Archive - Ottobre 2015

Dal lago di Cei a Castellano

Quest’autunno, con le sue bellissime giornate di sole, ci invita ad esplorare nuovi angoli del nostro amato Trentino. Nei giorni scorsi abbiamo scelto il lago di Cei, che ha davvero dei colori incredibili. Abbiamo parcheggiato la macchina dove c’è l’indicazione “Al lago” che è piccolo ma sembra una cartolina: gli alberi coloratissimi si riflettono in questo specchio d’acqua creando mille effetti e paesaggi fantastici.

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Un prato ancora verdissimo con delle panchine ci invita a fermarci un po’ per ammirare le ninfee che galleggiano lievi: qui i bambini possono correre e giocare senza pericolo alcuno. In una mezz’ora (fattibile anche con il passeggino, in parte si costeggia la strada asfaltata) abbiamo concluso il giro ed allora abbiamo puntato sulla passeggiata che ci ha portato a Castellano. Il percorso è rilassante: dapprima una leggera discesa in mezzo al bosco che poi si apre su campi di vigne e meli ancora verdi e rigogliosi. Lungo il percorso abbiamo visto anche castagni e noci e orti con incredibili cavoli neri, cappucci e insalata….la natura qui fa davvero da padrona!

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Dopo circa 45 minuti (strada prima sterrata poi asfaltata, leggero saliscendi) siamo arrivati al paesino di Castellano un borgo tranquillo, pieno di fiori davanti a case che sembrano raccontare la loro storia. Ad un’altitudine di circa 800 metri, si apre una bella vista sul fondovalle con Rovereto e Castello Noarna.

Piano piano siamo ritornati sulla via del ritorno ma le possibilità in questa zona sono davvero molte, adatte a riempire quelle tre/quattro ore di sole ancora caldo che ci permette di passeggiare piacevolmente con i nostri bambini.

Un libro noioso e soporifero. Geniale.

Vi parlerò onestamente, il libro di cui sto per raccontarvi non mi ha entusiasmato: troppo lungo, troppo noioso e con delle illustrazioni un po’ anonime. Timothy si è addormentato a metà di pagina tre. Vi basta? A me poi non è piaciuto nemmeno leggerlo: uno sbadiglio ad ogni pagina e un sacco di ripetizioni. Se vi consiglio di acquistarlo? Assolutamente…sì!

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Non sono impazzita ovviamente, vi sto solo raccontando del caso editoriale del momento: “Il coniglio che voleva addormentarsi di quel genio di Carl-Johan Forssén Ehrlin che ha messo insieme, oltre alla sua esperienza, una serie di tecniche psicologiche di rilassamento e ha creato un libro che mancava nel panorama delle tecniche per tentare di addormentare i pupi (ricordate il tanto discusso “Fate la nanna?”). E’ un volumetto anche scontato da un certo punto di vista, ma vi assicuro che ha i suo fascino e, secondo me, funziona. Però attenzione: non sono ammessi errori nella lettura, i genitori devono prima essere certi di cosa stanno per fare. Niente paura, ovviamente, si tratta solo di rendere efficace o meno il libro, nulla di più, ma in ogni caso, siccome la lettura non è per niente entusiasmante, meglio essere consci delle regole. IMG_3804Le trovate tutte elencate nella prima pagina alla voce “Istruzioni per il lettore”. Prima di tutto dovete sapere cosa significa il grassetto, il corsivo e le parentesi quadre. Dovete coinvolgere in modo “passivo” il vostro bambino e assicurarvi che le condizioni ambientali siano giuste per facilitare il sonno.

Io ho provato e nonostante fossi partita davvero scettica alla fine mi sono ricreduta. Ora non so se Timothy si è addormentato fisso per via del libro o per via del fatto che era stanco morto dopo un giorno intero tra lavoretti, corse, giochi e molto altro, certo è che si è addormentato molto facilmente e soprattutto mi pareva rilassato più del solito. Leggendo però ho provato a immaginare la situazione con un bambino più piccolo e più reticente al sonno e credo che potrebbe realmente funzionare.IMG_3805
Io vi consiglio di provare. Secondo me è un’esperienza da fare e in fondo anche se il libro, come avevo premesso, non è avvincente, la lettura a voce alta per i bambini non può che far bene. Unico neo, secondo me, è il prezzo: 14,90€ mi é sembrato un po’ tanto, anche se ho la certezza che per i genitori che hanno problemi di “nanna” con i propri bambini, se funzionasse non sarebbe nulla di che. Insomma bisogna valutare l’efficacia per considerarne il prezzo giusto o meno.
Edito da Mondadori lo trovate disponibile anche come e-book. Io l’ho acquistato a Lavis da Elena, de La Pulce d’acqua, perché come sempre a me piace il gusto degli acquisti nelle piccole realtà.

