arrivarci ci vuole un’altra ora abbondante. Tuttavia consigliamo questa parte di percorso solamente a famiglie con bambini allenati e abituati a camminare perché l’ultimo tratto di sentiero è piuttosto ripido e a tratti ghiacciato e sono indispensabili i ramponcini (per capirci, senza… non si sale!).

Il rifugio Vajolet è comunque chiuso in inverno quindi si torna alla conca Gardeccia per godersi il pranzo: noi ci siamo fermati alla Baita Enrosadira. Da fuori è proprio il classico piccolo rifugio di montagna: tutto in legno, con un’ attenzione minuziosa ai particolari.

Siamo stati accolti da una famiglia davvero disponibile e molto gentile con i bambini. Abbiamo mangiato un primo piatto di mezzelune con cicoria e speck, la fine del mondo, super consigliato!

IL KINDERPARK

Tornati al Ciampedie ne abbiamo approfittato per divertirci al Kinderpark Ciampedie. Un ottimo modo per finire bene la giornata!

CON LA SLITTA

Un’altra opzione per i più avventurieri è quella di scendere partendo dal Rifugio Gardeccia con lo slittino verso Pera di Fassa. Si può arrivare fino all’abitato di Muncion e poi da li in altri 45 minuti a piedi di discesa si raggiunge Pera.

INFO UTILI:

Apertura impianti: solitamente da inizio dicembre fino alla fine di marzo.

📞 0462 763242
www.catinacciodolomiti.it

 

Scoprite cosa fare in Val di Fassa d’inverno QUI.

Al Rifugio Laresei con la neve

Questa escursione a Passo Valles, appena fuori dai confini trentini, soddisfa grandi e piccini. Se poi aggiungiamo il fatto che la salita non è mai troppo impegnativa e che vi aspettano un ricco pranzo al rifugio e divertenti discese con il bob o lo slittino non vi resta che continuare la lettura!

Da parte nostra possiamo assicurarvi che la salita al Rifugio Laresei vi rimarrà nel cuore e che vorrete tornare anche in estate. Questa zona infatti è nota per la vista mozzafiato sulle Dolomiti, noi siamo stati in zona più volte nel periodo estivo e vale sempre assolutamente la pena: guardate QUI il giro verso Col Margherita e quello ai laghetti di JuribruttoQUI).

COME ARRIVARE

Prendendo Trento come punto di partenza, serve circa un’ora e mezza d’auto per raggiungere il passo. Oltrepassato Predazzo, in Val di Fiemme, si seguono le indicazioni per Passo Rolle e successivamente per Passo Valles. Arrivati al Passo Valles, si parcheggia l’auto di fronte al Rifugio Capanna, a quota 2031 metri. A questo punto, ben equipaggiati per trascorrere una giornata sulla neve, si imbocca il sentiero, ben segnalato, per il Rifugio Laresei.

L’ESCURSIONE

La salita è sempre molto dolce. C’è solo qualche tratto un po’ più deciso, ma il dislivello complessivo è di circa 200 metri, il che ne fa una camminata adatta proprio a tutti, grandi e piccini.

Dopo aver camminato per circa un’ora, all’altezza della Forcella Pradazza bisogna prestare un po’ di attenzione, perché il sentiero attraversa la pista da sci. State attenti agli sciatori ed attraversate la pista velocemente: è l’unico modo per arrivare al rifugio.

Per arrivare al Rifugio Laresei servirà in totale un’ora e mezza di camminata,  prendendosi tutto il tempo di guardarsi intorno e scattare qualche foto: il sentiero è ben battuto e le ciaspole vi serviranno solo in caso di neve fresca. Se i vostri bambini durante la salita inizieranno a chiedere quanto manca all’arrivo (non barate, lo sappiamo che succede quasi sempre!) potete sempre ricordate loro che la discesa che li aspetta su bob e slitte sarà davvero divertente e torneranno alla macchina in venti minuti, super soddisfatti!

IL RIFUGIO LARESEI

Il Rifugio Laresei (2250 metri) è aperto sia in estate che in inverno (indicativamente a partire dall’Immacolata), con servizio ristoro sia a pranzo che a cena (su prenotazione). E’ possibile anche richiedere il trasporto in motoslitta.

Solitamente è molto affollato, ma attenzione perché prendono le prenotazioni soltanto fino alle 12.00.

Il menu che propongono è davvero ricco, infatti avrete l’imbarazzo della scelta, alcuni esempi tris di canederli, gnocchi di patate, di zucca oppure tagliatelle al ragù di cerco, ai funghi. Varietà anche nei secondi piatti con varie tagliate, costolette di cervo, braciole, cotolette, gulasch, piatti vegetariani e piatti rustici con numerosi contorni.

