Archive - Novembre 2015

Logopedia non ci fai paura! Ecco Lorenzo

Sapete quanto ci piace avere nuovi amici, soprattutto quando hanno qualcosa di interessante da dire e consigli utili da dispensare. Oggi vi presentiamo un ragazzo giovane ma con grande passione per quello che per lui non è solo un lavoro, ma piuttosto una grande passione e a volte anche una missione. Lo si vede da come gli brillano gli occhi quando parla dei “suoi bambini” e dei risultati che riesce ad ottenere o dei progetti che cerca di perseguire. Da oggi ci darà delle risposte su argomenti che ci fanno un pochino soffrire, perché non piace a nessun genitore vedere un figlio in difficoltà, ma sappiate, e lo dico per esperienza personale, che se si incontrano le persone giuste e si crede fermamente nel percorso che si decide di seguire le cose possono solo andare meglio.

Lorenzo Cainelli, così si chiama il nostro nuovo amico, ci spiega cosa fa nella vita ed è a disposizione per voi se avete delle domande, dei quesiti o se volete conoscere meglio il suo lavoro. Da vero professionista qual è ha preparato il suo curriculum vitae in modo che possiate capire il suo tipo di esperienza e in questo articolo ci ha spiegato le prime nozioni utili.slide1

CHE COSA FA UN LOGOPEDISTA?

Beh, è davvero difficile da spiegare! Soprattutto se lo si chiede ai bambini che vengono in studio e che all’inizio sperano solamente di saltare qualche ora di scuola! Eppure, se dopo qualche tempo si prova a richiedere a loro che cos’è il logopedista,  quel  «ci vado perché faccio fatica con le paroline..» è la descrizione più bella della nostra mission di riabilitatori!
Ufficialmente la logopedia ha molte definizioni, soprattutto in una società in continua evoluzione in cui molti ambiti si intersecano, si mescolano e si confondono. Fortunatamente nel nostro lavoro abbiamo dei punti fissi, una stella polare che ci aiuta a restare focalizzati sul  linguaggio, sulla parola e sulla voce.

IL LINGUAGGIO È UNA COSA MOLTO SERIA!

Lo è per davvero, perché è il mezzo, lo strumento con cui esprimiamo ciò che siamo e, che siano le letterine ad avere dei problemi, la parolina o persino la frase intera, quello che avverte dentro di se un bambino e quello che rimanda all’esterno è un terribile  senso di inadeguatezza e di disagio. E se questo disagio, in tutte le sue forme, rimane e sedimenta allora le difficoltà del linguaggio si ripercuoteranno inevitabilmente anche negli apprendimenti di cui esso è diretta manifestazione.

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IL LINGUAGGIO FORMA IL PENSIERO!

Sapere questo è fondamentale, soprattutto nei primi anni di vita, quando il lessico non è ancora sufficiente per poter supportare ogni situazione. Quello che il bambino sa e riesce a dire è tutto ciò che ha! Se avete voglia di seguirmi in questo primo percorso con Il Trentino dei bambini, avremo modo di capire le tappe del linguaggio e scoprire come piccole accortezze possano portare giovamento nell’atto comunicativo. Approfondiremo le letterine mancanti, la R che non compare, la voce roca di chi grida tanto fino ai primi anni di scuola con la gestione delle prime sillabe in lettura e scrittura. Tante piccole situazioni che parecchi di voi, credo, conoscono bene.

OGNI BAMBINO HA I SUOI TEMPI!

Questa è la regola di base e non va dimenticato che le forzature sono inutili, soprattutto se non vi sono le basi che supportano ciò che potrebbe essere motivo di ulteriore frustrazione.
Ma altrettanto fondamentale è essere sempre attenti e vigili (con serenità) per evitare che il linguaggio e/o gli apprendimenti diventino ulteriori fattori di ansia.

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Per farvi capire meglio cosa fa un logopedista vi racconto questo esempio che vedete in fotografia.

Martina di seconda elementare (con pregressi disturbi del linguaggio) si trova a completare questa breve storiellina in cui la sirena ha come amici un polipo e una conchiglia.

