Archive - Agosto 2018

Sentiero Rododendri e Sottosassa

Una passeggiata leggera, un percorso ad anello adatto a bambini di tutte le età, e con almeno tre punti vincenti :

  • Si parte a piedi dal centro di Predazzo
  • Da qui partono molte altre escursioni
  • Nel ritorno varie possibilità di gioco, svago e relax

Si parte da Predazzo prendendo il sentiero che costeggia sulla destra il torrente Travignolo e che, arrivando dalla piazza del paese, si imbocca alla fine del ponte subito dopo la scuola della Guardia di Finanza. Il sentiero, totalmente pianeggiante, non è adatto ai passeggini (quelli da trekking vanno bene se non sono troppo larghi) e attraversa il sottobosco regalandovi piacevoli momenti di fresco, un vero toccasana nelle giornate più assolate.


Dopo una passeggiata di circa 3 chilometri raggiungiamo un ponte di pietra che attraversiamo e, svoltando verso destra arriviamo al Camping Valleverde, (consigliatassima la pizza del ristorante interno). Da qui troverete le indicazioni per numerose escursioni, tra cui quelle per il sentiero di Sottosassa.

 

 

Imboccato il sentiero, si cammina per un primo tratto su stradina asfaltata e poi, oltrepassato nuovamente il guado sul torrente Travignolo, si continua su sterrato nel bosco. Attraversato l’antico ponte in pietra “Ponte della Lizata”, ci troviamo difronte ad un bivio: verso destra parte il sentiero che, passando sotto le pareti attrezzate per l’arrampicata, porta al famoso ponte Sospeso (lungo questo tragitto troverete anche alcune meravigliose piscine naturali ), verso sinistra prosegue invece il nostro sentiero di Sottosassa che, attraversando prati e pascoli ci riporta verso il campeggio.

Per tornare verso il centro proseguiamo questa volta sulla stradina sterrata che costeggia il Travigliolo sul lato opposto al sentiero Rododendri. Se siete organizzati come noi, che abbiamo riempito la borraccia lasciandola sul tavolo di casa, qui trovate una fontanella con acqua potabile e a pochi metri un comodo tavolo ombreggiato che mi ha fatto seriamente pentire di non essermi organizzata per pic-nic.

Proseguendo troviamo la Piscina Comunale di Predazzo dove, nelle giornate più calde, ci si può sdraiare al sole approfittando dell’area solarium nell’ampio giardino sul retro.

  

Proprio difronte alla piscina si trova anche il campo da minigolf e miniature golf a 18 buche con parco giochi, bar (davvero squisite le ricche insalatone!) e tanto spazio verde per far giocare i bimbi in tutta libertà.

Con le ultime energie rimaste ci accingiamo ad affrontare il percorso fitness attrezzato: una palestra a cielo aperto tra ciclette e prove d’equilibrio che ci accompagnano alla fine della nostra passeggiata.

Il parco fluviale di Commezzadura

Se avete voglia di fare una fresca pausa estiva in un luogo polifunzionale all’aria aperta, quello che fa per voi è il parco fluviale di Commezzadura.  Il Comune di Commezzadura, in Val di Sole, è formato dalle frazioni di Mestriago, Mastellina, Deggiano, Almazzago e Piano, tutti paesini tipici, costruiti attorno a piccole chiese, oltre che dalla località di Daolasa e dal villaggio turistico di Costa Rotian. In inverno questa zona è famosa per il nuovo collegamento con gli impianti sciistici di Folgarida-Marilleva-Madonna di Campiglio. Nella stagione invernale, oltre allo sci alpino, è possibile praticare lo sci nordico; Commezzadura offre infatti un anello di 5 chilometri, con parziale illuminazione notturna.


In estate invece è il fiume Noce ad essere la grande attrazione.
Attorno a questo corso d’acqua ci sono tantissime attività, ma soprattutto è qui che sorge il nuovo parco ricreativo fluviale. Si trova tra il fiume Noce e la pista ciclabile e si tratta di uno spazio attrezzato con un campo di bocce in terra rossa, un’area gioco, alcune panchine con dei tavoli, un gazebo e un laghetto artificiale in cui i bimbi possono sguazzare.

