Archive - Agosto 2021

Altopiano di Boniprati: che bellezza!

Sull’Altopiano di Boniprati, in Valle del Chiese, una decina di chilometri sopra l’abitato di Pieve di Bono c’è un luogo perfetto per le famiglie. Un’ora circa da Trento – per intenderci – passando da Tione. Siamo a poco più di mille metri di altitudine e ci si arriva con una comoda strada asfaltata che sale dalla valle. Ci ha colpito subito il nuovissimo parco giochi: grande, in legno, con diverse strutture per i bambini. Corde su cui arrampicare, scivoli, torrette, altalene, … insomma, per tutti i gusti!

Molto carino anche lo stagno con le ninfee in fiore, che bene si sposa con il vicino biotopo. Visitabile con una breve passeggiata.

Come dice il nome, questo posto è la via di mezzo tra la valle e gli alpeggi ed è caratterizzato da una distesa infinita di prati e baite, che rilassano il cuore e la vista.

E’ il posto perfetto per qualche passeggiata con il passeggino (senza mete definite), oppure per qualche escursione alle vicine malghe: Malga Baite (un’ora circa, 400 metri di dislivello) e Malga Table (un’altra mezz’ora, 200 metri di dislivello). Entrambe le malghe (leggete QUI) sono raggiungibili con l’auto, ma una bella passeggiata male non fa! Vi ricordo che queste due strutture partecipano al progetto “malghe aperte”: QUI le info.

E per mangiare? Vi consigliamo assolutamente il Rifugio Lupi di Toscana, da 50 anni di proprietà della famiglia Scaia, che prende il nome dal battaglione che durante la Grande Guerra combatté in quei luoghi. Raggiungibile in macchina, proprio all’inizio della località, è un posto noto ed apprezzato, quindi prenotazione obbligatoria – se volete trovare posto – soprattutto la domenica. Qui i piatti sono buoni, genuini e tipici. Prezzi ottimi.

Noi abbiamo mangiato ravioli ripieni di Spressa, gnocchi con i porcini, tagliatelle al ragù di cinghiale e selvaggina. Per non farci mancare nulla, abbiamo poi ordinato cinghiale, cervo, capriolo, arrosto con salsa di noci, polenta, funghi e cipolle in agrodolce. Su ordinazione è possibile gustare l’inconfondibile polenta “conza” delle Giudicarie (con salsiccia e formaggio), oppure scegliere dal menu giornaliero una delle loro specialità, tra cui spuntano ogni tanto canederli e altre prelibatezze.

Per finire un bel dolce: per noi salame al cioccolato e gelato con i frutti di bosco, ma non manca lo strudel, torte fatte in casa, meringata e frutta.

Il ristorante (0465 674560) è aperto tutto l’anno: tutti i giorni dal primo maggio a inizio novembre (più le due settimane di Natale e quella di Pasqua), poi nel weekend. Molto bello venire qui anche d’inverno, ma intanto godiamoci l’estate!

 

Forte Corno, un salto nella storia

Percorrendo la valle del Chiese in direzione Storo, magari per fare una delle escursioni più note della Valle di Daone, quella in Val di Fumo, è facile imbattersi in alcuni cartelli che indicano Forte Larino, poco sopra Lodrone, e Forte Corno, vicino  al paese di Praso. Ma cosa sono questi due edifici, e soprattutto, perché si trovano in questa zona? Finalmente siamo riusciti a visitarne uno e a capire qualcosa di più sulla loro originaria funzione e sulla loro presenza in questo luogo.

Visitare un forte è un’esperienza intensa: si parla di guerra, di povertà, di strategia e di vita dura dei militari. Non è una visita adatta, secondo noi, a bambini con meno di 10-11 anni perché potrebbero sì, inizialmente, apprezzarne l’architettura, ma poi la visita si rivelerebbe forse un po’ lunga e troppo specifica.

La storia

Forte Corno è uno dei cinque forti che formavano  “Sbarramento di Lardaro”. Oggi ne rimangono tre: Forte Larino, Forte Corno e Forte Carriola. I forti erano originariamente collegati fra loro e costituivano un imponente sistema difensivo che controllava la Valle del Chiese dall’alto. Forte Corno, con le sue cinquantaquattro stanze, poteva ospitare fino a centosessanta soldati.

