Emily Dickinson diceva che per viaggiare lontano non c’è miglior nave che un libro, e noi siamo assolutamente d’accordo con lei. Una biblioteca quindi è come un enorme porto, dove imbarcarsi per straordinarie avventure pur rimanendo sotto casa o poco distanti.
Anche Ala ha la sua ben fornita biblioteca. Il posto giusto per trascorrere qualche ora coi bambini e far crescere in loro l’amore e l’interesse per la lettura. Del resto sappiamo tutti che le cose che si imparano ad apprezzare da piccoli diventano passioni quando si diventa adulti… Siete quindi pronti a salpare per la biblioteca di Ala?
Biblioteca di Ala: gli spazi
La biblioteca comunale di Ala è dotata di una grande area dedicata a bambini e ragazzi, con oltre 12.000 tra libri, riviste e dvd. Qui si possono trovare albi illustrati di qualità, da sfogliare e scoprire insieme ai bambini, ed innumerevoli titoli di narrativa per ragazzi ed adolescenti, dai classici ai libri più recenti.
Biblioteca di Ala
Non mancano le risorse digitali, fruibili tramite il sistema MLOL Trentino. Esse sono contenute in una specifica sezione audio e video dedicata alla cura ed all’educazione, utilissime per genitori ed educatori. Sempre per costoro sono disponibili oltre 300 risorse bibliografiche sul tema genitorialità, educazione, cura e psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza.
Infine, ultime ma non meno importanti, le risorse umane. Il personale della biblioteca, con la sua esperienza e competenza, è sempre a disposizione per rispondere alle richieste, aiutare nelle ricerche e consigliare al meglio.
Biblioteca di Ala: progetti
Naturalmente in un luogo così attento ai bisogni dei più giovani lettori troverete progetti specifici per questa fascia di età. Partiamo dal noto “Nati per leggere e per la Musica”. Lo scopo di questo progetto, cui la biblioteca di Ala aderisce ormai da molti anni, è quello di promuovere la pratica della lettura e della musica. Non solo: condividendo questa pratica in famiglia fin dalla nascita, si incentiva l’amore per queste due forme d’arte fin dalla primissima infanzia. Il tutto avviene tramite incontri organizzati, durante i quali i volontari (specificamente formati) propongono letture ad alta voce alle famiglie.
Dal 2021 Ala è inoltre presidio trentino di un altro progetto nazionale “Mamma lingua“, ideato dall’Associazione Italiana Biblioteche. Questo progetto ha come obiettivi la diffusione della lettura multilingue e vuole favorire in tal modo l’inclusione e la partecipazione attiva alla vita della biblioteca anche da parte degli stranieri che vivono sul territorio.
Iniziative per bambini
Accanto a questi due progetti la Biblioteca propone durante tutto l’anno ulteriori iniziative per i bambini: letture ad alta voce, piccoli laboratori creativi sul riuso e riciclo, giochi da tavolo e proiezioni di film d’animazione. Le proposte sono rivolte sia agli operatori dell’infanzia (scuole), sia organizzate in orario extrascolastico ed al sabato che durante il periodo estivo.
E quando le giornate si fanno tiepide, la biblioteca ha anche un bellissimo parco. Questo spazio privilegiato viene sfruttato al meglio per rendere ancora più stimolanti le varie esperienze offerte. Ma è anche perfetto per leggere un libro seduti al fresco sotto un albero.
Parco della Biblioteca di Ala
Parco della biblioteca di Ala
Insomma, uno spazio vivo e vitale, in continuità con l’esterno e con la natura, dove far fiorire tanti nuovi piccoli lettori e nuovi arricchenti legami.
Appuntamenti per bambini in arrivo 2025
22 luglio 2025, ore 16.30 | A piedi nudi nel parco| Scopri un mondo fatto di storie, colori, musica e divertimento | per bambini dai 3 ai 5 anni | Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria al numero 0464.671120. Vedi AGENDA
Orari della Biblioteca di Ala
La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì con orario continuato dalle 9 alle 18 (orario estivo in vigore dal 9 giugno 2025).
Il Sentiero Etnografico del Rio Caino vi farà fare un salto indietro nel tempo per scoprire le tradizioni della gente contadina che abitava questi territori, ma anche i cimeli dei soldati che durante la Grande Guerra si spostavano in Valle del Chiese. Un vero e proprio museo a cielo aperto ricco di soprese e dal grande fascino.
Dove si trova il Sentiero Etnografico del Rio Caino
Ci troviamo poco sotto l’abitato Cimego, a poco più di un’ora d’auto da Trento. Senza entrare nel paese si prosegue sulla strada principale in direzione Storo. Poco dopo, sulla sinistra, si vedono le indicazioni per il Rio Caino ed il parcheggio. Si tratta di un percorso piuttosto semplice ed adatto alle famiglie ma non purtroppo ai passeggini. È percorribile tutto l’anno, lungo circa 4 chilometri.
Il Rio Caino: prezioso alleato
Pronti ad immergervi della storia?! Per prima cosa attraverserete un ponte sospeso e vi ritroverete dopo poco tra i resti di vecchie costruzioni e manufatti militari ideati dall’uomo per sfruttare a pieno l’acqua del rio Caino, indispensabile ad esempio per far funzionare la fucina per la lavorazione del ferro.
Tra storia e leggenda
Non incontrerete però solo testimonianze “concrete”: questo luogo infatti prende vita anche grazie alle storie e alle leggende che si mescolano nell’alcova di Fra’ Dolcino e Margherita, o nel fiabesco orto della Strega Brigida, un vero gioiello botanico, nel quale sono state raggruppate diverse erbe officinali utilizzate dalla strega, realmente vissuta a Cimego intorno al 1470.
Sentiero Etnografico del Rio Caino
Chi percorre questo sentiero potrà immergersi nella storia e nella leggenda. Da un lato avrete l’opportunità di osservare e studiare con i vostri occhi tutti gli strumenti e gli attrezzi utilizzati in passato nella quotidianità. Dall’altro lato potrete scoprire, grazie ai pannelli, curiosità su piante, fiori ed erbe che caratterizzano questi boschi: erbe che venivano usate anche dalla strega Brigida. La leggenda narra che preparasse anche pozioni velenose per sbarazzarsi di chi non era gradito. Non resta che visitare il suo orticello, godendosi la vista meravigliosa sulla Valle del Chiese e, in lontananza, sul lago d’Idro. Lungo il percorso si incontrano anche una calchera per la produzione di calce, una carbonaia e un roccolo per l’uccellagione, recentemente restaurati.
Continuando si incontrano le trincee della Grande Guerra che ci riportano solo ad immaginare come potevano vivere i nostri soldati in queste zone boschive. È possibile entrare in una baracca di comando ricostruita, al suo interno dei veri reperti: filo spinato, cartucce e pentolame. Oltrepassata la baracca potrete prendere dei camminamenti e affacciarvi alle feritoie dove i fucilieri controllavano il territorio dai nemici. Non immaginate l’entusiasmo per i bambini osservare da vicino il vero cannone che troverete poco dopo.
