Author - Silvia

Nido di Nago – Coop La Tartaruga

Il nido Conciliazione famiglia – lavoro di Nago si configura come un servizio educativo e sociale per la prima infanzia (0-36 mesi) ed è interpretato come servizio teso a aumentare il benessere delle famiglie, le aiuta a svolgere in modo più responsabile e sereno le proprie funzioni educative e a produrre maggiore capitale relazionale all’interno della propria comunità. È un aiuto per sostenere i genitori a collaborare affinché le famiglie sempre più, possano conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura-crescita. Il tutto in un’ottica di corresponsabilità.
Aperto tutto l’anno, ad esclusione di un periodo di chiusura per questioni igieniche, il servizio offre attività giornaliere che scandiscono la giornata educativa, ma offre anche attività che si connotano come formative per i bambini nei diversi ambiti di sviluppo. Le educatrici, accostate della pedagogista, che supervisiona le attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini, sono costantemente richiamate al una autoanalisi delle proposte e delle modalità di comunicazione bambino-educatore.
La struttura utilizza per lo svolgimento delle attività, le due stanze appositamente adibite o il balcone. I bambini sono invitati a giocare con cestino dei tesori, travasi, attività motoria, attività di manipolazione, lettura libretti, gioco simbolico, gioco euristico, giochi musicali, attività grafico-pittoriche e molto altro. Tutte le attività proposte rientrano in un progetto educativo che viene presentato alle famiglie durante la riunione di inizio anno e dato per mezzo di un cartaceo. Dentro un clima di condivisione la giornata trascorre nel rispetto di tutti, si aiutano i bambini a gestire i primi confronti, le prime scaramucce, si affrontano le prime regole del riordino, della condivisione del gioco che può essere un libro o una palla, del rispetto dell’altro. Il nostro credo, ciò che guida il fare educativo è che “il bambino possiede le capacità cognitive ed emotive per affrontare la vita fin da tenera età”. Il nostro nido si trova a Nago.

Lo staff educativo, inteso come l’insieme degli operatori che agiscono, pur con compiti diversi, all’interno del Nido, è composto essenzialmente da educatori (tagesmutter-babylife-educatori all’infanzia), coordinatrice interna e da tutte le figure professionali specialistiche che collaborano a mantenere una buona qualità del servizio (psicologo e pedagogista). Si parte dal presupposto che sia l’unione dialettica di molteplici competenze sia le diverse esperienze, costituiscono un eccezionale strumento d’arricchimento per singolo ma anche per il gruppo. Riteniamo fondamentale promuovere la dimensione collegiale del lavoro educativo e un buon funzionamento del nostro staff. Unione e confronto sono i requisiti fondamentali, per predisporre un ambiente educativo e un progetto psicopedagogico che tenga effettivamente conto dei bisogni/diritti dei bambini, unitamente a quelli dei genitori e del contesto territoriale. Altro termine di garanzia per il nostro personale è la partecipazione alle iniziative di formazione in servizio e di aggiornamento professionale, organizzate sia dalla cooperativa stessa, sia della Provincia Autonoma di Trento.

COSA OFFRE IL SERVIZIO
• un luogo fisico ed emotivo che si caratterizza come competente e professionale con caratteristiche che ricordano l’ambiente casa-famiglia permettendo accoglienza e cura dei bambini;
• l’inserimento del bambino in un piccolo gruppo permettendo la creazione di un piccolo contesto di socializzazione più rispettoso sia dei tempi del bambino sia delle possibilità di espressione del sè;
• una figura di riferimento stabile per il bambino e per la famiglia;
• la personalizzazione del servizio nel rispetto delle scelte educative della famiglia;
• la flessibilità d’orario del servizio, concordato secondo le esigenze della famiglia e dei bimbi accolti;
• un attivo coinvolgimento della famiglia per poter con maggiore esattezza definire i bisogni che in quel preciso momento la famiglia esprime e personalizzarne la risposta;
• la creazione di una rete a sostegno delle famiglie, delle ragazze madri, dei padri single dei lavoratori a tempo pieno o part time che è in grado di supportarli in tutti gli aspetti pedagogici e organizzativi della relazione.
• Un luogo dove la si possa trovare, grazie alla condivisione educativa con le educatrici, ma anche con altre mamme frequentanti il servizio, un modo più adeguato di aiutare la crescita dei bambini

Il servizio è pensato in termini di flessibilità, adattabilità e elasticità. La scelta di non avere orari predeterminati ma di poterli concordare all’avvio del servizio, permette si di dare risposta alle esigenze della famiglia, molto spesso lavorative, ma al contempo ogni orario pattuito rispetta sempre il bisogno dei bambini di essere presenti per un tempo sufficientemente adeguato al fine di creare un legame con l’educatrice. Gli accordi vengono in seguito formalizzati in un contratto di servizio che garantisce entrambe le parti, definendo impegni e responsabilità.

