Author - Annalisa

Con il passeggino a Malga Nambi

Comodamente raggiungibile sia in macchina che a piedi, l’Agritur Malga Nambi si trova in Val Algone a 1375 metri, nel noto Parco Adamello Brenta. Partendo da Trento ci vuole poco meno di un’ora di strada. Lasciato l’abitato di Comano Terme si seguono le indicazioni per Stenico e successivamente per la val d’Algone.

Lasciate la macchina all’Hotel Brenta dove trovate un parcheggio gratuito: c’è la possibilità di proseguire con la macchina al costo di 5 euro ma vi consigliamo di lasciare la macchina qui e incamminarvi per la strada sterrata a tratti asfaltata, comodissima anche per i passeggini da trekking.

Dopo circa 10 minuti vi troverete davanti ad un incrocio, qui ci sono due possibilità: se avete il passeggino continuare a destra sulla strada principale per circa 1 ora oppure senza passeggino prendete quella di sinistra che dopo poco vi farà entrare nel bosco e arrivare alla malga in 30 minuti. Noi abbiamo preso la strada principale all’andata e il sentiero al ritorno, così da rendere il percorso vario e più interessante per i bambini. Usciti dal bosco ecco davanti a noi l’agritur Malga Nambi, il cui cartello ci ha subito convinto ad assaggiare lo yogurt di malga ai frutti di bosco. Purtroppo per pranzo non c’era posto. Se arriverete all’ora di pranzo e vorrete assaggiare solo uno yogurt, una birra o un caffè, vi chiederanno di attendere che il servizio del pranzo venga concluso, quindi armatevi di pazienza perché vi assicuriamo che lo yogurt è da leccarsi i baffi.  I piatti che uscivano dalla cucina erano davvero invitanti, la prossima volta prenoteremo in tempo (tel. 346.3551530).

Non ci sono giochi per bambini, ma lo spazio e i materiali del bosco li inviteranno a giocare di fantasia e non vorranno più tornare a casa.

Per il ritorno vi mostriamo diverse possibilità: potrete ripercorrere la stessa strada dell’andata, l’unica adatta ai passeggini, oppure nella discesa prendere il sentiero Sat sulla destra che vi farà accorciare notevolmente i tempi. Alternativa, che abbiamo fatto noi, è prendere il sentiero che parte a fianco della stalla sulla destra e vi porterà nel bosco. Dopo circa 10 minuti dovrete prendere il ripido sentiero che scende a sinistra seguendo il “Percorso Natura“, attenzione al tappeto di foglie secche perché nelle giornate umide potrebbe essere abbastanza scivoloso.

Qualunque sia, entrambe le strade vi riporteranno tutte al parcheggio Hotel Brenta.

Buona passeggiata!

Malga Ora: trekking per i piccoli

Abbiamo provato per voi la semplice passeggiata che porta a Malga Ora (1870 metri), è ideale per i bambini che muovono i primi passi in montagna, oltre che avere un percorso semplice arriveranno alla malga e troveranno un bel prato dove poter giocare e divertirsi. Da Trento, passando per Cavalese,  al Passo Lavazè (1830 metri) ci vuole circa 1 ora e 15 minuti. Lasciate la macchina nei pressi dell’Hotel Bucaneve nel parcheggio gratuito. Da qui inizia il sentiero, la segnaletica è molto chiara su tutto il percorso, quindi sarà impossibile perdersi.

In poco meno di un’oretta si arriverà alla malga: il sentiero inizialmente è pianeggiante per poi continuare in leggera salita, noi abbiamo scelto di portare il passeggino rigorosamente da trekking ed effettivamente il terreno consente di procedere senza difficoltà. Davanti a noi il Catinaccio, lo Sciliar e il Latemar, impressionanti dalla loro imponenza, ma ciò che colpisce è l’inesistenza del bosco che fino allo scorso anno caratterizzava questa passeggiata.

Con la tempesta Vaia, che a ottobre ha colpito diverse zone del Trentino (e questa è una di quelle), i boschi hanno subito una radicale trasformazione. Ma la ripresa avviene velocemente. Arrivati a Malga Ora, troverete un bello spazio dove i bambini possono giocare: non aspettatevi scivoli e castelli, ma diversi giochi creati con tronchi. Un curioso allevamento di alpaca e due simpatiche pecorelle nane. Non lasciatevi sfuggire la passeggiata in groppa ai pony, una passione per i più piccoli. Il divertimento è assicurato.

