Author - Elisa

Alla Cascata del Lupo: sentiero avventuroso!

Sull’Altopiano di Piné, vicino al Lago delle Piazze, abbiamo esplorato per voi uno splendido angolo di Trentino, uno di quei posti un po’ magici: un bosco proprio dietro un abitato dove in poco tempo si raggiunge una  splendida cascata; la cascata del Lupo!
Lasciate la macchina nell’ampio parcheggio proprio dietro la chiesa di Piazze (per raggiungerla provenendo da Piné, svoltate a sinistra poco prima di arrivare all’Albergo Miramonti, è una curva praticamente a U quindi non potete sbagliare, da li in un paio di minuti raggiungerete la chiesa), e seguite il sentiero che parte proprio nei pressi dell’isola ecologica.

Si tratta di un sentiero per veri avventurieri, una discesa fatta di scale di roccia e gradinate disegnate dalle radici degli alberi, un pendio piuttosto impegnativo ma breve (circa 20 minuti per arrivare alla cascata) che però saprà entusiasmare i piccoli esploratori! Insomma…bellissimo, ma da percorrere con molta attenzione soprattutto in discesa e con i bambini piccoli, ed ovviamente un po’ faticoso nella risalita.

Il percorso, come detto, non è molto lungo, mettete in preventivo un paio di orette, tra andata, ritorno e sosta alla cascata, se invece volete fare un’escursione che vi occupi tutta la giornata potete continuare, come segnalato, e raggiungere le splendide Piramidi di Segonzano (1 ora e 50 minuti), dove potete trovare aperto, durante il periodo estivo il ristobar chiosco alle Piramidi.

Altro punto di accesso alla cascata:
In alternativa soprattutto con bambini piccoli e se volete evitare la ripida discesa, e di conseguenza la faticosa seppur breve salita, vi consigliamo di partire da Segonzano. Nel dettaglio, se arrivate da Cembra una volta giunti a Faver, seguite le indicazioni per Segonzano superate l’abitato fino ad arrivare al ristobar chiosco alle Piramidi, e pochi metri dopo svoltate a sinistra prendendo un strada asfaltata e in cinque minuti raggiungerete un piccolo parcheggio dove potete lasciare la macchina. Da li in un quarto d’ora si raggiunge la Cascata del Lupo.

La fatica verrà di sicuro ripagata con un bellissimo spettacolo. Le immagini parlano da sole: la potenza e la forza di una cascata ammalia piccoli e grandi; il colore verde  dei muschi sulle pareti rocciose, poi, sono di un’intensità incredibile.
cascata lupo 5Un posto incantevole che merita una visita in qualsiasi stagione, con particolare attenzione in inverno, soprattutto per il problema ghiaccio.  In assenza della neve, ma con le basse temperature, guardate che spettacolo diventano le cascate (foto di Giorgio Da Teai – Gruppo Fotoamatori Segonzano). Sculture per mano di acqua e natura che lasceranno a bocca aperta i bambini! Con la presenza di neve invece, vista la ripidità del percorso e la formazione di ghiaccio, sono indispensabili i ramponcini, quindi sconsigliamo l’escursione con i bambini piccoli.

E voi, lo conoscete già questo splendido angolo di Trentino?

Che panorama dal Belvedere a Lavarone!

Gita invernale sull’altopiano di Lavarone: dopo aver raggiunto la frazione Bertoldi, ci siamo diretti al piccolo abitato di Slaghenaufi dove si lascia la macchina nel primo parcheggio sulla destra.