Per tutte le informazioni relative alle iscrizioni, rette e orari la famiglia è invitata a rivolgersi agli uffici amministrativi della Cooperativa sociale La Tartaruga Via Grazioli, 71 –a Trento: 3662553025 (presidente) – 3933300883 (amministrazione) latartarugacoop@gmail.com www.latartarugacoop.it

La Cooperativa sociale “La Tartaruga” si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo ed in rapporto ad essi opera ed agisce fondando i suoi principi sulla mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, la responsabilità, l’eguaglianza, la trasparenza, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e la sua valorizzazione, favorendo un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. L’intento comune dei soci è di unire le diverse professionalità presenti in cooperativa per poter realizzare servizi di qualità, che possano far fronte alle richieste delle famiglie, del singolo e del territorio. Nostra convinzione è che la multidisciplinarietà sia un ottimo punto di partenza per osservare le innumerevoli sfaccettature che costituiscono un bisogno, ottenendo cosi, una visione di insieme quanto più globale e unitaria oltre che l’idea che sia fondamentale una visione unitaria dell’essere umano avendo così attenzione sia al suo aspetto fisico, emotivo, psichico che spirituale.

All’incontro con il pediatra neonatologo Dino Pedrotti

Nell’ambito dei Corsi di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità, aperti a tutti, sono previsti ogni mese due incontri all’Ospedale S.Camillo di Trento tenuti da Dino Pedrotti, pediatra neonatologo. Io l’ho incontrato per la prima volta 4 o 5 anni fa, quando scrivevo per il giornale Trentino la rubrica “Come eravamo” raccontando di come negli ultimi cent’anni il mondo – trentino e  non solo – fosse inesorabilmente ed incredibilmente cambiato sotto vari aspetti: sociali, economici, professionali, relazionali. Fin da subito mi ha colpito l’incredibile energia di quest’uomo, che nonostante avesse superato gli ottant’anni d’età, metteva un entusiasmo e una determinazione non comuni nel diffondere un approccio al neonato che avesse come unico filo conduttore la domanda: “Ma qual è il suo bene?” Quesito semplice eppure non banale, soprattutto nella messa in pratica quotidiana. Lo sanno bene i genitori e gli adulti di riferimento in generale. In questi anni niente è cambiato: il dottor Pedrotti è sempre più appassionato e d’aiuto per tantissimi genitori. Durante queste serate, che vedono la partecipazione di futuri genitori, ma anche neogenitori e nonni, viene dato in omaggio e commentato insieme il suo libro “Bambini Sani & Felici”, un manuale per essere genitori a 360 gradi, giunto alla quattordicesima edizione. Edito dalla Associazione “ANT-Amici della Neonatologia Trentina parla dei diritti dei neonati e delle responsabilità dei genitori, ma anche dell’ABC dell’allattamento, dell’alimentazione e della prevenzione, per avere figli più sani, mentre l’ABC del comportamento è utile affinché tutti siano più felici, genitori e bambini.  Per chi fosse curioso di leggerlo può scaricarlo anche QUI.

Io ho partecipato allo scorso incontro e, pur da non mamma, l’ho trovato molto interessante. Innanzitutto perché è vero che il dottor Pedrotti affronta di volta in volta un argomento nello specifico, ma ognuno può fare le domande che ritiene più interessanti e trovare le risposte ai propri dubbi. E sappiamo quanto questo è utile soprattutto a chi è in attesa o a che fare per la prima volta con un piccolino appena nato! Il prossimo appuntamento è per stasera ore 20 al San Camillo, come sempre i prossimi appuntamenti li trovate in agenda.

