Author - Silvia

Portare in fascia, una scelta d’amore e contatto

Se c’è una cosa che mi dispiace non aver fatto con u miei bambini è il portarli in fascia. Con Gaia soprattutto, ci avrebbe aiutato un sacco: odiava il passeggino e amava stare in braccio. Ricordo di aver provato ad interessarmi ma ai tempi ( 8 anni fa) era una pratica ancora (semi) sconosciuta e chiedendo anche nei negozi specializzati il massimo aiuto che potevano elargire era un foglio su sui erano spiegate le principali legature. A me, che mi stufo a guardare le istruzioni dell’ovetto Kinder! Insomma non me la sono sentita di imbarcarmi in questa avventura e ho desistito!

Fortunatamente i tempi sono cambiati e oggi si sente sempre più parlare di fasce, arte del portare, consulenti e baby wearing e questa è una cosa molto buona perché più se ne parla maggiore è la consapevolezza intorno a questa pratica ancora troppo sottovalutata.

Ho chiesto quindi a Silvia Zanol, mamma e consulente Babywearing alcune informazioni in più.

Quali sono dunque i benefici del portare un bambino in fascia?

I benefici sono molteplici, primo tra tutti, vivendo a stretto contatto, si impara ad anticipare i suoi bisogni, a capire quando ha fame, sonno o necessità  di essere cambiato, ancora prima che parta per un pianto sconsolato.

In secondo luogo, calore e contenimento sono un perfetto antidoto e aiuto contro le coliche, piaga dei prime mesi. Per ultimo, ma decisamente non per importanza, si può tenere il bambino in braccio e avere comunque le mani libere.

I papà, che nonostante una iniziale reticenza si stanno piano piano avvicinando a questo mondo, hanno la possibilità di provare la sensazione della gravidanza: Il bimbo si trova a contatto del corpo in posizione fetale, la stessa che aveva all’interno del grembo materno. Questo aiuta a creare un legame più profondo con il proprio bambino.

Inoltre sfatiamo un mito! I bambini in fascia non sono bambini viziati, sono bambini che vedono soddisfatto il loro naturale bisogno di contatto, dai diciamo la verità: a chi non piace essere abbracciato, sorretto e coccolato? Invece che vivere a distanza dovremmo imparare da loro, riappropriarci di quell’istinto che ci vuole creature sociali!

Piano piano che il tempo passa, intorno ai 4-5 mesi il bambino diventa sempre più autonomo, ha voglia di guardarsi intorno ed esplorare: è in questo momento che è possibile passare da una legatura frontale ad una sul fianco: qui ha la possibilità di osservare il mondo che lo circonda pur rimanendo sempre a stretto contatto con la mamma (o il papà).

A questo punto, intorno ai 5-6 mesi, si può passare alla legatura sulla schiena. Un passaggio importante, sia per la mamma che per il bambino che perdono, in questo modo, il contatto visivo. Gradualmente, senza fretta di accompagna così il bambino in un processo di crescita che avrà il culmine nel momento in qui desidererà camminare da solo. Perché arriva quel momento, ed è uno dei più emozionanti a cui i genitori sono chiamati ad assistere!

Ho chiesto a Silvia poi di parlarmi della differenza tra fascia e marsupio e mi ha spiegato che la grossa differenza passa tra marsupi è tra marsupi ergonomici e non. La maggior parte dei marsupi in commercio (soprattutto quelli delle grandi marche) a dispetto di quello che magari hanno scritto sulla scatola non sono ergonomici e non seguono la naturale posizione dei bambini. Le cose da controllare, sono:

  • Seduta larga; da ginocchio a ginocchio
  • schiena non troppo rigida.

Ma in ogni caso il marsupio (ergonomico mi raccomando) quando il vostro bambino ha imparato a tenere dritta la testa e non prima.

Sono tantissime le cose da sapere sul portare, se siete curiosi di saperne di più, Silvia Zanol vi aspetta al Colors caffè 12, il 1 ottobre dalle 14.30 alle 16.30, risponderà ai vostri dubbi e vi asiutaerà nella scelta della fascia adatta al vostro stile di vita.

