Author - Elisa

La Fonte, animali a Folgaria

Questa azienda aderisce al nostro circuito CARD. Scaricala gratis QUI e scopri i vantaggi!

Situata in un vecchio maso ristrutturato, caratterizzato da bio-architettura ed energie alternative, l’Azienda Agricola La Fonte, è circondata dai prati e boschi della splendida Valle del Rosspach.

Qui i bambini possono vedere vacche, asini, capre, pecore e numerosi animali da cortile. Nei terrazzamenti di montagna circostanti si producono ortaggi, latticini, tisane, sciroppi e marmellate, che possono essere acquistate nel punto vendita. Aperta tutto l’anno su prenotazione, offre tantissime attività di fattoria ed orto didattico, ristorazione, zona barbecue e piastra anche in autogestione, casetta in affitto e posto tenda. Su richiesta vengono attivati laboratori di educazione alimentare, ciclo del pane, del latte e della lana, produzione di crema di nocciole.
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Appuntamenti in arrivo:

“PRIMAVERA IN FATTORIA” – 25 marzo 2108 dalle ore 9:30 alle ore 17:30

Giornata in fattoria all’Azienda Agricola La Fonte di Folgaria riservata a bambini e ragazzi dai 3 ai 15 anni
Giochiamo all’aperto, prepariamo insieme la treccia di Pasqua, il pranzo e la merenda con i nostri prodotti di stagione. Stiamo con gli animali e con ciò che la natura ci offre.

Per i genitori che lo volessero beviamo assieme una tisana alle ore 16.30, accettiamo un dolce da condividere con tutti noi. Costo della giornata (pranzo compreso): 40,00 euro / 60,00 euro per due fratelli. Ritrovo sulla piazzola di sosta sopra la fattoria alle ore 9.30 (è possibile richiedere l’orario anticipato)

Iniziativa dedicata solo ai bambini senza l’accompagnamento dei genitori.

Per informazioni e iscrizioni: info@la-fonte.org – tel. 0464 720041 (chiedere di Elisabetta o Sara)

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Info:
Azienda Agricola La Fonte
tel. 0464.720041
info@la-fonte.org
www.la-fonte.org
loc. Gruim, Mezzomonte di Folgaria

Asili nido: un aiuto concreto alle famiglie

Passo dopo passo si stanno attuando le misure volute dalla giunta provinciale a sostegno delle famiglie trentine. Tra le azioni attivate c’è la Family card, per l’accesso agevolato al servizio di trasporto pubblico e ai musei, avviata il 15 gennaio scorso che ha già raggiunto oltre 1.800 iscritti. Altra bella notizia arriva sul fronte degli asili nido, con nuove tariffe a misura di famiglia. La giunta provinciale a stanziato infatti 3,7 milioni di euro. Di questi 3,2 sono destinati agli asili nido pubblici, mentre 500.000 euro a buoni di servizio e Tagesmutter. Il contributo è cumulabile con gli altri benefici governativi.

Destinatari
Le famiglie con bambini dai 3 mesi ai 3 anni che usufruiscono dei servizi per la prima infanzia ovvero i nidi d’infanzia, i nidi familiari (Tagesmutter) e i servizi per la prima infanzia acquisibili mediante buoni di servizio. La riduzione sarà calcolata tenendo conto dell’ICEF del nucleo familiare. Si calcola che ogni famiglia avrà un risparmio di circa il 40%. Il contributo andrà ad integrare l’assegno regionale al nucleo familiare. La domanda deve essere presentata all’Agenzia Provinciale per l’Assistenza e la Previdenza Integrativa attraverso la “domanda unica”. Per le famiglie che non hanno presentato la domanda per l’assegno regionale al nucleo familiare, c’è tempo fino 31 dicembre 2017.

