Archive - Settembre 2015

Un raccolta che vale: i tappi di AGSAT

Ci sono gesti che costano pochissimo e valgono molto. E’ il caso dell’iniziativa di un’associazione molto importante in Trentino: l’AGSAT che si occupa di autismo. Ne sappiamo poco probabilmente, ne sentiamo parlare, conosciamo il famosissimo e simpaticissimo Andrea, che con il padre Franco ha reso la sua vita la dimostrazione di quanto sia possibile fare con e per i ragazzi affetti da patologie dello spettro autistico. Io conosco AGSAT grazie a mio nipote Simone, 23 anni, che con mia grande stima ha deciso di lavorare in questo campo. Naturalmente non ne so quanto lui ma capisco che se esiste una possibilità per rendere gli sforzi di un’associazione più concreti dovremmo essere tutti pronti ad aiutare. Ecco, oggi un piccolo aiuto lo possiamo dare, giorno per giorno. Come? Semplicemente raccogliendo tappi di plastica delle bottiglie. Activa (servizi & sistemi) insieme a Agsat hanno attivato un progetto chiamato ACTIVA ed AGSAT per il sociale “INSIEME PER L’AUTISMO” ed ha lo scopo, proprio mediante la semplice raccolta di tappi in plastica, di far sì che tutto il ricavato della vendita della plastica da parte di Activa venga corrisposto interamente ad Agsat per dei progetti innovativi per l’autismo.tappi 2
Questo e’ uno dei progetti creati appositamente per cercare di sostenere l’Associazione non solo con fondi pubblici e per cercare allo stesso tempo di sensibilizzare la comunità su questa difficile patologia. Ma l’aspetto che AGSAT ritiene più importante è quello di riuscire a coinvolgere tutti in modo che diventi un vero progetto di integrazione sociale per i ragazzi autistici, al fine di dare loro un “lavoro” con la preparazione dei boccioni, la consegna, il ritiro quando pieno, e/o il riempimento nel caso di consegne dirette da privati o altri. Infatti per chi aderisce a questa bella iniziativa c’è a disposizione un “boccione” molto carino in cui inserire i tappi, che vi verrà recapitato e ritirato, quando pieno, proprio dai ragazzi coinvolti con loro grande soddisfazione!
Per aderire basta sottoscrivere il modulo di adesione scaricandolo modulo adesione (1). Non costa nulla, fa bene all’ambiente e verranno aiutati molti bambini e ragazzi autistici!
Agsat ha moltissimi altri progetti in corso che trovate sui social e sul sito www.agsat.org tra cui il piu’ importante (dove veranno canalizzate le donazioni e gli introiti dalla raccolta tappi ) è il Laboratorio di trasformazione presso Maso Zancanella. 

Allora forza amici, iniziate la raccolta!

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Colors Caffè 12, il caffè che ci mancava!

Immaginate la scena: casa in ristrutturazione, 2 bambini scatenati che chiedono attenzione, io che per lavorare ho bisogno di un computer e una connessione internet e… niente connessione! Morta, defunta, cancellata sotto chili e chili di calcinacci e polvere! Che fare? Come ogni internauta che si rispetti ho subito fatto un appello social: “Chi, wifi munito, ospita me, la prole e un computer per qualche ora? Io prometto di stare buona e zitta in un angolo, i bambini non so!

La risposta è arrivata immediata, come un faro nella nebbia, Eva, vicina di casa dall’energia travolgente mi scrive “Vieni nel mio bar, qui hai tutto: spazio, internet e angolo giochi per i bambini” Neanche il tempo di finire di leggere che ero già per strada, diretta con il mio bagaglio presso il Colors Caffè 12 (in via Pranzelores), dove ho preso possesso di un tavolo (e del wifi a disposizione dei clienti) e per un paio di ore sono riuscita a lavorare come mai prima in casa.

I bambini si sono annullati davanti a giochi, libretti e costruzioni, hanno intrecciato nuove amicizie (che nel tessuto sociale di 2 meno che decenni non è mai male) e non mi hanno chiamato neanche una volta. No, lo ripeto perché forse non è chiaro: non hanno chiamato neanche una voltaDa quel giorno il Colors Caffè 12 è diventato il mio punto di riferimento.

Come non manca mai di puntualizzare Marco, marito di Eva e proprietario con lei del locale “non è un bar per bambini, non scriverlo che poi gli altri clienti scappano!” ma è un bar in cui i bambini non solo sono i benvenuti ma sono anche felicissimi di tornare perché “qui è tutto alla nostra misura” a partire dai gestori, che non perdono l’occasione di passare qualche minuto a giocare con i più piccoli. 20150902_100842

Il Colors Caffè 12, per  i “grandi” è il posto ideale in cui bere un caffè insieme agli amici o in cui fermarsi a pausa pranzo. Mentre i “piccoli” hanno a disposizione tutto quello che possono desiderare: giochi, servizi a loro dedicati e un menù tarato per le loro esigenze, in cui tutto è proposto in maniera ridotta.

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Il Colors Caffè 12 è a Trento Nord, in via Pranzelores 83, , vicino al Top Center, dietro agli uffici dell’Ad Personam.

