Archive - Ottobre 2018

Tratterhof: vacanza davvero speciale

Abbiamo iniziato questo mite autunno nel migliore dei modi, con una vacanza super all’Hotel Tratterhof, in Alto Adige poco distante da Bressanone. Ultimo sole, ultime giornate estive, un posto da favola per grandi e bambini. L’albergo è posizionato in una posizione davvero incredibile, sui prati soleggiati del delizioso paesino di Maranza, con vista memorabile sulle Odle e le Dolomiti in lontananza.

Siamo stati accolti con un aperitivo ed un succo di mela per il piccolo Carlo, tre anni, che si è messo subito in esplorazione di questa struttura che è stata di recente ampliata con un intervento architettonico di grande raffinatezza e cura. Carlo ha preso subito possesso del letto gigante con i suoi dinosauri, si è goduto il terrazzo al sole e ovviamente si è subito cambiato per andare in piscina.

Io e sua mamma Francesca siamo rimaste invece incantate dai dettagli: le rifiniture in legno, la scelta accurata di ogni elemento e la magnifica vetrata del bagno sulla zona notte, che vista da fuori riflette il panorama come uno specchio.

Senza dubbio il fiore all’occhiello è la piscina esterna: grande, a sfioro e con delle porte automatiche che consentono di passare all’interno, dove c’è anche la zona idromassaggio. Acqua calda, atmosfera di gran relax grazie alle sdraio posizionate sull’ampio giardino circostante, un sogno per chiunque abbia la fortuna di immergersi.

E, come potete vedere qui sotto, meravigliosa anche in inverno con la neve.

La formula di pensione a 3/4 è un’ottima soluzione perché permette di visitare i dintorni (poi vi racconto quante cose belle da vedere ci sono) e dalle due in poi prevede la possibilità di avere una zuppa calda ed un ricco buffet di dolci, per continuare la giornata con tutta l’energia necessaria.

Infatti c’era ancora il parco giochi interno da vedere: divertentissima la piscina con le palline colorate e lo scivolo, ma anche i tanti giochi sulle pareti capaci di stimolare la fantasia con materiali naturali come il legno e le calamite. Non mancano i salterelli, per andare a zonzo sulla loro groppa, il memory gigante, giochi di abilità…

E per finire l’immancabile calcetto, sia per i ragazzi che per i bambini più piccoli.

Nemmeno il tempo di arrivare a cena e c’era già qualcuno che se la dormiva alla grande: per fortuna ci ha pensato il menù dedicato ai più piccoli a farlo ritornare in vita. Se infatti per gli adulti c’è una proposta che alterna piatti della tradizione altoatesina a portate a base di pesce più mediterranee (merito dello chef, di origini napoletane), per i bambini ci sono proposte gustose e genuine come i gnocchi fatti in casa con pomodoro e mozzarella piuttosto che altri piatti da leccarsi i baffi. E mentre si aspetta, tovagliette da colorare e fogli su cui disegnare.

Molto bella anche la grande sala da pranzo, con vetrate che permettono di rimanere a contatto con l’esterno e di gustare i pasti in un ambiente piacevole e rilassante. Un plauso alla zona buffet, dove si trovano un sacco di bontà per cominciare bene la cena.

Del ristorante e della cucina in generale mi è molto piaciuto

  • la grigliata di carne e di pesce che viene effettuata una volta a settimana (normalmente il mercoledì), con tutto preparato al momento: gamberoni, tranci di tonno e pesce spada, costolette di agnello, e insomma la possibilità di scegliere tra mille prelibatezze
  • la colazione, assolutamente spaziale, con tantissime proposte dolci e salate. La chicca in più: la scelta tra crepes, uova all’occhio di bue, frittata con quello che si vuole – verdure ed affettati – oppure le classiche uova strapazzate con lo speck. Nota di merito anche alla possibilità di macinare sul momento i chicchi dei diversi cereali
  • l’attenzione alle intolleranze alimentari, con prodotti di nicchia e perfetti per chi ha delle limitazioni: latte e burro di capra, proposte senza glutine, prodotti senza lattosio e così via

Ultima cosa, forse la più importante di tutte: l’atmosfera che si respira qui. Merito della famiglia Gruber, che gestisce questo posto: la signora Regina (sempre presente ed attenta alle esigenze di tutti) con la figlia Evelyn e suo marito Andreas (e i loro adorabili bambini Franz ed Evamaria). Tanta voglia di fare e di migliorare questo posto già bellissimo di suo, ideale anche per una vacanza senza bambini (ma questo ve lo racconto a breve sul Trentino delle Meraviglie dedicato alle proposte per gli adulti).

