Author - Manuela

Un poster non fa adolescente (o sí?)

Come iniziare bene una giornata: “Ah, diventiamo grandi qui eh? Significa che stai invecchiando anche tu (sogghigno malefico di sottofondo)” è stato il buongiorno della nonna (alias mia mamma) alla vista dei primi poster di Sophie appesi sopra il letto. E l’immagine successiva è quella di me che sprofondo nel baratro dei ricordi appesa al bavero della giacca di pelle di un Tom Cruise troppo Top Gun, dal sorriso storto  ma sexy come non mai. Ok stop! Ma un poster fa già adolescenza? Cioè ho ancora del tempo per godermi la mia bambina? Perchè io lo voglio!

IMG_7509

Comunque, chi di voi non ha mai attaccato poster (anche a caso a tratti) nella sua cameretta?  Mia sorella era imbattibile: ricordo ancora il faccione di Pierre Cossò e di Scialpi che mi sorridevano all’ingresso della sua stanza. Era ed è una cosa deliziosa, meno delizioso lo scotch che si appiccia al muro o all’armadio e che il papà deve togliere con due ore di duro lavoro comprensive di paternale, stucco che cola e moniti per il futuro. Ma tanto il giorno dopo lo scotch tornava sempre insieme al faccione di qualche nuova icona del pop (Bon Jovi mon amour) o della TV. E qui, cari miei, apro un capitolo che non dovrei aprire mai ma lo farò con voi, perché possiate smettere fin da subito di rompere le scatole ai vostri figli con assurde paranoie da attaccamento morboso a film, telefilm, serie TV. Alzi la mano e scagli la prima pietra chi non ha mai guardato E.R. (oh mio Dottor Ross perché ora bevi solo caffè? Tristezza), Beverly Hills 90210 (anche a 18 anni sì.. e allora?), Dowson’s Creek (auauauauananway, ricordate?), O.C., ma anche C.S.I Miami e altri polizieschi o Una mamma per amica? Non necessariamente in questo ordine si intende, ma ammettetelo… anche voi li avete visti almeno (si fa per dire) un duemila volte circa e alla fine, quando avete scoperto che non li avreste più potuti rivedere se non in alcuni penosi remake o repliche varie vi siete ridotti più o meno così:

Grazie a FRARTWORKS per l'immagine.

Grazie a FRARTWORKS per l’immagine.

Insomma alla fine, diciamocelo, chi siamo noi per disturbare l’estro creativo ed emulativo dei nostri figli preadolescenti (abbiamo ancora 11 anni… lo giuro!) o adolescenti se siamo la generazione Dowson’s Creek? E poi che male c’è? Sognare aiuta e noi meglio se realizziamo che l’adolescenza è alle porte e che in fondo non è poi cosa male, basta saperla affrontare (lo sto dicendo davvero?).

Ho letto dei consigli importanti scritti dal psicoterapeuta Roberto Pellai che possono venire in soccorso di noi mamme e papà di figli dagli undici anni in su. Li riporto qui per voi e…che la forza sia con noi! (Star Wars? Chi io? naaaaa….)

  1. Anche se un figlio sembra indifferente, per lui conta molto ciò che dicono o fanno mamma e papà.

  2. A un figlio adolescente serve un genitore che continui a essere padre e madre, non un amico.

  3. Di fronte ai cambiamenti del figlio, l’adulto deve cambiare il suo modo di porsi, di fare il genitore.

  4. Considerate i cambiamenti di vostro figlio come segnali di conquista della sua autonomia.

  5. Accogliete le nuove richieste di vostro figlio senza bollarle come pretesti per allontanarsi da voi: anche attraverso nuove esperienze, l’adolescente trova il suo posto nel mondo.

  6. Quando vostro figlio raggiunge un buon risultato, ditelo in modo chiaro con frasi tipo : ‘Sono orgoglioso di te!’.

  7. Se siete esasperati, non buttatevi in liti furibonde, lasciate passare la notte e comunicate a vostro figlio cosa avete deciso (eventuali sanzioni, castighi) il giorno dopo.

  8. Non date mai permessi che vi sembrano eccessivi per vostro figlio: la libertà non va data in blocco ma va fatta conquistare attraverso passaggi graduali.

