Author - Manuela

A caccia di stelle con il Piccolo Principe

Fra qualche giorno è il compleanno del nostro Timmy e oggi è arrivato un super regalo, così bello che lo voglio condividere con voi, così “giusto” che Timmy ha pianto perché avrebbe giocato ancora e ancora. Il punto è che lui non è uno da giochi di società, ma questo ci è sembrato da subito accattivante, sarà per la bella grafica, sarà che riguarda il mitico Piccolo Principe, sempre romantico o sarà che l’obiettivo è il classico e semplice “vince chi ne ha di più”. Infatti vince chi ha raccolto, lungo il percorso, in mezzo alle nuvole, il maggior numero di stelline. Il divertimento quindi sta nel capire come fare a raccoglierle, giocando la carta migliore e decidendo, senza troppa incidenza del caso, il proprio destino. Nessuna particolare complicazione, solo qualche piccola strategia che si impara giocando. L’amica volpe e il Piccolo Principe accompagnano i giocatori senza invadere la scena e il risultato è un gioco di immediata intuizione che piacerà a tutti. Bella l’idea del tabellone a forma di volta celeste.  IMG_1918Una partita può durare circa venti minuti e quindi può essere ideale per un veloce dopocena. Giulia, che lo ha regalato a Timothy, lo ha acquistato da Elena, della libreria “La pulce d’acqua”, sempre fornitissima di giochi non solo belli, ma anche intelligenti e curati e soprattutto capace di consigliare a ognuno li gioco adatto.

“Il Piccolo Principe” è un’edizione Ludonaute ed è ideato da A. Bauza e B. Cathala (che bello che i giochi abbiano un autore e che venga scritto proprio come nei libri…genera diginità non trovate?)

Ve lo consiglio! Adatto a bambini dai 6 anni in su e per 2-6 giocatori.

 

Piccoli Pollock in azione!

Oggi vi regalo una dritta che secondo me piacerà un sacco ai vostri piccoli! Stamattina dovevo lavorare al computer e sapete che ai bambini quando le mamme hanno da fare scatta sempre lo schizzo della rompite…ecco io ho risolto con tre ingredienti semplici: pastelli a cera, foglio bianco e il mitico asciugacapelli (con un po’ di attenzione mi raccomando!). IMG_1893Procedimento: attaccate il foglio con un pezzettino di scotch al tavolo (coperto dalla tovaglietta di plastica), “scartate” uno o più pastelli a cera, accendete l’asciugacapelli, puntatelo (o fatelo puntare al bambino o, come me che sono solita “sfruttare” l’occasione, alla sorellina grande) e aspettate! Cosa succederà? Succederà che diventerete dei nuovi Jackson Pollock! Quadri super, tutti colorati, e da completare con un sacco di fantasia. I miei si sono divertiti un sacco (anzi si stanno ancora divertendo mentre scrivo 😉 ). jackson-pollockProvate! In fondo l’asciugacapelli se state vicino al bambino e non ci sono fonti d’acqua vicino non è pericoloso e potete anche divertirvi a imitare Pollock 😛 magari prendendo l’immagine di un suo quadro, tipo quella qui a lato.

Poi magari mostrateceli i vostri capolavori che siamo curiosi!
Ciao 😛

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Progetto “Gluten free a km0”.

Chissà quanti tra voi hanno a che fare con il problema di dover cercare prodotti e aziende che propongano alimenti buoni ma senza glutine. Ecco allora che la Strada dei formaggi delle Dolomiti ha avuto una bellissima idea e ha stilato all’interno del suo sito un utilissimo elenco in collaborazione con l’ AIC Trentino (Ass. Italiana Celiachia) con alcune aziende che realizzano prodotti tradizionali del territorio senza traccia di glutine e ha chiamato il  progetto: “Gluten free a km0”.csm_senza_glutine_km0_3b8bc639e4

