La Scuola di Musica “I Minipolifonici”, oltre alla consueta attività didattica all’interno delle proprie sedi, è impegnata da anni nelle Scuole pubbliche, dall’infanzia alle superiori, con vari progetti musicali, che vengono di volta in volta richiesti dai diversi Istituti.
Uno di questi progetti, denominato “Orchestra a Scuola, Scuola in Orchestra” e dedicato alla musica strumentale, è molto particolare e innovativo.
In sintesi, il progetto consiste nell’insegnare a bambini e ragazzi delle scuole primarie e delle scuole medie a suonare in orchestra, senza però alcuna lezione individuale, ma solo attraverso lezioni collettive.
La modalità è la seguente: due docenti di strumenti ad arco (un violinista e un violoncellista) entrano in una classe e tenendo una sola lezione collettiva a settimana, per l’intero anno scolastico, insegnano gradualmente a tutti gli alunni a suonare in un’orchestra d’archi (violino, viola, violoncello e contrabbasso). Nel caso di un’orchestra di fiati, invece, gli insegnanti in compresenza sono tre (un flautista, un clarinettista che cura anche i sax e un docente di ottoni).
Gli strumenti musicali utilizzati restano sempre a scuola e vengono quindi adoperati da più allievi, ovvero dalla classe che sta facendo la lezione in quel momento.
Questo progetto, che da diversi anni è attivo in alcune scuole pubbliche, tra cui l’Istituto Comprensivo di Vigolo Vattaro , sta funzionando molto bene; allievi, genitori e dirigenti scolastici sono molto soddisfatti!
Il progetto, per il valore che ha, dovrebbe essere molto più diffuso, ma dal momento che le scuole pubbliche hanno sempre meno risorse per queste iniziative “I Minipolifonici” hanno deciso di realizzarlo all’interno della propria Scuola, con il titolo “TUTTI in ORCHESTRA” Il corso, dedicato alla fascia d’età 2004-2007 ovvero dalla 4° elementare alla 2° media, si terrà il sabato mattina da gennaio a giugno. Gli strumenti necessari allo svolgimento delle lezioni saranno messi a disposizione dalla Scuola.
Per poter comprendere al meglio l’iniziativa è possibile partecipare all’incontro di presentazione del progetto che si terrà sabato 26 novembre alle ore 10.00, presso la sede della Scuola di Musica “I Minipolifonici” a Trento, in Via Piave 5.
Informazioni e iscrizioni: Scuola di Musica “I Minipolifonici”
Via Piave 5 38122 – TRENTO
Tel. 0461 934880
segreteria@minipolifonici.trento.it
Vi abbiamo già parlato nelle scorse settimane di KidsontheTree, non un semplice e-commerce, ma una vera e propria fonte di ispirazione per chiunque sia alla ricerca di un regalo speciale da fare a bambini e non solo… i giochi che hanno in catalogo sono così belli che piacciono davvero a tutta la famiglia!
Dicembre, con il suo carico di feste, si sta avvicinando quindi con Stefano Scarparo abbiamo pensato che il modo migliore per presentare il loro catalogo è parlare dei giochi, gli articoli in programma sono tanti (state sintonizzati quindi!) e ognuno di essi conterrà una carrellata di proposte pensate per stimolare diverse abilità: partiamo oggi con le abilità manuali e di quegli importanti traguardi che i giochi possono aiutare a raggiungere.
Aprire una cerniera, per noi adulti è una cosa scontata, ma per un bambino? La Tavola multicerniere di Melissa & Doug, euro 27, aiuta a sviluppare la capacità dei bambini di aprire i diversi tipi di chiusura per scoprire, all’interno delle finestrelle gli animali che vi sono nascosti. Un gioco al contempo divertente ed educativo, perfetto per tutti i bambini dai 3 anni in su.
