Oggi amici del Trentino dei bambini vi vogliamo parlare del bel parco giochi di Garniga Terme. Scoperto quasi per caso ci ha lasciato veramente a bocca aperta. Raggiungibile in una mezz’oretta da Trento (ad Aldeno prendere il bivio in direzione Cimone), o in alternativa dalle Viote in 20 minuti di macchina, questo nuovo parco giochi vi stupirà! Mentre i bambini si divertono sulle altalene, scivoli, corde e la mini arrampicata, voi potrete rilassarvi e passeggiare lungo la riva del piccolo laghetto, vero fulcro del parco.

Archive - Agosto 2017
Quando si dice “alba in malga” istintivamente viene in mente una situazione di fatica, freddo, stanchezza. Niente di più sbagliato (almeno, se non la si fa tutti i giorni). Ci sono stata con Samuel, ormai 13 anni, e temevo si sarebbe annoiato… e invece si è divertito moltissimo, imparando un sacco di cose nuove.
Siamo arrivati alla struttura nel pomeriggio: la strada è un po’ lunga, ma il luogo e il cibo meritano assolutamente. Se volete una nuova meta per le prossime gite, segnatevela senza dubbio: è aperta fino a fine settembre/ottobre (dipende da come va l’autunno a livello di temperature).
Il tempo di sistemare le cose, conoscere i nostri nuovi amici che avrebbero vissuto assieme a noi questa nuova esperienza e via! Con Elena e Thomas, accompagnatori di territorio, abbiamo scoperto un sacco di curiosità sulle piante, sui fiori della zona e sugli animali che lì vivono. Il programma prevedeva una passeggiata di un’oretta circa, con vista sulla Val di Fiemme, ma ci ha sorpreso un temporale e siamo dovuti tornare indietro. Ma l’entusiasmo è rimasto immutato, grazie agli accompagnatori che ci hanno sorpreso con mille storie e nuove invenzioni (Thomas ci ha spiegato tutti i trucchi per fare le fotografie con lo smartphone, nelle situazioni e luoghi più inconsueti… un vero mago di creatività!)
Ridendo e scherzando è arrivato il momento della cena, con ottimi antipasti, canederli o zuppa d’orzo, polenta e spezzatino ed un ottimo strudel. Bambini contenti e genitori pure! A fine pasto Mario, il gestore, si è fermato a raccontarci un po’ la sua storia e quella della malga: aneddoti, ricordi e curiosità che ci hanno accompagnato dolcemente all’ora di andare a dormire nelle nostre stanze, tra letti in legno e coperte calde per la notte.
E poi… driiiin! alle 5 il suono della sveglia, vestirsi in modalità automatica, andare a recuperare le mucche che nella notte a causa del temporale si erano allontanate dalla malga… insomma, un’avventura! Ma che gioia quando le abbiamo trovate! I bambini si sentivano dei perfetti pastori, affiancando Massimo nel suo lavoro. Siamo poi arrivati alla stalla, dove abbiamo provato a mungere, scoprendo di essere decisamente tagliati per questo lavoro (Samuel addirittura mungeva a due mani). Ecco arrivato quindi il momento tanto atteso della colazione: super! Torte fatta in casa con la ricotta e gli amaretti, oppure pere e noci; yogurt, pane fatto in casa con burro e marmellata, affettati vari, crepes…una goduria!
Ma non è finita: ancora un po’ di lezioni naturalistiche di Thomas, davvero eccezionale nel suo modo d’essere, e poi ci aspettava la casarada, cioè la produzione del formaggio e in questo caso della Tosela. Massimo ci ha spiegato passo a passo come si produce, facendocela assaggiare appena pronta…e che emozione portarsene a casa un pezzetto!
Insomma, non ci siamo fatti mancare niente, anzi! Ci siamo salutati con la promessa che ripeteremo di certo quest’esperienza, magari sempre in Val di Fiemme a Malga Sadole (altra struttura da visitare assolutamente!). Ecco qui le nostre facce allegre… chi parlava di fatica, freddo e stanchezza!?! 😉
Cos’è il Pegorar? Intanto vi dico che dal Pegorar si ha una super vista sull’Andalo Life Park e su tutto Andalo e poi aggiungo che il Pegorar é un maso e che per raggiungerlo é stato creato un grazioso sentiero che parte dal Plan dei Sarnacli (dov c’è la chiesetta della Madonna del Loreto) e si snoda nel bosco sottostante, tutta pianeggiante … o quasi.
La cosa bella di questo sentiero che potete percorrere in circa quaranta minuti andata e ritorno é il fatto che é stato “attrezzato” per poter mostrar la meraviglia della geologia che caratterizza questa particolare zona: ponticelli di legno sospesi sopra forre scavate nelle rocce, sovrastate da grandi ammassamenti rocciosi che fanno pensare ai giganti. 
Noi torniamo indietro per fare una piccola sosta al bar dei Sarnacli e dare uno sguardo alla piccola cappella che sta proprio in mezzo al “Plan” che, tra l’altro, é un posto ottimale per prende il sole e fermarsi a fare un piccolo pic nic.
Non consiglierei di salire ad Andalo solo per questa passeggiata, ma se siete in zona fate un giro fino a qui e incamminatevi su questo sentiero, tra l’altro da qui parte la strada per salire a Malga Tovre o al Rifugio La Montanara, di cui vi aveva già parlato Silvia.
Vi ricordate quando vi abbiamo presentato la cartoleria Duomocenter in centro città a Trento? Bene, lo staff è prontissimo: è già tutto arrivato per il prossimo anno scolastico e, consiglio da non trascurare, se volete risparmiarvi la ressa di settembre potete andare a scegliere con calma tutto ciò che vi serve per iniziare al meglio la nuova avventura.
Scegliere la cartella è il primo passo per fare degli acquisti intelligenti per la scuola, ma anche il più importante, perché seguirà ogni giorno i vostri bambini carichi del peso di tutti i materiali necessari, ma anche pieni di emozioni! Le caratteristiche fondamentali per un ottimo zaino sono: ERGONOMIA, INDIVIDUALITA’, SOSTENIBILITA’ e VISIBILITA’.
Scegliere uno zaino leggero è già un buon inizio e se lo prendete con le strisce catarifrangenti vostro figlio sarà più visibile e più sicuro. Giustamente i bambini hanno i loro gusti e oltre ad acquistare un prodotto valido e funzionale possono scegliere tra le tante grafiche accattivanti per portarlo con entusiasmo! Certo è vero che queste linee costano un po’ di più rispetto ai marchi commerciali che stancano presto i bambini ma acquistare uno zaino ben strutturato permette un risparmio negli anni e soprattutto tutela la schiena dei nostri ragazzi. Ecco nel dettaglio le varie marche che propone Duomocenter:
ERGOBAG – Lo zaino Ergobag unisce le caratteristiche ergonomiche degli zaini da trekking più innovativi, alle qualità strutturali delle migliori cartelle per la scuola elementare. Zaino che ha ottenuto anche il sigillo di qualità IGR ”prodotto ergonomico”!

