Archive - Gennaio 2017

La “Family Card” del Trentino

La “Family Card” del Trentino è un’importante misura a sostegno delle famiglie varata dall’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili. Completamente gratuita, questa card offre una serie di agevolazioni per le famiglie da utilizzare in tutta la Provincia di Trento. Ma di cosa si tratta esattamente?

OBIETTIVI:  il Trentino vuole sempre più essere riconosciuto come territorio “amico della famiglia”, non solo per chi lo visita, ma anche per chi lo vive quotidianamente. Con il marchio “Family in Trentino” sono state poste le premesse per costruire una cultura favorevole alle famiglie, ma con la “Family Card” finalmente si arriva al concreto con una serie di misure che fanno realmente risparmiare la famiglia.

A CHI SI RIVOLGE: può essere richiesta da tutte le famiglie residenti in Trentino (indipendentemente dal reddito) che abbiamo almeno un figlio minore di 18 anni.

COSA COMPRENDE:

  • TRASPORTI (agevolazione già attiva) – Servizio di trasporto urbano e extraurbano su tutta la Provincia di Trento: i nuclei familiari composti da 1 o 2 adulti e fino a 4 minorenni pagano il costo di un solo biglietto di corsa semplice valido per tutta la famiglia.
  • CULTURA (agevolazione già attiva) – Nei musei pubblici della Provincia di Trento i nuclei familiari composti da 1 o 2 adulti e fino a 4 minorenni pagano il costo di un solo biglietto a tariffa ridotta con servizio “salta coda” per le famiglie con passeggino o bagaglio. Ecco l’elenco dei siti culturali aderenti: Castel Stenico, Stenico – Castel Beseno, Besenello – Castello del Buonconsiglio, Trento – Castello Caldes, Caldes – Castel Thun, Vigo di Ton – Castello di Avio, Avio – Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, Molina di Ledro – S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, Trento – MART di Rovereto – Casa d’Arte Futurista Depero, Rovereto – Galleria Civica, Trento – Giardino Botanico Alpino, Viote Monte Bondone – Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, Trento – MUSE Museo delle Scienze, Trento – Museo geologico delle Dolomiti, Predazzo – Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, San Michele all’Adige. NB: a breve sarà estesa a tutti i musei e siti culturali anche privati che hanno ricevuto il marchio “Family in Trentino”.
  • PISTE DA SCI (agevolazione già attiva) – Per quanto riguarda gli sport invernali la “Family Card” si appoggia a “Ski Family in Trentino” che permette di sciare su sette comprensori sciistici del Trentino pagando solo lo skipass dei genitori. La formula prevede una gratuità per ogni figlio minore di 18 anni a fronte di un genitore pagante tariffa intera.
  • RISTORANTI E LOCALI (agevolazione non ancora attiva) – L’agenzia provinciale per la famiglia sta definendo una rete capillare di ristoranti su tutta la Provincia di Trento presso i quali sarà definita una “Fascia Family” (in orario comodo per le famiglie con bambini) durante la quale tutti i nuclei familiari possessori di “Family Card” potranno cenare a prezzi ridotti, usufruendo anche di menù ad hoc per i più piccoli. L’impegno della Provincia è quello di generare una “rete virtuosa” di locali “family” che garantiscano almeno due servizi basilari per le famiglie fuori casa: la disponibilità di un angolo cambio pannolino e di uno spazio allattamento per le neo-mamme.

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QUANTO COSTA: La Family Card è completamente gratuita.

COME SI OTTIENE: è necessario aver attivato la Carta Provinciale dei Servizi. (Non l’hai ancora attivata? Scopri qui come fare!). Con la Carta Provinciale dei Servizi alla mano basta collegarsi al portale fcard.trentinofamiglia.it e cliccare sul tasto “Registrati”. Si entra così nella pagina dedicata dei servizi online del sistema pubblico trentino e e si attiva la procedura di registrazione che termina con la stampa della “Family Card” munita di QR code identificativo. La “Family Card” può essere utilizzata da ciascun genitore fino alla data di scadenza indicata e non è cedibile. In caso di compimento del 18° anno dei figli o di nuove nascite, la carta va rinnovata.

