Archive - 2014

La biblioteca comunale delle Valle di Ledro

La Biblioteca della Valle di Ledro è stata istituita nel 1980 per iniziativa di tutti i Comuni della valle, consorziatisi per la creazione e la gestione di una biblioteca unica, con sede a Bezzecca, al servizio di tutto il territorio ledrense.
L’edificio che la ospita, di recente ristrutturazione, presenta spazi adeguati e distribuiti razionalmente, un arredo confortevole e funzionale ed è dotata dei più moderni strumenti di comunicazione. La biblioteca ha sempre rivestito un importante ruolo socio-culturale nella valle, grazie al notevole patrimonio librario e alle attività culturali realizzate; è punto di riferimento per gli autori locali e per gli insegnanti degli istituti scolastici. Le sue raccolte sono arricchite dalla presenza di un significato fondo di saggistica dedicata alla figura di Giuseppe Garibaldi, legato a Bezzecca per il suo famoso “Obbedisco” del 1866, e di un settore, che sicuramente si può definire di interesse professionale, sul legno e la sua lavorazione.

La biblioteca svolge durante l’anno scolastico attività di collaborazione con le scuole materne, elementari e medie: da letture animate a laboratori creativi, a spettacoli teatrali, a percorsi di lettura. In particolare, si programmano: presentazioni della biblioteca, del libro, dei generi letterari; percorsi teorico-manuali sulla nascita della scrittura e del libro, pubblicazioni di libri realizzati dai ragazzi della scuola primaria. Annualmente la biblioteca organizza, inoltre, i Giovedì letterari e pomeriggi di narrazione di favole (nel periodo estivo) e partecipa alla manifestazione Pagine del Garda, rassegna dell’editoria gardesana realizzata dall’associazione culturale Il Sommolago presso il Casinò di Arco (nel mese di novembre). Numerose sono anche le iniziative di educazione permanente, per le quali fornisce ai partecipanti bibliografie di supporto e i relativi libri: corsi di informatica e di lingua inglese, tedesca, spagnola (livello base e livello avanzato); corsi di scrittura creativa, di lettura espressiva, di scacchi, di storia dell’arte, di scultura e intaglio sul legno (livello base e avanzato), di grafologia, sulla potatura e sugli innesti, di pilates bodymap, di hormon yoga e difesa personale.

• Sezione bambini
• Sezione giovani adulti
• Sala riservata per consultazione/studio
• Sala per attività di laboratorio
• Sala conferenze e/o mostre e/o proiezioni
• Prestito e consultazione di contenuti digitali in remoto MLOL
• Libri in lingua originale; tedesco, inglese, francese, cecoslovacco, polacco, spagnolo
• Audiolibri
• E-book
• Giochi per bambini

Via C. Battisti 2 – fr. Bezzecca – Ledro, tel. 0464/592790, ledro@biblio.infotn.it Sito www.comune.ledro.tn.it
Orario martedì, venerdì 14:30-18:30; mercoledì 9:00-12:30 / 14:30-19:30; giovedì :9:00-12:30 / 14:30-18:30; sabato 9:00-12:00 / 14:30-18:30

Come invogliare i bimbi a mangiare? Quante idee in “Pappe da favola”!