Da qui parte un sentiero che conduce alla Baita Belem e al punto panoramico del Belvedere. La strada forestale è comoda e il dislivello contenuto, vi consigliamo vista la neve che può coprire alcune tabelle e segnali, di seguire sempre le indicazioni per monte Cimone e tenervi sulla strada principale.
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Se avete un bob potrebbe essere una bella idea portarlo con voi e utilizzarlo nei tratti più in pendenza. In circa un’oretta si arriva a Baita Belem e da qui si raggiunge il Belvedere in circa 10 minuti.
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Quest’ultimo tratto è il più impegnativo ed esposto, per questo motivo vi consigliamo di tenere i bambini per mano. Una volta raggiunto il punto panoramico il paesaggio che vi aspetta è incantevole spaziando dal monte Bondone, al Lagorai, e nel fondovalle la fanno da padroni il lago di Levico e Caldonazzo.
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Durante il ritorno abbiamo optato per un pranzetto allo chalet Tana Incantata che si trova direttamente sulle piste da sci ed è facilmente raggiungibile con una deviazione di circa un quarto d’ora (ben segnalata). Il locale è molto bello ed accogliente e si possono trovare i piatti tipici della cucina trentina. Noi abbiamo scelto degli strangolapreti con la fonduta di formaggio Vezzena e del “tonco de pontesel” con polenta di patate e classica, tutto ottimo! Unico suggerimento, nel weekend evitate le ore di punta, essendo sulle piste lo chalet è molto affollato. Da qui in circa 25 minuti si raggiunge tranquillamente la macchina.
tanaincantata-lavarone-iltrentinodeibambiniScendendo verso la fraz. Bertoldi, se i bambini hanno ancora energie, non perdete l’occasione di provare la discesa coi gommoni e la slittinovia del Baby Park Neveland.

Piste da sci a misura di famiglia a Lavarone!

Il comprensorio sciistico di Lavarone, da sempre attento alle esigenze delle famiglie, vi aspetta con i vostri bambini per sfrecciare sulle piste di questa family ski area. 30 km di piste perfettamente innevate si estendono dalla frazione Bertoldi di Lavarone fino all’incantevole natura di Passo Vezzena.
Il paesaggio è caratterizzato da boschi fitti di abeti e radure in cui rilassarsi e rifocillarsi nei tipici rifugi di legno gustando la tipica cucina cimbra.

Spettacolari viste sulle catene montuose circostanti, in particolare Becco di Filadonna e le Dolomiti di Brenta a fare da splendido sfondo per tramonti indimenticabili, come quello che si può ammirare dalla Baita del Neff.

Crediti Fotografici © Alessio Marzari

Grazie a piste azzurre che collegano tutte le aree del comprensorio, Lavarone è ideale anche per principianti e bambini mentre agli sciatori esperti consigliamo di non farsi sfuggire l’impegnativa discesa Avez del Prinzez, pista nere di 2 km. Gli appassionati di snowboard prediligeranno il Prinze Park in località Bertoldi.
In prossimità degli accessi al carosello non mancano gli apres ski, i servizi di noleggio sci con attrezzature per tutte le esigenze e i campi scuola coni maestri della Scuola Italiana Sci di Lavarone pronti a insegnarvi tutti i trucchi per scheggiare in sicurezza sulle piste.

Non solo sci ma anche tanto divertimento per i più piccoli a bordo pista grazie a Neveland, baby park sulla neve attrezzato con vari giochi e strutture gonfiabili a cui è abbinata una pista per gommoni, una slittinovia ed un tappeto primi passi.

Entrata libera al parco giochi dove è possibile slittare gratuitamente grazie alle cunette di neve appositamente create con mezzi propri slitta, bob, padellino (possibilità anche di noleggio). La slittinovia e il tubing per scivolare con i gommoni sono invece a pagamento.

Qui è anche attiva “Ski Family in Trentino“, l’iniziativa promossa dall’Agenzia per la famiglia della Provincia di Trento: al costo dello skipass giornaliero di papà e/o mamma, tutti insieme a sciare (fino al compimento dei 18 anni)! E poi prezzi convenzionati per ristoranti e noleggio attrezzatura. Per maggiori info QUI.