Ecco dunque le aziende segnalate  che riportano in etichette, nei loro prodotti, la dicitura “senza glutine”: Macelleria Famiglia Bonelli – Siror (Primiero), Vaca Negra – Pozza di Fassa (Val di Fassa), Macelleria Dagostin – Varena e Castello (Val di Fiemme). Alcuni dei prodotti di queste aziende li trovante in vendita anche presso: Caseificio Sociale Val di Fassa (prodotti di Vaca Negra) – Pera di Fassa, Caseificio Sociale Primiero (prodotti Macelleria Bonelli, in particolare i wurstel con fontal) – Mezzano di Primiero, La Stua – Bottega del Canderlo (prodotti di produzione propria e della Macelleria Bonelli)
L’associazione informa che altre aziende stanno ultimando la procedura di autocontrollo, al termine della quale potranno comunicare in etichetta l’assenza di glutine all’interno dei loro prodotti e che al fine di fornire un servizio sempre efficiente l’elenco verrà periodicamente aggiornato. Aspettiamo fiduciosi che l’elenco aumenti!
Non solo prodotti da acquistare, ma per i celiaci anche ristoranti e vacanze in totale sicurezza, senza rinunciare alle prelibatezze del territorio, vengono segnalate anche le strutture che fanno parte del progetto Alimentazione Fuori Casa di AIC e che sono associate alla Strada dei formaggi e dei sapori: HotelBellavista – Cavalese (Val di Fiemme) e Ristorante Pizzeria Sass Maor – San Martino di Castrozza.
Ecco il link da utilizzare per tenere sempre sott’occhio la lista: Gluten free a km0

A.G.S.A.T.

L’Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS (in sigla A.G.S.A.T.) nasce per rispondere a esigenze di tipo riabilitativo sanitario-sociale per soggetti con autismo e/o con sindromi correlate, attraverso la creazione e implementazione della rete entro la quale la persona e la sua famiglia sono inserite. Un’associazione, quindi, che rappresenta un riferimento e che, al tempo stesso, raccoglie dati, informazioni, bisogni per formulare nel futuro programmi di intervento utili alla problematica dell’autismo (www.agsat.org – carta dei servizi).

A.G.S.A.T. è una struttura accreditata con l’Azienda Sanitaria della Provincia di Trento e collabora con l’Assessorato alle Politiche Sociali, Istituzioni Socio Sanitarie Provinciali , Comune di Trento e con tutte le Associazioni di Volontariato del Trentino e non solo.
A.G.S.A.T. è anche uno dei soci fondatori della Confederazione Nazionale Alleanza Autismo.

Ecco le sedi :
– Via Giancarlo Maroni n. 15 a Trento – Centro Riabilitativo
– Via delle Palazzine n. 7 – Spini di Gardolo (TN) – Maso Zancanella – Centro Socio-Sanitario.

Tre sono le aree di cui principalmente si occupa AGSAT e che sono tutti erogati in regmie di accreditamento PAT:

1) I servizi sanitari. Per ogni singolo utente si interviene con un progetto di intervento riabilitativo educativo individualizzato. Il piano terapeutico viene monitorato con verifiche trimestrali ed aggiornato in base all’evoluzione del quadro clinico – comportamentale della persona. Vengono effettuati, con regolarità, incontri con le scuole e mantenuti, in modo sistematico, i contatti con le istituzioni sociali. Offriamo, infine, un percorso di supporto alle famiglie, attraverso il Parent Training ed il Counselling individuale o familiare.I centri ambulatoriali funzionano per 5 giorni alla settimana dalle ore 8.00 alle ore 18.30 e le attività si svolgono presso la sede di Trento in Via Giancarlo Maroni n. 15.
L’iter per accedere prevede:
– Entrata con Diagnosi di autismo
– Prima visita dell’utente e del nucleo familiare con Neuropsichiatra e Psicologo
– Incontri di osservazione multidisciplinari ed eventuali accertamenti sanitari
– Incontro di restituzione e definizione del progetto terapeutico ri-abilitativo
– Presa in carico allargata e condivisa della persona con autismo
Gli interventi consistono nella messa in atto di un percorso ri-abilitativo, secondo un modello di approccio integrato e multi-disciplinare . La valutazione funzionale, svolta in un primo momento, permette di porre le basi di tale progetto, che ha la caratteristica di essere personalizzato sulle esigenze del singolo individuo. Nello specifico, in regime ambulatoriale, vengono svolte: attività psicoeducative, psicomotorie e logopediche. I professionisti coinvolti sono: neuropsichiatra infantile, psicologo psicoterapeuta, logopedista, neuropsicomotricista, terapista della riabilitazione neuropsichiatrica, pedagogista, educatore professionale.

