Author - Manuela

Un bambino creativo è un bambino salvo

Affermazione forte? Forse, ma veritiera a sentire quanto ci racconta l’ideatore del marchio Kidsonthetree che sulla ricerca e su seri principi educativi ha basato tutto l’assortimento di giocattoli che propone agli utenti: di legno, di design, bio e organic, ma soprattutto con “qualcosa da dire”. Perché un bimbo creativo, capace di uscire dagli schemi, in grado di stupirsi, di provare empatia, di prendere decisioni socialmente compromettenti è un bambino che si può considerare “salvo”? E soprattutto da che cosa? Lo abbiamo chiesto direttamente a Stefano Alves Scarparopapà di Kidsonthetree e la sua risposta è stata chiara:

Manca davvero poco a quella che io definisco la “rivoluzione informatica”, ci dice Stefano. Per essere pronti al mondo del futuro prossimo ci dovranno essere sempre più persone con competenze tecnico-scientifiche, ma è altrettanto vero che saranno sempre più necessarie anche competenze opposte. Mi riferisco a tutti gli ambiti dove l’intelligenza umana surclassa quella artificiale. Saranno fondamentali la capacità di empatizzare, la capacità di creare arte, la capacità di interazione umana, l’intelligenza emotiva. I compiti tecnici e ripetitivi verranno sempre più delegati agli algoritmi. Rimarranno invece a carico dei cervelli umani la capacità di scegliere tra due o più soluzioni dove è importante valutare costi e benefici sociali al di là del mero vantaggio di efficienza, remunerativo o produttivo.

Siamo a rischio schematizzazione, dunque? Contro cosa potremmo scontrarci?

Rischiamo di farci ingabbiare nel nostro micro cosmo perchè l’intelligenza artificiale sarà sempre più brava nel riconoscere i pattern, gli schemi logici delle nostre scelte. L’unico modo per “salvarci” sarà la nostra creatività.

A noi queste due brevi risposte bastano per comprendere la missione che Stefano si è posto nello scegliere, proporre e spiegare i giocattoli che vende nel suo sito: nulla è dettato dal caso. La creatività, l’educazione alla manualità, all’intelligenza vivace e intuitiva, il rispetto per la natura sono principi chiave che, anche alla luce dell’idea di Kidsonthetree rispetto al futuro più prossimo, si possono trovare nella filosofia del suo marchio.

Quanto è importante la natura nell’educazione alla creatività?

Infinitamente. É ben noto che che moltissimi progressi tecnologici sono il frutto dell’osservazione della natura. Migliore è la copia della natura che siamo capaci di realizzare, migliore è il risultato tecnologico. Se davvero amiamo i nostri figli dovremmo insegnare loro ad amare la natura: per imparare a rispettare la casa dove viviamo, perché solo conoscendo bene la nostra casa, i suoi punti di forza e i suoi lati deboli possiamo creare e inventare qualcosa di utile a migliorare lo standard di vita.

Di nuovo la creatività e l’invenzione. Saranno davvero queste due doti umane a salvare il nostro futuro?

I robot ci sostituiranno in molte cose ma la creatività è ancora dell’uomo! Ecco perché stimolare la creatività è fondamentale per riuscire a pensare fuori dagli schemi. La capacità di essere creativi e di non seguire uno schema logico e prevedibile ci darà sempre quella marcia in più in questo mondo sempre più automa, sempre meno umano. I valori essenziali come la vita, la compassione, l’amore e la capacità di stupirsi sono e determineranno sempre la differenza tra l’uomo e l’algoritmo (per quanto sofisticato possa essere).

Ci piace pensare che Stefano abbia proprio ragione e anche se così non fosse, insegnare ai bambini la gioia della creatività, il piacere di inventare qualcosa, la manualità e il contatto con la natura, non dovessero salvarci come minimo ci miglioreranno la qualità della vita.

Se volete leggere per intero il pensiero di Stefano potete farlo attraverso il suo blog, in particolare leggendo questo articolo legato all’intelligenza artificiale e da cui nasce questa nostra breve intervista.

Per tutto quello che riguarda la proposta di giocattoli che Kidsonthetree dedica ai suoi piccoli utenti e alle famiglie, non potete non dare un occhio al catalogo online e alle condizioni di spedizione, facilitate ed economiche per tutta Italia.