Requisiti per l’accesso
Possono accedere al beneficio i nuclei familiari in possesso di un indicatore ICEF non superiore a 0,40 per i contributi concessi a coloro che accedono al servizio di nido d’infanzia e al servizio di nido familiare (Tagesmutter), e non superiore a 0,3529411765 per coloro che accedono ai buoni di servizio. L’indicatore Icef è determinato con riferimento ai parametri in vigore per la “domanda unica”. Dovete calcolare l’ICEF? Vi ricordiamo che è gratuito e va ricalcolato ogni anno a partire dal 1 luglio.  Potete rivolgervi a tutti Caf presenti in Trentino.

Il contributo
L’intervento prevede la definizione, per ciascuna tipologia di servizio, di una tariffa unica provinciale proporzionale alla condizione economica e la concessione di un contributo che copre la differenza tra i costi a carico della famiglia del soggetto che usufruisce del servizio e la tariffa unica provinciale. Per ciascuna tipologia di servizio la tariffa unica è ridotta del 50% in caso di nuclei familiari in cui è presente un solo genitore. La tariffa unica provinciale è aumentata del 10% per i nuclei familiari in cui sono presenti etrambi i genitori ma solo uno di essi svolge attività lavorativa.

Modalità e termini di presentazione della domanda
Il contributo integra l’assegno regionale al nucleo familiare. La domanda deve essere presentata all’Agenzia Provinciale per l’Assistenza e la Previdenza Integrativa attraverso la “domanda unica”.
Per il 2017 la domanda per il conseguimento dell’assegno regionale al nucleo familiare presentata per il medesimo anno è ritenuta valida anche ai fini della concessione del contributo. Per le famiglie che non hanno presentato la domanda per l’assegno regionale al nucleo familiare, c’è tempo fino 31 dicembre 2017.

Fonte @www.ufficiostampa.provincia.tn.it

Al lago di Santa Colomba: sempre affascinante

Per sgranchirci le gambe in una giornata autunnale ci voleva un percorso breve, ma i percorsi per arrivare al lago in questione sono moltissimi (da Civezzano o da Albiano), e delle più diverse lunghezze, per ogni esigenza e per i più grandini molto belli anche in mountain-bike (infatti ne abbiamo incrociata qualcuna!). Noi siamo saliti da Civezzano, passando per Bosco e Sant’Agnese in direzione di Santa Colomba, lasciando la macchina parcheggiata in uno slargo sulla destra dove si scorgono immediatamente le segnaletiche ed i cartelli inerenti i molti percorsi possibili, fra cui il sentiero delle Canope(dal tedesco knappen, cioè minatori).

Questo percorso non è praticabile con passeggino: noi per il piccolo abbiamo usato lo zaino da montagna, ma è semplice e praticabile dai bimbi dai 3-4 anni che hanno voglia di camminare un po’. La passeggiata nel bosco è durata circa mezz’ora, seguendo il sentiero 421 e le indicazioni per il lago di Santa Colomba, abbiamo potuto vedere alcuni cadini (conche) e canope, che contraddistinguono questa montagna un tempo ricca di argento e metalli preziosi. Lo sapete infatti che il Calisio, conosciuto un tempo come Mons Argentarium (montagna dell’argento) era una delle zone minerarie più importanti d’Europa? Lungo la strada bellissimi fiori violetti (ho scoperto che si chiamano “erba trinità”, in latino hepatica nobilis) e una quantità indefinita di pigne che solcavano il sentiero. Sapete quanti bei lavoretti potete farci?

Quando vediamo un canneto, definito la palude di Santa Colomba, capiamo che siamo quasi giunti a destinazione. Questo specchio d’acqua, che fa parte dell’Ecomuseo dell’Argentario, è meta frequentata da escursionisti, ciclisti e dai pescatori.

Noi abbiamo fatto merenda su una panchina lungo il lago, e poi abbiamo proseguito per fare il giro dello specchio d’acqua; volendo in riva ad esso si trova anche il ristorante ed albergo Santa Colomba (attualmente chiuso). Dall’altra parte della strada si trova inoltre un bellissimo parco giochi nel bosco dove i bambini possono divertirsi.