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Buona nanna a tutti!

 

Finalmente… a teatro con mamma e papà!

Silenzio in sala si alza il sipario! Finalmente, dopo una pausa di quasi 4 mesi siamo tornati a teatro! E che rientro! E’ iniziata oggi la ventesima edizione della rassegna “anch’io a teatro con mamma e papà” e al Cuminetti, in trepidante attesa c’eravamo anche noi!

Lo spettacolo in scena era “Un topo, due topo, tre topi. Un treno per Hamelin.”  (domani alle 16.00 la replica). Devo essere sincera: la fiaba originale a me non fa impazzire (con quel finale in cui spariscono tutti i bambini, rappresenta l’incubo di ogni genitore) ma questa rivisitazione ha un ché di magico, mi tolgo subito il pensiero e vi svelo il finale: niente sparizioni anzi una bellissima sorpresa per 7 fortunati bambini pescati tra il pubblico…  vi ho incuriosito abbastanza?

La storia è quella che si conosce: Hamelin è un paese sommerso dai topi, tanti topi, troppi topi! Tanto che neanche i panni e la torta del pasticcere si salvano dal loro attacco. Finché non arriva un pifferaio a risolvere la situazione. Tutta la vicenda si svolge a ritmo di musica, le scenografie sono semplicemente meravigliose. Pensate che una valigia sia solo una valigia? Niente di più sbagliato: qui ad Hamelin tutto si trasforma e nulla è come sembra. Una vera magia che incanterà i piccoli spettatori.

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Samuel ha avuto un po’ di paura (è piuttosto fifone) e ha voluto che gli spiegassi alcuni passaggi, consiglio di sedersi vicini ai propri bambini (di solito tendo a sedermi dietro e lasciare loro davanti).

A fine spettacolo una buonissima merenda a base di mela, offerta da “La Trentina”, ci aspettava all’uscita, che dire: un pomeriggio davvero meraviglioso!

 

Teatrando di Mezzolombardo

Compagnia di teatro amatoriale che si occupa di teatro per ragazzi. I corsi si svolgono da ottobre ad aprile.

Corso per bambini dai 4 ai 7 anni – lunedì un’ora a settimana

Corso per bambini dai 7 ai 10 anni – lunedì un’ora a settimana

Corso per ragazzi dai 10 ai 16 anni – giovedì 2 ore a settimana

Per info e iscrizioni chiamare al 3463481711

Altro che sabbia magica!

Oggi niente passeggiate, abbiamo approfittato della giornata uggiosa per fare il tanto temuto “cambio dell’armadio“. Ma mentre io ero sommersa dagli scatoloni cercando di dare un senso a quanto avevo davanti, Gaia mi gironzolava intorno con il suo libro degli esperimenti chiedendo “possiamo farne uno?”, con  uno sguardo talmente supplichevole che non ho potuto evitare di accontentarla.

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In questi casi il problema è sempre uno: non abbiamo mai il necessario per fare gli esperimenti, oppure sono talmente lunghi ed elaborati che arrivano a stufarsi ancora prima di essere arrivati a metà, abbiamo iniziato a sfogliare e siamo arrivati alla “miscela magica“, ingredienti Amido di mais, acqua e colorante alimentare.

L’amido di mais stazionava da mesi nella credenza in attesa di essere utilizzato per qualcosa, mentre il colorante alimentare era un avanzo di un esperimento (mal riuscito) del Natale scorso. Perfetto!

Quindi? Vi chiederete. Allora prendete un a ciotola, versate dentro 2 tazze di amido di mais, una di acqua e qualche goccia di colorante alimentare. Ora devi solo mescolare e vedere che succede.

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Confesso: io ero convinta fosse una specie di pasta di sale, mentre la consistenza è completamente diversa. Altro che sabbia magica! Si schiaccia, è dura e morbida allo stesso tempo, scende tra le dita in lunghe colare viscose… Gaia e Samuel annullati per 2 ore, un successone!

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Talmente divertente che non abbiamo potuto fare a meno di prendere una pirofila è invitare un paio di pupazzetti a giocare con noi!

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Quando hanno finito di giocare l’abbiamo messa in un contenitore chiuso, pronti per giocare un’altra volta!

