Archive - Agosto 2016

Spiaggia di Calceranica

Evviva le giornate di sole! Soprattutto queste, le ultime della stagione estiva, che hanno quel retrogusto un po’ dolce amaro di un nuovo anno che sta iniziando. E quale modo migliore per festeggiare che passare una bella giornata in riva al lago?

lago di caldonazzo (44)

L’altro giorno siamo stati a Caldonazzo, sulla spiaggia di Calceranica, un po’ più caotica della spiaggia di Valcanover (a cui è unita da un pista ciclopedonale, perfetta per una passeggiata tranquilla) ma con una riva più sabbiosa.

lago di caldonazzo (4.1)

Il parcheggio è a pagamento e sulla spiaggia, molto ombreggiata, ci sono a disposizione un piccolo parco giochi, docce, bagni e una piattaforma galleggiante da cui tuffarsi.

caldonazzo

A noi piace molto camminare lungo la riva, si incontrano i diversi bar e ristornati presenti su questo tratto di lago, perfetti se si decide di prolungare di qualche ora la sosta in spiaggia.

Parcheggio camper Valles

Valles, pochi chilometri dopo Rio Pusteria, è un caratteristico paese alpino circondato dai Monti Fundres, meta ideale per famiglie sia per soggiorni estivi che invernali grazie alle semplici piste da sci in cui i più piccoli possono imparare a muovere i primi passi sulla neve.

Malga Fane (10)

Vanto di questa vallata è Malga Fane, raggiungibile sia a piedi attraverso il “sentiero del latte”, che con la navetta che dalle 9 di mattina alle 17 fa spola da valle verso l’inizio del borgo.

Con il camper è possibile sostare nel parcheggio della cabinovia Jochtal, il parcheggio è gratuito e, nonostante il cartello che vieta la fermata nelle ore notturne, abbiamo avuto la conferma, sia dai vigili del fuoco che dal vicino bar, che la sosta è permessa.

Malga Fane (3)

Noi l’abbiamo preferita al parcheggio di malga Fane (un chilometro più in su) per la presenza di due grandi parchi gioco: uno si raggiunge attraversando la strada, l’altro si trova dalla parte opposta del rio Valles, accanto alla funivia e al bar.

Malga Fane (15)

Il parcheggio è tranquillo con un fondo ghiaioso.

A Tenna alla ricerca degli gnomi nel bosco

Purtroppo causa la tempesta Vaia dell’ottobre 2018 il percorso risulta attualmente impraticabile. Vi aggiorneremo in futuro sull’agibilità.

Ciak buona la terza! La passeggiata degli gnomi ad Alberé (Tenna, sopra Levico a circa una ventina di minuti da Trento) è ideale se siete alla ricerca di qualcosa di semplice, passegginabile (che non guasta mai) non troppo lontano dalla città.

20160826_142341

Noi, le precedenti volte che abbiamo provato questa passeggiata, ci siamo sempre persi, o meglio, l’abbiamo sempre finita nel giro di una manciata di minuti. Il trucco sta nel seguire le indicazioni che portano al Dos dei Osei, arrivare ad Ischia e seguire il sentiero che costeggia via Camolongo. Si parte dallo stagno Biotopo di Tenna

20160826_141450

visto che, quando siamo andati noi, la giornata era davvero caldissima, abbiamo optato per una deviazione nel bosco (la parte da Ischia a Campolongo è esposta al sole), dove abbiamo cercato funghi (pochi) e more (tantissime) all’ombra degli alti arbusti di questa pineta.

20160826_152136

Prima di riaddentrarci nella boscaglia, abbiamo ammirato il panorama sul lago di Caldonazzo, la Marzola e la Vigolana che si è aperto sotto di noi.

20160826_151735

Diversi cartelli (purtroppo molto rovinati) sono disseminati lungo il sentiero dando così la possibilità ai bambini di scoprire i segreti di questo bosco e dei suoi abitanti.

