Archive - Gennaio 2022

Primo ConTatto: il massaggio infantile indiano

La scuola Primo ConTatto di Trento nasce da un gruppo di donne con differenti professionalità, ma tutte accumunate da una significativa esperienza nel sostengo dei singoli, delle coppie e delle famiglie nei delicati processi che accompagnano la maternità e la genitorialità. Attraverso l’integrazione delle loro discipline, orientate ad approfondire gli aspetti più intimi e profondi della relazione genitore-bambino, le docenti propongono un percorso formativo per trasmettere l’arte del massaggio neonatale secondo la tradizione indiana. L’insegnamento della tecnica a livello teorico sarà affiancato da un lavoro a livello esperienziale e dalla creazione di spazi di riflessione e condivisione che consentano lo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro. L’obiettivo è di formare operatori in grado di utilizzare il tocco come strumento di relazione, ascolto e comunicazione e capaci di supportare i neo-genitori, aiutandoli a mettere in campo le risorse necessarie per la crescita individuale e lo sviluppo della relazione con il nuovo nato.

Il primo ciclo formativo si terrà a Trento a partire da marzo 2022 ed è rivolto a tutte le figure che si occupano di salute a livello fisico, emotivo e relazionale e desirano acquisire nuovi strumenti per accogliere e accompagnare i genitori sia individualmente che all’interno dei gruppi

Ecco il programma della formazione che prevede una parte teorica associata ad una prevalente parte esperienziale, con momenti di scambio e condivisione all’interno del gruppo. Nella parte teorica verrano affrontati argomenti come:  il gruppo come spazio di scambio animico, la vita prenatale, la forza della nascita, il mondo di fuori, il corpo del neonato, il linguaggio del bambino, le competenze del bambino, la conduzione gruppi di tipo relazionale, la triade padre-madre-bambino. QUI gli approfondimenti.

La parte esperienziale prevede che durante il percorso vengano accolte delle coppie di neo genitori con il loro neonato, così da aver modo di osservare cosa accade nella relazione e nel massaggio in presenza in modo consapevole.

Gli obiettivi del percorso sono quelli di formare persone che siano in grado di: trasmettere l’arte del massaggio neonatale che deriva dalla tradizione indiana, dare sostegno alle neo-mamme nelle difficoltà di adattamento alla nuova vita, apprendere i principi dell’ascolto attivo e della presenza consapevole, dare sostegno alla relazione primaria, nella triade madre-padre-bambino, aiutare a mettere in campo le risorse per la crescita individuale e lo sviluppo della relazione, saper individuare e sostenere il potenziale di guarigione presente all’inizio della vita, per ristabilire la salute primaria.

La figura che si vuole formare è una sorta di “facilitatore” della relazione attraverso il “tocco” ovvero che abbia sviluppato la capacità di: cogliere l’importanza del buon contatto nella relazione triadica madre-padre-bambino, prestare assistenza empatica alla puerpera, facilitare dinamiche di gruppo  e sappia accompagnare i soggetti nella relazione adulto-figlio.

Gli incontri avranno una cadenza mensile. 9 incontri di una sola giornata, il sabato. Altri 2 incontri di sabato e di domenica. Da febbraio 2022, presso via Dordi, 4 a Trento (in centro, dietro il Duomo). Per l’attivazione del corso c’è un minimo di 10 persone e un massimo di 14 persone. I partecipanti verranno valutati tramite colloquio preliminare. Un attestato qualificherà il partecipante al corso come “insegnante di massaggio neonatale”.

Le insegnanti saranno: Stefania Gadotti, Clara Pintarelli, Patricia Thaler, Elena Conci, QUI trovate le loro biografie.

Per info e costi: scrivere a primocontatto22@gmail.com – sito 

All’Eremo di S. Colombano

Quando andate a Rovereto non dimenticatevi di visitare questa meraviglia architettonica: l’eremo di San Colombano, a 3 chilometri dalla città, costruito nella roccia. E’ raggiungibile in un quarto d’ora a piedi dal parcheggio che si trova sulla statale che porta a Vicenza. Una breve discesa nel verde della vallata scavata dal torrrente Leno, il ponticello sopra al fiume e poi ecco la scalinata di 102 gradini che porta rapidamente alla meta, dedicata al Santo che secondo la leggenda in veste di giovane cavaliere uccise il drago che provocava la morte di bambini battezzati nelle acque del torrente.
Il luogo è molto suggestivo anche per i bambini: dove mai vedranno un’altra costruzione per cui è stato necessario scavare nella roccia per riuscire a finire la punta del campanile? E che suggestione quando si arriva lassù, con uno strapiombo di 120 metri, e i fiori che spuntano tra la roccia nuda! Una volta arrivati alla cappella si può salire da una porticina, osservare la grotta dove viveva l’eremita e sbirciare da una finestrella che è il punto più alto dell’eremo, che sembra essere stato abitato sin dal 753. La data di costruzione della chiesetta risale al X secolo.

Dopo l’apertura del 1 maggio l’eremo è aperto, in questo periodo, ogni domenica dalle 14.30 alle 18.00. Vi aspettiamo!!!

Info utili: l’eremo è aperto al pubblico solamente tra maggio e settembre, esclusivamente nei giorni festivi dalle 14.30 alle 18.00, e la chiusura implica anche quella del cancello che permette l’accesso dal ponticello. 

Maggiori info: eremosancolombano@gmail.com