 

Passeggiando alla Malga di Bes

Oggi vi porto in uno di quei posti  in Trentino meno conosciuti, ma non per questo meno affascinanti. Dopo avervi raccontato il sentiero meraviglioso dove a giugno di possono ammirare le peonie selvatiche(bellissimo comunque anche tutto l’anno), ma anche il Sentiero del Ventrar e lescursione classica sul Monte Altissimo dove ammirare il Lago di Garda dall’Alto, vi porto nuovamente sull’Altopiano di Brentonico, poco distante da Mori. Salite fino a Brentonico, proseguite verso S.Giacomo e S.Valentino e poi a destra verso il Rifugio Graziani. Sulla sinistra troverete il Rifugio Fos ce, che ci dicono avere un’ottima gestione. Già lì capirete il tema della giornata: splendido panorama, mucche e natura a vista d’occhio. Scendete un po’ sulla strada da cui siete arrivati (oppure c’è direttamente un piccolo spiazzo dove lasciare la macchina) e prendete a sinistra la strada forestale che sale nel bosco (se non partite dal rifugio, invece, ovviamente sulla  destra arrivando da S. Valentino).

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La strada, sterrata, è fattibile anche con i passeggini da trekking, perché dopo il primo tratto di salita iniziale spiana portandovi in un’atmosfera magica: davanti a voi Malga Bes, chiusa al pubblico, ma con le sue decine di mucche che pascolano liberamente fino alla fine del periodo di alpeggio (normalmente fino a metà settembre).

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Fin qui (in realtà è possibile proseguire ancora un pezzetto) si arriva con il passeggino, poi il sentiero sulla sinistra si fa meno agevole. Salendo ancora una mezz’ora incontrerete il pastore con le altre mucche, ammirerete lo splendido panorama e facilmente arriverete al Rifugio Graziani.

Da qui avete diverse alternative:

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  • proseguire verso Malga Campo (una mezz’ora pianeggiante) dove vi aspetta l’asinella Siria e una gestione genuina (affettati e formaggi, frittate, succo di mela)
  • tornare indietro: o sul sentiero da dove siete venuti, oppure salendo i gradoni che trovate proprio accanto al punto in cui siete arrivati.  Così facendo percorrerete la riserva di Bes, con le sue 60 specie di orchidee diverse, ammirerete uno splendido panorama e tornerete con un giro ad anello al limitare del bosco iniziale. Ancora qualche centinaio di metri sulla destra ed eccovi di nuovo alla macchina.

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Al ritorno vi consiglio di fare una sosta al bel parco giochi di S.Giacomo (sulla strada) oppure al grande parco nel centro di Brentonico.

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Al Rifugio Negritella

Sarà la sesta volta che rimaniamo a dormire al rifugio Negritella, in Val di Fassa, a quasi duemila metri d’altitudine. E ogni volta abbiamo la conferma che questo sia il luogo ideale per dimenticare la frenesia di tutti i giorni ed immergersi in un ambiente con un’energia particolare.

Si sale a piedi da Vigo di Fassa (chiedete della strada per le mountain bike, ci mettete un’oretta e mezza) oppure con la funivia (il Negritella dista poi 5 minuti a piedi, se avete bambini piccoli) e vi accorgerete dell’atmosfera magica che si respira lassù non appena avrete di fronte le spettacolari cime del Catinaccio, del Vajolet e del Larsec. Con queste splendide giornate di settembre, poi,…

Noi questa volta siamo saliti a piedi e subito abbiamo visto un cerbiatto fermarsi nel prato ad osservarci. Arrivati alla meta Sandro e Cesare, che erano andati a fare legna, ci hanno accolti con una merenda d’eccezione: brise fresche affettate, pane fatto in casa, speck e formaggio di malga. Serve dire altro? Dopodiché io e Samuel siamo andati un po’ per funghi e un po’ alla ricerca dei caprioli e dei cervi (si vedono facilmente all’imbrunire), ma questa volta non abbiamo trovato nè gli uni nè gli altri. Però, seduti in cima al prato, con la Valle di Fassa ai piedi e quelle cime maestose, non ce la siamo sentiti di lamentarci più di tanto!

Dal rifugio ci sono passeggiate ed escursioni per tutti i gusti: in una mezz’ora di sentiero pianeggiante ed adatto ai passeggini da trekking si arriva al Gardeccia, con un bel parco giochi; in un’ora e mezza di passeggiata un po’ più impegnativa si arriva alla Roda di Vael; in un’oretta si arriva anche alla Malga Vael, con un percorso affascinante che ricorda a tratti i canyon. Noi il giorno dopo abbiamo deciso di prendere il sentiero delle “caore” (capre in dialetto, e se lo fate capirete subito il perché, tanto va su dritto) per raggiungere in tre ore il rifugio Vajolet, sotto le sue omonime e famose cime. Escursione da fare con bimbi un po’ allenati a camminare, ma sono tante le sorprese che ripagano della fatica: le stelle alpine, le marmotte a due passi, i rododendri tra le rocce, un panorama mozzafiato.