La visita

La visita inizia nell’atrio del forte, dove si indossano gli elmetti protettivi. All’interno del forte ci sono infatti dei punti in cui si potrebbe sbattere la testa ed è meglio quindi essere prudenti. Si torna poi fuori, dove si osserva dapprima il fossato difensivo e poi ci si sofferma sull’incredibile architettura mimetica del forte. Anche il panorama da questi 1000 metri merita uno sguardo.

Scopriamo subito che il forte risale a più di  un centinaio di anni fa, quando la Prima Guerra Mondiale non era ancora scoppiata. Non è mai stato bombardato ma nemmeno realmente utilizzato in guerra, ed è stato restaurato in modo conservativo. Oggi si presenta quindi in ottime condizioni e possiamo visitarlo quasi interamente.

Inoltrandosi nelle varie zone del forte si scoprono, anche grazie a video didattici, foto storiche e ricostruzioni al computer, come erano gli alloggi dei soldati, le polveriere, le cannoniere. Noi abbiamo scoperto anche parole nuove: sapete cosa sono gli obici? Sono quegli “oblò” sul tetto da cui spuntavano i cannoni!

Si possono vedere le zone adibite a cucine, a latrina e persino la “piccionaia”. A questo proposito abbiamo trovato molto curioso scoprire come facevano i piccioni ad arrivare esattamente dove avrebbero dovuto.

La salita sul tetto

La parte sicuramente più avvincente della visita, resa possibile grazie a un sapiente innesto durante i lavori di restauro; è la salita sul tetto. Ci si arriva salendo su una lunga e ripida scala di ferro che porta fino ad una terrazza dalla quale si vede l’intera vallata, fino al lago d’Idro. Davvero una super opportunità. Magari non proprio l’ideale se soffrite di vertigini, ma nessun pericolo reale perché tutto è messo in sicurezza.

Anche il vicino Forte Larino, raggiungibile dal Corno in quindici minuti di camminata in discesa e molti scalini, vale una visita.

Forte Larino con il suo caratteristico tetto erboso (foto trentinograndeguerra.it )

Come arrivare a Forte Corno

Forte Corno si raggiunge in auto salendo verso Daone e seguendo i cartelli segnaletici. Si può parcheggiare proprio al di fuori del forte.

Come visitare Forte Corno

Forte Corno è visitabile esclusivamente con le guide negli orari prestabiliti.

Periodo 21 giugno 2025 – 14 settembre 2025 : Sabato e domenica dalle 10:00 alle 11:00; dalle 14:00 alle 15:00 e dalle 16:00 alle 17:00

Nel periodo dall’1 agosto al 31 agosto 2025 :tutti i giorni dalle 10:00 alle 11:00; dalle 14:00 alle 15:00 e dalle 16:00 alle 17:00

  • Visite guidate serali: mercoledì 16 e 30 luglio e mercoledì 13 e 20 agosto 2025:

Ore 19:30 | Ritrovo in piazza a Praso e partenza con bus navetta
Ore 20:00 | Inizio visita al Forte
Ore 21:30 | Scoperta del cosmo con astrofisico al termine della visita

Ore 22:30 | Ritorno a Praso con bus navetta

Costo: € 20,00 (comprensivo di salita in bus navetta dal centro di Praso); Gratuito per bambini fino a 10 anni o con Trentino Guest Card

Prenotazione obbligatoria QUI

Tariffe Forte Corno

€ 5,00 INTERO. Visite serali : € 7,00 INTERO (comprende la navetta dal centro di Praso). Gratuito fino a 10 anni e con Trentino Guest Card. Sconto 20%, sul prezzo intero, per possessori Voucher Rocca d’Anfo.

Contatti

Forte Corno
Via al Forte, 3 – Praso (TN)
sito web: www.fortecorno.it

Dove mangiare vicino a Forte Corno

Noi abbiamo poi chiuso la mattinata con un ottimo pranzo all’Albergo Miramonti La Pozza, sopra Roncone. Un posto motto accogliente con il parco giochi e il campo da beach volley proprio all’esterno. Da non perdere la serie infinita e golosa di antipasti della casa, tra cui il mitico “radicchio dell’orso”, ma anche i primi e i dolci! non sono da meno: abbondanti e golosissimi. Da provare! Telefono: 0465 901108.

Cosa fare in Valle del Chiese

Infine, per programmare al meglio la vostra vacanza in Valle del Chiese ecco la mini guida estiva con tanti ottimi spunti: clicca QUI