Info: 0463 974163 (Comune di Commezzadura) – 0463 901280 (Azienda Turismo Val di Sole)

Vacanze in Baita: luoghi da fiaba in Trentino!

Immerse tra prati e boschi, vi aspettano dei veri scrigni di antiche tradizioni: sono baite in legno o masi in sasso, ristrutturati ed impreziositi con tutti i  confort necessari, per farvi trascorrere qualche giorno indimenticabile immersi negli splendidi paesaggi del Trentino.

Sono strutture perfettamente integrate nell’ambiente che le circonda e vi daranno l’occasione di vivere una vacanza autentica, circondati da luoghi incantati regno di animali selvatici e natura incontaminata. Un’occasione per resettare la freneticità della quotidianità e scoprire assieme ai vostri bimbi il bello di un’esperienza davvero unica e indimenticabile.
Qui potete trovare un’ampia scelta di baite o masi divisi per territori, date un’occhiata perché ci sono dei posticini splendidi:

Luoghi ideali per le molte attività che si possono praticare in montagna: dalle semplici passeggiate, alle escursioni più impegnative, i percorsi in mountain bike o e-bike, i trekking con cavallo o un pomeriggio di relax in riva ad uno dei bellissimi laghi del Trentino. Ogni baita o maso, offre tantissime possibilità nei dintorni per vivere al meglio la vostra vacanza green.

Per maggiori informazioni:
www.vacanzeinbaita.com

Passo Giovo: un parco giochi naturale

Appuntamento a 1800 metri, a Passo Giovo, dove i bambini possono percorrere (anche in passeggino) un meraviglioso sentiero alla scoperta della natura e del mondo animale.

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Il giro, perlopiù pianeggiante e piuttosto breve, si percorre in 45 minuti… al netto delle pause, voi calcolate tranquillamente tutta la giornata e probabilmente ancora non ne avrete abbastanza. Per noi è stato così!

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Si parte a monte della cabinovia Racines – Giovo (uscita dell’autostrada Vipiteno, poco più di un’ora e mezza da Trento) e da qui si snoda questa semplice e suggestiva passeggiata, alla scoperta delle 16 postazioni naturali. Si è circondati da un contesto davvero da favola: sembra di camminare all’interno di un dipinto!

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Vediamo alla fine qual è  il mondo che vi piace di più” ci chiede Gaia, con lo sguardo concentrato sulla piantina che abbiamo preso a valle. E tra MondoMarmotte, MondoFormiche, Vista degli Scoiattoli e le tantissime altre installazioni la scelta è davvero impossibile!

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Dopo “l’alpeggio dei Bambini” con la piccola fattoria con gli animali da accarezzare abbiamo deviato verso Kalcher Alm – Malga Calice aperta da metà giugno 2019 a inizio ottobre, dove abbiamo deciso di fermarci per il pranzo. Io ve la consiglio di cuore si mangia benissimo, si esce a stomaco pieno e si paga poco! Samuel ha spolverato il suo piatto di canederli al burro.

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con grande tristezza di mamma e papà che speravano di poterne gustare almeno un po’! Si raggiunge in circa mezz’ora e, nonostante il pienone del ferragosto, il servizio è stato rapido e preciso. E’ anche presente un piccolo parco giochi con un tappeto elastico che si affaccia sulle montagne che a Gaia e Samuel è piaciuto tantissimo!

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Una volta convinti i bambini a riprendere il nostro giro “Ancora un minuto mamma!” “Guardate che se non ci sbrighiamo a MondoBrughiera non ci arriviamo”, siamo arrivati in una mezz’oretta al bivio che ci ha riportato a MondoAvventuraMontagna, Samuel con un pensiero fisso in testa “voglio vedere le formiche!

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Nella parte finale si trova un percorso kneipp con un’acqua gelata che, suppongo, venga fornita direttamente da un freezer celeste,

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i bambini, impavidi come pochi, sono riusciti a camminarci dentro per diversi minuti… Poi sono stati richiamati all’ordine: se volevano finire il giro prima della partenza dell’ultima cabinovia era ora di proseguire.