20160826_142759

Oltre a questo ci sono gli gnomi che segnano l’inizio e la fine della passeggiata, due bacheche contenenti elementi del bosco e un gioco con i numeri dipinti sulla pietra.

Alla fine del giro abbiamo fatto una sosta nel bel parco giochi che si trova proprio accanto alla passeggiata, abbiamo mangiato un gelato e ci siamo rilassate (noi mamme) sulla panchina.

20160826_162248

Quando il sole ha iniziato a scendere all’orizzonte siamo tornati a casa, ma, devo dirlo, i bambini avrebbero continuato a giocare ancora per un bel po’!

Passeggiando lungo il torrente Centa

Avevamo tanto sentito parlare di questo sentiero, ma non ci era mai capitata l’occasione di percorrerla, così ieri, approfittando della bella giornata, abbiamo preso i costumi (obbligatori!!), le provviste e le borracce e siamo partiti alla volta di questa semplice ma suggestiva passeggiata tra ruderi e acqua che scorre.

parco fluviale rio Centa (41)

Abbiamo parcheggiato la macchina in località Conci, qui si trova un bel parco giochi che i bambini hanno subito adocchiato, poi siamo scesi lungo la strada sterrata che costeggia il torrente e arriva fino al parco avventura Acropark, da cui si prosegue per un sentiero che passa in un bosco di abeti rossi.

parco fluviale rio Centa (16)

Il sentiero è semplice e percorribile anche con il passeggino, ma noi abbiamo preferito prendere la via “impervia” lungo il torrente: a piedi nudi a camminare nell’acqua gelida con Gaia che continuava a ripetere “Guarda, faccio canyoning!”

parco fluviale rio Centa (34)

I bambini si sono divertiti un sacco a giocare con il fondo limaccioso, è il posto ideale per giocare con l’acqua e parco fluviale rio Centa (22)

Dopo aver giocato e fatto merenda abbiamo deciso di riprendere la nostra passeggiata verso le cascate e i ruderi degli antichi mulini.

parco fluviale rio Centa (13)

Per il rientro abbiamo ripercorso la via dell’andata in senso inverso, arrivati al parcheggio, abbiamo fatto una breve sosta al parco prima di rientrare.

Questa passeggiata è stata davvero una bella sorpresa, ideale per le calde giornate estive, ma perfetta anche in autunno… basta convincere i bambini a non fare il bagno 😀

Tutto quello che c’è da sapere sul camper

Mi capita spesso di leggere cose del tipo “stavo pensando di comprare un camper per risparmiare sulle ferie“, insomma. Non è così. O meglio in parte è vero: se si sosta in libera si risparmia, ma il camper è più che altro una scelta di vita. Noi, ad essere sinceri, tra rotture, bollo, assicurazione e rimessaggio annuale non saprei dire quanto, in effetti, abbiamo risparmiato rispetto ad altre modalità di vacanza.

La verità è però che non riesco ad immaginare una vacanza diversa: non mi attirano i resort a 1000 stelline, non mi piace l’idea di stare in un hotel dove, si qualcuno pulisce la stanza e cucina, ma non ho la libertà di decidere quando svegliarmi la mattina e a che ora fare pranzo e cena. Non resisterei tra le 4 mura di un appartamento, ci vivo e la vacanza per me è altro: alberi e sentieri che segnano i confini. 

ee3cb10829f31c3e81584d04ee44408be273e5d71bb1134397f5_640_Camper

Quindi, anche in onore della nostra nuova sezione “in camper” ho pensato di scrivere un articolo su quello che, per me, sono le vacanze in camper.

