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Nuove mostre al Centro Documentazione Luserna

Il Centro di Documentazione si trova a Luserna, ultima isola linguistica dove ancora oggi il Cimbro, antica lingua importata dai coloni bavaresi all’inizio dello scorso millennio, viene correttamente parlata dal  90% della popolazione. Obiettivo del centro è proprio quello di raccogliere, preservare e condividere le importanti testimonianze storiche legate alla cultura e alle tradizioni cimbre. Il centro si trova proprio sulla strada principale all’entrata del paese e si estende su quattro piani dove, accanto alle sezioni permanenti dedicate alla storia, alle tradizioni cimbre, alla Grande Guerra, alla fauna e ai forni fusori dell’età del bronzo, vengono allestite numerose esposizioni temporanee.

Ed è proprio con la riapertura avvenuta lunedì 18 aprile, che è stata inaugurata la mostra “Felini delle Alpi”, che racconta la presenza della lince e del gatto selvatico in area alpina.
Le altre due mostre raccontano invece i mestieri e gli attrezzi da lavoro della civiltà contadina.

Vediamo nel dettaglio le mostre di questo 2022:

  • La prima mostra “Felini delle Alpi” è un nuovo ed emozionante percorso scientifico, realizzato in collaborazione con una decina di ricercatori sul campo e numerosi musei italiani, austriaci e tedeschi – attraverso il quale si possono conoscere la lince e il gatto selvatico: due felini meravigliosi che popolano le Alpi, la cui vita viene spiegata attraverso immagini, parole e video. Completamente rivisto anche l’allestimento, con un diorama “immersivo” percorrendo il quale si possono vedere e vivere da vicino tanti esemplari di lince e di gatto e conoscerli meglio, in modo divertente. Lungo il percorso vi sono infatti alcune sorprese, pensate per coinvolgere i bambini e i ragazzi, ed avvicinarli alla conoscenza di queste due particolari specie animali.
  • La seconda mostra “Di Arbatn” racconta,  grazie a numerose immagini d’epoca realizzate da alcuni “mostri sacri” della fotografia trentina, i mestieri tradizionali locali. Gli scatti di Mario Albertini, Flavio Faganello, i fratelli Pedrotti, Sergio Perdomi, Rodolfo Rensi, Carlo Valentini illustrano gli antichi mestieri del Trentino di un tempo. Al centro del ragionamento vi è il tema più ampio del lavoro, evocato anche attraverso alcune brevi frasi che invitano al pensiero e alla riflessione. Un filmato di Michele Trentini, “Contadini di montagna” (2015), racconta la poesia ma anche la complessità di chi oggi continua a vivere e lavorare nelle “terre alte”. In altre parole: guardare al passato e alla tradizione per reinventare il futuro, anche in modo innovativo.
  • La terza mostra è anche un gioco: “Etnogame”: è infatti una sfida divertente e interattiva, che prende alla lettera una riflessione di Dario Fo: “Ancora non si è capito che soltanto nel divertimento, nella passione e nel ridere si ottiene una vera crescita culturale”. I visitatori sono chiamati ad indovinare, scegliendo fra diverse risposte, la funzione esatta di una ventina di strumenti e attrezzi del lavoro e della vita quotidiana di un tempo, appartenenti alla collezione etnografica del Museo.
  • Con la quarta mostra che prenderà il via a partire dal 25 giugno, le meteoriti “cadranno” virtualmente a Luserna con la mostra “Pietre spaziali!”: presso la Pinacoteca – attraverso pannelli, video e con l’esposizione di numerose meteoriti provenienti da una prestigiosa collezione privata – si racconterà infatti l’incredibile storia degli asteroidi piombati sulla terra, provenienti da mondi lontani.

Noi avevamo visitato con la nostra trasmissione il Centro Documentazione Luserna la scorsa in estate, ecco il video della visita. 😊

Giorni di apertura:
Il Centro documentazione Luserna è aperto tutti i giorni da 18 aprile fino al 6 novembre. Inaugurazione mostre Lunedì 18 aprile dalle ore 14 alle 18.

