Val di Morins in inverno

Tenete bene a mente questo posticino perché siamo sicuri che lo adorerete! Ideale per una passeggiata facile, anche con bambini ai quali non piace particolarmente camminare, vi “ruberà” sono un paio d’ore ma tornerete a casa tutti soddisfatti.

COME ARRIVARE

Ci troviamo a Longiarù, un bel paesino adagiato in fondo alla omonima valle. Ci si arriva comodamente in auto senza problemi anche in inverno: le strade sono pulite, larghe e in questo caso anche senza grandi pendenze. Percorrendo la Val Badia, all’altezza di San Martino si svolta per Antermoia, Longiarù e Passo delle Erbe. Da qui sono circa 6 chilometri. Appena oltrepassato l’abitato di San Martino troverete sulla sinistra un bivio dove è segnalata anche la Val di Morins (o Murins). Si percorre tutta la strada che si addentra nella valle fino alla chiesa del paese e oltre, arrivando in località Freina.

PARCHEGGIARE

Ci sono diverse opzioni di parcheggio (specie fuori stagione non avrete particolari difficoltà a trovare): noi abbiamo lasciato la nostra auto all’ultimo parcheggio (c’è proprio l’indicazione “ultimo parcheggio possibile”), a fianco della piccola chiesetta che sorge sulla sinistra prima della frazione di Seres.

LA VALLE DEI MULINI

In inverno la passeggiata è ideale da fare dopo pranzo, quando ormai il sole è alto nel cielo e non più nascosto dalle montagne circostanti. Si costeggia il torrente fino ad arrivare ad un ponte. Fin qui a noi ha fatto compagnia un gatto, per niente intimorito: ci ha seguite reclamando coccole ad ogni passo, poi s’è infilato dentro il mulino per farsi una dormita, immaginiamo!

Inizia proprio sul ponte il percorso ad anello della Valle dei Mulini, Val di Morins in ladino. Sulla sinistra vedrete un arco in legno che ne segnala “l’ingresso”. In realtà ci si può venire sempre, non ci sono recinzioni o biglietti da pagare.

Il primo mulino è proprio quello dove è entrato il “nostro” gatto: un edificio in legno perfettamente restaurato, con la sua bella ruota. Lungo il sentiero, che sale prima verso il nucleo di case di Miscì, sulla sinistra e poi ridiscende verso l’abitato di Seres, compiendo un anello, si trovano otto mulini ad acqua, restaurati e funzionanti (non in inverno ovviamente), una teleferica e un sistema di canalizzazioni che prende l’acqua dal rio Seres per portarla alle ruote. Torneremo in estate per vederli in funzione perché dev’essere molto interessante,  nel frattempo ci godiamo la passeggiata, il paesaggio idilliaco e romantico, con queste costruzioni antiche mezze coperte dalla neve, e la splendida giornata di sole.

Il sentiero non è consigliato ai bimbi piccoli in inverno, perché presenta tratti ghiacciati ed altri (almeno adesso che la neve si stava parzialmente sciogliendo) scivolosi o con pozze di neve semi sciolta. Non si può venire nemmeno in passeggino perché il fondo è sconnesso e pietroso, ma i bambini dai 4-5 anni in su si divertiranno molto, anche perché la salita non è impegnativa e l’intero giro si effettua senza quasi accorgersi, tra una curiosità e l’altra.

I mulini sono tutti realizzati interamente in legno, tranne uno dei due mulini a doppia ruota, nella parte alta del percorso, che è stato costruito parzialmente in muratura. Qui un tempo si macinavano orzo e cereali. Ancora oggi in estate, quando l’acqua del rio Seres scorre abbondante, è  possibile vederli in funzione.

Nel paese di Seres, durante la discesa, si trova anche un agglomerato di fienili ( li vedrete sulla destra) storicamente interessante perché ci racconta a modo suo la storia di questo paesino e della sua gente.

Il museo contadino Lüch De Oriana (tel. 0474 590 161), situato proprio all’interno di uno di questi antichi masi, raccoglie una collezione di attrezzi contadini e utensili casalinghi. In inverno è chiuso, tuttavia se osserverete con attenzione le architetture e quello che circonda i masi potrete farvi comunque un’idea di quella che era la vita contadina ieri e di quello che è oggi.

Rientrati al punto di partenza sul ponticello sapete chi ci aspettava? Proprio lui, il micio! Che ci ha scortato zampettando fino all’auto!

Non avete voglia anche voi di venire a vedere la valle dei mulini?

Per informazioni potete contattare l’Ufficio del Turismo di San Vigilio:  tel. 0474 523175

Per mangiare consigliamo il Ristorante Lüch de Vanc della Pension Odles (tel. 0474 590108) , proprio di fronte al Museo, aperto anche al pomeriggio per una merenda con un bel tagliere o una fetta di torta. Noi ci siamo fermati a fare una foto con il loro “orso” ma non per mangiare, tuttavia ci fidiamo di chi ci è stato e ci ha raccontato che accoglienza e cibo sono super!

 

Vi serve un’altra idea su cosa fare in zona in inverno?

  • Belvedere di Costaces: breve escursione ad anello sopra il Passo delle Erbe, leggete QUI
  • Escursione panoramica ai prati di Goma, con vista su Sasso della Croce e Plan de Corones: QUI il racconto.