2) I servizi educativi scolastici. Tali attività educative sono garantite in rapporto 1 a 1, anch’esse personalizzate ed associate all’intervento sanitario ri-abilitativo. Sono svolti, periodicamente, incontri di condivisione e consulenza al personale scolastico che fa parte del percorso educativo di crescita del bambino o adolescente con personale altamente formato nell’autismo.

3) I servizi di attività socio-educativa. Il Centro propone delle attività interne ed esterne al centro di tipo educativo, finalizzate all’apprendimento di autonomie personali che verranno poi sperimentate nel contesto sociale e territoriale al fine di sviluppare nuove competenze sociali.
La struttura è costituita da un gran edificio che si trova al centro di circa 5 ettari di terreno; gli obiettivi a lungo termine di AGSAT è quello di rendere sempre più sostenibile da un punto di vista economico la gestione di un centro di questo tipo, anche grazie all’idea che le persone che lo frequentano possano essere, ognuno con le proprie risorse e limiti, dei lavoratori che producono beni di qualità vendibili sul mercato. In questo senso si vorrebbero attivare dei processi occupazionali che vanno dalla coltivazione di piante e ortaggi, alla trasformazione dei prodotti, fin ad arrivare alla loro commercializzazione. E

Le sorprese dell’Astico: un sentiero d’acqua e di storie

Delle tante bellezze e risorse dell’Alpe Cimbra vi abbiamo parlato spesso e le occasioni per visitare queste bellissime zone possono essere davvero tante, il Festival del gioco per citarne una, ma anche la bellissima manifestazione “Degustando l’Oltresommo” è stata un’ottimo spunto per fare un giro e anche per riempirsi il pancino di cose buone.  imageDomenica scorsa tutta la family era pronta per questa simpatica formula di escursione che, sono sincera, non avevamo mai provato: soste gustose a suon di pane, speck, Vezzena, vino buono, succhi di mela, marmellate e così via e una super passeggiata di 7 chilometri (per la maggior parte pianeggianti ) che ci hanno fatto conoscere proprio il sentiero dell’acqua. Oltresommo e degustazioni a parte vi consiglio di percorre questo bel sentiero (uno dei tanti sentieri tematici presenti in questa zona) che piacerà a tutti, anche ai papà: una camminata lungo il torrente Astico e attraverso la storia che questo corso d’acqua ha regalato ai paesi limitrofi da Tezzeli a Cueli, passando per Carbonare. imageAbbiamo visitato una segheria che funzionava (e funziona ancora ) con l’energia prodotta dalle pale del mulino e per l’occasione abbiamo visto intagliare il legno e suonare il corno e abbiamo anche provato a segare un tronco con il vecchio metodo a mano. Un salto indietro nel tempo! Si tratta della Segheria del Mein (visitabile chiamando il numero 0464 729318,) , in stile veneziano. Peccato per la siccità di quest’estate che impedisce un funzionamento regolare della ruota. Ma l’Astico ha reso possibile anche la creazione di un vero mulino per la macina della farina e dell’orzo, uno dei più belli e meglio conservati che abbiamo visto finora e con la spiegazione del suo utilizzo che abbiamo documentato per voi in un piccolo video. 11874099_10205819976476095_1352425768_n (1)Dal Mulino dei Cueli che potete visitare anche voi in autonomia durante il percorso (per info su orari di apertura e visita: 338/3123344 oppure 349/7153679) e che ha la caratteristica di utilizzare, grazie alla sua conformazione particolare, poca acqua e funzionare quindi anche in caso di siccità, abbiamo proseguito e incontrato tante tabelle esplicative semplici e dirette. Questo percorso riserva molte sorprese, per esempio i monumenti che a me piacciono di più: quelli naturali! Un boschetto di frassini (i famosi “frassini di Cueli”) che hanno la veneranda età di 150 anni circa e che sono alti più di 30 m (nelle norma non superano i 20) con una circonferenza di circa 300 metri. Questa zona poi, pare proprio ricca di queste meraviglie della natura, vi ricordate L’Avez del Prinzep che si trova in zona malga Laghetto (Monterover)? Ma ancora non è finita, perché l’Astico regala agli ospiti e ai residenti, un vero e proprio lido naturale in cui rinfrescarsi non solo con l’acqua ma anche con la frescura del sottobosco. 11880476_10205819978236139_1814087153_nEd è proprio superato questa zona che nella nostra buona tradizione abbiamo ribattezzato “Astico beach” che scopriamo altri due punti di interesse: i resti delle costruzioni di un’antica comunità che un tempo lavorava e viva qui proprio grazie al torrente e un grandissimo monolite preistorico che è stato riscoperto grazie alla risistemazione della zona in cui troviamo, con grande sorpresa, anche qualche fossile. 11872895_10205819979396168_337936976_nIn questo racconto non mi sono soffermata a raccontarvi quanto si sono divertite le nostre papille gustative in questa camminata enogastronomica, ma se ci sarà ( e sicuramente sarà così) vi assicuro che è un’esperienza da fare , per il paesaggio ma anche per il buon cibo!
Per percorrere il sentiero dell’acqua che secondo noi è meglio non usare il passeggino, anche se abbiamo visto genitori con quello da trekking superare anche qualche “ostacolo”naturale, impiegate circa due ore (è lungo 2 chilometri e il dislivello è di 100 metri).
Per maggiori info: 0464/724100 Alpe Cimbra

