Author - Manuela

Un gioco costruttivo? Ecco quanto ci divertiamo con Walachia!

Per un bambino che esprime il continuo desiderio ed esigenza di creare, manipolare e costruire non é sempre facile trovare il regalo giusto. Però a cercare bene si trovano giochi speciali come questo di cui vogliamo parlarvi. É un gioco “Made in Repubblica Ceca” fatto interamente di legno di faggio e senza nessun complemento metallico o collante.
La grande attrattiva é che si possono costruire un sacco di varianti di edifici semplicemente combinando i vari pezzi (che emulano in tutto e per tutto i tronchi degli alberi), senza bisogno di chiodi o colla, perché ogni pezzo, se ben posizionato, si incastra con quello precedente e la fantasia può prendere il volo. Ci é subito piaciuto questo semplicissimo gioco che si fonda sul principio del costruire con elementi naturali e sulla possibilità di farlo all’infinito.
I papà si divertiranno tantissimo ad aiutare i piccoli ingegneri/architetti e le mamme, facendo finta di non riuscire nell’opera, non potranno che congratularsi con i neo costruttori. Bello lo stile baita di montagna. Bello il colore naturale. Bello sapere che esistono giochi così semplicemente intelligenti. Per saperne di più: http://www.walachia.com/vario-massive.htm

Il prezzo? Direi buono per un prodotto di qualità: 60 euro. Noi l’abbiamo trovato al Giochimpara di Pergine.

Pesca sportiva: attività divertente per i bambini e gustosa per i grandi

Senza nemmeno saperlo mio marito questa volta mi ha dato spunto per raccontarvi di un posto particolare in cui ci si può divertire e anche imparare una tradizione molto amata dai trentini e non. Di cosa parlo? Ma della pesca sportiva! Ammetto che io non capisco nulla di pesca, sportiva e non. Nemmeno mio marito per la verità, ma a Timothy é partita la pesca-mania, ereditandola, probabilmente, dal nonno. Così, alla ricerca di un luogo comodo in cui dar sfogo a questa passione senza pericoli e senza spendere un capitale Patrick e Timothy sono approdati a Civezzano, alla troticultura Sille. Ci sono due laghetti: uno più grande per gli esperti e in cui il gestore inserisce per ogni persona che vuole pescare due kg di trote ed è consentito pescare fino a 12 trote a persona, indipendentemente dal tempo che ci si mette (costo 15€ ). Per i bambini però meglio il laghetto piccolino, in cui si paga quel che si pesca e sicuramente è più facile vivere l’esperienza di veder abboccare un pesce. Il gestore, molto gentile, ha a disposizione per i bambini anche qualche canna da pesca e le “camole” (cioè le esche) e soprattutto non si tira indietro se c’è bisogno di qualche consiglio e un po’ d’aiuto per i meno esperti e un po’ impacciati papà… Timothy si è portato via un bottino di sette trote in un paio d’ore ed è diventato felice come non mai (Patrick un po’ meno, a forza di sistemare la lenza). Grande soddisfazione mangiare ciò che si produce o, in questo caso, si pesca da soli (le trote erano buonissime). A parer nostro, anche un bell’insegnamento che può aiutare ad affrontare meglio il rapporto col cibo un po’ più difficile, che sia verdura o appunto, il pesce.

Manuela

A parte il martedì che rimane chiuso, il centro è aperto dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17:30 tutti i giorni, anche la domenica. Per tutte le info relative a prezzi e al regolamento visitate il sitoContatti: 0461/859010 acaresia@alice.it

Il Rime…mory che idea simpatica!

Ieri avevo pensato di prendere un giochino per passare il dopocena tutti insieme, visto che in famiglia ci piace sperimentare nuovi giochi, diversi da quelli tradizionali. Cercando fra la moltitudine di proposte mi è capitata in mano questa scatolina e ho visto subito che sarebbe potuto piacere ai miei bambini, che spesso si divertono con le rime. Lì per lì ho pensato che la confezione non fosse molto accattivante in effetti, ma poi ho letto qualche riga del libricino che c’è in dotazione e mi sono fatta dare due dritte dalla commessa. In sostanza il gioco parte dallo schema di un tradizionale memory o gioco elle coppie che dir si voglia, ma gli autori de “Il Melograno Editore”  hanno pensato di ravvivarne le regole per favorire l’attenzione ai suoni e alle parole nei bambini dai 5 anni in su. Le varianti dello stesso gioco sono almeno tre, ma la regola è quella di associare non le tessere con le stesse immagini, bensì un’immagine con una parolina che faccia rima oppure due immagini che facciano rima tra loro oppure ancora due parole. Ci siamo proprio divertiti tutti, papà compreso, a scoprire e ricordare le varie rime (e non sono mancate i tentativi di forzarle o di cercarne di assurde). In effetti, a parer mio,  il memory normale a volte stufa un po’, questo mi sembra invece che unisca l’utile al dilettevole: da un lato il gioco diventa più intrigante e un pochino più “difficile” e dall’altra diventa anche educativo e, in un certo senso, prescolare, perché non solo si allena la memoria e il senso della strategia, ma anche l’orecchio ai suoni e la mente alle associazioni e, come nel caso di Timothy, si stimola la volontà di cominciare a riconoscere le letterine e le parole in autonomia.