  1. Vedere posti sempre nuovi: dimenticatevi le vacanze statiche quelle di “e quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare“. Il camper significa movimento, esplorazione. Anche in campeggio, se vi piace la comodità, ma ogni volta in un posto nuovo.
  2. Non essere vincolati da scadenze e prenotazioni. Tranne alcuni posti, in alta stagione, in camper non serve prenotare. E questo significa non preoccuparsi di: brutto tempo, malattie bambini, prenotazioni sbagliate in posti che non ci piacciono. Volete mettere la libertà di poter dire “mmh a est piove, allora ce ne andiamo ad ovest!”
  3. La libertà di muoversi ogni volta che se ne ha l’occasione. Nel weekend c’è il sole? Si prende il camper e si parte!
  4. La possibilità di mettere radici… solo per un po’. Noi lo facciamo tutti gli anni: troviamo un angolo di mondo che ci piace, pensiamo “l’anno prossimo torniamo sicuramente!” ce ne andiamo con la consapevolezza di lasciare un pezzo di cuore, ma l’anno successivo l’animo zingaro prevale e ci ritroviamo ad innamorarci di un’altra spiaggia, di un’altra montagna, di un altro panorama.
  5. La vacanza inizia sotto casa, si chiude a chiave la porta, si sale sul camper si guardano i bambini seduti dietro e si è subito catapultati nella “dimensione vacanza”
  6. I bambini assaporano la libertà (e non sto parlando solo di quella di fare pipì durante il viaggio), ma soprattutto quella di vivere all’aria aperta. Ora che sono un po’ più grandi capita sempre più spesso: noi siamo ancora nel nostro posto (piazzola o parcheggio a seconda della situazione) a sistemare le ultime cose e loro hanno già esplorato i dintorni e fatto amicizia. E che bello quando tornano dicendo “ho trovato un nuovo amico”.
  7. , noi, in praticamente tutte le nostre vacanze (a parte quelle strettamente itineranti) abbiamo trovato grandi compagni di viaggio. Alcuni solo per una sera, con altri ci si sente ancora dopo tanto tempo, ma non importa perché ognuno di loro ci ha comunque trasmesso qualcosa di speciale.

Miti da sfatare, si insomma ci vuole anche questo!

  1. Non è vero che in camper i bambini possono dormire nel letto mentre si viaggia: non essere ancorati al seggiolino è pericolo in camper come in macchina.
  2. Non è vero che si dorme “dove si vuole” ci sono divieti, alcuni giustificabili, altri meno, che impediscono la sosta in determinati posti. Non è un problema basta informarsi per tempo e si trova praticamente ovunque una soluzione per la notte. (una volta noi abbiamo sfruttato la gentilezza di un centro sportivo/ristorante) che, avendoci visto in difficoltà ci ha proposto di dormire nel suo parcheggio interno… provvisto pure di telecamera di sorveglianza. Per ricambiare abbiamo cenato (tra l’altro benissimo) da loro.

Detto tutto questo, se avete ancora dubbi sull’acquisto o no di un camper, non vi resta che noleggiarne uno per un paio di giorni. Giusto per testare su strada se è il genere di vacanza che fa per voi.

Spiaggia di Valcanover

Vi siete svegliati con voglia di lago ma i tanti impegni della giornata vi impediscono di andare troppo lontano? Conosco la sensazione! In queste giornate la nostra destinazione “salva-noia” è il lago di Caldonazzo. Ma non la solita spiaggia al Pescatore o alle Barche (fin troppo gettonate e caotiche) ma la, decisamente più tranquilla, spiaggetta di Valcanover.

Si arriva direttamente dal ristorante Ciolda, scendendo una comoda scalinata (c’è anche una stradina per chi volesse muoversi in bicicletta) e, in pochi secondi si raggiunge questa spiaggetta di erba e sassolini. Lago di Caldonazzo (10)

E’ un posto che trasmette tranquillità con le paperelle che nuotano fino a riva alla ricerca di pezzettini di pane e le barche a vela che slittano sull’acqua in lontananza.

Lago di Caldonazzo (11)

Ci siamo stati l’altro giorno e Gaia e Samuel si sono divertiti un sacco a giocare nell’acqua e a creare disegni con i sassi.

Lago di Caldonazzo (16)

A pochi passi dalla spiaggia si trova un bel parco con, oltre alle soliti giochi, un campo da beach volley e un tavolo da ping pong.

