Una piacevole gita domenicale su due ruote, ideale nei primi periodi autunnali quando la temperatura non è più troppo calda e permette così ai più piccoli (e non solo) di pedalare tranquillamente senza fare troppa fatica. Siamo partiti dalla cittadina di Chiusa in Valle Isarco (raggiungibile in circa un’ora e un quarto da Trento). Poco prima di entrare nel centro storico trovate un ampio parcheggio, a pagamento dal lunedì al sabato (4 euro tutta la giornata) e gratis la domenica. Se alzate gli occhi al cielo potrete ammirare su un’ alta rupe, chiamata “ l’ Acropoli del Tirolo” il Monastero di Sabiona che “sorveglia” la cittadina.
In alternativa potete anche lasciare la macchina nel parcheggio della piscina comunale di Chiusa che si trova poco prima lungo la strada. Da entrambi i parcheggi si prende direttamente la ciclabile che vi condurrà in circa un’oretta di pedalata tranquilla (comprese un paio di pause) a Bressanone. La prima parte del percorso fiancheggia la strada statale, ma il traffico non dà particolare fastidio, il fiume Isarco che scorre sulla nostra destra ci accompagna con un piacevole sottofondo sonoro.

E, poco distante, in spaziose gabbie e recinti, tanti animali da ammirare: teneri coniglietti, docili caprette che si godevano il caldo sole, pelosi porcellini d’India che correvano qua e la, galline, un tacchino, un pavone, una lepre e… il pezzo forte, un’enorme voliera con tantissimi pappagallini colorati, dal verde acido all’azzurro acceso, davvero belli!
Ovviamente non potevano mancare sabbiera, dondolo, una grande costruzione in legno con scivolo, corde per arrampicarsi, un ponte da oltrepassare e una torretta che dava sul piccolo laghetto ricoperto di ninfee e da una rigogliosa vegetazione.


Dopo aver mangiato, recuperato le energie ed esserci rilassati un po’ abbiamo deciso di fare un giro nel centro di Bressanone, per poi riprendere la strada verso Chiusa. Potete prendere esattamente la ciclabile di prima e percorrere la strada all’indietro oppure, come abbiamo fatto noi, ritornare percorrendo il lato sinistro del fiume Isarco lungo un bel viale alberato che ci ha regalato una piacevole ombra e un bel paesaggio immerso nel verde, tra alberi di mele (in questo periodo carichi di frutti) e campagna.












