Author - Silvia

Passo Nigra: passeggiata invernale

Escursione bellissima, di un’ora e mezza circa, con vista spaziale su Catinaccio/Rosengarten e Latemar quella che da Passo Nigra porta a Maso Schiller, in Val d’Ega. Una passeggiata di sei chilometri a quota 1700 metri con continui saliscendi, su strada forestale fattibile anche con il passeggino da trekking. Se in assenza di neve (come in questo inverno) o con neve battuta.

Si parte dal parcheggio gratuito di Passo Nigra e si seguono le indicazioni per Malga Hagner/Maso Sciller. La prima parte è in leggera discesa e fin da subito potete ammirare sulla vostra sinistra sua maestà il Catinaccio. Mano a mano che si prosegue ecco anche il Latemar e in lontananza la Pala Santa, il Corno Bianco e il Corno Nero.

Si alternano continuamente tratti nel bosco e altri tra i prati. Attenzione alla presenza di tratti ghiacciati, soprattutto a fine stagione. Evidenti ancora i segni del passaggio della tempesta di Vaia, anche se il bosco si sta riprendendo. Mano a mano che si prosegue si incontrano masi privati che fanno venire un solo pensiero: chissà cosa significa dormire quassù!

Dopo poco più di un’ora di camminata ecco le indicazioni per Malga Hagner (chiusa in inverno). Proseguite quindi seguendo le indicazioni per Maso Schiller / Schillerhof. Un’altra ventina di minuti ed eccolo, in posizione panoramica che più panoramica non si può.

Nelle giornate soleggiate si può stare sulla terrazza all’aperto, con tante tavole e panche in legno. Altrimenti c’è la stube in legno all’interno, che profuma proprio delle osterie di una volta. In cucina Hubert, che gestisce il maso di famiglia. Simpatico e sorridente, è un perfetto padrone di casa.

Noi abbiamo preso gli Schlutzkrapfen fatto in casa, ottimi e con tanto burro di malga..

e poi una cotoletta gigante con patate arrostite. Tutto ottimo ed abbondante. Qui la specialità della casa sono i canederli, disponibili addirittura in sei tipi, tra cui alle rape e al pino mugo. E poi la carne di cervo e i piatti tipici della cucina altoatesina. Ottime anche le torte, anche quelle preparate in casa e super cordiale il cameriere indiano che ci ha servito con gentilezza ed efficienza.

Maso Schiller è raggiungibile anche da Nova Levante e da San Cipriano, anche se questa è senza dubbio la strada più comoda per raggiungerlo. Chiusura il 26 marzo 2023, per poi riaprire a fine maggio fino a fine ottobre. Unico giorno di riposo il martedì. Torneremo di sicuro, perchè questo è un posto davvero incredibile.

Maso Schiller: 📞 340 4839853

Altre passeggiate da fare nei dintorni in inverno:

anello di Frin

Marocche di Dro: un luogo lunare

Quella che vi raccontiamo oggi è una passeggiata davvero inusuale che ci ha lasciati piacevolmente stupiti  e affascinati soprattutto i più piccoli, tutta all’interno della più grande frana delle Alpi. Siamo stati alle Marocche di Dro, che testimoniano ancora oggi il loro tumultuoso passato. Percorrendo la strada che da Dro porta verso Drena, passato Maso Trenti,  troverete sulla sinistra un primo parcheggio sterrato e da lì l’ingresso alla zona è indicato con cartelli molto visibili. Poco più avanti altri parcheggi con ampi spazi verdi con tavoli e panche per pic nic.
Ci sono diverse possibilità di visita all’area: la durata riportata sulle guide parla di due ore, ma noi l’abbiamo fatta con calma, leggendo tutti i cartelli e soffermandoci spesso ad ammirare questo paesaggio lunare pieno di sorprese.
Abbiamo impiegato circa tre ore, percorrendo circa 5 chilometri e mezzo. Il percorso è adatto alle famiglie con bambini dai 6/7 anni in su e non presenta difficoltà: bastano un paio di scarponcini e tanta curiosità! Dopo un primo tratto troverete un cartello con indicata la possibilità di un percorso più breve (Laghi Soli, di circa un’ora e mezza) e uno più lungo (circa 3 ore), noi abbiamo scelto il percorso lungo e ci siamo addentrati direttamente nelle Marocche.
Il sentiero è bellissimo a tratti desertico: alberi bonsai che crescono su pochi millimetri di terra, la selce rimasta intrappolata che affiora su enormi pietre creando mosaici bellissimi, le pietre modellate dall’ acqua piovana che sembrano sculture e dopo circa un’ora e mezza di saliscendi, facendo una breve deviazione, ecco la roccia con le impronte dei dinosauri passati di qui milioni di anni fa.

Giunti al culmine dell’anello abbiamo una bellissima vista sul lago di Cavedine e la valle dei Laghi. Abbandoniamo questo paesaggio roccioso per addentrarci in una zona decisamente più verde perché, come spiegato dai cartelli, questa frana si è formata molti anni prima e quindi si è già ricoperta di vegetazione. Un paesaggio molto piacevole, in mezzo a boschi, con ampi slarghi dove si può fermarsi a riposare e nelle giornate soleggiate volendo a fare un pic nic.