Gli zaini ERGOBAG sono:
- I più ergonomici: grazie alle barre in alluminio, alla doppia cintura (pettorale e lombare) allo schienale imbottito, alla coulisse e sopratutto allo schienale regolabile in altezza per seguire lo sviluppo del bambino nel corso del tempo, lo zaino Ergobag consente una distribuzione perfetta dei pesi, proteggendo spalle, collo e zona dorsale.
- Bellissimi e personalizzabili, grazie a tantissimi adesivi in velcro intercambiabili. Si possono inoltre creare adesivi personalizzati, con le foto o le immagini che preferiamo.
- Ben costruiti: qualità tedesca, gli zaini Ergobag sono curati in ogni minimo dettaglio e prodotti attraverso diverse fasi di lavorazione.
- Pratici: grazie ai molti spazi pensati per tutte le funzioni: lo scomparto per i libri, quello per gli oggetti, ma anche una tasca specifica per la borraccia e la merenda!
- Totalmente sostenibili! Gli zaini Ergobag sono costruiti con tessuti ricavati al 100% da bottiglie in PET riciclate. In questo modo, oltre a essere interamente impermeabili, gli zaini rispettano l’ambiente.
SACTH – Lo zaino perfetto per la scuola media e superiore. Il design incontra e si fonde con una struttura ergonomica unica nel suo genere. Il rispetto per l’ambiente è massimo grazie ai tessuti realizzati con materiale 100% PET.
SCOUT – Da sempre sinonimo di qualità, ergonomia e sicurezza. Grazie alla struttura rigida o semi rigida e al sistema di regolazione dello schienale, la cartella Scout distribuisce il peso al suo interno in modo corretto e rende molto semplice organizzare il materiale scolastico. I suoi inserti catarifrangenti e fluorescenti rendono ben visibile il bambino sulla strada e questo ne aumenta la sicurezza negli spostamenti in città. Scout è garantita tre anni e propone un’ampia scelta di accessori come: astucci, borse sportive, borracce, ombrelli, portafogli, e molto altro tutto coordinato alla fantasia della cartella.

