Author - Manuela

A Luson: giro panoramico e laghetto

L’Alpe di Luson, quasi al pari di Rodengo che si trova poco distante, dà belle soddisfazioni a chi vuole trascorrere delle ore di relax in mezzo alla natura delle Dolomiti, passeggiando, facendo un tuffo rinfrescante o avventurandosi in quota. Noi abbiamo scelto di conoscere da vicino il paese e il panorama che offre. Siamo in Valle Isarco, vicino a Bressanone, a quota mille metri con un’impareggiabile vista sulle imponenti torri dolomitiche del Sass Putia e delle Puez Odle che sovrastano l’altopiano.

Per arrivare sull’Altopiano da sud si prende l’autostrada A22 e si esce a Chiusa continuando poi in direzione Bressanone, dove si trova il bivio per Luson. Un’ora e mezza circa di macchina da Trento.

Luson ha la tipica aria del paese altoatesino che ha mantenute intatte le sue tradizioni integrandole con le comodità che non possono che attrarre i turisti: family hotel, escursioni, parchi gioco curatissimi, tour per le biciclette e paesaggi unici. I parchi gioco sono davvero degni di nota e troverete: il parco giochi nel paese, il parco giochi naturale nel bosco vicino al Gfasebach, il parco giochi a Hinterlüsen vicino al Rio Lasanken e tanti altri  piccoli parchi giochi sugli alpeggi vicino ai rifugi e ai masi contadini, pensioni e hotel. Per i più grandicelli non mancano aree con la sabbia per giocare a beach volley e anche campi da tennis e da calcio.

Attrazione particolare di Luson, da noi molto apprezzata, è il laghetto balneabile naturale adatto alle famiglie, alimentato da acqua sorgiva dell’Alpe di Luson. Se decidete di fare una passeggiata o un’escursione non dimenticate di mettere nello zaino il cambio per un bel bagno e vi consigliamo anche un repellente per gli insetti perchè qui ci sono molti tafani e qualche zanzara. Normalmente funziona anche un divertente scivolo che ora, causa restrizioni covid19 è chiuso.

Trovate però una bella zona solarium con assi di legno, il servizio ombrelloni e un piccolo bar in grado di offrirvi gelati, panini e bevande. Per la stagione 2020 il laghetto è aperto, a seconda del tempo, da inizio giugno a fine agosto dalle ore 10:00 alle 18:30 e il costo dell’ingresso è di €5 (€3 dopo le 15) per gli adulti e di € 2,50 (€1,50 dopo le 15) per bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni, gratuito sotto i 7 anni. Degne di nota le ninfee che potete osservare da vicino e che vivono nelle acque del laghetto alimentando un meraviglioso via vai di libellule.

Per scoprire Luson abbiamo deciso di intraprendere una passeggiata semplice sul sentiero panoramico (lo trovate descritto anche QUI al n. 3a insieme ad altre proposte),  a misura di passeggino e di bambini che non hanno tanta voglia di camminare. Se siete fortunati e trovate un tempo atmosferico favorevole vi riempirete gli occhi di colori così intensi da non sembrare veri.

La passeggiata parte poco prima di arrivare all’Hotel Rosental (dove potete arrivare per lasciare gratuitamente la macchina e poi tornare qualche centinaio di metri indietro).  La prima parte dell’itinerario infatti segue la Via Crucis, salendo leggermente lungo il rio Lasanca e si imbocca a destra salendo verso l’hotel (per il navigatore: vicolo Joseph Gargitter).

La stradina che si snoda lungo il rio è molto fresca e ombreggiata e incontrerete diversi ponticcioli che permettono di non bagnarsi i piedi (ovviamente tutti i bambini vorranno invece guadare il rio) per passare avanti. La strada diventa poi asfaltata e si incontrano panchine e tavoli da picnic installate praticamente dentro il rio: meraviglioso!

Arrivati a un grande incrocio, si prosegue a sinistra fino al ponte, fino a continuare lungo la riva destra del rio Putzerbach. Attenzione a non perdere il sentiero ( a un certo punto, volendo, diventa il “Percorso degli alberi 2016” che lasciando la strada si arrampica nel bosco attraversando poi le piste da sci, non particolarmente degno di nota) e prendete sempre per l’Hotel Sonnwies.

Lo scopo di arrivare all’hotel è quello di vedere la piccola fattoria didattica dell’albergo con cavalli, coniglietti, galline e altri animaletti di piccola taglia come le caprette e le pecore.

Rimarrete sicuramente affascinati anche dallo stesso hotel che si presenta come un luogo incredibilmente adatto per le famiglie: parco giochi, sabbiera, tepee indiano, ombra, piscina a sfioro, scivoli, solarium, campo da pallavolo e molto di più: un sogno.

Da qui salendo si prende per l’Hotel Lüsnerhof che permette una bellissima vista di Luson e sulle cime che la circondano. A scelta si prosegue per il bosco verso il punto panoramico Zalner Leiten oppure lungo la strada, dall’Hotel Lüsnerhof al rio Gfasebach o, ancora, in discesa, attraverso le case, lungo la strada asfaltata.  Il punto di arrivo è ed è stato per noi, come vi abbiamo raccontato, il centro di Luson con l laghetto balenabile!