  9. Evitate di fare ricatti morali continui (‘Così mi farai venire un infarto!’), o di essere autoritari, giocando sempre a braccio di ferro per ogni cosa. Questo modo di comportarsi trasforma la crescita in una lotta senza frontiere e mina la stima dell’adolescente.

  10. Amatelo per ciò che è. Sostenetelo. (Questo l’ho aggiunto io, perché ci credo)

E per i poster non disperate, verrà anche il giorno in cui finirà questa storia e allora…vi lamenterete del fidanzato…. 😉 

i-can-t-keep-calm-i-have-a-teenager-8

Scuola: consigli pratici per non arrendersi

Vi ricordate del nostro amico, il logopedista Lorenzo Cainelli? Ha scritto degli articoli molto interessanti per noi, rispondendo anche alle vostre domande e qualcuno magari ha avuto la fortuna di incontrarlo alla nostra fiera a fine gennaio, allo stand dell’associazione DSA Trentino. Se ci avete fatto due chiacchiere avrete sicuramente capito perché a noi è subito piaciuto: dritto al punto e con grande onestà intellettuale oltre che trasporto verso le famiglie e i bambini in difficoltà. Insieme abbiamo pensato che sarebbe stato bello regalare ai lettori un piccolo vademecum per districarsi quando si scopre di avere un figlio con difficoltà scolastiche, una sorta di “ABC” del comportamento da tenere. Ci precisa lui che non si tratta di estratti di studi da logopedista, ma di esperienze vissute e consigli che nascono da ciò che in questi anni ha sperimentato…che è anche meglio!

  1. (Il principio supremo) La scuola dev’esser un luogo dove si va volentieri, fatta di insegnanti formati e dinamici che accolgono e non giudicano (al massimo, valutano una specifica preparazione). Il BENESSERE SCOLASTICO deve essere la prima delle priorità di ogni scuola, garantito da ogni istituzione, burocrazia e soprattutto buonsenso.maxresdefault
  2. Ogni ragazzino ha diritto di studiare e di imparare con i suoi tempi e con le proprie strategie. Spesso ci sarà bisogno di aiuto e della compensazione per poter essere al pari degli altri nello svolgimento di un esercizio, ma questo non deve e non può essere un problema. Gli STRUMENTI COMPENSATIVI non sono dei vantaggi ma delle necessarie opportunità per dimostrare quanto appreso perché compensare significa porre le persone su un piano di uguaglianza rispetto agli altri, non renderle “migliori degli altri” ma uniformale in termini opportunità di apprendimento. Non permettere un compenso significa svantaggiare il ragazzino in difficoltà  e metterlo in condizioni sfavorevoli di giudizio e di ansia (per esempio io, senza occhiali non ci vedo bene…non toglietemeli vi prego).
  3. Chi ha difficoltà a scuola ha come classica conseguenza ansia prestazionale e poca stima di sé. E questo punto fondamentale non può essere scordato in sede di valutazione. L’ansia, la timidezza, la vivacità, il pianto, il sorriso sono emozioni che difficilmente riusciamo a gestire e che non tutti riescono a capire. Anche se spesso mascherate, o non esplicitate, non significa che i ragazzini (tutti, ma in particolar modo i dsa) non abbiano timore nel dire che non hanno capito, che non siano preoccupati per una verifica e che questa possa andar male solo perchè “il cuore mi batteva forte e io non ricordavo più nulla!” (cit. Martina, 9 anni Dislessica). Ogni tanto basta un sorriso o magari chiedere: “Tutto bene? Non ti preoccupare!”. 
  4. Essere dislessico non è una giustificazione per essere pigri, svogliati o maleducati. Va spiegato, soprattutto ai più grandi, che ci sono delle responsabilità scolastiche e tante opportunità per leggere e conoscere il mondo: llaboratori, musei, audiolibri sono tutte grandi occasioni per chi non fa della lettura il substrato della propria conoscenza. Dislessia non deve significare ignoranza; come disgrafia e disortografia non devono essere sinonimo di “mancanza di scrittura”!
  5. La famiglia è il nido in cui sentirsi sempre protetti e al sicuro, ci deve essere sostegno e comprensione, ma questo non deve fare in modo che essa diventi scudo impermeabile contro le difficoltà scolastiche e gli insuccessi che molto spesso tutti, anche senza difficoltà, troviamo lungo il nostro cammino. LetterBlock_Family2Il ruolo della famiglia dovrà essere quello di far capire l’insuccesso e non negarlo, soprattutto non sminuendo il ruolo degli insegnanti o dell’istituzione davanti al ragazzo. La scuola è in un momento di transizione , dove ancora le difficoltà scolastiche non sono ben comprese da tutti, ma con l’aiuto e la collaborazione reciproca (tutelata dalla legge) si potrà tendere a creare un nuovo concetto di  società: dove la diversità siano finalmente pregio e non più difetto.