Ancora qualche minuto di sentiero e avrete sulla destra il bivio per Malga Caino, per poi proseguire lungo la strada asfaltata fino a quando si trovano di nuovo le indicazioni per il sentiero etnografico: da qui in poi sarà tutta discesa e vi ritroverete al vecchio mulino. Ritornati al parcheggio troverete un parco giochi e, continuando a piedi sulla ciclabile direzione Pieve di Bono arriverete in un’ampia zona ombreggiata con tavoli da picnic e un laghetto.
Sentiero Etnografico del Rio Caino: aperture
Il sentiero è sempre gratuitamente accessibile. Il mulino e la fucina sono in azione tutti i giorni fino al 28 settembre 2025, in orario 9.00-16.00
Sentiero Etnografico del Rio Caino: informazioni utili
LUOGO: Valle del Chiese
PARTENZA: Cimego (TN)
ARRIVO: il percorso riporta al punto di partenza
ALTITUDINE: max 850 metri
DISTANZA: 4 km
DURATA: 3 ore
DISLIVELLO: 300 metri
PASSEGGINO: no
Informazioni e contatti
Sentiero Etnografico Rio Caino
SS del Caffaro, Cimego TN
tel. 0465.901217
e-mail: info@campigliodolomiti.it- www.campigliodolomiti.it
Cosa fare nei dintorni del Sentiero Etnografico del Rio Caino
La Valle del Chiese, oltre al Sentiero sul Rio Caino, offre tanti spunti per escursioni e visite. Vi suggeriamo:
Avete già provato la la Fly Line Catinaccio Rosengarten? Questa teleferica in Val di Fassa vi farà scendere con un volo magico nel bosco. Si viaggia appesi per 1.100 metri, raggiungendo i 12 chilometri orari, sospesi da 2 a 5-6 metri di altezza dal suolo. Un percorso per tutti, dai 15 ai 120 Kg di peso, della durata di circa 10 minuti.
Fly Line Catinaccio Rosengarten
Si tratta di un impianto “green” a bassissimo impatto ambientale, costituito da un tubo di acciaio, ancorato tramite funi ai tronchi di pini e abeti e perfettamente integrato nella natura. Su di esso scorre un carrello autofrenante. Ogni passeggero è agganciato per mezzo di una speciale imbragatura con seggiolino monoposto. Come uccelli si “plana” in silenzio tra gli alberi.
Si parte a monte della seggiovia Pian Pecei e si arriva a quota 1805 metri, superando un dislivello di circa 190 metri. Il percorso si sviluppa nei boschi del Catinaccio, Patrimonio Unesco, regalando magnifici scorci sui dirupi del Larsèch, i Monzoni, Sella e Pordoi.
Non aspettatevi qualcosa di simile alle montagne russe! La discesa è dolce e piacevole, anche se sono presenti dei piccoli tratti più pendenti che qualche guizzo di adrenalina ve lo faranno provare. Adattissimo anche ai bimbi più piccoli, ma super apprezzato anche dai più grandicelli.
Molto bella la sensazione che si prova nel “volare” in mezzo al bosco praticamente da soli, visto che tra una partenza e l’altra passa almeno un minuto. Chi ha bimbi piccoli può scendere anche assieme a loro – ognuno con il proprio imbrago – con l’adulto che si tiene al passeggero davanti.
7 – 30 giugno 2025: tutti i giorni dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:30
1 – 13 luglio 2025: tutti i giorni dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00
14 luglio – 31 agosto 2025: tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00
1 – 21 settembre 2025: tutti i giorni dalle 09:00 alle 12:30, dalle 14:00 alle 17:30
Possibilità di acquistare una corsa singola o pacchetti di 5 o 10 corse, i prezzi variano a seconda dell’età. Tutte le tariffe QUI.
Info utili fly line Catinaccio
In caso di piogga la Fly Line chiude. Se il tempo è incerto meglio informarsi alla cassa degli impianti prima di salire al Ciampedie. II costo degli impianti di risalita NON è incluso nel biglietto della fly line.
Cosa fare al Ciampedie
E dopo quest’avventura vi aspettano…
diversi rifugi, con un sacco di piatti gustosi da assaggiare. Tra i nostri preferiti Baita Checco e il Negritella (a pochi minuti di passeggiata);
sempre suggestiva la passeggiata praticamente pianeggiante (fattibile anche in passeggino da trekking) che in 45 minuti porta al Gardeccia e poi, in una mezz’ora, davanti alle magnifiche Torri del Vajolet.
per chi vuole passare la notte in quota, in un paio d’ore di cammino si arriva al Rifugio Roda de Vael: un’esperienza da provare almeno una volta, fidatevi di noi!
Si avvicinano le tanto desiderate vacanze in montagna, finalmente è ora di staccare la spina e godersi la pace, la tranquillità, l’aria pura, un bel trekking per famiglie… Non vorreste fosse semplicemente tutto perfetto? Sappiamo quanto trovare il giusto compromesso che soddisfi tutti possa essere complicato. Ma oggi vogliamo portarvi con noi a fare il Dolomiti Family Trek-King, la proposta perfetta per un’indimenticabile vacanza estiva nella bellissima Val di Fassa.
Trekking per famiglie: natura, magia e lentezza
Questo trekking è il sogno di ogni genitore che vuol trasmettere ai figli l’amore per la montagna. Prati, boschi, fiori, nuvole e cielo, tutto da esplorare con curiosità e meraviglia. Il Dolomiti Family Trek-King è pensato per le famiglie che vogliono vivere la montagna con lentezza e con un pizzico di gioco e magia, per la gioia dei bambini.
In quota – giorno 1
Dopo una prima notte in hotel a valle, la mattina ci si alza, si fa colazione, si prepara lo zaino per due notti in quota e si parte! Grazie a un servizio transfer si arriva al Castelir, dove si sale con la cabinovia Le Fassane fino alla stazione intermedia. C’è anche un ovetto con il fondo in vetro, se si vuol provare l’ebbrezza di essere sospesi nel vuoto anche con gli occhi! Qui si ha tutto il tempo per esplorare il parco giochi Giro d’Ali. Un posto che noi conosciamo bene con giochi d’acqua, percorso kneipp e sdraio per rilassarsi al sole. E dopo essersela spassata con l’acqua perché non fare un giretto anche lungo il sentiero Frainus?
Qui si potranno scoprire tanti segreti e particolarità sugli uccelli della Val di Fassa. Un bel pranzetto al rifugio e poi prosegue il cammino. Una camminata facile, prima nel bosco e poi sui prati, vi condurrà fino al Passo Lusia, dove è previsto il pernottamento al Rifugio Lusia.