Per maggiori informazioni: Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento, tel. 0461 494110 – E-mail: trentinofamiglia@provincia.tn.it

A Pejo: a 3000 metri e poi tra cervi e caprioli

Che emozione oggi in Val di Pejo! Sembra sempre tanto lontana, essendo proprio in fondo alla Val di Sole, invece in poco più di un’ora e un quarto ci si arriva comodamente da Trento. Abbiamo lasciato l’auto al parcheggio dell’ovovia che da Pejo Fonti (1400 metri d’altitudine) porta in località Tarlenta, a 2000 metri. Lassù si trova il nuovissimo rifugio Lo Scoiattolo, una meraviglia: è carinissimo, con diverse ambientazioni e un’area per i bambini con i mobiletti su misura, fuori c’è un piccolo parco giochi sulla neve con il tapis roulant con i ciambelloni, si mangia benissimo e c’è un solarium spettacolare. Con una giornata così bella, poi! Avremmo potuto fermarci direttamente qui, ma volevamo provare l’emozione di arrivare a quota 3000 metri… così abbiamo preso la funivia che in pochissimi minuti porta lassù, dove si può ammirare una bellissima vista su Adamello e Presanella, fino alla Marmolada quando il cielo è completamente sereno. Attenzione che non è difficile durante il tragitto avvistare qualche animale selvatico… siamo pur sempre nel Parco Nazionale dello Stelvio!

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Dopo una giornata in quota vi aspetta un’altra chicca: la visita all’area faunistica, poco lontana dalla base degli impianti e raggiungibile comodamente anche a piedi. Si tratta del centro visitatori del Parco dove vengono curati gli ungulati trovati in situazioni di difficoltà. Quelli che morirebbero se lasciati nuovamente in libertà vengono ospitati in grandi aree recintate, praticamente porzioni del loro habitat naturale, Abbiamo così il recinto dei caprioli, dove oggi un’esemplare di tre anni stava cercando di togliersi il velluto che ricopriva le sue corna, pronte per farsi ammirare nella loro bellezza:

E’ vero che l’area faunistica presenta il meglio dal punto di vista estetico nella stagione estiva, ma che bellezza poterla visitare oggi con gran calma, poche persone e le spiegazioni del custode Alfredo che ci ha accompagnati soddisfacendo tutte le nostre curiosità! Siamo poi andati insieme dai cervi (i momenti migliori per la visita sono quando Alfredo dà da mangiare agli animali, cioè verso le 10 e 30 e le 16.30, perché ovviamente si avvicinano e si possono osservare davvero da pochi centimetri).

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C’è poi la fontana con le trote e il centro visitatori in cui curiosare, con pannelli informativi sugli animali presenti nel parco e giochi interattivi (nel senso che prevedono un’interazione) per capire quali orme appartengono ad una determinata specie, cosa mangiano, quanti esemplari ci sono in zona…e così via. Una splendida giornata, non c’è che dire… torneremo presto!

Area Faunistica:
Località Runcal – Peio Fonti (TN)
Tel. 0463-909775

Info, costi e orari di apertura, CLICCA QUI!

Il sentiero della Rosa

La valle di Cembra è nota per i suoi vigneti terrazzati, il porfido e tanti paesi ricchi di storia e di feste particolari, ma noi lavisani, quando è domenica e in cielo c’è un bel sole ci andiamo per goderci i panorami fantastici e fare quattro passi in mezzo al verde. Il Sentiero della Rosa, che si trova  nel tratto di strada che da Lavis conduce a Cembra, sulla sinistra dopo un paio di tornanti, regala la possibilità di passare meno di un’oretta in un luogo naturalistico in cui si respira aria buona e si possono ammirare i prodotti del lavoro dell’uomo.

foto credits: http://www.rincoboys.org/

Il primo pezzo di sentiero è in salita, ma si può fare, niente di sconvolgente, a tratti ci sono parti pianeggianti e spesso ci si può fermare ad ammirare il paesaggio. Non è molto battuto, non passano macchine o comunque, se  raramente  passano, sono quelle dei contadini che lentamente vanno a verificare i vigneti di questa zona (sappiate che tantissimi buoni vini della Val di Cembra nascono proprio in questo terreno).

I bambini possono camminare e correre liberamente e, quando la stagione lo permettere, raccogliere, come fa il mio Timothy, bacche, fiorellini di campo, foglie e vedere tante belle specie di fiori e piante. Se poi volete giocare d’astuzia e condire la passeggiata, mentre camminate,  con qualche leggenda locale vi consiglio di dare un occhio a questo sito che ne riporta qualcuna di veramente carina e legata al territorio. La passeggiata trova il suo momento clou quando sulla strada si incontra la chiesetta di San Giorgio. Io la trovo bellissima e l’unica pecca è che è chiusa, almeno lo era quando noi abbiamo fatto la passeggiata e quindi ho dovuto arrampicarmi sui muri per sbirciare dalle finestre. Il primo pensiero è stato che mi sembra davvero un luogo romantico per una cerimonia anche se è stata una chiesa per molto tempo usata come luogo di ritiro per gli eremiti. Risale ai primi del 1300 ma è stata ricostruita nel  V secolo e da sempre per i paesi limitrofi è stata meta di pellegrinaggi per invocare la protezione sui campi. Io la trovo una chiesa caratteristica che ha incuriosito anche i bambini. Il sentiero è breve e noi lo abbiamo percorso in andata e in ritorno perchè non è ad anello, ma per chi ha più tempo e più fiato è possibile affrontare l’itinerario del Monte Corona, che è un percorso che si snoda a cavallo tra la bassa Valle di Cembra e la valle dell’Adige. Dopo il primo tratto di bosco sul monte Corona, si incontrano splendidi scorci su entrambe le valli e i famosi vigneti terrazzati.

L’arrivo e la partenza di questa seconda proposta sono a Masen e la durata è di  2-3 ore (circa 17,14 km). Questo è un percorso circolare che tocca, con alcuni dislivelli, Faedo e le pendici del Monte Corona fino a portarsi verso  Maso Spiazol e Maso Tondin dove, prendendo proprio il sentiero della rosa si comincia a salire verso l’abitato di Palù di Giovo fino a riportarsi a Masen.

Se avete voglia di provare il sentiero della rosa vi consigliamo di fare un salto, prima o dopo la camminata, all’Agritur Simoni a Palù di Giovo e assaggiare i fantastici tortei de patate di nonna Rosina (pensate che il nonno Bepino, con l’aria buona di Palù ha compiuto da poco 100 anni, fatti proprio di tradizioni e di buone ricette di nonna Rosina), nemmeno dirlo… garanzia di bontà. Per chi vuole defaticare un ultimo consiglio: un salto a Masen, al Fior di Bosco acqua e relax per una giornata indimenticabile.

Una voliera ai piedi del Peller: l’Agriranch

*Aperto da aprile all’Epifania (indicativo)*

La Val di Non che non vi aspettate, l’agritur che vi regala qualcosa in più, il maneggio con panorama spettacolare, un tortello di patate tra i più buoni mai mangiati (sappiamo quello che diciamo, tranquilli 😉 ): questo è l’Agriranch Pra DE Dont di Tuenno, ai piedi del monte Peller, vicinissimo al lago di Tovel (dove si pattina in inverno) e circondato dalle cime del Brenta (superlativo il Grostè quasi sempre innevato) con vista, dalla parte opposta, anche sulla Predaia. img_8131

Si sale dall’abitato di Tuenno per una strada asfaltata tutta curve, ma percorribile con l’auto senza problemi, per raggiungere, proprio in cima alla salita, una bella struttura che in parte è agritur in cui si può anche dormire (tre stanze con quattro posti letto ciascuna), con una terrazza panoramica che domina la valle con tanto di tavoli e sdraio per prendere il sole (anche in inverno).

L’altra parte è stalla con un fiore all’occhiello: la bellissima e pulitissima voliera. Dentro alla voliera cocorite, calopsite (quei pappagallini con il ciuffo per capirci), bengalini, pavonelle e… coniglietti appena nati <3. Ma non è finita qui, perchè nella stalla ci sono le galline e i galli, i pony, i cavalli, gli asini, le pecore, le capre (quella con il ciuffo alla Elvis è la nostra preferita), le oche, i gatti (bellissimo il persianone nero “capo” della stalla), i conigli e, d’estate, anche i maiali. I nostri bambini sono letteralmente impazziti per i coniglietti e gli uccellini e i vostri non saranno da meno.img_8160

In questa struttura a conduzione familiare i cavalli la fanno da padrone, era chiaro anche dal nome, e proprio nei prati sottostanti un bel maneggio permette quando il tempo è clemente, di divertirsi con i cavalli. Con la bella stagione, ci raccontano i gestori, questo luogo si popola di bambini con la colonia estiva che prevede escursioni a cavallo, con gli asini, accudimento degli animali, giochi, laboratori e in ultimo, non per importanza, buon cibo a filiera cortissima.

