Da Passo San Pellegrino al Rifugio Fuciade

Una passeggiata adatta a tutti è sicuramente quella che da Passo San Pellegrino porta fino alla conca dove si trova il Rifugio Fuciade. Molto suggestiva in inverno con la neve (ci eravamo stati, QUI il racconto), ma splendida anche in estate, grazie all’incredibile cornice di montagne che abbraccia tutta la vallata.

Noi abbiamo lasciato la macchina nell’ampio parcheggio a fianco della strada principale (1 € all’ora, 4 € tutto il giorno: è possibile pagare anche da cell con l’app EasyPark) nella parte più alta del passo San Pellegrino. Dal parcheggio si attraversa la strada e si sale seguendo la stradina che conduce all’Hotel Miralago.

Il primo tratto della strada è asfaltato e carreggiabile, ma è vietato il transito ai veicoli tra le 9 e le 12 del mattino; ci sono anche alcuni parcheggi liberi nei pressi dell’hotel sopra citato. Il sentiero parte proprio da qui, con una leggerissima salita che si snoda nei boschi: noi in una ventina di minuti siamo arrivate in località Pecol, dove è possibile proseguire sul tracciato principale o prendere un altro sentiero, allungando così il tragitto.

Noi siamo rimaste sulla via principale, anche perché proprio qui inizia una mini mostra di sculture lignee realizzate dai ragazzi del Liceo Artistico di Sen Jan di Fassa e intitolata “Contìe de Fascia”, dedicata alle principali figure delle leggende della Val di Fassa: abbiamo così conosciuto e toccato con mano la bellissima ed eterea Vivana, le malvagie Stria e Bregostana ed il saggio Salvan.

Nel giro di pochi minuti siamo uscite dal bosco e si è aperta davanti a noi l’ampia vallata del Fuciade, subito caratterizzata dalla presenza delle graziose baite in legno.

Ancora qualche centinaio di metri e sulla destra abbiamo trovato un angolino di paradiso: un ruscello dove togliere le scarpe e bagnarci i piedi. Abbiamo approfittato per riposarci mezz’oretta e fare anche uno spuntino godendoci il sole prima di riprendere il cammino. Lungo il sentiero, che si snoda in mezzo ad ampi prati pieni di fiori, il panorama sui boschi e le montagne è incantevole: da un lato, in lontananza, le Pale di San Martino e il Col Margherita, dall’altro, incombenti, le cime di Costabella.

Sul percorso abbiamo osservato alcune fontane dotate di semplici meccanismi che sfruttano la forza dell’acqua per girare, carine per spiegare ai bambini come dall’acqua si ricava energia.

In poco più di un’ora dalla partenza siamo arrivate al Rifugio Fuciade, che si trova inserito in una sorta di piccolo villaggio, con tanto di chiesetta in legno, davanti al quale campeggiano due grandi marmotte (di legno anche quelle, naturalmente!) simbolo del Rifugio e must per la foto ricordo!
Ovviamente non potevamo tornare indietro senza assaggiare qualche prelibatezza che offre il rifugio: è toccato a un tagliere misto di affettati e formaggi tipici, accompagnato da una giardiniera fatta in casa, deliziosa e apprezzata anche dalle mie bambine che non hanno grande feeling con le verdure!

Infine per soddisfare il nostro bisogno di dolcezza anche un bel kaiserschmarren con composta di prugne.

Del rifugio ci è piaciuta anche la presenza di piccole casette dove i cani possono riposarsi all’ombra proprio come fossero a casa loro!

Una foto con le marmotte giganti e via!, pronte per il ritorno dopo un’altra bella giornata da ricordare e da consigliare davvero a tutti!