A Cortaccia sul Sentiero enologico

Cosa fare quando il tempo è così così ma non si vuole rimanere in casa? Noi abbiamo deciso di andare a fare un giretto tra i vigneti, che ancora per qualche tempo conserveranno il loro meraviglioso colore dorato, e quale migliore itinerario se non il Sentiero enologico di Cortaccia?

Si raggiunge questo delizioso paesino uscendo dall’autostrada A22 a Egna/Ora (una ventina di chilometri da Bolzano), si percorrono ancora pochi chilometri ed eccoci arrivati al parcheggio vicino al Comune. Da subito siamo rimasti affascinati dai vecchi masi, dall’architettura altoatesina e dalla cura dei dettagli che si trova ad ogni angolo. Davvero un altro mondo, a poca distanza da Trento.

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Abbiamo percorso via Angela Nikoletti (dedicata ad una maestra che durante il fascismo – nonostante il divieto – continuò ad insegnare clandestinamente il tedesco ai suoi alunni) e continuato a scendere per una decina di minuti, finché sulla destra non abbiamo visto il grande grappolo d’uva in pietra che indica la giusta direzione.
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Il segnavia da seguire da quel punto in poi è la grande mano con scritto “Weinlerhpfad”, cioè Sentiero enologico. Si comincia quindi la salita: il percorso, lungo un paio di chilometri, non è adatto a passeggini o a bambini molto piccoli, anche se non è faticoso. Bellissimi i vigneti circostanti, tutti da ammirare e fotografare.
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Ad un certo punto cominciano ad apparire sul cammino delle ampolle. Si toglie il tappo, si annusa e si cerca di indovinare a cosa corrisponda quel profumo. Che all’inizio è abbinato ai vitigni, tipo il Traminer, ma poi anche ai sentori tipo il lampone, la vaniglia, la fragola, la ciliegia… e quanto c’è di più divertente per un bambino che mettere alla prova i propri sensi e poi scoprire se ha azzeccato o meno la fragranza?
IMG_1920Continuando sul percorso si trova un bel terrazzino panoramico con un “cannocchiale” che punta ad una cascata nascosta sotto la roccia.

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Ancora un centinaio di metri, passando sopra un rio che scende fragorosamente, ed eccoci di nuovo sulla strada: si può continuare il percorso fino a Magré, per poi tornare indietro sulla stessa via, oppure si può effettuare il percorso ad anello tornando verso il paese di Cortaccia (io lo consiglio, a noi è piaciuto molto vederla anche dall’alto): si gira a destra verso un bel maso/mulino, si sale brevemente e percorrendo la strada asfaltata si chiude il percorso.

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Per mangiare? A noi hanno parlato molto bene del Ristorante Terzer, aperto anche fuori stagione e sicuramente da provare (ma prenotate, che noi abbiamo trovato tutto pieno!). Insomma, una splendida gita, tutta da provare e da annusare!

Nei dintorni consigliamo anche una gita a Castelfeder, una tappa divertente al parco giochi di Egna e una passeggiata a Caldaro.

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