Dal Passo San Pellegrino si può raggiungere facilmente il Rifugio Passo delle Selle, dove si può anche dormire circondati dal silenzio e da panorami di incredibile bellezza. Oggi non vediamo l’ora di raccontarvi come arrivare e cosa potete fare una volta giunti a destinazione. Un giro che per noi è stato pieno di scoperte e stupore!
Rifugio Passo delle Selle: primo tratto in seggiovia
Andiamo quindi con ordine. Dal parcheggio del passo, a quota 1918 metri, si prende la seggiovia Costabella (orari e prezzi QUI). In una decina di minuti, si arriva a quota 2282 metri. Da qui in un’oretta di cammino su sentiero, con alcuni strappi (250 metri di dislivello circa) arriverete al Rifugio Passo delle Selle (quota 2530 metri), costruito sul valico che dà sulla Val Monzoni 
Il Rifugio Passo delle Selle
Arrivati al rifugio (l’ultimo pezzettino vi toccherà sudarvelo, ma non scoraggiatevi perché capirete subito ne sarà valsaa) la gita può anche terminare. Dalla terrazza e dal circondario del rifugio si gode di un panorama che da solo vale ogni fatica. Ovunque volgiate lo sguardo rimarrete a bocca aperta! Ampi prati verdi si aprono dal lato del Passo San Pellegrino, mentre dal lato della val Monzoni prevalgono le rocce. Pensate che in lontananza potrete addirittura intravedere i ghiacciai dell’Ortles Cevedale!
Rifugio Passo delle Selle: un prezioso riparo
Il rifugio è molto bello ed accogliente. La cucina è curata dal figlio del gestore e si mangia benissimo. Da provare assolutamente lo spezzatino, uno dei più teneri e gustosi che abbiamo mai provato! Noi ci siamo fermati anche a dormire, consigliatissimo!.Innnazitutto non capita tutti i giorni di dormire così in quota: il calar della notte e lo spuntare del sole quassù sono qualcosa di magico. Si ha davvero la sensazione di essere in una terra ai confini del mondo: pioggia, nebbia, vento, nuvole e sole si sono susseguiti nel corso di poche ore. Terzo, le camere sono molto carine ed i bagni nuovi e confortevoli: tutto come vorreste trovarlo a casa vostra insomma. Ottima anche la colazione, servita dalle 6.30 alle 7.30!
Infine, per gli amanti degli animali, c’è anche una gattina che vive quassù. Non solo: prima di andare a letto dalla finestra della nostra stanza abbiamo potuto ammirare una bellissima volpe!
Alta Via Bepi Zac
Una volta che vi siete goduti il rifugio, potrete decidere di tornare lungo la stessa via dell’andata. Altrimenti, per rientrare verso il Passo San Pellegrino potete intraprendere il sentiero attrezzato Bepi Zac. Dal punto di vista tecnico questo sentiero non presenta grandi difficoltà. Solo in alcuni punti è presente un cavo di acciaio che permette di avanzare in sicurezza. Pochi i punti che richiedono di usare le mani per aiutarsi. Meglio comunque essere muniti di imbrago e caschetto.
Tutte queste creste furono teatro di durissimi combattimenti tra italiani e austriaci durante la Prima Guerra Mondiale. Troverete infattii trincee, baracche, scale e passatoie in legno. Un vero e proprio museo all’aperto, significativo anche per far capire ai bambini quanto è successo e come vivevano lassù i soldati.
Si comincia subito in salita, continuando a vedere il rifugio mano a mano che ci si alza.
Si raggiunge la cresta in 40 minuti circa, con un saliscendi continuo tra una cima e l’altra, sempre rimanendo attorno ai 2700 metri. Alla vostra sinistra le più belle cime delle Dolomiti: il Latemar, il Catinaccio, il Sassolungo e il Sassopiatto, il gruppo del Sella, il Piz Boè, sua maestà la Marmolada.
Attraverserete gallerie, passerete accanto ad un dormitorio austriaco dove dormivano 12 soldati (rimasto come allora) e proseguirete a fasi alternate aiutandovi con cordini metallici e passerelle fino a raggiungere dopo un paio d’ore di cammino, la Cima della Campagnaccia (2.737 metri).
Si prosegue in discesa, verso la sella che poi porta alla Cima di Costabella. Qui si trova un bivio che consente un rientro anticipato verso il punto di partenza. Proseguendo, invece, si sale fino alla Cima di Costabella, 2762 metri, il punto più alto dell’itinerario.
Dopo un tratto di discesa una spettacolare scala di legno, alcuni passaggi con cordini metallici e altre gallerie. Continua il saliscendi fino al Castello di Costabella, un grande masso scavato all’interno che ospita un piccolo museo con fotografie dell’epoca e vista pazzesca sulla Val di Fassa. Consigliato deviare per visitare il castelletto e le postazioni dei combattimento.
Anche qui vista spettacolare verso sud, questa volta sulle Pale di San Martino. Noi qui abbiamo approfittato anche per mangiare i panini, che dopo tutta questa strada la fatica si faceva sentire.
Per la descrizione nel dettaglio di tutto l’itinerario (ma pensiamo che sia più bello lasciarsi piacevolmente farsi sorprendere dal percorso) potete dare un’occhiata QUI. Dopo un paio d’ore dalla cima della Campagnaccia si prende il bivio per rientrare, in un’ora circa, scendendo lunghi ma non troppo difficili ghiaioni. Ancora qualche prato da attraversare, fino a raggiungere Baita Paradiso, dove abbiamo fatto una meritata merenda.
A questo punto potete decidere se risalire fino all’arrivo della seggiovia e scendere così, oppure tornare direttamente a piedi fino al parcheggio (scelta consigliata). Chi non vuole prendere la seggiovia e sceglie di fare una passeggiata più tranquilla può raggiungere direttamente il parcheggio da Baita Paradiso. Ve l’abbiamo raccontato in Vista e gusto a Baita Paradiso.
Family trekking in Val di Fassa
Il Rifugio Passo delle Selle si trova anche lungo il percorso del Dolomiti Family Trekking. Se decidete di intraprendere questo trekking (in autonomia ma organizzato nel dettaglio per aiutarvi negli spostamenti e pernottamenti) salirete al Passo delle Selle da Passo San Pellegrino per poi ridiscendere a valle percorrendo la selvaggia Val Monzoni (circa 2,5 ore di cammino): davvero un sogno! Per conoscere i dettagli leggete Val di Fassa: trekking per famiglie wow!
Cosa fare nei dintorni del Passo delle Selle
- Al Fuciade dal San Pellegrino: facile passeggiata in un contesto da favola
- Val di Fassa: trekking per famiglie wow! per chi cerca l’avventura
- Rifugio Taramelli in Val Monzoni


