Scendiamo verso il fiume Sarca, sulla nostra destra vediamo la vecchia centrale idroelettrica di Fies. Percorriamo un tratto breve di ciclabile fino a quanto un cartello ci invita a rientrare verso le “marocche”. Si costeggia l’oasi paludosa e verdeggiante di Laghi Soli e…
…si percorre l’ultima parte del percorso in un ambiente arido e pietroso per arrivare piano piano al punto di partenza.

Alcuni consigli utili:

  • portarsi da bere e cibo perché all’interno del biotopo non si trova niente;
  • distribuire questo percorso su una o mezza giornata, perché i prati dopo un’ora e mezza invitano a una sosta; leggere i cartelli che sono fonte inesauribile di informazioni e curiosità;
  • preferire i mesi non troppo caldi perché il riverbero del sole sulle rocce potrebbe essere fastidioso.
  • per chi ha bambini più piccoli ci si può immettere sul percorso poco più avanti rispetto al parcheggio e andare direttamente in 20 minuti a vedere le orme dei dinosauri passando in un simpatico boschetto.

Una passeggiata naturalistica ma anche storica dove i bambini si divertiranno moltissimo, impareranno tante cose e proveranno l’emozione di essere stati proiettati in un mondo fantastico, popolato da dinosauri: proprio quelli che vedono nei cartoni animati o leggono sui libri!

Se vorrete camminare meno e arrivare direttamente alle impronte dei dinosauri, dal Biotopo delle Marocche continuate con la macchina seguendo le indicazioni per il lago di cavedine, lungo la strada che scende troverete sulla sinistra l’indicazione per le impronte dei dinosauri e in dieci minuti potrete raggiungerle.

Nei dintorni:

Trovate altre info sulle Marocche QUI.

Al lago di Tenno, che colori!

Il lago di Tenno si trova ad una ventina di minuti da Riva del Garda. Bisogna lasciare l’auto al parcheggio a pagamento e dopo una cinquantina di scalini si arriva a quello che è il sesto specchio d’acqua più grande del Trentino. Con dei colori meravigliosi che tendono al verde e al blu, regala in ogni stagione un’ottima alternativa al vicino lago di Garda. Anche l’autunno con le sue sfumature lo rende un luogo ideale per una breve passeggiata nella natura con i vostri bimbi.

Qui in realtà l’atmosfera è completamente diversa rispetto al fratello maggiore: privo di centri urbani e completamente immerso nella natura, è meno frequentato, ad eccezione dell’estate.


Bellissimo fare il bagno nelle sue fresche acque e raggiungere, se siete allenati, l’isolotto posizionato al centro. Se volete fare una passeggiata c’è un sentierino che fa tutto il giro (non adatto ai passeggini perché anche qui ci sono dei gradini) in una mezz’ora, ma calcolate un tempo maggiore senza dubbio perché i bambini troveranno mille spunti per divertirsi: dalla grande spiagge di sassi dove fare la gara di lanci oppure divertenti costruzioni con i materiali naturali, al ponte sospeso realizzato con grandi tronchi.

Diversi i punti dove fermarsi per una piacevole sosta, un picnic, una giornata tra giochi e relax: prati, panche di legno, scogli, ma anche i tavolini vicino al chiosco-bar. E per chi vuole ci sono anche i grill ad utilizzo libero per un barbecue all’aperto.

Altra bella passeggiata (una ventina di minuti, fattibile con il passeggino) quella che dal parcheggio arriva al meraviglioso borgo medioevale di Canale di Tenno. Uno dei borghi più belli d’Italia, con un’atmosfera sospesa nel tempo tra case rurali addossate le une alle altre, collegate da portici, androni, corti interne e antichi vòlti.

 

Siete in camper? Troverete un’area di sosta in prossimità del lago, dotata di camper service, colonnine elettricità, illuminazione notturna e zona barbecue. Info 📞 348 8222981.

Bolzano: Museo di Scienze Naturali

Sapete che a Bolzano esiste un museo con un acquario marino da 9000 mila litri con pesci ed invertebrati della barriera corallina? E con diverse postazioni interattive interessanti per conoscere meglio l’ambiente che ci circonda?
Per noi è stata un’entusiasmante scoperta, anche perché è un luogo vivo e ricco di iniziative interessanti tutto l’anno con mostre temporanee decisamente curiose.

Dal 17 marzo 2023 troverete la mostra CALDERA che vi farà fare un vero e proprio viaggio nel passato!

280 milioni di anni fa, un supervulcano dominava il centro della attuale regione Trentino-Alto Adige. I possenti depositi di porfido testimoniano ancora oggi della sua attività, mentre gli altri strati rocciosi intervallati raccontano di periodi di calma, durante i quali si sono insediate piante e animali. Alcuni di loro hanno lasciato tracce profonde. Grazie a fossili, modelli di animali e una simulazione del supervulcano, riporteremo in vita questo mondo perduto.

 

Come vi anticipavamo il pezzo forte è senza dubbio l’acquario tropicale, che i bambini (ma anche gli adulti) rimarranno estasiati ad osservare. Lì troverete il pesce pagliaccio, la castagnola rossa, il pseudocromide viola, la damigella azzurra, il pesce cardinale di Banggai, ma anche il pesce coniglio e il pesce angelo nano fiammeggiante. Un tripudio di colori tutti da ammirare.