Burton
BURTON – Sinonimo di personalità e libertà. Il marchio più amato nel mondo degli snowboarder è oggi un vero punto di riferimento nel settore moda. Gli zaini sono adatti per l’università, il lavoro e il tempo libero grazie alla perfetta combinazione tra design e funzionalità.
SEVEN – INVICTA – Da sempre sinonimo di zaino. Uno zaino Seven nasce da un’idea. Un’idea brillante, creativa, fantasiosa, colorata. Uno zaino Seven nasce dalla passione, dall’energia, dalla voglia di innovazione, dall’allegria, le stesse che ci guidano nella creazione dei nostri prodotti che, con oltre 40 anni di storia alle spalle, sono diventati il simbolo di intere generazioni. Seven è sinonimo di zaino ma anche di design,

kit mancini
Bambini o ragazzi mancini? E’ sempre utile sapere che per i mancini o per chi ha problemi di impugnatura esistono prodotti utili e dedicati per favorire e aiutare il bambino alla giusta impugnatura.

Troppe spese? In effetti sono sempre tante e onerose, ma da Duomocenter potete trovare prezzi concorrenziali tutto l’anno su tanti prodotti, quaderni maxi 100g, colle Pritt, Frixion… e tanto altro!
Tutto lo staff è sempre a vostra disposizione per aiutarvi e seguirvi con professionalità e simpatia.
Attenzione! Un super servizio è attivo: si invia la lista per la scuola per email a info@duomocenter.com, te la porteranno a casa gratuitamente dal 1° settembre (in zona Trento).
Sull’acquisto scolastico o sulla lista scuola poi Duomocenter cerca di coccolarti il più possibile:
- Etichette gratuite con nome e classe del bambino per personalizzare il materiale ( nb: omaggio su venti euro di spesa per chi ha la CARD del Trentino dei Bambini)
- Per acquisto zaino Ergobag in omaggio custodia per i quaderni (fino esaurimento scorte)
- Utile e sempre apprezzato omaggio firmato
Il Tonale e le sue sorprese. Vi ricordate quando Silvia aveva avuto la possibilità di fare un “bagno inaspettato” proprio in Val di Sole, sul Tonale? Per rinfrescarvi la memoria basta leggere questo suo articolo e farvi venire un po’ (anzi molta) voglia di fare un giretto in questa splendida valle. Ma se per fare il bagno vi manca un po’ di dovuto coraggio ecco un’idea alternativa che ci ha consigliato la nostra amica Silvia Sasso, che al Tonale è di casa: la passeggiata alla scoperta della Torbiera del Tonale.
La torbiera non è altro che una vasta conca umida ed è caratterizzata da una notevole varietà di ambienti alle quali corrisponde un’eccezionale ricchezza di biodiversità. Per questo la zona è stata dichiarata area protetta entrando a far parte della Rete Natura 2000 (l’Unione Europea ha designato un sistema di aree meritevoli di protezione a livello continentale).
Si tratta di un vero e proprio “paradiso botanico”: piante carnivore, specie vegetali diffuse nelle regioni artiche e rarissime sulle Alpi sono alcuni esempi. Non mancano naturalmente le specie animali: soprattutto insetti, anfibi e rettili. Spesso si tratta di specie rare che qui alla torbiera trovano rifugio e nutrimento, come per esempio la libellula e il tritone alpino. Vicino alla torbiera c’è un’area a bosco rado che ospita mammiferi come il capriolo e il maestoso cervo, ma anche galli cedroni e forcelli, grazie ai cespugli del sottobosco.
La storia, qui alla torbiera, la fa da padrone: analizzando i pollini e i tronchi fossili imprigionati fra gli strati di torba si sono potuti chiarire i cambiamenti climatici e l’evoluzione del paesaggio. Ci sono anche testimonianze storiche dell’uomo: residuati bellici sprofondati sotto la molle superficie acquitrinosa del terreno, quale testimonianza della Grande Guerra. Quello che ha percorso Silvia per noi è il percorso tematico che si trova nella parte della torbiera situata a valle della strada statale. Poco impegnativo e accessibile a tutti consiste in 12 punti di osservazione e un punto informativo con un interessante allestimento didattico che aiuta a conoscere ed apprezzare lo straordinario patrimonio di biodiversità dell’area. Gli esperti della zona ci dicono che camminando in silenzio (sempre che con i bimbi vi riesca…), con un po’ di fortuna non è difficile scorgere i timidi animali del bosco.
Silvia non è stata così fortunata, ma ci conferma che per le famiglie e i bambini questa passeggiata semplice e divertente grazie alle installazioni, è molto carina e permette di trovare un po’ di frescura lungo i sentieri del biotopo.
Arrivare è semplice, grazie alle tabelle con le mappe, una anche all’inzio del sentiero. Si può parcheggiare la macchina presso la chiesa parrocchiale San Bartolomeo e il percorso parte imboccando il sentierino dopo Torre Presena, la terza Torre bianca al termine di Via San Bartolomeo e si snoda lungo la parte bassa della conca del Tonale. Raggiunta la strada statale la si prosegue per qualche metro in direzione Vermiglio ed in prossimità dell’area di sosta con tavole da pic nic e parcheggio auto la si attraversa per imboccare il sentiero che sale a monte della statale. Si prosegue finchè non si raggiunge l’altiporto del Tonale, lo si attraversa verso l’Ospizio San Bartolomeo che si vede in alto e si continua fino alla strada asfaltata che riporta all’abitato di Passo del Tonale. Lungo il percorso si trovano anche siti attrezzati con tavole e griglia.
La passeggiata dalla chiesa fino alla strada statale, dura circa 40 minuti, da li poi si può proseguire fino all’aliporto verso l’ospizio (per riconoscerlo c’è la chiesetta dell’ospizio vicino all’Hotel Mirandola, uno degli hotel più storici del Passo) e tutto il giro coi bimbi sono buone 2 ore. Un’alternativa a questo giro, può essere quello di arrivare alla strada asfaltata in fondo ai prati e invece che proseguire verso l’aliporto, prendere il sentiero a destra sul ponte del torrente e si ritorna per il “percorso vita” situato all’interno del bosco, un po’ più pianeggiante e corto. Si arriva alla Chiesa di S.Bartolomeo. Tempo percorrenza di questo giro circa un’ora e mezza.
Silvia e i suoi piccoli si sono divertiti molto, quindi non ci resta che seguire il consiglio! 😉
Se vi state chiedendo dove andare in estate con il passeggino, nel sito trovate tante possibilità (CLICCA QUI), ma eccone un’altra perfetta anche per chi ha passeggini normali e non strutturati per le strade sterrate. Abbiamo scoperto qualche giorno fa, grazie alla nostra insuperabile amica Dora della Strada dei Formaggi delle Dolomiti Malga Peniola, a quota quasi 1500 metri, proprio sopra il paese di Moena.