Se volete avere maggiori info sull’hotel e prenotare la vostra vacanza trovate tutto QUI. Il Tratterhof è splendido in ogni stagione e certamente con la neve avrà un’atmosfera magica. Vi diamo un’ultima indiscrezione: quando siamo andati via stava arrivando il loro architetto per studiare una nuova zona giochi all’interno, grande e davvero perfetta per completare definitivamente l’offerta di questo posto.

Cosa si può fare nei dintorni? Tantissime cose! Tra le varie vi segnalo:

Insomma, queste sono le possibilità più vicine: calcolate che qui d’inverno si scia, con piste belle e facili anche per iniziare e che questa è una posizione strategica. Vicino alla bellissima città di Bressanone, ad un passo dalla Val Pusterie e della Val di Tures.

Tecnologia e giocattoli: prendiamo coscienza

Sono tante le domande che a noi genitori vengono (o dovrebbero venire) spontanee rispetto ai giochi tecnologici, alcune di esse sono forse giustificate dal fatto che la nostra generazione non è cresciuta a pane e tecnologia, ma è stata invece catapultata in questo mondo solo in età adulta, quando la nostra coscienza era già formata per discernere cosa è giusto o sbagliato. Ma di fronte ai nativi digitali cosa dobbiamo pensare? Stefano Scarparo Alves, fondatore di Kidsonthetree, che spesso ci mette davanti a interessanti quesiti legati al mondo dei bambini e al loro svago, si pone queste importanti domande: “Perché i giocattoli sono un trend in crescita? Perché i bambini di oggi sembrano preferire i giochi tecnologici a quelli classici? I giochi classici e tradizionali vanno ancora di moda?” Sicuramente in questa forma, o in altre, queste domande saranno sorte più o meno a tutti e forse in parte, siamo anche riusciti a dare una personale risposta.

Il papà di Kidsonthetree, ferrato in materia, ci fa notare che i giocattoli tecnologici sono un business in crescita perché il progresso ha reso possibile trasferire tecnologie, processi produttivi e tecniche anche nell’ambito dei giocattoli permettendo così la realizzazione di nuovi e stimolanti giochi impensabili fino a 20-25 anni fa. Come ingegnere lui ritiene che l’aumento dell’offerta di giochi tecnologici di per sé sia un evento naturale legato al progresso e allo sviluppo tecnologico, una sorta di evoluzione.

Come sempre, essendo Stefano anche un papà, spesso cerca di capire e comprendere perché alle sue figlie piace “giocare con il tablet” e perché i giochi tecnologici abbiano, spesso, la capacità di “annientare” il gusto del giocare semplice dei bambini. A volte ci confessa di avere l’impressione che i giochi tecnologici siano dotati di una misteriosa forza di attrazione nei confronti dei bambini più potente di una grossa calamita.

Il punto è anche che senza l’intromissione dei genitori, che per primi avvicinano i propri bambini alle tecnologie, i piccoli non avrebbero opportunità di usare facilmente tablet, smartphone e computer. Ovviamente oggigiorno sono oggetti molto diffusi e sono diventati di uso quotidiano ed essenziale, quindi, come un tempo la televisione, è quasi impossibile “starne alla larga”. Questo status delle cose, ovviamente porta ad abbassare sempre più l’età in cui i bambini ne vengono in contatto e imparano ad usarli. Il punto di vista di Stefano Scarparo Alves è quello di chi crede che il problema della società di oggi non sia il vietare l’uso di dispositivi e giochi tecnologici (sarebbe piuttosto anacronistico seppur non impossibile!) ma quello di saper imporre dei limiti di utilizzo e saper spiegare ai bambini la differenza tra virtuale e reale. Quello che preoccupa nelle nuove generazioni è l’attrazione così forte per il virtuale direttamente proporzionale all’alienazione dalla realtà e dalla quotidianità di ognuno di noi.
La vera domanda è: “É così vero che i bambini di oggi preferiscono giocare con i giochi tecnologici? O forse lo preferiscono perché spesso è più semplice e comodo per noi genitori?”. Un esame di coscienza non guasta. E i giochi classici? Che ruolo hanno nella società di oggi? Si possono considerare ancora di moda? Anche noi, come Stefano, crediamo che i giochi classici e tradizionali nella società di oggi siano ancora molto importanti, forse lo sono ancora più di un tempo, perché sono questi i giochi che ci riportano alla realtà, alla quotidianità, alle emozioni del cuore e al fare concreto.

