Author - Silvia

Adrenalina all’Adventure Park Cermis

L’Adventure Park Cermis si trova a 1280 metri di quota, in località Doss dei Laresi, all’arrivo del primo troncone della telecabina Alpe Cermis (da Cavalese o dal fondovalle), proprio di fronte all’ottimo ristorante Baita Tonda. Ideale per trascorrere qualche ora di divertimento per tutta la famiglia. Il parco è aperto tutti i giorni in concomitanza con gli impianti (dal 21 giugno al 21 settembre 2025orari e tariffe sempre aggiornati). Qui si trova anche Cermislandia, un bel parco giochi per bambini con diverse attrazioni. L’Alpe Cermis è tutta da scoprire: ecco cosa potete fare lassù

laghetto di fronte all'Adventur Park Cermis

Cermislandia

Appena scesi dalla cabinovia verrete immersi nelle attrazioni del parco tra carrucole, giochi di abilità, percorsi e laghetto con zattera compresi. Guardando sulla destra non potete non accorgervi della parte di bosco attrezzata con quattro percorsi adatti a fasce d’età e difficoltà diverse e soprattutto della grande insegna azzurra “Adventure park Cermis”!

Pronti per l’adrenalina? Noi ci siamo stati con due adolescenti (che si sono subito lanciati nei percorsi blu e rosso), ma il parco è adatto anche ai piccolissimi (addirittura dai due-tre anni se i bimbi sono abituati, ci spiegano le guide) con tratti in sicurezza che formano il percorso verde. Adventure Park Cermis

Prima di accedere al parco avventura

All’accesso si compila qualche modulo (fra cui quello per l’emergenza sanitaria che è solo un’auto-dichiarazione) e si è subito pronti per depositare giacche e zainetti e per la “vestizione”: imbrago e caschetto, moschettoni e sistema di sicurezza. L‘attrezzatura necessaria è compresa nel prezzo del biglietto e naturalmente saranno le guide, nell’apposita postazione, a sistemare tutto a dovere.

Obbligatorio e importantissimo anche il brefing, che consente di comprendere bene il meccanismo di “moschettone sicuro”, che non permette mai di staccarsi dalle funi di sicurezza ed è di facile comprensione per tutti, anche per i più piccini.

Anzi, abbiamo scoperto che è un ottimo inizio per chi vuole avvicinarsi anche alle ferrate. Tra l’altro in cima all’Alpe Cermis c’è la Cermis Skyline che noi abbiamo provato ed è veramente carina anche per i bambini – dai 7 anni circa – per arrivare in cima e gustarsi un panorama pazzesco sui laghetti di Bombasel e sulle cime circostanti.

Adventure Park Cermis: i percorsi

  • baby (4-6 anni), per un primo approccio, sicuro e divertente
  • blu 1 e blu 2, facili, con ostacoli diversi e molto carini (dai 7 anni)
  • rosso (da 150 centimetri e da 8 anni d’età, però fino ai dieci anni con accompagnamento da parte di un adulto)
  • la zipline per una discesa mozzafiato ed un esclusivo percorso nero

Cosa troverete lungo le linee del parco avventura? Tantissimi punti che metteranno alla prova equilibrio e furbizia: ponti tibetani, carrucole, passaggi sulle corde, tubi di legno, sacchi da evitare, tronchi traballanti, salti e anche mini zip line!

Mettersi alla prova e divertirsi sono le parole d’ordine e soprattutto in sicurezza!

Adventure Park Cermis: info utili

Tariffe:

  • adulti: 25 euro
  • junior: 20 euro (nati dopo il 01/01/2011)
  • baby :15 euro (nati dopo 01/01/2017)

Il prezzo include l’entrata al parco avventura per 2 ore. Per i possessori di Fiemme Cembra Guest Card sconto del 10%.

Orari: 

aperto tutti i giorni solitamente da metà giugno a metà settembre dalle ore 9.00 alle 17.00, in concomitanza con gli orari degli impianti di risalita.

Info: 0462.340490 oppure scrivendo a info@alpecermis.it

Sull’Alpe del Cermis vi ricordiamo anche che:

 

Per chi arrivare con il camper ricordiamo che vicino alla stazione degli impianti Cermis sul fondovalle c’è una sosta camper attrezzata (elettricità, scarico acque grigie, carico acque bianche) che di giorno è un normale parcheggio. Maggiori informazioni.

Lago di Vedretta: che meraviglia!

Di questa gita in Val Rendena vi rimarranno nel cuore il colore del Lago di Vedretta, e la selvaggia ed incontaminata bellezza delle Dolomiti di Brenta sopra i laghi di Cornisello ed il lago Nero. Si tratta di un’escursione di media difficoltà (500 metri di dislivello in due ore circa, per bambini un po’ allenati).

Arrivati alla meta però verrete ripagati di tutta la fatica con uno spettacolo incredibile. Vi portiamo  oggi a scoprire il Lago di Vedretta, a quota 2600 metri.