Per chi vuole approfondire la filosofia del gioco e scoprire dei trucchi interessanti, nel libricino curato dalle logopediste Annalisa Lonati e Livia Illing trovate tante informazioni e anche l’introduzione a un altro gioco simile la “Ri…tombola” .

Il gioco è approvato dall’ABPSI onlus Coop. Soc. e ci piace ricordare che i prodotti “Il Melograno” sono frutto di una scelta etica di autori ed editori e vengono realizzati con il lavoro di persone svantaggiate. www.ilmelograno.net, a Trento lo trovate alla Libreria Erickson.

Consigliato dai 5 anni in su, per 2-4 giocatori.

Come invogliare i bimbi a mangiare? Quante idee in “Pappe da favola”!

Chi di noi non si è trovata almeno una volta a fare l’aeroplanino con il cucchiaio della pappa o a canticchiare qualche filastrocca improbabile per accompagnare l’impresa di far mangiare il pupo? Mangiare dovrebbe essere un momento di grande piacere, ma di questi tempi dovrebbe diventare anche un momento educativo e sappiamo bene che se mentre si impara ci si diverte le cose filano via più lisce.  Carmela Cipriani,  autrice veneziana, ha avuto l’idea molto carina di unire in “Pappe da favola” un ricettario e un libro di favole e filastrocche: due piccioni con una fava. Le mamme possono trovare spunti interessanti per cucinare “allegro” e i bimbi ascoltano e imparano. Ecco allora i “Gnoccheti di Alice” la bambina felice, il “Ballo della schiacciatina” o, se parliamo dello spinoso argomento verdure e vegetali, la storia “Lacrime della nuvoletta” che anticipa la ricetta della zuppa cremosa di spinaci. Braccio di ferro ha fatto il suo tempo, gli spinaci ora hanno la storia di una nuvola che piangendo innaffia i loro semi, che crescendo “saranno la gioia di grandi e piccini che ne faranno dei golosi spuntini”. Diviso per ricette (salse, minestre, pasta, riso, gnocchi, pesce, carni, verdure e dolci),  è comodo da consultare e mentre si gira il mestolo un occhio può ben scappare sulla storia abbinata, per scherzare con il cibo e fare in modo che in nostri bimbi possano diventarne amici. Io e Sophie, golose per natura, ci buttiamo nella “Strasuper storia” di pg 226 per preparare occhi e pancia alla “Torta super al cioccolato”: “con la mia dolce mammina faccio anche una tortina e la metto su un carrello, con un pizzo molto bello, poi gli amici a casa invito, e col tè a lor servito, mangio queste mie delizie, come fossero primizie”. Bene, bene, orecchie aperte e maniche rimboccate: buon impasto a tutti!

Manuela

“Pappe da favola” è edito da Sperling & Kupfer e della stessa autrice potrete leggere il più recente “Pappe magiche” o anche “Mangia che ti racconto” e “Cosa c’è di buono?”.

Piccole conte…non c’è solo Ambarabacicicocò!

Da piccola ne facevo un uso smodato, me ne inventavo di nuove, me le facevo insegnare dagli amichetti delle vacanze estive che venivano da altre città e ne facevo un vanto a scuola. Si usavano per tutto, per decidere chi saltava prima all’elastico, per chi andava a prendere i fogli dalla bidella, per scegliere  chi prendeva o chi scappava, insomma la mia era una generazione “conta – dipendente”. “Ambarabacicicocò” “Pum passa paperino” e via dicendo hanno costellato la mia (e probabilmente anche la vostra) infanzia e l’hanno resa un po’ più frivola in quello che poi, quando si è adulti, è uno dei momenti più difficili della vita: il decidere. Certo, ora l’ho capita che una conta non basta, ma ai miei figli vorrei che servissero ancora a lungo e così, oltre alla tradizione, mi piace esplorare le nuove idee. “Piccole conte” di Sabrina Giarratana mi è venuto in soccorso. Edito da Fatatrac con illustrazioni di Francesca Assirelli, riporta dodici piccole conte scritte da un lato del libro e illustrate dall’altro, perché il libro, fatto a fisarmonica si apre per farsi leggere ma anche per giocarci. Rime e ritmi che coinvolgono, in pieno stile di “conta”. Servono per assegnare le parti nei giochi all’interno dei gruppi dei bambini; 1, 80 cm di divertimento che possono diventare anche un cerchio o una stella per giocare a rifugiarsi. Con questo caldo  vi trascrivo qualche riga della “Conta dei gelati” : “Crema, fragola e caffè, il limone piace a me, mandarino piace a lei, che ne ha già mangiati sei…” vi lascio giocare a inventare la fine, magari con l’aiuto dei vostri bimbi che di solito hanno fantasia da vendere! Sotto a chi tocca!