In quota – giorno 2
Prima tappa della giornata: Le Cune, per ammirare Moena e il Catinaccio. In seguito si prosegue sul sentiero 614 e 622 fino a raggiungere lo skilift di Valbona e il parco giochi, dove i bambini potranno scatenarsi e i genitori riposare. A questo punto si scende in cabinovia fino a Ronchi, per trasferirsi poi con la navetta al Passo San Pellegrino. Meta finale della giornata è il Passo delle Selle. Lo si raggiunge con la seggiovia Costabella e una camminata lungo il sentiero della Pace. In altenativa direttamente a piedi dal passo. Si trascorre la notte quassù, a cavallo tra la Val Monzoni e la valle di San Pellegrino, in un luogo selvaggio dove la montagna conserva ancora cicatrici di guerra.
In quota – giorno 3
Ultima giornata di trekking in quota, tutto in discesa! Si scende lungo la val Monzoni, raggiungendo il laghetto delle Selle, ammirando il Catinaccio e proseguendo fino alRifugio Taramelli. La discesa prosegue nel bosco e poi sugli ampi pascoli che circondano Malga Monzoni. In due ore e mezza/tre si arriva alla Cappella del Crocifisso, sul bivio per la Val San Nicolò. A piedi o con la navetta si raggiunge infine Pozza di Fassa e si rientra in hotel per il meritato relax!
Sentiero per il Rifugio Taramelli
Due giorni per esplorare la Val di Fassa
Avrete a questo punto a disposizione ancora due notti in hotel a valle: potete scegliere voi come occupare la giornata: di certo non vi annoierete! Cosa scegliete? Un pomeriggio all’Adventure Park Piciocaa di Pera di Fassa, con parco giochi, parco avventura e simpatici animali della fattoria? Shopping e relax nei centri storici? Oppure esplorare un’altra zona, magari il Buffaure con i suoi sentieri tematici per famiglie e le opere di land art, o la tranquillaVal San Nicolò con le sue cascate…
Dolomiti Family Trek-King: trekking organizzato per famiglie
Il pacchetto Family Trek-King permette di fare un vero trekking di più giorni in totale autonomia ma con la tranquillità di avere tutto organizzato. È l’ideale per famiglie con bambini abituati a camminare e curiosi di esplorare il mondo con lo zaino in spalla. Noi lo consigliamo a partire dagli otto anni. Sono inclusi cinque pernottamenti in mezza pensione (3 in hotel e 2 in quota in rifugio), transfer, biglietti per gli impianti, Guest Card, cartina dei sentieri e ingresso al Giro d’Ali.
Il pacchetto Dolomiti Family Trek-King è disponibile dal 12 luglio al 7 settembre 2025, con partenze giornaliere (secondo disponibilità). Per maggiori info e prezzi leggete QUI
3 motivi per scegliere un trekking per famiglie in Val di Fassa
Non avete mai fatto un’esperienza simile e non siete del tutto convinti? Ecco tre buoni motivi che dovrebbero portarvi a scegliere di fare questo trekking per famiglie:
È un’esperienza educativa e avventurosa per i bambini;
Oltre ai suggerimenti che abbiamo già inserito nel testo, in Val di Fassa ci sono davvero tante cose da fare. Per praticità abbiamo raccolto le principali ai seguenti link:
A due passi dal centro di uno dei centri più pittoreschi della Val di Fiemme, si nasconde un tesoro che farà la gioia di grandi e piccini: la cascata di Predazzo! Facile da raggiungere, la cascata di Predazzo si conferma un’ottima scelta per tutta la famiglia. Questo piccolo gioiello si nasconde tra i boschi ed è raggiungibile con una camminata di circa 40 minuti. Il percorso è breve e semplice: un dislivello di circa 230 metri vi porterà a raggiungere l’altitudine massima di 1250 metri.
Cascata di Predazzo: l’itinerario
Dal centro del paese seguite le indicazione per il biolago. Proseguite quindi fino all’incrocio tra Via Lagorai e Via Pertini. La segnaletica è chiara ed abbondante: i cartelli che indicano la cascata sono un po’ ovunque e perdersi è davvero impossibile. La stradina prima asfaltata e poi sterrata si snoda tra i campi fino ad una fattoria. Sembra quasi una strada senza uscita, ma in realtà c’è un piccolo sentiero che costeggia il prato della proprietà. Proseguite su questo sentierino e in pochi minuti entrerete nel bosco, attraversando prima un ponticello sospesoe successivamente una passerella sul Rio Pozze. In men che non si dica arriverete così alla cascata.
Il rientro
Per rientrare al punto di partenza si può tornare indietro sulla strada dell’andata oppure, una volta ridiscesi al secondo ponte, imboccare il sentiero di destra verso il ristorante Miola. Il ristorante si raggiunge in circa 20 minuti ed è un ottimo punto per fermarsi a gustare qualche prelibatezza locale o bere qualcosa. Se poi si vogliono fare ancora due passi, dal ristorante si può accedere ad un bellissimo belvedere. Dopodiché si prosegue per il rientro sulla strada asfaltata, in via Coronelle, che riporta all’incrocio iniziale di via Fontanelle.
Cascata di Predazzo: info utili
LUOGO: Val di Fiemme
PARTENZA: centro di Predazzo
ARRIVO: cascata di Predazzo
ALTITUDINE: 1250 metri
DISTANZA: circa 2 chilometri
DURATA: mezz’ora circa (solo andata)
DISLIVELLO: 230 metri
PASSEGGINO: sconsigliato
PUNTI DI RISTORO: Ristorante Miola 📞 0462 936603
Cosa fare nei dintorni della cascata di Predazzo
Per finire in bellezza la giornata perché non fermarsi semplicemente per un bel gelato e due passi in centro? Ecco qua anche qualche altro utile suggerimento per aiutarvi ad organizzare al meglio la vostra vacanza:
State cercando un modo divertente e originale per vivere la montagna con i vostri bambini? I sentieri tematici sono la scelta perfetta! In Val di Fassa, tra le località di Buffaure e Ciampac, c’è un’intera rete di percorsi pensati proprio per le famiglie: tanta natura, giochi, racconti, personaggi magici e panorami da cartolina vi aspettano lungo il cammino.
Pronti a partire? Ecco tutti i sentieri tematici di Buffaure e Ciampac, con qualche dritta su cosa aspettarsi lungo il percorso!
Sentieri tematici al Ciampac
Il Sentiero delle Marmotte
Otto casette in legno tridimensionali spuntano lungo il percorso e raccontano, scena dopo scena, la vita di questi simpatici animaletti che popolano il Ciampac
Basta sbirciare all’interno – ci sono dei fori apposta per curiosare – per scoprire dove vivono, cosa mangiano, come comunicano e tante altre curiosità. E per rendere il tutto ancora più divertente, c’è anche un libretto illustrato (lo trovate all’info point al costo di 5 euro) con domande e piccoli indovinelli legati a ogni tappa del percorso.
Consigliato per famiglie con bambini dai 5 anni in su: il sentiero non è adatto ai passeggini, ma è perfetto per piccoli camminatori curiosi e pieni di energia!