Giocando a dama nel trodo con Cappuccetto, il lupo e…le mucche

Il profumino di mucca oggi ce lo siamo portati orgogliosamente fino a casa, ma ci siamo portati anche un sacco di altre belle cose e tutto grazie a una zona che secondo noi non tutti conoscono bene e che invece ha un gran bel potenziale: la Valsugana e il Tesino. Bieno ci ha fatti un po’ arrabbiare inizialmente perché per trovare il neonato “Trodo delle fiabe” (ve lo diciamo ora per sempre: la parola “trodo” significa “sentiero” e qui viene usata moltissimo) ci siamo persi due volte, ma il mio scarso senso dell’orientamento in parte ne è colpevole. L’altra metà della colpa è dovuta al fatto che non ci sono cartelli per il trodo, per questo appena arrivati a Bieno, passato il bar girate subito sulla destra e arrivati alla chiesa tenete ancora la destra, parcheggiate al primo spiazzo libero e poi a meno di 400 metri sulla destra lo trovate: il trodo è lì che vi aspetta. 11830843_10205760826797390_35306235_nSì perchè ci è sembrato, solcandolo, che questo sentierino (micro sentiero a dire il vero), fosse un pochino “vivo”. Abbiamo avuto la sensazione che qualcuno fosse appena passato di lì, e forse che non se ne fosse ancora andato. Magia? Chi lo sa… Il primo impatto è con una serie di piccoli quadretti adagiati nel verde con tante filastrocche su fate, streghette, elfi e gnomi. Li abbiamo letti tutti e ci siamo divertiti (in uno c’era persino una bacchetta magica 😉 ). Appena poco avanti una piccola radura ci ha stupiti: una seggiolina coperta di feltro, ciocchi di legno come tavoli da gioco: dama e scacchi, con tanto di pedine. Stupore! A fare da fondale a questo piccolo luogo segreto un grande telaio di rami con la lana e con un cartello che conferma che ci sono dei lavori in corso in quel posto speciale. Scopriamo segreti profumati del bosco, piccole mangiatoie per uccelli, coccinelle speciali e di colpo loro: Cappuccetto Rosso e …il lupo! 11824181_10205760823237301_970981662_nFeltro che la fa da padrone e che scatena in Timothy e Sophie la voglia di una storia. “Dai mammaaaa… raccontaci una fiaba!” mi urlano seduti nel cerchio magico delle storie e così sia! Mentre racconto notiamo un drago di legno, un cesto e una gerla con utensili speciali, un bellissimo scettro e ancora un lupo di legno che ci insegna a ululare e un meraviglioso arazzo. Il sentiero è, purtroppo, brevissimo e Timmy è un po’ deluso, ma secondo me la fantasia di chi lo ha creato saprà prolungare ancora, nel tempo, questo piacere. Vicino alla chiesa vi consigliamo di fare una passeggiata nel parco fluviale, curatissimo e con passerelle di legno e bei giochi per i bimbi.11845914_10205760825197350_1183844266_n