Non si tratta di un giro complesso nè di una vera escursione, ma regala momenti di relax e di divertimento interessanti e si può percorrere anche al contrario partendo dal laghetto. Quello che ci è mancato è un gasthof o un ristorante tipico in cui mangiare e ci siamo accontentati di un panino al bar del laghetto. Rimedieremo tornando e pianificando anche il pranzo tipico!

Per tornare a Trento abbiamo deciso di salire verso Monte e proseguire svalicando verso Rio Pusteria, passando attraverso quella meraviglia che è la zona dell’Alpe di Rodengo.

Info: Azienda del Turismo di Lüsen/Luson – info@luesen.com – 0472 413750. Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 13:00. Nei mesi di luglio ed agosto in più anche il sabato dalle ore 08:00 alle ore 12:00.

A Nave un percorso per non dimenticare

Nel Comune di Terre d’Adige, in quello che da sempre è conosciuto come il paese di Nave S. Rocco, c’è una scuola dell’infanzia speciale che ha avuto un’idea bellissima per non dimenticare e per permettere ai bambini di esprimere i loro sentimenti in modo artistico e diffuso. Condivisione è la parola d’ordine. Si tratta della scuola “La Nave dei bambini” che ha ideato, iniziando proprio durante il periodo del lockdown nella primavera 2020, un percorso speciale dal titolo “I bambini e il coronavirus”. Un vero viaggio attraverso i vissuti, le emozioni e i pensieri dei più piccoli nel periodo della pandemia.

Poco prima del lockdown, ci raccontano le insegnanti, i bambini stavano affrontando un progetto sul legno e dal legno parte questo viaggio di emozioni: tanti pezzi di legno utilizzati come tavolozza per disegnare ed esprimere sentimenti e pensieri sono stati poi posizionati lungo un percorso che, partendo dalla scuola dell’infanzia attraverso il parco giochi fino alla piazza della chiesa e oltre fino ad arrivare al Comune (è un giro ad anello), conduce alla scoperta del coronavirus visto dagli occhi dei bambini.

Una grande mappa nell’aiuola della scuola vi aiuterà ad orientarvi (scaricabile con il QRcode che trovate direttamente nel tabellone), ma non sarà difficile comunque: basterà seguire le “impronte segnaletiche” che vi guideranno e soprattutto basterà cercare il colore e le frasi che, accompagnando i disegni, vi regaleranno a volte un sorriso, a volte un pensiero triste e che sicuramente vi sbloccheranno un ricordo.

“Quando ero a casa la mamma mi ha mostrato sul suo telefono com’era fatto il coronavirus, poi l’ho disegnato con l’espressione cattiva perché voleva far ammalare tutti, però io a casa ero felice perché potevo fare tante coccole alla mamma”, scrive Leonardo sotto il suo disegno esposto alla casetta degli alpini nel parco giochi. Ed è così che ha funzionato: partendo da narrazioni personali dei piccoli, sono state create delle tavole con disegni e parole: gli stessi bambini hanno espresso il desiderio di “mettere i legnetti dapperttutto”. Et voilà: è nato il percorso che potete visitare in autonomia tutti i giorni con una piccola passeggiata.

Un’idea carina è, come suggerisce il depliant del progetto, provare a emulare i bambini e attraverso disegni e parole provare a lasciare traccia delle proprie emozioni rispetto al coronavirus condividendolo con la scuola attraverso un’email: nave.personale@fpsm.tn.it. Per i più tecnologici sulla mappa c’è anche un QRcode che vi rimanderà al sito con la spiegazione del progetto che fa parte di “Piccole guide per grandi scoperte” della Federazione Provinciale Scuole Materne Trento.

“Era bello però fare le cose con calma perché la mamma e il papà non andavano a lavorare”

L’invito è di visitare questa mostra a cielo aperto con i vostri bambini o anche con i nonni, per aiutare voi e anche loro, a ricordare con un sorriso ciò che è stato.

Il Giardino della Rosa di Ronzone

Aperto dal lunedì alla domenica in questo orario: 09:30 – 12:30 |  14:30 – 19:00

Il Giardino della Rosa di Ronzone, in Val di Non,  è un posto da favola con una vista strepitosa sulla valle. Il nome è un programma, perché di rose ce ne sono una moltitudine (più di 400 varietà da tutto il mondo) in questo piccoli scorcio di paradiso. La fioritura, dicono, avviene la prima volta in giugno e torna alla fine di agosto, ma quello che vi aspetta anche nei momenti di minor splendore è comunque affascinante. Il profumo delle rose vi riporterà indietro nel tempo, come è successo a me, che ho subito pensato  a quando ero bambina e alle rose che annusavo… quelle della nonna.

11742710_854201091312010_5590840142558361089_nQuesto è un bellissimo giardino circolare, curatissimo, con un pergolato di 400 metri ricoperto di rose lungo tutto il perimetro e un meraviglioso prato con panchine, tavoli e ombra tutto al centro, che spesso ospita eventi culturali. É un luogo davvero magico. Non è molto grande ma i colori dei fiori, gli insetti, i profumi, le leggende scritte sui cartelli lo rendono davvero unico. Si possono leggere le storie delle rose, come quella della varietà Rosa Mundi, in onore dell’amante sfortunata di Re Enrico II, o scoprire la “thinking of you” di un rosso bellissimo.