Dal Passo Redebus al Dosso di Costalta

Complici le belle giornate di sole in arrivo, ci è venuta voglia di fare una facile escursione, lungo un sentiero semplice e ben segnalato, adatta davvero a tutti con solo gli scarponi. Dall’Altopiano di Pinè abbiamo preso la strada per il Passo Redebùs (dopo Baselga si va verso Bedollo e poi si continua, 35 minuti circa in totale da Trento) dove abbiamo lasciato l’automobile. Dall’ampio piazzale seguendo la segnaletica ci siamo avviati su strada forestale ben battuta, in direzione Malga Cambroncoi e Dosso di Costalta.

Il bosco attorno è bellissimo, tra i pini che delimitano il nostro sentiero scopriamo scorci bellissimi che ci regalano immagini da cartolina, come il paese di Palù del Fersina con l’imponenti montagne innevate alle sue spalle e il cielo azzurro a fare da cornice a questo splendido paesaggio incontaminato. Unico inconveniente, fate attenzione al primo tratto che risulta un po’ di ghiaccio sul sentiero.

In circa venti minuti si raggiunge malga Pèc (chiusa) a quota 1580 metri e proseguendo ancora per circa 40 minuti si arriva a Malga Cambroncoi ( 1705 m ), situata in una bellissima posizione con panorama stupendo sulla catena del Lagorai. Intorno solo prati innevati dove le orme dei camosci ci raccontano di incontri notturni sotto la luna…

Davanti alla malga, aperta il sabato e la domenica in questo periodo*, i bambini possono giocare senza pericolo alcuno in attesa dell’ora di pranzo quando i gestori dell’agritur propongono piatti tipici trentini (noi abbiamo optato per un aperitivo e tagliere).

A fianco della malga fa bella mostra un grande crocifisso di legno, opera dello scultore Bruno Lunz, che è diventato nel tempo il simbolo del luogo. Da qui se volete proseguire la vostra escursione e meritarvi un panorama a 360° veramente emozionante vi consigliamo di raggiungere il Dosso di Costalta, un’oretta di camminata con i bambini e circa 300 metri di dislivello.

Dalla cima soprattutto nelle giornate con il cielo sereno vi aspetta lo spettacolo delle Dolomiti di Brenta innevate. Da qui si vede anche il lago di Serraia e Caldonazzo e alle vostre spalle la Catena del Lagorai. Noi nonostante la giornata soleggiata abbiamo trovato un bel pò di vento, quindi portate con voi una bella giacca, berretto e guanti.

Il ritorno si fa sulla stessa strada, potete tornare alla malga per il pranzo o scendere fino a Passo Redebus e approfittare delle buonissime torte fatte in casa da Lorenza o le ottime omellette dolci e salate che vi aspettano al Bar Passo Redebus.

Aperture e info utili: Malga Cambroncoi è aperta nel weekend a pranzo durante il periodo invernale. Orario. 9.30-16.00 – tel. 329 8016326. Sempre importante contattare la struttura per sapere le condizioni del percorso e se è necessario l’utilizzo di ramponcini o ciaspole!

 

Consigliata la prenotazione, visti i posti limitati della malga (telefonare prima di raggiungere Passo Redebus, dove sfortunatamente non c’è rete). Info: 329 8016326 (anche whatsapp)

Eravamo stati in questi luoghi anche d’estate, ecco il nostro racconto.

Baita Messnerjoch al Catinaccio

Una lunga escursione che piacerà tantissimo alle famiglie più avventurose e abituate ad andare in montagna. L’itinerario che vi suggeriamo oggi è una bellissima idea durante tutta l’estate e non solo. In Val d’Ega infatti, come in altre zone dell’Alto Adige, molte malghe e baite rimangono aperte tutti i giorni fino all’inizio di novembre.

Il nostro punto di partenza è Passo Nigra, e più precisamente l’ottavo tornante che troverete prima di raggiungere il passo. Qui si trova un piccolo parcheggio gratuito ai bordi della strada e il punto di partenza dell’escursione.

Come raggiungerlo?