Ma cosa è successo? L’amido di mais è composto da particelle lunghe e fibrose che non si sciolgono in acqua ma si disperdono. Quando la si comprime le particelle si legano e assume una consistenza solida, quando invece si lascia libera le particelle scivolano e la miscela appare liquida… se non è pura magia questa!

Vi consiglio di prenderlo in considerazione in una delle prossime, lunghe giornate autunnali.

Estroteatro

Laboratorio di teatro in italiano. Il laboratorio si propone di far “entrare” i più piccoli nella magia del teatro, attraverso il gioco e il divertimento. L’obiettivo è quello di portarli a conoscersi e conoscere gli altri, a relazionarsi e mettersi in gioco, a prendersi in giro attraverso la conoscenza delle loro potenzialità espressive e l’accettazione dei loro limiti e difetti. Il lavoro consiste nello scoprire il proprio corpo e la propria voce, il proprio modo di essere nello spazio da soli e con gli altri, la propria energia, la propria creatività. Tutto questo attraverso giochi teatrali che affrontano in particolar modo l’espressione corporea e l’improvvisazione. Nella parte finale del corso, i bambini/ragazzi, affronteranno la messa in scena di un piccolo saggio, durante la quale potranno esprimere liberamente tutta la loro fantasia e creatività, e scoprire il gioco più divertente: l’”essere altro” il creare un personaggio.

Il laboratorio è suddiviso in due corsi rivolti alle due fasce d’età:

  • Teatro bambini 7- 10 anni
    Venerdì 17.00/19.00
    Giorno di inizio corso: venerdì 17 ottobre ottobre 2014
    Presentazione corso: giovedì 9 ottobre ad ore 18.00 presso EstroTeatro
  • Teatro ragazzi 11-14 anni
    Corso base: mercoledì 17.00/19.00
    Corso avanzato: Martedì 17.00/19.00
    Giorno di inizio corso: corso A martedì 14 ottobre 2014; corso B mercoledì 15 ottobre 2014
    Presentazione corso: giovedì 9 ottobre ad ore 18.00 presso EstroTeatro

Incontri settimanali: uno
Durata delle lezioni: due ore
Periodo: ottobre / maggio
Costo del corso: 380 € (versamento rateizzato) + 20 € quota associativa

Insegnanti: Cinzia Scotton, Klaus Saccardo, Valeria Casatta
Laboratorio di teatro in inglese

E’ un laboratorio creativo che unisce l’apprendimento delle basi teatrali proposte come giochi di gruppo e individuali, all’apprendimento della lingua inglese. Gli obbiettivi teatrali sono quelli di creare un gruppo capace di lavorare creativamente insieme, di sapersi relazionare e di esplorare le proprie potenzialità espressive (corpo, voce, gli altri, lo spazio). Gli obbiettivi linguistici sono quelli di riuscire a rispondere ad indicazioni e richieste semplici dell’insegnante, di riuscire ad imparare le battute in inglese semplificato e di apprendere la pronuncia corretta del vocabolario usato. L’insegnante è laureata in Regia teatrale presso l’Università di Falmouth e ha il certificato CELTA dal British Council Milan per l’insegnamento dell’inglese. Nella parte finale del corso, i bambini/ragazzi, affronteranno la messa in scena di un piccolo saggio, durante il quale potranno esprimere liberamente tutta la loro fantasia e creatività, e scoprire il gioco più divertente: l’”essere altro”, diventare un personaggio.

Il laboratorio è suddiviso in due corsi rivolti alle due fasce d’età:

  • Teatro bambini 7- 10 anni
    Venerdì 17.00/19.00
    Giorno di inizio corso: venerdì 17 ottobre 2014
    Presentazione corso: giovedì 9 ottobre ad ore 18.00 presso EstroTeatro
  • Teatro ragazzi 11-14 anni
    Lunedì 17.00/19.00
    Giorno di inizio corso: lunedì 13 ottobre 2014
    Presentazione corso: giovedì 9 ottobre ad ore 18.00 presso EstroTeatro

Incontri settimanali: uno
Durata delle lezioni: due ore
Periodo: ottobre / maggio
Costo del corso: 480 € (versamento rateizzato) + 20 € quota associativa

Insegnanti: Jennifer Miller

Info: ESTROTEATRO SCUOLA DI TEATRO E CINEMA
Via Venezia 1, 38122 Trento
Tel. 0461/235331

