Archive - Febbraio 2019

Prevenzione e cura dei bambini alle Terme di Pejo

Le Terme di Pejo, con le loro tre diverse sorgenti minerali (Antica Fonte, Nuova Fonte e Fonte Alpina) sono ideali in estate per prevenire nei bambini che durante l’inverno soffrono spesso di affezioni legate alle vie aree come mal di gola, tosse, raffreddore e bronchiti l’insorgenza di queste patologie. Emanuele Clo, medico delle Terme, ne sottolinea infatti l’efficacia: “Si rivelano molto utili soprattutto in assenza di infezioni in atto – spiega Clo – quando dunque il bambino è sano e laddove non ci siano cure antibiotiche o trattamenti farmacologici in corso. La tarda primavera e l’estate sono il momento migliore per prepararsi all’inverno ed affrontarlo al meglio. Particolarità delle nostre acque termali è il loro utilizzo anche nel trattamento di pazienti asmatici. Le acque di Pejo, a differenza degli stabilimenti che utilizzano altre tipologie, hanno un basso rischio di riacutizzazione durante il trattamento. Un’ottima soluzione quindi per chi cerca sollievo da questo tipo di patologie”.  

Tra l’altro alle terme di Pejo ci sono due tipi di tecnologie che facilitano le cure dei nostri piccoli pazienti asmatici: l’aerosol ionico (indicato nella rinite allergica, nelle sindrome rinobronchiale, nella bronchite cronica e in quella asmatica) e l’aerosol sonico, che tratta i problemi alle orecchie come le otiti croniche, ma anche le riniti e le sinusiti e le patologie allergiche in generale, che si manifestano nel periodo primaverile. Le docce nasali micronizzate sono un altro valido strumento che permette di trattare le riniti allergiche e le rinosinusiti.

Per avere dei risultati definitivi secondo l’esperto dello stabilimento sono necessari almeno tre anni di cure, con cicli di dodici giorni consecutivi, almeno due volte l’anno. Per mantenere i benefici ottenuti è comunque importante continuare le cure. I bambini vengono sottoposti giornalmente a trattamenti che durano circa 10 minuti ciascuno e poi sono liberi di godere assieme a tutta la famiglia delle bellezze naturali della Val di Pejo, con le sue passeggiate e un ambiente naturale incontaminato. 

Il Servizio sanitario nazionale dispensa delle convenzioni particolarmente vantaggiose (massimo 55 euro per l’intero ciclo di cura; solo 3,10 euro se di età inferiore ai 6 anni con reddito familiare complessivo fino a € 36.151,9,) per quanto riguarda i trattamenti standard come le inalazioni e l’aerosol. Per chi soffre di riniti e sinusiti e vuole completare le cure  è consigliato anche l’utilizzo delle docce nasali micronizzate.

Maggiori info: www.termepejo.it

Passeggiando tra “Il respiro degli alberi”

Ecco una proposta che farà felici i genitori alla ricerca di una semplice passeggiata, con una splendida vista una volta raggiunta la meta. Siamo a Lavarone dove ci aspetta il sentiero tematico “Il respiro degli alberi”, un percorso di arte contemporanea nel bosco: una sorta di Artesella, che ha come elemento conduttore delle singole opere l’albero elemento di vita.

Si parte più precisamente dalla frazione di Lanzino (indicazioni sulla curva al limitare del gruppo di case, direzione Folgaria). Sono due chilometri e mezzo su una strada forestale in leggerissima salita (cento metri di dislivello). Al momento c’è sufficiente neve per tirare anche la slitta o il bob.

Osservando le varie opere ci siamo divertiti a trovare i titoli che avevano dato gli artisti  alle varie opere… un bello sforzo di immaginazione anche per i più piccoli!