Che gita! Nelle aree protette dell’Argentario

Una domenica bestiale? L’abbiamo passata insieme a Sandro Zanghellini, naturalista e guida di media montagna dell’Ecomuseo dell’Argentario, che ci aveva accompagnati anche in notturna alla scoperta degli animali che popolano queste zone tra Trento, Civezzano, Fornace e Albiano (ecco il nostro racconto QUI). Bestiale perché bellissima, nonostante il tempo incerto, ma anche perché abbiamo cercato, trovato e imparato un sacco di notizie sugli animali e sugli habitat che caratterizzano queste zone. Le scoperte sono state tantissime e tutte interessanti, per adulti e per bambini. Questa escursione è una delle tante proposte che l’Ecomuseo dell’Argentario si preoccupa di strutturare sia per un pubblico adulto e che per famiglie e ragazzi, con l’intento di promuovere il territorio, ma anche di investire nell’educazione ambientale dei piccoli e di chi li cresce. Naturalmente potete percorrere questi sentieri anche senza guida, ammirando le cose belle, non in passeggino perché ci si arrampica un pochino sui sentieri, ma i bimbi si divertiranno in ogni caso. DSC_0568

L’esperienza è stata esaltante: partenza al mattino dal parcheggio del bel lago di S. Colomba, con zainetto e scarponcini e tanta voglia di ascoltare le perle di Sandro. Subito ci racconta cosa succede in questo periodo nel lago e nei suoi dintorni: migliaia di rospi e rane attraversano il bosco, perché è lì che vivono dopo la riproduzione, per arrivare alle acque del lago e dare il via alla stagione della riproduzione. La cosa carina? L’autostrada per rane che costruita sotto la strada: un canale sotterraneo che collega il bosco (lì vicino al lago c’è un parco giochi carinissimo in mezzo al bosco tra l’altro) al lago e che serve per evitare che le rane vengano schiacciate dal seppur ridotto traffico di macchine e mezzi. Divertente no? Ora capisco meglio a cosa servono certe strutture che si vedono nelle strade di montagna.DSC_0567

L’escursione vera e propria inizia oltre il parcheggio che sta di fronte al Ristorante, inoltrandosi nel bosco in direzione delle Grave, il biotopo dell’Argentario. Proprio su questa strada incontriamo il primo habitat ideale per la riproduzione degli anfibi: una pozza di acqua palustre che ospita delle meravigliose uova di rana. Vi pare strano che io abbia usato l’aggettivo “meravigliose” per delle uova? Vi dovete ricredere.  Sandro ha detto una cosa meravigliosa che credo possa essere indicata come il senso ultimo di queste escursioni naturalistiche: “le meraviglie della natura non sono solo le cose eclatanti, quelle evidenti, come gli elefanti o le grandi cascate del Niagara, ma sono anche e soprattutto le piccole scoperte vicino a noi, che ci fanno comprendere la grandezza della natura”. 

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La passeggiata continua su un sentiero nel bosco dove scopriamo, grazie a Sandro, non solo le meraviglie della flora (quanti ricordi a vedere le scarpette della Madonna), le particolarità e le differenze tra pini ed abeti e tante curiosità, ma anche la costituzione geologica tipica dell’Argentario, tra porfido e storia della ricerca dell’argento. Intrigante ed interessante da sapere. Non solo, ma nel sentiero impariamo come riconoscere il passaggio dei tassi, animali selvatici curiosi che percorrono metodicamente la stessa strada più volte e scelgono percorsi che un uomo non potrebbe intraprendere. Ascoltiamo gli uccelli e arriviamo, come per magia, sul punto più alto del Calisio, dove scopriamo l’incanto dei bonsai e vi chiederete perché i bonsai e perché sul Calisio.

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Contro ogni aspettativa, in questo luogo dall’aspetto spaziale ritroviamo una sorta di terreno lunare nostrano, con piccoli abeti bonsai, che devono le loro dimensioni, nonostante la loro età, al gran caldo e alle scarse precipitazioni oltre che al vento. Troviamo il vischio e un panorama bellissimo sulla piana rotaliana, Trento e tutti i dintorni della città. Ci piace  un sacco. Timothy e Patrick riescono a scovare il nido di una mantide spaccando una roccia di porfido e, nonostante il gran vento, riusciamo a intravedere l’ingresso delle miniere di argentifere che hanno per moltissimi anni caratterizzato le attività di questa zona.

