Bosco della Città a Rovereto

Quest’inverno eravamo stati a fare una passeggiata al bosco della città a Rovereto (QUI il nostro racconto) e ci eravamo accorti che erano cominciati dei lavori, probabilmente, avevamo pensato, staranno preparando delle novità per la primavera. In effetti era proprio così, questo bel posto poco distante dal centro cittadino è stato oggetto di rimodernamento e di abbellimento proprio di recente. Le principali novità hanno riguardato il miglioramento dei collegamenti pedonali dal quartiere Brione, la realizzazione di un parcheggio intermedio, la presenza di tavoli e panchine nel bosco e l’indicazione di diversi sentieri tematici che accompagnano i visitatori. Per le scuole, infine, sono stati realizzati un’aula didattica e un auditorium immersi nel verde. Cliccando QUI troverete una bella mappa interattiva, che vi indicherà i vari percorsi previsti che sono:
PERCORSO NATURA (verde): è arricchito da numerosi pannelli illustrati, è dedicato alla storia di questo bosco, alla vegetazione che lo rende così bello, agli animali che lo popolano, alla sua geologia e all’importanza della sua salvaguardia. Seguendo il tracciato proposto, sarà possibile scoprire le caratteristiche di questo polmone verde e apprezzarne la ricchezza naturalistica.Molte delle immagini che illustrano questi contenuti sono state scattate da Luciano Maffei, profondo conoscitore del Bosco della città, il cui ricordo è vivo nella memoria di questo luogo e di tutta Rovereto.
percorso natura
Nel mezzo di questo percorso si trova Sperimentarea: la cittadella della ricerca scientifica e la didattica, con spazi outdoor e indoor dedicati alle attività naturalistiche, all’innovazione, alla botanica e alla sperimentazione. Si trova esattamente al margine inferiore del Bosco della Città, su una superficie di circa 1 ettaro. La gestione è curata dal Museo Civico di Rovereto (cliccare QUI per maggiori info)

PERCORSO VITA (rosso): per tenersi in forma al Bosco della città. Adatto a tutta la famiglia, questo tracciato ad anello immerso nel verde propone esercizi a corpo libero e con l’ausilio di 18 attrezzi specifici. Ogni tappa è dedicata a esercizi specifici, illustrati nel dettaglio e in 4 lingue diverse su appositi pannelli esplicativi.mappa-percorso-vita Il percorso consente, quindi, di allenare tutta la muscolatura in modo sano e completo, all’aria aperta, immersi nella natura.

PERCORSO CICLO PEDONALE (blu):  un tracciato da percorrere a piedi o in bicicletta, attraverso cui ammirare panorami unici, dalla Valle dall’Adige al Monte Ghello, fino ai Monti Lessini all’orizzonte; quadri di bosco si alternano a piccole radure che lambiscono i vigneti sopra Rovereto. Il percorso, per gran parte su fondo naturale e per un tratto su asfalto, è tendenzialmente pianeggiante. Si snoda lungo il perimetro esterno del Bosco. Il Bosco della città ospita anche un suggestivo tracciato dedicato agli amanti della mountain bike. La direzione consigliata è quella anti-oraria, indicata da apposite frecce sul percorso.

SENTIERO DELLE FIABE (giallo): il Bosco della Città si tinge dei colori della fantasia. Sarà il simpatico scoiattolino Gellindo Ghiandedoro ad accompagnare i bambini alla scoperta dei misteri e dei tesori della città di Rovereto raccontati dalle fiabe di Mauro Neri. Potrete ascoltare i racconti direttamente dalla viva voce del loro Autore e – una volta a casa – scaricare i testi delle fiabe e delle schede di approfondimento per leggerli assieme ai vostri amici. Perché la vera magia del Bosco della Città è proprio questa: insegnare a vivere la vita in amicizia con tutti! Ecco le fiabe che si possono scoprire (le trovate spiegate e da scaricare QUI):

“Dino Lavinio soffre il mal di denti” – Ma che cosa avrà da urlare e da piangere, il povero Dino-Lavinio, il dinosauro che vive ai Lavini di Marco? Se lo chiede lo scoiattolino risparmioso Gellindo Ghiandedoro, se lo chiede anche la simpatica pantegana Ratto Robaccio… State però tranquilli: non è nulla di grave. Basterà il coraggio e l’astuzia di Gellindo per far tornare a sorridere il grosso Dino-Lavinio.

Il “divin poeta” ha perso le rime – Dev’essere proprio una gran brutta cosa, per un poeta, perdere all’improvviso l’arte del mettere le parole in rima! È quel che successe a Dante Alighieri quando, tanto tempo fa, si trovò a vivere per un po’ di tempo nel castello di Lizzana. Da un giorno all’altro basta poesie bellissime, basta versi facevano sognare grandi e piccini. Chi potrà aiutare Dante che piange disperato? Ma certo: basta che intervenga il generoso e simpatico Gellindo Ghiandedoro e tutto ritorna al suo posto!

Ma perché piangi, piccolo Amadè? – Era proprio arrabbiato, il piccolo Amadeus Mozart, al termine del primo concerto italiano che si era tenuto a Rovereto, in casa dei nobili Todeschi. Non erano stati questi, i patti: Amadè avrebbe voluto suonare davanti a tutta la cittadinanza roveretana, non solo a pochi nobili chiusi in quel palazzo del centro. Ci penserà Gellindo Ghiandedoro a trovare il modo per riparare al torto fatto alla cittadinanza e a regalare a tutti una serata di grande gioia!

Federico e Paolino e le buche di Rovereto – Ma da dove vengono tutte quelle buche che da un giorno all’altro sono spuntate qui e là per Rovereto? Buche che fanno inciampare le signore e ruzzolare a terra i poveri vecchietti? Cerca e poi cerca anzora, alla fine Gellindo Ghiandedoro scopre i responsabili di quel mistero… ma non se la sente proprio di farli punire dalle guardie…mappa-sentiero-fiabe

Le tre marionette e il furto del campanone – Un giorno i roveretani si svegliarono, alzarono gli occhi al colle di Miravalle e s’accorsero che il campanone della Pace era… sparito! Dissolto nel nulla! Patapim, Patapam e Patapum, tre marionette futuriste che vivevano nel centro storico di Rovereto in una grande casa tutta bianca, chiamarono in aiuto lo scoiattolo Gellindo, che li aiutò a recuperare la preziosa campana, nascosta nel fondo di una grotta abitata dal terribile drago Terragnolo!

Il filo di seta di messer Bortolo – Povero messer Bortolo: i mercanti che si servivano da lui perché era il miglior setaiolo di Rovereto non lo pagavano ormai da tanto tempo e perciò il Podestà aveva intimato la chiusura della sua bottega. Per fortuna però Gellindo Ghiandedoro era amico di una fattucchiera che gli diede la formula per ottenere la seta più lucente, leggera e preziosa che mai si fosse vista. Fu così che alla prima fiera della seta, non solo Bortolo recuperò i soldi che gli dovevano i mercanti, ma vendette loro matasse e matasse di seta lucente…

Noi ci torneremo sicuramente a breve! Ci piace una città che si prende cura dei suoi spazi verdi e dei suoi mini – cittadini!

Per maggiori info:
Comune di Rovereto – piazza Podestà, 11 – 38068 Rovereto TN – tel. 0464 452 111 – fax 0464 452 433 – e-mail urp@comune.rovereto.tn.it – Skype comune.rovereto.skype