Attorno solo silenzio e quiete, e la Vigolana a fare da vedetta. L’opera vincitrice per noi? Assolutamente “Virtuosa natura” di Aldo Pallaro. Quelli che per lui sono funghi per me son rose, ma poco importa. Peccato che un paio di opere siano state leggermente rovinate dal maltempo di fine ottobre, ma speriamo si possano risistemare.


Tra un’opera e l’altra potrete ammirare anche qualche bello scorcio sulle Dolomiti di Brenta e il paesino di Centa San Niccolò in basso.

Cammina, cammina (45 minuti, un’oretta a farla lunga) e siamo arrivati al Belvedere e non so che dire ma vedere dall’alto un lago per me è sempre un’emozione. E il lago di Caldonazzo non fa eccezione.
Il respiro degli alberi6Si torna indietro sullo stesso percorso, dopodiché il mio consiglio è di fermarvi a mangiare al Ristorante Caminetto, poco distante in località Bertoldi (0464 783214). E’ vero che è un albergo, ma entrate e non ve ne pentirete. Per finire la giornata in allegria non vi resta che attraversare la strada ed andare al Neveland (chiuso purtroppo in questo periodo), la pista per i gommoni e la slittinovia.

Al Passo della Mendola sulla neve

Se state cercando una passeggiata semplice da fare con i vostri bambini, magari tirandoli con il bob o la slitta, il Passo della Mendola è il posto che fa per voi. Al confine tra la Val di Non e l’Alto Adige, conserva il fascino di quella che alla fine dell’Ottocento era già una località famosa di cura e soggiorno.
Vi consigliamo di parcheggiare nei pressi dell’Hotel Paradiso, nel piazzale davanti se decidete di mangiare lì, oppure nel parcheggio accanto. Avendo l’hotel di fronte prendete la stradina che sale di lato sulla destra e arriverete sulla forestale: seguendo le indicazioni a destra in una mezz’ora (saliscendi tranquillo) arriverete alle piste da fondo della Mendola, a sinistra in un’ora (un po’ più impegnativa) si arriva invece alle Regole di Malosco con bella vista su tutta la valle.

Con la neve fresca le ciaspole sono d’obbligo, altrimenti il percorso è ben battuto. In ogni caso assaporerete la bellezza di questo posto immerso nella natura, lontano dalla folla del weekend.

Questo è un posto molto interessante da frequentare anche durante la settimana, perché l’Hotel Paradiso, che è anche bar e ristorante, è aperto tutto l’anno tutti i giorni (chiusura solo il mercoledì in bassa stagione) ed è un posto dotato di parecchi comfort per le famiglie (anche perché la ragazza che lo gestisce ha ben 5 figli!), tra cui un’area gioco interna per bambini piccola ma carina.

Il ristorante propone un menù vario, con specialità tipiche trentine, ma anche piatti sfiziosi della cucina italiana, e poi ottime pizze.

Da segnalare anche il menù del giorno, solo a pranzo, che prevede un primo a scelta tra tre, un secondo a scelta tra tre, acqua e caffè a 13 euro.

La curiosità: il Passo della Mendola si raggiunge facilmente anche con la funicolare che sale da Caldaro: in solo 12 minuti copre un dislivello di 850 metri e 4,5 chilometri.  L’avete mai provata? Utile soprattutto d’estate, può essere una valida alternativa anche per l’inverno.

A Malga Stabli, con vista mozzafiato

Oggi vi portiamo in un bellissimo ristorante che si trova in Val di Sole, e precisamente sopra i paesini di Ortisè e Menas (Comune di Mezzana), che con i loro 1500 metri di altitudine sono i più alti di tutta la valle. Malga Stabli (1814 metri) è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, ed è una meta consigliata soprattutto durante la settimana perché potrete godere del posto in tutta la sua bellezza e tranquillità.

