Sul Monte Roen in inverno

Che bella scoperta il Monte Roen con la neve! Una gita invernale in Val di Non che piacerà proprio a tutti, anche perché ci sono diverse tappe in base alle esigenze di ognuno. Si parte dal Passo della Mendola (1363 metri), parcheggiando agli impianti di risalita. Da lì si prende la strada forestale sempre battuta che sale sulla destra rispetto alla pista. Molto carina, nel bosco, sempre in leggera pendenza.


In mezz’ora circa (1594 metri) e poco più di 200 metri di dislivello ecco il primo rifugio, il Rifugio Mezzavia, aperto al momento nei weekend (📞0463 636085). Lì di fronte, ampi spazi e pendii per slittare.


Proseguendo ancora per un’oretta, sempre su strada forestale battuta, si arriva invece alla Malga di Romeno a quota 1773 metri (📞340 1559707). Altri duecento metri di dislivello per raggiungere la conca che ospita la chiesetta…


… e poco più avanti la malga, aperta normalmente tutti i i giorni. Qui si mangiano gustosi piatti della tradizione trentina. Per noi carne salada e patate arrostite; uova, patate e speck e lo strudel. Tutto molto buono. Non manca poi la polenta, canederli, strangolapreti, gnocchi al formaggio e diversi dolci tra cui il kaiserschmarren.

Chi non fosse ancora stanco e desiderasse arrivare proprio in cima al Monte Roen (2116 metri) si armi ancora di un po’ di pazienza ed energia perché lassù lo spettacolo è notevole. Un’ora e mezza di cammino, altri 250 metri di dislivello, ma presto il panorama si apre con una vista incantevole sulla Val di Non.

L’ultimo tratto, soleggiato, permette di arrivare facilmente alla meta anche con tanta neve fresca. Le tracce degli scialpinisti e di chi batte la strada con le ciaspole renderanno più semplice l’individuazione del percorso.

Tenetevi forte, perché poi dall’altra parte la vista si apre su Merano, Bolzano e le più belle vette dolomitiche: dal Catinaccio alla Marmolada, al Latemar.

Si torna dalla stessa strada, con gli occhi pieni di bellezza e di scorci davvero inaspettati!

Ci eravamo stati anche in estate, per leggere il nostro racconto, CLICCA QUI!

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