Lago di Caldonazzo (18)

La ciliegina sulla torta è la ciclabile che costeggia il lago e arriva fino alle spiagge delle Barche e del Pescatore. Assolata e pianeggiante è l’ideale per una passeggiata anche di mezza stagione… o per fare due passi dopo un picnic in riva al lago.

Sentiero fatato dal Museo Pietra Viva

Dal Museo Pietra Viva, a Sant’Orsola in Valle dei Mòcheni, parte una passeggiata semplice che arriva fino ad un labirinto vegetale molto amato dai bambini. Si tratta del sentiero fatato, percorribile anche con il passeggino da trekking con una variante un po’ più lunga (chiedete al museo). Una ventina di minuti, dislivello minimo.

La passeggiata inizia nel cortile del museo, proprio dove si cercano le pietre preziose nel ruscello.

Lungo la via diverse statue in legno intrattengono i piccoli camminatori, da quelle più grandi ai piccoli gufi, mentre silenziosi gnomi intagliati nei tronchi degli alberi custodiscono tesori da scoprire.

Si tratta di una passeggiata semplice di un paio di chilometri, all’andata per lo più in discesa e ovviamente al ritorno un po’ in salita. All’arrivo vi aspetta il labirinto, ampi prati perfetti per un pic nic e a breve distanza il fiume Fersina.


La passeggiata è perfetta per completare una visita te non prima di aver cercato un po’ di pietre preziose nel ruscello del Museo di Pietra Viva!

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val dei Mocheni
  • PARTENZA: museo Pietra Viva
  • ARRIVO: labirinto vegetale
  • ALTITUDINE: 1650 metri
  • DURATA: mezz’oretta (solo andata)
  • LUNGHEZZA: un paio di chilometri
  • DISLIVELLO: minimo
  • PASSEGGINO: da trekking percorrendo la variante
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno sul percorso
Cosa fare nei dintorni

Parco degli Assizzi

Qualcuno, sul nostro mitico gruppo Facebook ci aveva nominato il “parco degli Assizzi” appena sopra Pergine; e visto che a noi piace un sacco scoprire posti nuovi ci siamo fiondati subito a cercarlo. Si tratta di un bel parco giochi che si dirama attraverso il bosco. Per scoprirlo tutto abbiamo seguito il percorso salute che viene proposto.

Parco degli assizzi (49)

Tra piegamenti, saltelli e corsette Gaia e Samuel si sono divertiti ad andare in esplorazione di questa nuova zona, al grido di “guarda mamma, un altro cartello!

Parco degli assizzi (22)

Nella parte bassa, perfetta per i bambini anche più piccoli, si trova un castello da scalare

Parco degli assizzi (23)

.i dondoli, e quella che è stata rinominata “la barca dei pirati”.

Parco degli assizzi (33)

Poco più sopra un grande campo da calcio con 2 porte.

Parco degli assizzi (51)

Tante panchine permettono a mamme e papà di riposarsi in tranquillità mentre i bambini giocano.

Parco degli assizzi (66)

La vera sorpresa è la parte superiore con una bellissima struttura in legno con ponti da attraversare, porticine, e scale (foto in alto). Un vero castello dove inventare magiche avventure.

Parco degli assizzi (58)

Unica nota negativa è l’incuria generale, ci sono parecchie piante di ortiche cresciute nei punti di passaggio e anche l’erba alta non invoglia l’esplorazione.

Parco degli assizzi (11)

E’ un vero peccato perché penso basterebbe davvero poco per renderlo un parco vivo e frequentato da parte di tanti bambini..

Reddito di inclusione: come richiederlo?

Dal 1° gennaio 2018 il Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) è stato sostituito dal Reddito di inclusione (REI), come previsto dalla legge delega per il contrasto alla povertà e dal decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, attuativo della legge delega.  Poiché il SIA è concesso ogni due mesi per le domande presentate nel bimestre precedente, a decorrere dal 1° novembre 2017 la richiesta per il SIA non può più essere presentata. Coloro ai quali è stato riconosciuto il SIA nell’anno 2017 continueranno a percepire il relativo beneficio economico, per tutta la durata e secondo le modalità previste. Da gennaio 2018 i beneficiari del SIA sono inoltre abilitati ai prelievi di contante entro il limite previsto per il REI (240 euro al mese).