Siamo rientrati dalla medesima strada dell’andata, felici e soddisfatti della nostra passeggiata nei boschi e per aver visto un lago bellissimo, che leggenda narra è sorto in seguito alla distruzione del villaggio che venne punito dal nano metallifero per la sua cupidigia. L’ometto aveva mostrato ad un giovane del villaggio dove trovare l’argento (con un globo luminoso, che sembra anche a noi di aver visto nel bosco…guardate un po’ le foto!), facendogli promettere che avrebbe condiviso le ricchezze con gli abitanti e che tutti si sarebbero impegnati ad aiutare i più poveri. Ma quando il nano mise alla prova i residenti della zona, solo una vecchina generosa diede ospitalità ad un povero viandante, e fu quindi lei l’unica abitante del villaggio risparmiata dalla tempesta e dall’alluvione, che diede vita al lago di Santa Colomba. Insomma… un luogo leggendario tutto da scoprire e del quale non si può non innamorarsi”. 

Con le ciaspole sul Monte Maggio

Dopo le nevicate del weekend, potevamo perderci l’occasione di una bella ciaspolata sulla neve fresca? Naturalmente no!! 🙂 Dopo una breve ricerca su quale potesse essere la nostra meta giornaliera abbiamo optato per una bella ciaspolata che da Passo Coe porta in cima al Monte Maggio.
ciaspole-monte-maggio-iltrentinodeibambiniLa zona oltre che per lo sci di fondo e lo sleddog con i cani da slitta, si presta perfettamente a chi come noi cerca delle belle escursioni con le ciaspole: tra distese di prati innevati, malghe e panorami mozzafiato. Eravamo già stati a Passo Coe lo scorso inverno per un’escursione a Malga Pioverna e vista la splendida esperienza abbiamo deciso di replicare ricercando un nuovo itinerario.
Partiti da Trento in circa 45 minuti di macchina abbiamo raggiunto Passo Coe e parcheggiato in prossimità del lago Coe dove si trova anche la famosa Base Tuono. L’ex base nato che è stata adibita a museo con importanti testimonianze della Guerra Fredda. Da qui parte il percorso che conduce alla cima, la segnaletica è poco presente ma, non preoccupatevi, la traccia è sempre visibile. Vista l’abbondante nevicata notiamo subito come sia indispensabile l’utilizzo delle  ciaspole per non affondare nella neve.
L’escursione si snoda attraverso un paesaggio immacolato, segnato solo dalle impronte dei ciaspolatori e dalla pista da fondo che si attraversa in due circostanze. Il dislivello non è impegnativo, circa 300 metri senza strappi considerevoli, anche se l’ itinerario è consigliato a famiglie con bambini abituati a camminare.
monte-maggio-folgaria-iltrentinodeibambiniPasso dopo passo ci troviamo letteralmente immersi in un paesaggio meraviglioso, dove risaltano le sconfinate distese di abeti innevati e cominciamo ad intravedere la grande croce posta sulla cima del Monte Maggio. Risalendo la cresta della montagna troverete alcuni tratti esposti, ma basterà proseguire sul sentiero e raggiungerete la vetta in tutta sicurezza in circa 1 ore e mezza di camminata. Purtroppo, come accade spesso in montagna, proprio mentre raggiungiamo la cima ci troviamo a dover fare i conti con un po’ di nebbia che ci permette di vedere il panorama solo a sprazzi. Nonostante ciò il colpo d’occhio è sicuramente spettacolare: dal Pasubio alle Dolomiti di Brenta fino alla catena del Lagorai si gode di una vista a 360°.
IMG_5998Dopo una piccola pausa decidiamo di ripartire e ripercorrendo il percorso dell’andata raggiungiamo la macchina in tutta tranquillità e decidiamo di pranzare presso l’Hangar Lago Coe adiacente al parcheggio. Il luogo, piccolo ma accogliente è l’ideale per uno spuntino veloce e offre degli ottimi e giganti panini, noi li abbiamo assaggiati e non possiamo che consigliarveli soprattutto per recuperare le energie dopo una bella ciaspolata.