Macchinista al Ciampac
Facile sentiero pianeggiante di un chilometro con le riproduzioni in legno dei più utilizzati mezzi di montagna: il quad, il gatto delle nevi, il trattore, ma anche il camion e l’elicottero. I più piccoli potranno salire a bordo, ma prima di avventurarvi sul percorso, se volete diventare dei veri esperti ed ottenere la patente di macchinista non dimenticate di passare all’info point all’arrivo della telecabina ed acquistate il libretto (2 euro)!
Come? Lungo il percorso osservate le targhe dei veicoli e trovate la parola magica: solo chi la troverà verrà insignito del titolo di macchinista! La passeggiata è semplice e adatta a tutti, percorribile in meno di mezz’ora anche con i passeggini da trekking.
Alla fine del percorso vi aspetta anche il rio Ciampac, dove poter cercare le pietre preziose. Per approfondire leggete Le 1001 meraviglie del Ciampac
Sulle Tracce di Ciampy
Diventati macchinisti del Ciampac vi aspetta un’altra missione: fare amicizia con Ciampy, il simpatico camoscio mascotte del Ciampac. Tappa dopo tappa, sarete chiamati a risolvere una serie di quiz per conoscere questo animale. Se risponderete a tutte le domande a fine percorso potrete anche ottenere un originale premio. Per intraprendere il sentiero Sulle Tracce di Ciampy è necessario prendere la seggiovia e salire fino a Sella Brunech, spettacolare punto panoramico a 2428 metri di altitudine. Ne parliamo in Ciampac: sulle tracce di Ciampy
Consigliato a famiglie con bambini dai 6 anni in su. Durata sentiero: circa un’ora e mezza, non percorribile con il passeggino. Anche qui è importante ritirare il libretto all’info point! 2 euro anche questo.Sentiero sulle tracce di Ciampy
Sentiero Seduto
Se vi piace camminare e perdervi nella bellezza dei paesaggi, il Sentiero Seduto è un modo originale per esplorare il territorio e scattare foto ricordo memorabili. Si sale in seggiovia fino al punto panoramico di Sella Brunech (2428 metri). Quassù, circondati dalle più belle cime dolomitiche ecco tante originali sedute da provare, opera dell’artista Marco Nones: dalla panchina per l’abbronzatura a scacchi, alla panchina felice e ai troni scomodi. E non è finita: percorrendo le creste in direzione Buffaure, nuovi troni ti aspettano per essere scoperti ed accompagnarti nel cammino: per esempio, vi siete mai seduti su un trono disorientato? Non vi resta che andare a scoprirli tutti.
Sentieri tematici al Buffaure
Il Viaggio di Tica Pop
Il nuovo sentiero tematico 2025 del Buffaure parte da Col De Valvacin. Si arriva seguendo il Sentiero Seduto dal Ciampac , oppure, più comodamente, in seggiovia dalla piana del Buffaure. Dal Rifugio El Zedron, parte il viaggio del gallo cedrone Tica Pop. Procuratevi il libretto (5 euro, alle casse) per seguire le sue avventure. Lungo il percorso incontrerete uccelli di montagna (raffigurati tramite grandi statue lignee) pronti a dare consigli e una pista per palline. A metà percorso sosta a Baita Cuz e poi via, ad incontrare gli insetti nel sottobosco… giganti! Fino a scoprire che non serve realizzare grandi sogni per essere felici ed apprezzati. Si torna così alla conca del Buffaure, pronti per altre avventure! Leggi: Buffaure: vola con Tica Pop tra bosco e cielo
Il Sentiero Incantato
Un percorso tra installazioni giganti e personaggi magici, lungo il quale la vostra missione sarà risolvere il mistero alla base della scomparsa dei colori dell’arcobaleno e riportarli tra i boschi del Buffaure. Basterà seguire i segnali colorati e le indicazioni contenute nel libro-gioco disponibile alle casse. E se porterete a termine la missione Buffy il leprotto vi ricompenserà con un bel premio! Ve lo raccontiamo in Sentiero Incantato al Buffaure.
Sentiero Incantato
Labirinto “La tana di Buffy”
Un grande labirinto di 400 metri quadrati: la tana di Buffy non è un labirinto come tanti, bensì il più grande labirinto in legno delle Dolomiti! Realizzato da Franz Avancini con listelli in legno di diverse altezze, gioca sul vedo non vedo per confondere e risultare accattivante per i più piccoli ma anche per chi li accompagna. Al suo interno nasconde tre nicchie con sorprese, giochi sonori ed illusioni ottiche, come la divertentissima baita capovolta. Chissà se poi riuscirete a raggiungere il leprotto Buffy al centro…Vi sta aspettando ma fate attenzione a non perdervi! Il labirinto si trova accanto al Rifugio Buffaure, a pochi passi dagli impianti, dal laghetto e dai giochi nella piana del Buffaure Tutte le info: Tante super idee in Buffaure
La Tana di Buffy – il labirinto
Cosa fare in Trentino se ti piacciono i sentieri tematici
Ti abbiamo convinto? Sono tanti i sentieri tematici e i percorsi di land art in Trentino Alto Adige. Ecco qualche ulteriore spunto:
Il sito paleontologico dei Lavini di Marco, uno tra i più importanti d’Europa, poco distante da Rovereto ha finalmente riaperto! Qui si possono osservare le orme di molti dinosauri vissuti all’inizio del Giurassico (circa 200 milioni di anni fa). Le centinaia di orme, di forme e dimensioni differenti, sono impresse lungo un ripido colatoio di circa duecento metri. Ci troviamo alle pendici del monte Zugna, dove sorge anche un Osservatorio Astronomico all’avanguardia.
Un sito tutto riqualificato
Vista la valenza scientifica e il rischio di deperimento cui sono soggette le piste, è indispensabile preservare con attenzione e cura questo luogo. A tal proposito un’importante intervento di riqualificazione del sito si è appena concluso e così è finalmente è possibile visitarlo, anche in autonomia. Il sito paleontologico dei Lavini di Marco è inserito nell’inventario on line dei Geositi trentini, a cura del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento.
Orme ai Lavini di Marco
Lavini di Marco: visite guidate
Per permettere ad un numero sempre maggiore di persone di apprezzare appieno il significato geologico e paleontologico del sito, la Sezione Didattica del Museo Civico di Roveretoorganizza nelle giornate di sabato, da aprile a ottobre, delle visite guidate con esperti , da prenotare online entro le ore 17.00 del giorno precedente:
Un salto nel Giurassico| percorso di visita pensato per i bambini dai 7 agli 11 anni (accompagnati), che si metteranno in gioco cercando di decifrare tracce ed indizi…
Durante queste visite vengono mostrati i reperti, le orme e le piste tracciate da questi giganti del passato, ma anche spiegate, attraverso “tappe tematiche”, la storia geologica e l’evoluzione della nostra regione.
