Castelli, cervi, lupi e orchi: una Valsugana inaspettata!

Quando si dice una gita a 360 gradi per trascorrere una giornata bellissima unendo cultura, buon cibo e natura! Abbiamo deciso al volo di fare una gita diversa dal solito, spostandoci verso il sud del nostro Trentino e abbiamo pensato che, sentendone spesso parlare bene, sarebbe stato carino visitare Castel Ivano, situato nell’omonimo paese (Ivano Fracena), nei pressi di Ospedaletto. All’inizio i bimbi non erano convinti della sola visita al castello ma io ero sicura che avremmo trovato un luogo bellissimo e che lo sarebbe stato anche per loro, soprattutto perché questo è un castello speciale, non un museo, ma un castello “vivo” in cui gli attuali padroni passano il loro tempo. DSC_3935Ci è sembrato da subito diverso da quelli che avevamo visitato finora, fin dal primo scorcio di giardino: fiori colorati, aiuole verdissime, un bell’ingresso, guardiola  con cucina e attrezzatura, la piscina e soprattutto il padrone, il signor Paolo Staudacher che ci ha accolti calorosamente non appena siamo entrati. La corte dell’ingresso ci ha praticamente ammaliato: il grande portone contornato di verde e di rose, tra grandi alberi e scorci di castello che paiono invitarti ad entrare hanno catturato subito non solo il nostro sguardo adulto, ma anche l’attenzione dei nostri piccoli accompagnatori. DSC_3888Timothy è rimasto colpito dalle grandissime (e antichissime) rose rampicanti che come segno di appartenenza hanno abbracciato le grandi mura del castello catapultandoci con la fantasia in una favola antica. Il grande fienile che ci accoglie per primo, oggi adibito a sala da cerimonia per un imminente matrimonio, si staglia imponente e ci costringe a soffermare lo sguardo, ma la vera attrazione è la storia che questo luogo conserva in sé. Castel Ivano è il risultato di secoli di appropriazioni, passaggi pignoratizi, guerre e grande passione nella sua ricostruzione da parte della famiglia Staudacher, nonostante i disastri commessi dalla Grande Guerra. Da fortezza dell’anno 1000 con mura impervie e guardinghe a difesa dell’intera fortezza, sul lato in cui passava la Via Claudia Augusta, a meraviglioso maniero del ‘500 che, dal lato ormai bonificato dell’attuale Valsugana, con stemmi, balaustre, cucine e loggiati troneggiava tutta la zona insieme, scopriamo, ad altri 13 castelli, la maggior parte dei quali sono stati rasi al suolo. Rimaniamo affascinati da tutto, dall’interno e dall’esterno, dalla chiesetta consacrata DSC_3926che ha visto il matrimonio segreto del Generale Dalla Chiesa, e soprattutto, lo dobbiamo confessare, dal regalo speciale concessoci dal proprietario: la salita sulla torre. Che sensazione ragazzi! Nel punto più alto del castello, a un passo dal cielo, sopra quella che era una vera prigione per le donne, che se solo potesse parlare avrebbe mille e mille storie da raccontare. Uno spettacolo: la visuale, l’emozione della salita, i racconti di chi Castel Ivano lo porta nel cuore e nell’albero genealogico. Una visita guidata davvero unica. Vi consigliamo di prendervi il tempo di fare un salto in questa residenza privata, che si può visitare solo su prenotazione e che, grazie alla guida (Sabrina, simpatica e bravissima tra l’altro), diventerà subito familiare. Basta telefonare allo 0461 763432 oppure al 334/7425960).
E non è finita: propVilla_Agnedo_Oasi_Faunistica_Cervirio ai piedi del castello a sorpresa c’è un’oasi faunistica (l’oasi faunistica Villa Agendo) in cui, pensate, arrivano i cervi a prendere il fresco più o meno ogni mattina presto e anche la sera qualche volta e si lasciano pure avvicinare! Che cosa meravigliosa! Noi siamo arrivati un po’ tardino oggi, ma vogliamo riprovarci presto.

La nostra gita non è finita al castello in realtà perché abbiamo fatto tappa gourmet al Ranch dei Lupi a Strigno (www.ranchdeilupi.it ) riempiendoci il pancino di polenta, fuso, funghi e salsiccia (piatti spazzolati in men che non si dica dai piccoli di casa!), prezzo ragionevole per un agritur che è anche maneggio e che ha sul serio tutto l’aspetto  di un vero e proprio ranch.DSC_4017
Non contenti abbiamo voluto fare anche una breve escursione nei paraggi per vedere uno tra i più importanti ponti naturali del Nord Italia che, scopriamo, sta proprio tra Ivano e Ospedaletto ed è un assoluto spettacolo. Arriviamo ad Ospedaletto e seguiamo le indicazioni per “Sentiero dell’orco” che, detto così sembra un po’ pauroso ma in realtà è il sentiero che porta all’omonimo “Ponte dell’orco”, il quale prende il nome da una leggenda molto carina secondo la quale sarebbe stato costruito da un orco per permettere il passaggio da un versante all’altro a un pastorello con le sue pecore, dopo che questi avrebbe, proprio per ottenere un aiuto per passare, venduto l’anima al diavolo.DSC_4042 A 60 metri da terra, imponente e pericoloso (è percorribile ma molto rischioso perché privo di protezioni), il ponte si staglia in cielo con la roccia come sfondo e per i bambini, ma anche per noi adulti, è un chiaro e bell’esempio della potenza incommensurabile della natura. Rimaniamo impressionati e ammettiamo che solo papà riesce a farci qualche metro sopra, per noi tre rimane solo un bello spettacolo. Il sentiero che porta al ponte, facilissimo, fresco e molto carino tra vegetazione e recinti di sicurezza, oltre che comodi punti panoramici, dura circa un’ora e mezza andata e ritorno,  ma secondo noi per i più abituati anche meno. Niente passeggini anche se all’inizio può sembrare fattibile, ma poi quando si sale il sentiero si stringe e non è più agibile, nemmeno con i tre ruote, a piedi invece tutto procede liscio.DSC_4024

Insomma, giornata splendida in un luogo che ammetto non avrei mai pensato potesse nascondere così tante attrazioni storiche e naturali. Molto interessante e da provare!

Quando e come visitarlo:

Dal secondo sabato di giugno al secondo sabato di settembre:
dal martedì al venerdì, orario da concordare
sabato, domenica, partenza visita alle 10.30, 14.30, 16.00

Dal secondo sabato di settembre alla seconda domenica di giugno visite solo per gruppi di almeno 8 adulti paganti
Costo del biglietto comprensivo dell’entrata e della guida € 6. Durata 1 ora e 15 minuti. Adatto a tutti e accessibile ai disabili previo accordo. Possibilità di prenotare pranzo/cena. Per maggiori info o per prenotare una visita telefonare al 0461763432.

Consigli: Durante il periodo autunnale il giardino del castello si coloro di mille sfumature, ed è veramente uno spettacolo!!
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