Cos’è il Reddito di inclusione (REI)?

Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. I cittadini possono richiederlo dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso che verranno indicati dai Comuni. Il REI si compone di due parti:

un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI);
un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.
Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione).

A chi si rivolge?

Il REI nel 2018 sarà erogato alle famiglie in possesso dei seguenti requisiti.

Il richiedente deve essere congiuntamente:

  • cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

Requisiti familiari
Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:

  • presenza di un minorenne;
  • presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;
  • presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).
  • presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione*.

 

Requisiti economici
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:

  • un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;
  • un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).

Altri requisiti
Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:

  • non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
  • non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

IL BENEFICIO ECONOMICO
Il beneficio economico varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare (vedi tabella 1) e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo medesimo.

Tabella 1: valore mensile massimo del beneficio economico

Numero componenti
Beneficio massimo mensile
​1
​187, 50 €
​2
​294, 50 €
​3
​382, 50 €
​4
​461,25 €
​5 534,37 €*
​6 o più
​539,82 €*

* Importi modificati per effetto della Legge di Bilancio 2018

In particolare, il valore del beneficio massimo mensile è ridotto dell’importo mensile degli eventuali trattamenti assistenziali percepiti dalla famiglia nel periodo di fruizione del REI, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, come ad esempio l’indennità di accompagnamento.

Inoltre, se i componenti del nucleo familiare percepiscono dei redditi, il beneficio mensile del REI è ulteriormente ridotto di un importo pari al valore dell’ISR adottato ai fini ISEE (non considerando i benefici assistenziali già sottratti). L’ISR tiene conto, tra l’altro, delle spese per l’affitto (che vengono sottratte dai redditi fino a un massimo di 7mila euro, incrementato di 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo) e dei redditi da lavoro dipendente (che vengono sottratti per il 20%, fino ad un massimo di 3mila euro).

Per sapere di più su come si calcola il beneficio effettivo di REI clicca qui

Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi. In tal caso, la richiesta di rinnovo potrà essere inoltrata non prima di 6 mesi dall’erogazione dell’ultima mensilità.

Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità. Poiché l’ISEE ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio, chi presenta la domanda per il REI dal 1° gennaio 2018 deve essere già in possesso dell’attestazione ISEE 2018.

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta. Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato, con il quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività.

Se il nucleo familiare non rispetta gli impegni previsti nel progetto senza giustificato motivo o se, per effetto di dichiarazioni false rilasciate nell’attestazione ISEE, risulta aver percepito un importo superiore a quello che gli sarebbe spettato, l’importo versato sulla Carta può essere decurtato fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla sospensione e alla decadenza del beneficio. Sono inoltre previste sanzioni fino a 5mila euro nel caso in cui il beneficio sia stato fruito in maniera del tutto illegittima per effetto di dichiarazioni false riscontrate nell’attestazione ISEE volte a nascondere una situazione di relativo benessere.

Calcolo del beneficio massimo mensile
Per una famiglia composta da un singolo componente, la soglia di riferimento per il calcolo del beneficio massimo mensile è pari a 2.250 euro (vale a dire il 75% dei 3mila euro previsti dal decreto in sede di prima applicazione) e cresce in base al numero dei componenti il nucleo familiare, sulla base della scala di equivalenza dell’ISEE. Il beneficio massimo mensile si ottiene, quindi, dividendo l’importo annuo per 12 mensilità (vedi tabella 1).

Importo annuo del beneficio massimo:

Numero componenti
Scala di equivalenza ISEE
Soglia di riferimento in sede di prima applicazione
​1
1.00 2.250,00 €
​2
1.57 ​3.532,50 €
​3
2.04 ​4.590,00 €
​4
​2.46
​5.535,00 €
​5 2.85 6.412,50 €*
​6 o più ​3,20 6.477,90 €**

* Importi modificati per effetto della Legge di Bilancio 2018
** La soglia non può eccedere il valore annuo dell’assegno sociale incrementato del 10%, pari per il 2018 a 6.477,90€

PROGETTO PERSONALIZZATO DI ATTIVAZIONE SOCIALE E LAVORATIVA

Il Progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, che operano in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit.