Questo posto è davvero per tutti: numerosissimi i ciclisti che abbiamo incontrato lungo il sentiero e pensate che è possibile raggiungerla anche in macchina seguendo le indicazioni per il Passo degli Oclini dal Passo Lavazè.

Noi non abbiamo pranzato qui, ma abbiamo preso delle ottime coppe gelato. Vi assicuro che i piatti che passavano erano davvero abbondanti e invitanti. Sbirciando il menù anche i prezzi sono interessanti, anzi un po’ meno rispetto a tante altre malghe. Guardate le recensioni su Tripadvisor. (Tel. 339 8889293) 

Per il ritorno si può tornare dal medesimo percorso, oppure noi abbiamo scelto di proseguire per la strada asfaltata che porta fino all’incrocio al Passo degli Oclini per poi scendere fino al passo Lavazè.

Altra passeggiata molto carina nei dintorni è quella che porta a Malga Costa (Liegalm): sempre un’ora e poco più, anche qui si arriva con il passeggino da trekking e si possono mangiare piatti gustosi. Ve l’abbiamo raccontata QUI.

 

Malga Tassulla: paesaggi incontaminati

Anche voi siete appassionati di paesaggi incontaminati, distese di prati abitate solo da mucche e cavalli?!
Abbiamo provato per voi una passeggiata dove l’unico “rumore” che potrete sentire sono solo i campanacci delle mucche.

Vi vogliamo far conoscere Malga Tassulla, si trova in Val di Non. È un percorso molto semplice, c’è solo una breve salita iniziale poi un’oretta di comoda strada pianeggiante con brevi tratti di leggera salita. Percorso non consigliato al passeggino a causa di alcuni tratti sconnessi.

Da Trento si arriva in centro a Cles e si prosegue verso Tuenno, lungo la strada, all’altezza della caserma dei vigili del fuoco,  troverete le indicazioni per “montagna di Cles/ Rifugio Peller”. Da qui in poi, per circa 15 km seguirete sempre le indicazioni per rifugio Peller. Si inizia a salire per una strada dinanzi asfaltata, passando per il ristorante “Al Bersaglio”, più si sale più la strada diventa lastricata e poi sterrata. È normale pensare di essersi persi, noi ne eravamo quasi certi, ma tranquilli se seguirete sempre per il rifugio Peller non potrete sbagliare. Circa un chilometro prima del rifugio, in prossimità del laghetto Dorigat (1.869mt), girate a sinistra per malga Tassulla, fino a quando la strada si interrompe con cartello di divieto. Il parcheggio è libero.

La passeggiata parte con una salita su terreno lastricato, per poi continuare più leggera per circa 3,5 km. Camminerete ai piedi del Monte Peller, davanti a voi lo splendido panorama della Val di Non e le Dolomiti di Brenta.

Lungo il sentiero, verdi prati con mucche, asini e cavalli che si lasceranno avvicinare per farsi accarezzare.

Quando arriverete alla croce, sarete quasi arrivati, da qui si apre una distesa di prati con le Dolomiti di Brenta che fanno da anfiteatro.. uno spettacolo!

Ecco in lontananza Malga Tassulla.

La malga non presta servizio di ristoro, ma vende direttamente i loro prodotti: ricotta fresca, formaggio fresco, lardo, latte intero crudo, burro fresco e salame nostrano. Fuori dalla malga ci sono tavoli e panche in legno per un ottimo pic-nic. Vi confido che io mi sono sdraiata sulla panchina ho chiuso gli occhi e ho davvero staccato la mente. Non ci sono giochi ma vi assicuro che i bambini si divertiranno tra mucche, salti sui sassi e corse. È bello che giochino di fantasia!

Per il ritorno si rientra dalla medesima strada. Al ritorno ci siamo fermati al ristorante “Al Bersaglio”, per merenda, qui si trova un bel parco giochi ma anche coniglietti, oche e galline!

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Malga Tassulla è una delle realtà che aderiscono al progetto Trentino di Malga, per scoprire tutte le altre, CLICCA QUI!

Bella passeggiata a Malga Cavedine

ATTENZIONE: la malga è attualmente CHIUSA (2023)

Quanto è bello passeggiare alla piana delle Viote! Questa è l’amata montagna di chi vive a Trento: basta una mezz’oretta d’auto e si è subito immersi nel verde. Con una bella giornata di sole abbiamo provato per voi l’escursione a Malga Cavedine (1771 m), recentemente restaurata e conosciuta anche come Malga Roncher.
Questa passeggiata ha un dislivello di circa 220 metri: un piacevole percorso in costante lieve salita per circa 1 ora e 10 minuti. Non è adatto ai passeggini, perciò coi bimbi che non camminano vi suggeriamo di dotarvi di  uno zaino portabimbo e non avrete problemi.