 

 

Cooperativa sociale Adam 099

La cooperativa sociale Adam 099, grazie al progetto Vivaio, si occupa dei bambini quando i genitori sono al lavoro. Parte con lunedì 28 settembre “POMERIGGI IN ALLEGRIA DEL PROGETTO VIVAIO” nella sede di MEANO al Centro Civico con orario 16 – 18.30 per bambini dalla prima elementare alla prima media.

I volantini con il modulo di iscrizione sono in distribuzione.
Poi con metà ottobre partiremo anche con due pomeriggi a VIGO MEANO.

E da novembre attività anche a GARDOLO DI MEZZO!

Per informazioni scrivete a: vivaio@adam099.it
Per chi ha idee o proposte su attività future per famiglie, bambini, adolescenti, giovani e adulti scrivere a: info@adam099.it

Centro MeTe

Nasce a Tione un nuovo servizio dedicato a genitori, educatori e insegnanti. 

Quasi 100 tra libri, cd rom e kit didattici professionali, editi dal Centro Studi Erickson, saranno a disposizione della comunità all’interno del MeTe di Tione, centro di servizi formativi, educativi, di orientamento e supporto psicologico per la famiglia e la crescita personale. Buona parte dei testi è dedicata ai DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento): ci saranno strumenti didattici per gli insegnanti, ma anche suggerimenti pratici per i genitori che si trovano a dover affrontare difficoltà dei figli legate alla lettura, scrittura o al calcolo matematico. Non mancheranno tuttavia libri su temi più quotidiani come il rapporto genitori-figli, la gestione del conflitto e il successo scolastico.

L’accesso al servizio è libero secondo gli orari di apertura del Centro (da lunedì a venerdì  9.30-12 / 14.30-17.30, martedì pomeriggio chiuso). Il materiale si può consultare liberamente, acquistare o ordinare dal catalogo del Centro Studi Erickson con la comodità di poterlo ricevere comodamente al MeTe.

Problemi con la spesa? Ci pensa AGSAT!

Dite la verità: quante volte vi è capitato di aprire il frigo, proprio a ridosso della cena e vedere una distesa artica di vuoto. Presenti all’appello solo una confezione di latte e 3 lattine di birra che no… non sono l’ideale per la cena di un bambino. Nei pensili la stessa desolazione; sono in quei momenti che con aria giuliva dite ai vostri bambini “Oggi giornata speciale, si fa la cena-colazione con il latte e biscotti!”

Da oggi non più! La cooperativa AGSAT (di cui abbiamo già parlato poco tempo fa per la raccolta dei tappi di bottiglia)  ha dato vita ad un servizio davvero utilissimo per tutte noi mamme super indaffarate, ma anche per tutte quelle persona che, per vari motivi, hanno problemi con le commissioni fuori casa: fare la spesa appunto, o andare in posta, a prendere il giornale o per portare a passeggio il cane.

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La cooperativa da sostegno a ragazzi che presentano lo spettro autistico e questa iniziativa ha un grande valore per tutti loro: da una parte crea una rete sul territorio in cui sono parte attiva; rendersi utili e compiere (seguiti sempre da personale qualificato) piccole attività aumenta la loro autostima e le loro competenze, dall’altra ha un ruolo educativo per tutto il nostro tessuto sociale in cui le persone con disabilità vengono troppo spesso emarginate.

Mentre mi raccontava tutto questo, non potevo fare a meno di elencare mentalmente tutte quelle piccole commissioni in cui avrei davvero bisogno di una manola spesa, così da non ritrovarmi all’ora di cena con una bustina di zafferano e una scatola di lenticchie, andare in posta, che ogni volta devo trovare il coraggio per affrontare file e impiegate; e poi vogliamo parlare dell’estate? Vuoi mettere avere qualcuno, con cui nel tempo si è creato un rapporto di fiducia, a cui chiedere di passare ogni giorno a dare da mangiare e fare compagnia ai miei gatti?

Sono tantissime poi le persone con limitate possibilità di movimento che potranno “sfruttare questo servizio” sarà anche un modo per far sentire le persone meno sole.

Che dire deve ancora partire ma io già lo amo!