Scuola di Circo

Trento

Bolle di Sapone Via S. Antonio 20

Minicirco e circomotricità per bambini dai 5 ai 7 anni

Corso viola – Multidisciplinare per le scuole elementari

Corso Giallo – Multidisciplinare per le scuole elementari

Corso Arancio – per le scuola medie

Corso Verde – Acrobatica al suolo e aerea per le scuole superiori

Kripta du Cirque Via Torre D’Augusto

Minicirco e circomotricità per bambini dai 5 ai 7 anni

Multidisciplinare per le scuole elementari

Multidisciplinare per le scuole medie

Corsi in altre sedi:

Lavis – presso la scuola di Danza Ritmo Misto

Levico Bambini dalla seconda alla quinta elementare

Modalità di iscrizione: contattare l’associazione referente a levicoinfamiglia@gmail.com oppure telefonare a Cristina 333-2749865

A chi è rivolto: Bambini dalla seconda elementare fino alle scuole superiori, i quali verranno distinti per eta’ in due turni

Carzano Valsugana
Primo turno – dalla seconda alla quinta elementare, in orario 14.30 – 16.00
Secondo turno – dalla prima media in poi, in orario 16.00 – 18.00
Quota di iscrizione: per il primo turno la quota e’ di 60 euro, per il secondo turno e’ di 70 euro. (la quota comprende l’iscrizione annuale all’associazione Mercanti di Luce asd). Modalità di iscrizione: Referente iscrizioni Ornella 3484327228 sandriornella@yahoo.it / insegnante del corso Tommaso 3488852925
Iscrizione: per l’ iscrizione e’ necessario segnalarsi alla referente quanto prima (entro il 3 ottobre) e consegnare alla prima lezione il modulo di iscrizione compilato e il certificato medico per l’attivita’ sportiva non agonistica.

Per Informazioni chiamare Scuola di circo – Bolla di Sapone, via Sant Antonio 20 – 38122 Trento, 348 8852925 – Tommaso
bolladisaponetrento@yahoo.it. Per iscrivizioni scrivere a corsibolladisapone@gmail.com

ROVERETO

Artea – Pillole di circo (Ciclo di 4 incontri)

Laboratorio creativo di gioco, movimento ed espressività nella scoperta delle arti circensi; filo conduttore del percorso sarà il gioco.

LA LEZIONE

fase iniziale: accoglienza, rituale d’inizio e un gioco di riscaldamento (fisico ed emotivo/socializzante);

riscaldamento: fisico generale e uno più specifico per il lavoro che si svilupperà durante la lezione; se necessario anche uno creativo/espressivo/teatrale;

fase centrale: esecuzione delle tecniche, sperimentazione ed esplorazione;

allenamento individuale: allenamento tecnico, gioco creativo, costruzione sequenze.

Fase conclusiva: riordinare lo spazio, mostrare agli altri le composizioni costruite, rilassamento, discussione, rituale di saluto.

Per informazioni chiamare al  345 8571465

Oppetelà, scuola di circo, laboratori e creatività

Discipline

  • Equilibrismo: monociclo, rullo, pedalò, trampoli, rola bola, sfera, slack line;
  • Giocoleria: piatti cinesi, palline, diablo, bolas, flowerstick, fazzoletti, penne di pavone;
  • Acrobatica al suolo, acrobalance e piramidi umane;
  • Clown, travestimenti e slapstick;
  • Espressione corporea e musica in movimento.

2 i  corsi in programma:

Primo circo per bambini dai 5 ai 7 anni, 180 € (iscrizione + assicurazione + quota corso)

Circo Più per i bambini dai 7 anni in su, 220 € (iscrizione + assicurazione + quota corso)

Per info chiamare Anna Cavarzan al 3388330532.

 

Bio o non bio? Quando rischiare si può

Ok, parliamoci chiaro: io non sono una fissata con il biologico. Sono più una paurosa, di quelle che al supermercato guardano la frutta e la verdura con sospetto e controllano pure il prezzo, di quelle che la mettono nel carrello e poi tornano indietro con mille paranoie sul fatto che magari il prezzo sia dovuto proprio alla scarsa naturalezza del prodotto. Risultato? Perdo un sacco di tempo, mi innervosisco e mi sento pure in colpa.Woman-thinking-in-grocery-store3 Ergo: devo assolutamente capire come fare a trovare un equilibrio e forse grazie a una notizia apparsa sui giornali qualche giorno fa e ai consigli della nostra nuova amica Antonella Iannone di incucinapuoi.it ce la sto quasi facendo. Sì perché la verità è che il rischio del “biologico non biologico” in fondo lo corriamo tutti e le nostre mamme/nonne, casalinghe terroriste nel DNA e abituate ai ritmi dei mercati rionali, ci aiutano ad accrescere i dubbi: “Ma chi te lo dice che è davvero biologico?”. Attenzione! La parolina “davvero” ci spiazza, ma è la chiave. Allora come fare se siamo incerti o negati per il bio come me? Ecco la soluzione: concedersi il lusso di rischiare nei casi in cui non possiamo accedere ad un bio certificato o che ci dà sicurezza oppure affidarci a negozi specializzati ma soprattutto consigliati da chi ne capisce.2013-Dirty-Dozen-Clean-Fifteen98k