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Un grande scivolo. una canoa che si traghetta sull’acqua e tanti giochi per arrampicarsi… Qualche foto, un ultimo salto e poi via verso casa… con la promessa di un buon gelato a valle. Giusto per non lasciarli proprio a bocca asciutta.

Cliccando QUI trovate tutte le info sulla funivia Racines-Giovo, orari e costi e aperture stagionali.

Alle Tre Cime di Lavaredo

Proprio sul confine tra Veneto e Alto Adige (Val Pusteria) abbiamo finalmente trascorso qualche giorno da condividere e suggerire chi ama come noi la montagna: le “Tre Cime di Lavaredo”, uno dei posti a mio parere con il miglior panorama in assoluto. Per noi è stata la prima notte in rifugio con il nostro “Grillo” di tre anni: non vi dico l’emozione!
Siamo saliti al rifugio Auronzo (aperto normalmente da giugno). Qui si può arrivare direttamente con la macchina,  per gli ultimi 7 km di strada è obbligatorio pagare un pedaggio di circa 25 euro dal mattino o circa 16 euro entrando dopo le 15, ma per fare il giro delle tre cime di Lavaredo, non ci sono alternative. Abbiamo dormito proprio lì: ottima ospitalità, buon cibo e stanze con letti da 2/3/6 posti, pulite e confortevoli.

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Il giro ha una durata di 3 ore e mezza circa, ma noi ce la siamo presa con calma: tra pranzo e molte pause per le foto abbiamo impiegato 6 ore, con un dislivello banale. Al mattino ci siamo incamminati prendendo il sentiero che porta al rifugio Lavaredo con una strada pianeggiante e molto comoda. Il panorama per tutto il percorso è davvero meraviglioso. Poi si sale lievemente fino alla forcella e davanti a noi, eccole, le Tre Cime nella loro maestosità (è qui che ci siamo sbizzarriti con le foto!)

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In lontananza ecco il rifugio Locatelli (aperto dalla fine di giugno fino alla fine di settembre) quindi si scende lievemente per continuare su strada pianeggiante. Fino a questo rifugio si può arrivare comodamente anche con il passeggino. Noi qui ci siamo fermati per pranzare e ammirare un paesaggio davvero mozzafiato.

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Un po’ di relax e via, avanti il nostro giro ad anello seguendo le indicazioni per la Langealm a 2.283 mt s.l.m. e aperta da giugno (il sentiero diventa poi molto più stretto e ripido). Una volta raggiunta la malga ne abbiamo approfittato per gustare dell’ottimo yogurt con i frutti di bosco, anche perchè mancavano ormai solo 40 minuti per tornare al punto di partenza, in leggera salita. Arrivare fin quassù da Trento non è proprio immediato perché ci vogliono quasi 3 ore di macchina, ma siamo stati ripagati dall’emozione della prima notte in rifugio in famiglia e da panorami meravigliosi.

Trekking con gli asini al Ballino

Come si inizia a raccontare un’esperienza meravigliosa vissuta insieme ai propri figli senza che le parole la impoveriscano? Un compito difficile, davvero. Quando si arriva a “Le Vie degli asini – Trekking and Therapy”, non ci si rende conto che nel giro di una manciata di ore si uscirà letteralmente trasformati.

ZERO STRESS

L’atmosfera rilassata di questo ambiente curatissimo, dove le risate dei bambini si alternano al raglio degli asini, avvolge completamente mettendo tutto nella giusta prospettiva. I problemi si lasciano fuori dal cancello,  tuttalpiù si rivelano ad Angiolina, che con le sue grandi orecchie e il suo carattere dolce, è sempre pronta a custodire i segreti di quanti hanno voglia di condividerli con lei.

COME ARRIVARE

Per raggiungere l’azienda agricola “Le vie degli asini” (dove potrete acquistare anche ottima verdura di stagione)  dovete superare le Terme di Comano (se arrivate a Trento) e anche l’abitato di Fiavè e raggiungere il passo del Ballino. Diversamente, se arrivate da Tenno, superate il lago e proseguite per il passo.

Si può lasciare la macchina nell’ampio parcheggio esterno (è anche il parcheggio dell’adiacente ristorante) e si attraversa a piedi il grande cancello che indica l’inizio di questa avventura.