I fiori ti sorridono qui dentro e non vedi l’ora di vederli fioriti completamente. Un sacco di api ronzano felici e si alternano tra una pianta di lavanda e una rosa. Timothy non credeva ai suoi occhi e avrebbe voluto portarsi via tutte quelle rose, quelle dal tronco enorme e quelle “Fairy” , quelle a cespuglio e quelle “Iceberg”. Sophie si perdeva ad annusare le fragranze e io sono soddisfatta che i miei figli sappiano godere di tanta bellezza naturale. É un luogo semplice il Giardino della Rosa, ma di incantevole bellezza. Se ce la fate portate i vostri bambini ai primi di luglio! Non capita spesso di vedere così tanta natura sbocciare! Vi basta una mezz’ora e sarete felici di aver fatto questa gita!

Il Giardino si trova a Ronzone in via Recla. QUI tutte le info pratiche. 📞 349 9453352.
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In Mini Quad sul Bondone con Cristallo

I Maestri di sci e snowboard Cristallo non si lasciano mai scappare l’occasione per proporre cose divertenti e nuove, sia d’estate che d’inverno, per rendere la montagna un posto davvero unico! Salire a Vason, sul Bondone, grazie alle loro idee (le abbiamo elencate tutte QUI) non è mai stato così interessante e passare una giornata al fresco in montagna diventerà un’avventura!

Una grande novità dell’estate scorsa è stata quella del noleggio di mini quad elettrici! Avete presente quelle “moto con quattro ruote grandi” per andare sugli sterrati? Ecco, proprio loro, ma in versione “baby” (fino ai 10 anni).

Dopo il grande successo dell’estate 2021 verrà riproposto un percorso per Mini quad elettrici in una nuova location: di fronte allo Skibar Bondonero! A due passi dal Poligono Cristallo con tutte le altre classiche attività (tiro con l’arco, tiro a segno, gonfiabile e nerf).

I ragazzi del Cristallo hanno allestito un facile percorso recintato esclusivamente per i mini quad elettrici: un mezzo ecologico e silenzioso adatto ai bambini dai 4 ai 10 anni.

Gli adulti non si scoraggino però perché c’è sempre la possibilità di noleggiare e-bike che sono disponibili sia in versione adulto (front e full) che junior (dai 125 cm di altezza in su).

E’ possibile prenotare i mini quad direttamente sul posto, mentre le altre attrezzature sul nuovo e-commerce Cristallo (www.maestriscicristallo.it) oppure telefonando al 3806328814, questa attrazione è disponibile tutti i giorni dal 25 giugno in orari 10:00 – 13:00 e dalle15:00 alle 18:00. Il costo per 15 minuti di noleggio e giro sul tracciato è di €10/11 in base al periodo (casco compreso). I bambini devono avere un’altezza compresa tra i 90 e i 140 cm e comunque dai 4 ai 10 anni. Sarà sempre presente personale qualificato per spiegazioni e sorveglianza.

Inoltre il noleggio e negozio articoli sportivi Cristallo è aperto tutti i giorni in orario 9 – 18.30 fino al 16 ottobre.
Dal 25 giugno in poi aprirà anche il Poligono Cristallo: tiro con l’arco, scivolo gonfiabile, arena nerf e tiro a segno!
Tutte le attività si svolgono in massima sicurezza e all’aria aperta, per un divertimento assicurato formato famiglia!!

Info: 380 6328814 – info@maestriscicristallo.it – www.maestriscicristallo.it

A Trento il Nuovo Giardino Incantato

Immaginate uno spazio che sa di favole ed infanzia nel cuore di Trento: un luogo incantato dove potersi sedere, rilassare, ma anche ascoltare favole, letture e magari vedere spettacoli o semplicemente passare del tempo di qualità con la famiglia, tra bambini o, perchè no, tra compagni di classe. In piazza Venezia, da ieri 25 maggio 2021, c’è il Giardino Incantato. Questo spazio, promosso dal Servizio Beni Comuni e tanto desiderato dell’Assessore comunale alla Cultura e Politiche giovanili Elisabetta Bozzarelli, è delimitato da alcune suggestive scenografie (vi ricordate quelle che erano in piazza Santa Maria Maggiore a Natale?) dal titolo “Paesaggi di carta” realizzate dal Servizio Ripristino della Provincia autonoma di Trento, che hanno preso vita grazie alle favole del giornalista Mauro Neri.

Sicuramente nei prossimi mesi, nell’ambito del ricco cartellone di Trento aperta, questo giardino ospiterà incontri di lettura, spettacoli teatrali e altre iniziative che punteranno a promuovere e diffondere, quale bene comune, la cultura dell’infanzia.  Le restrizioni sanitarie degli ultimi tempi sono state una spinta per la creazione di questo luogo che vuole essere un aiuto a ripristinare quella socialità e serenità un po’ dimenticata dai piccoli abitanti della città.