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Pic-nic per pranzo: seduti su un bellissimo prato a mangiare pane e prosciutto, ad ascoltare i suoni della natura e già con l’idea di continuare il bellissimo giro ala scoperta dei prati e del biotopo. Troviamo i girini di salamandra (non sono sicura si chiamino così, ma ci siamo capiti) e passeggiamo nella palude dove, una volta c’era il lago.

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Se eravamo rimasti contenti dell’uscita in notturna, con questa passeggiata domenicale abbiamo avuto conferma del valore delle iniziative organizzate dall’Ecomuseo dell’Argentario. Se avete voglia  di scoprire insieme alle guide e agli accompagnatori altre meraviglie di questo museo all’aria aperta contattare il museo a info@ecoargentario.it vi sapranno dare tutte le info sulle prossime uscite.

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Covelo e il bosco delle fate da scoprire

Se non ne avete mai sentito parlare non preoccupatevi: Covelo, frazione di Cimone, con la sua vista sulle tre cime del monte Bondone, non è certo un luogo turistico o una location famosa, ma in questo sta la sua forza. Scoprire posti nuovi, incontaminati e leggeri come leggera è l’aria che lì si respira ci piace sempre! Danila, che gestisce con orgoglio e fatica la sua azienda agricola biologica e familiare, che già altre volte abbiamo visitato per voi (leggete QUI) e dal nome evocativo, ci ha mostrato dei tesori nascosti di un luogo a due passi dalla città.

A spasso con i lama Velia e Mulan e le adorate pecore di Danila, due bianche e una nera un po’ birichina, abbiamo fatto una bellissima passeggiata attraversando i boschi e i campi che circondano l’azienda e che sono spesso protagonisti degli eventi e delle attività organizzate per le famiglie.

Dopo una rapida (ma solo per i nostri tempi stretti 😉 ) visita all’azienda che subito ci proietta nella filosofia che muove ogni cosa in questo piccolo angolo di natura, e dopo aver fatto conoscenza con i conigli, i gerbilli, le galline domestiche, le capre e le…carpe, ci siamo avventurati lungo un sentiero che porta al Mulino dei Frizzi, nell’omonima frazione Frizzi.

Stretto e sterrato, incredibilmente azzeccato per i lama che si fermano a brucare qualsiasi cosa verde troviamo per la strada, questa via inusuale ci conduce nel verde tra Covelo e Frizzi e ci fa scoprire le rocce calcaree da cui continua a traspirare acqua creando divertenti e sottilissime cascatelle (super in estate! ). Scopriamo anche  la storia delle fontanelle in cui si lavavano i panni degli appestati, la spiaggia che Danila ha rinominato “i Caraibi del Bondone” e dove di solito quando il tempo è più umido, si gode della vista e della frescura di una meravigliosa cascata.  E ancora i mulini, ben due: uno  che è ancora un rudere, proprio accanto al torrente Arione, che attraversa la zona e passa ad Aldeno, e uno, meraviglioso, appena restaurato e curatissimo dal proprietario, che è anche visitabile su richiesta, il Mulino dei Frizzi. Tutt’intorno i campi che con cura sono stati disboscati e resi vivibili.

Piano piano, passando anche per un pezzettino di strada statale, arriviamo alla zona del “bosco delle fate”: un luogo incantato, tutto in divenire, dove, qua e là si notano le tracce di particolari presenze. Piccole casette di corteccia decorate, con il tetto di pigne e le porticine dipinte oppure tante piccole campanelline di argilla che penzolano e fanno musica dai rami degli alberi. Qualche arbusto è stato anche decorato con delle targhette di ceramica che ne riporta il nome: betulle, acacie e faggi.

Un’altalena che si usa a cavalcioni pende da un faggio e poco distante una panchina “firmata” Profumi di campagna troneggia sul sentiero e invita alla sosta. Il bosco delle fate è una bella novità dell’azienda ed è poco sotto, percorsa una stradina in discesa.

Saranno i racconti di Danila che ci accompagna insieme ai figli nella passeggiata, sarà la vegan-merenda che ci offre, sarà la magia di un luogo poco noto, ma con tanto da dare, saranno gli animali (ormai nostri amici) o sarà l’entusiasmo di una bellissima giornata di sole…in ogni caso questo posto è da visitare e la passeggiata da fare.

Date anche un occhio alle coltivazioni dell’azienda, attraversate il ponticciolo sulla cascatella che attraversa la proprietà, scoprite gli  hotel per insetti, le piante di kamut, quelle di farro, le officinali, la cipolla invernale e l’orto sinergico. Sfregate con le mani le foglie della pianta S. Pietro e con lo sguardo fatevi catturare dal lato B delle tre cime del Bondone: uno spettacolo! 