 

Partiamo dall’inizio. Rischiare sul non bio? Si può! Sappiate che esistono i cosiddetti “Clean Fifteen”, ovvero 15 prodotti ortofrutticoli che secondo l’Environmental Working Group hanno il più basso indice di residui chimici nella polpa edibile e che, quindi, possiamo tranquillamente comprare non-organici. Ditelo vi prego: “Fantastico! Niente più sensi di colpa”. Ma ecco quali sono: CIPOLLE, MAIS, PISELLI, MELANZANE, ASPARAGI, PATATE DOLCI, CAVOLFIORE (evviva! 😉 ), CAVOLO CAPPUCCIO, AVOCADO, ANANAS, MANGO, PAPAYA, POMPELMO, KIWI, MELONE, ANGURIA. Una lista spettacolare, soprattutto ora che arriva l’autunno e che pompelmi, kiwi, mango e papaya si trovano tranquillamente, per non parlare di patate dolci, piselli e cavoli vari. A me questa lista piace e devo dire che parlando con Antonella anche lei la trova interessante e ci regala, per l’occasione, una dritta veloce per una ricetta: gli Spätzle pasticciati con il cavolfiore (slurp!).

child_with_appleMa se esiste una lista “buona”, vi chiederete, esiste pure una lista “cattiva”? Sì ahimè, ci sono una serie di alimenti che vanno assolutamente acquistati “bio” e, attenzione, sapete chi sono i capofila? Due grandi amici dei trentini: MELA e UVA! Seguno: PESCHE, FRAGOLE, MIRTILLI, SEDANO, PEPERONI, SPINACI, POMODORI, CETRIOLI, PATATE. Su questi, se non ne conoscete per certezza la provenienza, avete ragione a farvi venire i sensi di colpa, quindi lasciateli sul bancone e cercateli nei posti “giusti”.

Ed eccomi al dunque: quali sono i “posti giusti” per il bio? Vi dicevo che io e il bio non andiamo molto d’accordo, ma Antonella mi è venuta in soccorso e la prima cosa che mi ha suggerito è stata di dare un occhio ai GAS (Gruppi di Acquisto Solidale). Se non sapete cosa sono ve lo spiego: sono gruppi di persone che si uniscono per procedere ad acquisti di gruppo intelligenti: perché abbattano i prezzi giocando sulle quantità, perché grazie alle varie esperienze dei componenti e al potere del quantitativo possono rivolgersi a produttori certificati e di ottima qualità. frutta-e-verdura-direttamente-dallagricoltoreAntonella, nel gruppo GAS di Arco, ci racconta di una pasta incredibile che arriva niente poco di meno che da “Liberaterra” (a volte trovate alcuni prodotti anche nei supermercati Coop) o di arance senza uguali che arrivano da giovani produttori siciliani. Certo, l’idea, se possibile, è di acquistare anche a chilometri zero, ma non sempre è fattibile. Parlando di mele (che fanno parte della “sporca dozzina” di cui sopra) lei ci suggerisce i prodotti di Maso Rossi dove potete trovare anche pere, ciliegie, prugne e noci (Località Maiano – Cles – 0463-422753) per citare una delle aziende da cui lei si serve, ma avrete sicuramente sentito parlare anche della “Biocesta del gusto”, una cassettina di cose buonissime che arrivano ogni settimana in punti strategici o addirittura a casa. Antonella poi ci consiglia negozi cittadini come “L’Origine” di Trento e  “Natura Sì”, ma naturalmente qui i prezzi salgono. In ultimo anche lei attende con impazienza la fiera “Fà la cosa giusta”, in programma a Trento Fiere dal 23 al 25 ottobre, che si occupa di consumo critico e di stili di vita sostenibili in Trentino, dove sicuramente ci saranno spunti interessanti.