Se partite da Trento vi consigliamo di prendere l’autostrada A22 in direzione Brennero, proseguite fino all’uscita Bolzano Nord e da qui continuate in direzione Tires. Una volta superato il paese ,proseguite seguendo le indicazioni per San Cipriano e Passo Nigra. Noi abbiamo impiegato circa 1 ora e 20 da Trento.

Cominciamo già col dirvi che il tratto più impegnativo è sicuramente quello iniziale che vi porterà a raggiungere Malga Haniger, che si trova in una posizione incantevole proprio dietro le Torri del Vajolet. Il primo tratto del sentiero 7 A si sviluppa su strada forestale nel bosco. Noi siamo stati fortunatissimi e abbiamo visto uno scoiattolo che saltava da un ramo all’altro e una mamma capriolo con i suoi due piccoli. Ad un certo punto potrete decidere se proseguire fino alla malga su strada forestale o, come abbiamo fatto noi, optare per il sentiero 7 un po’ più impegnativo ma sicuramente più affascinante e avventuroso.

Entrambi vi portano alla malga in circa 1 ora e un quarto di passeggiata. Malga Haniger (dove eravamo già stati partendo da Passo Nigra, qui il racconto) è stata l’ideale per la nostra tappa golosa -seconda colazione della giornata!-, abbiamo infatti assaggiato un ottimo strudel (malga aperta da giugno).

La malga offre inoltre diversi piatti tipici, tra cui spiccano i canederli, consigliatissimi da Silvia che ha avuto l’occasione di assaggiarli. Noi abbiamo invece deciso di proseguire verso Passo Nigra e, mentre le nuvole mattutine cominciavano lentamente a diradarsi, abbiamo potuto ammirare in tutto il suo splendore il gruppo del Catinaccio. Guardate che spettacolo!!

Incantati dalla natura circostante, con le Dolomiti alle nostre spalle e l’alpe di Tires e Bolzano di fronte, abbiamo proseguito il nostro itinerario (sempre il sentiero 7) fino al bivio dove trovate segnalata la Baita Messner Joch (sentiero 15).

Da qui raggiungerete la baita in circa mezz’ora di camminata, fatta di qualche saliscendi ma senza tratti impegnativi. La Baita, situata in una bella posizione, è curata in ogni minimo dettaglio e dispone di un bel parco giochi per i bambini.

Noi abbiamo deciso di assaggiare un tris di primi con canederli al formaggio, spinaci e ravioloni ripieni e delle ottime patate saltate con manzo lessato. Avremmo voluto assaggiare anche il dolce, ma eravamo veramente sazi.

Per il ritorno seguendo la strada dell’andata, mettete in preventivo circa 2 ore e mezza di passeggiata.

Sicuramente un’escursione abbastanza impegnativa, ma se sfruttate tutta la giornata si può fare senza problemi. Se invece optate per qualcosa di più semplice potete decidere di fermarvi a Malga Haniger o raggiungere la Baita Messner Joch partendo da Passo Nigra (circa un’ora di escursione), percorso che abbiamo già fatto lo scorso inverno (qui il nostro racconto).

Qualsiasi escursione decidete di fare non ve ne pentirete, perché il paesaggio e i panorami che vi aspettano vi ripagheranno sicuramente! 😉

Info utili:

  • Baita Messnerjoch aperta da metà maggio al 1 novembre. In inverno da fine dicembre a fine marzo.
  • Malga Haniger aperta tutti i giorni da metà maggio a metà novembre. In inverno dal 26 dicembre al 10 gennaio: tutti i giorni. Dall’11 gennaio: sabato, domenica e festivi.

Parco giochi di Ziano: quante avventure!

Il parco giochi di Ziano, in Val di Fiemme, si trova in Via Giuseppe Verdi ed è il posto perfetto per passare un pomeriggio di divertimento e relax insieme a tutta la famiglia.

Ci si può arrivare comodamente in macchina lasciandola al parcheggio appena sopra oppure approfittare del bellissimo percorso ciclo pedonale della Val di Fiemme.  Nell’ampia area sono stati allestiti tantissimi giochi adatti a bambini di tutte le età: una piccola palestra per scalatori alle prime armi, il nuovissimo castello con tanti percorsi diversi, scivoli, altalene, e la divertentissima carrucola.