Cinque punti potrebbero sembrare pochissimi a chi magari sta già lottando a fianco di un figlio con DSA, perché sa bene quante sono le cose da tenere sotto controllo su tanti fronti, soprattutto sociali, ma credo che se fossimo in grado di adempiere almeno a questi cinque consigli di Lorenzo, saremmo già su un’ottima strada. Vorrei chiudere con una frase che ho letto a scuola di mia figlia, su un cartellone posto in bella vista nell’atrio e tratto dal “Manifesto per la slow school”  di Giuseppe Tesorio e che è il primo importantissimo punto di un decalogo che tutti dovremmo mandare a memoria, in primis gli insegnanti e i dirigenti:

Slow-School-Zone-Sign-K-6539“Ci vuole una scuola più distesa: non una fast school con i tempi sincopati di monitoraggi, test, verifiche, livelli di apprendimento, debiti, recuperi, che si accavallano freneticamente, piuttosto una slow school¸ più serena e rispettosa di ogni alunno. C’è bisogno di tempo per imparare ad imparare. L’insegnante non deve avere l’ossessione del tempo, occorre privilegiare i saperi fondamentali, senza fare troppo o troppo poco, rispondendo agli alunni e rimandando alla famiglia buona parte di quelle “educazioni” che sono state dirottate alla scuola.”

Se avete domande o curiosità in merito alle difficoltà scolastiche Lorenzo è a disposizione alla mail logolorenzo@live.it , non abbiate timore.

Pallamano

La pallamano è uno sport di squadra molto completo, nel quale lavorano tutte le aree fisiche del piccolo atleta, che evita anche gli scompensi corporali. Si deve correre e saltare con le gambe, e passare e lanciare il pallone con le braccia, in modo tale che la parte superiore e quella inferiore del corpo si sviluppino egualmente.

LAVIS – PRESSANO

La Pallamano Pressano offre un supporto sportivo e sociale per tutti durante tutto l’anno. È possibile aderire al programma dell’attività sportiva in ogni momento dell’anno, le porte sono sempre aperte per tutti!

La sede è presso il Palazzetto dello Sport di Lavis: il  Palavis!

Per il programma dei corsi: visita il sito.

Per ulteriori informazioni: Flavia 3388309072  Lara 3471130177

Rugby

Uno sport semplice, che aiuta a crescere i vostri bambini appropriandosi del loro corpo e sperimentando la loro genuina voglia di correre a perdifiato, di dimostrare le proprie forze e di rotolarsi senza freni.

TRENTO

Il Rugby Trento Vi aspetta presso il campo in via Fersina, zona Ghiaie.

Per maggiori info:
Presidente
Luca Della Sala – Tel. 348 71 26 329
Contatti esterni
Alessandro Sandrin – Tel. 348 44 53 790
Responsabile Minirugby
Marco Borile – Tel. 347 91 40 139
E-mail
minirugby@rugbytrento.it
Sito
www.rugbytrento.it
Facebook
https://www.facebook.com/rugbytrento

 

Fabio Pavanelli Tel. 3291440675 ; General Manager e responsabile contatti esterni: Lorenzo Cologna Tel. 3406893076; email  rugbytrento@hotmail.it; vista il SITO

 

MusicaInsieme a Roncegno a ritmo di musica

Mai stati al Museo degli strumenti Musicali di Roncegno? Un motivo in più per visitarlo è frequentare uno dei progetti educativi in campo musicale proposti dall’Accademia della Musica.

Per i più piccoli , accompagnati dai genitori, viene proposto il GiocoMusica che vuole avvicinare i bambini alla musica tramite il gioco. A disposizione dei bambini ci sono piccoli strumenti musicali a percussione, ma anche tastiere, chitarre e strumenti che i bambini possono costruire. I bambini sono liberi di far conoscenza con gli strumenti, ma sono anche guidati ad un utilizzo consapevole degli stessi. Il canto ed il movimento corporeo accompagnano la maggior parte delle attività.