Se volete abbinare il pranzo ad una bella passeggiata ci sono diverse alternative:

  • da Ortisé  si sale lungo la strada (asfaltata), 4 chilometri circa,  comoda e fattibile da tutti. Consigliata se salite durante la settimana (un’ora scarsa) visto che il passaggio delle macchine è limitato
  • sempre da Ortiseé, il sentiero che sale nel bosco. Più veloce e un po’ più ripido, fattibile senza neve o con neve battuta
  • raggiungere il ristorante in macchina e poi proseguire fino alla malga successiva (d’inverno chiusa, circa 40 minuti solo andata)

In questo momento è consigliata la prima opzione, perché la tanta neve caduta e resa molle dalle alte temperature rende difficoltoso passeggiare sui sentieri.

Altrimenti portate con voi le ciaspole e via! Comunque è sempre consigliato chiamare il gestore, per sapere come sia la situazione: 📞 346 693 3370, info@malgastabli.it

Noi siamo partiti da Ortisé, ci siamo fermati nell’unico bar del paese (molto carino, vende prodotti tipici e del commercio equo e solidale, e fa anche la spesa a domicilio per i residenti!) e poi abbiamo proseguito sulla strada, alzandoci progressivamente (sono circa 300 metri di dislivello) di fronte ad un panorama spettacolare.Si arriva alla meta in meno di un’ora: da stalla che una volta ospitava i vitelli di Ortisé durante l’alpeggio, la struttura è stata ristrutturata l’anno scorso dando vita ad un ambiente accogliente e particolarmente attento ai dettagli.

Nelle giornate di sole è molto bello sostare sulle panche all’aperto e godere della vista,  altrimenti le grandi sale interne sono perfette per una sosta ristoratrice.

La cucina propone piatti tipici trentini, con un menu piuttosto variegato. Consigliato sicuramente il tagliere di formaggi ed affettati, con i classici torte di patate, piatto tipico della zona. Come primi ci sono poi tagliatelle (al cervo oppure speck e porcini) , canderli, gulaschsuppe, e così via, oppure per secondo spezzatino di cervo con polenta, funghi e formaggio,uova, speck e patate saltate, tagliata di manzo con patate saltate e diverse alternative. Come dolci, strudel con gelato alle noci e torte fatte in casa. Prezzi nella media.

Malga Stabli è aperta tutto l’anno a pranzo (a cena su prenotazione), giorno di chiusura il lunedì.

Hotel Pejo, ad un passo dalle piste

La storia dell’Hotel Pejo affonda le radici nel tempo in cui a Pejo Fonti (1380 metri di altitudine) non c’erano impianti sciistici, il turismo era solamente estivo e le famiglie soggiornavano per settimane, lontano dall’afa della città. Ora molte cose sono cambiate, ma le più importanti sono rimaste immutate: la gestione della famiglia Moreschini, attenta e piena d’iniziativa, e l’ambiente naturale di questa valle trentina che non ha perso l’autenticità.

CI PIACE PERCHÈ:

  • le piste da sci di Pejo3000 si raggiungono in 3 minuti a piedi e comunque c’è un servizio navetta che porta direttamente agli impianti. Comodo anche d’estate per raggiungere facilmente quota ed effettuare belle passeggiate con vista mozzafiato sull’Adamello e la Presanella.

    Ski area Pejo 3000 © Marco Corriero

  • ogni giorno vengono organizzate delle attività per chi non scia: semplici escursioni, baite di montagna e visite alle aziende agricole dei dintorni, dove si produce ottimo formaggio e non solo!
  • l’albergo è circondato da un grande parco privato dove con la bella stagione ci si può rilassare, prendere il sole o sorseggiare un aperitivo. A disposizione lettini, sdraio e ombrelloni, parco giochi per i bimbi, campetto di calcio e ping pong.
  • il centro wellness è aperto ai bimbi (accompagnati) dalle 15 alle 16.30, dopodiché vengono invitati a fare una squisita merenda con torte preparate in casa e coinvolti dagli animatori in attività e giochi, in modo da far godere un po’ di relax anche a mamma e papà fino alle 19. Nel centro benessere oltre alla piscina con idromassaggio c’è la sauna finlandese, bagno turco con essenze alpine, docce rivitalizzanti e a nebbia fredda, tea room e relax room. Inoltre nel Beauty Center è possibile prenotare massaggi di vari tipi e trattamenti estetici.