Accesso al sito paleontologico
Per l’accesso al sito non è richiesta alcuna tariffa d’ingresso. Lungo il percorso didattico è stata installata una nuova scalinata metallica dotata di alcune piattaforme panoramiche, perfetta per far scoprire a tutti qualcosa in più riguardo a questa antichissima pagina della storia del territorio trentino.
Lavini di Marco: come arrivare
La strada per raggiungere il sito paleontologico non è attrezzata per il passaggio di pullman di grandi dimensioni. Per raggiungere il sito è possibile noleggiare piccoli bus privati o utilizzare mezzi propri. Il parcheggio più vicino è quello presso la struttura Baita Alpini Damiano Chiesa, alla fine della strada asfaltata.
Si raccomanda abbigliamento adatto all’escursione (scarponcini o scarpe da ginnastica, giacca a vento o ombrello).
Lavini di Marco: concludi la visita in museo!
La visita al sito paleontologico è sicuramente emozionante e ricca di spunti per i bambini appassionanti o futuri tali di dinosauri. Per chi desiderasse approfondire ed immergersi completamente in un’atmosfera da Jurassic Park, non possiamo che consigliare di fare un salto anche al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto. Qui, al piano terra, si trovano due nuove sale dedicate alla Paleontologia. Potrete ammirare le grandi ammoniti, i resti del coccodrillo dei mari giurassici, numerosi fossili, e i calchi delle orme dei dinosauri scoperte ai Lavini di Marco. Infine, ecco lo scheletro dell’enorme Orso delle Caverne, e uno straordinario pesce fossile proveniente dal famoso sito di Bolca.
Il tutto è valorizzato da uno straordinario filmato che racconta la formazione del sito dei Lavini.
Con la nuova app JURASSIC GAME si potranno inoltre scoprire le orme dei dinosauri dei Lavini in compagnia del team della dott.ssa Dina Hunter e del prof. Desassis: un nuovo percorso virtuale che vi farà conquistare tappa dopo tappa nuovi punti esperienza! La app può essere scaricata anche su cell ed accompagnarvi nel nuovo percorso di visita al sito archeologico, previsto per la primavera 2025. Un gioco per tutta la famiglia che offre un viaggio immersivo nel mondo della paleontologia.
Info e prenotazioni
Fondazione Museo Civico Rovereto tel 0464 452800 museo@fondazionemcr.it
La Fondazione Museo Civico Rovereto è il cuore pulsante della città della quercia. Nel corso dell’anno si organizzano vari eventi e laboratori. Il museo è un punto di riferimento importante per tutta la cittadinanza da quasi due secoli.
Dal 2 aprile 2025 sono aperte le iscrizioni alle colonie estive della Fondazione Museo Civico di Rovereto, con la possibilità, per chi ne ha diritto, di usufruire dei buoni di servizio. Per rispondere ai dubbi sarà anche attivato uno sportello informativo martedì 1 aprile dale 17.00 alle 18.00 presso il Museo di Scienze e Archeologia. Due le opzioni previste per l’estate:
Campus Natura: per i bambini della scuola primaria. Si tiene presso la Casetta nel Bosco della Città, vicino a Sperimentarea, dal 16 giugno a fine agosto. Dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 17.00. Ogni settimana prevede un tema diverso e una gita per scoprire le bellezze del territorio. Costo 150 euro (130 dal secondo figlio). Info QUI
Summer Tech Days: per i ragazzi/e della scuola secondaria di primo grado e del primo anno di scuola superiore. I Presso il Museo di Scienze e Archeologia (date da definire). Per avvicinarsi al mondo della tecnologia in modo divertente e creativo. Sono previste attività di programmazione robotica all’interno del LEGO Education Innovation Studio e approfondimenti nelle materie STEM. Leggi anche Colonie estive 2025. Per maggiori info clicca QUI.
La Fondazione Museo Civico Rovereto ha due sedi principali: Borgo Santa Caterina e Via Calcinari. Essa è però particolarmente diffusa sul territorio. Vi spieghiamo tutto nel dettaglio qui sotto:
Museo di Scienze e Archeologia
L’edificio, situato in Borgo Santa Caterina (vicinissimo al centro storico di Rovereto), ospita il Museo di Scienze e Archeologia. E’ la sede principale della Fondazione Museo Civico Rovereto.
Al piano terra, accanto alle rinnovate sale di botanica e mineralogia, troviamo due nuove sale dedicate alla Paleontologia, per la gioia dei bambini, solitamente molto attratti da dinosauri e fossili. Qui potrete ammirare le grandi ammoniti provenienti da Castione e Volano e i resti del coccodrillo dei mari giurassici. Ad essi si aggiungono numerosi fossili, ma soprattutto i calchi delle orme dei dinosauri, scoperte ai Lavini di Marco. Infine, ecco lo scheletro dell’enorme Orso delle Caverne, e uno straordinario pesce fossile proveniente dal famoso sito di Bolca.
Il tutto è valorizzato da uno straordinario filmato che racconta la formazione del sito dei Lavini, oggetto di un recentissimo progetto di riqualificazione.
Con la nuova app JURASSIC GAME si potranno inoltre scoprire le orme dei dinosauri dei Lavini in compagnia del team della dott.ssa Dina Hunter e del prof. Desassis: un nuovo percorso virtuale che vi farà conquistare tappa dopo tappa nuovi punti esperienza! La app può essere scaricata anche su cell ed accompagnarvi nel nuovo percorso di visita al sito archeologico, previsto per la primavera 2025. Un gioco per tutta la famiglia che offre un viaggio immersivo nel mondo della paleontologia.
L‘esposizione di Botanica invece racconta la flora del Trentino e la storia e la ricchezza floristica del monte Baldo. Non vengono tralasciate le emergenze legate al cambiamento climatico e alla modifica antropica dell’uso del suolo.
Infine, la nuova sala di Mineralogia esplora i diversi paesaggi geologici del Trentino e la loro trasformazione.
I nuovi spazi espositivi si ispirano al modello di museo della narrazione, dove interdisciplinarietà, interattività ed accessibilitàculturale permettono un coinvolgimento del pubblico a più livelli: pronti ad aprire cassettini, cliccare pulsanti e indossare le cuffie? Un racconto a più voci, che parte dallo specifico per raccontare, testimonianza dopo testimonianza, i cambiamenti che nei secoli hanno accompagnato l’ambiente che ci circonda.
Sull’altro lato rispetto alla biglietteria-bookshop, anch’essa organizzata in modo da rispecchiare la conformazione del territorio, con l’Adige che “scorre” nel mezzo, si trovano le sale destinate alle esposizioni temporanee.
Al secondo piano si trovano le sale di Zoologia ed Archeologia . Completa il percorso la sala dedicata all’archeologo roveretano Paolo Orsi e alla sua collezione di oggetti della Magna Grecia.