Per arrivare all’azienda dovete raggiungere Cimone da Aldeno e portarvi a Covelo, proprio sotto il vecchio campanile: lì vi aspetterà Danila. Una raccomandazione: prenotate sempre la visita, la merenda, i laboratori (bellissimi quelli con la lana e con l’argilla) perché questa è un’azienda viva e iperattiva e tutta la famiglia è impegnata nei campi, con gli animali o in altre faccende quindi ci vuole un po’ di giusto preavviso perché tutto sia pronto!

Seguite Profumi di Campagna su Facebook QUI. Info e prenotazioni al 329 720 6393. 

Arco: passeggiando tra ulivi e meleti

L’atmosfera creata dagli ulivi, spesso accompagnata dal frinire delle cicale è decisamente unica e in Trentino il posto ideale per goderne è sicuramente la zona del Garda. In questa bellissima e bizzarra primavera vi proponiamo alcune passeggiate tra gli ulivi che circondano Arco: meta di cure termali, ma anche luogo ideale per rilassarsi in un clima sempre decisamente mite e piacevole. Ecco tre belle proposte per vivere questo borgo dal punto di vista paesaggistico, anche con i bambini.

La prima escursione, forse la più scontata anche se sempre bellissima e imperdibile, è la visita al castello di Arco che sovrasta l’abitato. La Torre Grande, la Prigione del Sasso, la Sala degli Affreschi, la Torre Renghera che con la sua campana denominata “renga” chiamava a raccolta i contadini, affascineranno tutti, grandi e piccini. La passeggiata per arrivarci, fattibile per tutti bambini compresi, è suggestiva e l’arrivo merita. Anche Prato della Lizza, una sorta di balcone naturale e verdeggiante vi sorprenderà. Silvia era stata al castello in visita: ecco il suo racconto. Attenzione perchè oltre alla tradizionale visita guidata che parte dalle ore 10 c’è la possibilità di accedere al nuovo servizio di audio-guida trilingue (2,50€ per due persone).

Un’altra bella possibilità, partendo dal grande parcheggio dopo il ponte di Arco, è raggiungere Ceniga, in circa una quarantina di minuti. Cosa vedere di speciale? Il suo importante ponte romano per esempio. In ogni caso la passeggiata è molto carina, su strada asfaltata, quindi adatta anche ai passeggini ed è un tragitto poco frequentato, quindi relativamente tranquillo. Si può percorrere naturalmente anche con le biciclette oppure semplicemente camminando.

Il percorso alterna campagne di meli, in questi giorni splendidi con i fiori rosati, o uliveti verdi chiari, con il fascino di cui vi parlavamo in apertura di articolo. L’eremo di S.Paolo, che si trova lungo il percorso, merita sicuramente una visita.  E’ un po’ nascosto e abbarbicato sotto la roccia, ma recentemente ristrutturato e con un bellissimo affresco della Sacra Famiglia che non potrà che stupire.Per finire, la passeggiata più lunga anche se forse la più semplice, parte dalla località Laghel. Dalla chiesetta S.Maria di Laghel subito sulla sinistra si seguono i cartelli con la scritta “sentiero Laghel – Ceniga”. La strada a tratti su fondo cementato, a tratti sterrata o in mezzo al bosco, è davvero molto suggestiva: campagne che sembrano giardini si alternano a uliveti e a boschi frondosi. Il tutto in un’escursione che dura circa tre ore. Tantissimi sono i fiori e le farfalle gialle che ci hanno fatto compagnia durante questo rilassante percorso, testimoni della primavera ormai arrivata.

Se siete golosi come noi di gelato poi, dopo una così bella e lunga camminata, ad Arco non c’è che l’imbarazzo della scelta! 🙂

Apicoltura Castel Belfort

Aperta da metà giugno a metà settembre.

Ai piedi delle suggestive rovine di Castel Belfort, ai confini del parco naturale Adamello Brenta, si trova questa azienda agricola a conduzione familiare, che punta ad un prodotto di alta qualità con caratteristiche di integrità, salubrità e naturalezza. Grazie alla pratica del nomadismo vanta di una produzione di numerosi mieli monofloreali quali ad esempio acacia, tiglio, castagno, melata di bosco, girasole, arancio, eucalipto, rododendro, tarassaco e melo. Si effettuano su prenotazione visite guidate ai laboratori di smielatura e confezionamento; si possono visitare gli alveari situati presso l’azienda anche per famiglie e bambini avvicinando cosi tutti al mondo laborioso delle api.