Usciti dal trodo ci siamo resi conto che dopo aver fatto tanta strada per raggiungere Bieno valeva la pena di fare un altro piccolo giro in zona e allora via alla volta del Passo del Brocon. Superato Pieve Tesino, paese natale di Alcide Degasperi e sede dell’omonimo museo, siamo saliti in quota con la macchina, una delle enormi possibilità che noi trentini, vivendo in questo posto magico, abbiamo. 11823782_10205760819197200_1138554705_nArrivati in cima, a più di 1’600 metri, dove ci sono gli impianti di risalita, abbiamo deviato per la malga Valfontane, con una gran voglia di un piatto tipico e di vedere gli animali. Subito accontentati: una bella mandria di mucche di ritorno dal pascolo ci ha sbarrato la strada e senza troppi problemi le signorine si sono pure fatte un bel bagno nello stagno. 11854029_10205760817437156_2037599092_nChe risate! Comunque la malga poi l’abbiamo raggiunta e ci siamo riempiti il pancino di polenta, formaggio fuso e salsiccia e ovviamente anche di yoghurt di malga con i mirtilli…una sola parola: slurp! Questa malga fa parte di quelle che costellano il tesino ed è quella con maggior pascolo per le sue oltre cinquanta mucche, tra l’altro fa parte del progetto “adotta una mucca”. Qui si può anche dormire e i titolari sono davvero cordiali e la cosa che colpisce di più, credetemi, è il paesaggio: prati verdi e rigogliosi e all’orizzonte l’immensità delle “mie” Pale di S. Martino (ve ne ho parlato l’altro giorno per il Nasse Park, ricordate? Del versante primierotto, ma lo spettacolo è il medesimo).11846262_10205760814637086_1711911916_n
Abbiamo deciso di seguire il consiglio dei gestori della malga e scesi fino all’impianto di risalita abbiamo percorso un bellissimo sentiero che si chiama “I mille voti del bosco”, un sentiero tematico in cui Oliver, una bambino che fa da guida sulle tabelle esplicative, spiega i segreti del bosco e svela anche la presenza, in zona, di altri “trodo” ovvero sentieri, dedicati per esempio ai fiori o alle malghe. I percorsi sono due: uno breve di circa 3,6 chilometri, ad anello e uno lungo quasi il doppio. Noi abbiamo fatto il primo, di circa un’ora e mezzo, e devo dire che è stato un pochino faticoso per i bimbi (sul finale c’è un notevole dislivello e io mi sento di sconsigliarlo con il passeggino) ma ha regalato a tutti dei bellissimi momenti educativi e divertenti. Abbiamo persino trovato fragoline di bosco extrasize che ci hanno addolcito la salita. Da fare! Anche il più lungo si può fare senza problemi, magari senza fretta, proprio come una gita giornaliera insieme a un bel pic nic.11823801_10205760813877067_1075593708_n
Bieno, il passo del Brocon, il monte Agaro, le mucche e tutti quei bellissimi passaggi ci hanno incantato, così come ci avevano incantato, nei paraggi Castel Ivano e il ponte dell’Orco , a conferma del fatto che la Valsugana è tutto un mondo da scoprire!