Durante i mesi estivi è possibile organizzare un’ottima merenda al bar del parco aperto da giugno a inizio settembre.

Nei periodi in cui il bar è chiuso è altrettanto piacevole organizzare un bel pic-nic approfittando dei tavoli distribuiti su tutta l’area. La grande attrazione del parco è sicuramente il Suan Park, il parco avventura con tre diversi percorsi, aperto da giugno a metà settembre di cui trovate tutte le informazioni QUI.

A Malga Masi, bella escursione per famiglie

Malga Masi riaprirà con una nuova gestione a partire dal 15 maggio 2022.
Info 334 1872368 (Marco)

Semplice ma bella escursione quella che vi raccontiamo oggi. Ideale se volete trascorrere qualche ora in montagna con la vostra famiglia e cercate un itinerario alla portata di tutti per poi gustarvi un buon pranzetto in malga. La passeggiata che abbiamo fatto lo scorso weekend parte da Vetriolo (quaranta minuti in macchina da Trento), dove si trova un grande parcheggio proprio di fronte ad un’ampia terrazza panoramica che dà sulla Valsugana. Basterà attraversare la strada e troverete ben segnalate le indicazioni per Malga Masi. La strada forestale che conduce alla malga è prevalentemente nel bosco e adatta anche ai passeggini sportivi, anche se noi suggeriamo lo zainetto portabimbi.
Il dislivello per raggiungere la malga, che si trova a circa 1700 metri di altitudine, è di 200 metri e con i bambini mettete in preventivo un’oretta di camminata.

Noi siamo arrivati  troppo presto per mangiare e abbiamo deciso di proseguire la nostra passeggiata per circa 20 minuti e raggiungere La Bassa, un bel punto panoramico che dista 1 chilometro dalla malga (e 100 metri di dislivello). Vi consigliamo di fare questo sforzo in più perché il panorama che dà sulle Dolomiti di Brenta è davvero bello.

Nonostante la giornata un po’ nuvolosa nel fondovalle, siamo riusciti ad immortalare le Dolomiti che sembravano sbucare proprio dalle nuvole: davvero affascinante!


Da qui potete decidere di ritornare subito alla malga o, se avete voglia di completare l’escursione e i vostri bimbi non sono troppo stanchi, potete raggiungere la cima della Panarotta (altri 200 metri di dislivello) dove vi aspetta uno splendido panorama a 360°. Nel nostro caso la fame si è fatta sentire e abbiamo deciso di tornare a Malga Masi per gustarci un buon pranzetto.

Vista la bella giornata abbiamo deciso di mangiare all’aperto e abbiamo scelto un tagliere con affettati misti e formaggi prodotti in malga: veramente ottimi soprattutto quello stagionato. Come primo abbiamo invece scelto tra le proposte del menù del giorno dove hanno avuto la meglio i gnocchetti alla zucca con scaglie di ricotta affumicata, niente male!

Per finire in bellezza non poteva mancare la classica treccia mochena fatta in casa.
Finito il pranzo e grazie alla giornata mite, abbiamo deciso di approfittare delle comode sdraio messe a disposizione da Claudio, il gestore della malga, per rilassarci al sole prima del ritorno.

NUOVA GESTIONE CHE PROVEREMO A BREVE! 

Cucina tipica trentina (panini caldi e freddi, hamburger, pasta di lucanica alla piastra, polenta e spezzatino) grigliate di carne la domenica.

Malga aperta tutti i giorni dal martedì alla domenica con la cucina, e inizialmente i week-end per i pernottamenti»,. Per informazioni e prenotazioni 📞 334 1872368 (Marco)

Maggiori info: www.malgamasi.it

Bonus Idrico: in Trentino non è ancora disponibile

Sono stati pubblicati recentemente alcuni interessanti aggiornamenti per ciò che riguarda le nuove agevolazioni introdotte con l’ISEE 2018. Da metà 2018 si è aggiunta infatti una nuova opportunità di risparmio: ai bonus gas ed elettrico si è unito anche il bonus idrico, rivolto alle famiglie con un Isee inferiore a 8.107,50 euro, che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico.