Le zone coperte all’inizio saranno Gardolo e dintorni… poi si vedrà, ma secondo me molto presto il loro giro si allargherà tantissimo… o almeno è quello che mi auguro!

Sincronia – Levico

Sincronia Danza, associazione sportiva dilettantistica, quest’anno festeggia il decimo anno di attività, iniziato con edizione del saggio finale degli allievi, fatto di lavoro, di gioie, ma anche di fatiche e arrabbiature, lavoro di tante persone, famiglie, amici che hanno permesso la nascita e la crescita della Associazione Sincronia Danza.

Sincronia nasce nel 2005 su iniziativa di Stefania e Alexia Riccio, due sorelle da sempre amanti della danza nelle più svariate forme che tale arte può assumere, spesso avvicinarsi a questo tipo di arte – soprattutto negli anni passati – non era cosa facile: sia perché scarseggiavano le scuole nella zona di Levico Terme, dove imparare. Di qui l’idea di fondare un’associazione; un luogo di aggregazione, culturale e sportiva, di volontariato; senza scopo di lucro, con l’unico obbiettivo, rendere la danza accessibile a tutti!

Dal punto di vista tecnico formativo, il 2015/2016 è stato e sarà l’anno delle novità di Sincronia Danza … un anno degno del decimo anniversario dalla fondazione.

L’associazione offre corsi di prima danza, danza classica, danza moderna, danza contemporanea, flamenco, hip-hop, danza irlandese, balli caraibici, balli di gruppo, danza afro-cubana, rivolti a bambini, ragazzi e adulti, con possibilità di lezioni individuali, laboratori didattici, stages e workshop di approfondimento, preparazione casting/audizioni/concorsi.

La direzione artistica dei corsi è coordinata da Seydi Rodriguez Guiterrez, laureata presso l’università d’arte di Cuba, docente di tecnica della danza classica, con esperienza internazionale, per la danza moderna: Chiara Pedron, formatasi presso il centro segnale.it e centro coreografico opusballet di Firenze; per il flamenco: Alexia Riccio, stimata e conosciuta insegnante; per l’hip hop: Monica Villotti, insegnate diplomata in I.D.A, per danza irlandese Laura MAzzon di FairyRing, balli di gruppo Sonia Gottardi.

Quest’anno, in particolar modo si punta sulla formazione, si farà tanta pratica, ma anche teoria. Si lavorerà insomma sui fondamentali della danza.

Da inizio 2014 inoltre Sincronia sostiene Medici con l’Africa CUAMM, la più antica associazione di volontariato in campo sanitario italiana; in particolare il CUAMM promuove progetti di cooperazione in Africa, occupandosi soprattutto della salute materno infantile, offrendo un’adeguata formazione alle ostetriche.

Ricomincia un nuovo anno accademico di studio della danza, il 17 settembre 2015 dalle 17.00 alle 19.00 scuola aperta, inizio lezioni 21 settembre.

Orari: lunedì danza moderna, balli di gruppo, martedì e giovedì danza classica e balli caraibici, mercoledì prima danza, giovedì danze irlandesi, venerdì hip-hop, pilates. da 85,00 €, in base ai corsi, a trimestre.

SINCRONIA  Associazione Sportiva Dilettantistica Levico Terme TN
Via XI febbraio, 40 tel. 3451153191, sincronia.danza@gmail.com

Capoeira

Un incrocio tra arte marziale, danza e acrobazia, la capoeira è una disciplina afro-brasiliana che ha ormai conquistato il mondo e, dal 2014, è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Questa lotta mascherata come danza fu sviluppata da schiavi brasiliani nell’epoca del colonialismo e oggigiorno la libertà di espressione e di movimento, ma non solo, è una dei sui principali obiettivi.

La parola chiave in qualsiasi accademia di capoeira è “jogar” o giocare! Capoeira è gioiosa e scherzosa, e bambini la trovano particolarmente divertente. Senza dubbi la capoeira è un’ottima attività fisica in cui bambini corrono, saltano e si buttano! Li aiuta a sviluppare loro equilibrio, coordinazione, flessibilità e conoscenza del corpo. Ma non solo, capoeira da la possibilità a loro di crescere loro autostima, sviluppare la loro identità e scatenare la loro creatività.