Robotici in erba – ogni primo sabato del mese, dalle 15.00 alle 16.30. Laboratorio di robotica per bambini e bambine dai 6 agli 8 anni | 7 euro
Programma il tuo robot – ogni terzo sabato del mese, dalle 15.00 alle 16.30. Laboratorio di robotica per ragazzi e ragazze dai 9 ai 15 anni | 7 euro
Musei all’aria aperta – attività estive proposte dai musei di Rovereto nei parchi cittadini tra le ore 18.00 e le ore 19.30. | Partecipazione libera e gratuita | Scopri QUI gli appuntamenti organizzati dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto
Planetario Digitale 3.0
Nel giardino del museo ha trovato casa anche il Planetario, una struttura dotata dal 2023 di un sistema digitale all’avanguardia, il Full Dome, grazie al quale nella cupola centrale viene riprodotto un cielo realistico, proiettando i diversi oggetti celesti e i loro moti apparenti.
Intorno alla cupola è allestito un giro cosmico che si articola in quattro sezioni. La prima parte è un’introduzione al viaggio nell’Universo dove si pongono le basi per la visita. Nella seconda sezione si entra nel vivo dell’esplorazione accedendo in una navicella spaziale davvero molto realistica. Qui scopriamo diverse curiosità su oggetti e cibo degli astronauti e le principali tappe dell’esplorazione robotica e umana dello Spazio.
La terza tappa lascia a bocca aperta: il Sistema Solare con riproduzioni in scala dei pianeti, pannelli informativi e un vero meteorite lunare da toccare.
Eccoci all’ultima sezione, un tunnel spaziale, dove si incontrano stelle, nebulose e galassie che lasciano a bocca aperta!
L’intero percorso è accompagnato da smartphone sui quali ascoltare le storie di sei scienziate donna che hanno dato grandi contributi all’astronomia e alle scienze spaziali. Abbiamo parlato estesamente del planetario e delle attività che propone in Rovereto: planetario digitale wow!
Eventi 2025 Planetario
A tutta cupola! – Tutti i sabati (non estivi) alle ore 16.00 | Grazie al nuovo proiettore digitale, il Planetario del Museo di Scienze e Archeologia diventa un piccolo cinema immersivo con proiezioni fulldome, a tutta cupola, per avere un’esperienza ancora più coinvolgente. Info QUI
Il Cielo in una stanza 3.0. – Tutte le domeniche (eccetto nei mesi estivi) alle 15.00 e alle 16.30| Gli esperti vi accompagneranno in un viaggio nel Cosmo, partendo dalla Terra per esplorare il Sistema Solare, con approfondimenti sulle missioni spaziali, fino ad arrivare lontano verso nebulose e altri oggetti celesti, in un susseguirsi di immagini e video spettacolari e coinvolgenti. Iscrizioni QUI
Il Museo della Città
Il museo della Città, seconda sede della Fondazione Museo Civico Rovereto, si trova all’interno di Palazzo Sichart appena fuori dal centro storico di Rovereto. L’esposizione permanente racconta la storia della città, dalla preistoria all’età contemporanea, passando dal Medioevo e dall’età della Seta, attraverso oggetti, reperti, opere d’arte e fotografie d’archivio.
Nelle sale sono stati realizzati focus sulla vita quotidiana nei secoli passati. Si passa dallo sport, alla scuola, alla stampa, alla cultura… E poi ancora industria, urbanistica, società: tutto quello che ha trasformato la città nei secoli fino ad arrivare ai giorni nostri.
Mostre ed eventi 2025 Museo della Città:
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Osservatorio Astronomico Monte Zugna
L’osservatorio, che fa sempre parte del circuito Fondazione Museo Civico Rovereto, si trova a 1620 metri d’altitudine, a circa 40 minuti di automobile dal centro di Rovereto, in una zona non contaminata da inquinamento luminoso. Una struttura di prim’ordine, dotata di telescopi in grado di fare osservazioni diurne e serali. Vengono organizzate attività per il pubblico e per le scuole. Tutte le informazioni QUI.
Eventi 2025 all’ Osservatorio Monte Zugna
Un sabato con il sole | Sabato 17 maggio, 21 giugno, 16 agosto, 20 settembre, 18 ottobre, ore 14 | osservazione del cielo diurno con il celostata, in in collaborazione con ApT Rovereto | biglietto intero 8 euro; ridotto: 4 euro | Prenota QUI
Venerdì a lume di stella | tutti i venerdì di luglio, agosto e settembre | osservazione del cielo notturno dalle 21.00 | biglietto intero 7 euro | Prenota QUI
Sperimentarea al Bosco della Città
È una vera cittadella per la ricerca scientifica e la didattica. Sperimentarea ha spazi outdoor e indoor dedicati all’archeologia sperimentale e alle attività naturalistiche. Si trova presso il Bosco della Città di Rovereto, in un’area pubblica di 11.000 mq a poca distanza dal centro cittadino. Qui ci si può avvicinare alle conoscenze botaniche (con aree riservate alle piante officinali e velenose) e zoologiche. Troviamo un angolo per studiare i meccanismi naturali evolutivi e genetici alla base della moderna biologia. Un apiario dove osservare le attività delle api, un’area dedicata alle testuggini e una serra delle piante-sasso che ospita alcune delle specie vegetali più curiose al mondo. Tutte le informazioni e le aree tematiche QUI.
Eventi a Sperimentarea
Tartarugando | tutti i giovedì dal 19 giugno al 11 settembre 2025 | Vieni a conoscere la colonia di tartarughe di terra ed acqua che vive al Bosco della Città in compagnia degli esperti del Museo | Due turni: ore 9,00 e ore 10,00 | Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria QUI
Sito Paleontologico Lavini di Marco
Sito Paleontologico Lavini di Marco
Centinaia di orme di dinosauri carnivori ed erbivori di forme e dimensioni differenti sono impresse lungo un ripido colatoio di circa duecento metri presso i Lavini di Marco, alle pendici del monte Zugna, a Sud di Rovereto. Lungo il percorso sono stati installati pannelli esplicativi in pietra che danno la possibilità a tutti di addentrarsi nella storia geologica del territorio. Vengono organizzate visite guidate ma è possibile accedere al sito anche senza liberamente. Tutte le informazioni QUI.
Attualmente è possibile accedere al percorso di visita solo tramite visite guidate:
Sulle Tracce dei dinosauri CALENDARIO 2025
▪️ maggio: sabato 10 e 24
▪️ giugno: sabato 14
▪️ luglio: sabato 12
▪️ agosto: sabato 9
▪️ settembre: sabato 13 e 27
▪️ ottobre: sabato 11 e 25
Inizio attività ore 8.30. Durata 2 ore. Prenotazione obbligatoria entro le 17 del giorno precedente. PRENOTA QUI
TARIFFA: La tariffa di partecipazione è di euro 7 a persona.