Per orari di apertura e prezzo biglietti, CLICCA QUI!

Maggiori info:
Via Trento 6, 38040 Luserna (TN)
📞 0464 789638
📧 info@lusern.it
🌐 www.lusern.it

🌼Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO che è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento,  quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà 🌼

Arte, colori e fantasia al MART

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!  

Prima di presentarvi questa bella realtà, alla portata di grandi e piccoli, vogliamo parlarvi di una modalità di visita che abbiamo provato per voi ultimamente insieme ai nostri bambini e che ci ha lasciati davvero soddisfatti: l’audioguida. Si tratta di uno speciale strumento simile a un palmare con le cuffie che vi permetterà di scoprire tante cose interessanti sulla mostra permanente del MART. L’audioguida costa solo 3€ in più rispetto al prezzo del biglietto, ma ne vale assolutamente la pena ed è adatta dai 6 anni su. Alla cassa vi spiegheranno brevemente e in modo efficace come si usa (come un normale video: play, pausa, volume ecc..) e vi spiegheranno anche che la parte relativa all’audioguida inizia dopo le pareti rosse. Noi abbiamo trovato interessantissime le informazioni relative a sculture e quadri al primo piano, scoprendo persino miti come quello di Polifemo e Ulisse attraverso una tela e grazie alla voce della nostra guida virtuale.

Nella parte futurista, abbiamo fatto un salto in battaglia, un volo a capofitto, scoperto la macchina per riprodurre i suoni, osservato una ballerina (Depero, che ci era piaciuto moltissimo nella sua Casa Museo, non manca nemmeno qui) e anche scoperto che le sculture possono essere leggere e impalpabili. Forse lo avremmo scoperto ugualmente, ma con le storie e le spiegazioni è stato affascinante. Il secondo piano, dedicato al contemporaneo, ci ha affascinato ancora di più: abbiamo potuto “entrare” in un’opera a tu per tu con l’autore, abbiamo scoperto significati profondi come quello dell’installazione “Home to go” in cui il peso dei problemi diventa un paio d’ali per superarli. E ancora una Torre di Babele fatta di luci di città con un enorme video-proiezione, ma anche una speciale visione dello spazio con tele così grandi da doversi allontanare per essere viste meglio.

La visita finisce dritta dritta nell’area “Baby Mart” (dove si trovano libretti, giochi, colori e carta) e non abbiamo resistito a lasciare un messaggio per i “posteri”: “I <3 MART” abbiamo scritto sulla grande lavagna e su un foglio da appendere….

Il MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto è uno dei più importanti musei d’ Europa, nato nel 1987 opera oggi in tre luoghi distinti: a Rovereto (la sede principale del Museo), alla Casa d’Arte Futurista Depero, e a Trento presso la Galleria Civica.

Per chi lo desidera è possibile prenotare visite guidate riservate, visite animate per bambini, o visite laboratorio. Proposte per tutte tre le sedi, costo 80 euro, prenotazioni tramite il Numero verde Mart 800 397760.

Orari: martedì – domenica 10.00 – 18.00/ venerdì 10.00 – 21.00/ lunedì CHIUSO

Indirizzo: Corso Bettini 43, Rovereto; www.mart.trento.it

Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO che è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento,  quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà

Foto di copertina @martrovereto

Al Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto?!  

A dispetto del nome che promette poco è un posto assolutamente da visitare con i bambini: al suo interno si svolgono periodicamente visite guidate per famiglie ed eventi in cui i più piccoli sono protagonisti, se questo non bastasse si trova all’interno di un antico castello che svetta sulla collina che sovrasta Rovereto, è ricco di storia e regala una vista meravigliosa sui dintorni.

Photo credits @Museo Storico Italiano della Guerra Onlus

Al suo interno si possono trovare le tracce del suo passato: la corte interna con i bassi scalini per far passare cavalli e carrozze e le palle di cannone in pietra, perché un tempo di usava così e le innumerevoli chiavi che servivano per chiudere i cancelli e proteggere i soldati che vivevano al suo interno.