E cosa dire poi di lacci e fiocchetti? Leggevo proprio in questi giorni che c’è un innalzamento dell’età in cui i bambini imparano ad allacciarsi le scarpe. Colpa dell velcro… e forse della pigrizia dei genitori (nel mio caso è sicuramente quello). Ecco che allora ci viene in soccorso la Scarpa da allacciare di Melissa & Doug, euro 10,50: imparare a fare fiocchi non sarà più un’imposizione ma un divertente gioco!
Batti batti batti batti… Ma quanto piace questo gioco ai bambini? Parlo per esperienza: Samuel lo aveva e rientrava in assoluto tra i suoi passatempi preferiti. In più sviluppa il coordinamento dei movimenti. Gioco in legno Pianta e batti di Wooden Story, euro 35,00, è consigliato dai 3 anni in su.
Forme e colori in movimento, cosa ci può essere di più bello? Il Gioco in legno Impilabili arcobaleno di Wooden Story euro 35, rivoluziona il concetto dei giochi impilabili, perché qui non si segue uno schema prestabilito, ma i bambini possono sviluppare manualità e fantasia impilando i giocattoli come meglio credono.
Ma cosa differenzia questi giochi da quelli che si possono trovare, ad esempio, nel superstore sotto casa? Stefano ci spiega il motivo per cui ha deciso di farsi rappresentare, fra gli altri, da questi due brand.
“Con Wooden Story è stato amore a prima vista, è un produttore polacco che realizza giocattoli tradizionali in legno da tre generazioni. Tutti i giocattoli sono ideati e prodotti in Polonia, nelle Beskidy Mountains.
I giocattoli di questo brand sono particolarmente curati e studiati in ogni minimo dettaglio; anche il packaging è particolarmente curato: la maggior parte dei giocattoli sono venduti all’interno di una elegante scatola di cartone riciclato che da sola rappresenta una confezione regalo e che può essere poi riutilizzata.
La cosa che più ci ha colpito è stata la cura e l’attenzione nella scelta del legno rigorosamente FSC (proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile) per la realizzazione dei giochi, la lavorazione con cera d’api e olii botanici, la ricerca di coloranti naturali eco-certificati. Quando ricevi un prodotto Wooden Story il profumo del legno riempie la stanza!
Pianta e batti e Impilabile arcobaleno sono due giocattoli tipici della tradizione che hanno la caratteristica di contribuire a stimolare l’abilità manuale dei bambini e il coordinamento occhio e mano. Apparentemente possono sembrare giocattoli “poveri” rispetto alle tante alternative moderne ma in realtà la loro semplicità è il punto di forza in quanto offrono alla mente del bambino ampia libertà di creare, immaginare e inventare molti giochi.
Melissa & Doug è un produttore statunitense, i giocattoli vengono ideati e progettati negli Stati Uniti e realizzati in Cina. Ciò che contraddistingue questo produttore è il valore educativo dei giocattoli. Ogni gioco viene pensato e ideato con lo scopo di stimolare la curiosità e l’immaginazione dei bambini.
Melissa e Doug sono moglie e marito che hanno deciso di fondare la loro azienda nel 1988, hanno 6 figli e questo rappresenta il loro punto di forza perché consente loro di studiare direttamente sul campo tutte le necessità e gli aspetti ludici di ogni gioco.
Scarpa da allacciare e Tavola multicerniere sono due giocattoli che hanno lo scopo di sviluppare l’abilità manuale del bambino. La scarpa stimola l’uso delle mani e delle dita e contribuisce ad imparare ad allacciarsi le scarpe. La tavola invece ha lo scopo di far comprendere le modalità per aprire le differenti tipologie di cerniere. Favorisce inoltre la capacità di osservazione, concentrazione e contribuisce all’apprendimento dei colori e dei numeri.”
A questo punto, avete ancora dubbi sui prossimi regali di Natale?
Fra le misure a sostegno delle famiglie previste nel Bilancio 2017, varato ieri dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento, c’è anche una Family card rivolta alle famiglie con figli minorenni e che può essere richiesta all’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili. I primi benefici previsti per i possessori della Carta, a partire dal 1° gennaio 2017, riguarderanno i servizi di trasporto urbano ed extraurbano e i servizi erogati da musei pubblici. In pratica, le famiglie con figli minorenni avranno ulteriori sconti rispetto alla situazione attuale, sul costo dei biglietti delle corse o sulle entrate ai musei, assieme ad altre agevolazioni come un servizio “salta coda” per famiglie con il passeggino o zainetto.