Inizio attività ore 8.30. Durata 2 ore. Per bambini dai 7 agli 11 anni, accompagnati da un adulto. Prenotazione obbligatoria entro le 17 del giorno precedente. La tariffa di partecipazione è di euro 7 a persona. PRENOTA QUI
Sito Archeologico Sant’Andrea – Loppio
L’insediamento fortificato dell’Isola di Sant’Andrea è situato nella Riserva Naturale Provinciale ‘Lago di Loppio’, a circa sette chilometri dal Lago di Garda. Le indagini archeologiche hanno portato alla scoperta di un sito archeologico pluristratificato, con testimonianze che vanno dalla preistoria all’epoca tardoantica a quella medievale, per giungere fino alla Prima Guerra Mondiale.
Vengono organizzate visite guidate per gruppi privati (minimo 10 – massimo 25 persone), su prenotazione con almeno una settimana di anticipo. Per le scuole la Fondazione Museo Civico Rovereto propone percorsi didattici e laboratori con gli esperti. Maggiori informazioni QUI.
Eventi Sito Archeologico Sant’Andrea
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Fondazione Museo Civico Rovereto: tariffe ed aperture
Con un biglietto unico si possono visitare sia il Museo di Scienze e Archeologia che il Museo della Città. Ricordiamo che l’ingresso è gratuito per tutti i minori di 19 anni e per gli studenti universitari fino a 24 anni. Disponibile anche il biglietto family € 10,00 (2 adulti+ 1 o più bambini)
due adulti con almeno un/a figlio/a.
Per tariffe sempre aggiornate e l’acquisto di biglietti clicca QUI
Entrambi i musei sono aperti da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 18. Per chiusure ed aperture straordinarie clicca QUI
Fondazione Museo Civico Rovereto: contatti
Fondazione Museo Civico Rovereto
museo@fondazionemcr.it
T. 0464 452800
Il Rifugio Roda de Vael è una meta imperdibile, raggiungibile sia dalla Val d’Ega che dalla Val di Fassa, ed è una gita davvero alla portata di tutti. Noi abbiamo scelto, stavolta, di raggiungere il rifugio partendo dal Ciampedie. Ma soprattutto abbiamo voluto fermarci a dormire proprio in rifugio, a un passo dalle stelle!
Dormire in rifugio è un’opportunità alla quale non tutti pensano, ma che invece noi vi consigliamo assolutamente. Verrete catapultati fuori dal tempo, e trascorrerete una notte davvero speciale con i vostri bambini o ragazzi!
Raggiungere il Rifugio Roda de Vael da Vigo di Fassa
Per questa escursione si raggiunge in auto (parcheggio disponibile presso gli impianti) Vigo di Fassa e si prende la funivia per il Ciampedie. Bastano pochi minuti per arrivare in quota. Già fermandovi qui avrete una vista spettacolare e un’infinità di cose da fare coi bambini, tra giochi, sentieri tematici e fly line! Trovate tutte le informazioni in Ciampedie: cosa fare con i bambini. Quando siamo arrivati noi il tempo non era dei migliori, quindi abbiamo fatto una sosta per pranzare alla Baita Checco, uno dei ristoranti che si trovano in Ciampedie. Guardate che bontà, ne valeva proprio la pena!
Fuori dal ristorante c’è anche un bel parco giochi a tema Puffi, con castello e una grande sabbiera dove i bambini possono divertirsi mentre i grandi mangiano!
Il sentiero per il Rifugio Roda de Vael
Una volta rifocillati si prende la direzione per il Rifugio Negritella e da lì si procede seguendo le indicazioni. Ad un certo punto si abbandona la strada forestale e si prende il sentiero sulla destra. Attenzione a non sbagliare: una volta nel bosco dirigetevi a sinistra e non a destra (potrebbe sembrare che il sentiero sia a destra, ma vi riporterebbe (e con non poca difficoltà!) sulla forestale! Da qui si prosegue quindi su un comodo sentiero nel bosco, tra saliscendi non faticosi, fino a costeggiare una sorta di canyon, con dei suggestivi passaggi scavati nella roccia (niente di difficile). In un’ora e mezza si arriva a Malga Vael.
Da Malga Vael al Rifugio Roda de Vael
Malga Vael è perfetta per una sosta prima delle ultime fatiche per raggiungere il rifugio. Non nel nostro caso, dato che pioveva, ma altrimenti questo è un luogo piacevolissimo, con tavolini esterni ed animali per la gioia dei bambini. Ne abbiamo parlato in A Malga Vael in Val di Fassa.
Dietro la malga inizia la salita per il rifugio. Se fino ad ora non si è fatta gran fatica mettete in conto che qui il gioco si fa duro! Un primo pezzo su strada di cemento potrebbe scoraggiare i bambini, ma poi si divertiranno a saltare di roccia in roccia in un paesaggio suggestivo. Noi ve lo proponiamo in versione “nebbia”, ma dobbiamo ammettere che così aveva un fascino particolare!
Verso il rifugio Roda de Vael
A un certo punto la strada si interrompe e il sentiero prosegue tra i prati. Qualche decina di metri tenendo come riferimento i cavi della teleferica che serve all’approvvigionamento del rifugio e poi inizia una scalinata con gradoni. Per noi è stata un’avventura e siamo riusciti a scorgere il rifugio solo a pochi metri, avvolto tra le nuvole basse! Da Malga Vael al Rifugio Roda de Vael mettete in conto 40 minuti.
Una notte al Roda de Vael
Ad accoglierci Roberta, trentina di adozione che da molti anni gestisce questo rifugio, che lei definisce la sua “Casa Alta“. Parliamo di un rifugio autentico, con le camerate e le camerette più piccole coi letti a castello. A disposizione degli ospiti piumini e cuscini, basta portare il sacco lenzuolo o noleggiarlo in loco. L’atmosfera la sera in rifugio è cordiale e amichevole. Si sta tutti vicini, si mangia, si chiacchera, si può giocare a carte o con i giochi in scatola.
Per i più piccoli Roberta ha fatto realizzare anche un bellissimo libricino intitolato “Roda di Vael – piccoli Esploratori” da colorare, leggere e completare. Un bellissimo diario a ricordo di una serata speciale! Eccolo nella foto che abbiamo scattato in una pausa sulla strada del ritorno!
Il libricino del rifugio Roda de Vael
In rifugio l’ora della nanna scatta presto. Noi abbiamo dormito in una stanza piccola ma molto accogliente, cullati da un silenzio magico.
Una delle camerette del Rifugio Roda di Vael
Ma la cosa più bella del risveglio in rifugio è sicuramente l’alba. Fortunatamente bellissima dopo la pioggia e la nebbia del giorno prima, ce la siamo proprio goduta tutta, direttamente da sotto il piumone!
Alba al Rifugio Roda di Vael
Super colazione con pane, marmellate, jogurt e cereali in compagnia di uno dei mici di Roberta e poi via! Ah, per gli appassionati c’è pure la ricostruzione in Lego del rifugio!