Virtualmente, anche le relazioni umane, sembrano più facili, ma…saltare la corda dal vero non è così semplice come farlo su un tablet. È facile costruire una torre con i mattoncini virtuali ma farla dal vero, osservare le oscillazioni e ascoltare il momento del crollo dei mattoncini è cosa diversa. È facile rincorrere gli avversari nello schermo ma correre in un prato, arrampicarsi su un albero, giocare a nascondino in un parco è cosa differente. È facile chattare e fare partite virtuali con compagni a distanza ma giocare tutti insieme davanti ad un gioco in scatola, condividere emozioni reali, risate o amarezza per la partita persa è ben differente.

Quella di Stefano e di Kidsonthetree, le cui proposte sono legate al mondo del vero e del tradizionale, anche se con grande spirito di innovazione, sono delle riflessioni, ma è bene ogni tanto fermarsi a pensare a cosa davvero dobbiamo fare noi genitori di fronte a questi interrogativi.

Per scoprire la vasta gamma di proposte di Kidsonthetree sfogliate il sito!

Baita Messnerjoch al Catinaccio

Una lunga escursione che piacerà tantissimo alle famiglie più avventurose e abituate ad andare in montagna. L’itinerario che vi suggeriamo oggi è una bellissima idea durante tutta l’estate e non solo. In Val d’Ega infatti, come in altre zone dell’Alto Adige, molte malghe e baite rimangono aperte tutti i giorni fino all’inizio di novembre.

Il nostro punto di partenza è Passo Nigra, e più precisamente l’ottavo tornante che troverete prima di raggiungere il passo. Qui si trova un piccolo parcheggio gratuito ai bordi della strada e il punto di partenza dell’escursione.

Come raggiungerlo?

Se partite da Trento vi consigliamo di prendere l’autostrada A22 in direzione Brennero, proseguite fino all’uscita Bolzano Nord e da qui continuate in direzione Tires. Una volta superato il paese ,proseguite seguendo le indicazioni per San Cipriano e Passo Nigra. Noi abbiamo impiegato circa 1 ora e 20 da Trento.

Cominciamo già col dirvi che il tratto più impegnativo è sicuramente quello iniziale che vi porterà a raggiungere Malga Haniger, che si trova in una posizione incantevole proprio dietro le Torri del Vajolet. Il primo tratto del sentiero 7 A si sviluppa su strada forestale nel bosco. Noi siamo stati fortunatissimi e abbiamo visto uno scoiattolo che saltava da un ramo all’altro e una mamma capriolo con i suoi due piccoli. Ad un certo punto potrete decidere se proseguire fino alla malga su strada forestale o, come abbiamo fatto noi, optare per il sentiero 7 un po’ più impegnativo ma sicuramente più affascinante e avventuroso.

Entrambi vi portano alla malga in circa 1 ora e un quarto di passeggiata. Malga Haniger (dove eravamo già stati partendo da Passo Nigra, qui il racconto) è stata l’ideale per la nostra tappa golosa -seconda colazione della giornata!-, abbiamo infatti assaggiato un ottimo strudel (malga aperta da giugno).

La malga offre inoltre diversi piatti tipici, tra cui spiccano i canederli, consigliatissimi da Silvia che ha avuto l’occasione di assaggiarli. Noi abbiamo invece deciso di proseguire verso Passo Nigra e, mentre le nuvole mattutine cominciavano lentamente a diradarsi, abbiamo potuto ammirare in tutto il suo splendore il gruppo del Catinaccio. Guardate che spettacolo!!

Incantati dalla natura circostante, con le Dolomiti alle nostre spalle e l’alpe di Tires e Bolzano di fronte, abbiamo proseguito il nostro itinerario (sempre il sentiero 7) fino al bivio dove trovate segnalata la Baita Messner Joch (sentiero 15).

Da qui raggiungerete la baita in circa mezz’ora di camminata, fatta di qualche saliscendi ma senza tratti impegnativi. La Baita, situata in una bella posizione, è curata in ogni minimo dettaglio e dispone di un bel parco giochi per i bambini.