Contatto: 0461.653168 www.apicolturacastelbelfort.it

Maso al Sole, uova bio e laboratori

Piccola azienda completamente esposta al sole (da qui il nome) che con amore e dedizione alleva galline bio per la produzione di uova e carne, ortaggi, frutta. Presenti anche maiali, caprette, pony e una tartarughina.

Su richiesta vengono organizzati laboratori per famiglie, come la preparazione del pane e dei biscotti, ma anche attività di lavorazione del feltro, cura dell’orto, sacchettini di lavanda e altre proposte in base alla stagione. Posto a disposizione per consumare un pic-nic e vendita prodotti propri.

Dal 20 giugno 2017 iniziano le settimane verdi a cui si può partecipare su prenotazione (numero massimo di 20 bambini).

Possibilità di fare passeggiate nei dintorni.
I laboratori si fanno per gruppi di minimo 8 bambini: mezza giornata in fattoria (visita e cura degli animali più laboratorio concordato in anticipo) euro 8,00. Per la giornata intera da concordare in fattoria.

Indirizzo: loc. Torchio, Civezzano
Contatti: 340.2301441, stefania.gaia@hotmail.it

Codemotion Kids: a scuola di tecnologia

Trento ha la fortuna di essere sede di una filiale della prima e la più grande scuola di tecnologia per bambini e ragazzi in Italia. É Impact Hub la sede dei corsi pomeridiani dove i bambini possono toccare con mano l’esperienza Codemotion Kids. Cosa si farà? Robot, circuiti, prototipi e mattonicini LEGO sono i protagonisti indiscussi degli incontri e delle lezioni con i docenti della Scuola di Tecnologia Codemotion Kids.

Cosa bolle in pentola per la fine della primavera? 
Sabato Tech verso l’Estate: dal 13 Maggio al 10 Giugno per 4 sabato mattina. Si approfondiscono quali sono i diversi tipi di robot, come si assemblano le parti di un robot semplice e come si programmano le sue funzioni. Un’esperienza formativa unica, ricca di divertimento ed innovazione! Si rivolge ai bambini tra gli 8 e i 10 anni in orario 9:00 – 11:00 e ai bambini 11-13 anni: 11:30 – 13:3. Prezzo : 160 € (comprensivo dei 4 workshop). Posti limitati, iscrizioni a questo link.  Scadenza iscrizioni 3 maggio 2017. Se porti un amico: 40 euro di sconto e se ti iscrivi alla newsletter 20euro di sconto (qui le info) –  Per chi ha scaricato gratuitamente la nostra CARD sconto del 15% di sconto su “Sabato tech verso l’estate”. Si può usufruire dello sconto inserendo il codice “trentinobambini10” al momento dell’iscrizione. Lo sconto è valido fino alla chiusura delle iscrizioni. 

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L’attività di questa scuola,  che opera dal 2013 nella formazione tecnologica per bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni, si snoda oggi in 9 sedi distribuite in 8 città: Roma, Milano, Torino, Verona, Bologna, Genova, Modena e da oggi anche Trento. Sono state due donne a far nascere il progetto, le stesse founder della nota conferenza per sviluppatori software Codemotion, Chiara Russo e Mara Marzocchi.

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Ma cosa si impara in una scuola così speciale? 
Dal coding al making , dalla robotica all’ elettronica , tre percorsi didattici di durata annuale e di difficoltà crescente, a seconda della fascia d’età, sono l’Offerta Didattica che la Scuola Codemotion Kids propone in tutte le sue sedi. I piccoli innovatori di domani potranno acquisire competenze trasversali in ambito tecnologico grazie all’aiuto di coach esperti e di un metodo implementato negli anni tra le aule Codemotion Kids.