    Wellness Hotel Pejo © Mauro Mariotti

  • molto interessante la proposta del mini club per i bambini, con giochi, laboratori creativi, tornei all’aperto, musica e divertimento. Ogni giorno c’è qualcosa di carino per loro: il lunedì la Cena delle Giovani Marmotte, il martedì zucchero filato e trucca bimbi, il mercoledì Pizza Party, il venerdì Master Chef e Nutella Party. I genitori si potranno così ritagliare un po’ di tempo libero, grazie alle serate organizzate in contemporanea per gli adulti: il lunedì “Il Trentino in tavola”, serata dedicata alla nostra amata regione, il mercoledì “Gala Day”, cena di Gala a lume di candela, il venerdì “Un dolce arrivederci”, infinity buffet di dolci e dessert…

ALTRE COSE INTERESSANTI:

  • i paesi vicini possono essere raggiunti con un servizio di navetta gratuita, un bel modo per visitare la zona e partecipare alle varie iniziative organizzate sia in inverno che in estate
  • in tre minuti a piedi si raggiungono le Terme di Pejo (convenzionate con SSN e INPS), molto utili per curare diverse patologie sia negli adulti che nei bambini
  • wi-fi gratuito e Sky tv in ogni camera.

Un bel posto sia d’inverno che d’estate per assaporare uno dei posti più genuini e caratteristici del Trentino, lontano dalla folla (eccetto agosto e festività, ovvio!)

Per maggiori informazioni sulla struttura e proposte vacanza, CLICCA QUI!

Alla Cascata del Lupo: sentiero avventuroso!

Sull’Altopiano di Piné, vicino al Lago delle Piazze, abbiamo esplorato per voi uno splendido angolo di Trentino, uno di quei posti un po’ magici: un bosco proprio dietro un abitato dove in poco tempo si raggiunge una  splendida cascata; la cascata del Lupo!
Lasciate la macchina nell’ampio parcheggio proprio dietro la chiesa di Piazze (per raggiungerla provenendo da Piné, svoltate a sinistra poco prima di arrivare all’Albergo Miramonti, è una curva praticamente a U quindi non potete sbagliare, da li in un paio di minuti raggiungerete la chiesa), e seguite il sentiero che parte proprio nei pressi dell’isola ecologica.

Si tratta di un sentiero per veri avventurieri, una discesa fatta di scale di roccia e gradinate disegnate dalle radici degli alberi, un pendio piuttosto impegnativo ma breve (circa 20 minuti per arrivare alla cascata) che però saprà entusiasmare i piccoli esploratori! Insomma…bellissimo, ma da percorrere con molta attenzione soprattutto in discesa e con i bambini piccoli, ed ovviamente un po’ faticoso nella risalita.

Il percorso, come detto, non è molto lungo, mettete in preventivo un paio di orette, tra andata, ritorno e sosta alla cascata, se invece volete fare un’escursione che vi occupi tutta la giornata potete continuare, come segnalato, e raggiungere le splendide Piramidi di Segonzano (1 ora e 50 minuti), dove potete trovare aperto, durante il periodo estivo il ristobar chiosco alle Piramidi.

Altro punto di accesso alla cascata:
In alternativa soprattutto con bambini piccoli e se volete evitare la ripida discesa, e di conseguenza la faticosa seppur breve salita, vi consigliamo di partire da Segonzano. Nel dettaglio, se arrivate da Cembra una volta giunti a Faver, seguite le indicazioni per Segonzano superate l’abitato fino ad arrivare al ristobar chiosco alle Piramidi, e pochi metri dopo svoltate a sinistra prendendo un strada asfaltata e in cinque minuti raggiungerete un piccolo parcheggio dove potete lasciare la macchina. Da li in un quarto d’ora si raggiunge la Cascata del Lupo.