IL PANORAMA

Nelle giornate soleggiate il panorama fuori dal rifugio è fantastico: monte Mulaz, monte Civetta, monte Pelmo ed anche il massiccio della Marmolada, solo per citare le più conosciute. Uno spettacolo a 360 gradi!

Una volta riempite le pance e gli occhi non resta che godersi la discesa in slittino fino al parcheggio. Slittino che però dovrete portare con voi, perché né al rifugio né nelle vicinanze è previsto il servizio di noleggio di slittini.

INFO UTILI
  • LUOGO: Passo Valles
  • PARTENZA: Parcheggio Rifugio Capanna
  • ARRIVO: Rifugio Laresei
  • ALTITUDINE: 2250 metri
  • DISTANZA:  4 km (andata)
  • DURATA: 1,5 ore (andata)
  • DISLIVELLO: 200 metri
  • PASSEGGINO: no
  • SLITTINO : si
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Laresei
INFO E CONTATTI

Rifugio Laresei
tel:  340. 934 7019

 

In Bondone, alla Baita del Pastore

Una passeggiata vicino a Trento, a mezz’ora dalla città, a 1600 metri di altezza sul Monte Bondone, con un paesaggio davvero bellissimo! Vi consigliamo la camminata di circa un’ora e mezza verso la Bocca di Vaiona e alla Baita del Pastore. Il primo tratto di strada è molto sicuro, percorribile in discesa anche con i bob o slittini. Se invece decidete di continuare fino alla Baita del Pastore, chiusa durante il periodo invernale, è importante valutare le condizioni della neve.

IL SENTIERO

Lasciamo la macchina alla Capanna Viote (1 euro l’ora) o al Rifugio Viote (2 euro per tre ore o 3 euro tutto il giorno). Dal piazzale del centro del fondo, prendiamo il sentiero che va verso l’osservatorio astronomico: la strada è ben battuta, percorribile anche con i soli scarponi a meno che non abbia appena nevicato.

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Si continua a seguire la strada battuta e usciti dal bosco continua con una leggera salita fino alla Bocca di Vaiona, per questo tratto ci si impiega poco meno di un’ora. Complice un sole bellissimo abbiamo ammirato un paesaggio innevato davvero unico.

Arrivati in cima, si apre una bellissima conca con vista sulla valle dei Laghi e sulle Dolomiti del Brenta.

VERSO LA BAITA DEL PASTORE

A questo punto potete decidere di rientrare oppure proseguire ancora 20 minuti e arrivare alla Baita del Pastore, facendo attenzione perché c’è un piccolo tratto un po’ esposto non consigliabile in caso di neve fresca, in ogni caso fate un’attenta valutazione.

Si ritorna dallo stesso sentiero non dimenticandoci di guardare, alla nostra sinistra, lo spettacolo delle montagne del Brenta!

Arrivati alla Capanna Viote si trova anche il campo per i bob e slittini, un ampio spazio dove i bambini sia piccoli che gran possono divertirsi  (QUI trovate il nostro racconto).

 

Date un’occhiata alla nostra MINI GUIDA con le cose da fare in inverno in Bondone.

 

Alle Viote con la neve

Il Bondone, con la sua bellissima piana delle Viote, è l’amata montagna sopra  Trento: ci vogliono circa 40 minuti dalla città per arrivarci, quindi comodissima anche per chi decide all’ultimo di volersi godere una giornata sulla neve. La piana piace a chi ha voglia di camminare, slittare, praticare lo sci da fondo e divertirsi nel bel parco giochi tutto in legno.

DOVE PARCHEGGIARE

A chi piace passeggiare un sentiero facile è quello ai piedi del monte Palon, noto per le sue piste da discesa. Il percorso parte da un piccolo parcheggio sulla sinistra lungo la strada tra Vason e Viote. Parcheggiare qui è praticamente impossibile, dispone solo di quattro/cinque posti macchina, ma ci sono delle alternative – gratuite e non – a breve distanza.

Arrivando da Trento, duecento metri prima dell’imbocco del sentiero, all’altezza del sottopassaggio della pista da sci Rocce Rosse, trovate un parcheggio gratuito sulla destra: lasciate la macchina e continuate a piedi lungo lo spazioso marciapiede panoramico. Arrivati all’attraversamento pedonale, vi spostate sull’altro lato della strada dove trovate la partenza.

L’alternativa, a pagamento, è quella di lasciare la macchina alla Capanna Viote o al Rifugio Viote e risalire direzione Vason lungo il marciapiede per circa 200 metri.