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Come può essere definitio il metodo utilizzato per l’insegnamento? 
Il metodo si basa sul Creative Learning e trova la sua efficacia in elementi quali la passione, la collaborazione, il progetto ed il gioco, uno dei momenti più ricchi di esperienze di apprendimento. Non solo divertimento e passione, dunque, ma un vero e proprio modo di porre, mattoncino dopo mattoncino, le basi per il futuro dei ragazzi . “Discipline quali la robotica ed il making sono utili a sviluppare la creatività e le abilità manuali dei bambini. Nell’atto di creare qualcosa che prima erano abituati solo ad usare, i ragazzi ri escono a trovare un modo efficace per esprimere sé stessi” – spiega Massimo Avvisati, responsabile della didattica. Chiara Russo, CEO di Codemotion Kids , aggiunge “Programmare vuol dire imparare a scomporre i problemi, lavorare per obiettivi e in gruppo. È una grande palestra di logica, perfettamente in linea con i tempi”.maker-faire-serie-02_041

Per chi ha scaricato gratuitamente la nostra CARD sconto del 15% di sconto su “Sabato tech verso l’estate”. Si può usufruire dello sconto inserendo il codice “trentinobambini10” al momento dell’iscrizione. Lo sconto è valido fino alla chiusura delle iscrizioni. 

Per info: sito web: www.codemotionkids.com email: kids@codemotion.it telefono: 327 6249456

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“Sport per tutti”: un aiuto concreto.

Quante persone conoscete che per motivi economici non riescono a garantire ai propri figli la possibilità di frequentare delle attività sportive? Io, onestamente, essendo nel settore sportivo e associazionistico da tanti anni ne conosco moltissime. Dall’altra parte ho anche chiara la situazione in cui versano le associazioni: costi alti di gestione, tasse, impianti da affittare, materiale, istruttori da rimborsare. Normalmente, chi in modo maggiore chi in modo minore, si cerca di andare incontro come possibile a chi ha difficoltà, per fare in modo che i bambini possano tutti accedere alle attività che desiderano intraprendere, ma a volte non basta.
In Vallagarina, con sede a Rovereto, esiste un’agenzia preposta alla risoluzione di problemi legati all’accessibilità alle attività sportive, ma anche alla proposta di progetti legati allo stesso ambito: l’Agenzia Sport Vallagarina. Si tratta di un’associazione di comuni nata nel 2003, che conta ad oggi ben oltre  20 comuni associati oltre alla Comunità della Vallagarina e alla Comunità degli Altipiani Cimbri: Comune di Ala, Avio, Besenello, Brentonico, Calliano, Folgaria, Isera, Lavarone, Lavis, Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Ronzo-Chienis, Rovereto, Terragnolo, Villa Lagarina, Volano.

Perchè ci interessa?
Perchè promuove un progetto, giunto alla quinta edizione,  di contributo economico nei confronti di due categorie di famiglie:
1) Nuclei familiari con condizione economica (ICEF) inferiore a 0,13 che sono stati
beneficiari del REDDITO DI GARANZIA (art. 35 co. 2 LP 13/2007) per almeno una mensilità nel corso dell’anno 2016.

2) FAMIGLIE NUMEROSE con ICEF inferiore allo 0,3529 e con almeno tre figli a carico (che siano stati beneficiari del contributo “famiglie numerose” di cui all’art. 6 LP 1/2011) per l’anno 2016 a seguito della presentazione della “Domanda Unica” per l’anno scolastico 2016/17
Condizione necessaria per entrambe le categorie: essere residenti in uno dei Comuni tra quelli associati.

Cosa fa in concreto l’ASV?
L’ASV concede, agli aventi diritto che presentano domanda nei termini entro il 16 giugno 2017 e secondo specifica graduatoria, un contributo rispetto alle quote dichiarate dalle associazioni che si sono iscritte al progetto (viene annualmente pubblicato un elenco di società sportive aderenti con relative discipline e prezzi a cui fare riferimento).

A quanto ammontano i contributi?
Per le famiglie con reddito di garanzia si può arrivare a un massimo di 200€ sul totale della quota annuale dichiarata dall’associazione sportiva (tenendo conto anche di eventuali sconti “da listino” che verrebbero comunque applicati dalla società). La cifra restante rimane a carico della famiglia .
Per le famiglie numerose con le caratteristiche già esposte sopra, si può arrivare a un massimo di 100€ sul totale della quota annuale dichiarata dall’associazione sportiva (tenendo conto anche di eventuali sconti “da listino” che verrebbero comunque applicati dalla società). La cifra restante rimane a carico della famiglia.

Quante domande può presentare una famiglia? 
Una per figlio e ogni domanda, qualora accolta e inserita in graduatoria, avrà diritto ad aspirare al massimale previsto (200€ o 100e a seconda dei casi). Una famiglia con quattro figli, qualora rientri nelle caratteristiche necessarie, potrà richiedere fino a quattro contributi, ciascuno dei quali potrebbe ammontare a 100€.