Tornati alla base la cucina di Sandro Benamati appaga il palato: pasta fresca e gnocchi fatta in casa, materie prime freschissime e gustose, affettati e formaggi presi dai piccoli produttori, ogni piatto – cucinato rigorosamente con la stufa a legna – con quel tocco in più che solo i bravi chef danno. E quando si mette passione in quello che si fa, lo si vede subito. Sandro, per lungo tempo ristoratore a Canazei gestisce dal 2005 questa struttura con 25 posti letto e camere con vista (praticamente senza tende…e che colpo al cuore svegliarsi alle sei con quello spettacolo di fronte!) sulle più belle cime del Trentino. Un pezzo per volta ha realizzato il suo sogno con le proprie fatiche. Noi ci andiamo spesso anche d’inverno, anche perchè le piste attorno sono l’ideale per le famiglie, e amiamo quello speciale mini centro benessere ad alta quota: la sauna fatta esternamente a baita, il piccolo bagno turco, il letto con il materassino costituito da un sacco imbottito di fieno, la pavimentazione composta con le pietre di un rio vicino,…

Il problema è trovare posto. Il Negritella è infatti un gioiellino che ha colpito i tanti visitatori da ogni parte del mondo che prenotano da un anno all’altro, come una famiglia di australiani che timbrano puntuali il cartellino o la coppia di olandesi che richiede sempre la stanza “Vajolet” convinta che il nome derivi dal colore viola in inglese e non dalle spettacolari montagne che ti guardano dalla finestra.
Noi lassù sospendiamo i pensieri e vedere i bambini che si perdono a giocare fuori tra di loro o con i gattini e la fantastica terranova Scavia, senza pensare ai videogiochi o alla tv, è bellissimo. Per non parlare di quando decidono di cooperare alla vita del rifugio sparecchiando spontaneamente o aiutando con qualche lavoretto…allora ci crete che l’atmosfera è magica, o no?

A caccia di stelle con il Piccolo Principe

Fra qualche giorno è il compleanno del nostro Timmy e oggi è arrivato un super regalo, così bello che lo voglio condividere con voi, così “giusto” che Timmy ha pianto perché avrebbe giocato ancora e ancora. Il punto è che lui non è uno da giochi di società, ma questo ci è sembrato da subito accattivante, sarà per la bella grafica, sarà che riguarda il mitico Piccolo Principe, sempre romantico o sarà che l’obiettivo è il classico e semplice “vince chi ne ha di più”. Infatti vince chi ha raccolto, lungo il percorso, in mezzo alle nuvole, il maggior numero di stelline. Il divertimento quindi sta nel capire come fare a raccoglierle, giocando la carta migliore e decidendo, senza troppa incidenza del caso, il proprio destino. Nessuna particolare complicazione, solo qualche piccola strategia che si impara giocando. L’amica volpe e il Piccolo Principe accompagnano i giocatori senza invadere la scena e il risultato è un gioco di immediata intuizione che piacerà a tutti. Bella l’idea del tabellone a forma di volta celeste.  IMG_1918Una partita può durare circa venti minuti e quindi può essere ideale per un veloce dopocena. Giulia, che lo ha regalato a Timothy, lo ha acquistato da Elena, della libreria “La pulce d’acqua”, sempre fornitissima di giochi non solo belli, ma anche intelligenti e curati e soprattutto capace di consigliare a ognuno li gioco adatto.

“Il Piccolo Principe” è un’edizione Ludonaute ed è ideato da A. Bauza e B. Cathala (che bello che i giochi abbiano un autore e che venga scritto proprio come nei libri…genera diginità non trovate?)

Ve lo consiglio! Adatto a bambini dai 6 anni in su e per 2-6 giocatori.

 

Piccoli Pollock in azione!

Oggi vi regalo una dritta che secondo me piacerà un sacco ai vostri piccoli! Stamattina dovevo lavorare al computer e sapete che ai bambini quando le mamme hanno da fare scatta sempre lo schizzo della rompite…ecco io ho risolto con tre ingredienti semplici: pastelli a cera, foglio bianco e il mitico asciugacapelli (con un po’ di attenzione mi raccomando!). IMG_1893Procedimento: attaccate il foglio con un pezzettino di scotch al tavolo (coperto dalla tovaglietta di plastica), “scartate” uno o più pastelli a cera, accendete l’asciugacapelli, puntatelo (o fatelo puntare al bambino o, come me che sono solita “sfruttare” l’occasione, alla sorellina grande) e aspettate! Cosa succederà? Succederà che diventerete dei nuovi Jackson Pollock! Quadri super, tutti colorati, e da completare con un sacco di fantasia. I miei si sono divertiti un sacco (anzi si stanno ancora divertendo mentre scrivo 😉 ). jackson-pollockProvate! In fondo l’asciugacapelli se state vicino al bambino e non ci sono fonti d’acqua vicino non è pericoloso e potete anche divertirvi a imitare Pollock 😛 magari prendendo l’immagine di un suo quadro, tipo quella qui a lato.

Poi magari mostrateceli i vostri capolavori che siamo curiosi!
Ciao 😛

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