L’ESCURSIONE

Si lascia la macchina a Capanna Viote e si prende il sentiero verso l’osservatorio Terrazza delle stelle. Da qui si continua e si oltrepassa il bosco, fino a quando davanti si apre la val d’Eva.  Facilmente qui troverete le mucche, che vi accompagneranno fino al castelletto Madruzziano.

Continuando a salire presto arriviamo alla Bocca di Vaiona (1700 m). Qui vale la pena fermarsi un attimo, prendere fiato e godersi il panorama sulla Valle di Cavedine.


La malga è ormai vicina, mancano una ventina di minuti di cammino. Prendiamo allora a sinistra il comodo sentiero in leggera salita che porta tra i pascoli.
Lungo il sentiero si possono vedere vari baiti di pietra e numerose trincee che si affacciano sulla Valle dei Laghi. Non è da meno il panorama: a sinistra la cima Cornetto e a destra le Dolomiti di Brenta ed il Carè Alto.

La nostra meta si lascia ammirare per tutto l’ultimo tratto di sentiero, dove la salita si fa un po’ più impegnativa.

Al ritorno si ripercorre lo stesso sentiero dell’andata.

NEI DINTORNI
  • Una volta tornati al parcheggio, si può decidere di fare tappa al bellissimo parco giochi delle Viote: a noi piace tantissimo e spesso scappiamo dalla città proprio per goderci i giochi e il fresco.
  • Lì vicino c’é anche il Giardino botanico alpino, sede distaccata del Muse. Bello sia da visitare in autonomia che in occasione delle tante attività che qui vengono organizzate.
  • Per un’escursione un po’ più impegnativa e adatta a bambini abbastanza allenati, consigliamo lo splendido giro delle 3 cime del Bondone (Cornetto, Dos d’Abramo e Cima Verde). Ve lo abbiamo raccontato QUI!

Se invece volete esplorare più a fondo la Val di Cavedine ed i suoi dintorni, potrebbe tornarvi utile la nostra mini-guida dedicata: la trovate QUI

Vista e gusto a Baita Paradiso

Quando si sente parlare di Passo San Pellegrino, viene subito in mente la bellissima passeggiata al Rifugio Fuciade, fatta in inverno con la neve (l’avevamo fatta in inverno, ecco il nostro racconto)  e bellissima anche in estete, ma noi oggi abbiamo deciso di andare esplorare la zona di Costabella.

Qui si trovano diverse tipologie di passeggiate da fare: alcune più brevi, altre più lunghe e non mancano i sentieri attrezzati. C’è la possibilità di salire in quota con la seggiovia Costabella (aperta dal 22.06.2019 al 15.09.2019, per gli orari QUI) lasciando la macchina nell’ampio parcheggio gratuito.

La meta della nostra escursione è Baita Paradiso, abbiamo scelto di partire a piedi direttamente dal parcheggio, ma c’è la possibilità di prendere la seggiovia e scendere per circa 15 minuti, seguendo le indicazioni.

Se amate camminare vi consigliamo di andare a piedi perché la passeggiata ci ha permesso di goderci un panorama splendido, prati fioriti, mucche che si lasciavano avvicinare e accarezzare.

Il sentiero è molto comodo e accessibile anche con il passeggino da trekking, in circa 40 minuti si arriva alla Baita Paradiso, dove noi ci siamo fermati per pranzo, guastandoci un “piatto Paradiso” con polenta, formaggio fuso, salsiccia e funghi, tagliatelle con ragù di cervo e un tagliere di affettati. Ci siamo proprio trovati bene tutto super consigliato, davvero ottimo con molti prodotti di loro produzione. L’idea era quella di fotografare i piatti ma l’acquolina ha avuto la meglio.

Non perdete l’occasione di fermarvi sulla grandissima terrazza a godervi il sole, e ammirare il panorama a 360° prima del rientro sullo stesso percorso dell’andata.

In lontananza si può scorgere il Rifugio Passo delle Selle, raggiungibile in circa 1.30 di escursione, noi la consigliamo solo alle famiglie con bambini allenati.