UNA CALOROSA ACCOGLIENZA

Ad accoglierci ieri c’era Gianni che, come dice lui, ha tanti figli “a quattro zampe”, che cura in modo esemplare, così come esemplare è questo luogo bellissimo in cui i dettagli,  i fiori e le piante, fanno la differenza. Un vero salottino verde nel cuore delle Giudicarie. Manola invece non c’era, ma si respira, anche attraverso i racconti di Gianni, la sua immensa passione per gli animali e per tutto il loro potenziale, soprattuto per quanto riguarda la terapia con i bambini. Meraviglioso! Questo per loro è certamente un lavoro, ma di sicuro ancora di più una passione. Gianni ci ha raccontato di come è nata l’idea di creare quest’oasi di pace, di come ogni asino (e a dire il vero ogni animale) che è entrato a far parte di questa grande famiglia abbia alle spalle un storia, talvolta triste e talvolta allegra, come quella di Cassia, entrata subito nel loro cuore.

TANTI ANIMALI

Per vedere gli animali che ci sono oltre agli asinelli non occorre nemmeno “cercarli”: saranno loro a venirvi incontro: chi raglia, chi starnazza, chi grugnisce e così via.. in un simpatico coro di bestiole felici. Una vera oasi della quale tutti sono felici di far parte.

GLI ASINI

Gli asini naturalmente attirano subito l’attenzione, nel loro grande recinto centrale. Li abbiamo accarezzati, spupazzati e spiumacciati a dovere.  Qualche anno fa, alla nostra prima visita, Nerone era un cucciolo e ci aveva fatto impazzire con quel musino che si ritrovava, oggi invece, dal recinto in fondo alla tenuta separato dalle femminucce, si fa sentire, soprattutto quando partiamo per il trekking…gelosone!

Abbiamo conosciuto le caprette, le galline e il gallo, le oche e le anatre (sempre in coppia), i porcellini d’india, i coniglietti e infine Oliva & Ginger, due simpatici maialini vietnamiti.

IL TREKKING CON GLI ASINI

Ma il momento più emozionante è stato naturalmente quello del trekking someggiato. Dopo aver spazzolato con cura e tenerezza il loro asinello i bambini possono salire sulla sua groppa preparata con cura da Gianni con la sella e, grazie all’aiuto di mamma e papà che guidano l’animale, possono definitivamente lasciarsi cullare dal loro dolce andamento.

Il trekking ci ha portato fino alla bellissima cascata Rio Ruzza, una super scoperta. La cascata si trova proprio sopra il passo, attraversando il centro abitato e seguendo il sentiero segnalato (si può fare anche a piedi naturalmente). Tanta salita, ma poi un bellissimo regalo della natura: acqua freschissima che sgorga da una falesia molto alta. Beviamo con i bicchieri di plastica provvidenzialmente portati da Gianni, direttamente dalla cascata: wow!

Due ore di passeggiata in mezzo al verde e all’ombra, con uno sguardo panoramico anche sui laghi di Tenno e Garda. Il trekking è assolutamente consigliato perché in fondo a camminare sono i grandi, mentre i piccoli si divertono un mondo e non fanno fatica, godendosi il contatto con gli asini. Ci piace!

ATTIVITÀ

Le attività che si possono svolgere qui sono tantissime: trekking someggiato, giornate in asineria (per tutta la famiglia o solo per i bambini), mediazione e co-terapia, progetti per le scuole e team building. Tutte attività che rieducano alla consapevolezza dei propri sentimenti, al contatto col sentire e alla capacità di esprimere emozioni, che aiutano a riacquistare fiducia in se stessi e nella propria capacità di comunicare e instaurare relazioni.

INFO E CONTATTI

e-mail: leviedegliasini@gmail.com

tel: 338 9902531

NEI DINTORNI

Il Sentiero Natura Zannes

Boschi intatti, prati fioriti, un grande recinto con una numerosa famigliola di cervi ai piedi dell’imponente e meravigliosa catena delle Odle.

