Consigli digitali: W il gioco puro di TOCA BOCA!

Premetto che i miei figliuoli, particolarmente creativi e piuttosto estranei ai giochi convenzionali e soprattutto poco attratti dai videogame e dalle consolle-gioco, ogni tanto chiedono di giocare con lo smartphone o il tablet. Non siamo genitori con la paura dell’intossicazione digitale ma nemmeno perdiamo di vista l’utilizzo che i bimbi possono farne (ricordate il libro che abbiamo letto per voi sui nativi digitali ? QUI) . Ecco, detto questo vi voglio parlare di una serie di APP (applicazioni) che ho conosciuto proprio attraverso i miei bambini e la cui filosofia, pare assurdo, ho voluto scoprire a posteriori proprio perché loro ne erano così attratti, molto di più che rispetto ad altre app più note e commerciali. Volevo capire il perché. Sto parlando dei giochi di TOCA BOCA. Mia figlia Sophie passa molto tempo ad acconciare, tagliare, asciugare i capelli di strani personaggi; Timothy costruisce casette con mattoni speciali e colora, misura, progetta insieme a tanti piccoli aiutanti. Cucinare? Certo! Con ingredienti paradossali e per clienti decisamente mostruosi. Corse in macchina? Oh si! Ma senza gara, per il gusto di correre e studiare il percorso. Visioni spaziali? Anche! Costruiamo sempre robot pazzeschi con elementi di recupero e disegni bellissimi.

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Ecco, queste sono le app TOCA BOCA, che si aprono sempre con un jingle carinissimo che non scorderete facilmente. Ma la cosa che secondo me vi colpirà di più sarà leggere la filosofia e la mission del team di esperti che sta dietro questa marca di app:

“Noi siamo uno studio che crede nel GIOCO PURO. Giocare per il gusto di giocare. Giocare senza regole, senza livelli o senza risultati prestabiliti” .

Ecco é questo che piace ai miei bambini e lo hanno capito da soli, scegliendo queste particolari app senza ovviamente conoscerne lo studio che ci sta dietro. Io lo trovo fantastico e trovo che ciò che questi giochi trasmettono sia una grande gioia attraverso un’esplosione di colori e personaggi strampalati (quasi un inno alla diversità) in cui tutti possono divertirsi senza l’ansia da prestazione e, se mi permettete, consiglierei queste app anche ai bimbi con qualche difficoltà a scuola, perché secondo me incitano al problem solving in modo sereno. Ah, dimenticavo…niente “colori di genere”, maschio o femmina non fa differenza, niente trucchi pubblicitari e soprattutto la dichiarata volontà di essere giochi creati dalla prospettiva dei bambini. Vi pare poco?
Per citare TOCA BOCA: “The pure play opens the door” (il gioco puro apre le porte).

Buon digital (pure) play a tutti!
www.tocaboca.com