Lo zaino per la montagna

La prima volta che sono uscita per una passeggiata con Gaia e Samuel ero in scarpe da ginnastica (completamente lisce) e borsa a tracolla. Nella borsa c’era un panino a testa e una bottiglietta da mezzo litro di acqua. Sì in quattro. Praticamente non siamo arrivati alla prima curva del sentiero che era finita.

Poi  ho affinato la tecnica, abbiamo iniziato ad uscire sempre più spesso e ora, non è che siamo diventati dei veri esperti, ma almeno raramente manca qualcosa. Da qui l’idea di un articolo su: cosa mettere nello zaino quando si parte per una passeggiata? Ovviamente questo è il necessario per la mia famiglia, poi ognuno deve adattarlo alle proprie esigenze.20160403_134924

Prima di tutto lo zaino deve essere pratico, ho impiegato circa due anni per capire la differenza tra “uno zaino comodo e uno scomodo“. Senza andare troppo sul tecnico direi che le caratteristiche principali devono essere tre: deve essere capiente, avere tante tasche (quella laterale per la borraccia è fondamentale per non rivoltare l’intero contenuto ogni volta che un bambino ha sete) e avere le spalle larghe e imbottite altrimenti spacca la schiena.

Le bottiglie d’acqua. Due litri di acqua sono il minimo sindacabile. Se poi avete la certezza di non incontrare fontanelle e rifugi aggiungetene tranquillamente un altro paio, soprattutto in estate. È scontato ma evitate bevande troppo zuccherate che possono far aumentare la sete: se vi piacciono i gusti fruttati preferite una tisana ad un succo di frutta. Noi siamo diventati dei veri esperti in materia.

Snack e frutta. I bambini hanno fame nel momento stesso in cui si inizia una passeggiata (almeno a casa nostra funziona così). Quindi abbiamo imparato a portare con noi una scorta pressoché illimitata (che poi però finisce sempre) di biscotti, cracker e frutta da sgranocchiare mentre si cammina. È un ottimo modo anche per distrarli nei momenti si stanchezza: se sono occupati a mangiare non si concentrano sulla salita che stanno affrontando.

Il pranzo. Che siano panini, tramezzini, insalata di riso o focaccine la cosa importante è una sola: non lasciatele sul ripiano della cucina (piccola storia triste successa a una persona a caso tra quelle presenti). Noi di solito facciamo due panini a testa. I bambini nonostante tutti i miei tentativi per portare pranzi al sacco alternativi non vogliono saperne: pane imbottito è lo spuntino ideale.

12968558_10208916493773872_1439852561_nAbbigliamento, a seconda della stagione varia: in estate non faccio mai mancare il costume, se si fa sosta nei pressi di un corso d’acqua possono giocare senza l’ansia di bagnare i vestiti. Una buona regola è portare sempre una maglietta di ricambio, per un unico semplice motivo: se la lasci a casa ti serve. Stessa cosa vale per la ventina.

La coperta, meglio se impermeabile. La coperta è entrata a far parte da poco del nostro kit base per la montagna. È comodissima in caso di picnic ma anche per una sosta a prendere il sole. Sempre che i bambini non la usino per fare Superman in mezzo al prato.

Kit di pronto soccorso: cerotti, pomata e pinzette (indispensabili per estrarre il pungiglione di un’ape), sono il minimo, se poi volete esagerare per non trovarvi in nessun caso spiazzati portate anche bende e ghiaccio spray. Magari non servono ma in caso di bisogno è bello sapere di avere tutto a portata di mano.

Una torcia, una cosa che ho imparato nelle nostre passeggiate è che non sai mai dove puoi trovare una trincea da esplorare o una grotta (attenzione che non ci siano divieti di sorta). Una torcia è utile anche per curiosare dentro una finestrella e non so se avete presente: con una luce in mano anche la più noiosa delle passeggiate si trasforma in una magica avventura!

Direi che con questo il nostro zaino è pronto. Niente di particolare a dire il vero, ma le nostre passeggiate sono solitamente semplici e relativamente brevi. Non vi resta che inforcare gli occhiali da sole, il cappellino e partire!