Lago di Vedretta: come arrivare

L’escursione al Lago di Vedretta parte dal parcheggio in fondo alla Val Nambrone. E’ lo stesso punto di partenza della gita al Lago Nero e al Rifugio Segantini. Raggiungete la Val Nambrone  imboccandola sulla strada che da Pinzolo porta a Madonna di Campiglio (quarto tornante, sulla sinistra, indicazioni molto evidenti), quindi proseguite per circa 12 chilometri su strada asfaltata non troppo larga e un altro tratto di strada sterrata.

Verso il Lago di Vedretta

Già alla partenza (a 2000 metri di altitudine) rimarrete senza fiato davanti alle Dolomiti di Brenta in tutto il loro splendore. Invece di dirigervi verso il Rifugio Cornisello (ottima scelta comunque per la colazione alla partenza o  la merenda al ritorno), tornate indietro per qualche decina di metri e girate sulla sinistra sempre su strada forestale (indicazione giro MTB) incamminandovi verso i laghi di Cornisello. Anche questi di un colore sorprendente. Costeggiate il secondo lago fino ad ammirare lo scorcio che vedete qui sotto: sulla destra compariranno le indicazioni per il Lago di Vedretta.

Lago di Cornisello

Lago di Cornisello

L’escursione al lago di Vedretta

Si sale subito in maniera decisa, ma è consigliato procedere con calma per non perdere subito il fiato. Mano a mano che vi alzate le Dolomiti vi appariranno sempre più imponenti, pur in lontananza. Dopo una prima parte in salita, tra gradoni naturali e un paesaggio lunare, si aprirà una breve piana, dove noi abbiamo incontrato alcune mucche.

Tirerete il fiato però per poco perché lì comincia la parte più dura. Non preoccupatevi per la discesa (si torna per la stessa strada) perché sarà più semplice di quello che pensate. L’ultima ora procede tra massi giganti, fischi di marmotte, panorami che lasciano senza fiato. Il Brenta sempre dietro e il Lago Nero sulla sua destra.

Ultimo sforzo quando la salita diventa più dolce ed eccovi arrivati al Lago di Vedretta, 2612 metri di altitudine. Luogo perfetto per un picnic, anche perché qui non c’è nessun rifugio. Camminate lungo la diga in sassi ed ammiratelo da diverse prospettive: non finirà di affascinarvi.

Il lago di Vedretta sorge a oltre 2600 metri di altitudine ed offre una vista incredibile sulle Dolomiti di Brenta

Lago di Vedretta

Noi ci siamo goduti tutto il silenzio e la tranquillità del posto, prima di scendere e fermarci per un aperitivo e uno snack al Rifugio Cornisello (  338.3986306- 379.2698440).

Un consiglio? Scegliete una bella giornata per godervi questo posto nel migliore dei modi.

Nei dintorni del Lago di Vedretta

  • Escursioni, malghe, itinerari, avventure e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla zona Campiglio e Rendena, Cosa fare a Campiglio d’estate
  • Lago Nero: un lago da vedere almeno una volta nella vita

Skywalk e ponte wow sul Monte di Mezzocorona

Il Monte di Mezzocorona è una meta da sempre molto amata, che permette di avere una vista privilegiata sulla piana rotaliana e non solo. A noi piace andarci soprattutto in primavera ed autunno: in estate rischia di essere troppo caldo, essendo a nemmeno 900 metri di altitudine.

Come arrivare sul Monte di Mezzocorona

Il Monte di Mezzocorona si raggiunge comodamente in funivia, aperta tutto l’anno: QUI orari e costi. La stazione a valle si trova proprio nel paese, con annesso parcheggio a pagamento. Per raggiungerla vi consigliamo di lasciare l’auto nel parcheggio gratuito della ferrovia Trento-Malè, in piazza San Gottardo e poi andare a piedi, oppure prendere la navetta.

La funivia

La funivia è piccola, 7 passeggeri al massimo, di un bel colore giallo e verde. Mentre si sale potete ammirare tutta la Valle dell’Adige in un colpo solo. Il viaggio dura solo 3 minuti e copre un dislivello di 620 metri. Arrivati lassù si respira un’altra aria. Poche case, zero macchine, tante passeggiate.

Lo skywalk: un brivido sul vuoto

Se non ci siete mai stati, dovete assolutamente rimediare ed andare a fare due passi sullo skywalk. Ma solo se non soffrite di vertigini!

Skywalk sospeso sul vuoto sul monte di Mezzocorona

Lo skywalk, per chi non lo sapesse, è un “terrazzino” sospeso nel vuoto, a 5 minuti di passeggiata dalla stazione a monte della funivia, con una strada pianeggiante, senza barriere architettoniche. Non adatto, dicevamo, a chi soffre di vertigini, ha uno sbalzo sul vuoto lungo 14 metri. La pavimentazione è in parte piena, in parte struttura forata e infine vetrata. Vi troverete così sospesi, a 648 metri di altitudine. Incantevole sulla vostra destra la vista sulle Dolomiti di Brenta: non lasciatevele sfuggire! Di fronte a voi invece il Monte Bondone, con il suo profilo caratteristico e sotto il fiume Adige con le sue anse.