Esiste un range di età dei figli per i quali si può presentare domanda?
I ragazzi devono essere compresi nella fascia 8-18 anni e risiedere nel Comune aderente all’iniziativa.

Cosa devono fare le famiglie per presentare domanda concretamente?

L’Agenzia accoglierà le domande di iscrizione solo ed unicamente consegnate a mano presso gli uffici dell’Agenzia Sport Vallagarina in Via Matteo del Ben nr. 5/B a Rovereto nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Le domande dei residenti nei tre Comuni degli Altipiani Cimbri potranno essere consegnate presso la sede della Comunità degli Altipiani Cimbri – Lavarone, Fraz. Gionghi nr. 107 – dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e il mercoledì anche dalle 13.30 alle 16.30 (Referente Tamara Osele). Le domande dei residenti nel Comune di Lavis potranno essere consegnate presso il Comune di Lavis – Via G. Matteotti nr. 45 – Ufficio Attività Economiche e Sociali – 1° piano dal Lunedì al Venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e il martedì anche dalle 14.30 alle 17.00 (Referente Antonella Magotti). Le domande saranno accettate se debitamente compilate e unitamente al documento d’identità del richiedente firmatario. Nel caso in cui la domanda venga presentata da terzi, sarà obbligatoria la delega accompagnata dalla copia della carta di identità del delegato.

La documentazione: Modulo Iscrizione Famiglie 2017-2018

Società sportive aderenti: Elenco Società Sportive 2017-2018

Nelle graduatorie che saranno due: verrà data precedenza alle domande per le famiglie con reddito di garanzia e con i restanti fondi si copriranno le domande per le famiglie numerose. La pubblicazione delle graduatorie in .pdf avverrà i primi giorni di settembre su questo sito www.agenziasportvallagarina.it

Quando può essere “speso” il contributo?
La famiglia potrà utilizzare il contributo, qualora in graduatoria, solo per la stagione 2016/17 come da calendario dell’associazione sportiva scelta dal figlio.

Per qualsiasi info rivolgersi all’ASV allo 0464 030800 o per email a info@agenziasportvallagarina.com

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Blue Garden: Pasqua con ChocoMusic

Vi ricordate il Blue Garden? Il nuovo centro commerciale a Riva del Garda? Ve ne avevamo parlato quando apriva i battenti, circa una anno fa, quando avevamo contribuito all’inaugurazione con un bellissimo evento di apertura a misura di bambini e famiglie.

Luminoso, con tanti spazi aperti, in una location centralissima e…vista lago! Vi abbiamo convinti? Se non siamo ancora riusciti ecco altri tre buoni motivi: 1) i super negozi che ospita, compresi ristoranti e bar; 2) gli eventi a tema che vengono organizzati mensilmente; 3) lo skate-park per divertirsi sfrecciando sullo skate! 

La sua struttura non è la classica struttura da centro commerciale: ampi spazi, compresa una terrazza che si affaccia sullo splendido panorama del lago di Garda, luminoso e accogliente. In pratica il luogo perfetto per fare shopping con tutta la famiglia (vi spifferiamo che ci sono persino le prese, nelle aree relax,  per ricaricare il cellulare…un centro 2.0 insomma).

Ogni mese iniziative sempre diverse, a tema, che rendono lo shopping più divertente e coinvolgente, anche per i bambini. Pasqua? Dal 14 al 17 aprile il Blue Garden si anima con ChocoMusic: una grande festa del cioccolato artigianale che impegnerà il centro per ben 4 pomeriggi. Una Pasqua dolcissima in una vera e propria fabbrica di cioccolato, ispirata al famoso film,  allestita dentro il centro in cui ogni giorno si potranno provare tante attività dedicate ai più piccoli e in particolare il laboratorio “Baby Ciok”, durante il quale i bambini realizzeranno, assieme al mastro cioccolatiere, delle praline ripiene che potranno poi portare a casa.