Vediamo nel dettaglio cosa cambierà dall’1 gennaio 2017:
servizio di trasporto urbano e extraurbano: i nuclei familiari composti da 1 o 2 adulti e fino a 4 minorenni pagheranno il costo di un biglietto di corsa semplice (oggi invece i nuclei familiari composti da 2 adulti e fino a 4 minorenni pagano il costo di due biglietti di corsa semplice).
servizi culturali erogati da musei pubblici: i nuclei familiari composti da 1 o 2 adulti e fino a 4 minorenni pagheranno il costo di un biglietto a tariffa ridotta e ci sarà il servizio “salta coda” per le famiglie con passeggino o bagaglio (oggi invece i nuclei familiari composti da 1 o 2 adulti con minorenni pagano il costo di uno o due biglietti a tariffa intera).
Ma questo è solo l’inizio: nel corso dell’anno saranno attivati a favore delle famiglie trentine in possesso della Family card ulteriori benefici su servizi pubblici e privati, sempre con l’obiettivo di venire incontro, in maniera molto concreta, ai bisogni delle famiglie. Per le famiglie con 5 o più figli è già prevista la gratuità per l’accesso dei minori ai musei e sarà mantenuta. Per il trasporto ad oggi i bambini hanno l’esenzione dal pagamento fino ai 6 anni di età e sarà mantenuta.
A breve saranno adottati dalla Giunta i criteri che stabiliranno come entrare in possesso della Carta famiglia; sarà comunque un servizio universale che richiederà come requisiti l’avere figli e il risiedere in Trentino.
Un e-commerce di giocattoli diverso, che ha a cuore i bambini e l’ambiente che ci circonda. Un sogno, vero? Pensavo sarebbe rimasto tale finché non mi è capitato di fare due chiacchiere con Stefano Scarparo, che mi ha raccontato di Kidsonthetree e di questo suo bellissimo progetto. Tutto nasce da questo sito, che mi è piaciuto molto, perché al suo interno si possono trovare tantissimi giocattoli in legno e in altri materiali naturali. E parlare con Stefano, che lo ha ideato, mi ha aperto gli occhi su molti processi commerciali.
La cosa che maggiormente mi ha colpito: la mancanza di una divisione di giochi “per maschi” e “per femmine”. Perché è esattamente il messaggio che voglio trasmettere ai miei bambini: ci sono cose che ci piacciono e cose che non ci piacciono, indipendentemente dalla tipologia. E ovviamente ci possono giocare tutti, sia maschi che femmine. Adesso vi presento Stefano, la sua famiglia e la sua filosofia. Nei prossimi giorni invece, vi parlerò nei dettaglio dei giocattoli perché…Natale si avvicina, ed è meglio avere le idee chiare!
Stefano, raccontaci qualcosa in più di te.
Sono un ingegnere elettronico, per formazione. Sono nato in Brasile e ho vissuto lì i primi 9 anni della mia vita. La mia fanciullezza l’ho trascorsa dalla parte opposta di questo mondo, non solo per geolocalizzazione, ma anche per cultura e stile di vita.
Il fatto di essere nato in un Paese dove la natura è una risorsa importantissima, dove gli spazi sono enormi e lo stile di vita meno frenetico rispetto agli standard dei paesi sviluppati ed essermi poi trasferito in Italia durante gli anni della crescita economica mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi. E soprattutto a non dimenticare e sottovalutare il valore delle risorse naturali per l’uomo. La nascita delle mie figlie, Eleonora ed Isabella, ha fatto il resto: con loro ho capito che non si può “programmare” un figlio. Tutto quello che possiamo fare è aiutarlo a divenire ciò che già è, sviluppando le sue capacità e creare un terreno fertile affinché le loro competenze possano svilupparsi.
