Splendida Roda de Putia

Era da un bel po’ che lo avevamo in mente e finalmente siamo riusciti a fare questo bellissimo giro ad anello attorno al Sass de Putia: la roda, appunto. Un itinerario veramente splendido che non teme confronti e va a collocarsi tra i più belli di tutte le Dolomiti. Non lasciatevi frenare dalla paura: certo è un’escursione lunga e con un tratto abbastanza impegnativo, non adatta ai bambini che camminano poco, ma in fin dei conti fattibile, con la dovuta calma.

DA DOVE PARTIRE

Partiamo col dire che l’ideale è partire al mattino presto, per evitare di trovarsi a salire la forcella sotto il sole di mezzogiorno: lì purtroppo la possibilità di ombra è nulla e la salita è bella impegnativa. Quindi il nostro consiglio è quello di arrivare al Passo delle Erbe diciamo entro le 9. Al Passo potete arrivare in auto (il parcheggio in estate è a pagamento) o comodamente in autobus (gratuito se avete il Südtirol Guest Pass).  Dal parcheggio dirigetevi subito in direzione Sass de Putia: in venti minuti arriverete al rifugio Munt de Fornella, con le sue mucche highlander. Qui inizia e si conclude la roda de Putia.

CONSIGLI  PRIMA DELLA PARTENZA

Essendo un giro ad anello può ovviamente essere svolto in entrambe le direzioni.

Il consiglio che tuttavia ci siamo sentiti dare da tutti è quello di effettuarlo in senso antiorario, consiglio che ci sentiamo di confermare al cento per cento. Questo vi darà modo di affrontare la parte più impegnativa della gita quando sarete ancora belli carichi di energie e soprattutto con meno caldo che nel pomeriggio. Inoltre, quando c’è tanta gente, potrebbe essere anche complicato muoversi in direzione opposta rispetto agli altri.

VERSO LA FORCELLA

Si parte quindi attraversando i prati antistanti l’Ütia Sotputia e poi si costeggiano le pareti est del Sass de Putia lungo un sentierino sassoso punteggiato di rododendri. Magnifica la vista verso le Odle che si apre sulla destra.

Prestate attenzione ai bambini perché qui alcuni tratti sono esposti e il fondale sdrucciolevole.

In poco meno di un’ora si arriva all’imbocco della forcella, il tratto più impegnativo. Si risale il canalone tra pietre e sassi. La fatica si fa indubbiamente sentire, ma basta voltarsi indietro per rimanere stupiti dei propri progressi e motivarsi così a proseguire. Inoltre, benché faticosa, abbiamo notato che questo tratto piace particolarmente ai bambini, perché presuppone lo spostarsi di sasso in sasso e risulta meno noioso di un normale sentiero in costante salita.

IN CIMA ALLA FORCELLA

In un’oretta eccoci arrivati in cima alla forcella, dove tutti approfittano dell’erba per riposare un attimo e riprendere il fiato. Giusto qualche minuto prima di renderci veramente conto della bellezza di quello che sta davanti ai nostri occhi. A questo punto della giornata il sole splende alto in cielo e con una giornata limpida come quella che abbiamo trovato noi è veramente uno spettacolo di azzurro, verde e bianco delle rocce. Alla nostra destra parte il sentiero per il Rifugio Genova (30 minuti, forse anche qualcosina in più), mentre sulla sinistra la salita verso la cima del Putia.

PRATI E MONTAGNE

Il nostro sentiero invece è quello che scende dolcemente nel mezzo, lungo i prati. Dopo tutta la fatica ci voleva anche un po’ di discesa, quindi ci incamminiamo felici, circondate da un panorama che è difficile descrivere a parole: ovunque si volga lo sguardo si è circondati da bellissime vette. Di fronte si vedono il Sasso Santa Croce, il Lavarella,il Conturines, il Ciaval, la Croda Rossa… solo per citarne alcune…

La passeggiata prosegue tranquillamente in mezzo ai prati tempestati di fienili che sembrano usciti da una fiaba. Lungo la via incontriamo un signore che vende miele di tarassaco nei pressi di un pittoresco laghetto, dei contadini impegnati a tagliare il fieno, una cascatella… si arriva così, senza più alcuno sforzo particolare, a Ütia Vaciara, dove ci fermiamo a mangiare.

ÜTIA VACIARA

Questo è un paradiso anche per i bambini, che hanno a disposizione un bel prato ed un parco giochi con altalena, scivolo e slack-line. Sul grande prato sono a disposizione di tutti delle sdraio. Il servizio è veloce e il cibo buono, i prezzi abbastanza nella norma. Insomma, si sta bene, e vale la pena fermarsi qui un’oretta prima di ripartire. Abbiamo trovato interessante anche il pannello con le montagne: ci ha permesso di riconoscerne i profili e dare un nome a tutte le cime più o meno note.

PASSO E ÜTIA GOMA

Ora di rimettersi in cammino: avvicinandosi verso il passo Goma il paesaggio inizia lentamente a cambiare: i prati coi fienili cedono lentamente il posto a una macchia di sottobosco, caratterizzata da rododendri e bellissime orchidee selvatiche. Qui c’è di nuovo un pochino di salita, ma niente strappi eccessivi.

Al Passo Goma vi attende un’aquila in legno che volge lo sguardo verso la vallata e Longiarù.

Ripartiamo con l’energia che ci viene dal sapere di aver ormai compiuto gran parte del giro. Si scende tra i rivoli d’acqua  e si percorre un tratto nel bosco, fino a raggiungere Ütia de Goma. Coi bambini fate anche qui una pausa: c’è un piccolo parco giochi per dimenticare la fatica.

LA CHIUSURA DELL’ANELLO

Superiamo il ponticello e risaliamo i prati di Goma, ammirando il Plan de Corones davanti a noi e la familiare sagoma de Putia al nostro fianco.

Ultimi 40 minuti di saliscendi nel bosco ed eccoci infine arrivate: vediamo spuntare in lontananza Munt de Fornella, con le sue mucche, il laghetto della fattoria, lo splendido parco giochi e la parete nord del Sass de Putia.

Scendiamo ancora verso il parcheggio al Passo delle Erbe: la nostra mèta è Ütia Cir, posticino che ci piace tanto, dove troviamo tanti simpatici coniglietti e ci godiamo ancora un po’ di sole, facendo due chiacchere con Otto e la moglie, a degna conclusione di una giornata indimenticabile.

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE

La Roda de Putia, partendo dal parcheggio del Passo delle Erbe, è lunga circa 15 chilometri. Non è un percorso difficile o con particolari salite se non nel tratto della forcella. Presenta alcuni tratti impegnativi con terreno non stabile causa pietrisco o fango e qualche breve tratto esposto. Servono circa 5 ore per completarla, coi bambini, allungando le soste, mettete in conto anche un paio d’ore in più, per godervi al massimo tutta la bellezza di questi luoghi. Non per tutti, ma se avete bimbi che camminano e non vi pesa prestare loro particolare attenzione in alcuni tratti, è da provare!

Noi abbiamo incontrato un bel numero di famiglie con bambini, tra cui anche dei nostri followers di Genova!

INFO UTILI
  • LUOGO: Passo delle Erbe (Val Badia)
  • PARTENZA: parcheggio Passo delle Erbe
  • ARRIVO: giro ad anello ( Munt de Fornella, forcella del Putia, Utia Vaciara, Passo di Goma, Passo delle Erbe)
  • ALTITUDINE: max  2357 m (forcella del Putia)
  • DISTANZA: 15 km
  • DURATA: 5/6 ore
  • DISLIVELLO: 500 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Utia Vaciara(da giugno a metà ottobre), Utia de Goma, Utia Cir
  • CONTATTI: Utia Vaciara, tel. 339 702 6003; Utia Cir, tel.  338 588 5808
NEI DINTORNI

Vi piace la Val Badia? Volete scoprire di più? Abbiamo raccolto tutte le esperienze da noi provate in una mini-guida per l’estate. La potete consultare cliccando QUI!