Altri acquari molto interessanti sono quelli d’acqua dolce che ospitano tante specie autoctone…
Curiose e coinvolgenti anche le sezioni dedicate ai fossili e ai minerali, con diverse postazioni interattive capaci di attirare subito l’attenzione dei bambini. Divertente ad esempio il “pluviometro”, che permette di scegliere una delle tante località nel mondo e capire quanto piove (o non piove) all’anno: scoprirete che esistono posti dove non piove mai, così come – poco distante – che esistono anche delle piante che crescono tra le rocce.
Sempre affascinante per i bambini l’area dedicata agli animali tassidermizzati: immediato l’incontro con l’orso che purtroppo venne centrato diversi anni fa in autostrada da una macchina. Lì accanto potrete conoscere tutta la storia sua e della sua famiglia, grazie a delle schede che la ricostruiscono nei dettagli. Incontreremo poi un lupo con un simpatico gioco interattivo a lui dedicato.
E poi verremo colpiti da una grande aquila “pronta ad afferrarci”!
…così come un grande cervo e tanti altri animali, come il tasso e le marmotte (bellissima la riproduzione in 3D del loro ambiente naturale).

Affascinante anche il gigantesco formicaio, da osservare da vicino grazie alle grandi vetrate. Potrete assistere all’incessante lavorio delle formiche, capaci di modificarne l’aspetto molto velocemente.
E ultimo, ma non meno curioso e allegro, il gioco interattivo dedicato a rane, rospi e raganelle… vediamo se indovinate il loro verso?!

Laboratori e attività per bambini e ragazzi:
  • Con gli amici al museo

    Vuoi passare un pomeriggio diverso insieme ai tuoi amici? Al museo vi offriamo due ore di esperimenti, scoperte e giochi. Fissate giorno e orario, formate il gruppo e scegliete tra una delle nostre proposte:
    • Esperimenti tra scienza e magia
    • Detective al Museo: i segreti della natura
    • Fossili, dinosauri e altre strane cose del passato

Costo: 80 €/gruppo – Numero massimo di partecipanti: 12 bambini/e della scuola elementare – Durata: 2 ore. L’attività può essere svolta dal martedì al sabato, orario concordabile. Info e prenotazioni (necessaria 3 settimane in anticipo!): 0471 412964

  • Naturelab 2023

    Appassionato di natura? Osservi le rocce, conosci un sacco di piante, cerchi le tracce degli animali nel bosco e poi ti ritrovi a guardare le stelle la sera? Allora questo è il posto per te! Scopriamo insieme i segreti della natura! Una serie di incontri pomeridiani per esplorare la natura in compagnia di altri appassionati futuri scienziati. Corso bilingue per bambini dai 8 ai 11 anni, ogni mercoledì (dal 11 gennaio al 24 maggio 2023) dalle ore 14.30 alle ore 16.30 Costo del corso: di 100€ (incluso il materiale), 80 € per ogni ulteriore figlio – Partecipanti limitati! Per informazioni tel 0471 412964/412982 o attraverso il modulo di contatto.

QUI  il calendario sempre aggiornato con i vari appuntamenti.

Per maggiori informazioni:

Museo Scienze Naturali Alto Adige
tel. 0471 412 964
e-mail: info@museonatura.it
sito: www.museonatura.it

Alcuni consigli utili per vivere la città di Bolzano.

Lago di Garda: meravigliosa Ponale

La Strada del Ponale è uno dei più affascinanti sentieri panoramici d’Europa. Anche se sono tutte belle le passeggiate sul Lago di Garda, la regina incontrastata delle escursioni top è questa. Splendida, soprattutto in primavera o in autunno durante la settimana  (non fatela mai d’estate nelle ore centrali, perché il sole picchia, e in ogni caso attenzione ai tanti bikers sempre in transito!).

Noi abbiamo lasciato l’auto al comodo parcheggio Monte Oro (due euro all’ora), nei pressi della Centrale idroelettrica,  a circa dieci minuti a piedi dall’inizio del percorso, che si trova poco più avanti sulla destra, in direzione Limone.  Prima di partire ci siamo concessi un giretto lungo il molo del centro di Riva, sempre affascinante con lo sbrilluccichìo del lago fin dalle prime ore del mattino.


Si costeggia quindi per qualche centinaio di metri il lago e prima della galleria si sale su quella che una volta era la strada che collegava Riva del Garda con la Val di Ledro.
Un percorso bellissimo, che permette di alzarsi gradualmente costeggiando la montagna, con vedute davvero da mozzare il fiato a picco sul lago. Nuova anche l’installazione di alcune fontanelle lungo il tracciato, utilissime soprattutto nelle ore più calde!

Fattibile con un buon passeggino da trekking, ma secondo noi è decisamente più comodo da percorrere con lo zainetto portabimbi perché vi sono alcuni passaggi più stretti e comunque, non appena comincia la stagione turistica, c’è un via vai continuo di persone e bici.