LA PASSEGGIATA

La nostra passeggiata con segnavia “Baita Sat/Cima Palon” è un giro circolare, tutta pianeggiante, molto comoda e completamente soleggiata, si cammina ai piedi del Monte Palon con un panorama notevole: dietro di noi le cime delle Dolomiti di Brenta, alla nostra destra le Tre cime del Bondone e la Bocca di Vaiona.

La nostra passeggiata è consigliata per chi ha voglia di una un giretto semplice e per i bambini che si divertono a scendere per i pendii incontaminati con bob e slitte c’è l’imbarazzo della scelta lungo tutto il percorso. Dopo circa 25 minuti troverete il segnavia che sale al Parolet e Cima Palon, ma non fateci caso e proseguite sulla strada che poco dopo inizierà a scendere, fino alla conosciutissima pista per bob e slittini.

PISTA PER BOB

La pista da bob e slittino alle Viote ha visto passare tutti i bambini di Trento negli ultimi cinquant’anni, quindi è giusto continuare a mantenere le tradizione e lasciare che anche i nostri bambini si portino via dei bei ricordi.

CAPANNA VIOTE

Se siete qui a ora di pranzo o merenda, di fronte alla pista trovare il ristorante Capanna Viote, aperto tutti i giorni e preso d’assalto nel nei fine settimana, quindi se volete mangiare armatevi di un po’ di pazienza. Comunque sia, i piatti sono squisiti e ne vale assolutamente la pena. Guardate che bontà questo piatto di costine al forno e patate saltate!

Attorno alla Capanna Viote ci sono le piste dello sci di Fondo. 

Date un’occhiata alla nostra MINI GUIDA con le cose da fare in inverno in Bondone.

RudiRun: slittare sulla Plose

Slittare è sempre una meraviglia! Ecco perché siamo stati sulla Plose a provare per voi la pista RudiRun, una delle piste da slittino più lunghe dell’Alto Adige: 9 chilometri di lunghezza con un dislivello di 1000 metri di puro divertimento! Facilmente raggiungibile con la cabinovia Plose (orari e info QUI). La pista è aperta indicativamente da Natale, ma può variare a seconda delle condizioni meteo.

La Plose è la montagna che sorge vicino a Bressanone: da Trento ci impiegherete circa un ora e venti di macchina. Uscite dall’autostrada a Chiusa e seguite le indicazioni per Bressanone e successivamente per la funivia della Plose, nello specifico l’abitato di Sant’Andrea in Monte (1600 metri). Il parcheggio è molto ampio e gratuito, da qui va presa la funivia che accompagna escursionisti, sciatori e amanti dello slittino a quota 2000 metri. 

Prima di affrontare la famosa pista da slittino RudiRun abbiamo deciso di ripetere la passeggiata della scorsa estate (tutte le info QUI) per arrivare alla Rossalm, splendido rifugio. Percorso adatto a tutta la famiglia anche con bambini piccoli, la salita non è mai impegnativa, ma sale dolcemente. Si arriva a destinazione in circa un’ora. Il nostro racconto QUI.

LA RUDIRUN

All’arrivo della funivia, la pista parte nei pressi del rifugio La Finestra (aperto tutti i giorni, fanno anche la pizza nel forno a legna). La RudiRun 4.0 (media difficoltà) ha una lunghezza di 4 chilometri con un dislivello di 450 metri, che arriva fino alla stazione intermedia. Da qui si può tornare a monte e ripetere la discesa, oppure proseguire sulla seconda tratta di altri 5 chilometri più impegnativa e veloce che porta fino a valle. La RudiRun 9.0: 9 chilometri con 1.000 metri di dislivello totale percorribili in 30 minuti.

Si avete letto bene, mezz’ora di discesa nel bosco!! Un’esperienza da non perdere. Potete scendere con la slitta (no bob) e va benissimo anche quella portata da casa. Se siete sprovvisti di slitta c’è la possibilità di noleggiarla a 6 euro sia a valle che a monte della funivia. Per i bambini fino ai 14 anni è obbligatorio l’utilizzo del casco, possibilità di noleggio al costo di 4 euro.

SLITTARE IN NOTTURNA

Durante la stagione invernale, in alcune giornate, è possibilità slittare in notturna.  Ecco le date: 29 dicembre 2023, 26 gennaio 2024 e 23 febbraio 2024.