La fatica verrà di sicuro ripagata con un bellissimo spettacolo. Le immagini parlano da sole: la potenza e la forza di una cascata ammalia piccoli e grandi; il colore verde  dei muschi sulle pareti rocciose, poi, sono di un’intensità incredibile.
cascata lupo 5Un posto incantevole che merita una visita in qualsiasi stagione, con particolare attenzione in inverno, soprattutto per il problema ghiaccio.  In assenza della neve, ma con le basse temperature, guardate che spettacolo diventano le cascate (foto di Giorgio Da Teai – Gruppo Fotoamatori Segonzano). Sculture per mano di acqua e natura che lasceranno a bocca aperta i bambini! Con la presenza di neve invece, vista la ripidità del percorso e la formazione di ghiaccio, sono indispensabili i ramponcini, quindi sconsigliamo l’escursione con i bambini piccoli.

E voi, lo conoscete già questo splendido angolo di Trentino?

Val Ridanna: alla Stadlalm in slitta

In questo periodo vi abbiamo raccontato un sacco di escursioni sulla neve in Trentino Alto Adige,  cominciando dalle più belle della Valle Aurina (le trovate QUI). Ieri siamo stati invece in cima alla Val Ridanna (30 minuti da Vipiteno) e abbiamo scoperto una delle migliori malghe in cui abbiamo mangiato (sicuramente la migliore in termini di qualità-prezzo): la Stadlalm. Un posto assolutamente da visitare!

Si parte dal Museo delle Miniere, a Masseria, proprio in fondo alla valle. Diversi e ampi i parcheggi disponibili (gratuiti) soprattutto in inverno perché le miniere sono chiuse. Aperto invece il bar/ristorante lì accanto, molto utile dopo il viaggio in auto e in caso di brutto tempo o temperature fredde. Si prende la strada forestale che parte proprio alla fine della strada e si sale per circa quattro chilometri. Dislivello di poco più di 200 metri, concentrati nella parte iniziale. Praticamente costeggerete tutto il sito minerario, avendo la possibilità di osservarlo dall’alto.

Bellissimo il paesaggio, soprattutto dopo le abbondanti nevicate di queste settimane. Irreale la quiete che si respira salendo con alberi carichi di neve e baite quasi sepolte da una bianca coltre.

In un’ora circa raggiungerete la meta: un bel rifugio in legno, con una gestione calorosa ed ospitale. Attenzione se venite durante il weekend: la domenica è chiuso e ci sono solo quattro grandi tavolate, quindi non è facilissimo trovare posto il venerdì, il sabato o nei giorni festivi. Però mangiare qui vale proprio la pena! Abbiamo gustato infatti il miglior kaiserschmarren (omelette con uova, farina, latte e zucchero) della nostra vita, accompagnato da marmellata, frutta fresca e secca (kiwi, fragole, mela, noci) e una crema di zabaione tipo vov.

E poi il classico “spigelei”: uova, speck e patate arrostite (qui più patate lesse, ma buonissime) in versione formato gigante. Una delizia. Consiglio: se non avete una fame esagerata meglio prendere una porzione in due: abbiamo visto canederli in brodo o con il burro fuso, tagliatelle con diversi sughi, würstel e tanti altri piatti enormi.

Il conto poi ci ha lasciato di stucco: in media dieci euro il piatto. Unica nota negativa: niente menu e prezzi esposti, ma se poi il risultato è questo si può anche lasciar correre. E a proposito di corsa, la cosa bella è che si può tornare con lo slittino. In questo caso di plastica (meno belli di quelli tradizionali in legno, ma vabbè), che la Stadlalm noleggia a 3 euro l’uno.