Come ti è venuta l’idea di un e-commerce di giochi per bambini?
Dalla difficoltà di trovare dei giocatoli che soddisfacessero i miei criteri di selezione. Per anni mi sono occupato di ingegnerizzazione del prodotto per la produzione in scala. Da questa mia esperienza professionale inevitabilmente ogni prodotto prima di essere acquistato viene “vivisezionato”. Questo processo porta con sé delle limitazioni per garantire al produttore una maggiore reddittività. Vengono quindi utilizzati spesso materiali meno pregiati (come la plastica) e la produzione viene realizzata con stampi ad iniezione per produrre più pezzi con una unica “stampata”. Non voglio sostenere che non i siano giocattoli di qualità in plastica o che non vi siano produttori seri e attenti alle problematiche sull’ambiente. Semplicemente sono dell’idea che la produzione su larga scala faccia perdere il senso di unicità e artigianalità intrinseco di alcuni prodotti.
I bambini oggi sono sempre più bombardati dai messaggi di pubblicità: vogliono il giocattolo alla moda, il personaggio dell’ultimo film d’animazione o dell’ultimo videogioco. Tutto questo costringe i genitori ad una spasmodica ricerca dell’ultima novità senza più valutare la qualità e la bontà del prodotto. Io voglio tentare di uscire da questa logica sebbene sia consapevole di vivere in questo mondo e che sia io che le mie bambine ne saremo influenzati. Da queste riflessioni nasce l’idea di kidsonthetree.com. Il nome stesso richiama ironicamente alla mia passione da bambino di arrampicarmi sugli alberi, al legame che vorrei instaurare con la natura, alla volontà di far crescere i bambini come se fossero un albero, seguendo i lori ritmi, le loro inclinazioni. Questo è Kidsonthetree.
Qual è la vostra filosofia e cosa vi differenzia dagli altri siti che trattano lo stesso argomento?
L’unicità delle menti dei bambini mi ha fatto decidere per una direzione abbastanza precisa: se un giocattolo non è sufficientemente modificabile o non lascia sufficiente libertà alla fantasia dei bambini non è un buon giocattolo. Credo che la più grande differenza rispetto ad altri siti stia nel fatto che siamo piccoli e non abbiamo la volontà di diventare dei giganti. Vogliamo mantenere un legame stretto con i nostri clienti e non amiamo piegarci alla logica dei distributori che vogliono imporre il loro campionario senza riuscire a scegliere i prodotti.
Per scelta abbiamo un catalogo limitato, anche se in costante aumento, perché quando selezioniamo i giocattoli vogliamo parlare con i produttori e/o i designer, vogliamo conoscere la storia che ha portato alla luce un gioco e solo se ci piace e ci hanno convinto allora diventa un nostro prodotto. I giocattoli del nostro catalogo vengono scelti tenendo conto anche delle tecniche di produzione. Preferiamo materiali naturali come il legno FSC (tratto da foreste controllate) ma diamo molta importanza anche al valore educativo del gioco. Se poi la produzione è semiartigianale è ancora meglio. Ci piace l’idea che i giocattoli dureranno nel tempo e non verranno dimenticati immediatamente alla prossima pausa pubblicitaria.
Quindi tutto è nato per (e grazie) alle tue bambine. Sono loro le tue principali tester?
Si, spesso i tester sono le mie bambine, ma anche i miei nipoti e in alcuni casi gli adulti. Mi spiego meglio: nelle mie ricerche di giocattoli e prodotti spesso ho trovato giochi bellissimi e interessantissimi per bambini ma anche per i grandi. Alcuni produttori nello spiegarmi come è nata l’idea del gioco mi hanno raccontato che l’intento iniziale era proprio quello di creare e inventare un passatempo per i grandi.
Ci sono giochi, soprattutto nella sezione giochi di società e magneti e design, che sono principalmente per gli adulti ed io sono convinto che i giochi siano un buon passatempo e un ottimo antistress per i grandi. Per questo motivo posso dire che il mio pubblico preferito sono i bambini e gli adulti che amano “mettersi in gioco” con emozioni tradizionali ma allo stesso tempo sempre nuove.