Martina sa che “CONCHIGLIA” è una parola davvero difficile e che sicuramente non riuscirà a scriverla correttamente. Non ci prova nemmeno e preferisce dire “la conchiglia non è più sua amica!”.

Io capisco, sorrido ed evito di fargliela scrivere.

Ma ciò che rimane è che la povera sirena ha perso un’amica.

Ecco chi è Lorenzo Cannelli: un logopedista con la passione per la sua missione (fa rima ma ci piace) e con il sorriso sulle labbra, oltre che con splendide idee sempre in testa. Ci aiuterà a capirne un po’ di più e anche a capire che non ci sono bambini sbagliati o che non possono fare le cose come gli altri, ci sono solo bambini; a volte da aiutare perché possano sentirsi meno a disagio e meno frustrati. Noi non vediamo l’ora di leggere il suo prossimo intervento!

Se nel frattempo avete bisogno di contattarlo, Lorenzo è disponibile, intanto per email a logolorenzo@live.it. Se manderete delle domande per email nel prossimo post Lorenzo risponderà volentieri! 

Natale chiama e Timothy risponde

imageA casa mia già si parla di Natale, complici i tanti mercatini che aprono, le luminarie e il fatto che io aspetto Natale tutto l’anno come un dono. I miei figli hanno preso da me e oggi Timothy era decisamente in modalità Christmas perché ha voluto destreggiarsi con un lavoretto di recupero a tema. Noi che siamo da sempre accumulatori seriali di materiali utili per i lavoretti avevamo fatto scorta di rotolini della carta igienica finita che oggi, finalmente hanno trovato nuova vita.

Ecco l’albero di Natale da appendere tutto handmade di quel pazzerello di Timmy. Vi piace? Ci sono serviti appunto: i rotolini (circa una decina ), la colla a caldo, la cucitrice, nastrino rosso e decorazioni varie a piacere (noi abbiamo usato i resti di pacchetti regalo ecc..).image

Bisogna tagliare ogni rotolino in tanti cerchietti più o meno di 1 cm di spessore e poi assemblare l’albero avvicinando uno all’altro i cerchietti, un po’ come quando si compone un grappolo d’uva. Si spillano fra loro i vari anelli e quando tutto ha preso forma, anche schiacciando e ovalizzando i vari anelli, si comincia a decorare con un puntino di colla a caldo per ogni addobbo.

Se lo si vuole appendere basta fissare dietro, in verticale, un anello che farà da gancio. Timothy lo ha usato per decorare la sua stanza e ne va molto fiero. image

Gli era rimasta ancora un po’ di creatività repressa e così ha realizzato (mentre tentavo di riordinare senza risultati) un albero di Natale ricicloso con i tappi di plastica (ho trovato fortissima la sua idea di usare il tappo verde del detersivo come fusto dell’albero 😉 ) e un pupazzo di neve da appendere all’albero sempre con i tappi.image

W i lavoretti di Natale insomma! 😉

Profumi di Campagna, dove ti senti uno di famiglia

Di questa piccola fattoria vi parlo ora, perché ci siamo stati qualche giorno fa, approfittando delle bellissime giornate di questo pazzo novembre, ma non mancherò di riproporvela in loop la prossima primavera, finché non vi entrerà a tutti l’idea che “bisogna andare assolutamente a trovare questa meravigliosa famiglia!”.

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Profumi di campagna (che ricordiamo è presente nel nostro circuito delle CARD), è un’azienda agricola che si trova proprio sotto il campanile della chiesa di Covelo (Cimone), in una vecchia stalla che profuma di storia e tradizione. L’entrata potrebbe dire poco, ma non lasciatevi ingannare: è come la borsa di Mary Poppins all’interno si trasforma completamente e uno spazio che potrebbe sembrare minuscolo si rivela in realtà immenso.