Dopo un’oretta di passeggiata in leggera salita, tra gallerie e resti di fortificazioni militari, troverete il ristorante/bar Ponale Alto Belvedere (aperto solitamente tutti i giorni a partire da aprile e fino a fine ottobre), con la sua bella terrazza panoramica dalla quale non solo potrete ammirare il lago ma anche la cascata poco più sotto (la si può raggiungere scendendo verso il porto antico, imboccando il sentiero sulla sinistra, qualche decina di metri oltre il bar. Tuttavia è assolutamente sconsigliato a chi ha bambini piccoli perché molto ripido ed ostico).

Potrete scegliere un bel tavolo al sole dove gustare primi piatti espressi, insalatone, panini e ottime torte fatte in casa o anche solo dissetarvi. Molto comodo il sistema di chiamata con altoparlante, che permette di tornare tranquillamente al tavolo e di andare al bancone quando è tutto pronto e viene chiamato il tuo nome.

Verso la Val di Ledro:

Poco dopo il ristorante troverete un bivio: andando a destra, dopo una serie di tornanti, su strada asfaltata arriverete a Molina di Ledro (10 i chilometri totali, da Riva), mentre a sinistra continuerete a costeggiare il lago fino ad arrivare in un’altra mezz’ora all’abitato di Pregasina (quasi 6 chilometri in totale).
Per chi vuole raggiungere a piedi la Val di Ledro consigliamo di andare comunque a sinistra al bivio e subito dopo il ponte prendere sulla destra la mulattiera che entra nella valle. In questa maniera eviterete di dover camminare per un tratto sulla statale, oltre a poter vedere per terra i segni dei carri e degli zoccoli dei cavalli, impiegati una volta nel tragitto, ma anche la centrale idroelettrica abbandonata all’interno della quale ora crescono rigogliose le piante. La mulattiera si collega quindi alla pista ciclopedonale della Val di Ledro: attenzione che il pezzo tra Biacesa e Pré è piuttosto ripido.

Belle tutte e due le varianti, anche se la prima volta il mio consiglio è quello di andare verso Pregasina: in un paio d’ore ci arriverete tranquillamente godendovi tutte le bellezze di questo itinerario davvero magico.

L’alternativa, perché no, è anche solo fermarsi qui e rientrare con calma, godendosi i meravigliosi scorci sul lago di Garda (secondo noi al mattino si gode della luce migliore), tra fiori selvatici, rocce e interessanti testimonianze della guerra. Anzi, se vi capita l’occasione andate a visitare la tagliata del Ponale, l’incredibile opera di ingegneria bellica che si nasconde nella montagna: noi ci siamo stati e ne vale assolutamente la pena (QUI il nostro racconto)

Abbiamo provato la Ponale da Riva del Garda a Pregasina anche in e-bike, QUI il racconto!

La Strada del Ponale riapre dopo gli interventi di manutenzione sabato 25 marzo 2023.

Altre passeggiate spettacolari nei dintorni, sempre vista lago:

Dove dormire nei paraggi? Residence Filanda a Riva del Garda

Alle Miniere della Val Ridanna

Le Miniere della Val Ridanna (30 minuti da Vipiteno) sono un posto incredibile! Qui nel 1500 lavoravano circa 1000 minatori, in 70 gallerie. Le condizioni di lavoro erano difficili, ma la paga era buona, quindi si accettava di patire il freddo e la stanchezza e di correre diversi pericoli. Nel 1989, dopo 800 secoli di attività (se volete trovate QUI tutta la storia del luogo), l’impianto minerario venne chiuso, anche se ben presto vennero fatti dei lavori per mantenerlo così com’era e permetterne le visite.

LA NOSTRA VISITA

Come prima cosa noi siamo andati in un’aula video, all’interno del piccolo, ma molto interessante, museo dove ci è stata spiegata la vita e l’evoluzione dell’intero giacimento. Ma la vera emozione inizierà quando, caschetti d’ordinanza in testa, ci si immerge nei tunnel scavati nella miniera.
All’interno è possibile vedere in azione alcuni dei numerosi macchinari che venivano usati per scavare nella roccia.
Miniere di Ridanna (6)

Si è testimoni dell’evoluzione del lavoro del minatore da quando nel medioevo era costretto a lavorare sdraiato in stretti cunicoli.Miniere di Ridanna (44)

Oppure  quando l’utilizzo di macchinari ad aria compressa saturavano le grotte con polveri e rumori assordanti.

A differenza di altri siti che abbiamo visitato queste si presentano intatte e “quasi funzionanti”. Hanno l’aspetto di miniere fantasma pronte a riprendere nel giro di pochi secondi la loro attività.

Smessi i caschetti si entra nella raffineria dove le pietre venivano lavorate (e polverizzate) per recuperare i minerali al loro interno. Un processo, lento, macchinoso talvolta pericoloso che i bambini hanno osservato pieni di meraviglia.

Miniere di Ridanna (22)

La visita si svolge quasi totalmente al chiuso, quindi è perfetta anche da conservare per una giornata uggiosa. Ricordate però di portare con voi le giacche pesanti: all’interno della roccia la temperatura è di circa 8 gradi!