Il ponte sospeso

Il nuovo ponte sospeso si raggiunge dalla stazione a monte, in circa 20 minuti, seguendo le indicazioni. Anche in questo caso non è una meta consigliata a chi soffre di vertigini: lungo ben 123 metri si trova all’incirca a 130 metri di altezza rispetto al suolo. Realizzato in corde d’acciaio, il ponte attraversa la Val della Villa e offre una vista da brivido sull’intera Piana Rotaliana..

Incredibile ponte sospeso lungo ben 123 metri: si trova sul Monte di Mezzocorona

Cos’altro fare sul Monte di Mezzocorona

Non solo attrazioni per temerari: sul Monte di Mezzocorona troverete anche tanti prati verdi dove distendervi per un pic-nic, stradine dove passeggiare con il passeggino e, per i bimbi, anche un bel parco giochi.

Dove mangiare

Se vi piace la buona tavola trentina sono i due ristoranti che trovate in quota. Potete scegliere tra il ristorante “Ai Spiazzi” (a due passi dal parco giochi,) e l’Albergo “3 Cime” con il suo bellissimo parco giochi proprio di fronte alla veranda: imperdibile la torta di patate (tel. 0461.1637647: verificare le aperture fuori stagione)

Passeggiate in quota sul Monte di Mezzocorona

Per chi ama camminare non mancano le escursioni. La più bella è quella che vi conduce a Malga Kraun e permette di ammirare anche il percorso di sculture “La magia del bosco”. C’è anche il sentiero forestale Un’aula nel Bosco: qui troverete indicati i nomi delle piante e le tradizioni del luogo. Un giro ad anello breve che recentemente è stato arricchito da simpatiche amache e panchine per il relax. E che panorama da lassù!

Se invece volete camminare una mezz’oretta potete raggiungere il Bait dei Manzi, strada per la maggior parte percorribile con il passeggino, almeno fino alla vista sulle Dolomiti di Brenta. Un’ultima salita e alla fine troverete una struttura con tavole al coperto dove poter mangiare, una fontana, e i “fogolari”, barbecue in pietra.

Ci eravamo stati anche con la TV.. guardate qui!

Monte di Mezzocorona: info utili

  • LUOGO: Rotaliana
  • PARTENZA: stazione a valle nel centro di Mezzocorona (TN)
  • ARRIVO: Monte di Mezzocorona
  • ALTITUDINE: circa 900 metri
  • IMPIANTO: funivia Monte Mezzocorona
  • DISLIVELLO:  680 metri rispetto al paese
  • PASSEGGINO: sì
  • PUNTI DI RISTORO: Albergo “3 Cime” tel. 0461.1637647

Cosa fare vicino a Mezzocorona

Primiero, al Rifugio Vederna

Il Rifugio Vederna è una di quelle strutture ancora autentiche, che amiamo tanto. In uno degli angoli ancora poco conosciuti del Primiero, anche nei mesi estivi, è il posto perfetto per trovare il proprio angolo di pace e trascorrere anche una notte con i bambini. Si raggiunge in un’ora e mezza circa di camminata e 600 metri di dislivello partendo dalla Val Noana. Aperto dall’1 al 4 maggio 2025 e nei weekend successivi fino a data da destinarsi, a seconda delle condizioni meteo. Nei dintorni è possibile provare un’avventura speciale: il canyoning.

Le camere come quelle di un tempo, la pace che si respira lassù alle Vederne quando tutti tornano a valle, l’atmosfera allegra e cordiale della gestione, sono tutte caratteristiche che rimarranno impresse nella vostra mente a lungo. Otto le camere: cinque matrimoniali, due singole ed una doppia, consigliato sempre prenotare.

Cristina e Marco, con il resto dello staff, sono alla loro terza stagione. Tanti eventi e occasioni di festa durante l’estate, e poi una cucina tipica e tradizionale, con prodotti di stagione e del territorio. Canederli, spezzatino di cervo e cinghiale, ma anche crespelle con le erbe raccolte nei prati circostanti: ogni giorno il menù è una sorpresa. Ottimi anche i dolci. Anche per mangiare, meglio prenotare al 389.2844058.

Rifugio Vederna: come arrivare

Si arriva camminando in un’ora e mezza circa, dal parcheggio della Val Noana (da Imer prendete la strada per la Val Noana e dopo qualche chilometro vedete il parcheggio sulla destra). Quattro chilometri, 600 metri di dislivello: non fatevi spaventare dalla salita iniziale nel bosco, che poi sale più gradualmente ed il posto è magnifico. 

La chiesetta, la fontana che zampilla, il contesto naturale attorno, rilasserà la vostra mente e il vostro cuore. Per chi non può camminare o ha bimbi piccoli, la strada forestale per il rifugio è aperta dal 8 maggio tutti i sabati e domeniche dal 1 luglio fine a fine settembre senza richiedere permessi. Sette chilometri, sconsigliato a chi ha auto basse. In altri giorni richiedete il permesso ai gestori.