Stiamo parlando del Sentiero Natura Zannes, un percorso accessibile anche a disabili in sedia a rotelle. Si tratta di un bellissimo percorso ad anello, comodo ed agevole, lungo circa 2,5 chilometri, con una lieve pendenza in alcuni tratti, ma adatto tranquillamente a camminatori poco esperti. Il sentiero parte dal parcheggio Zannes, a pagamento (8 euro tutta la giornata) e si snoda tra ampi prati e in parte nel bosco.

Già dopo pochi metri di camminata, dopo aver percorso una lunga passerella in legno si viene subito catapultati in una splendida atmosfera, immersi nella natura, con il profumo del bosco e il rumore di un ruscello che ci fanno compagnia.

Lungo tutto il percorso ci sono diversi punti di sosta con panche e tavoli e, installazioni in legno con delle curiose informazioni sulle origini e sulle particolarità naturalistiche della zona. Tabelle che hanno subito incuriosito i bambini, ma anche noi adulti… animali, anfibi, piante e fiori, tutto quello che c’è da sapere sulla natura di quel luogo.

Auditorio della natura: questa è una della postazioni più amate dai bambini, ideale per riposarsi un po’ e per saltare da una panca all’altra, mentre noi adulti abbiamo assaporato la quiete e la meraviglia del paesaggio circostante.

Lungo il percorso, animali in legno da toccare e ammirare, ma ancora più belli, dei bellissimi cavalli che pascolavano liberamente nei prati sottostanti. 

Proseguendo abbiamo oltrepassato un alto ponte in legno che passava sopra ad un fragoroso torrente. E poi tante altre installazioni girevoli che spiegavano l’importanza di alcuni animali e del loro lavoro, svelando alcune simpatiche curiosità sulla loro vita e le loro abitudini.

Siamo poi arrivati ad una vecchia fornace dove veniva spiegato il procedimento di cottura e poi l’utilizzo della calce. A dir la verità la cosa non ha colpito molto i bambini…. Come mai? Proprio sul retro della calcara, sono spuntati dal bosco uno, due, tre, anzi quattro, cinque…tantissimi cervi, che mangiavano tranquillamente e riposavano all’ombra degli alberi. Inutile dire che i bambini sono rimasti incollati al recinto con la speranza che questi docili animali si avvicinassero.

Il recinto è stato realizzato dall’Azienda provinciale foreste e demanio come recinto didattico per il pubblico e funge anche da ricovero per animali feriti o piccoli ungulati orfani. Al suo interno troviamo caprioli, cervi e daini.

Dopo una lunga pausa, tra una corsa e l’altra su un verde prato, immersi in questo paesaggio quasi da fiaba, con la costante presenza delle Odle, siamo ripartiti, lungo questo comodo sentiero battuto, molto curato, con svariati posti dove potersi fermare e innumerevoli scorci panoramici.

Eccoci arrivati alle ultime stazioni che spiegavano soprattutto ai bambini, ma anche a noi adulti,  l’ importanza e l’effetto benefico del bosco e della natura. Dobbiamo guardarci in giro e ammirare i luoghi meravigliosi che ci circondano sempre con un pizzico di fantasia, proprio come fanno i bambini… aprite la “finestra” in legno e capirete perché 😉

Il sentiero natura di Zannes è ideale per famiglie con bambini piccoli, per anziani e disabili, il dislivello è minimo, circa 70 metri, noi abbiamo impiegato circa un paio d’ore per percorrerlo, ma con svariate pause.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Funes
  • PARTENZA: parcheggio malga Zannes, giro ad anello
  • ALTITUDINE: 1700 metri circa
  • DURATA: due ore con soste
  • DISLIVELLO:  70 metri
  • PASSEGGINO: si
  • PUNTI DI RISTORO: no
Altre escursioni nei dintorni:

Per chi invece ha voglia di fare una passeggiata un po’ più lunga, sempre partendo dal parcheggio malga Zannes si può raggiungere la Geisleralm (Rifugio delle Odle) a 1996 metri con il suo meraviglioso parco giochi, meta bellissima sia in estate che in inverno.(QUI il nostro racconto).

Trovate la nostra mini guida sulla val di Funes QUI.

Lassù, lungo il Sentiero delle Aquile!