A partire dai 6 anni bambini, ragazzi ed adulti hanno la possibilità di prendere parte ai corsi strumentali. Di anno in anno i corsi si alzano di livello o vengono aggiunti nuovi strumenti alla lista di quelli già proposti. In questi anni protagonisti sono stati il pianoforte, la tastiera, la chitarra (classica e d’accompagnamento), il flauto traverso, la fisarmonica, la tromba ed il trombone. Si aggiungono quest’anno i corsi di sassofono e di percussioni coreografiche.

Scopo del corso è la preparazione di uno spettacolo che stimoli i ragazzi al confronto con diverse discipline: recitazione, danza, canto, musica. Le colonne sonore sono eseguite dai partecipanti o dai ragazzi che frequentano i corsi strumentali e tutte le canzoni sono cantate dai protagonisti, da soli o in gruppo. Grande spazio viene dato alla creatività e la partecipazione è attiva anche nella preparazione di costumi, scenografie e coreografie.

Corsi attivi fino a maggio 2016.

Per le donne in gravidanza ed i bambini fino ai 2 anni viene proposta MusicaInGrembo: le attività mirano a preparare le donne al momento del travaglio e del parto attraverso esercizi di respirazione, ritmica, vocalità, canto, danza-movimento e a far fare esperienza di vibrazione sonora ai bambini in grembo. I gruppi post-parto stimolano i bambini alla creatività, alla lateralizzazione e alla motricità, agevolano la lallazione e l’apprendimento del linguaggio verbale attraverso esercizi-giochi ritmici, vocali, di movimento.

Per informazioni telefonare al 3458714426

Ginnastica Artistica e Ritmica

Porta i tuoi figli a fare ginnastica perché favorisce la socializzazione, insegna il rispetto delle regole e la disciplina, sviluppa le capacità motorie, permette ai bambini di scaricare le energie represse

SMILE ACADEMY – Da 10 anni promuove ginnastica ritmica e artistica con attività per bambini e ragazzi nei principali comuni del Trentino.

Ginnastica Artistica Femminile e Maschile dai sei anni di età,  (Trento, Sopramonte, Lavis, Roverè della Luna).
Ginnastica Ritmica  La ritmica è una disciplina esclusivamente femminile con l’utilizzo dei piccoli attrezzi: fune, palla, cerchio, clavette e nastro. (Trento, Rotaliana, Valsugana, Val di Non)
SMILE SPORTS ACADEMY – Via Guardini 6 – 38121 – Trento (TN) Tel: 0461 402219 | E-mail: segreteria.smile@gmail.com

ASD GINNASTICA TRENTO –

I corsi prevedono lo svolgimento contemporaneo dell’attività legata ai corsi con quella dell’agonismo.

GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE MASCHILE E RITMICA I corsi sono divisi in: BABY GYM – BASE – AVANZATO – AGONISTICA DI BASE – AGONISTICA DI ALTA SPECIALIZZAZIONE

Per info: Ambra  al 3896584924, a Giulia al 377 3230415 (per i corsi di agonistica di base) a Susanna dopo le 18:00 al numero 3393176738, e-mail: info@ginnasticatrento.it, sito: www.ginnasticatrento.it

GINNASTICA ARTISTICA TRENTINA La Ginnastica Artistica Trentina propone corsi per bambini dai 3 anni in su. Potete contattare l’Associazione telefonicamente al 340.6997886 (lasciando un messaggio se non ricevete risposta, per essere richiamati) oppure via mail, scrivendo a info@artisticatrentina.it. Per gli orari clicca qui. info@artisticatrentina.it oppure 3406997886 (Laura).

ARTS&GYM è un’associazione sportiva dilettantistica nata a Gardolo nel 1999, si pone come scopo principale quello di promuovere in maniera piacevole, divertente e sicura diverse discipline sportive quali la ginnastica artistica femminile e maschile, sia a livello promozionale che agonistico, l’acrobatica (tumbling e minitramp), l’aerobica, la danza moderna e il funky  e diverse attività per adulti e bambini.