A noi è piaciuto in particolarmente:
  • la casetta di Biancaneve e i sette nani;
  • lo scivolo all’interno della miniera, velocissimo indossando la protezione che usavano i minatori per spostarsi da un piano all’altro;
  • il laghetto dove cercare con vanga e setaccio le pietre preziose;
  • il pozzo, dove tirar su con una carrucola il secchio pieno di pietre;
  • il plastico che ricrea il funzionamento del trasporto del materiale estratto da Monteneve, con i carrellini ed il gioco dei pesi;
  • picconare le pareti di roccia, alla ricerca di qualcosa di prezioso;
  • i macchinari che si azionano e che fanno un rumore incredibile ma che rendono perfettamente l’idea di come si lavorava lì dentro;
  • il fatto che la visita guidata sia accessibile per famiglie con passeggino e dai disabili;
  • la storia della “gigantessa”, una donna vissuta realmente a Ridanna che misurava oltre due metri e che è stata riprodotta a grandezza naturale;
  • che qui si può venire anche se piove: certo, è molto più bello con il caldo ma la temperatura nella miniera è costante (vestitevi comunque con capi pesanti, il nostro piumino ci stava tutto) e gran parte del museo è al coperto.
LE VISITE GUIDATE

Si possono effettuare diversi tipi di visite e tour, ecco nello specifico i più interessanti:

Ridanna Junior
Un’ escursione avventurosa per bambini e ragazzi!

Sicuramente il modo migliore per scoprire le miniere per bambini dai 4 anni in su! A caccia di minerali in galleria, nella discarica del materiale e nello stagno, muniti di punta e mazzetta, zappa, pala e setaccio.
In questo workshop, le guide ben preparate sveleranno ai partecipanti quali tesori celino le viscere della montagna, come li si estragga e li si utilizzi. Una visita interessante e stimolante nella galleria didattica, bardati con l’autentica attrezzatura dei minatori e non senza un pizzico di avventura. In un tratto di galleria adeguatamente predisposto si può sperimentare in prima persona un turno di lavoro dei minatori. A conclusione della visita, una bella discesa sul “batticulo”!

Solo su prenotazione. Durata: 2,5 ore circa.
Orari: Mercoledì, Venerdì, Domenica ore 13:30.
Ideale per bambini dai 4 ai 12 anni. La guida è attrezzata per le persone disabili e si può fare anche in passeggino!

Ridanna Compact

Per tutti coloro che visitano per la prima volta le miniere di Monteneve! 800 anni di attività mineraria, le tecniche d’estrazione e di trasporto impiegate dal Medioevo e i macchinari originali, funzionanti tutt’oggi.

Potrete toccare con mano le condizioni di lavoro nel sottosuolo, l’oscurità, l’umidità, la polvere e il rumore. Dopo il trasporto, l’arricchimento: per secoli, i minerali venivano frantumati a mano, selezionati con un setaccio e passati in un impianto di lavaggio. Solo più tardi furono introdotti i frantoi e i mulini e, nel 1926, il metodo di flottazione. L’ impianto di trasporto a cielo aperto, risalente al 19° secolo, era il più lungo nel mondo e, anche oggi, è visibile in tutta la sua lunghezza, consentendo di farsi un’ idea delle difficoltà di trasporto dei minerali dalla montagna a valle. La moderna teleferica è stata utilizzata fino a poco tempo fa.

Durata: 1½ – 2 ore Apertura: da aprile alla 1a domenica in novembre. Le visite guidate partono alle ore 9:30, 11:15, 13:30 e 15:15. La guida è attrezzata per le persone disabili e si può fare anche in passeggino!

Tour del Minatore

Un percorso per grandi e piccini, alla scoperta della miniera.
7 ore, un vero e proprio “turno di lavoro” del minatore. Dopo la visita Ridanna compakt e una pausa pranzo a Masseria si sale con lo shuttlebus alla galleria Poschaus, a 2.000 m di quota. Qui, il trenino della miniera accompagna i partecipanti nella zona del giacimento e l’avventura attraverso gallerie e cunicoli può avere inizio.

Il primo tratto si snoda attraverso la galleria di scavo degli anni 70, con vari pozzi e piccoli corsi d’acqua, che porta alla galleria “Karl”, risalente all’incirca al 1700 e con alcune strettoie. Debitamente assicurati, si scendono poi i quasi 300 gradini del pozzo inclinato e si ritorna alla galleria Poschhaus, dove affiorano ancora le vene di minerale e dove ci si può mettere alla prova come minatori.

Il percorso parte alle 9.30 e dura 7 ore. Solo su prenotazione. Adatto anche a bambini a partire dai 6 anni di età. Indossare abiti e calze caldi. L’attrezzatura per la galleria viene fornita dal museo: stivali, mantella, casco e lampada frontale. Solitamente, il percorso può essere effettuato a partire dalla metà di maggio, ma comunque sempre in base alle eventuali precipitazioni nevose. Sconsigliato a chi soffre di allergia alle muffe o di claustrofobia.