Manuela

L’anatra che voleva essere mamma

Quando ho letto la parola “maternage” ammetto di aver pensato di non averla mai sentita e di aver avuto l’istinto di cercarla sul dizionario, ma il libro di Mariapia Zeni che avevo di fronte, a quanto pareva, avrebbe dovuto trattare proprio di questo bellissimo istinto d’amore e così ho cercato di aver pazienza e ho cominciato a leggere.
“L’anatra che voleva essere mamma” è la curiosa storia di Paolina, un’anatra, o meglio una papera, con un grande istinto materno, così grande da covare le uova anche se vuote, ma è anche la storia di Giovanni e Maddalena, che provano pena per lei e di nonna Rosetta che ha una soluzione per ogni cosa. È una storia così semplice da sembrare vera e , udite udite, lo è! In fondo al libro con grande sorpresa ci sono le foto della papera e dei suoi pulcini e la sensazione che il racconto si sia realizzato davvero é significativa e rende la morale più palpabile. Insomma, grazie alla nonna Rosina e ai suoi nipotini, Paolina realizza il sogno di diventare madre e non importa se i figli non sono esattamente i suoi, é l’amore per la nascita e la cura che qui conta. Che siano pulcini o paperortti poco importa, Paolina già li ama. Un tema tanto forte come attuale trattato, a mio avviso, con grande delicatezza dall’autrice e accompagnato dalle illustrazioni colorate e divertenti di Raffaella Rigotti. Qua è la le parole tradotte in 4 lingue straniere e non i soliti istituzionali tedesco, inglese, francese, ma albanese,cinese, arabo e rumeno, per spostare l’attenzione più sulla interculturalitá che sulla ormai nota necessità di affrontare le lingue straniere. Un volumetto pieno di sorprese e pieno d’amore, anche nell’idea di abbinare un cd musicale curato da Lorenza Anderle.
Tante mani femminili hanno creato questo piccolo “manuale d’amore”, oltre alle già citate Mariapia Zeni, Raffaella Rigotti e Lorenza Anderle anche Libera Gabriele, Daniela Scandurra, Kai Chen, Renata Martini, Fatiha Fenniri, Roxana Marculescu. E alla fine, “maternage” cosa vorrà dire? Ve lo lascio indovinare leggendo …

Manuela

100 esperimenti divertenti

Benedetta estate! Sole, giochi all’aria aperta, gelato e amici! Ma se piove? Paura! E invece no, cogliete la palla al balzo, soprattutto quella che vostro figlio sta per scagliare contro il lampadario, datemi retta! Aprite con lui “100 esperimenti divertenti” delle edizioni Usborne. Avvertenze: non fatelo prima di aver dato una sbirciatina di ricognizione da sole, giusto per essere certe di avere il materiale necessario per iniziare un esperimento coi fiocchi e non incorrere in crisi esistenziali della progenie. Dunque cominciamo, basta solo seguire alla lettera le divertenti spiegazioni del libro e sarete catapultati in un mondo di fisica e chimica spicciola ma divertente , non certo quantistica ma pur sempre un piccolo passo per voi e un grande passo per la cultura scientifica del vostro figlioletto. Gravità, energia elastica, reazioni a catena, acidi e basi e perché no, pure un bel mostro schiumante! E se anche le bimbe meno inclini alla scienza si volessero cimentare con questo interessante libriccino, troverete anche qualche bel lavoretto un po’ più romantico, come la mangiatoia per farfalle o la carta fatta in casa. Insomma cara pioggia, attenzione che a leggere bene tra le righe tra un esperimento e l’altro ti sfruttiamo e ti sconfiggiamo … a noi pluviometro e barometro! Buon divertimento a tutti!

Che belli i parchi dell’Alpe Cimbra

A Lavarone Cappella il Parco Palù è una grande area ricreativa protetta e attrezzata, esclusivamente riservata ai bambini e a chi li accompagna. L’area verde propone giochi e strutture di gioco di varia natura, servita da stradine di facile scorrimento e incorniciata da un grande specchio d’acqua, n vero angolo di divertimento e di relax. Il Parco è servito da un punto ristoro, il chiosco bar Palù.