Come tutte le piste da slittino ci sono delle regole da tenere a mente prima di partite:
  • Rispetto per gli altri slittini
  • Velocità controllata
  • Sorpassare solo con buona visibilità, debita distanza di sicurezza e a velocità moderata
  • Sostare solo con buona visibilità
  • Rispettare la segnaletica
  • In caso di caduta tenere lo slittino, mettere in sicurezza e aiutare l’infortunato
  • Per gli adulti il casco è consigliato.

Noi ci siamo divertiti un sacco, volete provare anche voi quest’esperienza?

Cosa fare nei dintorni:

A Passo Oclini in inverno

Il giro circolare che vi proponiamo oggi è perfetto per chi ha voglia di fare una passeggiata non impegnativa, mangiare bene e divertirsi con bob e slitte. Vi portiamo al Passo Oclini, nel comune di Aldino a circa 2000 metri di altitudine. Da Trento si raggiunge in un’ora e un quarto di macchina. Dal Passo Lavazè, in Val di Fiemme, si continua sulla sinistra seguendo le indicazioni verso Passo Oclini. Lasciata la macchina nell’ampio parcheggio gratuito accanto all’Hotel Schwarzhorn, si segue il segnavia 12A che in 20 minuti porta alla Gurndin Alm a 1954 metri. 

La strada ai piedi del Corno Bianco è davvero comoda, tutta pianeggiante e soleggiata, poi la neve che ricopre staccionate e casette in legno rende tutto così magico. Vi consigliamo di portarvi anche bob e slitte perché a tratti vale la pena salirci e sfrecciare sulle modeste discese.

Mangiare alla Gurndin Alm

Proprio in fondo ad una discesa ecco la Gurndin Alm: il fumo che esce dal camino annuncia che la cucina è già al lavoro fin dalle prime ore del mattino. La struttura è singolare, tutta in legno, con una bella stufa che riscalda l’ambiente. Noi abbiamo scelto di fermarci a mangiare e come d’abitudine abbiamo scelto un’ottima pasta alla pastora con pomodoro, panna, funghi, speck. Sbirciando i piatti che uscivano dalla cucina, però – cotolette giganti, gulasch, uova al tegamino con patate e speck e bis di canederli –  avrei voluto assaggiare un po’ di tutto!

Isi Hütte

Dopo pranzo gran divertimento a salire e scendere dalla pista creata appositamente dai proprietari al di fuori dalla malga: sarà difficilissimo convincere i bambini a continuare la passeggiata. Fate un tentativo dicendo loro che dalla Gurndin Alm alla Isi Hütte ci vorrebbero 30 minuti di camminata ma, in sella a bob e slitte in meno di 10 minuti si arriva al bivio per Redagno e da lì svoltando a sinistra, si raggiunge la Isi Hütte in 5 minuti. Per noi questa baita è una meta estiva già conosciuta, sbirciate QUI.

Tornando verso Passo Oclini

Se la giornata lo permette vi consigliamo di prendere posto sulla terrazza per godervi il tepore del sole e gustarvi un buon dolce. Da qui non resta che chiudere l’anello e tornare al Passo degli Oclini. Dopo il divertimento in discesa, ahimè, va affrontata un po’ di salita: sono circa 200 metri di dislivello, ma in 30 minuti si è presto arrivati al parcheggio.

Gabriele di 6 anni ha camminato tranquillamente, Simone di 2 e mezzo è rimasto sul bob e si è goduto il panorama! Vi consigliamo di mettervi nello zaino dei ramponcini, perché in base alla temperatura della giornata, a tratti, potreste trovare del ghiaccio.

Se una volta arrivati al parcheggio avete ancora voglia di discese con bob e slitte, approfittate del “Fantiland” a fianco dell’Hotel SchwarzHorn dove trovate un parco giochi e una lunga discesa. Potrete usufruire del nastro trasportatore per salire comodi e scendere a tutta velocità! Ingresso a pagamento.

Sciare a Passo Oclini

Se siete appassionati di sci, al passo Oclini sono presenti 7 chilometri di piste da scii, alcune perfette per chi è alle prime armi e altre per chi scende già con sicurezza. C’è la possibilità di prendere lezioni individuali o collettive con dei maestri di sci, direttamente al Passo, ecco qui il sito con tutte le info.

Un giro vario, divertente e davvero alla portata di tutti, sicuramente da provare

INFO UTILI:
  • LUOGO: Bassa Atesina
  • PARTENZA: Passo Oclini (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: circa 2000 metri
  • DURATA: un paio d’ore
  • DISLIVELLO: circa 200 metri
  • PASSEGGINO: no, consigliate slitte o bob
  • PUNTI DI RISTORO: Gurndin alm | tel.  330 765083 | aperta tutti i giorni da metà dicembre a metà marzo | Isi Hütte | tel. 348.8108694

Cosa fare nei dintorni:

Casa di Babbo Natale a Riva

Chi ha detto che per entrare nella Casa di Babbo Natale bisogna fare un viaggio lunghissimo fino al Polo Nord? Fortunatamente per noi è ormai da qualche anno che, verso la fine di novembre, trasferisce il suo quartier generale all’interno della Rocca di Riva del Garda, antico castello circondato dalle acque del lago e oggi sede del MAG – Museo Alto Garda.