Orari di apertura:

Da inizio aprile a inizio novembre (lunedì giorno di riposo tranne se festivo)
Da martedì a domenica: ore 10.00 alle 18.00

Costi:
  • 20 € Carta per famiglie (2 adulti + bambino fino a 14 anni)
  • Tour elencati sopra a partire da 8 euro a persona
  • Solo il museo senza visita guidata a partire da 4 euro

Prezzi sempre aggiornati e completi QUI.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: 0472 656364 o ridanno.monteneve@museominiere.it

Volete fermarvi a dormire a Ridanna?! Obbligo prenotare allo Schneeberg Family Hotel. Un vero paradiso per le famiglie ed i bambini. Parola nostra che lo abbiamo provato! Qui tutte le info.

Da non perdere…

Se il tempo è bello potete fermarvi anche al parco giochi di Ridanna, proprio carino!

 

Al Rifugio Molignon -Alpe di Siusi

Escursione stupenda quella che porta al Rifugio Molignon, sull’Alpe di Siusi, e che permette poi di scendere con lo slittino, perfetta per immergersi nella natura più selvaggia di questo altipiano, il più grande d’Europa.

Si parte dal parcheggio Compatsch, a quota 1850 metri. Due le possibilità: passare da San Valentino (dieci minuti prima del parcheggio) prima delle 9 del mattino, visto che per il sistema di mobilità sostenibile il traffico sull’Alpe è bloccato dopo quell’ora, e parcheggiare al Compatsch a 24 euro al giorno, oppure prendere la telecabina che da Siusi porta in quota (prezzi QUI). 

Una volta arrivati al Compatsch, si seguono a destra le indicazioni per il Panorama e poi per il Rifugio Molignon. Il primo tratto è su strada asfaltata, poi si passa a sentiero innevato, attraversando le piste da sci e salendo gradualmente in un paesaggio incantato, tra baite di legno e distese immense di neve. La passeggiata dura circa un’ora e mezza, con circa 300 metri di dislivello. Meraviglioso il panorama che si parerà davanti ai vostri occhi, con il Sassolungo e il Sassopiatto sulla sinistra a tenervi compagnia.

Il Rifugio Molignon:

Il Rifugio Molignon,  si trova a quota 2054 metri, incastonato in una conca innevata e con un panorama di grande impatto. Aperto in inverno tutti giorni, tranne il martedì, lo si può raggiungere anche a cena dal mercoledì alla domenica, oppure fermarsi a dormire in mezza pensione. Tutte le info QUI.

Noi abbiamo preso le frittelle di patate con crauti, ottime.

E il grostl contadino, con patate saltate, carne di manzo e cipolla. Super.

Notevoli anche i dolci, che si possono gustare sia sulla terrazza con tavole e panche in legno, sia dentro, nell’incantevole stube. E finito di mangiare… si scende in slitta! Le slitte vengono messe a disposizione dal rifugio.

Tre chilometri, 300 metri di dislivello e si arriva all’Hotel/Rifugio Tirler, un’altra garanzia per quanto riguarda il cibo. Qui c’è anche un bel parco giochi esterno per i più piccoli.

Ed è proprio qui che si lascia la slitta, che i proprietari poi verranno a recuperare.

E ora, come si torna al Compatsch? Si scende a piedi fino a Saltria, leggera discesa per un quarto d’ora, e poi si prende l’autobus per tornare al punto di partenza. Bello, vero?

Per maggiori informazioni

Rifugio Molignon

tel. 0471 727912

e-mail: info@mahlknechthuette.com

 

Altre idee per l’inverno sull’Alpe di Siusi:
  • Date un’occhiata alla nostra mini guida invernale QUI

 

Open Air Gallery a Drena

Se vi trovate dalle parti di Drena quella che vi raccontiamo oggi è una passeggiata forse poco nota, ma capace di regalare una sorpresa dopo l’altra. Basterà aguzzare la vista e questo itinerario nel bosco si trasformerà in una caccia al tesoro assolutamente da provare (ma anche da rifare!) con i vostri bambini. Ci eravamo già stati qualche tempo fa ma siamo tornati a dare un’occhiata dopo i recenti lavori di riqualificazione, che hanno reso nuovamente agevole il percorso.

IMG-20150403-WA0004Come riferimento per arrivare alla Open Air Gallery prendete il castello (impossibile non distinguere la sua imponente torre che si staglia in mezzo al paesaggio lunare delle marocche, le caratteristiche formazioni rocciose di origine glaciale): proprio ai piedi del castello (leggete QUI il nostro racconto) si imbocca la strada per la località Braila (famosa per i marroni ed i castagneti), una strada stretta ma assolutamente poco trafficata, che si fa strada tra i boschi di pini, lecci, aceri e frassini. Se avete tempo potete anche salire a piedi: dopo una prima parte in salita la strada procede in piano ed è immersa in un silenzio quasi totale. Se invece preferite risparmiare le energie potete tranquillamente proseguire per 5 minuti in auto e parcheggiare in uno dei due spiazzi nei pressi della cartellonistica  (sulla sinistra) che segnala l’inizio del percorso. Qui troverete tutte le informazioni sul progetto  e il codice QR per poter scaricare la mappa sul vostro cellulare.

Si tratta di un progetto di land art molto particolare, nato nel 2000 da un’idea di Annabella Hoffmann, al quale hanno contribuito una quarantina di artisti provenienti da tutto il mondo, con l’idea di creare una connessione tra le forze della natura e l’arte e legarle indissolubilmente attraverso l’installazione di opere destinate a fondersi nel tempo con il bosco. Vedrete che vi accorgerete ben presto di essere finiti in un luogo che ha un qualcosa di magico e misterioso.