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Palazzo Eccheli-Baisi

Il Palazzo Eccheli-Baisi è il monumento-simbolo di del paese di Brentonico.  Costruito alla fine del XVI secolo unificando alcuni edifici medievali preesistenti, oggi è sede del Museo del fossile e del Giardino botanico di Brentonico.  l verde è il colore dominate: gli Eccheli di Pilcante, costruttori del Palazzo, si trasferirono a Brentonico in seguito ad una concessione di sfruttamento delle miniere di terre verdi di S.Valentino. Nel 1840 la residenza passò alla famiglia Baisi, che vi stabilì un negozio. Dal 1984 è proprietà del Comune di Brentonico che, dopo un accurato restauro, ne ha fatto un centro culturale, dove si organizzano eventi e mostre.

Molto bello da visitare anche con i bambini l’Orto dei Semplici, un giardino di tipo rinascimentale organizzato in aiuole geometriche con piante officinali, aromatiche, velenose e commestibili. Nell’area dedicata al paesaggio naturale si trova il bellissimo giardino botanico, dove potete ammirare molte specie spontanee del Monte Baldo.

Nei suggestivi avvolti del palazzo Baisi ha sede inoltre il Museo del fossile del Monte Baldo. Lungo il bel percorso espositivo si trovano 40 vetrinette suddivise in sei sale che accolgono un elevato numero di specie di fossili, tutti provenienti dalla catena baldense.

Orari di Apertura Estate 2017:

Dal 14 giugno all’11 settembre 2017  da martedì a domenica, 10.00-13.00 e 14.00-18.00.
(Chiuso il lunedì).
Nei restanti periodi aperto su prenotazione:  0464 395059
Costi:
Ingresso Giardino Botanico e Museo del Fossile
Intero: 3,50 €
Ridotto: 2,00 € (ragazzi dai 10 ai 18 anni, adulti oltre i 65 anni)
Gratuito: bambini fino a 10 anni; persone diversamente abili.
Ingresso alle mostre di Palazzo Baisi (escluso Giardino Botanico e Museo del Fossile): gratuito.
Noleggio audioguida (italiano, tedesco, inglese): gratuito.

Forte Belvedere, un’interessante visita!

Il Forte Belvedere – Gswhwent è una  tra le più grandi fortezze austro-ungariche della Grande Guerra in Trentino, l’unica perfettamente conservata e interamente visitabile sugli Altipiani di Folgaria e Lavarone. “Per Trento basto io!” era il motto del forte Belvedere, bastione difensivo del Trentino meridionale contro l’esercito italiano. Presenta al suo interno un museo che conserva molti reperti del conflitto mondiale e installazioni multimediali che illustrano la storia del forte, della sua guarnigione e delle vicende militari che hanno interessato questo territorio.

Le sale del piano terra sono dedicate alla storia del sistema fortificato degli Altipiani. Al primo piano sono narrate le operazioni militari in questo tratto di fronte e sono esposti materiali relativi alla “guerra bianca”. Al secondo piano sono collocati oggetti e documenti che testimoniano le condizioni della vita dei soldati (armi, uniformi, materiali sanitari), materiali di propaganda e relativi alla memoria della guerra. Molto interessante il percorso multimediali che attraverso suoni e immagini propone ai visitatori la quotidianità della vita all’interno della fortezza ed evidenziano la dimensione dell’esperienza dei soldati. All’interno delle cupole, gli “Obici dei suoni” permettono di risentire i rumori, le voci, i comandi e i colpi d’artiglieria.
forte-belvedere-iltrentinodeibambiniL’interno del museo è molto umido quindi vi consigliamo di portare con voi durante la visita indumenti idonei. Età consigliata per i bambini dagli 8 anni in su.