E’ proprio qui che potrete andare a trovarlo dal 25 novembre al 31 dicembre 2023  (verifica in fondo all’articolo le date delle aperture) ed anche aiutare elfi e fatine a preparare tutto quel che serve per la magica notte di Natale: QUI trovate il programma completo di tutte le attività che si potranno svolgere all’interno della casa di Babbo Natale.

Babbo Natale vi accoglierà con i suoi elfi e vi ospiterà nella sua dimora facendo gli onori di casa. Siete curiosi di sapere cosa troverete? Tantissime cose, tra cui laboratori, disegni e giochi con cui liberare la propria fantasia in ogni angolo di questa speciale casa.

NOVITA’ 2023

Per i bambini, insomma, sarà un’esperienza magica. Difficile convincerli ad uscire… non prima di aver messo tutti i timbri sul Passaporto dell’Elfo Creativo, almeno! Da quest’anno infatti i bambini riceveranno un passaporto sul quale l’elfo addetto ad ogni attività apporrà un timbro speciale. Insomma, dalla Casa non si esce senza essere diventati provetti aiutanti di Babbo Natale.

A tal proposito, altra novità dell’anno, nella Corte delle Cose buone si terranno anche corsi di slitta, al termine dei quali riceverete anche la patente di guida della slitta!

C’è proprio un gran da fare, eppure gli Elfi hanno anche voglia di festeggiare! Per questo motivo si esibiranno in tanti spettacoli, che si terranno sempre nella Corte delle Cose buone, due volte al giorno, alle 11.00 ed alle 16.00.

Infine, in collaborazione con il MAG Museo Alto Garda, sarà possibile partecipare ad una speciale Caccia al Tesoro degli Elfi: una nuova avventura di gioco e cultura che vi porterà a cercare gli indizi all’interno delle sale del museo!

LE STANZE DELLA CASA

La casa è suddivisa in varie stanze, ognuna curata nei minimi dettagli.

Lo studio di Babbo Natale

Babbo Natale vi attende fin da subito nel suo studio per chiacchierare: è davvero un simpaticone e riconosce subito i bambini più furbetti. Non dimenticate inoltre che sarà sicuramente felice di farsi una foto ricordo insieme a voi.

Ovviamente c’è un bel via vai di letterine, ma chi non l’ha ancora fatto può approfittarne e scrivere la propria letterina su una carta da lettera davvero speciale. Una volta fatto, non scordate di chiedere all’elfo di turno di mettere il suo timbro: sarete così certi che arriverà direttamente al Polo Nord senza intoppi.

L’atelier di Natalina

Natalina, oltre ai biscotti, ha una vera passione per la moda! Entrate nel suo guardaroba e cercate qualcosa che fa per voi. Parola d’ordine: vistoso! Pullover natalizi, cappelli a punta, cerchietti con le corna di renna, accessori simpatici… solo così entrerete davvero nel giusto spirito natalizio. E poi beh, dovete assolutamente approfittarne per scattarvi qualche foto in uno degli angoli pensati appositamente per i vostri selfie natalizi, in famiglia e in compagnia!

L’officina degli Elfi

Nell’Officina degli Elfi c’è un gran da fare, hanno un sacco di regali da preparare per tutto il mese di dicembre. Di lavoro ce n’è per tutti, e i bambini non avranno che l’imbarazzo della scelta.  C’è il laboratorio dell’Elfo meccanico, il laboratorio dei biscotti e quello di falegnameria, per mettere le manine all’opera con tanti materiali diversi.

La stanza dei Racconti

Alzi la mano il bambino a cui non piace ascoltare una bella storia, magari con protagonista proprio Babbo Natale! Nella casa c’è un posto anche per questo, dove rilassarsi e sognare con la fantasia.

La Corte delle cose buone

Dopo tutto questo gran lavorare non vi è venuta un po’ di fame? Babbo Natale che è un gran golosone è pronto a farvi provare i suoi piatti preferiti alla “corte delle cose buone“. Qui potrete trovare piatti che profumano di Natale: la merenda dell’elfo, cioccolata delle renne con biscotti, succallegro con biscotti, krapfen, tazza di Babbo Natale con thè o cioccolata.  E non dimenticate che qui si tengono anche i corsi di slitta e gli spettacoli degli elfi.