Chi di noi non si è trovata almeno una volta a fare l’aeroplanino con il cucchiaio della pappa o a canticchiare qualche filastrocca improbabile per accompagnare l’impresa di far mangiare il pupo? Mangiare dovrebbe essere un momento di grande piacere, ma di questi tempi dovrebbe diventare anche un momento educativo e sappiamo bene che se mentre si impara ci si diverte le cose filano via più lisce.  Carmela Cipriani,  autrice veneziana, ha avuto l’idea molto carina di unire in “Pappe da favola” un ricettario e un libro di favole e filastrocche: due piccioni con una fava. Le mamme possono trovare spunti interessanti per cucinare “allegro” e i bimbi ascoltano e imparano. Ecco allora i “Gnoccheti di Alice” la bambina felice, il “Ballo della schiacciatina” o, se parliamo dello spinoso argomento verdure e vegetali, la storia “Lacrime della nuvoletta” che anticipa la ricetta della zuppa cremosa di spinaci. Braccio di ferro ha fatto il suo tempo, gli spinaci ora hanno la storia di una nuvola che piangendo innaffia i loro semi, che crescendo “saranno la gioia di grandi e piccini che ne faranno dei golosi spuntini”. Diviso per ricette (salse, minestre, pasta, riso, gnocchi, pesce, carni, verdure e dolci),  è comodo da consultare e mentre si gira il mestolo un occhio può ben scappare sulla storia abbinata, per scherzare con il cibo e fare in modo che in nostri bimbi possano diventarne amici. Io e Sophie, golose per natura, ci buttiamo nella “Strasuper storia” di pg 226 per preparare occhi e pancia alla “Torta super al cioccolato”: “con la mia dolce mammina faccio anche una tortina e la metto su un carrello, con un pizzo molto bello, poi gli amici a casa invito, e col tè a lor servito, mangio queste mie delizie, come fossero primizie”. Bene, bene, orecchie aperte e maniche rimboccate: buon impasto a tutti!

Manuela

“Pappe da favola” è edito da Sperling & Kupfer e della stessa autrice potrete leggere il più recente “Pappe magiche” o anche “Mangia che ti racconto” e “Cosa c’è di buono?”.

Piccole conte…non c’è solo Ambarabacicicocò!

Da piccola ne facevo un uso smodato, me ne inventavo di nuove, me le facevo insegnare dagli amichetti delle vacanze estive che venivano da altre città e ne facevo un vanto a scuola. Si usavano per tutto, per decidere chi saltava prima all’elastico, per chi andava a prendere i fogli dalla bidella, per scegliere  chi prendeva o chi scappava, insomma la mia era una generazione “conta – dipendente”. “Ambarabacicicocò” “Pum passa paperino” e via dicendo hanno costellato la mia (e probabilmente anche la vostra) infanzia e l’hanno resa un po’ più frivola in quello che poi, quando si è adulti, è uno dei momenti più difficili della vita: il decidere. Certo, ora l’ho capita che una conta non basta, ma ai miei figli vorrei che servissero ancora a lungo e così, oltre alla tradizione, mi piace esplorare le nuove idee. “Piccole conte” di Sabrina Giarratana mi è venuto in soccorso. Edito da Fatatrac con illustrazioni di Francesca Assirelli, riporta dodici piccole conte scritte da un lato del libro e illustrate dall’altro, perché il libro, fatto a fisarmonica si apre per farsi leggere ma anche per giocarci. Rime e ritmi che coinvolgono, in pieno stile di “conta”. Servono per assegnare le parti nei giochi all’interno dei gruppi dei bambini; 1, 80 cm di divertimento che possono diventare anche un cerchio o una stella per giocare a rifugiarsi. Con questo caldo  vi trascrivo qualche riga della “Conta dei gelati” : “Crema, fragola e caffè, il limone piace a me, mandarino piace a lei, che ne ha già mangiati sei…” vi lascio giocare a inventare la fine, magari con l’aiuto dei vostri bimbi che di solito hanno fantasia da vendere! Sotto a chi tocca!