Il Sentiero delle Aquile, in cima alla Paganella, è un percorso in quota davvero suggestivo. Per gli adulti c’è una ferrata spettacolare (con tratti esposti e ben due ponti tibetani, una delle poche raggiungibili comodamente con gli impianti), che noi abbiamo osservato a bocca aperta tenendoci ovviamente a debita distanza.
Anche il sentiero è adrenalinico: il primo tratto è attrezzato con scalette e cordini, e necessita di particolare attenzione. Ho provato a percorrerne un tratto con Alice, 5 anni, e sua sorella Giulia, 8, e quando ho visto che erano tranquille e sufficientemente attente ho deciso di proseguire. Abbiamo così suonato la “Campana dei Sogni” (una campanella vera), ammirato quella meraviglia naturale soprannominata “l’arco di Tito” e poi siamo entrate nella grotta con la “Fonte della Giovinezza”, toccando anche l’acqua magica perché non si sa mai che funzioni davvero!
Le ragazze erano emozionate e contente di mettersi alla prova su questo itinerario così inusuale: mai una lamentela, un sussulto di paura, così come niente disubbidienze rispetto alle mie indicazioni. Quando erano stanche una piccola sosta con vista e voilà!
Già, perché la vista che si può godere da lassù è davvero incredibile: sotto di noi la Valle dell’Adige in tutta la sua bellezza, mentre a destra e quindi a sud una serie di magnifici laghi (entrambi i laghi di Lamar, con il loro azzurro-verde inconfondibile, quelli di Cavedine, Toblino e Santa Massenza, per finire con il Lago di Garda!).
Il secondo tratto è più tranquillo, con un continuo saliscendi tra i mughi fino ad arrivare al “Trono delle aquile”, dove si può fare a finta per un momento di guardare sotto ed aprire le ali. Due le alternative per il ritorno: percorrere il Sentiero Botanico e al bivio scendere a destra fino al rifugio Dosso Larici (la soluzione migliore per chi viene da Fai e poi riprendere le seggiovie) oppure tornare a sinistra in un’ora circa di nuovo in cima alla Paganella, dove vi aspetta il rifugio La Roda ed il suo impareggiabile balcone sulle Dolomiti di Brenta.

INFO UTILI:

  • si può imboccare il sentiero da Fai della Paganella (Santel), prendendo tre seggiovie (attenzione perché l’ultima è aperta solo in un determinato periodo, quest’anno dal 23 luglio fino al 28 agosto) oppure da Andalo prendendo una telecabina ed una seggiovia (QUI orari, costi ed aperture)
  • chi ha bambini piccoli o soffre di vertigini può evitare il tratto attrezzato ed arrivare comodamente fino al Canalone Battisti, proseguendo fino al trono delle aquile
  • tempo di percorrenza: calcolate almeno un paio d’ore, qualcosa in più se volete godere di tutta la bellezza del posto

 

M.A.S. Museo arti e saperi

Il M.A.S. Museo arti e saperi nasce con l’intento di raccogliere e unire frammenti della storia di singole famiglie per formare una memoria comune e condivisa. Un modo per rafforzare in parte l’identità del paese e dall’altra offrire ai visitatori la possibilità di confrontare e valutare lo stile di vita di un tempo rispetto a quello dei nostri giorni.
Un percorso espositivo attraverso i suggestivi avvolti del maso più antico della piccola frazione di Cortalta a Fai della Paganella.
Un ambiente dove il tempo è scandito dall’avvicendarsi delle stagioni e dalle attività manuali della gente di montagna, vissuta nei primi anni del secolo scorso. Gli oggetti presenti prendono nuova vita, riemergono da depositi polverosi e abbandonati, recuperano il loro valore per raccontare al visitatore la loro storia in un susseguirsi emozionante di luci ed ombre. Chi entra si sentirà trasportato in un tempo ormai lontano e quasi del tutto dimenticato e potrà scoprire profumi, odori  e storie del passato.

Potrete ammirare antichi strumenti, attraverso i quali la gente del paese organizzava e svolgeva il lavoro quotidiano: un antico mulino, un alambicco per la produzione della grappa, una teleferica per il trasporto del legname, una carrozza d’epoca, uno spazio dedicato ad immagini del passato….