Rifugio Vederna: informazioni utili

  • LUOGO: Val Noana
  • PARTENZA: parcheggio della Val Noana
  • ARRIVO: Rifugio Vederna
  • ALTITUDINE: circa 1600 metri
  • DURATA: un’ora e mezza circa (solo andata)
  • DISLIVELLO: 6000 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Vederna | tel. 389.2844058 | aperto dall’1 al 4 maggio 2025 e nei weekend successivi fino a data da destinarsi, a seconda delle condizioni meteo

Escursione al Monte Pavione dal Rifugio Vederna

Per chi vuole camminare ancora: una bella escursione è quella sul Monte Pavione, altrimenti in 40 minuti si arriva alla croce di vetta con vista panoramica sulle Pale di San Martino. Ci sono poi altre passeggiate tranquille nei dintorni. 

Cosa fare in Primiero:

Villaggio delle Marmotte al Tonale

Il Villaggio delle Marmotte, al Passo del Tonale, è uno dei nostri parchi gioco in quota del cuore! Il suo scivolo gigante non si può dimenticare! Anche perché, come suggerisce il nome del parco, è a forma di marmotta! Impossibile? Vi portiamo con noi a scoprire questo parco giochi perfetto per tutta la famiglia!

Il Villaggio delle Marmotte: come arrivare

Dal Passo del Tonale, dove si può parcheggiare, si raggiunge Malga Valbiolo, a quota 2244 metri. Ci si arriva in un’ora e mezza circa di camminata (300 metri di dislivello, strada forestale un po’ dissestata, fattibile con i passeggini da trekking) oppure, più facilmente, con la seggiovia Valbiolo, aperta indicativamente da metà giugno a meta settembre (orario di apertura e costi aggiornati QUI).

Villaggio delle Marmotte: un parco giochi diffuso

Il Villaggio delle Marmotte si trova a poca distanza dal ristorante e dall’arrivo della seggiovia. Oltre allo scivolo del quale vi abbiamo accennato in apertura, una delle caratteristiche di questo parco è quella di essere un parco “diffuso”. Cinque sono infatti i punti dove sono concentrate le attrazioni principali,  affiancati da altri minori ma pur sempre molto carini. Quello che conquista subito i bambini sono gli scivoli verdi. Apprezzato anche dai bambini più grandicelli è quello super lunghissimo, forse il più lungo di tutto il Trentino): scendere a razzo sfidando diverse curve è divertentissimo!

Sull’altro versante della montagna si trova un altro gruppo di giochi (foto qui sopra): un altro scivolo a tubo, stavolta dritto,  un castello con scivolo e, cosa non da poco, anche una stupenda vista sulla Presanella.

Al Villaggio delle Marmotte al Passo del Tonale si trovano tanti scivoli. Il più bello? Quello dedicato proprio alle marmotte, con ben due diversi tubi per scendere in velocità!

Villaggio delle Marmotte – lo scivolo marmotta

Villaggio delle Marmotte: lo scivolo marmotta

Infine, a completare degnamente il Villaggio delle Marmotte, proprio sotto l’arrivo della seggiovia (è comunque tutto molto vicino!) ecco il doppio scivolo a forma di marmotta: due tubi, uno più semplice e uno più veloce ed articolato, per accontentare tutti i gusti.  Accanto a questo scivolo si trovano tre casette in legno con dei pannelli che raccontano diverse storie su questo animale e alcuni “cunicoli” adatti per le piccole… marmotte umane!

Completa il tutto, poco distante dal ristornate, un bel percorso d’acqua dotato di un piccolo mulino con un divertente meccanismo per tirare su l’acqua facendo ruotare una grande trivella.

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Villaggio delle Marmotte: dove mangiare

Per mangiare potete fermarvi a Malga Valbiolo come abbiamo fatto noi, o portarvi un buon pranzo al sacco e gustarlo nelle diverse aree attrezzate che si trovano nei dintorni. In ogni caso vi consigliamo di partire la mattina e magari fermarvi a mangiare prima che il ristorante si riempia : in piena stagione c’è una fila notevole, evitate le ore di punta! E ricordatevi di riportare con voi cartacce e avanzi per preservare al meglio l’habitat di queste simpatiche creature pelosette!

Il rientro: marmotte e sosta al laghetto Valbiolo

Eh già, perché qui le marmotte ci sono davvero! Scendendo a valle ne abbiamo viste davvero tante, ed abbiamo avuto la fortuna di incontrare anche un bellissimo capriolo che si è fermato ad osservarci.
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Sul sentiero per il Villaggio delle Marmotte si trova anche un laghetto piccolo e perfetto per una sosta:mè il laghetto di Valbiolo

laghetto di Valbiolo

Insomma, davvero una splendida giornata per tutti, di fronte al ghiacciaio della Presena.
Un ultimo consiglio: che sia all’andata o al ritorno, se siete a piedi, vi consigliamo di fermarvi al Laghetto di Valbiolo, dove vi aspettano un altro piccolo parco giochi e una passerella sull’acqua.