Come raggiungerlo:
Da Trento raggiungete Lavarone, precisamente la frazione di Cappella in circa 50 minuti di macchina, da qui seguire le indicazioni stradali fino all’imbocco della strada pedonale (parcheggio per auto e pullman) che in breve (circa 700 m) porta al forte. Passeggiata semplice e facile, percorribile anche con passeggino.
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Apertura e Orari:
Le aperture variano in base alla stagionalità, (visitate il sito www.fortebelvedere.org)
Orario continuato 10-18.

Info:

Fondazione Belvedere Gschwent

38046 Lavarone, Italy
📞 0464 780005
📞 349 5025998
📧 info@fortebelvedere.org

🌼Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO che è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento,  quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà 🌼

TUTTI in ORCHESTRA!

La Scuola di Musica “I Minipolifonici”, oltre alla consueta attività didattica all’interno delle proprie sedi, è impegnata da anni nelle Scuole pubbliche, dall’infanzia alle superiori, con vari progetti musicali, che vengono di volta in volta richiesti dai diversi Istituti.

Uno di questi progetti, denominato “Orchestra a Scuola, Scuola in Orchestra” e dedicato alla musica strumentale, è molto particolare e innovativo.
In sintesi, il progetto consiste nell’insegnare a bambini e ragazzi delle scuole primarie e delle scuole medie a suonare in orchestra, senza però alcuna lezione individuale, ma solo attraverso lezioni collettive.
La modalità è la seguente: due docenti di strumenti ad arco (un violinista e un violoncellista) entrano in una classe e tenendo una sola lezione collettiva a settimana, per l’intero anno scolastico, insegnano gradualmente a tutti gli alunni a suonare in un’orchestra d’archi (violino, viola, violoncello e contrabbasso). Nel caso di un’orchestra di fiati, invece, gli insegnanti in compresenza sono tre (un flautista, un clarinettista che cura anche i sax e un docente di ottoni).
Gli strumenti musicali utilizzati restano sempre a scuola e vengono quindi adoperati da più allievi, ovvero dalla classe che sta facendo la lezione in quel momento.
Questo progetto, che da diversi anni è attivo in alcune scuole pubbliche, tra cui l’Istituto Comprensivo di Vigolo Vattaro , sta funzionando molto bene; allievi, genitori e dirigenti scolastici sono molto soddisfatti!

Il progetto, per il valore che ha, dovrebbe essere molto più diffuso, ma dal momento che le scuole pubbliche hanno sempre meno risorse per queste iniziative “I Minipolifonici” hanno deciso di realizzarlo all’interno della propria Scuola, con il titolo “TUTTI in ORCHESTRA
Il corso, dedicato alla fascia d’età 2004-2007 ovvero dalla 4° elementare alla 2° media, si terrà il sabato mattina da gennaio a giugno. Gli strumenti necessari allo svolgimento delle lezioni saranno messi a disposizione dalla Scuola.
 
Per poter comprendere al meglio l’iniziativa è possibile partecipare all’incontro di presentazione del progetto che si terrà sabato 26 novembre alle ore 10.00, presso la sede della Scuola di Musica “I Minipolifonici” a Trento, in Via Piave 5.

Informazioni e iscrizioni:
Scuola di Musica “I Minipolifonici”
Via Piave 5 38122 – TRENTO
Tel. 0461 934880
segreteria@minipolifonici.trento.it

Dal Passo del Redebus al Rifugio Tonini

Il rifugio Tonini è stato purtroppo distrutto da un incendio nel dicembre 2016, siamo in attesa di avere informazioni sulla sua ricostruzione.

Il Rifugio Tonini è incastonato ai piedi della catena dei Lagorai, si raggiunge con una bella e facile passeggiata partendo dal Passo del Redebus, il passo che collega la Val dei Mocheni con l’altopiano di Pinè, raggiungibile in circa quarantacinque minuti di macchina da Trento.