Il giardino può essere considerato come una grande aula all’aperto che sarà vissuta e partecipata, dai più piccoli ai ragazzi più grandi, con opportunità esperienziali e progettualità condivise da vari operatori educativi del territorio.

Qui inoltre, poco distante dall’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili, non poteva mancare una Baby Little Home: uno spazio per le famiglie con bimbi piccoli che necessitano di un angolo confortevole e riparato per allattare i neonati o dare loro biberon/pappe, per cambiare il pannolino, ma anche per avere uno spazio gioco, un parcheggio passeggini coperto e in sicurezza.
Tutti gli eventi saranno pubblicati sul sito del Comune e nell’agenda di questo sito. 
©Photo credit: Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili

Rifugio Viviani: che vista!

Perlustrare la zona di Campiglio e della Val Rendena è sempre una gran bella scoperta! Ricordate la nostra escursione al lago Nambino, meta perfetta per i piccoli camminatori? Ecco, quella volta noi non c’eravamo limitati al piacere di osservare un bellissimo laghetto alpino e ci siamo spinti un po’ oltre, sbirciando nei dintorni del lago.

Abbiamo così raggiunto, fra i vari itinerari che partono dal Nambino (notevole l’escursione ai cinque laghi), il Rifugio Viviani Pradalago.

Si tratta di circa un’ora di camminata (circa 300 metri di dislivello) partendo appunto dal lago Nambino, anche se è raggiungibile comodamente anche grazie agli impianti di Pradalago (date di apertura 2021: dal 03 luglio 2021 al 12 settembre 2021 – Orario: 8.30 – 17.20) che arrivano proprio a cento metri dal rifugio. Alternativa, senza arrivare al lago, è quella di percorre il comodo sentiero di circa un’ora che si snoda dal parcheggio gratuito di Malga Zeledria.

Lo spettacolo di cui potrete godere da quassù, a 2082 metri di altezza è impareggiabile: Grostè, Tuckett, Cima Brenta, Cima Tosa, Dodici Apostoli, Sasso Rosso e tante altre meraviglie del Brenta si stagliano maestose di fronte al rifugio che ha pensato di disporre comode sdraio al cospetto di queste cime per fare in modo che lentamente gli ospiti possano godere del paesaggio! Le Dolomiti di Brenta patrimonio dell’UNESCO si mostrano in tutta la loro bellezza. Guardano in basso, proprio sotto lo Spinale, si intravede anche il piccolo lago Montagnoli di Madonna di Campiglio con i suo inconfondibili colori in gradazione del blu e del verde!

Questo bel rifugio, moderno e super attrezzato (con camere dai servizi privati), gestito dalla famiglia Viviani dal 1969, riserva anche altre belle sorprese oltre al panorama: un laghetto (sulle cui sponde, con un po’ di fortuna, si può intravedere qualche esemplare di camoscio o di capriolo), il recinto con pecore, capre, asinelli, ochette, i giochi per i bimbi, tra cui un ambitissimo tappeto elastico che permette di divertirsi di fronte a quello spettacolo della natura.

Noi, con tre ragazzini al seguito con poca voglia di camminare, dal lago ci abbiamo impiegato circa un’ora. Nulla di impegnativo, qualche salita, ponticcioli di legno sui rivoli che tagliano la montagna, sentierini di sottobosco e grande frescura. Lo consigliamo, ma naturalmente bisogna essere pronti alla camminate oltre che alla doppia salitona finale per raggiungere la meta.

Se volete passare invece un pomeriggio in relax senza escursione prendete direttamente la cabinovia Pradalago delle Funivie Madonna di Campiglio, mangiate al rifugio, giocate e magari scendete invece al contrario fino al lago Nambino, potrebbe essere un’ottima idea ;).

Info: www.rifugioviviani.it – 📞 0465 446202

Escursioni, malghe, itinerari, avventure e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla zona Campiglio e Rendena, CLICCA QUI!

Maso Pertener: nel cuore della Val Lomasona

Se siete stati anche voi insieme ai vostri bambini dei “piccoli camminatori” sui percorsi di Comano, non potrà esservi sfuggita la Val Lomasona: un luogo sicuramente poco conosciuto, ma verdeggiante, con prati color smeraldo e boschi centenari. Per tutti gli altri abbiamo un consiglio giusto per scoprirla! Questa località infatti ospita, abbiamo scoperto, un luogo molto carino da visitare e da conoscere meglio: l’agritur Maso Pertener. Lo abbiamo visitato per voi e ci ha conquistati grazie ai tanti animali che si possono incontrare qui (abbiamo un debole per gli asinelli) e con l’ospitalità di chi lo gestisce, tanto da definire il maso “frutto di un amore sincero”.

Maso Pertener è un agriturismo e si trova ai piedi del Parco Naturale Adamello Brenta. É stato ristrutturato nel 2017 in quanto risalente ai primi ‘800 e nonostante il restauro si è voluto mantenere inalterata l’architettura dell’epoca, lasciandogli quell’aurea antica che lo contraddistingue. C’è una stalla in legno di larice nuovissima e anche una cantina di vinificazione. Qui si coltiva la terra e si alleva il bestiame, ma lo si fa con un metodo biologico per le scelte etiche dei gestori e noi non possiamo che esserne contenti!