Per maggiori informazioni contattate artsegym@tin.it
 

Nuoto

Il nuoto per i bambini è una fonte preziosa di benessere e di crescita: rafforza la muscolatura, irrobustisce le ossa e serve a prevenire la scoliosi. Ma oltre ai benefici fisici, l’attività sportiva in acqua aiuta a migliorare le capacità cognitive, la concentrazione e perfino l’autostima dei bambini.

BUONCONSIGLIO NUOTO.  La A.S.D. Buonconsiglio Nuoto ha la qualifica di Scuola Nuoto Federale e come tale è certificata dalla F.I.N. in merito alla qualità della didattica e della organizzazione dei corsi di nuoto. I corsi di nuoto sono suddivisi per livelli (acquaticità, principianti, progrediti, perfezionamento), sono rivolti a bambini dai 3 anni in poi e sono composti tipicamente da cicli di 10 lezioni di 45 minuti l’una. Si tengono tutti presso la piscina del Centro Sportivo Trento Nord a Gardolo. Da quest’anno è attivo anche un corso di acquaticità neonatale per i bambini 0-3 anni. Questa società è impegnata anche nel settore della pallanuoto e dei tuffi, e si organizzano lezioni e corsi sia per la pallanuoto per i bambini a partire dai 10 anni che per i tuffi per i bambini a partire dai 5 anni (alla piscina del Centro Sportivo Manazzon).

Maggiori informazioni qui.

RARI NANTES –  La Rari Nantes Trento è una Scuola Nuoto riconosciuta dalla Federazione Italiana Nuoto (F.I.N.) ed un Centro di Avviamento allo Sport del CONI. I corsi si rivolgono ai bambini e ai ragazzi di età compresa tra i 3 ed i 12 anni.  

Per maggiori informazioni contattare la segreteria: via Bettini 7/a, Trento,  Madonna Bianca, 0461.921366 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.30), info@rarinantes.it o sul sito.

CSI NUOTO Alla piscina della scuola elementare della Clarina e alle Fogazzaro corsi per gli allievi dai 3 ai 5/6 anni. Piscina annessa alla scuola elementare della Clarina dai 3 ai 5/6 anni. L’istruttore, in itinere, adatterà al meglio il proprio insegnamento in funzione degli allievi, degli obiettivi raggiunti e dell’obiettivo finale che intende perseguire. Presenti anche corsi per ragazzi e adulti. Maggiori info qui.

SND  NUOTATORI TRENTINI –  Società riconosciuta dalla Federazione Italiana Nuoto (F.I.N.) come Scuola Nuoto Federale. Organizzano Corsi di Nuoto adatti per qualsiasi età e con orari diversificati cercando di considerare e, per quanto possibile, soddisfare  le esigenze personali degli iscritti. Sono presenti nelle piscine di Fogazzaro (vicino all’Ospedale S. Chiara) e di Gardolo tutti i giorni a tutte le ore ed inoltre nelle piscine didattiche delle scuole Pigarelli (Gardolo), di Povo, di Mattarello e di Cristo Re. Alle piscine di Gardolo è attivo anche un corso di nuoto sincronizzato.

SND gestisce altre strutture ed organizza corsi anche nelle piscine di Maso Tratta a Pressano  (Lavis) e presso l’Hotel Fior di Bosco a Masen di Giovo. In queste due strutture sono presenti corsi per i bambini di tutte le età, corsi adulti, corsogestanti, corso neonati, per la terza età, acquagym e acqua relax. Per avere informazioni chiamate le due segreterie: Fogazzaro (+39 0461 392086) e Gardolo (+39 0461 961483). O visitate il SITO

ACQUALINDA: Lezioni di acquaticità e nuoto rivolte a tutti i bimbi da 0 a 8 anni a MEZZOCORONA, presso il Centro Wellness dell’Albergo Caffè Centrale. Mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18 e il sabato mattina dalle 9 alle 12. Maggiori info chiamare al 0461602941 o scrivere a acqualinda13@gmail.com

 

 

Mamma che nonne…alla pari!