Manuela

Nido di Nago – Coop La Tartaruga

Il nido Conciliazione famiglia – lavoro di Nago si configura come un servizio educativo e sociale per la prima infanzia (0-36 mesi) ed è interpretato come servizio teso a aumentare il benessere delle famiglie, le aiuta a svolgere in modo più responsabile e sereno le proprie funzioni educative e a produrre maggiore capitale relazionale all’interno della propria comunità. È un aiuto per sostenere i genitori a collaborare affinché le famiglie sempre più, possano conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura-crescita. Il tutto in un’ottica di corresponsabilità.
Aperto tutto l’anno, ad esclusione di un periodo di chiusura per questioni igieniche, il servizio offre attività giornaliere che scandiscono la giornata educativa, ma offre anche attività che si connotano come formative per i bambini nei diversi ambiti di sviluppo. Le educatrici, accostate della pedagogista, che supervisiona le attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini, sono costantemente richiamate al una autoanalisi delle proposte e delle modalità di comunicazione bambino-educatore.
La struttura utilizza per lo svolgimento delle attività, le due stanze appositamente adibite o il balcone. I bambini sono invitati a giocare con cestino dei tesori, travasi, attività motoria, attività di manipolazione, lettura libretti, gioco simbolico, gioco euristico, giochi musicali, attività grafico-pittoriche e molto altro. Tutte le attività proposte rientrano in un progetto educativo che viene presentato alle famiglie durante la riunione di inizio anno e dato per mezzo di un cartaceo. Dentro un clima di condivisione la giornata trascorre nel rispetto di tutti, si aiutano i bambini a gestire i primi confronti, le prime scaramucce, si affrontano le prime regole del riordino, della condivisione del gioco che può essere un libro o una palla, del rispetto dell’altro. Il nostro credo, ciò che guida il fare educativo è che “il bambino possiede le capacità cognitive ed emotive per affrontare la vita fin da tenera età”. Il nostro nido si trova a Nago.

Lo staff educativo, inteso come l’insieme degli operatori che agiscono, pur con compiti diversi, all’interno del Nido, è composto essenzialmente da educatori (tagesmutter-babylife-educatori all’infanzia), coordinatrice interna e da tutte le figure professionali specialistiche che collaborano a mantenere una buona qualità del servizio (psicologo e pedagogista). Si parte dal presupposto che sia l’unione dialettica di molteplici competenze sia le diverse esperienze, costituiscono un eccezionale strumento d’arricchimento per singolo ma anche per il gruppo. Riteniamo fondamentale promuovere la dimensione collegiale del lavoro educativo e un buon funzionamento del nostro staff. Unione e confronto sono i requisiti fondamentali, per predisporre un ambiente educativo e un progetto psicopedagogico che tenga effettivamente conto dei bisogni/diritti dei bambini, unitamente a quelli dei genitori e del contesto territoriale. Altro termine di garanzia per il nostro personale è la partecipazione alle iniziative di formazione in servizio e di aggiornamento professionale, organizzate sia dalla cooperativa stessa, sia della Provincia Autonoma di Trento.

COSA OFFRE IL SERVIZIO
• un luogo fisico ed emotivo che si caratterizza come competente e professionale con caratteristiche che ricordano l’ambiente casa-famiglia permettendo accoglienza e cura dei bambini;
• l’inserimento del bambino in un piccolo gruppo permettendo la creazione di un piccolo contesto di socializzazione più rispettoso sia dei tempi del bambino sia delle possibilità di espressione del sè;
• una figura di riferimento stabile per il bambino e per la famiglia;
• la personalizzazione del servizio nel rispetto delle scelte educative della famiglia;
• la flessibilità d’orario del servizio, concordato secondo le esigenze della famiglia e dei bimbi accolti;
• un attivo coinvolgimento della famiglia per poter con maggiore esattezza definire i bisogni che in quel preciso momento la famiglia esprime e personalizzarne la risposta;
• la creazione di una rete a sostegno delle famiglie, delle ragazze madri, dei padri single dei lavoratori a tempo pieno o part time che è in grado di supportarli in tutti gli aspetti pedagogici e organizzativi della relazione.
• Un luogo dove la si possa trovare, grazie alla condivisione educativa con le educatrici, ma anche con altre mamme frequentanti il servizio, un modo più adeguato di aiutare la crescita dei bambini

Il servizio è pensato in termini di flessibilità, adattabilità e elasticità. La scelta di non avere orari predeterminati ma di poterli concordare all’avvio del servizio, permette si di dare risposta alle esigenze della famiglia, molto spesso lavorative, ma al contempo ogni orario pattuito rispetta sempre il bisogno dei bambini di essere presenti per un tempo sufficientemente adeguato al fine di creare un legame con l’educatrice. Gli accordi vengono in seguito formalizzati in un contratto di servizio che garantisce entrambe le parti, definendo impegni e responsabilità.