Informazioni utili:

Prezzi:

  • Adulti: 9,00 euro
  • Bambini da 3 a 14 anni: 6,00 euro
  • Bambini da 0 a 3 anni: gratuito

Ingresso su prenotazione ad orari fissi, clicca QUI per il tuo biglietto. Le prenotazioni sono aperte!

Giorni e orari di apertura:
  • sabato 25  e  domenica 26 novembre
  • sabato 2 e domenica 3 dicembre
  • giovedì 7 , venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 dicembre
  • sabato 16 e domenica 17 dicembre
  • sabato 23 dicembre
  • mercoledì 27, giovedì 28, venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 dicembre
  • Turni:
    mattina: 9:00 – 12:30
    pomeriggio: 14:00 – 17:30

INFO E CONTATTI

La Casa di Babbo Natale
e-mail: info@proriva.it
tel. 0464-755639 (lun. – ven. 10.00 – 12.00 Paola)
WhatsApp: 347-2205523 (Alberto)
web: www.casadibabbonataleriva.it

Noi ci siamo stati alcuni anni fa con la tv, ecco il servizio per curiosare un po’:

La pista di pattinaggio

Novità 2023 sarà anche la pista di pattinaggio, che troverà collocazione nel parcheggio antistante la Fraglia della Vela/Spiaggia degli Olivi. Una pista bella spaziosa, lunga 30 metri e larga 16, dove scivolare sul ghiaccio sarà uno spasso sia per i più esperti che per chi è alle prime armi!

Il mercatino enogastronomico

Allestito nella piazza di fronte all’entrata della Casa di Babbo Natale c’è inoltre il “Mercatino di Gusto in Gusto”, dove assaporare non solo una merenda o uno sfizioso aperitivo, ma anche un pranzo o una cena. Tra le casette in legno, infatti, si potranno gustare molti piatti della tradizione, nonché provare ed acquistare prodotti sfiziosi realizzati con prodotti naturali di prima qualità.

E poi taglieri, golosissimi panini, con mortandela della Val di Non, würstel o carne salada, o succulenti burger,  e deliziosi dolci, come strauben, frittelle di mele o waffle.

Non mancherà la possibilità di degustare, in abbinamento ai piatti, anche i migliori vini del territorio, tra bianchi, rossi e spumanti, perfetti per un romantico brindisi vista lago!

Gli stand gastronomici saranno aperti già dal 17 novembre, nelle seguenti date:

  • venerdì 17, sabato 18  e domenica 19 novembre | dalle 10:00 – 21:00  (domenica fino alle 20.00)
  • venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 novembre | dalle 10:00 – 21:00 (domenica fino alle 20.00)
  • giovedì 30 novembre | dalle 10:00 – 20:00
  • sabato 2  e domenica 3 dicembre | dalle 10:00 – 21:00 (domenica fino alle 20.00)
  • giovedì 7, venerdì 8, sabato 9, domenica 10 dicembre | dalle 10:00 – 21:00 ( giovedì e domenica fino alle 20.00)
  • venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 dicembre | dalle 10:00 – 21:00 (domenica fino alle 20.00)
  • ven 15, sabato 16, domenica 17 dicembre | dalle 10:00 – 20:00 (domenica fino alle 20.00): SABATO 16 arrivano anche i Krampus!
  • venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 dicembre | dalle 10:00 – 21:00
  • lunedì 25 dicembre | dalle 11:00 – 21:00
  • martedì 26, mercoledì 27, giovedì 28, venerdì 29, sabato 30 dicembre | 10:00- 21:00 (mer e gio fino alle 20.00)
  • domenica 31 dicembre | dalle 10:00 – 03:00
  • da lunedì 1 gennaio a domenica 7 gennaio tutti i giorni| dalle 11:00 – 21:00 (domenica chiusura ore 17.00)

 

 

Val di Non: alla Malga Castrin

Questa facile passeggiata nel cuore del gruppo delle Maddalene, porta ad una delle tante malghe in zona. Vi avevamo già portati alla Malga di Lauregno e recentemente anche dalla parte opposta, grazie al sentiero (percorribile in passeggino) che passa da Malga Revò, Malga Cloz e Malga Kessel. In auto si raggiunge il parcheggio Hofmahd, sulla destra dopo la prima galleria che collega la Val di Non con la Val d’Ultimo. Da lì si imbocca la strada forestale con le indicazioni per la malga di Lauregno (un’ora circa di passeggiata): in buona parte pianeggiante, è adatto ai passeggini solo fino a lì. In estate si possono fare scorpacciate di mirtilli, lamponi e fragoline di bosco…

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La malga di Lauregno è perfetta per i bambini, con scivoli, altalene e una bella sabbiera, ma per il pranzo era ancora un po’ presto quindi abbiamo deciso di proseguire seguendo le indicazioni per Passo Castrin. Il percorso è semi pianeggiante ma sconsigliato ai passeggini perché entra nel bosco e le radici ne fanno da padrone.