Ecco il programma completo delle attività:
Venerdì 14 Aprile

  • dalle ore 14.00 alle 16.00 – Realizzazione e decorazione di uova pasquali
  • dalle ore 16.00 alle 18.00 – Laboratorio par bambini Baby Ciok

Sabato 15 Aprile

  • dalle ore 14.00 alle 16.00  – Come nasce una pralina
  • dalle ore 16.00 alle 18.00 – Laboratorio par bambini Baby Ciok

Domenica 16 Aprile

  • dalle ore 14.00 alle 16.00 – Realizzazione scultura pasquale
  • dalle ore 16.00 alle 18.00 – Laboratorio par bambini Baby Ciok

Lunedì 17 Aprile

  • dalle ore 14.00 alle 16.00 – Realizzazione mega tavoletta di cioccolata di 11 metri, con distribuzione al pubblico
  • dalle ore 16.00 alle 18.00 – Laboratorio par bambini Baby Ciok

 

BLUE GARDEN
v.le Rovereto | Riva del Garda
info@blue-garden.it

Bambini e felicità. L’idea Kidsonthetree

Che Kidsonthetree avesse come scopo principale la felicità dei bambini ci è sembrato fin dal primo incontro abbastanza chiaro. Che i giochi e le attività che propone e sceglie accuratamente per i piccoli utenti fossero orientati a una crescita sana, equilibrata e creativa, anche. Ma ci piaceva approfondire con chi ha fatto nascere e con chi ha fortemente voluto questo marchio, Stefano Scarparo Alves, il concetto di educazione e crescita dei bambini, che accompagna non solo il suo lavoro, ma anche la sua vita privata. Stefano è prima di tutto un papà di due bimbe e grazie a loro si pone, in modo costruttivo, delle domande importanti sul loro futuro e soprattutto sui modi concreti per crescerle felici. La variabile? Il mondo che ci circonda, la modernità che ci costringe a guardarci bene le spalle da falsi maestri e falsi miti. Abbiamo interrogato Stefano su questo tema, ponendogli un’unica domanda: “Come possono i genitori “moderni” crescere dei figli realmente felici”? . Sul blog di Kidsonthetree trovate un intero articolo-guida, di cui qui alcuni punti salienti, frutto delle risposte di Stefano alle nostre domande.

Come hai cominciato a chiederti se è possibile crescere dei bimbi felici?

Sono papà di due bambine. Ho cominciato  a pensarci negli ultimi tempi, vedendole crescere e manifestare i loro gusti, ma anche i loro disappunti e i loro capricci. Per questo motivo ho cominciato a chiedermi sempre più spesso che cosa dobbiamo insegnare a questi bambini che vivono in società ricche di stimoli, di beni, di materialità e se è possibile crescere dei bambini felici.

Sei riuscito a trovare delle risposte?

Sì, in parte soprattutto grazie all’intervento al Ted Talk della scrittrice Jennifer Senior  “For parents, happiness is a very high bar“, che mi ha aperto gli occhi rispetto a questo argomento partendo da una riflessione sul gran numero di manuali educativi per genitori oggi sul mercato. Secondo la scrittrice Senior non sarebbero per nulla d’aiuto, ma sarebbero solo un segnale della crescente ansia dei genitori contemporanei. Io sono d’accordo con lei. 

Intendi che secondo te i papà e le mamme contemporanei sono in crisi?

Esatto. Lo sono perché è cambiato il ruolo dei genitori. Ed è cambiato il ruolo dei figli. I ritmi e gli impegni lavorativi odierni, le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano rendono il lavoro dei genitori, quello “dell’essere presenti”, molto difficile.

La situazione è così disastrosa?

Ho delle speranze a dire il vero: mi consola e mi rincuora leggere ogni tanto sondaggi e articoli in cui si dice che i padri di oggi sono più presenti rispetto ai padri del passato. Io nel mio piccolo mi sto impegnando, sopratutto rispetto al tempo che ricordo mio padre abbia dedicato a me.

E ora la domanda cruciale: come possiamo insegnare ai nostri figli ad essere felici? 

Non si può. La felicità sia un fantastico obiettivo, ma piuttosto vago.  Meglio forse concentrarci, come genitori, nell’ educare bambini attivi, creativi e sensibili e sperare, semplicemente, che la felicità arrivi. Anche grazie all’amore che vivono.

Cosa suggeriresti, su due piedi,  a un genitore in crisi educativa?

Di stare tranquillo, perché sono convinto che le aspettative che abbiamo per noi genitori siano molto e a volte troppo severe. In tempi passati e contesti con cambiamenti meno repentini probabilmente le nostre stesse aspettative di genitori sarebbero state meno rigorose. E di lasciar stare i manuali perchè, a mio avviso, i principi vanno ricercati prima dentro noi stessi.

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