Qui potrete rilassarvi su comode sdraio di legno e lasciar giocare i bambini. Vi consigliamo di  tornare a valle tenendovi il lago sulla destra e scendere seguendo il sentiero 111 fino al parcheggio.

Villaggio delle Marmotte: informazioni utili

  • LUOGO: Passo del Tonale
  • PARTENZA: Parcheggio Passo del Tonale
  • ARRIVO: Malga Valbiolo/Villaggio delle Marmotte
  • ALTITUDINE: 2244 metri
  • DISTANZA: 4 km (A/R) circa
  • DURATA: 2,5 ore  (andata e ritorno, senza soste)
  • DISLIVELLO:  300 metri
  • IMPIANTI: si può raggiungere anche con la seggiovia Valbiolo
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Valbiolo (tel. 0463 896079)

Passo del Tonale: cosa fare in estate

Se vi è piaciuto il Villaggio delle Marmotte o siete in cerca di idee per completare il vostro itinerario nei dintorni del Passo del Tonale, vi consigliamo di leggere le nostre mini-guide:

Dormire al Passo del Tonale

Val Passiria: in quota con la Funivia Hirzer

La funivia Hirzer (QUI gli orari e le tariffe, aperta fino al 30 settembre) si prende da Saltusio, in Val Passiria. In una ventina di minuti e due impianti diversi (la prima funivia da Saltusio, 490 metri, porta fino a Prenn, 1404 metri; la seconda da Prenn porta fino in località Klammeben, 1980 metri) raggiungerete quasi i 2000 metri di altitudine e un soleggiato altipiano con almeno sei malghe/strutture da visitare, una più bella dell’altra.

funivia hirzer

Per capire come sono posizionate le malghe potete prendere gratuitamente la mappa prima di salire in funivia. Vi spiego il giro che abbiamo fatto noi: arrivati in quota abbiamo preso il sentiero che prima in discesa e poi praticamente pianeggiante (fattibile anche con i passeggini da trekking) porta in 20 minuti circa alla Tallner Alm Kaser. Posizione soleggiata, sdraio, piatti tipici ed una bellissima vista sulla valle. Profumino delizioso, ma era ancora troppo presto per mangiare.

Così abbiamo proseguito, tra i pascoli verdi e i campanacci delle mucche, sempre su strada pianeggiante fino alla prossima malga. Un’altra mezz’ora circa.

Hintereggeralm: come una casa delle fiabe

Eccola qui sotto, con un bel parco giochi per i bambini: la Hintereggeralm. Cucina un po’ elaborata (e in questo caso a tema zucca, visto il periodo), con pasta fatta in casa e qualche proposte inconsueta per l’alta quota, ma assolutamente convincente. Anche qui troppo presto per mangiare, quindi, avanti!

Nemmeno dieci minuti di strada in leggera salita (un’ora dal punto di partenza, assolutamente fattibile da tutti) ecco la Mahdalm (1990 metri), cucina più spartana, diversi giochi per i bambini (tra cui gli amatissimi tappeti elastici raso terra e le altalene).

Erano nemmeno le 11 del mattino, fame ancora zero… quindi abbiamo deciso di tornare indietro.

La via del ritorno: due varianti

Due le possibilità: la strada dell’andata, o la via delle malghe, che la costeggia ma più in quota (200 metri di dislivello circa). In entrambi i casi arriverete nei pressi del rifugio Hirzer, Hirzerhütte, attorno a cui pascolano mucche, asini e alpaca.

Altro parco giochi davanti al rifugio, molto carino.

Dato che era scesa un po’ di nebbia e faceva freschetto, siamo entrati a mangiare nella bella stube. Scelta azzardata e non troppo azzeccata, arrosto di montone (!) con canederli, ottimi. E poi una frittata ripiena di formaggio e prosciutto ottima. Prezzi contenuti.

Ultima tappa, tornando all’arrivo della funivia Hirzer, la Malga Staffell (Staffelhütte), che ci aspettava per merenda. Mezz’ora di passeggiata pianeggiante (non adatta ai passeggini per il terreno sconnesso, al contrario di quanto indicato sulla cartina) e posto da favola. Tavoli e panche all’aperto, mucche al pascolo, dolci (e sicuramente anche gli altri piatti) deliziosi. Noi abbiamo preso strudel con la panna montata fresca e strudel di ricotta con salsa vaniglia. Strepitosi, 4 euro l’uno.

Sicuramente quest’ultimo posto è perfetto se volete camminare poco. Ma secondo me tutto il giro merita, fatto con calma e con la possibilità di fermarsi nei vari parchi gioco.