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Danila Frizzi e la sua famiglia sembrano usciti direttamente da un telefilm degli anni ’80, quelli di una volta, unici e nostalgici in cui i buoni sentimenti sono al centro di tutto, non manca niente: una mamma un po’ artista e un po’ psicologa (impossibile resistere alla tentazione di confidarsi con lei)  un papà appassionato del suo lavoro, figli meravigliosi (David, il minore, mi ha conquistato prendendosi Samuel sotto la sua ala protettiva), e animali più umani di tanti umani che ho conosciuto, il coniglietto vedovo inconsolabile, “l’altezzosa” lama dagli occhi dolci e soprattutto Heidi la pecorella che pensa di essere un cane, così affettuosa e curiosa che non puoi fare a meno di amarla, più i cagnolini, le gallinelle e le caprette.

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Dopo aver spupazzato tutti gli animali e portato a passeggio i lama, siamo stati colti da un appetito irrefrenabile placato dai buonissimi dolci vegani che vengono prodotti con quanto offerto dall’orto. Qui infatti si possono assaggiare torte e altri manicaretti di un ricco buffet rigorosamente vegano. Ma chi lo sapeva poi che una crostata senza ne burro, ne uova poteva essere così buona? Una vera rivelazione. Non mi credete? Non vi resta che portare i vostri bambini ad uno dei loro laboratori di pasticceria vegana.

Poi, quando il sole ha iniziato a nascondersi dietro la montagna siamo andati tutti nel laboratorio di Danila per creare bellissimi capolavori con l’argilla e per cardare la lana delle loro pecorelle.

Deciderci ad andare via è stato un vero atto di forza, perché questa famiglia ti entra letteralmente nel cuore. Abbiamo preso la nostra macchina e siamo tornati alle nostre vite, non prima però che ci venisse strappata la promessa di ripassare al più presto. Cosa che faremo davvero volentieri!

Profumi di Campagna si trova a Covelo (Cimone) a una ventina di chilometri da Trento, la strada è comoda anche per chi soffre il mal di macchina (testato su mia figlia). Per informazioni potete chiamare Danila al  329 7206393.

Centro ostetrico Luna Nuova

Lo studio ostetrico Luna Nuova, si occupa della maternità dalla gravidanza fino ai primi anni del bambino.

Tra le loro proposte.

Corso di accompagnamento alla nascita. 

Perché frequentare un corso di preparazione alla nascita?

Per quale motivi può essere utile seguire durante la gravidanza un corso di accompagnamento alla nascita, (corso di preparazione al parto)?

Alcuni studi, condotti in Italia, hanno dimostrato che le donne che hanno preso parte a un corso di accompagnamento alla nascita, sia in consultorio che in strutture private, hanno beneficiato di:

– Minor rischio di subire un taglio cesareo
– Minor tasso di allattamento artificiale durante il ricovero ospedaliero

Questo perché la consapevolezza e l’informazione sono importantissime e permettono ad ogni donna di potersi confrontare con se stessa e affrontare al meglio ogni situazione, sapendo decidere per se e per il proprio bambino.

Con un’attenzione particolare al legame mamma-bambino e al papà, si approfondiscono vari argomenti oltre alla preparazione al parto, come ad esempio:
– gli esami in gravidanza,
– l’allattamento al seno,
– la donazione del sangue cordonale,
– l’accudimento del bambino dopo la nascita,
– le vaccinazioni,
– l’uso della fascia.

I temi vengono concordati con il gruppo e ci sarà la partecipazione della piscologa Scalzeri Consuelo in merito agli importanti risvolti emotivi della gravidanza e della nascita.

Gli incontri avvengono in piccoli gruppi e gli orari saranno flessibili a seconda delle esigenze del gruppo.

12 incontri tra prima e dopo la nascita, costo 120 euro.

Il corso di accompagnamento alla nascita ha l’obiettivo di  sostenere le future mamme perché possano godersi appieno il periodo della gravidanza e prepararsi con serenità ed energia alla nascita.

Training Autogeno per gestanti

Attraverso il respiro autogeno, l’organismo può esercitare al massimo la propria funzione respiratoria, anche in situazioni di affaticamento e di stress, qual è,appunto, quella del travaglio e del parto.Il beneficio è duplice: si favorisce l’adeguata ossigenazione per il bambino chesta per nascere; e si riduce la sensazione dolorosa per la madre.