Crediti Fotografici @www.cosafareintrentino.it

Masi di Cavalese

Passeggiate con cavalli e pony per bambini e giri in carrozza presso la stazione di fondovalle della telecabina del Cermis. Orari di apertura: luglio e agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Informazioni 334.7280762

Ora è possibile percorrere l’Adige in gommone! Dai 3 anni in su

Da anni penso che sarebbe bellissimo se l’Adige prendesse vita. Intendo sia le sue sponde, con un bel parco tipo il Talvera a Bolzano, ma anche qualche locale o ristornate, sia il fiume vero e proprio. Mi piacerebbe moltissimo ci fosse un battello, come in tante città, per fare un giro o semplicemente per spostarsi da un luogo all’altro. Per i turisti, per i bambini, ma anche per me che ho sempre amato questo tipo di gita. Credo che la strada sia ancora lunga, ma qualcosa si sta muovendo! Da poco infatti sono iniziati i giri (tipo quelli per il rafting) in gommone sull’Adige, a cura di Trentino Wild, sia a Trento che a Rovereto. Nel primo caso si parte da Roncafort per scendere a Trento Sud, all’altezza del nuovo bici-grill, nel secondo caso si parte da Rovereto per scendere a Nomi. L’età minima è di 3 anni e gli adulti sappiano giù che bisogna pagaiare! Ma tutto viene spiegato nella lezione teorica iniziale, con informazioni utili anche sulla sicurezza pur non essendoci nulla di pericoloso in questa attività. Il tragitto dura due ore circa e sarà in compagnia di una guida rafting, brevettata F.I.Raft specificamente formata anche per il soccorso fluviale.

La discesa in gommone sarà quindi un’emozionante navigazione del fiume, a bordo di un battello pneumatico studiato appositamente per il fluviale. Le accoglienti acque dell’Adige ci accompagneranno alla scoperta del fiume, dei suoi “abitanti” (come il germano reale, gli aironi, i vari insetti). Si potrà inoltre scoprire come il fiume ha lasciato il segno sulla città di Trento, attraverso i secoli: cultura, natura, territorio, associati ad una nuova esperienza all’aria aperta. L’attività è accessibile a tutti, dai 3 anni in su, senza alcuna limitazione. Si svolge rimanendo completamente all’asciutto; si consiglia di portare abbigliamento comodo e sportivo adeguato alla stagione, un k-way e comunque delle scarpe di ricambio.

L’escursione viene effettuata il sabato pomeriggio alle 14.30 su prenotazione, con la disponibilità per altri giorni su richiesta con un minimo di 8 persone (massimo 15 persone a gommone). La prenotazione va fatta entro mezzogiorno del giorno antecedente l’uscita.  Costo: 20€ a persona (16€ con età inferiore ai 16 anni). Noi andemo presto a provarla!

Info: Trentino Wild | tel. +39 329 2743226

Il coniglietto Pasqualino…un'idea che farà emozionare i bimbi

Pasqua si avvicina e come accade da cinque anni a questa parte non vedo l’ora che arrivi. Già, perchè da quando c’è Samuel nella mia vita ha assunto un sapore tutto particolare. Ricordandomi infatti una tradizione tedesca che mi aveva raccontato la maestra delle elementari io e Salvatore abbiamo dato vita ad un appuntamento ormai irrinunciabile: l’arrivo del coniglietto Pasqualino. Compriamo un sacco di ovetti (ogni anno aumentano, tanto poi finiscono in torte e plum cake!) e al mattino quando si sveglia glieli facciamo trovare sparsi in tutta la casa. Ricordo ancora la prima volta: dopo averli scoperti nel letto seguiva ridendo tutta la scia colorata che portava dal suo letto in cucina, raccogliendoli in una grande ciotola. Ma non era finita, perchè quando ha preparato la tavola per la colazione li ho trovati tra le posate…e quando si è messo le ciabatte erano nascosti anche lì dentro. E uguale nelle tasche dei jeans, nel cassetto dei calzini, nella federa del cuscino, nel portapenne, tra le costruzioni del Lego. Una bellissima maniera per svegliarsi tutti assieme in una giornata di festa. Anche per noi adulti è divertente, sia nel nascondere gli ovetti che nel farli trovare ai bambini chiedendo loro di fare qualcosa (tipo dare l’acqua ai fiori) e facendoglieli trovare casualmente. Vedrete che divertente caccia al tesoro! Noi la facciamo anche in camper… e quest’anno la splendida cornice sarà il golfo di Napoli 🙂

La parte che mi piace di più è che a distanza di ore – ma anche di giorni – spuntano ovviamente ancora ovetti su ovetti, e vedere ogni volta i bambini divertiti e sorpresi (specialmente se li rimettete nei posti dove hanno già controllato!) è meraviglioso! Allora buona Pasqua e fatemi sapere com’è andata! Silvia

Ecco le foto dello Show del Trentino dei bambini!!!