Come raggiungerlo?
Da Trento prendete la strada statale (SS 47) per la Valsugana fino all’uscita per Civezzano, da qui seguite le indicazioni per l’Altopiano di Pinè. Attraversate Baselga di Pinè, quindi proseguite oltre i laghi di Serraia e delle Piazze verso Bedollo. Un chilometro prima del paese di Bedollo girare a destra in direzione Passo del Redebus, Regnana e parcheggiate la macchina in prossimità del passo.

Da qui, attraverso una strada forestale per lo più pianeggiante ed immersa nel bosco, raggiungerete in circa un’ora e un quarto un parcheggio a circa una settantina di metri dalla Malga Stramaiolo -aperta fino a metà settembre – (che potrebbe essere un buon punto di arrivo per chi preferisce una passeggiata più semplice, e un pranzetto in malga).
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Da qui, seguendo le indicazioni per il Rifugio Tonini, inizia un tratto del sentiero in salita, che si alternerà successivamente con dei leggeri saliscendi, e vi farà raggiungere in circa 1 ora e mezza di camminata il Rifugio Tonini, circondato da grandi distese erbose e dalla Catena del Lagorai alle sue spalle.
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L’ambiente è accogliente e offre diversi piatti della tipica tradizione trentina tra cui il classico formai rostì e la luganega con polenta funghi e fasoi. Noi abbiamo avuto anche la fortuna di trovare un bell’accompagnamento musicale che ha allietato il nostro pranzo.
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Reddito di inclusione: come richiederlo?

Dal 1° gennaio 2018 il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è stato sostituito dal Reddito di inclusione (REI), come previsto dalla legge delega per il contrasto alla povertà e dal decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, attuativo della legge delega.  Poiché il SIA è concesso ogni due mesi per le domande presentate nel bimestre precedente, a decorrere dal 1° novembre 2017 la richiesta per il SIA non può più essere presentata. Coloro ai quali è stato riconosciuto il SIA nell’anno 2017 continueranno a percepire il relativo beneficio economico, per tutta la durata e secondo le modalità previste. Da gennaio 2018 i beneficiari del SIA sono inoltre abilitati ai prelievi di contante entro il limite previsto per il REI (240 euro al mese).

Cos’è il Reddito di inclusione (REI)?

Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. I cittadini possono richiederlo dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso che verranno indicati dai Comuni. Il REI si compone di due parti:

un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);
un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.
Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione).

A chi si rivolge?

Il REI nel 2018 sarà erogato alle famiglie in possesso dei seguenti requisiti.

Il richiedente deve essere congiuntamente:

  • cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

Requisiti familiari
Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:

  • presenza di un minorenne;
  • presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).
  • presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione*.

 

Requisiti economici
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:

  • un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
  • un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).

Altri requisiti
Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:

  • non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
  • non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

IL BENEFICIO ECONOMICO
Il beneficio economico varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare (vedi tabella 1) e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo medesimo.

Tabella 1: valore mensile massimo del beneficio economico

Numero componenti
Beneficio massimo mensile
​1
​187, 50 €
​2
​294, 50 €
​3
​382, 50 €
​4
​461,25 €
​5 534,37 €*
​6 o più
​539,82 €*

* Importi modificati per effetto della Legge di Bilancio 2018

In particolare, il valore del beneficio massimo mensile è ridotto dell’importo mensile degli eventuali trattamenti assistenziali percepiti dalla famiglia nel periodo di fruizione del REI, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, come ad esempio l’indennità di accompagnamento.

Inoltre, se i componenti del nucleo familiare percepiscono dei redditi, il beneficio mensile del REI è ulteriormente ridotto di un importo pari al valore dell’ISR adottato ai fini ISEE (non considerando i benefici assistenziali già sottratti). L’ISR tiene conto, tra l’altro, delle spese per l’affitto (che vengono sottratte dai redditi fino a un massimo di 7mila euro, incrementato di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo) e dei redditi da lavoro dipendente (che vengono sottratti per il 20%, fino ad un massimo di 3mila euro).