Tra le foglie, gli alberi e le leggende dell’Alpe Cimbra

Di corsa attorno a un parco meraviglioso alla ricerca di indizi molto speciali: le foglie di alberi e piante che crescono sull’Alpe Cimbra, tra un sacco di bambini, nonne e zie alla valorosa guida di squadre dai nomi bizzarri: ciliegia, cimbrini e naturalmente la super squadra de Il Trentino dei Bambini. Formazione: Timothy, Sophie, Alex, nonna di Alex e ovviamente io. Fischio di inizio e via! Ma non immaginatevi una partitona di calcio, piuttosto una super caccia al tesoro tutta “green”, una delle tante e bellissime attività del Festival del Gioco. DSC_5924Sì perchè ieri, finalmente, siamo riusciti a fare un salto proprio sull’Alpe, precisamente a Lavarone e a Carbonare, due dei tanti punti di riferimento per le attività di questo festival. Teatro della nostra caccia al tesoro un parco strepitoso, che abbiamo già avuto modo di presentarvi: il Parco Palù. DSC_5933Non sto a dirvi che già il luogo e tutti i suoi servizi (tra cui degna di nota l’altalena per disabili), fa guadagnare mille punti a qualsiasi attività che lo interessi, vi dico invece che gli operatori del festival sono stati gentilissimi e soprattutto molto competenti e che ci hanno consegnato il bellissimo kit e hanno fatto in modo che la mattinata trascorresse in modo libero ma con un unico fil rouge. DSC_5905Di corsa tra il verde del parco abbiamo imparato tante cose nuove sulle piante, non abbiamo vinto, ma siamo saliti sul podio e sabato Alex e la nonna, nostri valorosi compagni di avventura, presenzieranno alla premiazione durante la festa di premiazione, alle 18:30 al Centro Congressi di Lavarone.  Noi non ci potremmo essere, ma ci sentiamo già premiati con l’allegria di questa caccia al tesoro. Il kit, composto da sacca,  maglietta, occhiali, l’indispensabile braccialetto, il libro delle leggende dell’Alpe e tanti altri gadget, si ritira a iscrizione avvenuta (che costa 30€) e accompagna i bimbi in tutte le avventure di questo festival, punteggiando tutta l’Alpe di colore giallo e arancione, i colori di questa edizione. E ci raccontano che martedì a far divertire i bambini c’erano niente poco di meno che le Winx! Musica, laboratori, balli e festa con queste beniamine fatate dei bambini. L’aurea fatata si respira durante tutta la settimana del festival in realtà: si possono percorrere  sentieri tematici (Sentiero dell’Immaginario, quello Dalla Storia alle Storie o quello delle Pozioni) e tutto l’evento è incentrato sulla storia della streghetta Perti e dei suoi amici che l’aiutano a realizzare il suo più grande sogno, quello di volare.DSC_5963 Noi non abbiamo volato in effetti ieri, ma la nostra fantasia sì e anche con il bel momento al parco di Carbonare, durante il quale tra il vocio di un sacco di bimbi abbiamo colorato con i mitici Sabbiarelli i disegni realizzati appositamente per il festival e visto un altro bel parco giochi della zona. In fondo questo festival ha proprio l’intento di portare gli ospiti a visitare le zone di tutta l’Alpe Cimbre, da quelle più note a quelle meno conosciute. avez del prinzepCosì si può arrivare ad ascoltare bellissime leggende attorno a un emblema di Lavarone: l’Avéz del Prinzep, che ha 220 anni e non solo è l’abete bianco più grande d’Europa dall’alto dei suoi 54 metri di altezza e con i suoi quattro metri di circonferenza, ma è anche custode di storie fantastiche che si narrano intorno al suo fusto regalando ai bambini una magia vera (situato non lontano dal biotopo della malga Laghetto, nell’area di Monterover).

Il festival prosegue fino a sabato, giorno in cui ci saranno le ultime attività e il party di chiusura a Folgaria in Piazza Marconi dalle 21:30, che richiamerà tutti i bambini e le famiglie che vorranno celebrare in bellezza questa meravigliosa settimana.
Ogni anno il festival si ripete e noi vi consigliamo assolutamente, almeno una volta, di farci un salto (tutte le info specifiche QUI) . Tra l’altro questo evento ci piace ancora di più visto che è “open” ovvero accessibile anche ai bimbi disabili! DSC_5923

E se siete in zona vi consigliamo di fare un giretto al Respiro degli alberi, che con RespirArt fa parte di un trittico spettacolare di parchi d’arte e magari anche al Museo del Miele di Lavarone che avevamo visitato per voi qualche tempo fa.