Funivia Hirzer: info utili

  • i cani sono ammessi gratuitamente, con museruola
  • i bambini sotto i 6 anni non pagano
  • il trasporto delle biciclette dalle ore 14 è gratuito
  • il parcheggio della funivia è gratuito

Altre funivie in zona che portano su alpeggi bellissimi, pieni di malghe e posti da scoprire:

Cosa fare nei dintorni:

Carezza: in quota con gli impianti

Gli impianti a Carezza, in Val d’Ega a poca distanza da Passo Costalunga, danno la possibilità di muoversi comodamente senza utilizzare l’auto. E quanto ci piace questo approccio! Sono sei gli impianti di risalita ad entrare in funzione per la stagione estiva, da metà maggio fino a inizio novembre: la nuovissima funivia cabrio (si viaggia sul tetto!) che parte da Tires; la cabinovia che permette di salire direttamente da Nova Levante, per poi proseguire con le cabinovie König Laurin 1 e 2, con la stazione “invisibile” che arriva a quota 2700 metri. E poi la seggiovia panoramica Tschein che collega l’hotel Moseralm con la stazione intermedia della cabinovia König Laurin e la seggiovia Paolina, che parte poco prima del Passo Costalunga.

Carezza: domeniche in famiglia

Quattro gli appuntamenti “domeniche in famiglia“, in cui è possibile utilizzare tutti gli impianti (compresa la funivia cabrio Tires) senza limiti per tutta la famiglia (2 adulti e 2 bambini) a soli 44 euro a giornata. Ecco le date del 2025: 15 giugno, 6 luglio, 21 settembre e 19 ottobre.funivia - impianti a Carezza

Cosa si può fare prendendo questi impianti? Avete un sacco di possibilità! Eccole:

Lago di Carezza

Partendo da Nova Levante, con la cabinovia König Laurin si arriverà alla stazione intermedia e da qui si potrà arrivare con la seggiovia Tschein fino all’hotel Moseralm e raggiungere in una ventina di minuti di camminata il Lago di Carezza con un percorso facile, in compagnia di meravigliosi yak in alpeggio.

Tour di Re Laurino con gli impianti a Carezza

Dal lago di Carezza al nuovo ponte sospeso ai rifugi in quota vista Catinaccio e Latemar per poi scendere da Passo Costalunga con la seggiovia Paolina. Il nostro racconto del Tour di Re Laurino

Aquila di Christomannos

Una grande opera artistica in bronzo, dedicata a Theodor Christomannos, l’austriaco considerato uno dei pionieri del turismo nelle Dolomiti. Vi raccontiamo l’escursione, salendo con la seggiovia Paolina.

Rifugio Roda di Vael

L’accesso più semplice si ha prendendo la seggiovia Paolina, trovate i dettagli per raggiungere il rifugio Roda di Vael qui.

Impianti a Carezza: malghe in quota

Salire con gli impianti e andare in una delle malghe deliziose con piatti tipici invitanti, tipo la Messnerjoch, la Ochsenhütte e la Heinzen Alm, Baita Masarè, Franzin Alm.

Impianti a Carezza: biglietti unici

Il Rosengarten Passun unico biglietto per tutti e sei gli impianti di risalita del Catinaccio, con validità giornaliera, dà diritto a utilizzare senza limiti gli impianti. C’è poi il Mountain Pass: 17 impianti di risalita sul Catinaccio, Latemar e sullo Sciliar durante 3 giorni o 5 giorni a scelta all’interno di 7 dal primo giorno d’utilizzo. Trovate le tariffe sempre aggiornate qui.

Contatti:

🌐 www.carezza.it
📞 0471 612527

Panchine giganti in Trentino: dove trovarle

Ci piace molto questa tendenza diffusa un po’ ovunque, negli ultimi tempi, di costruire delle panchine giganti in posti particolarmente panoramici. Si raggiungono con piacevoli passeggiate e regalano scatti imperdibili e soprattutto sono ideali per picnic o soste in luoghi di grande bellezza. Abbiamo deciso di raccogliere e raccontarvi alcune big bench visitabili facilmente in Trentino. Esploratele! Potrebbero anche interessarvi i più bei sentieri tematici del Trentino Alto Adige. Oppure le sculture giganti realizzate in legno o con materiali naturali.

Val di Ledro: big bench vista lago

Proprio sopra il Best Ledro Camping a Molina, c’è una panchina gigante davvero da urlo. Realizzata da Fabio Trentini, gestore della struttura, con il legno degli alberi caduti a terra dopo la tempesta Vaia del 2018. Ci potete arrivare con una semplice passeggiata che parte proprio dal parcheggio del camping (accesso libero, bar molto carino per un aperitivo o per mangiare un ottimo panino) e in un quarto d’ora circa vi porterà in questa posizione panoramica sul lago.

Consigliato andare lì al mattino presto, oppure all’ora del tramonto visto che il sole scende proprio di fronte a voi. La curiosità: il tronco accanto alla panca custodisce una nicchia in cui si trova un libro per raccogliere i messaggi e i pensieri dei visitatori. Lasciate anche il vostro!

panchina gigante vista lago di Ledro

panchine giganti – Val di Ledro

Val di Non: la panchina del Groppello

Questa grande installazione, anzi gigante, alta quasi due metri e mezzo è la prima vera “panchina gigante” in Trentino Alto-Adige. Si trova nel Comune di Novella ed è raggiungibile a piedi con una passeggiata di dieci minuti partendo dal centro del paese di Romallo. È la Panchina del Groppello, posizionata in un piccolo vigneto di montagna, di colore giallo come la luce di questa valle che dà direttamente sul lago di Santa Giustina.