L’aquila di Christomannos
Abbiamo deciso di iniziare la giornata percorrendo un pezzo del sentiero 548 in direzione Carezza per vedere l’aquila gigante di Christomannos, la grande scultura metallica con il becco rivolto verso Cortina. Ve la abbiamo raccontata in All’aquila (gigante) di Christomannos La passeggiata è piacevole e quasi pianeggiante. Offre panorami bellissimi e poi ci sono tante marmotte! Una vera gioia per i bambini, ma anche per gli adulti!
Questa deviazione ci ha richiesto meno di un’ora tra andata e ritorno, ma è stata una buona scelta. Volendo da qui si prosegue un’altra mezzora e si arriva al Rifugio Paolina.
Il Viel de le Feide
Rientrati al Roda de Vael abbiamo imboccato il sentiero sul retro e camminato sul costone della montagna. Un panorama indescrivibile, a tratti lunare, a tratti maestoso, proprio sotto le guglie rocciose di quest’angolo di Dolomiti. Il Viel de le Feide, o sentiero delle Pecore, vi riporta al Ciampedie passando sopra il sentiero percorso all’andata, regalandovi così una visuale indimenticabile sulla Val di Fassa. Coi bambini bisogna prestare un po’ di attenzione , specie sui ghiaioni e in alcuni tratti esposti. Non ci sono salite ne discese impegnative, l’unica discesa più decisa è quando si arriva a destinazione e bisogna scendere al Ciampedie (da Baita Pra Martin ). Mettete in conto un paio d’ore dal rifugio al Ciampedie. Si ritorna a valle in funivia!
Giro ad anello al Rifugio Roda de Vael : info utili
LUOGO: Catinaccio (Val di Fassa)
PARTENZA: Ciampedie (in funivia da Vigo di Fassa)
ARRIVO: Rifugio Roda de Vael
IMPIANTI: Funivia Vigo-Ciampedie
ALTITUDINE: 2283 metri
DISTANZA: 11 chilometri circa (totali)
DURATA: 4 ore (+ 1ora per la deviazione all’aquila di Christomannos)
DISLIVELLO: 300 metri
PASSEGGINO: no
PUNTI DI RISTORO: Rifugio Roda de Vael, vari rifugi al Ciampedie
Contatti
Rifugio Roda di Vael
Sella del Ciampaz – Catinaccio (Vigo di Fassa)
tel. 0462.764450
e-mail: info@rodadivael.it
sito: www.rodadivael.it
Percorsi alternativi
Il Roda di Vael è raggiungibile anche dal Passo Costalunga: s’imbocca il sentiero tra il Ristorante Rosengarten e l’Hotel Savoy e dopo circa venti minuti di cammino si prosegue sul sentiero 548 fino al rifugio. Il dislivello è di circa 500 metri e si percorre l’itinerario in in un paio d’ore di escursione.
Altro accesso è dal rifugio Paolina, che si raggiunge anch’esso dal Passo Costalunga in seggiovia o percorrendo il sentiero 552. Dal Rifugio Paolina si arriva al Roda di Vael passando per l’aquila gigante in 45 minuti (segnavia 539- 150 metri di dislivello)
Cosa fare nei dintorni del Catinaccio
Vi è piaciuta questa escursione al Rifugio Roda de Vael? È solo una delle innumerevoli possibilità che si hanno da queste parti! Per esempio potreste:
Vogliamo parlarvi oggi di Forte Strino, un luogo che a noi ha toccato veramente l’anima. Ci troviamo tra il paese di Vermiglio e il Passo del Tonale, ma al tempo stesso, entrando in questa fortezza, si viene trasportati lontani nel tempo, in tutta la drammaticità di uno dei momenti storici più difficili per la gente del posto e non solo.
Forte Strino – ingresso
Raggiungere Forte Strino
Trovare Forte Strino non è complicato. Come dicevamo, si trova proprio sulla strada, a metà tra Vermiglio e il Passo del Tonale, sulla destra se viaggiate in direzione del confine lombardo. Ci sono diversi parcheggi sulla sinistra a lato strada. L’ingresso è anch’esso a livello della strada, ma appena entrerete nell’atrio ricavato nella roccia vi attenderà una lunghissima e ripida scalinata che vi porterà effettivamente nel cuore del forte.
Forte Strino
Il forte ha una pianta circolare che si sviluppa su due piani. Ospita sia una collezione permanente di oggetti risalenti all’epoca del primo conflitto mondiale, sia mostre temporanee di arte contemporanea. Al muro si trovano ingrandimenti di fotografie d’epoca che testimoniano come il conflitto abbia non solo portato ad enormi perdite umane, ma anche come fosse stato dovuto all’incapacità da parte della classe dirigente, di gestire i grandi cambiamenti sociali e culturali che si ebbero a seguito della Rivoluzione Industriale.
Il ballatoio del piano superiore si affaccia sul piano inferiore e sono presenti grandi finestre che si aprono sulle montagne. Il forte, costruito dagli Austriaci nel 1860, fu disarmato durante la Prima Guerra mondiale poiché risultava inadeguato alle esigenze di difesa dell’epoca. Le linee di combattimento si spostarono in luoghi più impervi, come di vede nel grande plastico in esposizione.
Forte strino – architettura interna
Il video introduttivo
Se i vostri bambini sono grandicelli e in grado di capire, all’inizio del percorso viene proposto un video che racconta la “guerra bianca” e le condizioni di estrema difficoltà in cui i soldati si trovavano, senza cibo né legna per scaldarsi e con la neve che era arrivata a raggiungere anche 12 metri di altezza. Non ci sono immagini violente ma si è sopraffatti dal bianco della neve, che sembra avvolgere ogni cosa e persona.
Al piano superiore si possono vedere alcune uniformi ed oggetti appartenenti all’esercito austriaco, italiano e tedesco. Curiose, non lo sapevamo, le tute bianche che venivano indossate sopra la divisa per mimetizzarsi e proteggersi dal gelo. Per sdrammatizzare un po’ c’è anche un elmetto che è possibile indossare per farsi poi fare una foto.
La parte esterna
Intorno al forte sono stati riprodotti i classici steccati in legno con filo spinato. Si accede all’esterno sia dal secondo piano che dal primo: qui si può poi scendere a livello del parcheggio tramite un sentierino o proseguire la passeggiata nel bosco per arrivare agli altri forti (Forte Mero e Forte Zaccarana: per maggiori info clicca QUI.)
Forte Strino -esterno
Forte Strino: aperture
Il museo di Forte Strino è aperto dal 28 giugno al 31 agosto 2025 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.30. Possibilità di aperture straordinarie per gruppi .Notturno di Guerra: ogni mercoledì sera dal 2 luglio al 3 settembre 2025, ore 21.00, solo su prenotazione
Visite guidate: 3 euro a persona (gratuito sotto i 10 anni)
Museo di Forte Strino, tel. 0463.758200 /0364.903838 / info@vermigliovacanze.it
La Grande Guerra in Val di Sole
Se hai visitato Forte Strino e vuoi avere un quadro completo di come il conflitto abbia modificato profondamente abitudini e sensibilità della gente del luogo ti consigliamo di: