Siamo stati in Val Gardena, a S.Cristina dove abbiamo trovato un bellissimo sentiero, il “Panaraida”, immerso nella natura con giochi costruiti in legno e altri materiali naturali. Sia noi grandi che i nostri piccini si sono divertiti ad osservare l’ambiente che ci circondava con occhi diversi, quasi incantati.
Da Trento ci si impiega circa un’ora e mezza prendendo l’autostrada fino a Bolzano nord, poi si prosegue sempre in direzione nord sulla strada statale per la Val Gardena fino ad arrivare a S. Cristina, passando anche per il caratteristico paese di Ortisei. Da S.Cristina si seguono poi le indicazioni per il Monte Pana (che dista circa 2 chilometri) che è stato il punto di partenza del nostro percorso guidato e il luogo dove abbiamo lasciato la macchina grazie all’ampio parcheggio che, abbiamo scoperto, è gratuito dal 1° ottobre (in stagione invece costa 1 euro all’ora e 5 euro per tutta la giornata).
Impossibile non trovare l’entrata del percorso che è segnalto in modo evidente da una grande “porta” costituita da due grossi tronchi incrociati con un simpatico gnomo seduto su un gigante fungo in legno, tutt’intorno decine di altri funghi color rosso di varie dimensioni, tanto che i bambini facevano a gara a chi occupava il fungo più grande.
Il percorso è perlopiù pianeggiante e si snoda su un sentiero battuto, agevole anche per passeggini. La lunghezza totale è di circa3,5 chilometri perciò, secondo noi, è adatto anche ai più piccolini.
Dopo pochi minuti di camminata siamo arrivati ad un punto panoramico con la vista sul meraviglioso scenario delle Dolomiti, sul parco naturale Puez Odle e sulle imponenti montagne del Sassolungo e Sassopiatto. Da qui abbiamo potuto ammirare ogni vetta e confrontarne le forme con quelle intagliate su una parete di legno circolare che formava una specie di anfiteatro: sembrava quasi di essere in un cinema all’aperto, con protagonista la natura.
I bambini erano affascinati, da qualsiasi parte si girassero rimanevano stupiti dalla grandezza delle montagne circonstanti e cercavano di individuare la vetta più alta salendo sugli appositi tronchi che servono come punto di appoggio. Abbiamo ripreso la nostra passeggiata tra i prati ancora verdi e gli alberi dalle mille sfumature autunnali che con il sole sembravano quasi brillare.
Siamo arrivati ad un originale parco giochi acquatico con canali in legno, fontanelle e una ruota idraulica da far girare. Unica delusione: questa era una delle stazioni non funzionanti, in quanto l’acqua era stata chiusa per evitare che si ghiacciasse durante la notte, ma i bambini si sono divertiti comunque a salire sulla bellissima fontanella a forma di drago che andava su e giù come una giostra e a cercare i possibili percorsi che l’acqua avrebbe seguito: la promessa di tornare in estate è stata d’obbligo e il divertimento, già ci immaginiamo, assicurato!
Abbiamo percorso un pezzo di strada nel bosco passando per una comoda passerella e un grazioso ponticello in legno che ci ha condotto ad un divertente labirinto naturale formato da tantissimi tronchi di alberi tagliati, di varie dimensioni e altezze, vicini e lontani su cui dover camminare in equilibrio fino ad arrivare al centro; i bambini con la loro agilità sono arrivati in pochi minuti, noi adulti ci abbiamo impiegato un po’ di più ☺.
Tra un percorso e l’altro è arrivata l’ora di pranzo e così abbiamo deciso di proseguire per qualche centinaio di metri fino ad un’altra stazione: quella delle casette sugli alberi, dotate di un ampio balcone, un percorso con le funi che passava da un tronco all’altro e un originale scivolo in ferro; sotto comode panche e tavolini dove poterci fermare. I bambini sono saliti e scesi decine di volte facendo finta di essere sulla torre di un castello da dove avvistare i possibili invasori.
Dopo più o meno altri venti minuti ecco anche l’ultima stazione del percorso: uno spettacolare laghetto naturale con un acqua limpida e decisamente fredda che faceva da specchio al paesaggio circostante. In estate si possono immergere i piedi e fare il piccolo percorso Kneipp, rilassandosi poi sulle comode sdraio e panchine in legno gustandosi la tranquillità di questo stupendo paesaggio.
Per concludere al meglio questa passeggiata davvero piacevole e divertente, abbiamo trovato anche un Geocache: una piccola scatoletta in plastica con all’interno, oltre a foglio e la matita, anche alcuni oggetti tra cui un braccialetto, un sasso, un piccolo metro, lasciati probabilmente dai precedenti ricercatori. Nicolò soddisfatto ha deciso di lasciare una figurina che aveva in tasca a ricordo del suo passaggio in questo bel posto immerso nella natura.