Per tutte le informazioni relative alle iscrizioni, rette e orari la famiglia è invitata a rivolgersi agli uffici amministrativi della Cooperativa sociale La Tartaruga Via Grazioli, 71 –a Trento: 3662553025 (presidente) – 3933300883 (amministrazione) latartarugacoop@gmail.com www.latartarugacoop.it

La Cooperativa sociale “La Tartaruga” si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo ed in rapporto ad essi opera ed agisce fondando i suoi principi sulla mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, la responsabilità, l’eguaglianza, la trasparenza, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e la sua valorizzazione, favorendo un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. L’intento comune dei soci è di unire le diverse professionalità presenti in cooperativa per poter realizzare servizi di qualità, che possano far fronte alle richieste delle famiglie, del singolo e del territorio. Nostra convinzione è che la multidisciplinarietà sia un ottimo punto di partenza per osservare le innumerevoli sfaccettature che costituiscono un bisogno, ottenendo cosi, una visione di insieme quanto più globale e unitaria oltre che l’idea che sia fondamentale una visione unitaria dell’essere umano avendo così attenzione sia al suo aspetto fisico, emotivo, psichico che spirituale.

L’anatra che voleva essere mamma

Quando ho letto la parola “maternage” ammetto di aver pensato di non averla mai sentita e di aver avuto l’istinto di cercarla sul dizionario, ma il libro di Mariapia Zeni che avevo di fronte, a quanto pareva, avrebbe dovuto trattare proprio di questo bellissimo istinto d’amore e così ho cercato di aver pazienza e ho cominciato a leggere.
“L’anatra che voleva essere mamma” è la curiosa storia di Paolina, un’anatra, o meglio una papera, con un grande istinto materno, così grande da covare le uova anche se vuote, ma è anche la storia di Giovanni e Maddalena, che provano pena per lei e di nonna Rosetta che ha una soluzione per ogni cosa. È una storia così semplice da sembrare vera e , udite udite, lo è! In fondo al libro con grande sorpresa ci sono le foto della papera e dei suoi pulcini e la sensazione che il racconto si sia realizzato davvero é significativa e rende la morale più palpabile. Insomma, grazie alla nonna Rosina e ai suoi nipotini, Paolina realizza il sogno di diventare madre e non importa se i figli non sono esattamente i suoi, é l’amore per la nascita e la cura che qui conta. Che siano pulcini o paperortti poco importa, Paolina già li ama. Un tema tanto forte come attuale trattato, a mio avviso, con grande delicatezza dall’autrice e accompagnato dalle illustrazioni colorate e divertenti di Raffaella Rigotti. Qua è la le parole tradotte in 4 lingue straniere e non i soliti istituzionali tedesco, inglese, francese, ma albanese,cinese, arabo e rumeno, per spostare l’attenzione più sulla interculturalitá che sulla ormai nota necessità di affrontare le lingue straniere. Un volumetto pieno di sorprese e pieno d’amore, anche nell’idea di abbinare un cd musicale curato da Lorenza Anderle.
Tante mani femminili hanno creato questo piccolo “manuale d’amore”, oltre alle già citate Mariapia Zeni, Raffaella Rigotti e Lorenza Anderle anche Libera Gabriele, Daniela Scandurra, Kai Chen, Renata Martini, Fatiha Fenniri, Roxana Marculescu. E alla fine, “maternage” cosa vorrà dire? Ve lo lascio indovinare leggendo …