Per sapere di più su come si calcola il beneficio effettivo di REI clicca qui

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi. In tal caso, la richiesta di rinnovo potrà essere inoltrata non prima di 6 mesi dall’erogazione dell’ultima mensilità.

Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità. Poiché l’ISEE ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio, chi presenta la domanda per il REI dal 1° gennaio 2018 deve essere già in possesso dell’attestazione ISEE 2018.

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta. Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato, con il quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività.

Se il nucleo familiare non rispetta gli impegni previsti nel progetto senza giustificato motivo o se, per effetto di dichiarazioni false rilasciate nell’attestazione ISEE, risulta aver percepito un importo superiore a quello che gli sarebbe spettato, l’importo versato sulla Carta può essere decurtato fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla sospensione e alla decadenza del beneficio. Sono inoltre previste sanzioni fino a 5mila euro nel caso in cui il beneficio sia stato fruito in maniera del tutto illegittima per effetto di dichiarazioni false riscontrate nell’attestazione ISEE volte a nascondere una situazione di relativo benessere.

Calcolo del beneficio massimo mensile
Per una famiglia composta da un singolo componente, la soglia di riferimento per il calcolo del beneficio massimo mensile è pari a 2.250 euro (vale a dire il 75% dei 3mila euro previsti dal decreto in sede di prima applicazione) e cresce in base al numero dei componenti il nucleo familiare, sulla base della scala di equivalenza dell’ISEE. Il beneficio massimo mensile si ottiene, quindi, dividendo l’importo annuo per 12 mensilità (vedi tabella 1).

Importo annuo del beneficio massimo:

Numero componenti
Scala di equivalenza ISEE
Soglia di riferimento in sede di prima applicazione
​1
1.00 2.250,00 €
​2
1.57 ​3.532,50 €
​3
2.04 ​4.590,00 €
​4
​2.46
​5.535,00 €
​5 2.85 6.412,50 €*
​6 o più ​3,20 6.477,90 €**

* Importi modificati per effetto della Legge di Bilancio 2018
** La soglia non può eccedere il valore annuo dell’assegno sociale incrementato del 10%, pari per il 2018 a 6.477,90€

PROGETTO PERSONALIZZATO DI ATTIVAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA

Il Progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, che operano in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit.

Il Progetto riguarda l’intero nucleo familiare e prevede specifici impegni che vengono individuati da operatori sociali opportunamente identificati dai servizi competenti, sulla base di una valutazione delle problematiche e dei bisogni. La valutazione prende in considerazione diverse dimensioni: le condizioni personali e sociali; la situazione economica; la situazione lavorativa e il profilo di occupabilità; l’educazione, l’istruzione, la formazione; la condizione abitativa; le reti familiari, di prossimità e sociali.

La valutazione è organizzata in un’analisi preliminare, (da svolgersi entro 25 giorni dalla richiesta del REI) e in una più approfondita, qualora la condizione del nucleo familiare sia più complessa. Se in fase di analisi preliminare emerge che la situazione di povertà è esclusivamente connessa alla mancanza di lavoro, il Progetto personalizzato è sostituito dal Patto di servizio o dal Programma di ricerca intensiva di occupazione (varie misure di politica attiva del lavoro, in capo ai Centri per l’impiego, previste dai decreti attuativi del Jobs Act – D.lgs. 150/2015, artt. 20 e 23).

Il Progetto deve essere sottoscritto dai componenti del nucleo familiare entro 20 giorni lavorativi dalla data in cui è stata effettuata l’analisi preliminare. Solo per il 2018, il beneficio economico verrà concesso per un periodo massimo di 6 mesi, anche in assenza della sottoscrizione del progetto.