TRENTO

Capoeira Trento – I corsi per i bambini sono nella sala prove a Teatro Sanbapolis (Via della Malpensada 82/A) Il corso è per bambini tra 8-15 anni.

Scuola di Capoeira São Salomão presenta i corsi di Capoeira per Bambini con insegnante Brasiliano! Iscrizioni aperte tutto l’anno, prime due lezioni gratuite! I piccoli capoeristi entrano infatti a far parte di una sorta di grande famiglia nella quale ciascuno avrà un soprannome, scelto dal maestro in base alle caratteristiche del bambino.” (Claudia Porta, www.lacasanellaprateria.com)  Per info  e iscrizioni contattare: associazionesaosalomao@gmail.com

Corsi organizzati a TRENTO presso Palestra rossa del Liceo Rosmini – Via Barbacovi, 7
ROVERETO presso il CID Centro Internazionale della Danza, Rovereto.
PERGINE – MADRANO presso Palestra della Scuola elementare di Madrano

 

Alle Piramidi di Segonzano in passeggino

C’eravamo già stati qualche anno fa (QUI il post) e bisogna proprio dire che le Piramidi di Segonzano (Val di Cembra) non deludono mai. Ma per chi ha bimbi piccoli, o addirittura il passeggino, c’è una bella variante per ammirare dall’alto questo meraviglioso spettacolo naturale.  La forma classica è quella di un tronco di cono sormontato da un masso, che costituisce l’elemento protettivo contro l’azione erosiva delle piogge e che ne ha permesso la formazione. Ci sono poi quelle a punta, dove il masso è caduto, e quelle a cresta, costituite da una lama di terreno seghettata ed affilata. In alcuni casi sono raggruppate a canne d’organo, davvero un colpo d’occhio incredibile.

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Il percorso normale (circa tre ore in totale) è bello, ma un po’ impegnativo. Seguitemi allora per capire come arrivare ad una comoda passeggiata di alcuni chilometri, su strada asfaltata, percorribile quindi anche con il passeggino. Lasciate l’auto al parcheggio di Luch, sopra Segonzano. Subito bello il panorama sulla Valle di Cembra. Il primo chilometro presenta qualche salita, ma la vista sul primo e sul secondo gruppo di queste conformazioni bizzarre offre piacevoli soste. Dopodiché è praticamente pianeggiante (potete anche parcheggiare più avanti) e in un’ora circa arriverete nel paesino di Quaras, abitato anche in estate solo da poche anime.

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Il passaggio è consentito anche alle auto, ma sono davvero poche quelle che si incontrano, anche nei giorni festivi.

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Chi vuole proseguire per un po’ si può inerpicare tra le case e prendere il sentiero a destra. In un’ora circa di salita arriverà al paese di Bedollo, con vista panoramica sul lago delle Piazze. Altrimenti si torna indietro per la stessa strada.

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E per mangiare? Una buona idea è fermarsi alla Locanda alle Piramidi di Segonzano a gustare deliziose specialità trentine. Una trattoria semplice, con persone gentili, ottimi piatti e buoni prezzi, come quelle che piacciono a noi.

Colors Caffè 12, il caffè che ci mancava!

Immaginate la scena: casa in ristrutturazione, 2 bambini scatenati che chiedono attenzione, io che per lavorare ho bisogno di un computer e una connessione internet e… niente connessione! Morta, defunta, cancellata sotto chili e chili di calcinacci e polvere! Che fare? Come ogni internauta che si rispetti ho subito fatto un appello social: “Chi, wifi munito, ospita me, la prole e un computer per qualche ora? Io prometto di stare buona e zitta in un angolo, i bambini non so!

La risposta è arrivata immediata, come un faro nella nebbia, Eva, vicina di casa dall’energia travolgente mi scrive “Vieni nel mio bar, qui hai tutto: spazio, internet e angolo giochi per i bambini” Neanche il tempo di finire di leggere che ero già per strada, diretta con il mio bagaglio presso il Colors Caffè 12 (in via Pranzelores), dove ho preso possesso di un tavolo (e del wifi a disposizione dei clienti) e per un paio di ore sono riuscita a lavorare come mai prima in casa.