Insomma ora non ho più scuse ma ho sicuramente qualche motivo in più per essere accorta negli acquisti. La mia natura confusionaria mi impedirà di essere perfetta su questo fronte, ma sicuramente saprò cosa evitare al banco ortofrutta e magari posso prendermi del tempo per capire meglio i GAS. Provare per credere!

 

 

Abbiamo incontrato Astrosamantha: che emozione!

Oggi Timothy ha scoperto l’emozione vera, quella che ti azzera la saliva e ti fa diventare il viso rovente e un pochino lo comprendiamo perché ha potuto parlare con un personaggio non solo famoso, ma anche straordinario: Samantha Cristoforetti. A Trento per inaugurare al MUSE il suo “Post Flight Tour”, ha tenuto una conferenza stampa a cui il Trentino dei bambini non poteva mancare perché in ogni bambino, secondo noi, c’è un po’ di Astrosmantha. Sì, perché che si sogni lo spazio, il cielo, un’aula di tribunale, una caserma dei pompieri o qualsiasi altra cosa la chiave è sempre quella: “Don’t panic!” (“Non avere paura!”) come ha scritto Samantha in dedica a Timothy sul suo libro. Bisogna osare e credere nei propri sogni e avere la determinazione di perseguirli. 12045674_10154244241318574_7104029866508687436_o
Cosa ha chiesto Timothy nella sua personale intervista che prevedeva un’unica domanda? Non facile decidere, ma alla fine è andata così: “Ciao Samantha, ho saputo che gli astronauti per andare nello spazio possono portare solo una piccola borsa. Tu cosa ci hai messo dentro?”.

Starete pensando che è banale, anche un po’ impicciona come domanda ma alla fine ci ha regalato quello che volevamo e cioè vedere questo personaggio incredibile, dall’aurea quasi magica, trasformasi in una di noi: che deve decidere cosa portarsi in viaggio e che sbaglia il quantitativo dei calzini ma che non dimentica di portare con sé, nella valigia piccola, quella grande “come una scatola di scarpe”, gli oggetti più preziosi. Pezzettini di vita e di ricordi che gli amici e i familiari le hanno consegnato un po’ per stare vicino a lei e un po’, lo avremmo fatto tutti, per avere poi di ritorno degli oggetti che hanno viaggiato nello spazio. 12068640_10154244241893574_6122091827344981531_o Ci piace il nuovo sorriso che spunta sul viso di Samantha alla domanda di Timohty, lei che da subito si rivela pacata ma molto professionale e sempre sul pezzo, nel rispondere a questo semplice quesito si scioglie un po’, batte le mani, regala grandi sorrisi e pure la notizia, che fa arrossire Timothy, che sarà proprio “un” Timothy (Peake n.d.r.) ad andare in missione spaziale prossimamente, un suo amico, dice lei. I casi della vita. IMG_3018
Non vogliamo stare qui a descrivervi tutte le cose tecniche, le cose importanti ed istituzionali che Samantha ha dichiarato in risposta ai tanti giornalisti presenti, ma vogliamo piuttosto regalare anche a voi l’immagine che rimarrà a me e Timothy negli occhi per sempre: una Samantha diciottenne che sfreccia per le vie di Trento a cavallo della sua bicicletta, perché sì, Samantha è trentina, ne è fiera, lo dice e ricorda i suoi studi in un liceo di Trento con piacere. Samantha bambina e ragazza trentina ci regala, com’è giusto che sia, la speranza che non sia il luogo in cui nasci a fare la differenza, ma che sia ciò che porti dentro di te, nel tuo cuore e nel tuo destino.IMG_2967
Una curiosità: Samantha si è definita una persona “poco nostalgica”, ma di una cosa sente spesso la mancanza: di “portare un aereo alla sua massima prestazione nel cielo”, perché Samantha è un pilota e da brava pilota ha fatto anche della sua vita un volo incredibile, portandola alla massima prestazione.

Grazie al MUSE, al Trentino dei bambini e ad Astrosamantha per averci permesso di vivere un’esperienza che porteremo con noi per sempre.

Un avviso ai fan e ai curiosi: domani Samantha sarà nel giardino del MUSE per parlare con il pubblico, dalle ore 18. Non perdete questa incredibile occasione e guardatela negli occhi: la sua determinazione vi colpirà. Consigli per una lettura a tema: “Uma, una chiocciola in orbita” di M. Aguzzi e A. Mariconti (Edito da Carthusia) con prefazione di Astorsamantha.

Foto: Matteo De Stefano