Se si sale fin quassù vale la pena di fare una bella passeggiata e avete un po’ di scelta (anche per chi, più esperto, ama fare nordic walking). Noi abbiamo deciso per una passeggiata breve ad anello (l’anello per il Malghetto di Tuenno), che parte da dietro la stalla e permette di percorrere in una mezz’oretta un sentiero non adatto ai passeggini, ma assolutamente adeguato per bambini che sanno già un po’ camminare. Naturalmente in questa particolare stagione invernale purtroppo non c’è neve e quindi il bosco è molto secco pieno di foglie allegramente rumorose, ma comunque il panorama è assolutamente bellissimo, sia che si guardi verso la valle sia che si osservi la cima del Grostè tutta imbiancata. Per chi ha voglia di camminare di più di più le possibilità sono tante, per fare qualche esempio il sentiero per il Malghetto di Tassullo  e uno nuovo che va fino a Cles, altrimenti si può salire verso il Peller e si arriva alla malga Culmei.

Non possiamo che chiudere con il cibo, naturalmente tipico e molto assortito: strangolapreti, trippe, riso mele e speck, tagliatelle ai funghi, gulasch, stinco, ovviamente  sua maestà la polenta e, immancabile, il tortel di patate con affettati e tutto quel che ci gira intorno: dai sottaceti al formaggio. Da buoni trentini noi il tortello lo conosciamo e lo abbiamo ormai provato quasi ovunque, dai posti più “noti” a quelli meno usuali, per questo possiamo dirvi che questo tortello vale assolutamente la strada! Poco unto, saporitissimo, cotto bene e accompagnato con salumi della casa (ottimo lo speck) oltre che con il formaggio, la mostarda di cipolle, la marmellata e i cetrioli. Abbiamo provato anche il resto e tutto era davvero buono. Bella sorpresa lo scontrino: considerando anche l’aperitivo abbondante (consigliamo di assaggiare la torta sacher della padrona di casa *_*) il prezzo è stato molto ragionevole. In aggiunta, gli amici pelosetti qui sono i benvenuti: Zoe e Deha, le nostre amiche cagnoline sono state con noi sotto il tavolo, senza problemi. img_8178

Non siamo sicuri di essere riusciti a raccontarvi tutto, perciò tocca a voi: andate all’agriranch quando avete davvero voglia di staccare la spina dal mondo. Qui è possibile staccare la spina in ogni stagione! 

Per prenotare pasto o pernottamento, chiamate il 3493524974.

Agriranch
Loc. Pra de Dont
38019 Tuenno (TN)

Nido Le Capriole – Cadine

Questo è un nido speciale perchè convenzionato con l’Opera Nazionale Montessori. E’ un nido piccolo gestito dalle educatrici Francesca e Valeria, il numero massimo di iscritti sarà 10. In questo modo possono offrire ai bambini un ambiente più tranquillo e familiare e riuscire a seguirli meglio anche individualmente. Entrambe hanno fatto il corso per educatrici di nido Montessori quindi la loro linea pedagogica e l’ambiente seguono i principi montessoriani. Periodicamente si incontrano con la pedagogista/tecnico Daniela Scandurra del Melograno di Trento, con la quale hanno modo di confrontarsi.le-capriole-1
Il Nido si trova a Cadine in via del capitello 88. La casa è situata nella parte storica del paese ed ha un ampio giardino in cui verranno svolte diverse attività di gioco e lavoro (come l’orto, travasi con la sabbia, giochi d’acqua in estate, percorsi motori ecc…). Se siete curiosi di vedere il posto sarete i benvenuti.le-capriole-3
Al momento dell’iscrizione verrà consegnato ai genitori il progetto pedagogico in cui viene spiegato nel dettaglio il modo di lavorare delle educatrici, l’organizzazione dell’ambiente, la giornata tipo, il ruolo delle educatrici e l’importanza dell’inserimento.

Il nido è accreditato con i buoni di servizio.

Nido le Capriole S.n.c.12764899_667202890095888_4606922451764487137_o
via del Capitello,88
38123, TRENTO

Francesca cell. 3405632836
Valeria cell. 3381209437
www.facebook.com/nidolecapriole2016