Appartiene all’iniziativa Big Bench Community Project ed è la numero 132. Ideatore e promotore è Chris Bangle, designer americano che con la moglie Cathrine ha voluto sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane. Ma non solo, è stata pensata una modalità divertente per scoprirle in tutta Italia. Esiste infatti un passaporto con degli spazi precisi dove apporre il timbro del paese con la panchina gigante visitata. Una simpatica collezione da fare e un nuovo modo di viaggiare all’aria aperta.

panchine giganti del Trentino: questa si trova in Val di Non

Questa panchina gigante è stata voluta da Silvia e Pietro Pancheri di Cantina LasteRosse ed è stata donata al territorio come esperienza da condividere e come simbolo di salvaguardia di tutte quelle piccole realtà che hanno bisogno di tutela.

Panchine giganti in Val di Fassa

Proprio accanto al bel parco giochi di Pozza di Fassa si trova una panchina gigante con i colori della bandiera ladina  e la scritta “Dove si può godere di un pezzo di Paradiso, dove è la Val di Fassa, dov’è il mio paese”. Salendo poi con la telecabina del Buffaure, un’area escursionistica perfetta per le famiglie con tante attività d’estate, ecco diverse postazioni “giganti” con vista. Dai tre troni di Re Laurino con vista sulla valle, accanto al castello in legno di Re Laurino.

Ci sono anche delle sdraio giganti posizionate proprio sopra l’arrivo dell’impianto.

Sempre sul Buffaure trovate una grande panchina a forma di farfalla che regala una vista wow!

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Dove si trovano le panchine giganti in Trentino?

  • in Val di Ledro sopra il camping Best Ledro Camping a Molina
  • in Val di Non a dieci minuti a piedi dal paese di Romallo
  • a Pozza di Fassa accanto al parco giochi
  • in Buffaure, raggiungibile con la cabinovia da Pozza di Fassa

Se ne conoscete altre scrivetele nei commenti!

Alla scoperta del mondo di Sciury

Sentiero tematico ad anello di 2,5 chilometri sull’Altopiano del Pradel, con protagonista lo scoiattolo Sciury. Per raggiungere il punto di partenza si prende la telecabina che da Molveno porta in pochi minuti al Pradel a 1350 metri di altitudine. Gli impianti sono aperti dal 12 aprile al 2 novembre 2025, prezzi e orari sempre aggiornati QUI. Ed ecco un mondo speciale fatto di natura, passeggiate ed una fantastica vista su uno dei laghi più puliti e belli d’Italia. Se vi piacciono questo tipo di sentieri non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Arrivati al grande prato decidete se fermarvi per un po’ alle attrazioni o posticiparle al vostro rientro. Da qui parte anche il sentiero realizzato in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta. Offre bellissimi scorci panoramici, tabelle informative sulla flora e la fauna del luogo, oltre a divertenti installazioni dedicate allo scoiattolo.

Troverete diverse tane di questo simpatico animale, costruite con il legno in maniera artistica.

Divertenti postazioni in cui riconoscere le sue principali caratteristiche, come la coda o le zampe.

Giochi tutti da esplorare!

E diverse curiosità da soddisfare grazie ai pannelli sul percorso.

Il mondo di Sciury: info utili:

  • LUOGO: Paganella
  • PARTENZA: altopiano di Pradel
  • ALTITUDINE: 1350 metri
  • DURATA: un paio d’ore (giro completo)
  • DISLIVELLO: 100 metri
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: al Rifugio la Montanara, all’arrivo della seggiovia, oppure a Malga Tovre (3297921809) aperta solitamente da giugno a settembre

Il percorso è stato pensato anche per i passeggini, anche se effettivamente risulta impegnativo, specialmente per la ripida salita finale che richiede un grande sforzo fisico.

Parco dello scoiattolo

Ultima (o prima) imperdibile installazione è lo scoiattolo gigante che vedete nella foto di copertina. Al suo interno sono nascoste delle reti per arrampicarsi fino in cima… super divertente! La nostra tappa preferita è stata però quella che invita al lancio delle pigne, per capire se avrete abbastanza provviste per l’inverno o se sarete destinati alla fame.

Altopiano Pradel – Molveno

Questo altopiano è un luogo a misura di famiglia, potrete trascorrere un’intera giornata all’insegna del divertimento. Oltre al mondo di Sciury potrete mettervi alla prova al parco avventura Forest park. Godere dei panorami e rilassarsi sdraiati sui prato. Proprio di fronte al Rifugio la Montanara si trova un piccolo ma molto apprezzato parco giochi e una meravigliosa vista sulle Dolomiti di Brenta.