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Dalla natura la salute – apicoltura

L’apicoltura “Dalla Natura la Salute” è una piccola azienda in Trentino a conduzione familiare di Laura e Silvano, che con grande passione da anni si occupa del mondo delle api.
I mieli di Dalla Natura La Salute raccontano dei fiori del Trentino, dell’aria di alta quota e della natura incontaminata del Parco Adamello Brenta.
La struttura ospita anche un B&B.
Vengono organizzati degli incontri dimostrativi in cui si può scoprire cosa si nasconde nel meraviglioso mondo delle api! Con l’aiuto di una speciale teca di vetro potrete vedere da vicino, ma in massima sicurezza, le api e cercare l’ape regina, osservare il lavoro incredibile che si svolge in un alveare. A seguire una degustazione di alcuni mieli speciali di nostra produzione con le descrizioni delle loro proprietà e caratteristiche.
Da metà giugno per tutta l’estate, per i più piccoli, ma non solo, si svolgono laboratori didattici in cui si può imparare divertendosi a conoscere le nostre piccole amiche! Costruiremo una candelina di cera d’api assieme e assaggeremo miele in compagnia!
I laboratori e le dimostrazioni si svolgono su prenotazione.
L’azienda si trova a meno di un chilometro da Pinzolo e a meno circa 15 minuti da Madonna di Campiglio.

Dalla Natura la Salute
Via alla Sega, 5 – 38086 Giustino TN
Telefono e Fax +39 0465.504114 – Cellulare +39 328.4263535
Email info@dallanaturalasalute.com

Nasse Park San Martino di Castrozza

Quale bambino non ama andare in bici? E se andando in bici si facessero pure le acrobazie e i percorsi? La risposta alle esigenze di baby bikers raffinati (e non) è il Pumptrack in località Prà delle Nasse a S. Martino di Castrozza, nel Primiero. Un pumptrak è sia un’attività sia un luogo in cui la disciplina viene praticata. Questo di San Martino è un percorso costruito su un terreno pianeggiante e costituito da dossi, compressioni e paraboliche. «Track» significa traccia e «pump» indica che l’utilizzatore deve cercare di raggiungere la massima velocità possibile senza pedalare bensì «pompando», ovvero trasferendo il baricentro in avanti o all’indietro.
Per utilizzare un pumptrack non è necessario né aderire ad una società, né riservare la struttura. I pumptrack sono accessibili ad ogni tipo di mountainbike. Non occorre dunque possedere una due ruote d’avanguardia e costosissima. In queste installazioni il rischio di infortuni è basso, se si rispettano le raccomandazioni di base. Si può infatti muoversi in tutta sicurezza, lontano dal traffico stradale e migliorare tecnica, coordinazione, equilibrio e forza. Questo allenamento rende più sicuri e prepara nel migliore dei modi ad affrontare il traffico stradale.
Adiacente al Nasse Park si trova il Bar Lo Scoiattolo, che non solo offre un sacco di prelibatezze ma ha a disposizione anche delle biciclette per bambini e ragazzi da noleggiare.
Orario di apertura: da lunedì a domenica 8.00 – 19.00
Seguite gli aggiornamenti sulla pagina facebook “Nasse Park”

bici

Sentiero natura

Sentiero tematico che collega lo Chalet Valbona al Rifugio al Rezlia per poi arrivare nella splendida oasi naturale di Colvere. Interessanti pannelli didattici illustrano le caratteristiche e le curiosità del meraviglioso ambiente che ci circonda. Alla partenza degli impianti i bambini possono acquistare un kit di esplorazione per giocare e avvicinarsi all’ambiente naturale. Il sentiero è lungo 2,5 chilometri e dura circa 50 minuti , con dislivello di circa 50 metri.