Secondo quanto comunicato recentemente dal Consorzio dei Comuni Trentini, però, attualmente i residenti in provincia di Trento non hanno ancora la possibilità di richiedere tale agevolazione, che quindi non può essere erogata. In nostri amici del CAF Cisl Trentino ci aiutano a fare un po’ di chiarezza sulla situazione attuale. Vediamo perché la nostra provincia attualmente non avrebbe diritto al bonus idrico e quando sarà possibile ottenerlo.

Bonus idrico: cos’è e come funziona

Dal 2018 gli utenti del settore idrico in condizioni di disagio economico possono usufruire di uno sconto in bolletta attraverso il Bonus sociale idrico. I requisiti economici previsti per accedere al bonus idrico sono gli stessi per accedere al bonus gas/elettrico: all’agevolazione possono accedere tutti i nuclei familiari con Indicatore di situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 8.107,50 euro, limite che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico. Il bonus garantisce una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante al giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica. Tale quantità è stata individuata come quella necessaria per soddisfare i bisogni fondamentali. Hanno diritto al bonus anche gli utenti che non hanno un contratto di fornitura diretto perché l’utenza è intestata al condominio. Tutte le domande presentate nel 2018 hanno diritto al beneficio a partire dal 1 gennaio 2018. Questo, a livello nazionale. Vediamo ora come funziona in Provincia di Trento.

Bonus idrico in Trentino

Nel contesto della Provincia di Trento la tariffa che viene applicata al servizio pubblico di acquedotto è definita autonomamente a livello locale. Per questo motivo, risulta già differente rispetto a quella valida sul resto del territorio nazionale. Il Servizio autonomie locali della Provincia sta svolgendo tutti gli approfondimenti necessari relativi all’applicabilità del bonus acqua anche nell’ambito territoriale trentino. In sostanza quindi, le nostre tariffe per l’acqua sono già differenti rispetto al resto d’Italia e occorrono degli accertamenti prima di poter applicare il bonus idrico.

Per il momento quindi i residenti in Trentino non possono chiedere l’agevolazione.

Là dove crescono i pini bonsai!

Che il territorio dell’Ecomuseo dell’Argentario ci piacesse un bel po’ si poteva già intuire dalle nostre precedenti escursioni al Sentiero delle Canope e al Pian del Giacc lungo il Sentiero degli Gnomi, ma le sorprese non finiscono qui. Approfittando della vicinanza da Trento, circa 20 minuti in macchina, abbiamo deciso di scoprire una riserva naturale che si trova poco distante dal Lago di Santa Colomba. Potete arrivare nei pressi del lago e parcheggiare la macchina proprio di fronte all’omonimo albergo, qui si trova un bel parco “I giochi del bosco”: un ambiente immerso in una radura con altalene, casette in legno e teleferica.
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Da qui troverete facilmente le indicazioni che vi condurranno all’inizio del percorso Biotopo Le Grave: un luogo la cui importanza geologica risale addirittura a 290 milioni di anni fa e si estende su una vasta zona di rocce magmatiche e rocce sedimentarie. Biotopo-Le-Grave-iltrentinodeibambini-1