Naturalmente il punto forte, oltre all’ospitalità (ci sono ben 9 camere studiate per coppie o per famiglie con comodo accesso alla sala colazioni e con la possibilità di mangiare all’aperto sul terrazzo), sono gli animali! Qui infatti c’è una fattoria didattica con cavalli, pecore, asini (che pascolano tutt’intorno al maso), vacche ed animali da cortile come coniglietti e galline, che si possono incontrare e accarezzare facilmente. Non mancano attività didattiche che vengono proposte tutto l’anno e la possibilità di bellissimi giri in carrozza nella valle incantata, la Lomasona.

Ma per noi golosi e amanti delle cose buone un altro punto notevole del luogo sono le merende! Sabrina, titolare insieme ad Alberto, e appassionata di questo maso scelto con amore dopo ben nove anni di ricerche, le chiama giustamente “degustazioni”. Perché? Ovvio, ciò che si assaggia è sostanzialmente tutto auto-prodotto, con qualche rinforzino di prodotti locali (es: il formaggio di Maso Pisoni e i salumi della Val Rendena). Ci saranno anche il vino, lo spumante o la grappa, fiore all’occhiello della cantina di Maso Pertner. Questi appuntamenti in gruppo o in coppia sono davvero una chicca da provare, parola di chi ha assaggiato e apprezzato molto!

Ecco una serie di esperienze di vita contadina che vengono proposte (su prenotazione, info e costi:  347/2510758 – masopertener@gmail.com):

  • “TUTTI IN STALLA A GOVERNAR” – Come si allevano gli animali della fattoria? Cosa mangiano e quando? Vieni a conoscere gli animali della nostra fattoria! Potrai scoprire l’essenza della vera vita rurale tra mucche, pecore, asini e cavalli…ti aspettiamo a Maso Pertener! Per adulti e bambini.
  • “Agri-CULTURA” – Come coltiviamo i nostri prodotti biologici? Momento dedicato alla scoperta dell’agricoltura, vieni a scoprirlo direttamente in campo con l’agronomo contadino! Per adulti e bambini.
  • “L’EMOZIONE DELLA TRADIZIONE” – Alla riscoperta dei lavori agricoli di un tempo, vieni a conoscere Pina la nostra cavalla Norica…un cavallo da lavoro per imparare tutti i segreti dei nostri nonni. Per adulti e bambini.
  • “GITA IN CARROZZA NELLA VALLE INCANTATA” – Hai mai provato l’emozione di una gita in carrozza trainata da cavalli?? Ti aspettiamo a Maso Pertener nella splendida cornice della Val Lomasona, li dove il tempo sembra essersi fermato. Per adulti e bambini.

Indirizzo: Comano Terme, fraz. Vigo Lomaso, loc. Pertener, per arrivare prendere la strada provinciale con indicazione Val Lomasone a circa 1,5 Km dal paese. Per informazioni e prenotazioni: 347 2510758 – masopertener@gmail.com – Qui potete seguire la pagina Facebook del maso

Nei dintorni potete visitare o provare:

 

Ecomuseo Valle dei Laghi: le proposte estive

L’Ecomuseo è un museo speciale: a cielo aperto e con l’obiettivo di valorizzare il territorio e la natura che lo caratterizza, dopo attento studio della storia, delle tradizioni e delle caratteristiche di una precisa area geografica. Uno degli scopi dell’Ecomuseo è cercare di contribuire alla formazione del sentimento d’identità, promuovere più attenzione alla cultura, storia, tradizioni locali, alla tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorio, per sensibilizzare il cittadino e il visitatore, attraverso processi di crescita culturale, di messa in rete delle risorse presenti, di attivazione e sviluppo di proposte culturali coordinate e di progetti di valorizzazione.

 

 

L’Ecomuseo della Valle dei laghi si occupa di un territorio speciale che già nel nome racchiude la sua principale caratteristica: l’acqua, elemento di unione del territorio. L’area di interesse si trova a quindici minuti di macchina da Trento e racchiude diversi specchi d’acqua: Terlago, Santo, Lamar, Santa Massenza, Toblino, Cavedine, Lagolo  e altri più piccolini. I Comuni sono Vallelaghi, Madruzzo e Cavedine. Uno degli scopi dell’Ecomuseo della Valle dei Laghi è cercare di contribuire alla formazione del sentimento d’identità, promuovere più attenzione alla cultura, alla storia, alle tradizioni locali, alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio.

La vegetazione è, grazie al clima inusuale, mista fra mediterranea e alpina: si possono trovare olivi, faggi, lecci e conifere  ma anche alloro e muschi.

L’Ecomuseo ha sviluppato alcuni nuovi percorsi e ha valorizzato itinerari già esistenti, ecco una lista di quelli possibili in zona (QUI una comoda mappa riassuntiva dei vari percorsi):

1. Il sentiero della Nosiola, dove il vino si fa Santo Lago di Cavedine, S. Siro di Lasino, Monti di Calavino, Sottovi di Padergnone, Nosioi di Vezzano: è nelle zone della Valle dei Laghi più vocate alla produzione di Nosiola, che l’Ecomuseo della Valle dei Laghi ha sviluppato un affascinante itinerario culturale-naturalistico. Il cammino si snoda attraverso i coltivi della Nosiola e relative cantine per rendere conosciuto l’arduo percorso dei produttori che con tenacia e passione hanno dato il prestigio dovuto alle produzioni di Nosiola. QUI altre info.