Sull’Altopiano sono presenti molti parchi gioco, aree delimitate, inserite nel verde, opportunamente attrezzate per permettere a bambini di ogni di età di divertirsi e giocare in assoluta tranquilità. I più importanti parchi gioco di Folgaria sono ubicati a: Folgaria ovest (Via del Parco e Via C. Battisti – parco grande e parco piccolo), a Folgaria est (Via L. Da Vinci), a Costa loc. Oanzi (di lato alla statale) e a Costa loc. Négheli (vicino Residence Stella).

A Lavarone parchi gioco attrezzati sono situati nell’ampia area ricreativa (attrezzata) del Palù (loc. Cappella), a Chiesa (Viale Dolomiti), a frazione Bertoldi e nell’area attrezzata pic nic del parcheggio attiguo al lago.

A Luserna/Lusèrn un parco gioco è situato nei pressi della scuola materna.

Buon divertimento!

Azienda agrituristica Leita – Tuenno – Val di Non

L’azienda agrituristica Leita si trova a Tuenno, in Val di Non, circondata da frutteti coltivati a mele e vicinissima alla Val di Tovel, che è famosa per il suo lago incastonato fra le Dolomiti di Brenta. Un tempo questo lago aveva una bella colorazione rossa, oggi rimane una perla che richiama ogni anno turisti amanti del trekking, della montagna, della mountain bike, dell’arrampicata sportiva o semplicemente famiglie alla ricerca della tranquillità. La famiglia Leita possiede un’azienda completamente ristrutturata di recente in cui si può dormire, raggiungere il centro benessere e fare attività didattica. Per scoprire le varie fasi ed i segreti della coltivazione della famosa mela Melinda, l’Agritur Leita propone un percorso agricolo/gastronomico, immerso nei frutteti dell’Azienda che circondano la struttura. L’agriturismo, certificato per l’eccellenza da Tripadvisor, è anche fattoria didattica attraverso le visite guidate in open-air, infatti, offre la possibilità di conoscere il ciclo di vita della mela, il territorio e la tradizioni rurali della Val di Non. Il percorso si conclude nella sala della fattoria didattica dell’agriturismo con golosi assaggi a base di mele (mele a spicchi, mele essiccate, strudel – torta di mela, succo di mela ecc.) L’azienda propone visite guidate per famiglie, gruppi o scolaresche:
– in primavera, per ammirare la fioritura del melo
– in autunno per la raccolta delle mele
GIORNI DISPONIBILI: 7 giorni su 7. Adulti: € 7,00 a persona; Bambini: da 0 – 3 GRATIS; dai 4 anni ai 12 anni € 5,00 Piano famiglia: 2 adulti e 2 bambini sotto i 12 anni – pagano 3 quote L’attività si svolge su prenotazione e si effettuerà con un n° minimo di 4 persone.

Tanti i servizi offerti durante tutto l’anno: potete portare con voi i vostri animali domestici. Gli animali ed i cani di tutte le taglie sono ammessi e graditi in ogni periodo dell’anno. A disposizione degli ospiti, su richiesta e senza alcun aumento di prezzo, un lettino per bambini piccoli. Attrezzature sportive e tempo libero: calcetto, area giochi per bambini, ampio giardino con barbecue e tavoli all’aperto per grigliate, angolo relax. Disponibilità di mountain-bike. Punto info con depliants relativi a trekking, mountain bike, arrampicata sportiva, percorsi naturalistici, itinerari storico culturali, ecc. Il locale lavanderia è messo gratuitamente a disposizione degli ospiti. Parcheggio esterno Attrezzato per persone diversamente abili. Ricca e golosa colazione con prodotti casalinghi

Per rimanere aggiornati visitate il sito.

Danza in gestazione

ASSOCIAZIONE GRANDI DOMANI di Mori. Per mamme in attesa e neo mamme, a cura di Deborah Rosà; 5 incontri: febbraio-marzo 2015, presso la palestrina delle scuole elementari di Mori. Costo: 40 €/persona – minimo 4 iscritti. L’iscrizione ai laboratori e ai corsi a pagamento si effettua presso l’Ufficio Protocollo (atrio del Comune, Via Scuole,2), entro due giorni prima dell’inizio attività, con i seguenti orari di sportello:
> dal lunedì al venerdì: 8:30-12:30
> da martedì a giovedì: 14:00-18:00
oppure utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito del Comune (Avvisi e ultime notizie) ed inviandolo all’indirizzo progettogiovani@comune.mori.tn.it unitamente alla copia di un documento di identità. Per ulteriori informazioni: Associazione Grandi Domani tel: 324 7476466 e-mail: associazionegrandidomani@gmail.com