Ogni incontro ha la durata di 1 ora a e mezza e verterà su uno specifico esercizio; per la partecipazione al corso è richiesta la compilazione dell’autocertificazione e si richiede un abbigliamento comodo.

Conduce Consuelo Scalzeri

7 incontri per apprendere 7 esercizi.

Acquaticità educativa e psicomotoria in gravidanza

 OBIETTIVO DEL CORSO:

Il corso abbina nuotate a ritmo blando ed esercizi di stretching, respirazione e leggere attività ginniche in acqua. Si galleggia, ci si muove, si compiono esercizi di allungamento e rilassamento, si contraggono e rilassano i muscoli.

Il massaggio dell’acqua stimola la circolazione, rilassa e tonifica i muscoli ed è possibile così attenuare i piccoli disturbi della gestazione.

Trovarsi con altre neo-mamme inoltre favorisce lo scambio e la  socializzazione.

Il ciclo comprende 11 incontri + 1 gratuito.

Sede: Piscina riabilitativa di Calliano

Acquaticità educativa e psicomotoria 3-36 mesi

La sensazione di  completo avvolgimento, la percezione di calore e la comunicazione facilitata dall’acqua permettono al bimbo di rivivere le sensazioni che lo hanno accompagnato nei nove mesi di gestazione. Durante le attività viene richiamato il riflesso di apnea tanto da far compiere al bambino piccole immersioni.

Fino ai 18 mesi verranno svolti lavori in acqua con mamma o papà per riscoprire l’ambiente acquatico e rinforzare il legame con l’adulto.

Dai 18 ai 36 mesi le attività acquatico motorie proposte sono rivolte   alla socializzazione con i pari sempre con il coinvolgimento del genitore.

Studio Ostetrico Luna Nuova
Via Veneto, 4
Rovereto

Valentina Pozzer Ostetrica Tel: 3406492249
Consuelo Scalzeri Psicologa Tel: 3383836087

Foglie e fiamme: che lavoretto!

Questo pomeriggio Timtohy non era proprio in forma, forse per stanchezza o forse per l’influenza in agguato, ha voluto rallentare un po’ è il suo antidoto da sempre è fare i lavoretti. Io ne avevo visto uno che mi piaceva molto, autunnale e simpatico, così gliel’ho proposto ed ecco il risultato: una carinissima  lampada di foglie!image

Lui aveva raccolto il giorno prima un po’ di foglie perché voleva fare un cestino d’autunno (che ha poi fatto con paglia, cachi, uva, zucche, arance e foglie) così le abbiamo usate anche per questo lavoretto. Se volete provare anche voi dovete avere:

delle foglie cadute, un vasetto di vetro, colla vinilica, un pennello, un po’ d’acqua e una bacinella. Per accendere avete bisogno, ovviamente, di una candelina tealight.

imagePer prima cosa diluite della colla in una bacinella con un pochino d’acqua. Poi appoggiate le foglie come desiderate e spennellate con la colla diluita. Continuate fino a ricoprire la superficie del vasetto oppure parti di essa. Lasciate asciugare e se avete uno spray / vernice trasparente spruzzatelo per fissare, ma non è necessario.

Noi ci siamo divertiti a pasticciare con la colla e ad accendere questa speciale lanternina autunnale. Provate anche voi!

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Chips colorate: buone, divertenti, sane

Questa è una super idea: bella, buona e sana! Se vi piacciono gli snack  Antonella Iannone (del blog incucinapuoi.it) ha trovato un nuovo modo di concepirli: unire la genuinità con l’allegria. Si dice che ci voglia amore per cucinare bene, ma a questo punto direi che se ci sono di mezzo i bambini un pizzico di allegria non guasta. Ecco le CHIPS COLORATE di verdure: facili e veloci da realizzare, ma anche leggere perché cotte al forno! Mi pare che ci siano tutti i presupposti per passare anche i più duri dei test sulla genuinità ( di questi tempi poi..). La cosa bella è che questo è solo l’inizio: ci si può infatti sbizzarrire perché possono andar bene tutte le verdure che troviamo ora sui banchi del mercato e possono essere condite con spezie di ogni tipo, dandoci l’occasione di sperimentare nuovi gusti e aprire le porte a nuovi profumi, nuove consistenze e aromi anche ai nostri piccoli.