2. Antichi tracciati: il percorso archeologico di Cavedine – In epoca romana la Valle dei Laghi ricoprì un ruolo rilevante quale area di transito e collegamento fra Tridentum e Brixia, l’antica Brescia. Il percorso storico archeologico di Cavedine è oggi fruibile attraverso un piacevole sentiero sterrato che accompagna il visitatore alla scoperta di alcuni siti d’importanza archeologica con punti d’interesse storico-culturali-archeologici e naturalistici. QUI altre info.

3. Percorso storico I.R. Casino di Bersaglio Distretto di Vezzano della Compagnia Schützen Maior Enrico Tonelli – Uno degli itinerari, storico-culturali, presenti in Valle dei Laghi promosso dall’Ecomuseo, individuato nella zona del Bersaglio di Vezzano, si sviluppa lungo un sentiero sterrato che partendo dal centro didattico del I.R. Casino di Bersaglio, riedificato in conformità agli antichi disegni rinvenuti presso il Landes Archiv di Innsbruck. QUI altre info.

4. Sulle tracce dei pastori: le pietre raccontano – Un itinerario alla riscoperta di piccoli segni, lasciati in un tempo non troppo distante, un intimo dialogo tra l’uomo e la roccia. Il tracciato contribuisce a ricostruire l’immagine della società rurale della Valle dei Laghi, comprensiva dei caratteri agropastorali, elementi istituzionali e religiosità popolare.QUI le info.

5. Il sentiero geologico Antonio Stoppani – La storia geologica della Valle dei Laghi rimanda ad ambienti, geografie e climi così lontani nel tempo e così diversi dagli attuali, da risultare di difficile immaginazione se non fossero stati “fissati” nelle rocce e nelle loro deformazioni e resi in tal modo “leggibili” anche a distanza di centinaia di milioni di anni. QUI altre info.

6. Acqua Viva Terlago – Punti di scoperta intorno al lago Uno degli itinerari naturalistici presente in Valle dei Laghi, a cui l’Ecomuseo vuole dare risalto per la sua valenza naturalistica di pregio, è quello che si sviluppa lungo un sentiero sterrato che accompagna il visitatore sulle sponde del lago di Terlago, permettendo in alcuni punti strategici la conoscenza naturalistica di questo luogo che mostra interessanti tracce di una ricca e variegata biodiversità. QUI altre info.

7. Olivi estremi: oltre il 460 parallelo – Tredici punti di interesse ricchi di valenza paesaggistica e culturale che si trovano tra alcuni degli areali estremi di coltivazione dell’olivo presenti in Valle dei Laghi. È qui, sopra il 46° parallelo, sulle terrazze rivolte al sole, contenute dai molteplici muri a secco, testimoni dell’operosità dell’uomo, che l’olivo riesce ad essere coltivato, grazie al contesto climatico e ambientale che subisce positivamente il clima mediterraneo del vicino Lago di Garda. QUI altre info

8. La roggia di Calavino – Un itinerario storico-naturalistico quello che percorre il corso della Roggia di Calavino nell’attraversamento dell’abitato di Calavino dove in passato le sue ramificazioni portavano, fino alla fine del XIX secolo, l’acqua necessaria al funzionamento di numerosi opifici. Qui in ogni casa è racchiusa una storia, in ogni casa vi erano un tempo due o tre ruote che sfruttavano la forza motrice dell’acqua. Usciti dall’abitato la roggia prosegue insinuandosi nella stretta gola, è qui che si può percepire la suggestione del paesaggio naturale tra cascatelle, anfratti rocciosi, scivoli e marmitte. QUI altre info.

9. Alla scoperta delle trincee e della linea di difesa avanzata nella Valle dei Laghi – La Valle dei Laghi, in ragione della propria conformazione geomorfologica e della localizzazione, è sempre stata luogo di passaggio e traffico tra l’Alto Garda ed il capoluogo. La sua posizione, strategica per l’accesso a Trento, la rese viatico di incursioni militari. Ecomuseo propone due itinerari per scoprire le tracce e le testimonianze delle linee di difesa costruite per difendere Trento città- fortezza nel corso della prima guerra mondiale. QUI altre info.

L’attività dell’Ecomuseo si caratterizza anche per una serie di progetti importanti per la valorizzazione del territorio e la conservazione della memoria etnografica. Tra i più importanti risalta l’Archivio della memoria – per raccogliere, catalogare, digitalizzare e divulgare documenti,  immagini, oggetti e audiovisivi  che riguardano la Valle dei Laghi, talvolta già presenti in altri archivi pubblici ma spesso nascosti tra le pareti domestiche. Insieme all’archivio della memoria anche il progetto sugli opifici e sui mulini (Antichi mulini di Vezzano, Calavino, Ciago, Covelo e Maso Parisoi, Fraveggio, Padergnone, Terlago) e altri che potete consultare QUI.

