Sentiero Archeologico a Cavedine

Oggi vi portiamo alla scoperta del Sentiero Archeologico a Cavedine, recentemente arricchito da 8 tappe con interessanti tabelle e curiose postazioni gioco. A farvi da guida lungo il sentiero “Talpina, la talpa alpina”, che vi farà esplorare angoli di natura e scoprire l’archeologia in modo semplice e divertente.

Sentiero archeologico a Cavedine: punto di partenza

Sentiero archeologico Cavedine

Si tratta di una passeggiata ad anello adatta anche ai più piccoli, ma non ai passeggini. Il tempo di percorrenza è indicativo. In un paio d’ore circa il giro è fatto, ma mettete in conto un po’ di tempo in più per le varie soste.

Si parte da piazza Garibaldi, nel centro del paese di Cavedine, dove si trovano alcuni posti auto. In alternativa, poco sotto la chiesa si trova un parcheggio libero. Ecco le prime indicazioni, un tabellone con la mappa del percorso, le caratteristiche tecniche, le aree picnic e le posizioni delle 8 tappe. Tutto risulta subito molto chiaro e curato.

Sentiero Archeologico a Cavedine: le 8 tappe

  1. LA FONTE “ROMANA”
  2. CAPITEL DEI MERICANI
  3. COME L’UOMO CAMBIA IL PAESAGGIO
  4. “LA COSINA”
  5. FALESIA “LA COSINA”
  6. UN PAESAGGIO MODELLATO DAI GHIACCI
  7. EPIGRAFE FUNERARIA ROMANA
  8. INCISIONI RUPESTRI

E allora via Si parte alla ricerca della fonte romana, la nostra prima tappa. Si raggiunge in poco tempo lungo una strada sterrata immersa nel verde, tra campi coltivati e lunghi muretti a secco che la delimitano.

Arriviamo quindi in breve tempo alla seconda tappa, il Capitel dei Mericani, dedicato a Santa Maria Assunta. Nel pannello esplicativo viene raccontata la storia dei migranti della Valle di Cavedine che a fine Ottocento andarono in America per cercare una vita migliore.

Lungo il Sentiero Archeologico a Cavedine si trova il cosiddetto Capitel dei Mericani, nei pressi del quale viene narrata la vicenda dei migranti del luogo verso l'America di fine Ottocento

Capitel “dei Mericani” – Cavedine

La terza postazione è un bel punto panoramico. Qui possiamo notare, osservandolo attraverso una grande cornice in legno, come l’uomo ha cambiato nel tempo il paesaggio.Una grande cornice lignea posizonata lungo il Sentiero Archeologico a Cavedine permette di osservare i cambiamenti del paesaggio nel corso dei secoli.Facciamo quindi una breve deviazione verso la tappa 4. “La cosina” è un’ antica grotta usata dai pastori per ripararsi, al cui interno si trova un camino naturale. Forse proprio per questo motivo è stata chiamata così. “Cosina”, infatti, nel dialetto trentino significa “cucina”.
Ritorniamo al punto precedente (pochi metri indietro) e seguiamo il sentiero nel bosco in leggera salita fino ad arrivare alla Falesia “La cosina”. Si tratta di un luogo amato dagli scalatori ed adatto anche alle prime esperienze (ve ne abbiamo parlato in Cavedine: arrampicare alla Cosina). Scalatori ne abbiamo effettivamente incontrati diversi. In questa quinta tappa sono state riprodotte in miniatura su dei pannelli di legno una parete di arrampicata con appoggi per i piedi e una con una corda per arrampicarsi. I bambini si divertiranno un sacco a salire e scendere. Il gioco più divertente (secondo noi) però deve ancora arrivare! Dopo pochi minuti si arriva alla sesta tappa: un paesaggio modellato dai ghiacci. Un altro punto panoramico dove possiamo ammirare di fronte a noi le pareti del Monte Brento. Fino a 20.000 anni fa il luogo dove stiamo camminando ora era ricoperto da un grande ghiacciaio e le pareti del monte sono state rese lisce dal suo spostamento. Anche qui due grandi poltrone in legno invitano ad una pausa rigenerante.
Il percorso è immerso nella natura, posto ideale quando si vuole staccare un po’ la spina.

Eccoci arrivati alle ultime due tappe del Sentiero Archeologico a Cavedine. Cominciamo dall’epigrafe funeraria romana. Presso questo sito storico di grande interesse è stata ritrovata un’iscrizione funeraria, denominata localmente anche “carega del diaol” (sedia del diavolo) o trono della regina. Nei pressi dell’epigrafe è stato creato un grande memory in legno: girando correttamente le caselle viene riprodotta la frase in latino riportata sulla tomba.

Ultima tappa, le incisioni rupestri. Verso la fine del Sentiero Archeologico a Cavedine incontriamo infatti delle lastre di roccia, un tempo incise dall’uomo (croci, mani e altri simboli). Queste incisioni purtroppo ormai sono poco distinguibili, ma pur sempre interessanti.

Ed ecco anche la sorpresa che più ci è piaciuta: un grande pannello in legno con tanti tubi di metallo che si spostano da una parte all’altra, dando origine a diverse forme. Lo scopo è quello di “incidere” in questo grande pannello il proprio corpo o un oggetto, lasciando un segno visibile a chi passerà dopo di voi.

Noi ci siamo divertiti un sacco a spingere avanti e in dietro i tubi cercando di seguire la sagoma del corpo. Da quest’ultima postazione in circa una ventina di minuti si ritorna a Cavedine giungendo dalla parte alta del paese, dove è possibile ammirare la grande chiesa dall’alto.

Sentiero Archeologico di Cavedine: info utili

  • LUOGO: Cavedine
  • PARTENZA: Piazza Garibaldi
  • ARRIVO: Piazza Garibaldi
  • ALTITUDINE: 500 metri
  • DISTANZA: 4,2 km
  • DURATA: dalle 2 alle 3 ore
  • DISLIVELLO: circa 150 metri
  • PASSEGGINO: NO

Val di Cavedine e dintorni

Vi è piaciuto il nuovo Sentiero Archeologico a Cavedine? Ecco allora qualche spunto per altre attività da fare in zona:

Qui trovate inoltre la nostra mini guida sulla Valle dei Laghi e QUI ulteriori dettagli su questo  nuovo percorso.