Vi avevamo già detto che dal 3 al 9 ottobre è la settimana nazionale della dislessia e vi avevamo spiegato alcune cose importanti in questo post (cliccate QUI), ma oggi vi vogliamo segnalare un evento interessante e importante sotto vari aspetti, soprattutto quello della corretta informazione. Stanno infatti per arrivare due giorni di incontri per conoscere e affrontare i disturbi di apprendimento in modo efficace: sabato 8 e domenica 9 ottobre ci saranno giochi, dimostrazioni tecnologiche, attività didattiche, laboratori, conferenze e seminari, tanti eventi proposti dall’Associazione di promozione sociale DSA Trentino – Domani Saremo Autonomi.
Appuntamento dunque sabato 8 ottobre, dalle 15 alle 19.30 e domenica 9 ottobre, dalle 15 alle 18.30, presso la Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto (ingresso da via Garibaldi 33, Trento) con un programma dedicato a cittadini, insegnanti, studenti, istituzioni e volontariato. Questo appuntamento gode anche della collaborazione dell’Università degli studi di Trento, dell’ODFLab (Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione) e dell’interAction Lab, oltre che della Fondazione Bruno Kessler con i3 Intelligent Interfaces and Interaction, delle Edizioni Centro studi Erickson, dell’Associazione Strada Facendo e del gruppo Dolomites Bricks.
Cuore del progetto è fare luce non solo sulla dislessia, che è una condizione neurobiologica che rende più complessa la lettura, ma in generale di tutti i disturbi dell’apprendimento che si conoscono: disgrafia, difficoltà nella scrittura e nel disegno, disortografia con difficoltà nelle competenze ortografiche e discalculia per quanto concerne i numeri e il calcolo. Le statistiche italiane parlano chiaro: l’incidenza nella scuola primaria e secondaria è di circa il 3-4% e in altri stati Europei si evidenziano addirittura percentuali superiori (per esempio il 10% nel Regno Unito).
L’Associazione di promozione sociale DSA Trentino – Domani Saremo Autonomi, costituita il 25 settembre 2015, da un gruppo di genitori che si riuniva già dal 13 maggio del 2014, vuole dare supporto alle famiglie e ai soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA), per attuare azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione. Tante le proposte rivolte alla comunità e agli istituti di ogni ordine e grado per tutelare i diritti di pari opportunità di istruzione dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento e con bisogni educativi speciali (BES). Una bella inziativa di DSA Trentino – Domani Saremo Autonomi è il Gruppo AMA di auto-mutuo-aiuto: un appuntamento a cadenza mensile (di prassi l’ultimo venerdì del mese nella sede a Lavis, in via Mons. Brigà 11) con incontri di confronto, sostegno ed informazione pensato per i genitori, ai quali partecipano anche insegnanti e professionisti del settore dell’età evolutiva.
Potete stampare tutto il programma della due giorni dedicata ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento cliccando sul seguente link: programma_eventi_settimanadislessia2016_20160915_pcv03. Noi vi diamo alcune segnalazioni sul programma, tenendo presente che “giocare, imparare, ascoltare, informare” sono i fili conduttori che si intrecciano nei due pomeriggi.
I bambini dai 6 ai 10 anni potranno cimentarsi con i mattoncini LEGO, seguiti dalla pedagogista Elena Roner, Dolomites Bricks, per sviluppare la creatività e la fantasia, la cooperazione e lo stare insieme, attraverso dei laboratori ludico-ricreativi.
I “ragazzi” dai 10 ai 99 anni potranno divertirsi e allenare la mente con il videogioco Skies of Manawak, esplorare e risolvere enigmi con il gioco interattivo OHR, seguiti dai dottorandi dell’Università Zeno Menestrina, Angela Pasqualotto, Adriano Siesser e Andrea Conci di ODFLab e interAction Lab.
Sarà poi possibile provare “Gary”: un’applicazione di supporto alla lettura con sintesi vocale, con Irene Savoia un’esperta in interfacce informatiche, gruppo i3 di FBK e partecipare a laboratori creativi di fotografia o di reimpostazione della grafia o imparare le basi sull’uso dei software compensativi, ideati dagli insegnanti Paola Pellegrini, Silvia Borrelli e la psicologa Sara Brigo dell’associazione Strada Facendo.
E i genitori? Potranno avere consigli da esperti del settore dell’età evolutiva su DSA, sui compiti a casa con strumenti compensativi, su strategie didattico- educative e tecniche di riabilitazione del linguaggio, con la pedagogista Sonia Boschetto, i logopedisti Lorenzo Cainelli e Silvia Franceschini e la psicologa Valentina Lucca. Saranno disponibili in visione pubblicazioni sulla dislessia e altri disturbi dell’apprendimento editi da Erickson.