Noi siamo arrivati per ora di merenda, giusto in tempo per assaggiare le loro famose fortaie (gli strauben altoatesini). In alternativa c’erano le frittelle di mele e i fagottini alla nutella. Materie prime di qualità, prezzi poco più alti della media (primi tra i 7 e gli 11 euro, ma pasta fatta in casa, con Puzzone di Moena e speck nostrano; secondi tra i 13 e i 22 euro del piatto “Peniola”, con polenta, salsiccia, funghi, gulasch di manzo, cervo in umido e formaggio fuso) ed ottime recensioni anche su TripAdvisor.
Molto carina la chiesetta, il piccolo parco giochi per i bambini ed un ambiente familiare e confortevole. Che dire? Torneremo presto per un bel pranzo, questo è certo!
Il lago di Levico, sempre affascinante in ogni stagione, ci eravamo già stati in primavera, (QUI il nostro racconto) quando è forse meno affollato, ma anche in estate è una meta ideale per le famiglie: tanto verde, panchine e tavoli per un pic nic all’aria aperta, un bel parco giochi e un comodo bar sulla spiaggia per una pausa caffè o un gelato per merenda. L’idea iniziale era una giornata di relax, con un bel bagno nel lago (vista la temperatura piuttosto calda), ma prima abbiamo deciso di fare due passi e alla fine ci siamo ritrovati ad aver fatto il giro del lago.
Il percorso parte proprio vicino alla Taverna, stabilimento balneare del Parc Hotel Du lac, aperto a tutti (struttura molto bella e adatta alle famiglie, con un bel prato, piscina riscaldata, scivolo e tanti divertimenti…).

Dopo circa un’oretta di camminata la strada si allontana leggermente dal lago, salendo per un po’ in salita, ma risulta sempre ampia e comodamente percorribile anche con i passeggini.
Poco oltre si arriva ad una serie di cartelli con le indicazioni per Forte Tenna, Passo Borcola e il giro del lato sinistro del lago, all’altezza del Biotopo Pizè. Da qui il percorso diventa decisamente più suggestivo, ma un po’ più impegnativo (in alcuni tratti) e non adatto a passeggini, si snoda infatti nel bosco, tra radici sporgenti, qualche sasso e continui saliscendi naturali.

Abbiamo poi ripreso la nostra passeggiata con la promessa di un buon gelato e di una lunga sosta al parco giochi, ma mancava ancora un po’ di strada, per alcuni tratti in graduale salita, ma in penombra… la temperatura era ideale per passeggiare ed ammirare dall’alto il lago con i suoi mille colori, qualche canoa e un nuotatore solitario.









