Photo credits @Museo Storico Italiano della Guerra Onlus

 

Avevamo un ricordo molto vago di questo museo e, forse, la cosa che rimane più impressa è la grande campana dei caduti che ora si trova sul colle Miravalle: rimane impressa non solo perché enorme ma anche perché forgiata con i cannoni in ricordo di chi ci aveva lasciato durante la prima guerra mondiale.

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Durante la visita al castello e al museo la nostra guida, simpaticissima, ci ha guidato attraverso le varie sale parlandoci della vita dei soldati, di quello che facevano e cosa significasse vivere in guerra. Mi è piaciuto che si sia soffermato soprattutto sugli aspetti quotidiani e sensazioni  invece che parlare solo dell’aspetto bellico. Una cosa che colpirà sicuramente i bambini sono le narrazioni sulla vita quotidiana dei soldati: per esempio sapevate che i soldati mangiavano una volta al giorno e che il pane, per risparmiare, veniva preparato con della segatura tagliata molto sottile? Impressionante no?

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SI impara poi cos’è una gavetta, come si usa un periscopio e hanno tenuto in mano una vera (ma svuotata quindi innocua) bomba a mano.

In sincerità, per noi, che in generale non amiamo le armi, nemmeno giocattolo, entrare in un museo del genere è una sfida, ma crediamo che sia di fondamentale importanza capire cos’è la guerra e sapere che se ne sono combattute due nel secolo scorso anche nelle nostre terre: aiuta i bambini a capire meglio i loro compagni di classe che vengono da paesi lontani. Assolutamente da visitare.

Photo credits @Museo Storico Italiano della Guerra Onlus

Vsitare il museo con i piccoli a quanto pare è veramente interessante: all’interno del Castello un suggestivo percorso porta alla scoperta di torrioni, cunicoli, cannoniere e di una vasta raccolta di armature, armi bianche e da fuoco. Nella sezione dedicata alla Grande Guerra, gli oggetti sono accompagnati da immagini e testimonianze e avvicinano i più piccoli al difficile tema della guerra e dei conflitti. Inoltre in biglietteria è possibile acquistare una guida illustrata per bambini (al costo di 1 euro), con le colorate illustrazioni di MarameoLab. Comprese nel biglietto avrai a disposizione anche delle schede illustrate di approfondimento (puoi scaricarle in fondo alla pagina, anche in versione da colorare).

Tariffe – Intero 9 euro; ridotto 7 euro; gratuito sotto i 18 anni.

Tariffe family – Per gli adulti biglietto intero a 9 euro e ingresso gratuito per tutti i figli minori di 18 anni. Con Euregio Family Pass il nucleo famigliare composto da 1 o 2 adulti e figli minori entra al costo di un solo biglietto ridotto.

Con la Membership Card Family ingresso gratuito per un anno per due adulti e i minori dello stesso nucleo famigliare. La Card è intestata ai bambini che potranno così visitare gratuitamente il Museo per un anno accompagnati da uno o due adulti a scelta e i vantaggi non si fermano qui: con la Card è possibile partecipare gratuitamente a tutte le attività del calendario dedicato alle famiglie. Ogni weekend potrete scegliere tra visite e laboratori su temi legati alla storia del castello o alle collezioni del Museo, differenziati per età nella fascia 4-10 anni. Presso il bookshop del Museo inoltre, presentando la Card avrete diritto ad un sconto del 20% sulle edizioni del museo e del 10% su tutte le altre pubblicazioni, che comprendono numerosi titoli di narrativa per ragazzi. Il costo della Card è di 40 € e ha validità un anno dalla data di emissione. Per aderire è sufficiente compilare il modulo di adesione e presentarlo alla cassa, dove insieme alla tessera vi sarà consegnato anche un omaggio di benvenuto.

Il Museo ha ottenuto il marchio Family in Trentino della Provincia autonoma di Trento e fa parte del Distretto Family della Vallagarina.

Orari

Il museo è aperto tutto l’anno. Chiuso i lunedì non festivi, 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio. Si trova a Rovereto in via Castelbarco 7 .

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