Sono passate alcune settimane dal giorno dello spettacolo, ma l’entusiasmo ricordando quel bel pomeriggio è rimasto immutato! Ecco a voi le fotografie di Romano Magrone…belle vero? Per vederle bene cliccateci sopra, e per scorrerle una dopo l’altra schiacciate la freccia sulla destra.

La primavera da indossare: magliette carine fai da te

Ecco un altro bel lavoretto realizzato dalla nostra amica Yolina poi suggerimenti per creare in casa una nuvola e un bellissimo cuore da appendere sulla parete (QUI) ecco alcuni consigli pratici su come dipingere delle magliette molto speciali:

“Dopo un lungo inverno fatto di nuvole dentro e fuori è arrivata finalmente la primavera, con tutte le sue bellezze: mi piace mettere via volentieri giacche pesanti, maglioni e stivali e sostituirli con la leggerezza, i colori vivaci e l’allegria della bella stagione. Frugando negli armadi ho trovato una scorta di magliette bianche di mia figlia e mi è venuta subito voglia di renderle belle, originali e uniche. Come? Dipingendole con i colori tessili. Divertimento assicurato!
Prima faccio gli schizzi e decido i motivi da usare: fiori e cuori, tipicamente primaverili. Poi mi scappa un gufo e Sara, invece, decide di disegnare un pesce con occhiali da sole che sta in spiaggia. Beata la fantasia dei bambini!
Per chi volesse provare ecco il procedimento: stendete la maglietta su un piano in modo da lavorare solo sulla parte interessata, sia il davanti o il dietro, fissandola con delle mollette. Io ho usato un tagliere che ho praticamente “vestito” con la maglietta. Ci sono diverse tecniche per dipingere: lo si può fare direttamente con un pennello e colori per tessuti o con pastelli tessili, oppure si può usare la tecnica della stampa come nel mio caso, con un procedimento estremamente semplificata. Per la maglietta a cuori ho usato una patata, che essendo liscia ed elastica è ottima per questo lavoro: ho intagliato un cuore, l’ho spalmato di colore con l’aiuto di un pennello e l’ho appoggiato sulla stoffa, ripetendo l’operazione più volte con colori diversi. Per la maglietta fiorita ho ritagliato tre fiori in gommapiuma, in diverse scale di grandezza, usando poi un colore diverso. L’effetto che si crea con questo tipo di stampa è un po’ diverso. Il disegno risulta meno preciso e leggermente sbiadito.
Dopo qualche ora quando i disegni sono completamente asciutti i colori vanno fissati. La parte dipinta si copre con carta da forno e si stira per 3-4-minuti (o secondo gli istruzioni del colore usato) dopodiché le magliette possono essere lavate tranquillamente a 30°C.  Per rendere il disegno ancora più interessante ho attaccato dei bottoni e elementi, ritagliati da bottiglie di plastica. E devo dire che il mio lavoro è stato molto gradito dai bambini e anche dagli amici a scuola. Sentire “Che brava la tua mamma!” non ha prezzo.

Alla prossima! Yolina 

Scuola montessoriana in Trentino: un importante passo avanti

Il Dipartimento della conoscenza della Provincia di Trento ha confermato l’autorizzazione per lo svolgimento dei corsi a Metodo Montessori sul territorio trentino. Per la prima volta nella nostra provincia insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria potranno scegliere di formarsi alla pedagogia montessoriana, acquisendo un titolo riconosciuto dal MIUR. Inoltre, la formazione sarà garanzia per l’avvio della sperimentazione del Metodo nelle scuole pubbliche trentine che potranno offrire l’approccio Montessori come altra possibilità rispetto a quella esistente sul territorio, rispondendo così ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie che lo richiedono.  Anche di questo si parlerà  domani, venerdì 11 aprile, presso la Sala Rosa della Regione (ore 17,30) con Paola Trabalzini, studiosa del pensiero montessoriano e docente all’Università la “Sapienza” di Roma. Assieme a lei si rifletterà sulle caratteristiche che contraddistinguono una scuola a misura di bambino.