Iter della domanda
La domanda può essere presentata a partire dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso che verranno indicati dai Comuni. Il beneficio viene concesso dall’Inps che, con la Circolare n. 172 del 22 novembre 2017 ha messo a disposizione degli operatori il modulo di domanda e le istruzioni operative, tra cui il modello REI-COM, da compilarsi nel caso di variazione della situazione lavorativa in corso di erogazione del beneficio. Per sapere di più su quando è necessario compilare il modello REI-COM.

Il Comune raccoglie la domanda, verifica i requisiti di cittadinanza e residenza e la invia all’Inps entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione. L’Inps, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio e invia a Poste Italiane la disposizione di accredito. Poste emette la Carta REI e tramite lettera invita il beneficiario a recarsi presso qualunque ufficio postale abilitato al servizio per il ritiro. Prima di poter utilizzare la Carta, il titolare dovrà attendere il PIN, che gli verrà inviato in busta chiusa presso l’indirizzo indicato nella domanda.

Carta REI
Il beneficio economico viene versato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta REI). Completamente gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica con la differenza che, anziché essere caricata dal titolare della carta, è alimentata direttamente dallo Stato. La carta deve essere usata solo dal titolare e permette di:

prelevare contante entro un limite mensile di 240 euro, al costo del servizio (1 euro di commissione per i prelievi negli ATM Postamat; 1,75 euro per i prelievi negli altri circuiti bancari) ;
fare acquisti tramite POS in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati;
pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali;
avere uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket.
La carta può inoltre essere utilizzata negli ATM Postamat per controllare il saldo e la lista movimenti.

Per coloro che già beneficiano del SIA 
Coloro ai quali è stato riconosciuto il SIA nell’anno 2017 continueranno a percepire il relativo beneficio economico, per tutta la durata e secondo le modalità previste. I beneficiari del SIA saranno inoltre abilitati, a partire dal 1° gennaio 2018, ai prelievi di contante entro il limite previsto per il REI (240 euro al mese).

Se i beneficiari del SIA soddisfano anche i requisiti per accedere alla nuova misura, potranno richiedere la trasformazione del SIA in REI. In ogni caso verrà garantita la fruizione del beneficio maggiore. Qualora si decida di passare dal SIA al REI, la durata del REI sarà ridotta del numero di mesi per i quali si è percepito il SIA. Il beneficio, in tal caso, verrà erogato sulla stessa Carta di pagamento.

Coloro che già beneficiano del SIA e non intendono passare al REI, alla scadenza del SIA possono comunque richiedere l’accesso al REI, se in possesso dei requisiti. In questo caso il REI avrà una durata massima di 6 mesi, al fine di assicurare una copertura complessiva del beneficio (SIA+REI) pari a 18 mesi.

Coloro che hanno finito di usufruire del SIA con il bimestre settembre/ottobre 2017 e che risultano avere i requisiti per accedere al REI riceveranno il beneficio anche nel bimestre novembre/dicembre, al fine di non interrompere il beneficio.

A decorrere dal 1° novembre 2017 la richiesta per il SIA non può più essere presentata.

 

STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

 


Fonte © www.lavoro.gov.it

A Malga Streva… dove le caprette ti fanno ciao!

Un luogo speciale nel cuore della Vallarsa, ci ha portato a vivere emozioni uniche. 🙂

Aspettare l’alba a Malga Streva!
alba-in-malga-strevaAbbiamo conosciuto le oltre 100 caprette che vivono a Malga Streva, e i bambini si sono destreggiati nella mungitura!
capretta-malga-strevaUna ricca colazione con prodotti a Km0 e i fantastici muffin di Patrizia!
albeinmalga-malga-strevaE dopo la colazione… una bella passeggiata sul sentiero del Losco e Nonno Fò!
malgastreva-iltrentinodeibambini malga-streva-iltrentinodeibambiniPotevamo non ammirare e imparare come Patrizia prepara i buonissimi formaggi di Capra: fiore all’occhiello di Malga Streva!
caseificio-malga-streva