Manuela

100 esperimenti divertenti

Benedetta estate! Sole, giochi all’aria aperta, gelato e amici! Ma se piove? Paura! E invece no, cogliete la palla al balzo, soprattutto quella che vostro figlio sta per scagliare contro il lampadario, datemi retta! Aprite con lui “100 esperimenti divertenti” delle edizioni Usborne. Avvertenze: non fatelo prima di aver dato una sbirciatina di ricognizione da sole, giusto per essere certe di avere il materiale necessario per iniziare un esperimento coi fiocchi e non incorrere in crisi esistenziali della progenie. Dunque cominciamo, basta solo seguire alla lettera le divertenti spiegazioni del libro e sarete catapultati in un mondo di fisica e chimica spicciola ma divertente , non certo quantistica ma pur sempre un piccolo passo per voi e un grande passo per la cultura scientifica del vostro figlioletto. Gravità, energia elastica, reazioni a catena, acidi e basi e perché no, pure un bel mostro schiumante! E se anche le bimbe meno inclini alla scienza si volessero cimentare con questo interessante libriccino, troverete anche qualche bel lavoretto un po’ più romantico, come la mangiatoia per farfalle o la carta fatta in casa. Insomma cara pioggia, attenzione che a leggere bene tra le righe tra un esperimento e l’altro ti sfruttiamo e ti sconfiggiamo … a noi pluviometro e barometro! Buon divertimento a tutti!

All’incontro con il pediatra neonatologo Dino Pedrotti

Nell’ambito dei Corsi di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità, aperti a tutti, sono previsti ogni mese due incontri all’Ospedale S.Camillo di Trento tenuti da Dino Pedrotti, pediatra neonatologo. Io l’ho incontrato per la prima volta 4 o 5 anni fa, quando scrivevo per il giornale Trentino la rubrica “Come eravamo” raccontando di come negli ultimi cent’anni il mondo – trentino e  non solo – fosse inesorabilmente ed incredibilmente cambiato sotto vari aspetti: sociali, economici, professionali, relazionali. Fin da subito mi ha colpito l’incredibile energia di quest’uomo, che nonostante avesse superato gli ottant’anni d’età, metteva un entusiasmo e una determinazione non comuni nel diffondere un approccio al neonato che avesse come unico filo conduttore la domanda: “Ma qual è il suo bene?” Quesito semplice eppure non banale, soprattutto nella messa in pratica quotidiana. Lo sanno bene i genitori e gli adulti di riferimento in generale. In questi anni niente è cambiato: il dottor Pedrotti è sempre più appassionato e d’aiuto per tantissimi genitori. Durante queste serate, che vedono la partecipazione di futuri genitori, ma anche neogenitori e nonni, viene dato in omaggio e commentato insieme il suo libro “Bambini Sani & Felici”, un manuale per essere genitori a 360 gradi, giunto alla quattordicesima edizione. Edito dalla Associazione “ANT-Amici della Neonatologia Trentina parla dei diritti dei neonati e delle responsabilità dei genitori, ma anche dell’ABC dell’allattamento, dell’alimentazione e della prevenzione, per avere figli più sani, mentre l’ABC del comportamento è utile affinché tutti siano più felici, genitori e bambini.  Per chi fosse curioso di leggerlo può scaricarlo anche QUI.

Io ho partecipato allo scorso incontro e, pur da non mamma, l’ho trovato molto interessante. Innanzitutto perché è vero che il dottor Pedrotti affronta di volta in volta un argomento nello specifico, ma ognuno può fare le domande che ritiene più interessanti e trovare le risposte ai propri dubbi. E sappiamo quanto questo è utile soprattutto a chi è in attesa o a che fare per la prima volta con un piccolino appena nato! Il prossimo appuntamento è per stasera ore 20 al San Camillo, come sempre i prossimi appuntamenti li trovate in agenda.

Crediti Fotografici @www.cosafareintrentino.it

Che belli i parchi dell’Alpe Cimbra

A Lavarone Cappella il Parco Palù è una grande area ricreativa protetta e attrezzata, esclusivamente riservata ai bambini e a chi li accompagna. L’area verde propone giochi e strutture di gioco di varia natura, servita da stradine di facile scorrimento e incorniciata da un grande specchio d’acqua, n vero angolo di divertimento e di relax. Il Parco è servito da un punto ristoro, il chiosco bar Palù.