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Mi raccomando però, la cosa importante, mi ha spiegato Antonella, è non bagnare troppo le fettine di verdura con olio, altrimenti si rischia di bruciarle e di renderle un pochino troppo “caloriche”.

Penna e bloc notes alla portata? Allora via con la lista della spesa (low cost come sempre):

1 barbabietola
1 sedano rapa
1/2 zucca
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
rosmarino, o paprika dolce o pepe (o altre spezie)
sale

Vi serviranno: mandolino, ciotolina, carta forno.

chips-di-barbabietolaEcco come prepararle:

Preriscaldare il forno a 180° ventilato. Sbucciare le verdure e con una mandolina affettarle finemente. Rivestire una placca con carta forno e disporre le fettine di verdure. In una ciotolina versare il cucchiaio d’olio e mescolarlo con la spezia scelta. Spennellare ogni fettina di verdura con l’olio profumato. Infornare e cuocere per 15 minuti circa. A metà tempo aprire il forno e girare le singole fettine. Una volta cotte togliere dal forno e salare. Et voilà!

A noi piacciono tantissimo tutti questi colori e ci invogliano un sacco oltre che ad essere “in tinta” con i colori dell’autunno che si vedono fuori dalla finestra! Potete portarli anche al cinema… altro che pop-corn! 😉

Buon week end a tutti e date un’occhiata anche ai corsi di Antonella sul suo blog o sulla pagina Facebook “Passione Cucina”, le sue idee sono sempre uniche!

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Passeggiando nella splendida Val S.Nicolò

Approfittate di queste bellissime giornate autunnali per fare un giro nella splendida Val San Nicolò, all’inizio della Val di Fassa (si parte da Pozza di Fassa, da Trento un’ora e poco più). Noi amiamo questo posto perché ospita una delle più belle feste d’estate in Trentino: Ta Mont, ma anche fuori stagione è una meraviglia.  Ci era stata questa primavera anche la nostra amica Annalisa con il grillo Gabriele, assaporando le prime giornate calde. E allora perché non approfittare ancora di questo sole?

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Una passeggiata tranquilla, fattibile con i bambini e anche con il passeggino (solo qualche radice nell’ultimo tratto, ma ci si può fermare anche un po’ prima e tornare indietro, non è un anello). Senza pericolo alcuno, visto che l’accesso è vietato alle auto, in mezzo a prati e boschi.

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Passando davanti agli impianti di risalita di Pozza, siamo arrivati con la macchina fino all’ultimo parcheggio e poi abbiamo proseguito a piedi fino alla Baita alle Cascate (2011 metri d’altitudine) dove abbiamo trovato – sorpresa! – anche la neve: una spruzzatina sui prati, che abbiamo calpestato con gioioso anticipo.

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IMG_1630La strada è davvero bella: in lontananza i monti…..imbiancati completamente facevano da contrasto al blu del cielo, al giallo dei larici, al rosso e all’arancio del bosco. E poi abbiamo fatto degli incontri bellissimi: un capriolo, uno scoiattolo che non siamo riusciti a fotografare perché velocissimo è sparito sull’albero e la casetta di un picchio: un buco perfetto nel tronco dove prima sentivamo un ritmico toc toc toc. Il percorso dura circa un’oretta e visto che in autunno tutte le baite sono chiuse ci siamo portati degli splendidi panini con lo speck che abbiamo mangiato osservando le cascate, che rumoreggiavano gioiose (d’estate, poi, sono davvero fragorose). Sicuramente la bellezza di questa giornata ci ha favorito: i colori bellissimi ci hanno riempito gli occhi, la temperatura gradevole è stata una sorpresa e le poche persone che abbiamo incontrato ci hanno fatto apprezzare una montagna diversa, più silenziosa e più nostra!