Noto per i suoi giacimenti minerari questo territorio venne sfruttato nel Medioevo dai Principi Vescovi di Trento, che grazie al lavoro di abili minatori tedeschi (Knappen), ricavarono grandi fortune soprattutto dovute all’estrazione dell’argento. L’itinerario ad anello non presenta dislivelli impegnativi (ad eccezione del breve tratto che porta al Dos le Grave), ed è percorribile in circa 2 ore lungo un percorso dove troverete dei piccoli totem con delle brevi frase illustrative. Il luogo più affascinante dell’escursione è sicuramente il Dos le Grave (termine dialettale per indicare una distesa di sassi). Qui sono ancora visibili i segni del periodo estrattivo e la vegetazione che li ricopre è ancora condizionata da questa “discarica mineraria”. Vi capiterà così di accedere ad uno spazio caratterizzato da veri e propri pini “bonsai” naturali, in un percorso che vi condurrà fino ad un affascinante punto panoramico.
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Non perdete l’occasione di visitare questo territorio e le sue aree protette, noi l’abbiamo fatto con una guida naturalistica ed è stato molto interessante e piacevole per i bambini (Qui il nostro racconto).

Trekking con le caprette a Maso Guez

A San Sebastiano di Folgaria, antico borgo dell’Alpe Cimbra, vi attende un posto davvero speciale, dove le caprette rispondono quando le  chiami per nome, le galline fanno uova colorate e il racconto delle leggende cimbre ti trasporta in un’altra dimensione: si chiama Maso Guez, ed è pronto a stupirvi con tante sorprese.

Maso Guez nasce dal sogno di Andrea, laureato in storia e filosofia, di far rivivere le tradizioni locali legate all’allevamento,  di dare la possibilità a grandi e piccini di trascorrere ore spensierate all’aria aperta, come quando le giornate dell’uomo si muovevano in simbiosi con quelle degli animali ed erano proprio i bambini a portare al pascolo le caprette.

Ecco cosa troverete a  Maso Guez :

FATTORIA DIDATTICA

Il contatto con gli animali ha un grande valore terapeutico, per questo a Maso Guez si organizzano momenti didattici per bambini adulti e cooperative di disabili. Attraverso l’esperienza diretta con le caprette, particolarmente predisposte al contatto con l’uomo, si può imparare molto sul loro mondo e un po’ anche sul nostro.

TREKKING CON LE CAPRETTE

Un’ espereinza incredibile che lascerà entusiasti grandi e piccini. A ciascun bambino viene affidata una capretta che l’accompagnerà per tutto il percorso e di cui dovrà prendersi cura; si parte così alla scoperta del territorio in un affascinante trekking ad anello di circa 2 ore . Serafino, il papà di Andrea, è una guida appassionata e coinvolgente che sa bene come intrattenere anche i più piccolini. Al ritorno, la moglie di Serafino vi accoglierà con un’ottima fetta di torta e una tazza di thè .

Quando: Tutti i sabati mattina dal 22 settembre al 27 ottobre
Ore: 9.30
Costo: 5,00 € trekking + 5,00 € di degustazione e visita al laboratorio del formaggio
Iscrizioni: +39 392 6904866 | andreaincani@live.it

UOVA ARCOBALENO

Sono galline super speciali quelle di Maso Guez:  le varie razze di galline allevate in piena libertà depongono uova dal guscio di colori differenti,  bianche, rosa,  azzurre, gialle e color cioccolato… Se vi capitasse poi di percepire un meraviglioso retrogusto di mandorla, è merito del siero di latte di capra che le galline bevono nel periodo della lavorazione dei formaggi.

SPECIALITÀ CAPRINE

Poco distante da Maso Guez si trova il piccolo caseificio a conduzione familiare dove potrete degustare le prelibatezze caprine che Andrea ha imparato a preparare con tanto impegno. Noi vi consigliamo di farne una piccola scorta perchè una volta assaggiate non potrete più farne a meno.

COME ARRIVARE :

Maso Guez si trova  in Via Lega Nazionale
a  San Sebastiano di Folgaria – Alpe Cimbra (TN)

Arrivando da Folgaria, proprio all’inizio di San Sebastiano, trovate sulla sinistra della strada il Caseificio e poco più avanti, sulla destra, sotto la strada principale, il Maso raggiungibile a piedi attraverso un comodo sentiero di pochi metri.

Maggiori informazioni su giorni e orari d’apertura li trovate QUI