Il Progetto riguarda l’intero nucleo familiare e prevede specifici impegni che vengono individuati da operatori sociali opportunamente identificati dai servizi competenti, sulla base di una valutazione delle problematiche e dei bisogni. La valutazione prende in considerazione diverse dimensioni: le condizioni personali e sociali; la situazione economica; la situazione lavorativa e il profilo di occupabilità; l’educazione, l’istruzione, la formazione; la condizione abitativa; le reti familiari, di prossimità e sociali.

La valutazione è organizzata in un’analisi preliminare, (da svolgersi entro 25 giorni dalla richiesta del REI) e in una più approfondita, qualora la condizione del nucleo familiare sia più complessa. Se in fase di analisi preliminare emerge che la situazione di povertà è esclusivamente connessa alla mancanza di lavoro, il Progetto personalizzato è sostituito dal Patto di servizio o dal Programma di ricerca intensiva di occupazione (varie misure di politica attiva del lavoro, in capo ai Centri per l’impiego, previste dai decreti attuativi del Jobs Act – D.lgs. 150/2015, artt. 20 e 23).

Il Progetto deve essere sottoscritto dai componenti del nucleo familiare entro 20 giorni lavorativi dalla data in cui è stata effettuata l’analisi preliminare. Solo per il 2018, il beneficio economico verrà concesso per un periodo massimo di 6 mesi, anche in assenza della sottoscrizione del progetto.

Iter della domanda
La domanda può essere presentata a partire dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso che verranno indicati dai Comuni. Il beneficio viene concesso dall’Inps che, con la Circolare n. 172 del 22 novembre 2017 ha messo a disposizione degli operatori il modulo di domanda e le istruzioni operative, tra cui il modello REI-COM, da compilarsi nel caso di variazione della situazione lavorativa in corso di erogazione del beneficio. Per sapere di più su quando è necessario compilare il modello REI-COM.

Il Comune raccoglie la domanda, verifica i requisiti di cittadinanza e residenza e la invia all’Inps entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione. L’Inps, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio e invia a Poste Italiane la disposizione di accredito. Poste emette la Carta REI e tramite lettera invita il beneficiario a recarsi presso qualunque ufficio postale abilitato al servizio per il ritiro. Prima di poter utilizzare la Carta, il titolare dovrà attendere il PIN, che gli verrà inviato in busta chiusa presso l’indirizzo indicato nella domanda.

Carta REI
Il beneficio economico viene versato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta REI). Completamente gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica con la differenza che, anziché essere caricata dal titolare della carta, è alimentata direttamente dallo Stato. La carta deve essere usata solo dal titolare e permette di:

prelevare contante entro un limite mensile di 240 euro, al costo del servizio (1 euro di commissione per i prelievi negli ATM Postamat; 1,75 euro per i prelievi negli altri circuiti bancari) ;
fare acquisti tramite POS in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati;
pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali;
avere uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket.
La carta può inoltre essere utilizzata negli ATM Postamat per controllare il saldo e la lista movimenti.

Per coloro che già beneficiano del SIA 
Coloro ai quali è stato riconosciuto il SIA nell’anno 2017 continueranno a percepire il relativo beneficio economico, per tutta la durata e secondo le modalità previste. I beneficiari del SIA saranno inoltre abilitati, a partire dal 1° gennaio 2018, ai prelievi di contante entro il limite previsto per il REI (240 euro al mese).

Se i beneficiari del SIA soddisfano anche i requisiti per accedere alla nuova misura, potranno richiedere la trasformazione del SIA in REI. In ogni caso verrà garantita la fruizione del beneficio maggiore. Qualora si decida di passare dal SIA al REI, la durata del REI sarà ridotta del numero di mesi per i quali si è percepito il SIA. Il beneficio, in tal caso, verrà erogato sulla stessa Carta di pagamento.