Noi abbiamo deciso di assaggiare un tris di primi con canederli al formaggio, spinaci e ravioloni ripieni e delle ottime patate saltate con manzo lessato. Avremmo voluto assaggiare anche il dolce, ma eravamo veramente sazi.

Per il ritorno seguendo la strada dell’andata, mettete in preventivo circa 2 ore e mezza di passeggiata.

Sicuramente un’escursione abbastanza impegnativa, ma se sfruttate tutta la giornata si può fare senza problemi. Se invece optate per qualcosa di più semplice potete decidere di fermarvi a Malga Haniger o raggiungere la Baita Messner Joch partendo da Passo Nigra (circa un’ora di escursione), percorso che abbiamo già fatto lo scorso inverno (qui il nostro racconto).

Qualsiasi escursione decidete di fare non ve ne pentirete, perché il paesaggio e i panorami che vi aspettano vi ripagheranno sicuramente! 😉

Info utili:

  • Baita Messnerjoch aperta da metà maggio al 1 novembre. In inverno da fine dicembre a fine marzo.
  • Malga Haniger aperta tutti i giorni da metà maggio a metà novembre. In inverno dal 26 dicembre al 10 gennaio: tutti i giorni. Dall’11 gennaio: sabato, domenica e festivi.

Koiné, spazio di incontro a Trento

“Koinè” è… un’ancora di salvezza per mamme sull’orlo di una crisi di nervi, un’isola felice dove divertirsi, imparare e fare amicizia, un calderone di belle idee, un punto di incontro per i genitori e il loro dubbi esistenziali…

Qualsiasi sia la definizione che vogliate dare a “Koinè” il luogo di incontro genitori-bambini di Gardolo, siamo certi che troverete soddisfatte le vostre esigenze! Ufficialmente “Koinè” è definibile come uno spazio ideato e strutturato per il mondo dei bambini 0-6 anni e degli adulti che li accompagnano. Nasce per dare ai genitori la possibilità di incontrarsi con altri genitori e ai bambini di trovare un ambiente allegro ed accogliente. È un luogo per socializzare e svolgere con il proprio bambino attività che normalmente nell’ambiente domestico non è facile fare. E ancora, è un luogo privilegiato di ascolto e condivisione di esperienze, dubbi e curiosità tipici dell’educazione e del crescere.

Qui i grandi possono bere un caffè in tranquillità, stringere amicizia con altri genitori, mentre i piccoli possono gattonare a fare i primi passi in un luogo accogliente e sicuro, giocare con mamma e papà nell’angolo morbido o con giochi specifici per la prima infanzia.
Costantemente è garantita la presenza di operatori qualificati che assicurano attenzione e professionalità ed offrono la possibilità agli adulti di avere momenti di ascolto e confronto personale sulle problematiche legate all’essere genitore.

Come è organizzata una giornata tipo da “Koinè”?
– Gioco libero e interazione adulti bambini
– Preparazione e merenda tutti insieme
– Piccola attività strutturata
– Racconto di una fiaba
– Riordino insieme

Periodicamente vengono organizzati percorsi e laboratori come:

  • Laboratori esperienziali (ciclo di laboratori a cadenza mensile per genitori e bambini su un tema specifico)
  • Le fiabe nel sacco (racconti di fiabe animate)
  • Laboratori serali per genitori
  • Pronto soccorso pediatrico
  • Corsi di preparazione alla nascita per mamme con atri figli
  • Coccole sonore (ciclo di incontri di musica mamma e bambino)
  • Yoga e massaggio mamma e bambino
  • Il cerchio delle mamme
  • Incontri post parto
  • Lavorati per mamme 0-12.

GIORNATE ED ORARI DI APERTURA:

Lunedì dalle 15.30 alle 18.30
Martedì dalle 9.30 alle 12.30 Spazio mamme con bimbi (0-18 mesi)
Mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30
Giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30 (apertura autogestita)
Venerdì dalle 16.00 alle 18.30(apertura autogestita)

TESSERA FAMILIARE
10 ingressi: € 22,00
5 ingressi: € 13,00
Tessera annuale senza limiti di ingressi € 100

Per informazioni e iscrizioni: “Koinè” cell. 320 2395299 o 0461 1596783 koinè@progetto92.net
Dove: Via Rienza/Passirio, 19 – 38121 Gardolo di Trento

Noi ci siamo stati a provare quest’esperienza qualche tempo fa, ecco il nostro pomeriggio alla Koinè.