Quando ho letto la notizia mi sono proprio detta che i tempi sono cambiati, e per fortuna! Ormai le ragazze alla pari non sono più una stranezza come lo erano un ventennio fa quando a me sembrava di essere trasgressiva solo a pensare di chiedere di andare lontano, a lavorare, in una famiglia straniera. Ma qui le cose stanno cambiando…perchè accontentarsi di una ragazzina, magari con il rischio di incappare in quella che, anche in parte giustamente, ha più voglia di divertirsi che di dare una mano… quando possiamo avere niente poco dimeno che… una nonna? Qui ragazzi si può aprire un capitolo lunghissimo elencando cosa sanno fare le nonne di default che non sappiamo fare noi mamme…figuriamoci delle ragazze in cerca di fortuna come quelle “alla pari”. Ora, intendiamoci, nulla a contro le ragazze alla pari, ma le nonne sono una garanzia, praticamente vincono a tavolino. Se ci aggiungiamo che possono insegnare una lingua straniera ai nostri bambini e magari pure a nostro marito che da una vita muore dalla voglia di imparare il francese…les jeux sont fait!

Grandmother and children playing a guessing game --- Image by © Norbert Schaefer/Corbis

Image by © Norbert Schaefer/Corbis

Come fare? Esiste una compagnia specializzata che ci può indicare come fare ad ospitare una “granny” garantita, una nonnina alla pari a tutti gli effetti insomma, e si chiama “Granny Au Pair”, in Germania (sempre incredibilmente avanti loro) l’idea sta spopolando e non stento a crederci nemmeno un po’.

Impeccabile il loro decalogo secondo il quale le nonne alla pari sono
im-bat-ti-bi-li:

1) le nonne preparano i bambini per il futuro (insegnando loro la lingua, per esempio)
2) le nonne che decidono di entrare in questo programma sono culturalmente attive e “still know Goethe”
(meno videogiochi più teatri? *_*)
3) ieri c’era Mary Poppins ora ci sono le nonne alla pari! (le nonne non sono per niente “vecchie babysitter in pensione” ma moderne signore piene di idee e di stupore)
4) le nonne hanno senso pratico ed esperienza (provate a dire il contrario)
5) le nonne ci saranno quando voi dovrete andar via (anche se non sono “alla pari” fidatevi…)
6) le nonne sanno sconfiggere i mostri! (lo fanno da anni pure con i loro figli)
7) le nonne possono vincere qualsiasi “Olimpiadi dei parchi gioco” (e affrontare le altre mamme più di chiunque altro…grazie al cielo!)
8) le nonne alla pari sono amiche e non suocere (non aggiungo altro)
9) le nonne svelano le loro ricette segrete (quale tesoro è mai questo?)
10) le amerete! (le statistiche sono chiare: quando se ne andranno le andrete disperatamente a cercare…)grandma_brownies_small

Ecco, io non ho molto da aggiungere, se non che sono curiosa a mille per questa bellissima idea. Credo che sia una forma di riscatto per un sacco di nonne che hanno ancora tanto da dare e poche possibilità per farlo, oltre che un modo per molte di loro per compiere dei viaggi che magari fino ad oggi non hanno potuto affrontare. E’ strepitoso persino che siano le stesse famiglie a godere di un riscatto: quello di non avere le nonne “vere” accanto, uno dei più grandi vuoti che io possa mai immaginare nella crescita di un bambino. Ma per fortuna ci sono le belle idee e quindi: “più nonne per tutti”!

Tutte le info su come richiedere una nonnina alla pari sono qui, sul sito ufficiale e anche su come diventare una nonna alla pari (se qualcuna è in ascolto). Non mancate di raccontarci le vostre esperienze se mai doveste accogliere o essere una “granny au pair”, ci conto!

W i nonni! (sempre e per sempre)

o-GRANDMA-BETTY-facebook

Scienza e donne? Parliamone

Avete mai sognato di diventare qualcosa in particolare “da grandi”? Io sognavo in continuazione quando avevo l’età di mia figlia: maestra di scuola elementare, scrittrice, titolare di agenzia viaggi (lo so..lo so…) , bibliotecaria e poi ovviamente ballerina e via dicendo. Che periodo fantastico quello dei sogni! E chi meglio dei bambini lo sa fare? Ci sono però notizie che mi lasciano l’amaro in bocca: sapete quante probabilità ci sono che una femmina, una donna, una ragazza insomma, si laurei in materie scientifiche? Il 18%. Forse la cifra messa così non vi dice nulla, ma la cosa che sorprende è che un maschio invece ha ben il 38% delle possibilità (da uno studio condotto su un campione di quattordici paesi). La domanda è “perché”? Sicuramente non per le capacità, questo lo capite da voi, nonostante ci sia ancora in giro qualcuno che dice che “le donne sono meno portate”. Un altro dato: il 97% dei premi Nobel scientifici è stato assegnato agli uomini, solo il 3% alle donne. 