Coloro che già beneficiano del SIA e non intendono passare al REI, alla scadenza del SIA possono comunque richiedere l’accesso al REI, se in possesso dei requisiti. In questo caso il REI avrà una durata massima di 6 mesi, al fine di assicurare una copertura complessiva del beneficio (SIA+REI) pari a 18 mesi.

Coloro che hanno finito di usufruire del SIA con il bimestre settembre/ottobre 2017 e che risultano avere i requisiti per accedere al REI riceveranno il beneficio anche nel bimestre novembre/dicembre, al fine di non interrompere il beneficio.

A decorrere dal 1° novembre 2017 la richiesta per il SIA non può più essere presentata.

 

STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

 


Fonte © www.lavoro.gov.it

Sulla Montagna Animata… anche in passeggino

Pronti ad entrare in un sogno ad occhi aperti, popolato da draghi, folletti e magiche creature? In Val Di Fiemme, sul Latemar (poco più di un’ora da Trento) la montagna si anima per far vivere ai bambini indimenticabili avventure. Un unico difetto: la giornata vola, così vi troverete alle 17.30 a riprendere la funivia che vi riporta in valle con una lista lunghissima di “devo ancora fare…”. Vabbè poco male… basta convincere mamma e papà a tornare in quota (e credetemi cari bambini, non dispiacerà neanche a loro!).

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (87)

L’avventura inizia in funivia (e poi guardare le cabine, disegnate dai bambini che hanno partecipato al concorso “disegna una funivia”, è uno spettacolo! Se volete maggiori informazioni chiedete al punto info a monte) dove la voce del draghetto Tof invita i bambini ad aiutarlo nelle sue missioni,

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (2)

ma è quando si scende che si capisce appieno in che mondo fatato si è stati catapultati: un nido con all’interno piccoli draghetti che spuntano per salutare i bambini,

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (40)

un grande parco giochi, la pista dei gommoni e le discese mozzafiato dell’alpine coaster… Gaia, Samuel con Giulia e Giada (che ci hanno fatto compagnia) non sapevano più da che parte guardare.

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (9)

Passeggiate qui ce ne sono per tutti i gusti, noi dopo aver seguito il dragologo che ci ha raccontato tutto, ma proprio tutto sulla vita dei draghi, avevamo voglia di qualcosa di semplice e poco impegnativo… così abbiamo seguito il sentiero dei draghi (perfetto anche con il passeggino) dove, tra una foto e l’altra, abbiamo aiutato il draghetto Tof a ritrovare la sua mamma. Montagna animata

La passeggiata, non più di un’oretta prendendola con calma (forse un pochino di più perché le cose da vedere e scoprire sono davvero tantissime!) offre tantissimi spunti. Si può partecipare alla missione (come abbiamo fatto noi) per aiutare Tof a ritrovare la sua mamma, si può comprare il giocolibro (5 euro al punto informazioni) e seguire gli indizi per risolvere l’enigma finale oppure si può passeggiare lasciandosi guidare dalla fantasia… a chi appartiene quel grande uovo rosso?

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (65)

E chi ha piazzato quei sassi colorati nel terreno?

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (60)

E che bellezza sentirsi un pochino draghi… con grandi e forti ali con cui volare lontano!

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (86)

Una passeggiata in questo angolo fatato, in qui i sogni si realizzano è una meraviglia per tutte le età… e poco male se i più piccolini, sdraiati nel loro passeggino, non apprezzano fino in fondo lo splendore delle opere che si possono ammirare… potranno dormire tranquilli rinfrescati dalle fresche fronde degli alberi che svettano in questa vallata.

Voglia di continuare l’avventura insieme ai draghi? Quando tornate a casa convincete mamma a papà a portarvi a vedere Eliott il drago invisibile… Manuela l’ha visto e assicura che sia meraviglioso!