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Dopo circa mezz’ora si sbuca sull’ampissima radura detta Pra del Signor e in circa 20 minuti si arriva comodamente alla Malga Castrin, dove abbiamo trovato tante caprette. Uno dei gestori ha fatto avvicinare i bambini per accarezzarle: ottima ospitalità! Qui si può anche mangiare, ma noi avevamo tutto l’occorrente per un divertente picnic e quindi non possiamo dare giudizi!

Gita super consigliata!

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Non
  • PARTENZA: parcheggio Hofmahd
  • ARRIVO: malga Castrin
  • ALTITUDINE: 1.785 metri
  • DURATA: circa 3 ore (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: circa 120 metri
  • DIFFICOLTÀ: facile
  • PASSEGGINO: si fino alla malga
  • PUNTI RISTORO: malga Castrin | 📞 328.7782407  | unica malga delle Maddalene dove è possibile pernottare | aperta indicativamente da inizio giugno a fine settembre
Cosa fare nei dintorni:

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere al meglio questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una guida, leggete QUI!

Tschötsch Alm, che panorama!

L’Alpe di Siusi è un luogo speciale che sa regalare splendide passeggiate adatte ai nostri piccoli escursionisti ma anche grandi emozioni a noi adulti. Oggi vi parliamo di un bell’itinerario, ideale anche per i passeggini da trekking dotati di freni.

COME ARRIVARE

Per raggiungere il punto di partenza della nostra escursione bisogna arrivare a Siusi  (circa un’ora d’auto da Trento) e prendere la cabinovia Alpe di Siusi (orari di apertura, info e costi, QUI).  Potete posteggiare l’auto nell’ampio parcheggio coperto al costo di 6,00 euro per tutta la giornata (1,50 €/ora).

VERSO LA TSCHÖTSCH ALM
Una volta arrivati in località Compaccio, a monte dell’impianto, il sentiero n. 14  vi porterà fino alla Tschötsch Alm in circa 45 minuti. A metà percorso il segnavia invita a prendere un sentiero che conduce in un piccolo bosco e che è accessibile solo a piedi. Se avete il passeggino potete tranquillamente proseguire seguendo il giro del Bullaccia (per noi è stata la via del ritorno). Il sentiero nel bosco è in salita per un centinaio di metri, ma la fatica sarà ampiamente ripagata dal panorama. Poco oltre troverete nuovamente un segnavia per la Tschötsch Alm.

Se i bambini camminano  o avete lo zaino porta bimbi, optate per il sentiero in salita: presto vi troverete ad attraversare enormi distese ricoperte da un’infinità di fiori: uno spettacolo!
LA MALGA

La malga si trova in una posizione veramente suggestiva. Da qui potrete ammirare ancora meglio le maestose catene montuose che avrete avuto già modo di osservare durante tutta la passeggiata: Sasso Lungo, Sasso Piatto, Catinaccio e Sciliar.

Si tratta di una classica malga nel tradizionale stile altoatesino, molto curata nei dettagli. All’esterno, oltre ai tavoli, c’è anche un piccolo parco giochi per i bambini.
MANGIARE
I piatti che uscivano dalla cucina erano molto invitanti. Noi però avevamo voglia di qualcosa di dolce e così ci siamo gustati degli ottimi Buchteln (dolcetti di pasta lievitata con crema alla vaniglia).
LA STRADA DEL RIENTRO
Ben rifocillati e felici per la splendida giornata trascorsa, abbiamo preso la via del rientro. Se siete a piedi o con lo zainetto porta bimbo potete tornare dalla stessa strada dell’andata. Noi, con la voglia di camminare e scattare qualche fotografia in mezzo ai prati fioriti abbiamo preferito continuare sulla strada sterrata, lasciandoci la malga alle spalle.
Il giro è breve e permette di chiudere l’anello percorrendo la strada adatta anche ai passeggini. Attenzione al tratto in discesa dove il passeggino da trekking va tenuto ben impugnato.