science-girl

Questo post che è mi è uscito dalle mani naturalmente non nasce certo come una polemica, ma solo come un modo per celebrare quello che oggi, 11 febbraio è stato istituito dalle Nazioni Unite come l’International Day of Women and Girls in Science (Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nelle Scienze) cercando di riflettere su temi attuali. Mi piace pensare che noi mamme 2.0,  in forza con dei “signori papà”, saremo in grado di spronare le nostre piccole donne ad andare oltre gli stereotipi, a lottare per le loro capacità, per i loro sogni e intraprendere strade che possono sembrare, ed effettivamente essere, difficili. Difficili per tutti, ma ancora più difficili per noi che siamo degli esseri meravigliosi ma anche un pochino complicati. Se iniziamo noi forse loro aumenteranno le percentuali, nelle scienze, ma soprattutto nelle teste della gente.

Ha detto una fantastica donna e una fantastico astrofisicA, Margherita Hack : “Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto”  e non si riferiva necessariamente a un uomo. La Hack è solo uno dei tanti esempi che potrei citare, che dire di Cecilia Payne, Marie Curie, Rita Levi Montalcini che sono solo alcuni esempi?

Roma, Auditorium Parco della Musica 15 01 2008 ''L'Universo'' Festival delle Scienze 2009 , ritratto della Astrofisica Margherita Hack. ©Musacchio & Ianniello

©Musacchio & Ianniello

Se avete voglia di leggere qualcosa sul tema o legato a personaggi come la Hack con le vostre bambine, ma soprattutto con i vostri bambini, ecco alcuni titoli che ci suggerisce Elena della libreria La Pulce d’acqua di Lavis:
“Quante tante donne – Le pari opportunità spiegate ai bambini” – Anna Sarfatti
“Così parlano le stelle” – M. Hack
“L’evoluzione di Calpurnia” -Jacqueline Kelly e “Il mondo curioso di Calpurnia” – Jacqueline Kelly editi da Salani

Voglio chiudere con il miglior esempio che oggi abbiamo nel panorama delle “scienze” a rappresentare l’universo femminile: AstroSam, la “nostra” Samantha Cristoforetti, donna, trentina, oserei dire “valligiana” che ce l’ha fatta. Eccome! Ecco il video che avevamo girato con Timothy alla conferenza stampa al MUSE lo scorso ottobre:

 

Mama Baby Gym

Ginnastica per mamme con bambini piccoli. Ecco i corsi della provincia di Trento:

LAVIS – RITMOMISTO e COOP. AM.I.C.AG.INS.E.N.G. laboratorio, rivolto alle neomamme con bimbi in fascia di età 3-8 mesi, propone un contesto di educazione posturale per neomamme integrato con elementi tipici della psicomotricità. Per iscriversi telefonare al 3488521538 o info@ritmomisto.it visita il sito

ROVERETO – ANITA DAL BIANCO FISIOTERAPISTA ESPERTA DI SALUTE FEMMINILE propone un corso di ginnastica post-parto per mamme e bimbi insieme (da sei settimane a nove mesi dopo il parto), con esercizi facili e divertenti per addominali, perineo, postura, gambe e bacino che fanno bene alla mamma e al bambino. Il corso si svolge presso lo Studio di fisioterapia in via Lungo Leno sinistro n. 110. I posti sono limitati. Info: 3206065037

PERGINE
Artinaria Aerial Lab – Zivignago di Pergine , corso “Baby Fly gym”, per mamme e bambini con l’ausilio di amache di lycra. Il corso è rivolto a tutte le mamme con bambini in età compresa tra i 3 e i 12 mesi
​ circa​, che desiderano rimettersi in forma e condividere allo stesso tempo momenti

di coccole particolari con i loro bimbi. Anche i papà sono i benvenuti! Per maggiori informazioni chiamare Karin allo 3887516362 o scrivere a info@artinaria.it.