I bambini si sono annullati davanti a giochi, libretti e costruzioni, hanno intrecciato nuove amicizie (che nel tessuto sociale di 2 meno che decenni non è mai male) e non mi hanno chiamato neanche una volta. No, lo ripeto perché forse non è chiaro: non hanno chiamato neanche una voltaDa quel giorno il Colors Caffè 12 è diventato il mio punto di riferimento.

Come non manca mai di puntualizzare Marco, marito di Eva e proprietario con lei del locale “non è un bar per bambini, non scriverlo che poi gli altri clienti scappano!” ma è un bar in cui i bambini non solo sono i benvenuti ma sono anche felicissimi di tornare perché “qui è tutto alla nostra misura” a partire dai gestori, che non perdono l’occasione di passare qualche minuto a giocare con i più piccoli. 20150902_100842

Il Colors Caffè 12, per  i “grandi” è il posto ideale in cui bere un caffè insieme agli amici o in cui fermarsi a pausa pranzo. Mentre i “piccoli” hanno a disposizione tutto quello che possono desiderare: giochi, servizi a loro dedicati e un menù tarato per le loro esigenze, in cui tutto è proposto in maniera ridotta.

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Il Colors Caffè 12 è a Trento Nord, in via Pranzelores 83, , vicino al Top Center, dietro agli uffici dell’Ad Personam.

 

Passeggiando alla Malga di Bes

Oggi vi porto in uno di quei posti  in Trentino meno conosciuti, ma non per questo meno affascinanti. Dopo avervi raccontato il sentiero meraviglioso dove a giugno di possono ammirare le peonie selvatiche(bellissimo comunque anche tutto l’anno), ma anche il Sentiero del Ventrar e lescursione classica sul Monte Altissimo dove ammirare il Lago di Garda dall’Alto, vi porto nuovamente sull’Altopiano di Brentonico, poco distante da Mori. Salite fino a Brentonico, proseguite verso S.Giacomo e S.Valentino e poi a destra verso il Rifugio Graziani. Sulla sinistra troverete il Rifugio Fos ce, che ci dicono avere un’ottima gestione. Già lì capirete il tema della giornata: splendido panorama, mucche e natura a vista d’occhio. Scendete un po’ sulla strada da cui siete arrivati (oppure c’è direttamente un piccolo spiazzo dove lasciare la macchina) e prendete a sinistra la strada forestale che sale nel bosco (se non partite dal rifugio, invece, ovviamente sulla  destra arrivando da S. Valentino).

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La strada, sterrata, è fattibile anche con i passeggini da trekking, perché dopo il primo tratto di salita iniziale spiana portandovi in un’atmosfera magica: davanti a voi Malga Bes, chiusa al pubblico, ma con le sue decine di mucche che pascolano liberamente fino alla fine del periodo di alpeggio (normalmente fino a metà settembre).

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Fin qui (in realtà è possibile proseguire ancora un pezzetto) si arriva con il passeggino, poi il sentiero sulla sinistra si fa meno agevole. Salendo ancora una mezz’ora incontrerete il pastore con le altre mucche, ammirerete lo splendido panorama e facilmente arriverete al Rifugio Graziani.

Da qui avete diverse alternative:

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  • proseguire verso Malga Campo (una mezz’ora pianeggiante) dove vi aspetta l’asinella Siria e una gestione genuina (affettati e formaggi, frittate, succo di mela)
  • tornare indietro: o sul sentiero da dove siete venuti, oppure salendo i gradoni che trovate proprio accanto al punto in cui siete arrivati.  Così facendo percorrerete la riserva di Bes, con le sue 60 specie di orchidee diverse, ammirerete uno splendido panorama e tornerete con un giro ad anello al limitare del bosco iniziale. Ancora qualche centinaio di metri sulla destra ed eccovi di nuovo alla macchina.

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Al ritorno vi consiglio di fare una sosta al bel parco giochi di S.Giacomo (sulla strada) oppure al grande parco nel centro di Brentonico.