Cosa consiglieresti quindi a quei genitori che sono indecisi sul regalo da prendere ad un bambino?
Regalare un giocattolo ad un bambino non è semplice. Quando si è davanti ad una vetrina con molti prodotti da scegliere dentro di noi si scatenano una serie di emozioni e meccanismi mentali difficili da gestire. E ancora più difficili se si effettua l’acquisto in presenza del bambino stesso. Spesso, ma non sempre ci riesco, io cerco di pensare molto a cosa veramente farebbe piacere ricevere alle mie bambine, cerco di concentrarmi sui loro gusti, i loro interessi, le loro attività del momento. Questo meccanismo è difficile perché spesso il giocattolo e/o il marketing che ci sta attorno viene pensato per piacere ai genitori prima che al bambino.
L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di scegliere con il cuore pensando soprattutto al bene del bambino, che cosa lo farebbe felice e perché.
Se vi abbiamo incuriosito su questi speciali prodotti “amici dei bambini” non vi resta che sbiriciare il catalogo che trovate sul sito e decidere cosa andrebbe meglio per i votri bambini, ecco il link a kidsonthetree.com.
Chissà quante mamme e papà che lavorano nei sabati e nelle domeniche d’oro di dicembre e durante le vacanze natalizie ci sono tra di voi. Sempre un bel problema organizzarsi, ma se l’idea è quella di affidare il proprio figlio a persone qualificate che se ne prendano cura per qualche ora o per tutta la giornata arriva Città Futura con il servizo dello “Scarabocchio d’oro”, dove normalmente ha sede il nido Scarabocchio (in c.so Buonarroti n. 32 a Trento).
Si tratta di un luogo sicuro in cui educatori qualificati propongono giochi, attività, laboratori creativi per bambini dai due anni e mezzo ai 6 anni. Onestamente noi crediamo che sia perfetto anche per i genitori che in questo periodo particolare dell’anno desiderano prendersi un po’ di tempo per sè lasciando per qualche ora i propri figli, senza tediarli in negozi o uffici.
Il servizio comincerà a partire dal 3 dicembre 2016 per terminare il 6 gennaio 2017 e la cosa interessante è che c’è la possibilità di usufruire dei buoni di servizio, cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (a questo proposito per informazioni bisogna rivolgersi alla Struttura Multifunzionale Territoriale Ad personam, n°verde 800163870), ricordando che per il progetto “Scarabocchio d’oro”, la documentazione necessaria va presentata al Fondo Sociale Europeo, una volta verificato presso il Caf il diritto teorico al Buono di Servizio, la mamma deve seguire l’iter della pratica secondo le indicazioni del Fse (800163870) e di Città Futura (0461 263155) presso la quale dovrà richiedere e ritirare il Progetto di erogazione del Servizio.
L’allestimento degli spazi, i materiali e le proposte ludiche sono pensate per rispondere in maniera personale e differenziata ai bisogni ed agli interessi di ciascuno.
Ecco un esempio di giornata tipo:
08:30 – 09:30 accoglienza
09:30 – 10:00 spuntino
10:15 – 11:30 laboratorio di cucina
11.45 pranzo
12:45 – 13:15 ricongiungimento (per part-time mattutino), nanna (per chi ne ha bisogno), gioco libero, compiti o giochi in giardino (se il tempo lo permette)
15:00 accoglienza part-time pomeridiano
15:30 laboratorio creativo
17:00 merenda
17:30 gioco libero
19:00-19:30 ricongiungimento
Come contattare Città Futura: 0461263155 – info@citta-futura.it, oppure direttamente in sede a Trento in corso Buonarroti n° 32
Presso questa struttura di Trento ricordiamo che durante tutto l’anno è anche attivo il servizio flessibile “Scarabocchio dei piccoli”, un’altra bella idea utile a chi ha bisogno di ritagliarsi del tempo con la certezza di affidare il proprio bambino in mani sicure.