Castel Juval in Val Venosta

Arroccato su un’altura all’imbocco della Val Senales, Castel Juval ospita uno dei musei di Reinhold Messner. Si trova nel Comune di Castelbello – Ciardes, ad un’altitudine di 1000 metri, e permette a grandi e piccoli di viaggiare tra culture diverse accomunate dalla montagna.

In questo antico maniero vi troverete catapultati in un mondo inatteso. I bambini rimarranno sorpresi dai tanti oggetti esposti e non solo. Prima di entrare, accanto all’osteria, ci sono diversi animali della fattoria da osservare: tori, mucche, asini, capre e galline.

COME SI ARRIVA

Ci sono diverse possibilità, posto che la strada è ad accesso vietato e la macchina va lasciata nel posteggio gratuito. Qui si trova la Bottega del contadino, dove acquistare prodotti alimentari freschi e naturali provenienti dai masi contadini della vallata. Oltre al servizio bar con tavolini anche all’esterno. Da qui si può:

  • salire con la navetta, a pagamento: 4 euro solo andata; andata e ritorno 6 euro (tutte le info QUI), telefono 335 1015276.
  • a piedi in un’ora circa (dislivello quasi 500 metri, su sentiero ripido oppure seguendo la strada asfaltata, fattibile anche con i passeggini)

Si può partire anche da Ciardes e arrivare in un’ora e mezza di passeggiata panoramica un po’ più tranquilla, salendo lungo la montagna. Niente passeggini, ma una bella avventura passando nel bosco e lungo i canali irrigui (le famose rogge).

Varcando il portone ecco il primo giardino, con statue dal sapore orientale e un’altalena appesa all’albero. Proseguendo il percorso si arriva in un altro giardino con uno stagno, tavolo in pietra e altre sculture. Si entra poi nella sala tantrica, con elementi provenienti da Tibet, Nepal e Buthanche esprimono l’atteggiamento spirituale di questi popoli verso le loro montagne.

Si continua nella cantina, con una raccolta importante di oggetti e materiale utilizzato durante le spedizioni da questo famoso alpinista. Una collezione di zaini, di sci, di corde, sacchi a pelo e così via. Qui ci sono anche delle confetture e altri prodotti gastronomici da acquistare dei dintorni.

Al piano superiore la cappella, la stanza delle feste con un grande caminetto ed una testa di yak, dedicata al re Gesar di Ling…

..ma anche quella delle maschere provenienti dai cinque continenti, appese alle pareti. Interessante anche la biblioteca di Reinhold Messner, che contiene esclusivamente letture di montagna e di avventura.

Si prosegue nell’altro blocco, composto dalla torre con protezione in vetro. Qui si trovano sculture che richiamano animali rari, simbolo dell’animismo. Dal terrazzino si può ammirare il castello dall’alto e la Val Senales.

Infine, la stanza della meditazione, il giardino zen e la torre con una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre.

Proprio accanto all’ingresso del castello c’è un’osteria, con delle tavolate all’aperto. Pochi piatti, ma genuini, espressione della cultura altoatesina. Con formaggi e altri prodotti propri, offre pietanze gustose e a prezzi modici. Uova con speck, taglieri misti, zuppe e altre bontà.

Nei dintorni ci sono altre locande e masi, dove ci si può fermare a mangiare.

ALTRE INFO UTILI:
  • all’entrata si può scaricare un’applicazione trilingue: funziona come una guida multimediale, con Reinhold Messner che guida i visitatori
  • potete arrivare in passeggino, ma lo dovrete lasciare all’esterno del castello a causa della presenza di scalini
  • per i bambini è stato pensato un gioco a quiz di dieci tappe, è possibile scaricarlo QUI.
  • i cani non possono entrare
  • il museo è aperto dall’ultima domenica di marzo alla prima domenica di novembre dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Giorno di riposo mercoledì
  • Tariffe QUI, contatto: 348 4433871
Cosa fare nei dintorni:
  • la guida sulla Val Senales QUI
  • attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni QUI
  • la guida su Naturno e dintorni QUI
  • tanti altri spunti sulla Val Venosta nella nostra guida QUI
  • al Monte Sole con la funivia Unterstell
  • una visita a Certosa, il paese del silenzio

 

Crediti fotografici @Messner mountain museum