INFO UTILI
  • LUOGO: Alpe di Siusi (BZ)
  • PARTENZA: Compaccio
  • ARRIVO: Malga Tschötsch Alm
  • ALTITUDINE: 2000 m
  • DISTANZA: 4 km
  • DURATA: 1,5 ore A/R
  • DISLIVELLO: 160 metri
  • PASSEGGINO: sì
  • IMPIANTI: cabinovia Alpe di Siusi -Compaccio
  • PUNTI DI RISTORO: Tschötschalm (giorno di riposo: giovedì)
  • CONTATTI: Tschötschalm, tel. 320 066 1425
INFO E CONTATTI

Tschötschalm 

Puflatsch – Seiser Alm, Compatsch 70
320 066 1425
NEI DINTORNI

 

Al rifugio Casarota in Vigolana

Quella che vi raccontiamo è una bella escursione poco distante da Trento; dell’Altopiano della Vigolana tanti conoscono il suggestivo e impegnativo becco di Filadonna con il suo bivacco, ma prima di arrivare alla cima passerete dal rifugio Casarota “Livio Ciola”, caratteristico rifugio alpino immerso nel bosco con i suoi simpatici alpaca.rifugio-casarota

Partendo da Trento dovete prendere la SS349 in direzione Vigolo Vattaro, Vattaro e Pian dei Pradi fino a raggiungere l’Albergo Ristorante Sindech che si trova poco prima del valico della Fricca. Qui potete lasciare la macchina nei parcheggi lungo la strada e raggiungere il punto di partenza dell’escursione che si trova proprio di fronte al Sindech.

Verso il rifugio.

Il sentiero che porta al Rifugio Casarota è quasi interamente nel bosco perfetto per le giornate molto calde, ben segnalato e di media difficoltà. Il percorso non è lungo, circa 2,5 chilometri però con un dislivello circa 500 metri, richiede un buon allenamento per i bambini, in un’ora e mezza riuscirete a raggiungere il rifugio.

Lungo il sentiero diverse panchine soprattutto nei pressi dei punti panoramici e sculture di legno.
sculture-rifugio-casarota

Una volta usciti dal bosco vi troverete davanti il rifugio e le cime che lo sovrastano, tra cui il Becco di Filadonna e il bel panorama che da sull’Altopiano di Folgaria e Lavarone. Il rifugio garantisce l’apertura nei weekend di tutto l’anno, aperto tutti i giorni solo nel periodo estivo e una decina giorni nel periodo natalizio. Info e aggiornamenti qui

Il rifugio Casarota.

Per ciò che riguarda l’offerta gastronomica, offre un menù casalingo di prodotti tipici e gustosi.

La vera sorpresa è stata però la torta Linzer fatta in casa… una crostata con pasta alle mandorle, chiodi di garofano e cannella. Veramente buona tanto da farci chiedere a Lorenza e Laura, le titolari del rifugio, la loro ricetta segreta che vi giriamo in esclusiva. 😉

  • 300-350g circa di farina
  • 250 g di burro freddo a pezzetti
  • 250g di zucchero
  • 250 di mandorle macinate non sbucciate
  • 2 grandi o 3 piccole
  • 1 cucchiaino raso di cannella
  • 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere, scorza di limone
  • 2 cucchiaini rasi di lievito in polvere
  • marmellata di mirtilli rossi per il ripieno
  • 1 tuorlo

rifugio-casarota-gastronomia

Una volta terminato il pranzetto, potete decidere di ritornare a valle o proseguire o al becco di Filadonna, (non durante il periodo invernale) mettete in conto che per raggiungere la vetta avete bisogno di altre 2 ore di camminata in salita, non adatto a tutti i bambini, ma se fate spesso escursioni e sono allenati, ne vale la pena per il panorama sulla cima.
becco-di-filadonna-iltrentinodeibambini-1Il becco di Filadonna non è l’unica cima che si può raggiungere dal rifugio Casarota ma a mezz’oretta c’è anche Cima Spilech, molto più semplice, anche se meglio tenere i bambini per mano perché alcuni tratti di sentiero sono un po’ esposti, basta avere un passo sicuro. Arriverete con poco dislivello fino alla croce di vetta dove ammirare un panorama suggestivo.

Il rientro alla macchina avviene dallo stesso percorso dell’andata.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Vigolana
  • PARTENZA: parcheggio gratuito vicino al ristorante Sindech
  • ARRIVO: rifugio Casarota
  • ALTITUDINE: 1554 metri
  • DISTANZA: circa 2 chilometri e mezzo
  • DURATA:  un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 500 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: rifugio Casarota durante i week end di tutto l’anno e tutti i giorni nella stagione estiva e natalizia. tel. 0464783677 – cell 3480985560
Cosa fare nei dintorni: