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Giro dell’otto: relax in Paganella

Ecco una proposta perfetta per una “gita della domenica”. A contatto con la natura, rilassante e piacevole per adulti e bambini. Questo percorso, chiamato “giro dell’otto” si trova a Fai della Paganella. Esso si interseca con il percorso “Acqua e faggi” ed offre un panorama meraviglioso, oltre che la magia del sottobosco…

Altro punto è favore è che è un posto di montagna vicinissimo alla città: basta mezz’ora di auto per arrivare in questo paradiso naturale.

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Il Giro dell’otto

Si parte dal centro di Fai e, provenendo da Mezzolombardo, si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il Ristorante Il Filo d’erba (località Padonec). Noi abbiamo parcheggiato lungo la strada che poi abbiamo continuato a percorrere, seguendo il percorso BLU indicato sulla cartina “Fai a Piedi”. In ogni caso non ci si può perdere: si arriva sempre al punto d’inizio. Sullo sfondo le montagne e bellissimi prati verdi, tanti fiori e una miriade di ronzii e cinguettii.

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Giro dell’otto: un percorso facile facile

Non ci aspettavamo un’escursione impegnativa e così è stato. Per un lungo tratto il percorso è asfaltato e quindi percorribile in modo rilassato anche dai passeggini e dai bimbi più piccoli. Zone con l’ombra si mescolano a ampi tratti soleggiati e piacevoli. La strada è, proprio come dice il nome, un otto che vi permette di arrivare sempre al punto di partenza, facendo in modo di essere voi stessi gli artefici della durata del percorso. Non ci sono dislivelli significativi, ma solo semplici pendii e piccole discese che vi accompagneranno alla scoperta di tante “casette”, come le hanno definite i bambini, che non sono altro che masi e vecchie abitazioni, oltre a piccole aziende agricole e allevamenti.

Lungo il giro dell'otto a Fai + possibile godersi una piacevole giornata in famiglia

Giro dell’otto – i masi contadini

Un sentiero bello per tutti!

Degni di nota, come ci fanno intuire gli abitanti di questa bella zona, sono i terrazzamenti tipici di Fai della Paganella, così come tipiche sono appunto le sue baite e i bellissimi prati da fienagione con boschetti di latifoglie. Timothy e Sophie passano il tempo ad osservare un piccolo rio costeggiato di centinaia di “soffioni” e chissà quanti desideri hanno espresso soffiando e scherzando. Se avete cani, portate anche loro: qui si divertiranno un sacco, tra pazze corse e rotolate nell’erba!

Percorrendo il giro dell'otto si incontrano grandi prati fioriti. Se avete cani portateli perchè lo spasso è garantito.

Giro dell’otto – i prati fioriti sono la gioia degli amici a quattro zampe!

Noi ce la siamo presa comoda e abbiamo anche deviato per rifare un pezzettino del percorso Acqua e Faggi e stupirci di nuovo del panorama, ma in genere, con passo tranquillo, in un’ora e mezzo scarsa il percorso è fatto. Se poi siete amanti della mountain bike questo sentiero è perfetto e in quaranta minuti, ci suggeriscono gli esperti, potete percorrerlo. Nelle vicinanze non perdete anche il “Sentiero dei Reti“.

Giro dell’otto: info utili

  • LUOGO: Fai della Paganella
  • PARTENZA: centro di Fai
  • ARRIVO: giro ad anello
  • ALTITUDINE: max 1100 metri
  • DISTANZA: 5 km
  • DURATA: 1,5 ore
  • DISLIVELLO: 120 metri
  • PASSEGGINO: sì
  • PUNTI DI RISTORO: Ristorante Il Filo d’Erba
  • CONTATTI: tel. 0461.1866800 – 335.7788048; e-mail:info@agriturilfiloderba.it

Nei dintorni

E dopo il bel giro dell’otto cosa si potrebbe fare? Ecco i nostri immancabili suggerimenti:

Tra acqua e faggi a Fai della Paganella

Ve li ricordate i meravigliosi pic nic domenicali in stile anni Ottanta? Che nostalgia ragazzi! Thermos di pasta calda con il ragù, plaid, macchine FIAT parcheggiate a bordo strada, seggiole da campeggio risucchia bambini, palloni, quotidiani, zie, nonne e cugini, bambini sudati in canottiera dalla spalla larga e la vera inimitabile e indimenticabile “domenica all’italiana”. Sembra un secolo fa e oggi non ci sono più così spesso i pic nic della domenica, siamo molto più “avanti”: escursioni guidate, abbigliamento tecnico, laboratori e via dicendo, ma una bella passeggiata zainetto in spalla e panino imbottito al seguito non ce la leva nessuno! Domenica così abbiamo deciso: pic nic in Paganella sul sentiero “Acqua e faggi”, a Fai della Paganella una vera e propria immersione nella natura tra il rigoglioso faggeto e lo scorrere delle acque del torrente. Un percorso sensoriale a tutti gli effetti che abbiamo incorniciato, appunto,  con un semplice pic nic sul prato (e le orecchie sempre aperte che, ci dicono gli esperti, in questo periodo si risvegliano gli amici orsi dal letargo e vederne uno sarebbe davvero uno spettacolo, ma questa è un’altra storia…).DSC_0527

Come al solito, da veri inesperti del trekking montano quali siamo io e la mia famigliola, abbiamo invertito la direzione del percorso, ma per voi, con un colpo da maestra, la racconterò per il verso giusto in modo che possiate godere appieno del paesaggio e degli allestimenti che lo rendono particolarmente gradevole se percorso in modo corretto. Fino a qualche tempo fa si poteva parcheggiare abbastanza vicino al punto di partenza del sentiero, mentre da quest’estate non si può transitare sulle strade di campagna quindi si deve parcheggiare in paese e raggiungere la partenza di acqua e faggi attraversando parte del sentiero dell’Otto. Al bivio c’è l’indicazione per proseguire per acqua e faggi. A breve verrà messa un’indicazione all’incrocio con il sentiero dei Reti, all’altezza della calcara  con la deviazione per acqua e faggi.

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Una volta parcheggiato la direzione si semplifica perché il sentiero è segnato e ci sono anche i cartelli esplicativi grazie ai quali non solo scopriamo l’importanza dell’acqua per Fai, ma soprattuto la derivazione del suo nome. Pare infatti che sia proprio per la massiccia presenza di faggi in questa zona che il luogo si chiami “Fai”. Il percorso non è adatto ai passeggini nonostante sia semplice e con un dislivello minimoDSC_0475

I bambini si sono rilassati a passare sui ponticelli di legno sopra la cascata e la cosa più bella, doppio pic nic ovviamente, quella che per prima hanno raccontato a chi chiedeva della gita, è stata la “torretta sospesa” come l’hanno rinominata loro: una costruzione di legno, nuovissima, una sorta di belvedere a strapiombo, da cui si può ammirare, in tutta la sua bellezza, l’intera piana Rotaliana. Io ho le vertigini quindi per me un pochino off limits, ma è del tutto in sicurezza e davvero spettacolare. Sul percorso abbiamo visto insetti, animaletti (tra cui una bellissima rana che, rientrati, abbiamo persino trovato su un libro) e soprattuto tantissimi scorci naturali scavati dall’acqua del rio, che parte dal paese e si inoltra proprio in questa direzione.

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I faggi sono i custodi di questo territorio e si stagliano alti creando un abbraccio naturale che fa vivere il bosco con tutti i sensi, tra cui spiccano vista e olfatto, lontani dalla folla e dal traffico. Ma non mancano le piccole sorprese come la torretta: nel bosco si trova anche una carinissima casetta di legno con tanto di patio, e poi scalette e percorsi con il corrimano di legno, che danno la sensazione di essere un posto curato e bello, da visitare e da vedere. DSC_0494

Il consiglio è andarci con tutta la famiglia, visto che si trova in un luogo poco trafficato, ma con tanto da dare come Fai della Paganella e anche relativamente vicino a Trento e che è un percorso ad anello (ci piacciono sempre così tanto), facile e della durata di circa 45/50 minuti andando con calma. E ricordate: niente passeggini!

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