Il nostro racconto sul Pradel: tutte le attività per famiglie

Pradel – Molveno: funivia

  • i bambini fino ad 8 anni salgono gratis (con accompagnatore pagante) e per bambini fino ai 16 anni 30% di sconto sulla tariffa.
  • chi utilizza il parcheggio alla base degli impianti ha uno sconto di tre euro
  • è possibile salire a piedi, sia da Molveno che da Andalo (meglio la seconda opzione) lasciando la macchina in località Valbiole, ma tenete conto un po’ di fatica. In caso potete prendere all’andata con la telecabina e poi scendere a piedi!

Malga Cislon a Trodena

Malga Cislon a Trodena: lo spettacolo dei colori dell'autunno

Una malga aperta per una gita in questa stagione? Nel Parco naturale del Monte Corno, c’è Malga Cislon (1570 metri di altitudine), struttura aperta per gran parte dell’anno. Poco più di un’ora, 400 metri di dislivello. Solo la parte iniziale è un po’ impegnativa. Si parte nei pressi della chiesa di Trodena (salendo da Egna verso la Val di Fiemme, svoltate a destra nei pressi di Fontanefredde), dove ci sono alcuni parcheggi. Se non trovate posto c’è un ampio spazio anche all’ingresso del paese.

Malga Cislon: come arrivare

Seguendo le indicazioni per Malga Cislon si scende per un po’ e poi si svolta a destra procedendo sulla strada asfaltata prima in leggera salita e poi un po’ più decisa. Fattibile con il passeggino fino alla malga restando sul fondo stradale, ma tenete conto della salita nel primo tratto. Girandovi indietro vedrete il Corno Bianco ed il Corno Nero in tutta la loro bellezza. Molto carino il sentiero che entra nel bosco, a circa metà strada sulla sinistra, e che poi sbuca sui pascoli. Una bella alternativa alla strada, se appunto non avete il passeggino con voi.

Ancora una decina di minuti, ed ecco la struttura in posizione soleggiata.

malga Cislon con tavoli all'esterno

Malga Cislon

All’arrivo vi aspettano tanti animali: le pecore, un bel cavallo e le capre, ma anche le galline e altri animali da fattoria. Per i bambini un parco giochi semplice, ma carino con corde, altalene, passerelle sospese ed assi su cui rimanere in equilibrio.

Il menù di Malga Cislon

Qui si mangiano i piatti tipici della tradizione altoatesina, ma anche trentina (tipo la polenta con funghi o formaggio fuso). Per noi ravioli di patate ripieni di barbabietola e un classicone: uova, speck e patate. Ma anche canederli (con goulash o al burro fuso o anche in brodo), zuppa di cipolle o di goulash, spatzle con porri e speck. 

Ad addolcire il finale tante ottime torte fatte in casa, strudel di mele, gelato con lamponi caldi, yogurt o panna cotta con frutti di bosco. Dopo le 15 è possibile ordinare anche gli strauben, le omelette e il kaiserschmarren. Molto carina la possibilità di gustare un brunch  fino alle 11 (su prenotazione).

Trodena: la via del ritorno

Al ritorno avete diverse possibilità: tornare indietro dalla strada dell’andata, oppure due giri ad anello, un po’ più lunghi ma ugualmente meritevoli per la bellezza dei paesaggi che si incontrano.

Seconda possibilità, superata la malga, dopo cinque minuti seguite l’indicazione a destra che indica Trodena. Un’ora e mezza in una natura rigogliosa su un sentiero non fattibile con i passeggini. Primo tratto in salita e poi pianeggiante (attenzione alle mucche e vitelli particolarmente intraprendenti) per poi scendere molto velocemente in paese.

Molto bella la vista su Trodena e il Lagorai, con terrazza panoramica, anche se al bivio finale io consiglio di prendere la strada forestale sulla sinistra invece del sentiero nel bosco sulla destra.

Altra possibilità, che riporta a Trodena in due ore circa, quella di proseguire dritti dopo Malga Cislon e di arrivare fino al punto panoramico sulla Valle dell’Adige. Noi non l’abbiamo fatto, ma ci hanno assicurato essere molto suggestivo. Torneremo per riprovarlo, ma prima torneremo anche con la neve!

Informazioni utili di malga Cislon

APERTURA 2025 : La malga è aperta fino al 4 maggio e dal 14 maggio in poi (chiusa dal 5 al 13 maggio 2025)

  • PARTENZA: Trodena
  • ARRIVO: Malga Cislon
  • ALTITUDINE: 1570 metri
  • DURATA: poco più di un’ora (solo andata)
  • DISLIVELLO: 400 metri
  • PASSEGGINO: si
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Cislon | 349.7330205 – 0471.1889832 | giorno di riposo mercoledì (no riposo da metà luglio a metà settembre )| chiusa solitamente da metà novembre fino a metà dicembre | a volte durante le festività sono chiusi, tipo il Giorno dei Santi e dei Morti, oppure la Vigilia di Natale

Trodena: cosa vedere

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