Aggiornamenti del programma o informazioni più approfondite saranno disponibile sul sito di DSA Trentino. Per maggiori informazioni e approfondimenti è possibile contattare direttamente l’associazione DSA Trentino – Domani Saremo Autonomi:
Paolo Chisté (Presidente) cell. 3282758583
Katja Tabarelli (Segretaria) cell. 3392082182










Chi sono
corsi agonistici sono stati 7 TITOLI ITALIANI, 6 argenti e 3 bronzi ai NAZIONALI CSI, oltre ad un numero elevato di buoni piazzamenti da parte di tutte le ginnaste e ginnasti, segno di grande competenza da parte dei nostri istruttori.
Nuove proposte
Dal Monte Spinale abbiamo quindi deciso di raggiungere il Ristorante Boch, che si trova al primo troncone della Cabinovia Grostè, per poi discendere con la cabinovia sino al passo Carlo Magno. Il percorso è tutto sterrato, abbastanza ampio tale da far passare biciclette e jeep in servizio al Ristorante Boch, ma comunque breve, diciamo un’ora e mezza considerando il passo di un bambino. Consigliati cappellino e crema solare se la giornata è limpida e soleggiata come quella che abbiamo trovato noi poiché il cammino è al sole e quasi per nulla ombreggiato. Ad un certo punto sulla destra si ha la deviazione per la Malga Boch; noi abbiamo proseguito diritto. Se avessimo girato a destra i due sentieri si sarebbero poi comunque ricongiunti all’arrivo e probabilmente avremmo evitato la salita finale. Salita comunque non particolarmente faticosa, prova il fatto che anche mia figlia di quattro anni, come tanti altri bambini, ha potuto farla a piedi da sola. Appena prima di quest’ultimo tratto si incontra il percorso che arriva da campo Carlo Magno, passando dalla Malga Montagnoli, altra tappa altamente consigliata per i bambini e per gli amanti dei prodotti caseari.
Per chi vuole si può decidere di percorrere la salita abbandonando la strada e passando attraverso i prati, che in inverno si trasformano nelle rinomate piste da sci di Madonna di Campiglio. Diciamo che in ogni caso si arriva al Ristorante Boch con un certo appetito, ulteriormente aumentato dall’aria fresca di montagna. Quindi, senza troppi sensi di colpa, visto la camminata appena fatta, speravamo di pranzare al ristorante. Purtroppo, come già accaduto in un’altra occasione, non abbiamo trovato posti disponibili e volendo avremmo comunque dovuto aspettare parecchio; cosa piuttosto difficile con bambini al seguito! Abbiamo quindi optato per panini e taglieri al bar del ristorante, consumati sulle panchine esterne davanti ad un meraviglioso panorama. Peccato non aver provato il




Serve dirlo? Gaia e Samuel erano entrambi emozionatissimi! Hanno iniziato a saltellare appena arrivati e hanno smesso solo quando Giovanni (operatore tecnico attività ludica) ha spiegato loro che qui bisogna fare piano e non urlare perché altrimenti i cavalli si potrebbero spaventare. I bambini sono andati insieme a Giovanni a spazzolare Pepito, un dolcissimo pony bianco e io ho potuto approfittare della momentanea calma per scambiare qualche parola con Loredana l’istruttore di riferimento di questo maneggio. Mi ha parlato di questo lavoro che non è un lavoro ma una vera e propria passione, dei progetti futuri e delle speranze. Impossibile non cogliere nelle sue parole un profondo amore per i cavalli e anche per i bambini. Anche i miei si sono subito sentiti talmente a loro agio che non sarebbero più andati via!
Ho scoperto che l’equitazione non è solo uno sport, è una vera terapia che aiuta i bambini (e non solo) a catalizzare l’attenzione e le energie ed è quindi ideale per bambini con disturbi di attenzione, iperattivi o che hanno problemi nella sfera dell’apprendimento; il cavallo parla, non con la voce ma con il suo corpo. Il cavallo va ascoltato, capito e compreso e tutta l’attenzione che riceve viene ripagata con sguardi (e dolci “musate”) che dicono più di mille parole.
Prima di andare via abbiamo coccolato l’asinello e Puffo, il maestoso cavallo bianco in pensione e prima di andare via ho promesso ai bambini che saremo tornati prestissimo: questa volta per iniziare il corso, per entrambi. Per Gaia lezioni classiche di equitazione, per Samuel che è più piccolino, lezioni più improntate sul gioco e sulla conoscenza del cavallo. E come potete immaginare, sono 3 giorni che mi chiedono quando si comincia!