L’alternativa per arrivare al rifugio è partire dal parcheggio, portarsi a monte con la seggiovia, e prendere il sentiero che in 1 ora di leggera salita porta alla cima, non praticabile con il passeggino per via del sentiero a tratti stretto.

Alle Tre Cime di Lavaredo

Proprio sul confine tra Veneto e Alto Adige (Val Pusteria) abbiamo finalmente trascorso qualche giorno da condividere e suggerire chi ama come noi la montagna: le “Tre Cime di Lavaredo”, uno dei posti a mio parere con il miglior panorama in assoluto. Per noi è stata la prima notte in rifugio con il nostro “Grillo” di tre anni: non vi dico l’emozione!
Siamo saliti al rifugio Auronzo (aperto normalmente da giugno). Qui si può arrivare direttamente con la macchina,  per gli ultimi 7 km di strada è obbligatorio pagare un pedaggio di circa 25 euro dal mattino o circa 16 euro entrando dopo le 15, ma per fare il giro delle tre cime di Lavaredo, non ci sono alternative. Abbiamo dormito proprio lì: ottima ospitalità, buon cibo e stanze con letti da 2/3/6 posti, pulite e confortevoli.

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Il giro ha una durata di 3 ore e mezza circa, ma noi ce la siamo presa con calma: tra pranzo e molte pause per le foto abbiamo impiegato 6 ore, con un dislivello banale. Al mattino ci siamo incamminati prendendo il sentiero che porta al rifugio Lavaredo con una strada pianeggiante e molto comoda. Il panorama per tutto il percorso è davvero meraviglioso. Poi si sale lievemente fino alla forcella e davanti a noi, eccole, le Tre Cime nella loro maestosità (è qui che ci siamo sbizzarriti con le foto!)

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In lontananza ecco il rifugio Locatelli (aperto dalla fine di giugno fino alla fine di settembre) quindi si scende lievemente per continuare su strada pianeggiante. Fino a questo rifugio si può arrivare comodamente anche con il passeggino. Noi qui ci siamo fermati per pranzare e ammirare un paesaggio davvero mozzafiato.

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Un po’ di relax e via, avanti il nostro giro ad anello seguendo le indicazioni per la Langealm a 2.283 mt s.l.m. e aperta da giugno (il sentiero diventa poi molto più stretto e ripido). Una volta raggiunta la malga ne abbiamo approfittato per gustare dell’ottimo yogurt con i frutti di bosco, anche perchè mancavano ormai solo 40 minuti per tornare al punto di partenza, in leggera salita. Arrivare fin quassù da Trento non è proprio immediato perché ci vogliono quasi 3 ore di macchina, ma siamo stati ripagati dall’emozione della prima notte in rifugio in famiglia e da panorami meravigliosi.

A Baita Segantini, di fronte alle Pale

Amici oggi vi parliamo di una bellissima escursione da fare in estate con arrivo a Baita Segantini, ai piedi del gruppo delle Pale di San Martino. Una gita consigliata a famiglie con bambini abituati a camminare, come nel nostro caso, in compagnia dell’affezionato zainetto porta bimbi. Raggiungibile sia dalla Val di Fiemme che dal Primiero, si percorre la strada per passo Valles fino all’indicazione sulla destra per la Val Venegia e il parcheggio a pagamento a Pian dei Casoni. Ci si incammina per la strada sterrata e dopo circa 30 minuti si arriva a Malga Venegia. Il sentiero è molto semplice (adatto fin qui anche ai passeggini) e sale leggermente fino ad arrivare ad un’immensa distesa di prati. Qui potrete fermarvi ad ammirare il paesaggio e la parete verticale sulla sinistra che risalire il ripido ghiaione fino al Passo Mulaz.
DSC_0037_bassaNoi abbiamo continuato dritti, superando dopo una mezz’ora anche la Malga Venegiota, dove potete trovare degli ottimi piatti tipici, se non optate per il pranzo al sacco. Da qui inizia l’ultimo tratto, per circa un’ora la strada sterrata sale con un discreto dislivello, ma ormai la meta era vicina e valeva la pena fare un piccolo sforzo! Dopo circa 2 ore e mezza dalla partenza ecco davanti a noi Baita Segantini, vi consigliamo di oltrepassare la Baita e il lago e ammirare il magnifico panorama da cartolina.
DSC_0092_bassLa baita è suddivisa in due spazi ristoro: sulla prima terrazza un servizio bar con panini e torte; sopra un ristorante dove è possibile mangiare solo all’interno perché i posti esterni sono riservati, su prenotazione, agli ospiti accompagnati dagli amici a quattro zampe. Per il ritorno si può percorrere lo stesso sentiero dell’andata oppure scendere in poco più di due ore da Passo Rolle, passando da Capanna Cervino e la Malga Juribello dove è d’obbligo fermarsi per un ottimo dolce fatto in casa: yogurt con frutti di bosco o miele e castagne, ricotta fresca con frutti di bosco, panna fresca e panna cotta e il buonissimo gelato al botìro. Una vera delizia!
malga juribello - stradadeiformaggi.itPer tornare al parcheggio dalla Malga Juribello il sentiero non è ben segnalato: bisogna tagliare per il prato sottostante alla malga prima di trovare il cartello segnavia per la Val Venegia, quindi consiglio di chiedere al malgaro per non rischiare di perdere troppo tempo! Che dire? Questo luogo ci ha dato la possibilità di godere nel miglior panorama in assoluto delle Pale di San Martino. Una splendida gita, per una splendida giornata.
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Info utili: fino alla seconda domenica di settembre i parcheggi sono a pagamento, dal 1° luglio alla seconda domenica di settembre) € 3 fino a 4 ore, € 5 per l’intera giornata (+ 50% per pullman e camper) e un parcheggio più a monte, Malga Venegia, durante lo stesso periodo, è a pagamento con un ticket giornaliero di € 7 (dalle ore 8 alle 16).