Immaginazione o immaginario? I giochi giusti

Che cos’è l’immaginazione? Che differenza c’è tra l’immaginazione e l’immaginario? Queste sono le domande che Stefano Alves Scarparo, ideatore di Kidsonthetree si è posto e continua a porsi ogni volta che sceglie e introduce un nuovo gioco.

L’immaginazione è una creazione della mente. È la capacità della mente di ognuno di noi di creare immagini partendo da un’attività del nostro cervello.
L’immaginario invece è l’insieme delle immagini in cui è avvolta la nostra mente cioè, passatemi l’espressione, è un “piatto pronto” per il nostro cervello.

Il punto è che nella nostra società sempre più social e mediatica, l’immaginario di ognuno di noi è molto sollecitato e spesso “completo”, e c’è da chiedersi se questo aiuta veramente lo sviluppo. In quanto padre, oltre che titolare di un marchio che propone giocattoli, ha deciso di provare e di sperimentare per capire il potere dell’immaginazione e dell’immaginario. Come? Regalando alle sue bambine alcuni giochi definiti “destrutturati”: giochi aperti, liberi che offrono molte possibilità di utilizzo, iniziando poi ad osservarle per capire come si muovevano di fronte a questo tipo di offerta.

Stefano ha notato che all’inizio hanno effettuato giochi semplici, ma che con il passare del tempo invece la complessità degli scenari, dei personaggi, dei paesaggi e della combinazione di più materiali aumentava. Questo percorso lo ha affascinato: creazioni di casette o navicelle del tempo e anche aggiunta di materiali di riciclo hanno avuto la meglio. Secondo Stefano però non sempre immaginazione batte immaginario e a provarlo sono stati un’altra volta i comportamenti delle sue bambine: quando iniziano a giocare dopo un periodo di esposizione alla televisione più lungo delle loro abitudini, i giochi liberi sono impregnati di personaggi televisivi e delle loro storie. I racconti e gli scenari sono un po’ una ripetizione del cartone animato e l’immaginazione ci mette un po’ più di tempo per liberarsi e creare delle storie più fantastiche e più creative.

Tutti sappiamo che le tecnologie e i social media ci stanno aiutando e facilitando in moltissime attività ma, come sempre, spetta a noi adulti dosare e calibrare il giusto mix tra evoluzione e tradizione. E così anche negli insegnamenti ai nostri figli, nella scelta dei giochi e delle loro attività di svago, dobbiamo sempre tenere presente oltre che alle nostre necessità anche le loro preferenze e soprattutto la necessità di trovare qualcosa che stimoli il loro pensiero critico e la loro attività creativa.

In questo il catalogo Kidsonthetree è la trasposizione del pensiero del suo creatore, dove si trovano tantissime proposte legate allo sviluppo dell’immaginazione. QUI potete sfogliare tutte le proposte e scegliere quello che fa al caso vostro.

Acquacenter di Malè

La piscina pubblica di Malè è dotata di piscina semi-olimpionica regolamentare (25x15m) a 6 corsie, profonda da 120 a 180 cm, temperatura 28°; piscina relax con idromassaggio a getti ad altezza lombare o cervicale; piscina dedicata ai più piccoli con altezza di 30 centimetri, temperatura 30°, per i primi passi nell’acqua in sicurezza e tranquillità.

Orario:

  • Lunedì, sabato e domenica 14.30/19.00
  • Martedì e mercoledì, giovedì  e venerdì 10.00/20.00

Costo:

  • Biglietto intero 6,50 residenti
  • Biglietto intero 9.50 non residenti
  • Ridotto fino ai 12 anni 3,50 residenti
  • Ridotto fino ai 12 anni  5.00 non residenti
  • Sopra i 65 anni 5,00 residenti
  • Sopra i 65 anni 7.00 non residenti.
  • Family 2 adulti 1 bambino 15,00 residenti,
  • Family 2 adulti 1 bambino 20,00 non residenti
  • 2 adulti 2 bambini 16.00 residenti, 22,00 non residenti.
  • 2 adulti 3 bambini 18,00 residenti, 25,00 non residenti

Per costi ed orari di apertura, CLICCA QUI!