Il modo migliore per “accedere” a questo mondo è attraversare la nuovissima “Porta del Tempo”: sarete subito catapultati in una nuova dimensione, dove non solo si celebra l’importanza dell’ambiente e dei comportamenti virtuosi, ma dove si riflette anche sul grande potere che la natura ha sul nostro benessere interiore.

Da qui, tra le prime sculture che fanno capolino tra la vegetazione e le rocce partono i due percorsi, segnalati con una mezzaluna azzurra ed un cerchio rosso rappresentante il sole.

Il percorso della Luna, adatto a tutti, si snoda ai due lati della strada e rimane più basso nel bosco, mentre il percorso del Sole sale in mezzo alle marocche e presenta anche alcuni tratti esposti, oltre che sdrucciolevoli, rendendolo sconsigliato a chi ha bimbi piccoli o troppo… intraprendenti! La prima installazione (perché anche qui c’è un sentiero che mescola arte, natura e creatività) che catturerà la vostra attenzione sono le rane colorate che ricoprono un grande masso: già da questo potrete intuire l’originalità di quello che vi aspetta, tuttavia non mancherete di stupirvi ad ogni installazione!
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Non vogliamo rovinarvi troppo la sorpresa, possiamo però dirvi che ci sono opere colorate che balzeranno più facilmente ai vostri occhi (oltre alle rane troverete anche delle galline, altri animali e persino un enorme lucertolone!), altre in posizione più esposta (come gli omini-ingranaggio)

ma anche opere meno evidenti  che sarà bello scoprire passo dopo passo, tenendo sempre gli occhi ben aperti!

Comunque dai, qualche indizio ve lo lasciamo ugualmente, anche perché è facile non trovare tutto al primo colpo: se passerete due volte nello stesso posto facilmente ne avrete la prova!

Ma anche questo è un po’ il bello di questo luogo!
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Tante le statuine di Buddha (ma noi abbiamo trovato anche una piccola Venere di Botticelli!) che donano un’aura mistica a questo luogo; e siccome questo è anche un luogo di silenzio e riflessione sono state recentemente installate anche delle splendide chaise longue in legno sulle quali potrete sdraiarvi, chiudere gli occhi e lasciare che il sole che filtra tra i rami vi scaldi mentre respirate ed ascoltate il bosco.

Il percorso è fattibile tutto l’anno, condizioni meteo permettendo. Cosa volere di più da una semplice passeggiata nel bosco?

Vi lasciamo anche il video che avevamo girato qualche anno fa:

Potete trovare maggiori informazioni QUI

 

Carnevale a Trento e dintorni

Dal 10 al 21 febbraio 2023 in piazza Fiera e in piazza Cesare Battisti a Trento ci sono le giostre. Mentre il 18 febbraio a Trento alle 15 c’è la sfilata delle maschere da piazza Battisti a piazza Fiera con premiazione. Domenica 19 febbraio, in Piazza Fiera e piazza Cesare Battisti, alle ore 14.30 distribuzione di grostoli (o krapfen) con animazione e truccabimbi.

Ecco invece le feste che si svolgono nei paesi e frazioni di Trento:

Domenica 12 febbraio:
  • a Mattarello. Dalle 10.30 al piazzale Ergolding maccheronata, ore 12.30 in Piazza Perini
    sfilata carri e gruppi mascherati.
  • a Povo piazzale Merler, nel pomeriggio festa di Carnevale con distribuzione di polenta, lucaniche e fortaie.
  • San Donà: festa in piazza con pasta, crostoli bevande, musica e giochi gonfiabili.
  •  Vigolo Baselga dalle 12 pranzo con pasta al ragù e nel pomeriggio giochi per i bambini
GIOVEDì 16 FEBBRAIO
  • ai Solteri, dalle 14.30, centro sociale Bruno Visintin. Festa di carnevale aperto a tutto il quartiere, con rinfresco
  • Mattarello, dalle 14.30 – Sala Polivalente: Carnevale insieme e crostolada
  • a Canova dalle 14 gnocchi in piazza e festa, dalle 16 con musica e sfilata delle maschere.