Per mangiare il nostro consiglio  è quello di fermarvi a Malga Venegiota, oppure a Malga Juribello. Altrimenti…portatevi qualche buon panino!

Alla scoperta del nuovo nido flessibile “Mondo Scarabocchio”

Per trascorrere una mattinata diversa con Gabriele, cogliendo l’occasione di andare a visitare il nido Scarabocchio di Corso Buonarroti 32 a Trento, oggi aperto per la presentazione di “Mondo Scarabocchio”. Un’iniziativa che nasce dalla cooperativa Città Futura, che si occupa di servizi all’infanzia da più di vent’anni. Il servizio accogliere quotidianamente i bambini nella fascia 0/3 anni, ma da oggi ha aperto le porte a nuove e interessanti proposte per i piccoli e grandi.

IMG_9342Entrando in questo luogo si respira già aria di casa, con decorazioni e foto che vogliono raccontare il vissuto dei bambini nelle loro giornate di gioco. Oggi, ogni stanza accoglie le famiglie con diverse proposte: la sabbia con l’utilizzo di strumenti particolari per rendere l’esperienza dei travasi davvero speciale; la stanza della cucinetta dove dilettarsi a preparare tanti buoni manicaretti, uno spazio degli animaletti con elementi naturali, un grande tappeto per il gioco euristico e l’atelier dove sperimentarsi con materiali di riciclo. Anche il giardino ha accolto i bambini con percorsi naturali: l’orto con piante aromatiche e una bella merenda da condividere con mamma e papà. Gabriele non vuole proprio farsi scappare niente, ogni stanza è stata esplorata in lungo e in largo con grande entusiasmo.

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Devo dire che la cooperativa Città Futura ha proprio preso a cuore i bisogni di bambini e genitori, oltre che offrire un servizio nido di ottima qualità: la novità dell’orario flessibile apre le porte infatti a quei genitori che vogliono far vivere l’esperienza di nido ai propri bambini con orari personalizzati. Per non parlare dei corsi di babymassage, un momento delicato e speciale da ritagliarsi con i propri bambini dopo la nascita. C’è poi lo sportello di supporto alla genitorialità e incontri a tema, ottima opportunità per confrontarsi con personale qualificato pronto ad accogliere le difficoltà che noi mamme e papà affrontiamo durante la crescita dei nostri bambini. Molto interessante anche il servizio di babysitting tra fine novembre e inizio gennaio, pensato per le mamme professionalmente impegnate negli esercizi commerciali nei sabato e domeniche d’oro o durante le vacanze natalizie. Ma questo ve lo ricorderemo più avanti!

IMG_9344E la cosa più divertente e molto richiesta negli ultimi anni, le feste di compleanno, verranno messi a disposizione gli spazi del nido per poter festeggiare in un ambiente a misura di bambino. Le iniziative e le belle idee non mancano di certo! Ora non resta che tuffarci nel nuovo Mondo Scarabocchio!!

Trovate maggiori informazioni QUI o al numero telefonico 0461,263155