Durante l’estate il M.A.S. vi aspetta con visite guidate ed eventi speciali. Troverete tutti i dettagli sul sito: http://masfaidellapaganella.business.site/

Dove di trova il M.A.S.
Via Monte Fausior
38010 Fai della Paganella TN
Contatti: 0461 583130

Orari di apertura:
lun: chiuso
mar: 10:00–12:00 –  16:00–18:00
mer: 10:00–12:00 –  16:00–18:00
gio: 16:00–18:00
ven: 16:00–18:00
sab: 10:00–12:00 –  16:00–18:00
dom: chiuso

Crediti fotografici @masfaidellapaganella

 

Dalle Regole di Malosco al Penegal

Amici del Trentino dei Bambini! Come sapete siamo sempre alla ricerca di belle escursioni e oggi vi vogliamo parlare di uno degli ultimi itinerari che abbiamo affrontato: siamo nella splendida Val di Non e più precisamente in Località Regole di Malosco da dove parte la nostra avventura 😉

Si parte dal Ristorante Rifugio Regole di Malosco, dove potete lasciare la macchina nell’ampio parcheggio o nella piazzola laterale sulla destra poco prima della struttura.
L’escursione ha come obiettivo la cima del Monte Penegal, raggiungbile in circa un’ora e mezza di passeggiata seguendo le indicazioni del sentiero SAT 508. Il percorso presenta il primo e ultimo tratto leggermente impegnativi, ma visto il dislivello (circa 400 metri), è sicuramente fattibile per i bambini. In circa 4o minuti di cammino si raggiunge la Malga di Malosco e da qui si prosegue verso la cima. Lungo il percorso si possono ammirare delle bellissime distese di fiori in particolare i botton d’oro che risaltano con il loro color giallo.

Una volta raggiunta la vetta non fatevi scoraggiare dalla prima impressione che ci dà l’idea di un luogo un pò trascurato con case diroccate. Basta fare qualche metro in più e il panorama che appare davanti ai nostri occhi è veramente meraviglioso.

A sud-ovest spiccano le Dolomiti di Brenta e la catena montuosa dell’Ortles Cevedale, mentre ad est una terrazza panoramica ci offre una vista spettacolare sulla Val d’Adige. Alla vostra destra si trova il Lago di Caldaro, al centro il lago di Monticolo e a sinistra uno splendido scorcio sulla città di Bolzano… il tutto accompagnato sullo sfondo dalle spledide Dolomiti con le montagne dell’ Odle, Catinaccio, Sciliar, proseguendo con lo sguardo più a sud sul Latemar e Lagorai.

A lato della terrazza panoramica si trova il PanoramaHotel & Ristorante Penegal, che dispone anch’esso di una bella terrazza con tavoli ed è ideale se volete concedervi una pausa e ammirare il panorama in tutta tranquillità. Per il ritorno vi consigliamo di prendere lo stesso sentiero dell’andata. Noi spinti dal nostro istinto di esplorazione abbiamo invece deciso di proseguire scegliendo il sentiero SAT 512 fino al Bait del Prinz e da qui prosegue lungo il sentiero 514. Il percorso nella prima parte è molto bello e offre altri interessanti scorci sulla Val d’Adige, ma con i bambini si rischia di allungare troppo l’escursione che non ci regala ulteriori spunti d’interesse.
Una volta raggiunta la macchina, abbiamo optato per un pranzetto veloce presso il Rifugio Regole. Vista la bella giornata ci siamo fermati all’esterno anche se anche l’interno sembrava molto curato. La nostra scelta gastronomica è ricaduta sull’immancabile tortel di patate (molto buono e servito con un’ottima marmellata) e un carpaccio di carne salada leggera e delicata.
Se volete trascorrere qualche giorno in questa splendida zona della Val di Non e scoprire le bellissime passeggiate ed escursioni che vi aspettano in questi luoghi vi consigliamo l’Hotel Il Falchetto Blumenhotel Belsoggiorno. Ottime strutture a misura di famiglia consigliate dal Trentino dei Bambini! 🙂

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!