ESTATE CON ECOMUSEO – Iscrizioni dal 27 maggio 2021

Uno degli scopi dell’Ecomuseo della Valle dei Laghi è contribuire alla formazione del sentimento di identità e promuovere più attenzione a cultura, storia, tradizioni locali, tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorioLe attività di Ecomuseo, nascono da un lavoro in partenariato con associazioni ed esperti del territorio. Per associarsi ed iscriversi alle attività è possibile recarsi in sede (via Roma 63- Vezzano) tutti i lunedì ed i giovedì dalle 15.30 alle 18.30 a partire da lunedì 27 maggio fino ad esaurimento posti. Di seguito tutte le attività per l’estate:

ATTIVITÁ PER RAGAZZI 6 anni compiuti -11 ANNI (2015-2010)

ATTIVITÁ PER RAGAZZI 11-14 anni (2010-2007)

 

 

 

 

Qui potete scaricare i pdf:

 Attivita_-estive-bambini-e-ragazzi-2021-1-_compressed.pdf

 File-descrizione-attivita-estive-6-11-anni-1-.pdf

 File-descrizione-attivita-11-14-anni-2-.pdf

Qui potete scaricare i documenti di iscrizione:

 Documenti-per-iscrizione-attivita-2021.pdf

Quota associativa 2021: 10€ per i maggiorenni / 5€ per i minori – Novità : 1 minore, 1 genitore = 13 euro

Può essere versata con le seguenti modalità: scaricare modulo richiesta ADESIONE ASSOCIAZIONE SE nuovi soci
bonifico bancario alle seguenti coordinate bancarie IBAN: IT36X0801605627000032303909 con causale “Quota socio 2021 – Nome Cognome” o se Associazione nome Presidente o delegato. In contanti presso la nostra sede, in via Roma 63 a Vezzano (Ufficio Turistico), tutti i giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Gampen Bunker: dentro la montagna

Non avremmo mai pensato di poter attraversare da dentro una montagna, a piedi, con l’aiuto di una torcia e di una guida, con tantissima emozione e voglia di avventura. Eppure in Trentino, proprio al confine con l’Alto Adige, esiste un’opera di ingegneria civile unica, costruita con un lavoro incredibile di tantissimi uomini, nei lontani anni ’30 del secolo scorso: il Gampen Bunker, un vero museo nascosto nel cuore della montagna. Si trova a Passo Palade, a 1520 metri sul livello del mare, in Alta Val di Non.

Se vi state chiedendo quanto può interessare a un bambino un bunker la risposta è immediata: tantissimo! Tre motivi: 1) scoprire com’è fatta una montagna “da dentro” è qualcosa di indescrivibile 2) scoprire come gli uomini, anche se per scopi non proprio nobili come la guerra, siano stati in grado di costruire un bunker così incredibilmente perfetto è un vero e proprio mistero 3) rinfrescare la memoria sulla guerra, sui suoi perché e sulla sua esistenza, è utile, perché il peggio non si ripeta.

Il bunker naturalmente non si vede, anzi, ben nascosto nella collina, non si immagina nemmeno che esista, ma proprio perché ora è un museo a tutti gli effetti, una grande insegna vi dà il benvenuto e, percorsa una breve salita, si è in un attimo al moderno ingresso (dotato di bagni).

Ad accoglierci gli addetti dell’associazione che gestisce il bunker che, tra le altre cose, fanno anche da guide con grande passione. Sbrigate le prime faccende, tra cui la consegna degli elmetti di sicurezza e, per chi non ha pensato minimamente al freddo che potrebbe fare dentro una montagna (…noi), anche la consegna delle giacche. Prima cosa da sapere infatti, è che all’interno la temperatura è costantemente tra i 5 e i 6 gradi tutto l’anno.

LA VISITA.

Si apre il grande portone che porta al primo troncone di bunker e…wow! La sensazione è davvero unica: l’aria fredda, l’atmosfera un po’ cupa ma assolutamente intrigante, le foto storiche e la voglia di scoprire cosa c’è oltre l’ingresso travolge chi vuole entrare. Non si esita e si percorre il primo tratto, che ospita una mostra fotografica sulla progettazione e la costruzione del rifugio, pensando che già così il fascino di questo posto è incredibile, ma in realtà il bello deve ancora venire. Ci aspettano 4 piani (solo due visibili) ed oltre 1.500 m di gallerie collegate da scale e pozzi senza fine. 

Finite le foto, i racconti affascinanti sul perchè e sul come è stato costruito, si entra davvero nel cuore della montagna: un corridoio di 200 metri con le pareti di malta fine originali dell’epoca, qualche luce e tanto silenzio proiettano tutti in una dimensione parallela, avvolgente e strana. Non consigliato a chi soffre di claustrofobia, consigliato a chi vuol provare l’emozione di diventare un soldato per un giorno, ma anche un esploratore. L’umidità e il buio, spezzato dalla debole illuminazione e dalle nostre torce non può che zittire tutti. Incredibili, c’è da dire, le capacità umane, sopratutto pensando all’era in cui quel tunnel è stato costruito e alla mancanza di semplificazioni e di mezzi che esistono oggi.

