Da S.Osvaldo a Castel Roncolo

Bolzano offre la possibilità di passeggiate bellissime, in mezzo a vigneti ed una vegetazione mediterranea. Ecco quella di S. Osvaldo. Parcheggiata la macchina in centro storico ci siamo incamminati verso il fiume Talvera in direzione Castel Mareccio.

I colori sono davvero stupendi e il verde intenso e poi il rosso, il giallo. Rimaniamo stupiti come a 10 minuti dal centro ci sia così tanta campagna e viti ovunque. Ed eccolo Castel Mareccio, antico maniero del XII secolo in mezzo ad un vigneto di pregiate uve Lagrein.
In questo periodo in lontananza fanno da sfondo le cime innevate del Catinaccio/Rosengarten.
Alla nostra sinistra il rumore del fiume ci fa compagnia: osserviamo le architetture delle case, gli antichi masi e in circa 10 minuti arriviamo a S.Antonio. Giriamo quindi dove ci appare la scritta passeggiata di S.Osvaldo. Un glicine centenario ci accoglie e ci accompagna per un po’ lungo il tragitto, torneremo a vederlo in primavera fiorito! Iniziamo a salire a zig zag e piano piano cominciamo ad ammirare il paesaggio dall’alto.
La vista è notevole terrazzamenti di viti si alternano con antiche dimore, poi il Talvera e poi la città di Bolzano.
Favorita dalla posizione strategica e riparate dalle rocce porfiriche la vegetazione è rigogliosa: agavi, magnolie oleandri e perfino i fichi d’india sul nostro cammino! Terminata la salita ora la strada si fa pianeggiante fino a S.Maddalena. La nostra meta oggi era l’osteria Steidlerhof (info 📞 0471-973196), chiusa. Peccato, ci avevano raccontato di costine con le patate buonissime, ma ritorneremo sicuramente a provarle!

Scendiamo verso il centro di Bolzano e ci fermiamo all’osteria del Gatto Nero dove abbiamo mangiato un ottimo grostl alla tirolese. Vista la bella giornata di sole abbiamo deciso di proseguire la nostra passeggiata in direzione Castel Roncolo, raggiunto in circa mezz’ora passando in mezzo a parchi con tanti giochi e panchine di legno. Ed eccolo su uno spuntone di roccia il nostro castello!

Edificato nel 1237 lo chiamano anche il castello illustrato per i suoi numerosi affreschi conservati benissimo che parlano della storia d’amore di Tristano e Isotta, di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, di nani e giganti il più grande ciclo di pittura profana del Medioevo.
Noi l’avevamo già visitato in passato e QUI potete trovare il nostro racconto. Per completare al meglio questa splendida giornata e passeggiata di circa tre ore non potevamo che finire senza un meritato dolce di castagne!

Nei dintorni non perdetevi i prati del Talvera, la grande area verde di Bolzano.