Sull’Altopiano sono presenti molti parchi gioco, aree delimitate, inserite nel verde, opportunamente attrezzate per permettere a bambini di ogni di età di divertirsi e giocare in assoluta tranquilità. I più importanti parchi gioco di Folgaria sono ubicati a: Folgaria ovest (Via del Parco e Via C. Battisti – parco grande e parco piccolo), a Folgaria est (Via L. Da Vinci), a Costa loc. Oanzi (di lato alla statale) e a Costa loc. Négheli (vicino Residence Stella).

A Lavarone parchi gioco attrezzati sono situati nell’ampia area ricreativa (attrezzata) del Palù (loc. Cappella), a Chiesa (Viale Dolomiti), a frazione Bertoldi e nell’area attrezzata pic nic del parcheggio attiguo al lago.

A Luserna/Lusèrn un parco gioco è situato nei pressi della scuola materna.

Buon divertimento!

Masi di Cavalese

Passeggiate con cavalli e pony per bambini e giri in carrozza presso la stazione di fondovalle della telecabina del Cermis. Orari di apertura: luglio e agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Informazioni 334.7280762

Azienda agrituristica Leita – Tuenno – Val di Non

L’azienda agrituristica Leita si trova a Tuenno, in Val di Non, circondata da frutteti coltivati a mele e vicinissima alla Val di Tovel, che è famosa per il suo lago incastonato fra le Dolomiti di Brenta. Un tempo questo lago aveva una bella colorazione rossa, oggi rimane una perla che richiama ogni anno turisti amanti del trekking, della montagna, della mountain bike, dell’arrampicata sportiva o semplicemente famiglie alla ricerca della tranquillità. La famiglia Leita possiede un’azienda completamente ristrutturata di recente in cui si può dormire, raggiungere il centro benessere e fare attività didattica. Per scoprire le varie fasi ed i segreti della coltivazione della famosa mela Melinda, l’Agritur Leita propone un percorso agricolo/gastronomico, immerso nei frutteti dell’Azienda che circondano la struttura. L’agriturismo, certificato per l’eccellenza da Tripadvisor, è anche fattoria didattica attraverso le visite guidate in open-air, infatti, offre la possibilità di conoscere il ciclo di vita della mela, il territorio e la tradizioni rurali della Val di Non. Il percorso si conclude nella sala della fattoria didattica dell’agriturismo con golosi assaggi a base di mele (mele a spicchi, mele essiccate, strudel – torta di mela, succo di mela ecc.) L’azienda propone visite guidate per famiglie, gruppi o scolaresche:
– in primavera, per ammirare la fioritura del melo
– in autunno per la raccolta delle mele
GIORNI DISPONIBILI: 7 giorni su 7. Adulti: € 7,00 a persona; Bambini: da 0 – 3 GRATIS; dai 4 anni ai 12 anni € 5,00 Piano famiglia: 2 adulti e 2 bambini sotto i 12 anni – pagano 3 quote L’attività si svolge su prenotazione e si effettuerà con un n° minimo di 4 persone.

Tanti i servizi offerti durante tutto l’anno: potete portare con voi i vostri animali domestici. Gli animali ed i cani di tutte le taglie sono ammessi e graditi in ogni periodo dell’anno. A disposizione degli ospiti, su richiesta e senza alcun aumento di prezzo, un lettino per bambini piccoli. Attrezzature sportive e tempo libero: calcetto, area giochi per bambini, ampio giardino con barbecue e tavoli all’aperto per grigliate, angolo relax. Disponibilità di mountain-bike. Punto info con depliants relativi a trekking, mountain bike, arrampicata sportiva, percorsi naturalistici, itinerari storico culturali, ecc. Il locale lavanderia è messo gratuitamente a disposizione degli ospiti. Parcheggio esterno Attrezzato per persone diversamente abili. Ricca e golosa colazione con prodotti casalinghi

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