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Al Rifugio Negritella

Sarà la sesta volta che rimaniamo a dormire al rifugio Negritella, in Val di Fassa, a quasi duemila metri d’altitudine. E ogni volta abbiamo la conferma che questo sia il luogo ideale per dimenticare la frenesia di tutti i giorni ed immergersi in un ambiente con un’energia particolare.

Si sale a piedi da Vigo di Fassa (chiedete della strada per le mountain bike, ci mettete un’oretta e mezza) oppure con la funivia (il Negritella dista poi 5 minuti a piedi, se avete bambini piccoli) e vi accorgerete dell’atmosfera magica che si respira lassù non appena avrete di fronte le spettacolari cime del Catinaccio, del Vajolet e del Larsec. Con queste splendide giornate di settembre, poi,…

Noi questa volta siamo saliti a piedi e subito abbiamo visto un cerbiatto fermarsi nel prato ad osservarci. Arrivati alla meta Sandro e Cesare, che erano andati a fare legna, ci hanno accolti con una merenda d’eccezione: brise fresche affettate, pane fatto in casa, speck e formaggio di malga. Serve dire altro? Dopodiché io e Samuel siamo andati un po’ per funghi e un po’ alla ricerca dei caprioli e dei cervi (si vedono facilmente all’imbrunire), ma questa volta non abbiamo trovato nè gli uni nè gli altri. Però, seduti in cima al prato, con la Valle di Fassa ai piedi e quelle cime maestose, non ce la siamo sentiti di lamentarci più di tanto!

Dal rifugio ci sono passeggiate ed escursioni per tutti i gusti: in una mezz’ora di sentiero pianeggiante ed adatto ai passeggini da trekking si arriva al Gardeccia, con un bel parco giochi; in un’ora e mezza di passeggiata un po’ più impegnativa si arriva alla Roda di Vael; in un’oretta si arriva anche alla Malga Vael, con un percorso affascinante che ricorda a tratti i canyon. Noi il giorno dopo abbiamo deciso di prendere il sentiero delle “caore” (capre in dialetto, e se lo fate capirete subito il perché, tanto va su dritto) per raggiungere in tre ore il rifugio Vajolet, sotto le sue omonime e famose cime. Escursione da fare con bimbi un po’ allenati a camminare, ma sono tante le sorprese che ripagano della fatica: le stelle alpine, le marmotte a due passi, i rododendri tra le rocce, un panorama mozzafiato.

Tornati alla base la cucina di Sandro Benamati appaga il palato: pasta fresca e gnocchi fatta in casa, materie prime freschissime e gustose, affettati e formaggi presi dai piccoli produttori, ogni piatto – cucinato rigorosamente con la stufa a legna – con quel tocco in più che solo i bravi chef danno. E quando si mette passione in quello che si fa, lo si vede subito. Sandro, per lungo tempo ristoratore a Canazei gestisce dal 2005 questa struttura con 25 posti letto e camere con vista (praticamente senza tende…e che colpo al cuore svegliarsi alle sei con quello spettacolo di fronte!) sulle più belle cime del Trentino. Un pezzo per volta ha realizzato il suo sogno con le proprie fatiche. Noi ci andiamo spesso anche d’inverno, anche perchè le piste attorno sono l’ideale per le famiglie, e amiamo quello speciale mini centro benessere ad alta quota: la sauna fatta esternamente a baita, il piccolo bagno turco, il letto con il materassino costituito da un sacco imbottito di fieno, la pavimentazione composta con le pietre di un rio vicino,…

Il problema è trovare posto. Il Negritella è infatti un gioiellino che ha colpito i tanti visitatori da ogni parte del mondo che prenotano da un anno all’altro, come una famiglia di australiani che timbrano puntuali il cartellino o la coppia di olandesi che richiede sempre la stanza “Vajolet” convinta che il nome derivi dal colore viola in inglese e non dalle spettacolari montagne che ti guardano dalla finestra.
Noi lassù sospendiamo i pensieri e vedere i bambini che si perdono a giocare fuori tra di loro o con i gattini e la fantastica terranova Scavia, senza pensare ai videogiochi o alla tv, è bellissimo. Per non parlare di quando decidono di cooperare alla vita del rifugio sparecchiando spontaneamente o aiutando con qualche lavoretto…allora ci crete che l’atmosfera è magica, o no?