Questo incontro aggiunge un tassello in più al percorso organizzato a Trento da Il Melograno, una città in cui fino allo scorso anno non si era mai realizzata nessuna iniziativa dedicata in maniera specifica a Maria Montessori e alla sua pedagogia. L’Associazione ha così avuto il privilegio di ospitare professionisti di elevata caratura come l’etnopediatra Elena Balsamo, lo scienziato Mario Valle e in occasione del Convegno, realizzato la scorsa primavera  e tanto partecipato da un uditorio interessato e molto vasto, i grandi del pensiero montessoriano come il Prof. Raniero Regni, C. Buttafava grande erede del pensiero montessoriano, operatrici dal Centro Nascita Montessori, G. Honegger Fresco sua ultima allieva ancora vivente. Attraverso iniziative di questo stampo, l’Associazione ha rilevato un elevato interesse generale all’approfondimento di un possibile approccio all’infanzia, ai bisogni educativi e formativi dei bambini diverso dal modello prevalente entrando, in questo modo, in contatto con tante famiglie, dirigenti scolastici, insegnanti, professionisti che a vario livello si trovano a contatto con l’infanzia e che hanno condiviso con “Il Melograno” l’esigenza profonda che anche in Trentino possano sorgere realtà educative e scolastiche montessoriane. Appuntamento quindi a domani, per sapere nei dettagli questa bella novità.

Clown Molletta

Clown Molletta, personaggio eccentrico, magicomico poeta del sorriso, propone spettacoli per bambini e adulti, con numeri emozionanti, divertenti, originali. Vi stupirà cercando di trasportare il fantastico mondo del circo direttamente nei vostri cuori. I grandi torneranno bambini e, voi bambini, riderete!

Il MollettaComicShow è spesso richiesto anche negli alberghi perché con il suo linguaggio è capace di raggiungere qualsiasi tipo di pubblico…italiani e stranieri, adulti e bambini. Oltre a questo Clown Molletta propone animazione ed intrattenimento per compleanni, matrimoni, feste e sagre, ma ha anche una scuola di circo a Riva del Garda, tiene dei corsi presso la scuola di Danza Viva di Mariagrazia Torboli a Rovereto e a Mattarello presso la scuola di danza Movimento di Cinzia Leonardi.

Info e prenotazioni: 📞 339 252 4922

Il calendario delle attività: capiamo il tempo assieme

Spiegare la concezione del tempo a un bambino di 2, 3 o 4 anni non è un’impresa facile. Beata innocenza, i piccoli sembrano vivere in una bolla fatata, dove non esistono orologi, minuti contati e corse contro il tempo. Per loro “domani” è fra 5 minuti o fra una settimana: quando dico al mio treenne “ancora 5 minuti” mi risponde “Wow, mamma, così tanti?” per loro non esistono i giorni della settimana, mesi o anni. Il passare del tempo è più legato alle attività, al fare: “Ora faccio la nanna, poi merenda, poi piscina, poi cena…”. Per questo cercavo qualcosa che mi aiutasse a spiegare come funziona il fluire del tempo, dei giorni, delle stagioni e degli anni, per evitare anche discussioni senza fine del tipo “oggi è il mio compleanno?”…no amore mio siamo a febbraio ci vogliono ancora 3 mesi…”allora domani è il mio compleanno”…no amore sei nato a maggio. E poi si sa i bambini amano i rituali sempre uguali, che scandiscono le loro giornate e le abitudini li fanno sentire sicuri.
Per questo ho cercato di raffigurare, su di un pannello di feltro, un calendario con i giorni della settimana e le varie attività previste, come andare alla materna, in piscina, in biblioteca, al parco. E sabato e domenica a casa con mamma e papà. Lungo il bordo ho messo i giorni del mese, con una mollettina di legno da spostare giorno per giorno. A destra ho pensato di definire i mesi, distinguendoli in base alle 4 stagioni, in modo che fosse più semplice raffigurare i 12 mesi in base al clima (anche se ultimamente devo dire che ho visto 24 gradi a novembre e nevicare a giugno…ma mi auguro siano rare eccezioni). Ho inserito anche il tempo climatico con sole, nuvole, pioggia e saette. Infine in alto ho personalizzato il calendario raffigurando le mie due pesti.
Una volta appeso il pannello, i bimbi sono subito corsi a staccare ed attaccare le varie attività sui giorni della settimana e piano piano hanno iniziato a prendere confidenza con mesi e stagioni. Ora non rimane che insegnare loro la filastrocca: 30 giorni ha novembre, con aprile, giugno e settembre, di 28 ce n’è uno tutti gli altri ne han 31.

Trovate questo ed altri articoli scritti da Silvia Sasso sul suo blog 1-2-3-MaRaMeo, e chi è interessato alla pedagogia montessoriana può iscriversi al gruppo Facebook Aiutami a fare da solo – Montessori in Trentino.