Finito il tunnel si arriva in un ampio androne, la guida ci fa vedere e toccare i punti della roccia a vivo in cui si può capire dove le zolle si sono attaccate: sotto le dita una melma fredda, testimone della grandezza della natura.

Poco più avanti, in una sezione dedicata, un vero e proprio museo dei minerali. Un lungo corridoio costellato di teche contiene esemplari bellissimi e campioni unici di rocce, minerali e pietre preziose e non che affascinano tutti. In 40 vetrine racchiuse tra due caverne rocciose ben 2.500 campioni di tutto il mondo. Quella di Toni Kiem, ospitata nel bunker è la mostra di minerali più grande dell’Alto Adige. 

Le emozioni non sono finite: si supera la mostra e si cominciano a capire i veri motivi, fino a quel momento forse un po’ sottintesi, per cui il bunker è stato costruito: attraversando una parte di tunnel completamente buio, si raggiungono le prime postazioni per le mitragliatrici e si vede un po’ di luce oltre che, ovvio ma non quando si è dentro, l’altro versante della montagna e un panorama totalmente diverso.

I racconti della guida si susseguono rapidamente: dormitori improbabili, mense e cucine da immaginare, magazzini per munizioni, bagni e serbatoi di acqua dolce per la totale autonomia del rifugio. Nessuno parla, qualche domanda affiora timida, ma a nostro giudizio le sensazioni scaturite dal luogo sono piuttosto eloquenti.

Per finire saliamo una scala lunghissima che ci porta al piano superiore, uno dei quattro. Duecentociquantasei scalini al buio, senza bocchette d’aria che, in effetti, non vedi l’ora finiscano e che ti fanno chiedere come sia stato possibile che degli uomini di quel tempo siano riusciti non solo a entrare nel cuore della montagna, ma anche a costruire una scala del genere.

Non si ha tempo per pensare, si arriva in cima e ancora una volta si visitano con timore stanzoni, androni con feritoie per mitragliatrici e cannoni e sì, il bunker immenso, lunghissimo, incredibilmente imponente. Senza guida forse ci saremmo persi, ma lei, sapientemente ci conduce al di fuori, nel bosco. Dal freddo del tunnel, dall’umidità delle rocce si arriva in un boschetto caldo, pieno di fiori e di piante e in un attimo si ritorna alla realtà. Il grande cancello si chiude e ci si lascia dietro le spalle un pezzo di storia e grande emozione.

Orari di apertura:

  • Pasqua, Pasquetta il 25 e ogni domenica di aprile;
  • 1 maggio e ogni sabato e domenica;
  • da giugno fino a metà settembre da mercoledì a lunedì, giorno di riposo: martedì;
  • da metà settembre a ottobre giovedì, venerdì, sabato e domenica.
  • Aperto dalle ore 10.00 alle ore 17.00 ultimo ingresso alle ore 16.15;
  • Nei mesi invernali il bunker rimane chiuso

I prezzi variano in base alla visita guidata o in autonomia, bambini fino a 6 anni entrano gratuitamente. Per i costi e orari di apertura sempre aggiornati cliccate QUI.

Informazioni utili:

Da visitare assolutamente, anche come bella ed emozionante alternativa in caso di pioggia.

Telefono: 0463 530088, email: info@deutschnonsberg.it

Cosa fare nei paraggi, esperienze e luoghi da scoprire:

– Scoprire la potenza dell’acqua al Canyon del Rio Sass
– Passeggiata del Burrone di Fondo
– Pradiei: da Romeno al lago Smeraldo
– Lago Smeraldo e l’orto botanico
La “Casa dell’Acqua” di Fondo

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Parco La Cascatella

Nel magnifico scenario di un anfiteatro naturale, a solo un paio di chilometri dall’abitato di Castello Tesino, la natura regala una fresca cascata, oltre ad un immerso prato verde. Il parco, curato in estate con minuziosa attenzione, offre la possibilità di trascorrere ore rilassanti immersi nella natura. Sono disponibili giochi per bambini, due campi da beach volley, un chiosco-bar (aperto solo in alta stagione), numerosi barbecue e i servizi igienici.
Il parco è raggiungibile con una comoda passeggiata con partenza da Castello Tesino (lungo la SP78 del Passo Brocon). Durante l’estate al parco vengono organizzati diversi eventi musicali e gastronomici nonché appuntamenti per i più piccoli

INFORMAZIONI STAGIONE ESTIVA GIUGNO LUGLIO AGOSTO 2021

ORARIO PARCO ESTIVO:  09:30 – 19:30 IL PARCO E’ CHIUSO IL MARTEDI’

IL PARCO RIMANE SEMPRE CHIUSO QUANDO C’E’ MALTEMPO

COSTI INGRESSO PARCO PER MEZZI A MOTORE:

Camper        € 7.00
Auto              € 5,00
Moto/quad) € 3,00
Residenti nel comune di Castello Tesino gratis
Gruppi organizzati (associazioni, pullman e centri estivi bimbi, preventivo su richiesta)

Griglia più tavolo da 6 persone € 15,00
Tavolo da 6 persone € 10,00

AMMESSI CANI MA AL GUINZAGLIO 

Per maggiori informazioni :
www.cascatellaracingcafe.it
mail: cascatellaracingcafe@gmail.com