Ecco nel video qui sotto parte della discesa, che inizia dolcemente per poi diventare a metà un po’ più ripida (ma niente di eccezionale):

Alla fine si lasciano gli slittini e via. Felici e contenti si può tornare a casa, o in albergo, o in appartamento… ovunque voi siate!

Altre gite belle per i bambini in zona le trovate qui:

Per un soggiorno super: Scheneeberg Family Resort&Spa

Malga Baite

*Aperta durante il periodo dell’alpeggio, da giugno a fine settembre. Per info: 348 7456630*

La malga è gestita dalla stessa azienda titolare del grazioso e accogliente agritur La Zangola, situato poco prima, nelle cui cantine viene stagionato il formaggio prodotto. Gli edifici comprendono la stalla ed una piccola cascina con la casera. Ci  sono mucche, asini, cavalli da vedere. Il formaggio si produce in caldaia di rame a fuoco diretto, come era nella tradizione di tutte le malghe, utilizzando il latte munto il giorno precedente. I bambini possono partecipare a tante attività legate alla malga e riferite al processo del latte: dalla mungitura alla caseificazione. Di norma le attività sono strutturate e su iscrizione (per info: 348 7456630), ma se passate può essere che possiate osservare cosa succede “live” nella vita della malga, i titolari sono disponibili.  Noi l’abbiamo visitata, ecco la nostra esperienza QUI

Partecipa (anche per il 2019)  al progetto “Malghe Aperte” promosso dalla Valle del Chiese che, durante luglio e agosto prevede laboratori e attività per le famiglie nelle malghe della zona.

Aperta da inizio giugno a metà settembre, è possibile acquistare prodotti caseari ed effettuare delle piccole degustazione. Per raggiungerla da Prezzo si prosegue per Boniprati raggiungendo infine la malga in una decina di chilometri.

Che panorama dal Belvedere a Lavarone!

Gita invernale sull’altopiano di Lavarone: dopo aver raggiunto la frazione Bertoldi, ci siamo diretti al piccolo abitato di Slaghenaufi dove si lascia la macchina nel primo parcheggio sulla destra.


Da qui parte un sentiero che conduce alla Baita Belem e al punto panoramico del Belvedere. La strada forestale è comoda e il dislivello contenuto, vi consigliamo vista la neve che può coprire alcune tabelle e segnali, di seguire sempre le indicazioni per monte Cimone e tenervi sulla strada principale.
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Se avete un bob potrebbe essere una bella idea portarlo con voi e utilizzarlo nei tratti più in pendenza. In circa un’oretta si arriva a Baita Belem e da qui si raggiunge il Belvedere in circa 10 minuti.
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Quest’ultimo tratto è il più impegnativo ed esposto, per questo motivo vi consigliamo di tenere i bambini per mano. Una volta raggiunto il punto panoramico il paesaggio che vi aspetta è incantevole spaziando dal monte Bondone, al Lagorai, e nel fondovalle la fanno da padroni il lago di Levico e Caldonazzo.
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Durante il ritorno abbiamo optato per un pranzetto allo chalet Tana Incantata che si trova direttamente sulle piste da sci ed è facilmente raggiungibile con una deviazione di circa un quarto d’ora (ben segnalata). Il locale è molto bello ed accogliente e si possono trovare i piatti tipici della cucina trentina. Noi abbiamo scelto degli strangolapreti con la fonduta di formaggio Vezzena e del “tonco de pontesel” con polenta di patate e classica, tutto ottimo! Unico suggerimento, nel weekend evitate le ore di punta, essendo sulle piste lo chalet è molto affollato. Da qui in circa 25 minuti si raggiunge tranquillamente la macchina.
tanaincantata-lavarone-iltrentinodeibambiniScendendo verso la fraz. Bertoldi, se i bambini hanno ancora energie, non perdete l’occasione di provare la discesa coi gommoni e la slittinovia del Baby Park Neveland.