sabato 18 febbraio
  • a Romagnano, dalle 10 alle 16 – al Centro Civico di Romagnano “Sbigolada di Carnevale”
  • a Spini di Gardolo,  dalle 12.30 Carnevale in piazza con maccheronata e truccabimbi
  • a Montevaccino, alle 11 Caccia al tesoro al parco. Ore 12 al cortile del centro sociale inizio distribuzione di polenta, “fasoi en bronzon”, lucanica, formaggio, vin brulè e bibite. Seguirà la passerella con le maschere, animazione, giochi, musica e baby dance. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteo. In caso di maltempo l’animazione avrà luogo nella sala circoscrizionale.
  • ai Solteri, dalle 12.30 alle 18.00, oratorio Santi Martiri. Gnocchi, musica, sfilata, truccabimbi, tombola.
  • a Trento, in Piazza Fiera e piazza Cesare Battisti, ore 15.00 Sfilata delle maschere e premiazione
domenica 19 febbraio
  • a Trento, in Piazza Fiera e piazza Cesare Battisti alle ore 14.30 distribuzione di grostoli (o krapfen) con animazione e truccabimbi.
  • a Cadine, dalle 12 Distribuzione pasta, krapfen, crostoli, cioccolata calda e tè.
  • Gardolo dalle 13 polenta e lucaniche in piazza,ore 14 sfilata e regalo alle maschere.
  • a  Martignano, dalle 14 – Piazza Canopi. Cibi e bevande, festa mascherata e giochi.
  • a Meano, ore 13.30 sfilata, ore 14 “Sgnocolada” Presso piazzale case Sardagna spettacolo di animazione
  • a Oltrecastello, dalle 13.30 in  piazza sfilata di mascherine con premiazione e cibo in piazza.
  • a Piedicastello, nel pomeriggio Festa di carnevale alla Casa aperta.
  • a Sardagna dalle 11 pasta al ragù, grostoi e karaoke.
  • a Sopramonte, nel pomeriggio presso la sala polivalente, merenda, giochi, animazione.
  • a Tavernaro dalle 12.00 – Piazzale Parrocchia. Pasta al ragù, crostoli, musica e mascherine.
  • alla Vela, dalle 11.30 alle 17.00 – sul sagrato della chiesa. Pasta, dolci, animazione, truccabimbi e sfilata.
  • a Villazzano, dalle 11.30. Laboratorio “I have a dream”, gnocchi, crêpes e spettacolo.
martedì 21 febbraio
  • a Cognola, dalle 12 – Piazza Argentario. Polenta, lucaniche, fagioli e vin brulé, animazione.
  • Mattarello, ore 17.00 – Cinema Teatro Parrocchiale Film “Me contro te – Missione giungla”
  • a  Ravina, dalle 11.30 alle 17 – presso il parco di Ravina
  • Vigo Meano, dalle 12 – piazza Aldo Stainer. Cibo e bevande, sfilata delle mascherine.
  • a Villamontagna, dalle 12 alle 17 – Area Parcheggio Via per Campel. Cibo, spettacolo, musica e sfilata.
domenica 26 febbraio
  • a Gazzadina, dalle 12 alle 18 Carnevale in piazza: Polenta, lucaniche, formaggio, musica dal vivo e lotteria.

Tutte le altre feste in Trentino Alto Adige le trovate QUI.

E per gli adulti trovate un articolo interessante QUI con tanti altri appuntamenti.

A Malga Frattasecca con la neve

Passeggiata semplice in Val di Pejo, molto carina anche con i bambini. Malga Frattasecca ci aveva già colpito nella sua versione estiva (il racconto QUI) ed è un’ottima meta per l’inverno. I punti forti? Gestione famigliare ed accogliente, possibilità di arrivare vicino anche con la macchina (per chi ha bimbi piccoli o qualcuno che cammina poco). L’accesso è sicuramente consigliato da Pejo Fonti. Qualche problema lo potreste incontrare nel parcheggiare la macchina, ma non temete: fare due passi in più sarà sicuramente un piacere. La strada, asfaltata, è sempre pulita ed è comodo arrivarci anche in passeggino. A meno che non abbia nevicato da poco…

Le indicazioni sono sulla sinistra, appena usciti dal paese e oltrepassati gli impianti sulla sinistra. La strada prosegue prima in piano, poi in leggera salita e in poco tempo eccovi arrivati alla meta. Nascosta da un bel po’ di neve ecco la struttura: vista la posizione infatti il manto si conserva per un bel po’. Siamo a quota 1523 metri.

In realtà abbiamo poi scoperto che da Pejo Fonti si può prendere anche la strada dietro la Pasticceria della nonna e seguire le indicazioni provvisti di ciaspole. Vi aspetta un sentiero che costeggia il fiume Noce, arrivando fino alla fine dei prati dei Mezzoli per poi salire nel bosco di abeti e raggiungere la malga su un sentiero pianeggiante. In ogni caso all’arrivo vi aspetta una struttura molto carina e curata, guardate che bella sala.

CUCINA TIPICA

I piatti sono quelli della tradizione trentina: strangolapreti, canderli allo speck o al formaggio in brodo o al burro fuso, tagliatelle con i funghi o con il cervo e poi gnocchi di polenta con cuori di Casolét. Come secondi tagliata di cervo, salsiccia con polenta; polenta, cervo e funghi, formaggio alla piastra e così via. Completano il quadro i dolci: torta ricotta e cioccolato, strudel, crostata ai frutti di bosco e panna cotta con cioccolato o frutti di bosco. Tutto home made.

Nei dintorni di Malga Frattasecca ci si può fermare a giocare con la neve, prendere il sole sulle panche di legno all’ingresso (diversi tavoli sono disponibili non appena comincia a fare un po’ caldo) e si può fare anche qualche passeggiata. In inverno le aperture sono legate alle festività e normalmente a febbraio e marzo il venerdì ed il sabato a pranzo e a cena, mentre la domenica solo a pranzo. Aperture straordinarie a Carnevale e Pasqua. Info e prenotazioni: 320.1578322; 328 224 1090